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FA-es Parte 1L 1 Fondamenti di Automatica Prof. Thomas Parisini Fondamenti di Automatica

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Academic year: 2022

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(1)

Fondamenti di Automatica

Prof. Thomas Parisini e Prof. Gianfranco Fenu DIA-Università di Trieste

Tel. (Parisini) 334 6936615

Email: parisini@units.it, fenu@units.it

(2)

Importanza dei modelli dinamici

Risolvere equazioni differenziali (lineari a coefficienti costanti)

Metodi per risolverle ???

(3)

La trasformata di Laplace è un OPERATORE funzionale

Dominio complesso s

Tempo

t

(4)

cioè una funzione che sia identicamente nulla per ogni istante di tempo che precede l’istante iniziale

Esempi:

(5)

Definizione: trasformata di Laplace

Funzioni del

tempo Funzioni

complesse

Si considerano funzioni causali (non id. nulle solo per )

continue a tratti, senza comportamento impulsivo per t = 0

Si definisce trasformata di Laplace

(6)

1. Hanno molte proprietà che aiutano a risolvere le equazioni differenziali ed integro/differenziali

2. Le trasformate si calcolano facilmente con delle trasformate di funzioni

“notevoli”

(7)

Proprietà

1. Linearità :

2. Trasformata dell’integrale:

(8)

3. Trasformata della derivata:

Derivate di ordine “n”

(9)

Proprietà

4. Traslazione in frequenza: se

5. Traslazione nel tempo:

(10)

6. Cambiamento di scala nei tempi

7. Moltiplicazione per :

(11)

Proprietà

Def: integrale di convoluzione con non nulle per

8. Si dimostra che:

(12)
(13)

Trasformate notevoli

2. Trasformata

dell’esponenziale :

(14)

...basta applicare la proprieta’ di moltiplicazione per ...

(15)

Trasformate notevoli

4. Trasformata di :

...basta ricordare le proprieta’ di moltiplicazione per e di

traslazione in frequenza...

(16)

...ricordiamo le formule di Eulero...

(17)

5. Trasformata di :

Trasformate notevoli

(18)
(19)

Applicazione:

Vogliamo risolvere l'equazione:

Con condizioni iniziali:

(20)
(21)

Si e’ ottenuta un’equazione algebrica da cui esplicitare :

Da questa equazione si puo’ tornare nel dominio del tempo,

ANTITRASFORMANDO

(22)
(23)

“Risposta” libera ? “Risposta” forzata

(24)

Ipotesi:

-serbatoio infinito -no disturbo

-controllore proporzionale

(25)

controllo di livello

Trasformiamo con Laplace, con C.I. nulle ( e’ il RIFERIMENTO !):

?

(26)

A partire da si risale - sotto opportune ipotesi - ad calcolando :

Che vale per CAUSALE, cioe’ non nulla solo per

, l’ascissa di convergenza. Tutte le singolarità di F(s) sono a sinistra della

retta individuata da . ... non ne faremo uso …

(27)

Antitrasformate

Ci interessa antitrasformare funzioni razionali

fratte

Non applicheremo mai la definizione di

antitrasformata!

(28)

Deve essere n>m

Se e’ causale, questa condizione e’

sempre verificata.

Altrimenti la teoria delle trasformate ricorre alle funzioni generalizzate...che

non vedremo

(29)

Espansione in fratti semplici

• avremo r zeri:

di molteplicita’

• avremo q poli:

(30)

Vogliamo scrivere come:

(31)

Espansione in fratti semplici

Per la proprieta’ di linearita’ la sua antitrasformata si potra’ calcolare cosi’:

Risulta facile antitrasformare il singolo termine di

questa sommatoria.

(32)

Ancora per le proprieta’ di linearita’, traslazione in frequenza e moltiplicazione per .

(33)

Espansione in fratti semplici

Se sappiamo calcolare i coefficienti abbiamo automaticamente la

• Metodo 1: basato sul principio di identita’ dei polinomi -va bene per poli a molteplicita’

unitaria

• Metodo 2: basato sul calcolo dei residui

- va bene per poli multipli

(34)

a. “Risposta” libera

b. “Risposta” forzata

a. Metodo 1 - qui conviene perche’ ci sono poli a molteplicita’ unitaria Per analogia col

caso massa-

molla!

(35)

Espansione in fratti semplici

(36)

?

(37)

Espansione in fratti semplici

si applica questa formula:

Per calcolare i coefficienti

Per poli di molteplicita’ unitaria:

(38)
(39)

Espansione in fratti semplici

Espressione finale di :

Antitrasformando:

Soluzione dell’equazione differenziale:

(40)

Se e’ un gradino

(41)

Vedi

(parte 1, #41-42)

Si e’ gia’ visto l’andamento della

a seconda che le radici

(42)

dopo qualche passaggio …

vedi (parte 1, #51)

(43)

Proprieta’

Vediamo ancora due proprieta’ molto importanti:

IPOTESI: F(s) strettamente propria, cioe’ n>m.

Teorema del valore iniziale

(44)

IPOTESI: Tutti i poli sono nel semipiano sinistro, con al piu’ un polo di molteplicita’ unitaria nell’origine.

E’ un teorema molto utile: si trova subito il valore regime della direttamente dalla sua trasformata di Laplace!

TESI: se le ipotesi sono soddisfatte ALLORA i due limiti esistono entrambi

finiti ed assumono valori UGUALI.

(45)

Teorema del valor finale: esempi

Applicazione corretta:

Applicazione scorretta:

Ci sono due poli immaginari puri!

C’e’ un solo polo a parte reale negativa

?

(46)
(47)

Antitrasformiamo :

(48)

R C

Per il secondo principio di Kirchhoff (al nodo A):

A

(49)

Applichiamo la trasformata di Laplace:

a) Ingresso nullo, ma con condizioni iniziali diverse da zero : il

circuito si scarica.

(50)

Se l’ingresso e’ un gradino in corrente:

Allora espandiamo in fratti semplici...

(51)

Se R=10, C=1 si ha RC=10 e dunque:

(52)

fine!

(53)

3. Antitrasformare la funzione:

Innanzitutto troviamo i poli:

Poi espandiamo in fratti semplici:

(54)

Che non e’ molto agevole perche’ presenta coefficienti complessi...

(55)

Semplifichiamola sfruttando le formule di Eulero:

Ma si poteva anche operare diversamente, accoppiando i poli complessi e coniugati:

Antitrasformando –> ricordare la proprieta’ di traslazione in frequenza:

(56)

b. Si “aggiustano” le costanti al numeratore per avere:

(57)

4. Antitrasformare la funzione :

Abbiamo gia’ i poli...stavolta facciamo attenzione agli zeri!!

Infatti ci sono delle semplificazioni fra numeratore e denominatore:

un fattore si elimina... Magari non ce ne siamo accorti...

Ma facendo i calcoli nell’espansione in fratti semplici il coefficiente

legato ad risultera’ nullo!

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