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Esercizio 1. Sia X un insieme non vuoto e sia

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Academic year: 2021

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Università degli Studi di Trento

CORSO DI ANALISI MATEMATICA II DIPARTIMENTO DI FISICA ANNO ACCADEMICO 2017/2018

ALBERTO MAIONE

Settima lezione - 12/04/2018

1. Esercizi

Esercizio 1. Sia X un insieme non vuoto e sia

d : X × X → R (x, y) 7→ d(x, y)

una generica metrica su X. Dimostrare che d è una funzione continua in ciascuna delle sue variabili (considerate separatamente) su X.

Soluzione:

Dimostreremo quanto richiesto fissando la seconda variabile (risulterà analogo l’altro caso).

Fissiamo y ∈ X e consideriamo la mappa

d

1

= d|

X

: X → R

x 7→ d

1

(x) = d(x, y)

Sarà sufficiente dimostrare che d

1

è continua in X per concludere l’esercizio. Per comodità, dimostreremo l’uniforme continuità di d

1

in X (qui con X intendiamo la prima copia dell’insieme X che compare nell’in- sieme di definizione della metrica d), osservando che tale condizione è più forte della continuità.

Ricordando la definizione (ε, δ) di uniforme continuità:

∀ ε > 0 ∃ δ = δ(ε) > 0 tale che ∀ x

1

, x

2

∈ X : d

X

(x

1

, x

2

) < δ =⇒ d

R

(d

1

(x

1

), d

1

(x

2

)) < ε

dove d

X

(x

1

, x

2

) = d(x

1

, x

2

) e d

R

(d

1

(x

1

), d

1

(x

2

)) = |d

1

(x

1

) − d

1

(x

2

)| = |d(x

1

, y) − d(x

2

, y)|, fissiamo ε > 0 e fissiamo x

1

, x

2

∈ X. Consideriamo quindi la quantità

|d(x

1

, y) − d(x

2

, y)| ≤ |d(x

1

, x

2

) + d(x

2

, y) − d(x

2

, y)| = |d(x

1

, x

2

)| < δ dove abbiamo applicato la disuguaglianza triangolare della metrica d ai punti x

1

e y.

Sarà quindi sufficiente considerare δ = ε affinché risulti

|d(x

1

, y) − d(x

2

, y)| < δ = ε

Esercizio 2. Sia

T : [1, +∞[ → [1, +∞[

x 7→ T (x) = 1 + 1 1 + x .

Verificare se sono soddisfatte le ipotesi del Teorema di Banach-Caccioppoli e, successivamente, determinare l’eventuale (unico) punto fisso.

Soluzione:

Affinché siano soddisfatte le ipotesi del Teorema di Banach-Caccioppoli, ottenendo così l’esistenza ed unicità del punto fisso x ∈ X = [1, +∞[, è necessario verificare che:

• l’insieme X = [1, +∞[, accoppiato con un’appropriata metrica d

X

è uno spazio metrico completo;

• la mappa T è una contrazione in X (rispetto alla stessa metrica d

X

del punto precedente).

(2)

2

Essendo [1, +∞[⊂ R, risulta naturale aspettarsi che d

X

possa essere la metrica indotta da quella di R:

d

X

= | · ||

X

: X × X → R

(x, y) 7→ d

X

(x, y) = |x − y|

Verifichiamo quindi che (X, d

X

) = ([1, +∞[, | · ||

X

) è uno spazio metrico completo:

(i) l’essere uno spazio metrico è ovvio, avendo definito d

X

come metrica di sottospazio;

(ii) la completezza discenderebbe da quella del (sovra)spazio metrico completo (R, | · |), qualora X risultasse chiuso in R, per dei noti teoremi (e ciò è vero essendo R \ X =] − ∞, 1[ aperto in R).

Fissiamo x

1

, x

2

∈ [1, +∞[ e proviamo a vedere se la mappa T è una contrazione nello spazio metrico ([1, +∞[, | · ||

X

)):

|T (x

1

) − T (x

2

)| =

1 + 1 1 + x

1



1 + 1 1 + x

2



=

x

2

− x

1

(1 + x

1

)(1 + x

2

)

= 1

(1 + x

1

)(1 + x

2

) |x

1

− x

2

| Osservazione 1. Osserviamo che definendo α =

(1+x 1

1)(1+x2)

, ottenendo così |T (x

1

)−T (x

2

)| = α|x

1

−x

2

|, non si avrebbe immediatamente che la mappa T è una contrazione, essendo α = α(x

1

, x

2

) dipendente dalla scelta dei punti x

1

, x

2

∈ X.

Essendo tuttavia x

1

, x

2

∈ X = [1, +∞[, ne discende che:

( x

1

≥ 1 x

2

≥ 1 =⇒

( 1 + x

1

≥ 2

1 + x

2

≥ 2 =⇒ (1 + x

1

)(1 + x

2

) ≥ 4 =⇒ 1

(1 + x

1

)(1 + x

2

) ≤ 1 4 Risulta quindi T una contrazione in (X, d

X

) di costante di contrazione α =

14

∈ (0, 1).

Siamo quindi nelle ipotesi del Teorema di Banach-Caccioppoli, che ci assicura l’esistenza ed unicità del punto fisso x ∈ [1, +∞[ tale che

x = T (x) = 1 + 1

1 + x ⇐⇒ x + x

2

= 1 + x + 1 ⇐⇒ x

2

= 2 ⇐⇒ x = + √ 2 dove abbiamo scartato la soluzione x = − √

2 non essendo essa appartenente all’insieme X = [1, +∞[.

Esercizio 3. Posto

x = 1 + 1

1 +

1+1+ 1 1

1+ 1

1+ 1 1+ 1

1+...

determinare un sottoinsieme A ⊂ R ed una mappa T : A → A che verifichino le ipotesi dei teoremi di punto fisso, al fine di calcolare il valore esatto di x.

Soluzione:

Osserviamo per prima cosa che, essendo

x = 1 + 1

1 +

1

1+1+ 1

1+ 1

1+ 1 1+ 1

1+...

ne consegue che

x = 1 + 1 x .

Ci chiediamo quindi se esiste un sottoinsieme A ⊂ R tale che sia A che la mappa T : A → A

x 7→ T (x) = 1 + 1 x soddisfino le ipotesi del Teorema di Banach-Caccioppoli.

Osservazione 2. Per come abbiamo definito la mappa T , risulta evidente che A sarà un sottoinsieme di

B = R \ {0}. Essendo B aperto in R, ne consegue che A sarà un sottoinsieme proprio di B, ricordando il

legame tra chiusura e completezza di uno spazio metrico (stiamo già implicitamente pensando di assegnare

all’insieme A la metrica di sottospazio di R).

(3)

3

Fissiamo quindi a ∈ R

+

e definiamo

A =] − ∞, −a] ∪ [a, +∞[.

Per considerazioni simili a quelle del precedente esercizio, (A, d

A

= | · ||

A

) è uno spazio metrico completo.

Ci chiediamo quindi se esiste almeno un valore ammissibile di a ∈ R

+

tale che la mappa T sia una contrazione nello spazio metrico (A, d

A

). Ciò è vero se, comunque fissati x

1

, x

2

∈ A, ∃ α ∈ (0, 1) tale che

|T (x

1

) − T (x

2

)| ≤ α|x

1

− x

2

|.

Osservando che

|T (x

1

) − T (x

2

)| =

1 + 1 x

1

 1 + 1

x

2



=

x

2

− x

1

x

1

x

2

= |x

1

− x

2

|

|x

1

||x

2

| ≤ 1

a

2

|x

1

− x

2

| essendo

( |x

1

| ≥ a

|x

2

| ≥ a =⇒ |x

1

||x

2

| ≥ a

2

affinché T sia una contrazione in (A, d

A

), è necessario che (n.b. a ∈ R

+

)

1

a

2

∈ (0, 1) ⇐⇒ a

2

> 1 ⇐⇒ a > 1.

Ciò ci assicura che ∀ a ∈]1, ∞[, la mappa T soddisfa le ipotesi del Teorema di Banach-Caccioppoli in (A, d

A

) = (] − ∞, −a] ∪ [a, +∞[, | · ||

A

), ovvero ∃! x ∈ A tale che

x = T (x) = 1 + 1

x ⇐⇒ x

2

− x − 1 = 0 ⇐⇒ x = 1 ± √ 5

2 ⇐⇒ x = 1 + √ 5

2 = 1, 618..

dove abbiamo scartato la soluzione x =

1−

√5

2

= −0, 618.. non essendo essa appartenente all’insieme A.

Osservazione 3. Osserviamo che la soluzione che abbiamo ottenuto è il numero irrazionale noto in lettera- tyra come Φ oppure come ”sezione aurea”. Questo esercizio ci mostra come tale numero, così come accadeva per il numero irrazionale √

2 nell’esercizio precedente, sia esprimibile mediante soluzione di una semplice

equazione di secondo grado o, equivalentemente, come risultato della frazione continua testo dell’esercizio.

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