prof. Francesco Ragusa Università di Milano
Interazioni Elettrodeboli
anno accademico 2020-2021
Lezione n. 2
29.09.2020
Equazione di Dirac 1 Soluzioni di onde piane
Invarianza relativistica
Equazione di Dirac
y La prima difficoltà dell’equazione di Klein-Gordon è stata l’apparizione di una densità di probabilità negativa
y Dovuta alla presenza della derivata seconda rispetto al tempo y Dirac affrontò il problema in modo diretto richiedendo
y 1. Un’equazione di primo grado rispetto al tempo
y 2. Anche di primo grado rispetto alle coordinate spaziali per avere covarianza relativistica
y 3. Che comunque riproducesse la corretta relazione E2 = p2 + m2
y Equivalente a richiedere che la funzione d'onda ψ sia anche soluzione dell’equazione di Klein-Gordon
y 4. Inoltre l’equazione deve essere invariante per trasformazioni di Lorentz y Con queste premesse Dirac ipotizzò che la forma dell’equazione potesse essere
Equazione di Dirac
y Identifichiamo l’Hamiltoniana dell’equazione di Dirac
y Per completezza, scriviamo anche l’equazione di Dirac in forma estesa quando e c sono diversi da 1
y Per determinare la natura delle grandezze α e β richiediamo il punto 3
y 3. La funzione d’onda ψ deve soddisfare anche l’equazione di Klein-Gordon y Applichiamo i∂/∂t all’equazione di Dirac
Equazione di Dirac
y Introducendo la forma esplicita dell’Hamiltoniana
y Sviluppiamo il prodotto (facendo attenzione all’ordine nei prodotti)
y Raccogliamo i termini "diagonali" e i termini "incrociati" separatamente
y Per ritrovare l’equazione di Klein-Gordon fissiamo condizioni su αk e β
y Osserviamo che le quantità αk e β non commutano y Pertanto esse devono essere matrici
Proprietà delle matrici α e β
y Le relazioni appena trovate sono espresse più convenientemente introducendo l’anticommutatore di due matrici A e B: {A,B} = AB + BA
y Determiniamo alcune proprietà delle matrici α e β
y Devono essere hermitiane (l’Hamiltoniana H deve essere hermitiana e i è un operatore hermitiano)
y Dal momento che α2 = β2 = 1 gli autovalori (reali) devono essere λ = ±1
y Sono matrici con traccia nulla
y Sfruttiamo la proprietà ciclica della traccia Tr[ABC] = Tr[CAB]
y Abbiamo
y Concludiamo
y E analogamente per β
{
Proprietà delle matrici α e β
y Le matrici hanno un rango pari
y Traccia nulla e autovalori ±1 implicano che il rango deve essere pari y Abbiamo 4 matrici pertanto il valore minimo del rango è 4
y Infatti le matrici di Pauli (2u2) hanno le proprietà richieste ma sono solo 3
y Pertanto le matrici α e β hanno dimensione 4u4
y Quindi anche la funzione d’onda ψ ha 4 componenti y Ci sono infinite possibilità per le matrici α e β
y Legate fra di loro da trasformazioni unitarie α' = UαU1 y Ne considereremo 2
y La rappresentazione di Pauli-Dirac
y Utile per studiare l’approssimazione non relativistica y La rappresentazione di Weyl o rappresentazione Chirale
y Utile nel limite di alta energia o massa della particella nulla
y In moltissimi casi comunque non è necessario scrivere esplicitamente le matrici spinore non è un 4-vettore di Lorentz
Rappresentazione di Pauli-Dirac
y Nella Rappresentazione di Pauli-Dirac le matrici sono
y In questa forma (a blocchi) le quantità sono matrici di dimensione 2u2 y Ricordiamo alcune proprietà delle matrici di Pauli σ
y Il tensore totalmente antisimmetrico εklm è così definito y ε123 = +1
y εklm = +1 klm permutazione pari di 123 y εklm = 1 klm permutazione dispari di 123 y εklm = 0 due o più indici uguali
y La proprietà del commutatore si può anche scrivere (k,l,m ciclici) y Dimostrare che
sottointesa la somma su m
Soluzioni dell’equazione di Dirac: onde piane
y Cerchiamo una soluzione del tipo
y Nella soluzione x e p sono 4-vettori e w è uno spinore
y Inoltre abbiamo costruito l’equazione di Dirac in modo che ψ soddisfi anche l’equazione di Klein-Gordon e pertanto deve essere
y Sostituendo nell’equazione di Dirac
y Otteniamo l’equazione matriciale
y Dove ricordiamo che
y Gli spinori w sono gli autovettori dell’equazione agli autovalori Hw = p0w y L’Hamiltoniana H è hermitiana
y Gli autovalori ±po sono 4 e sono reali y Gli autovettori w sono ortogonali
Soluzioni dell’equazione di Dirac: onde piane
y Utilizziamo la rappresentazione di Pauli-Dirac per le matrici α
y Introduciamo la rappresentazione a blocchi anche per lo spinore w y Le quantità φ e χ sono spinori di Pauli (dimensione 2)
y Introducendo nell’equazione y Si ottiene l’equazione
y Dalla quale si ottengono le equazioni accoppiate per φ e χ
y Bisogna notare che le due equazioni non sono indipendenti
y Applicando l’operatore σ⋅p/(po+m) alla prima equazione ( φ = σ⋅p/(po m)χ )
y Ritroviamo la seconda equazione
Soluz. dell’equazione di Dirac: Energia positiva
y Il primo gruppo di soluzioni si trova dalla seconda equazione y In questo caso usiamo l’autovalore positivo: po = +Ep
y Ricaviamo χ in funzione di φ
y Sostituiamo in w. La soluzione è pertanto
y Lo spinore φ è arbitrario
y Ci sono due possibili spinori indipendenti φr, r = 1,2 quindi due possibili stati
y Se la particella ha una massa diversa da zero si può considerare il suo sistema di riposo ( p = 0 ) nel quale si ha
y Nel sistema di riposo i due spinori sono
Una possibile scelta è data da
E infine
Soluz. dell’equazione di Dirac:Energia negativa
y Il secondo gruppo di soluzioni si trova dalla prima equazione y In questo caso usiamo l’autovalore negativo: po = Ep
y Ricaviamo φ in funzione di χ
y Sostituiamo in w. La soluzione è pertanto y Lo spinore χ è arbitrario
y Ci sono due possibili spinori indipendenti χr, r = 1,2 quindi due possibili stati
y Se la particella ha una massa diversa da zero si può considerare il suo sistema di riposo ( p = 0 ) nel quale si ha
y Nel sistema di riposo i due spinori sono
Una possibile scelta è data da
E infine
Soluzioni dell’equazione di Dirac: onde piane
y Abbiamo pertanto trovato 4 soluzioni
y Due soluzioni (r = 1,2) con energia positiva y Due soluzioni (r = 3,4) con energia negativa
y …… l’esponenziale con energia negativa non è in forma covariante y Per le soluzioni con energia negativa si sostituisce p o p
y Si utilizzano pertanto gli spinori w(p, r) (attenzione all’ortogonalità)
y Per evitare di scrivere gli spinori con argomento negativo si definiscono due spinori per l’energia positiva u(p,r) e due spinori per l’energia negativa v(p,r)
y Scrivendo v(p,r) esplicitamente (r = 1,2)
Forma covariante dell’Equazione di Dirac
y Dimostreremo che l’equazione di Dirac ha la stessa forma in tutti i sistemi inerziali
y Tuttavia la forma fin qui utilizzata non è manifestamente covariante y In particolare la coordinata t appare in modo diverso dalle xk
y Moltiplichiamo l’equazione da sinistra per β y Utilizziamo β2 = 1
y Definiamo γ0 = β e γk = βαk
y Introduciamo† ∂μ = (∂∂t, ∂∂xk) ∂μ = gμν∂ν = (∂∂t, ∂∂xk) y Riordinando i termini otteniamo
y È molto usata la notazione di Feynman (aμ è un 4-vettore) y Le matrici γ soddisfano le seguenti regole di commutazione
non sono (tutte) hermitiane
Forma covariante dell’Equazione di Dirac
y Nella rappresentazione di Pauli-Dirac la forma delle matrici è
y In forma esplicita
y Vale la pena rendersi conto di quello che la forma compatta dell’equazione di Dirac significa effettivamente
y Si tratta di un sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali
Forma covariante dell’Equazione di Dirac
y Abbiamo visto le soluzioni (onde piane) dell’equazione di Dirac y Due funzioni ad energia positiva u(p,r)e−ip⋅x
y Due funzioni a energia negativa v(p,r)e+ip⋅x
y Applicando l’equazione di Dirac in forma covariante a queste soluzioni otteniamo due equazioni per gli spinori u e v
y Ricordarsi che si tratta di due equazioni matriciali y Le soluzioni sono autofunzioni dell’equazione di Dirac
y Spettro continuo, funzioni non normalizzabili
y Le soluzioni normalizzabili si costruiscono come pacchetti
y Si può verificare† che uno stato iniziale localizzato (ad esempio una distribuzione gaussiana u w(0,1) ), ha una rappresentazione che contiene sia energie positive che negative
y †Greiner W. - Relativistic Quantum Mechanics. Wave Equations, 3rd ed. - Springer cap. 8, es. 8.5
Proprietà delle matrici γ
y Le matrici γ hanno alcune delle proprietà delle matrici α e β y Traccia nulla, autovalori ±1
y A differenza delle matrici α e β le matrici γk (k = 1,3) non sono hermitiane
y Queste relazioni possono essere unificate
y Vedremo che risulterà molto utile anche l’aggiunto spinoriale (definito per una matrice qualsiasi, non solo per γμ)
y Proprietà dell’aggiunto spinoriale (analoghe a quelle dell’aggiunto hermitiano)
y Va sottolineato che tutte le espressioni scritte sono matrici (4u4)
Proprietà delle matrici γ
y Vedremo che è utile definire anche l’aggiunto spinoriale per uno spinore
y Come nel caso dell’aggiunto hermitiano si tratta di un vettore-riga
y Una proprietà del prodotto di matrici u spinori Aψ
y In seguito saranno molto utili quantità scalari costruite a partire dagli spinori come ad esempio
y Calcoliamo il suo complesso coniugato
Corrente conservata
y Studiamo adesso come definire una corrente jμ per l’equazione di Dirac tale che
y Procediamo come nel caso delle equazioni di Schrödinger e di Klein-Gordon y Moltiplichiamo a sinistra per lo spinore aggiunto hermitiano
y Scriviamo l’equazione aggiunta hermitiana
y Moltiplichiamo a destra per ψ e sottraiamo alla prima equazione
y Se le matrici γμ fossero hermitiane γμ†= γμ si potrebbe scrivere jμ = ψ †γμψ
y Possiamo però utilizzare l’aggiunto spinoriale
y Ricordiamo la definizione di aggiunto spinoriale per lo spinore ψ no! sbagliate
Corrente conservata
y Ripetiamo il calcolo precedente sostituendo l’aggiunto hermitiano con l’aggiunto spinoriale
y Moltiplichiamo l’equazione di Dirac a sinistra per l’aggiunto spinoriale di ψ
y Scriviamo l’aggiunto spinoriale dell’equazione di Dirac
y Moltiplichiamo a destra per ψ
y E sottraiamo alla prima espressione
y Il primo membro è il 4-divergenza della corrente
Corrente conservata
y Vediamo adesso se si può interpretare la corrente jμ come densità di corrente di probabilità
y Consideriamo la densità
y Vediamo pertanto che, a differenza di quanto avveniva per l’equazione di Klein-Gordon la densità ρ è definita positiva ed è pertanto interpretabile come densità di probabilità
y Occorre comunque verificare che il 4-vettore jμ abbia le corrette proprietà di trasformazione per una trasformazione di Lorentz
y Lo vedremo in seguito
y Un punto da approfondire è legato alle normalizzazioni degli spinori
y Fino a questo punto non abbiamo utilizzato la possibilità di definire la normalizzazione degli spinori w (o u, v)
y La quantità ρdV deve essere invariante per trasformazioni di Lorentz y L’elemento di volume dV = dxdydz si contrae come 1/γ dV o dV/γ y Pertanto ρ deve "dilatarsi" come γ
Normalizzazione degli spinori
y Con un calcolo diretto si può facilmente verificare che
y Analogamente per gli spinori di energia negativa
y Pertanto, se ridefiniamo la normalizzazione degli spinori come
y Otterremo
y Ovviamente Ep varia come γ ( Ep = mγ )
y Questa normalizzazione ha lo svantaggio di introdurre una dimensionalità y Qualche autore utilizza la normalizzazione 2Ep/m
y Ha lo svantaggio che diverge per particelle con massa nulla (ad esempio i neutrini)
In Aitchison, Hey si usano entrambe; in Peskin Schroeder si usa 2E
Normalizzazione degli spinori
y Per quanto riguarda l’ortogonalità degli spinori è facile verificare che gli spinori w(p,r) sono fra di loro ortogonali
y Con la normalizzazione scelta (r,q = 1,4)
y Per esprimere queste condizioni utilizzando gli spinori u(p,r) e v(p,r) bisogna utilizzare cautela
y Gli spinori v sono definiti come (r =1,2) v(p,r) = w(−p,r+2)
y Le condizioni di normalizzazione e ortogonalità sono pertanto (r,q = 1,2)
y Notiamo incidentalmente che la normalizzazione degli spinori dipende da p e pertanto dipende dal sistema inerziale in cui si osserva lo spinore
y Le trasformazioni di Lorentz per gli spinori (che introdurremo) non sono unitarie perché non preservano la norma
Normalizzazione usando gli aggiunti spinoriali
y Introduciamo infine le normalizzazioni degli spinori utilizzando l’operazione di aggiunto spinoriale invece della coniugazione hermitiana
y Ad esempio, utilizzando la forma esplicita nella rappresentazione di Pauli-Dirac
y Si dimostra facilmente che
y Sottolineiamo che in queste relazioni la quantità di moto p ha sempre lo stesso segno
y Si può dimostrare che queste relazioni valgono indipendentemente dalla rappresentazione
y Infine questa normalizzazione è invariante rispetto al sistema di riferimento
Interpretazione delle soluzioni con po = −Ep
y Nella teoria di Dirac sarebbe possibile interpretare senza problemi le soluzioni con energia positiva
y La densità di probabilità è definita positiva
y L’evoluzione temporale (libera) di una funzione d’onda che contiene solo stati con p0 > 0 non conduce all’apparizione di stati con p0 < 0
y Tuttavia ci sono dei problemi
y Da un punto di vista matematico gli autovettori dell’Hamiltoniana sono un sistema completo solo se si includono anche gli stati con p0 < 0
y L’evoluzione di uno stato iniziale localizzato (ad esempio una distribuzione gaussiana) porta a stati che contengono sia energie positive che negative y Infine se si introduce una interazione diventano
possibili transizioni da stati di energia positiva a stati di energia negativa
y Sarebbero transizioni che non assorbono energia bensì la cedono
y Sarebbero transizioni spontanee y Non esisterebbero stati stabili
Interpretazione delle soluzioni con po = −Ep
y Dirac fornì una interessante soluzione a questi problemi
y Le particelle descritte dall’equazione di Dirac sono fermioni y Obbediscono al principio di esclusione di Pauli
y Dirac ipotizzò che tutti gli stati con energia negativa fossero occupati da elettroni
y Introdusse così un “mare” di particelle con energie negative y Il mare ha una energia totale infinita (E = −∞)
y Il mare ha una carica infinita (Q = −∞)
y Il mare ha un momento angolare totale nullo (coppie up-down) y Non possono esserci transizioni spontanee a
stati di energia negativa: tutti gli stati sono occupati y Se uno stato fisico viene descritto rispetto a questo “mare”
si giunge ad una descrizione accettabile e consistente
Interpretazione delle soluzioni con po = −Ep
y Consideriamo un sistema nel quale inizialmente ci sia solo il mare (tutti gli stati di energia negativa sono completi) y Supponiamo che un fotone ceda al sistema una
quantità di energia sufficiente per una transizione y Da uno stato con energia negativa −Ek , −k
y Ad uno stato con energia positiva Ep , p y Il bilancio energia-momento è
y Nello stato finale abbiamo
y Un elettrone di carica −|e|, momento p spin s y Il mare ha perso una particella
y Si è creata una buca (hole)
y La sua carica diminuisce di −|e|
y La sua energia diminuisce di (−Ek) y Il suo momento diminuisce di (−k) y Il suo spin diminuisce di s
y Abbiamo creato un’antiparticella con numeri quantici |e|,m, Ek,k,−s E
+m
−m 0
y Abbiamo creato una particella y Nel sistema mare
y La carica aumenta di |e|
y L’energia aumenta di Ek y Il momento aumenta di k y Lo spin del mare diventa −s
Interpretazione delle soluzioni con po = −Ep
y Con questa interpretazione riconsideriamo gli spinori con energia negativa
y Rappresentano una antiparticella di massa m una e carica +|e|
y Il 4-momento della particella è (Ep,p)
y Ricordiamo che lo spinore v(p,r) è definito a partire dalle soluzioni w con energia negativa e dalla relazione v(p,r) = w(−p,r)
y Se interpretiamo v(p,r) come la funzione d’onda della buca allora y Lo spinore v(p,1) rappresenta uno stato con spin down
y Lo spinore v(p,2) rappresenta uno stato con spin up
y Notare la corrispondenza fra valore "fisico" dello spin e numero dello stato
Invarianza relativistica dell’equazione di Dirac
y Nel caso dell’equazione di Klein-Gordon avevamo visto che l’invarianza per trasformazioni di Lorentz si esprimeva nel seguente modo
y Se φ soddisfa l’equazione y Allora la funzione definita da
y Soddisfa l’equazione
y Nel caso dell’equazione di Dirac si ha una situazione simile con una complicazione
y La funzione d’onda ψ(x) ha 4 componenti e una trasformazione di Lorentz modifica anche le componenti
y Facciamo il parallelo con una rotazione nel caso di un campo vettoriale F(r) y La rotazione modifica le componenti del punto rc = U r
y La rotazione modifica anche le componenti del campo vettoriale Fc(rc) = U F(r)
y Nel caso del campo spinoriale è fondamentale ricordare che lo spinore è una grandezza matematica differente da un 4-vettore
y Occorre trovare la legge di trasformazione degli spinori
Invarianza relativistica dell’equazione di Dirac
y Come nel caso delle rotazioni o delle trasformazioni di Lorentz assumiamo y La legge di trasformazione degli spinori è lineare
y Ad ogni trasformazione di Lorentz Λ corrisponde una trasformazione spinoriale S(Λ) che permette di calcolare lo spinore in K'
y Vediamo adesso le proprietà fondamentali di S(Λ)
y Lo spinore trasformato deve soddisfare l’equazione di Dirac nel sistema K'
y Sostituendo ψc(xc) = Sψ(x) e ∂cμ = Λμα ∂α otteniamo
y Moltiplichiamo da sinistra per S−1
y L’equazione è identica all’equazione di Dirac se sono le stesse matrici
γμ del sistema K