• Non ci sono risultati.

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell’equazione f(x) = 0

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell’equazione f(x) = 0"

Copied!
66
0
0

Testo completo

(1)

Pagina 1 di 66

(2)

Pagina 2 di 66

(3)

Pagina 3 di 66

(4)

Pagina 4 di 66

(5)

Pagina 5 di 66

(6)

Pagina 6 di 66

(7)

Pagina 7 di 66

(8)

Pagina 8 di 66

(9)

Pagina 9 di 66

(10)

Pagina 10 di 66

(11)

Pagina 11 di 66

(12)

Pagina 12 di 66

(13)

Pagina 13 di 66

(14)

Pagina 14 di 66

(15)

Pagina 15 di 66

(16)

Pagina 16 di 66

(17)

Pagina 17 di 66

(18)

Pagina 18 di 66

(19)

Pagina 19 di 66

(20)

Pagina 20 di 66

(21)

Pagina 21 di 66

(22)

Pagina 22 di 66

(23)

Pagina 23 di 66

(24)

Pagina 24 di 66

(25)

Pagina 25 di 66

(26)

Pagina 26 di 66

(27)

Pagina 27 di 66

(28)

Pagina 28 di 66

(29)

Pagina 29 di 66

(30)

Pagina 30 di 66

(31)

Pagina 31 di 66

(32)

Pagina 32 di 66

(33)

Pagina 33 di 66

(34)

Pagina 34 di 66

(35)

Pagina 35 di 66

(36)

Pagina 36 di 66

(37)

Pagina 37 di 66

(38)

Pagina 38 di 66

(39)

Pagina 39 di 66

(40)

Pagina 40 di 66

(41)

Pagina 41 di 66

(42)

Pagina 42 di 66

(43)

Pagina 43 di 66

(44)

Pagina 44 di 66

(45)

Pagina 45 di 66

(46)

Pagina 46 di 66

(47)

Pagina 47 di 66

(48)

Pagina 48 di 66

(49)

Pagina 49 di 66

(50)

Pagina 50 di 66

(51)

Pagina 51 di 66

(52)

Pagina 52 di 66

(53)

Pagina 53 di 66

(54)

Pagina 54 di 66

(55)

Unità Didattica N° 38

Calcolo approssimato delle radici dell’equazione f(x) = 0

01) La risoluzione approssimata delle equazioni f(x) = 0

02) Metodo grafico per la separazione delle radici reali dell’equazione f x ( ) = 0

03) Teorema di esistenza della radici dell’equazione f ( ) x = 0

04) Metodo delle tangenti o di Newton-Fourier

05) Metodo delle corde o delle secanti o delle parti proporzionali

06) Metodo di bisezione o metodo dicotomico

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0 Pagina 55 di 66

(56)

La risoluzione approssimata delle equazioni f(x) = 0

In questa unità didattica analizzeremo i principali metodi per la risoluzione approssimata delle equazioni algebriche o trascendenti f ( ) x = 0 con f ( ) x funzione reale , algebrica o trascendente , della variabile reale x .

La risoluzione approssimata dell’equazione f ( ) x = 0 passa attraverso le seguenti fasi :

01) Limitazione delle radici : occorre determinare un intervallo di numeri reali [ , ] A L contenente tutte le radici reali dell’equazione proposta

02) Enumerazione delle radici : bisogna stabilire quante sono le radici reali dell’equazione f x ( ) = 0 appartenenti all’intervallo [ , ] A L

03) Separazione delle radici : occorre determinare degli intervalli [ , ] a b ognuno dei quali contiene una sola radice dell’equazione proposta

04) Approssimazione delle radici : approssimare una radice reale dell’equazione

( )

f x = 0 significa trovare un numero , con un predeterminato numero di cifre decimali , che approssima la radice con la precisione richiesta .

Metodo grafico per la separazione delle radici reali dell’equazione f x ( ) = 0

-1 o 1

x 1

x 2

x 3 x 4

• • • •

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

La risoluzione approssimata delle equazioni f(x) = 0 Pagina 2

Pagina 56 di 66

(57)

Un primo metodo grafico consiste nel tracciare la curva di equazione y = f x ( ) ed annotare gli intervalli che contengono una sola intersezione della curva con l’asse delle ascisse . Con questo procedimento otteniamo la limitazione delle radici reali e la separazione delle radici reali .

( ) x 64 x 60 x 4 x 1 0

f = 42 − + = , f ( ) x = 4 64 ( x 3 30 x 1 ) , f ′′ ( ) x = 24 32 ( x 2 5 )

Abbiamo così limitato e separato le radici reali dell’equazione f ( ) x = 64 x 4 − 60 x 2 − 4 x + 1 = 0 Un secondo metodo grafico è quello di scrivere la funzione f x come differenza di due funzioni ( )

( )

g x ed h x sicché l’equazione proposta assume la forma ( ) g x ( ) h x ( ) = 0 e quindi

( ) ( )

g x = h x . Poi si costruiscono le curve σ e γ aventi rispettivamente equazioni y = g x ( ) e ( )

y = h x . ( ) ( )

y g x

y h x

=

=

⎧ ⎨

⎩⎪

σ

γ Le soluzioni dell’equazione f x ( ) = 0 coincidono con le ascisse dei punti comuni alle curve σ e γ .

( ) x 64 x 4 60 x 4 x 1 0

f = − 2 − + = y = 64 x 4 − 60 x 2 = 4 x − 1

⎩ ⎨

=

= 1 x 4 y

x 60 x 64

y 4 2

Dalle intersezioni delle due curve deduciamo che l’equazione proposta ammette 4 radici comprese tra i numeri 2 − e 2 + ( tra i numeri 1 − e 1 + se notiamo che f ( ) ( ) − ⋅ 1 f 1 < 0 ) .

y = 64 x 4 − 60 x 2

y = 4 x − 1

x 1 x 2 o x 3

x 4

• •

Nel caso della nostra equazione é preferibile utilizzare il secondo metodo grafico , in quanto col primo non siamo in grado di trovare i punti stazionari della funzione .

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

La risoluzione approssimata delle equazioni f(x) = 0 Pagina 3

Pagina 57 di 66

(58)

Teorema di esistenza della radici dell’equazione f ( ) x = 0

Se f x è continua nell’ intervallo limitato ( )

e chiuso [ , ] a b e se agli estremi di tale intervallo assume valori di segno opposto ( f ( ) ( ) a ⋅ b f < 0 ) , allora l’equazione

( ) x = 0

f ammette almeno una radice interna all’intervallo [ , ] a b .

o y

x 1 x x 2

x 3

( ) ( )

f a f b ⋅ <0 + - - +

a

• b

• • f(a)

f(b)

Questo teorema ci assicura l’esistenza di almeno una radice in un dato intervallo , ma non ne garantisce l’unicità . Se poi la funzione f x è strettamente monotona ( ) 1 in [ , ] a b allora l’equazione f x ( ) = 0 ammette una sola radice interna all’intervallo [ , ] a b .

Resta così giustificato il seguente :

Primo teorema dell’unicità della soluzione dell’equazione f ( ) x = 0

Se f x è una funzione continua nell’intervallo limitato e chiuso [ , ] ( ) a b e derivabile nei suoi punti interni , se risulta f a ( ) ( ) f b < 0 e se f ( ) x 0 nell’intervallo aperto ] , [ a b , allora l’equazione f x ( ) = 0 ammette una sola soluzione interna ad [ , ] a b .

o y

x x

1

( ) ( )

f af b < 0 +

+

- -

a

b

f(a)

f(b)

• •

( ) x 0 x ] a , b [

f ′ > ∀ ∈

( ) x 0 x ] a , b [

f ′′ > ∀ ∈

Secondo teorema dell’unicità della soluzione dell’equazione f ( ) x = 0 Se f x è una funzione continua nell’intervallo limitato e chiuso [ , ] ( ) a b e derivabile due volte nei punti interni di tale intervallo , se risulta f a ( ) ( ) f b < 0 e se f ′′ ( ) x è sempre positiva o sempre negativa nell’intervallo ] , [ a b , allora l’equazione f x ( ) = 0 ammette una sola soluzione interna ad [ , ] a b .

1

Strettamente crescente o strettamente decrescente

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Teorema di esistenza delle radici dell'equazione f(x) = 0 Pagina 4

Pagina 58 di 66

(59)

Metodo delle tangenti o di Newton-Fourier

Supponiamo di avere separato nell’intervallo [ , ] a b la radice reale semplice α dell’equazione

( )

f x = 0 e supponiamo che essa sia unica . Questo significa che le funzioni f ( ) x ed f ′′ ( ) x

hanno, nell’intervallo [ , ] a b , segno costante , cioè la funzione f x ( ) è strettamente monotona e priva di punti di flesso . Si possono presentare i seguenti quattro casi :

o x

y f a ( ) ⋅ ′′ f ( ) a > 0

a • b

α A

a) B

a = punto di Fourier

+ +

o x y

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a > 0

A

B

a α

b b) a = punto di Fourier

- -

o x y

A •

a • α

b

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b > 0

c)

b = punto di Fourier

- -

o x y

A

B

a α b

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b > 0

d) b = punto di Fourier

+ +

Considerati i punti A a f a [ , ( )] , B b f b [ , ( )] diremo estremo di Fourier quello dei due estremi dell’intervallo [ , ] a b nel quale f x ( ) ed f ′′ ( ) x hanno lo stesso segno , cioè :

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a > 0 ⇒ a è estremo di Fourier f b ( ) ⋅ ′′ f ( ) b > 0 ⇒ b è estremo di Fourier Supponiamo , per fissare le idee , che a sia l ‘estremo di Fourier . Scriviamo l’equazione della retta tangente al grafico della funzione f x ( ) nel punto A a f a [ , ( )] y f a ( ) = ′ f a ( ) ( x a )

Tale tangente incontra l’asse x nel punto di ascissa ( )

( ) ( )

( )

o o

o

f x

x x f a f

a a f x

x = − ′

− ′

=

= 1

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo delle tangenti o di Newton-Fourier Pagina 5

Pagina 59 di 66

(60)

Risulta a < x 1 < α < b con f x ( ) ( ) 1 ⋅ ′′ f x 1 > cioè con x 0 1 estremo di Fourier relativo all’intervallo [ x b 1 , ] . Applicando lo stesso procedimento all’intervallo [ x b 1 , ] otteniamo :

( ) ( ) 1 1 1

2 f x

x x f

x = − ′ con a < x 1 < x 2 < α < b Applicando lo stesso procedimento all’intervallo [ x 2 , b ] otteniamo :

( ) ( ) 2 2 2

3 f x

x x f

x = − ′ con a < x 1 < x 2 < x 3 < α < b Applicando lo stesso procedimento all’intervallo [ x 3 , b ] otteniamo :

( ) ( ) 3 3

3

4 f x

x x f

x = − ′ con a < x 1 < x 2 < x 3 < x 4 < α < b

Iterando il procedimento n volte otteniamo :

( ) ( )

⎪ ⎩

⎪ ⎨

− ′

=

=

1 1 1

n n n

n o

x f

x x f

x x a

con n = 1 2 3 , , ,"" ed x

n−

1 = a

oppure : ( )

⎪⎩ ( )

⎪ ⎨

− ′

=

=

+

n n n

n o

x f

x x f

x x a

1

con n = 0 , 1 , 2 , 3 , " " ed x

n

= a

Il metodo delle tangenti nel caso in cui a è l’estremo di Fourier fornisce dei valori di x

n

approssimati per difetto della radice α .

Se l’estremo di Fourier è b [ f b ( ) ⋅ ′′ f ( ) b > 0 ] perveniamo alla formula :

( ) ( )

⎪ ⎩

⎪ ⎨

− ′

=

=

1 1 1

n n n

n o

x f

x x f

x x b

con n = 1 2 3 , , ,"" ed x

n

1 = b

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo delle tangenti o di Newton-Fourier Pagina 6

Pagina 60 di 66

(61)

o , alla sua equivalente , ( )

⎪⎩ ( )

⎪ ⎨

− ′

=

=

+

n n n

n o

x f

x x f

x x b

1

con n = 0 , 1 , 2 , 3 , " " ed x

n

= b

( )

( ) ( )

( )

oo

o

f x

x x f b f

b b f

x = − ′

− ′

1 = , ( )

( ) 1 1

1

2 f x

x x f

x = − ′ , ( )

( ) 2 2

2

3 f x

x x f

x = − ′ , ( )

( ) 3 3

3

4 f x

x x f

x = − ′

ed i valori x

n

sono valori approssimati per eccesso della radice x = α .

La condizione di arresto può essere data sotto la forma x

n

x

n

1 < ε = 10

m

. Riepilogo delle formule trovate :

( ) ( )

x a estremo di Fourier

x x f x

f x

o

n n

n n

= =

= −

⎨ ⎪

⎩ ⎪

− 1

1

1

n = 1 2 3 , , ,""

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a > 0

( ) ( )

x b estremo di Fourier

x x f x

f x

o

n n

n n

= =

= −

⎨ ⎪

⎩ ⎪

− 1

1

1

n = 1 2 3 , , ,""

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b > 0

( )

f x = 64 x 2 − 60 x 2 − 4 x + 1 f ( ) x = 4 64 ( x 3 30 x 1 )

( ) ( )

′′ = −

f x 24 32 x 2 5 α ∈] , ; [ 0 5 1 f ( ) 1 ⋅ ′′ f ( ) 1 > 0 x

o

=b = 1

( ) ( )

x b f b

1 = − f b

′ = ( )

1 ( ) 1

1 0 992424

f ′ =

f , , ( )

x x f x ( )

f x

2 1

1

1

0 9922789

= −

′ = ,

( ) ( )

x x f x

f x

3 2

2

2

0 99227884

= −

′ = , x 3 − x 2 = 0 , 00000005 Questo significa che le prime 7 cifre decimali sono sicuramente esatte .

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo delle tangenti o di Newton-Fourier Pagina 7

Pagina 61 di 66

(62)

Metodo delle corde o delle secanti o delle parti proporzionali

Supponiamo di avere separato nell’intervallo [ , ] a b la radice reale semplice α dell’equazione

( )

f x = 0 e supponiamo che essa sia unica . Questo significa che : 01) f ( ) ( ) a ⋅ b f < 0

02) le funzioni f ( ) x ed f ′′ ( ) x hanno , nell’intervallo [ , ] a b , segno costante , cioè la funzione f x è strettamente monotona e priva di punti di flesso . ( )

Sotto queste condizioni , per il grafico γ della funzione f x relativamente all’intervallo [ , ] ( ) a b , può presentarsi soltanto uno dei quattro casi indicati nelle seguenti figure .

o x y

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a >

0

A

B

a α

b x 1

x 2

b)

B 1

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b <

0

o x y

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b < 0

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a > 0

• •

a • b

α x 1

x 2 A

B 1 B a)

o x y

A

B

a x 1 x 2 α b

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a < 0

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b > 0

d)

o x y

A •

a • α

x 1 x 2 b A 1

( ) ( )

f a ⋅ ′′ f a < 0

( ) ( )

f b ⋅ ′′ f b > 0

c)

Col metodo delle corde sostituiamo il grafico della funzione f x con la retta passante per i ( )

punti A a f a [ , ( )] , B b f b [ , ( )] . Il grafico di f x incontra l’asse delle ascisse nel punto ( ) x = α che è l’unica radice dell’equazione f x ( ) = 0 interna all’intervallo [ , ] a b . La retta AB incontra l’asse x nel punto x 1 ∈] , [ che rappresenta un valore approssimato a b 2 di α .

La retta AB ha equazione

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo delle corde o delle secanti Pagina 8

Pagina 62 di 66

(63)

( ) ( ) ( ) ( )

y f a f b f a

b a x a

− = −

− ⋅ − oppure : y f b ( ) f b ( ) f a ( ) ( )

b a x b

− = −

− ⋅ − y = 0 ⇒

[1] x = x 1 = a f b ( ) b a f a ( ) ( ) f a oppure x = x 1 = b f b ( ) b a f a ( ) ( ) f b [2]

Utilizzeremo la formula [1] nei casi indicati nelle figure c) e d) , utilizzeremo la formula [2] nei casi indicati nelle figure a) e b) .

Applicando n volte il metodo delle corde o delle secanti otteniamo il seguente schema iterativo : 01) f b ( ) ⋅ ′′ f ( ) b > 0 ⇒ x

o

= ⇒ approssimazione per difetto a

( ) ( ) ( ) f ( ) b f ( ) ( ) a f a a

a b x x f f b f

x x b

x

o

o o

o

− −

=

− ⋅

− −

1 = • • •

x 1

• α

a

x

o

= b

( ) 1 ( ) ( ) 1 1

1

2 f x

x f b f

x x b

x

− −

=

x 1 x 2

• α

a

x

o

= b

( ) 2 ( ) ( ) 2 2

2

3 f x

x f b f

x x b

x

− −

=

x 1 •

x 2

x 3 α

a

x

o

= b

( ) ( ) ( ) 1 1 1

1 −

− − ⋅

− −

=

n

n n n

n

f x

x f b f

x x b

x n = 1 2 3 , , ,"" [1]

02) f a ( ) ⋅ ′′ f ( ) a > 0 ⇒ x

o

= ⇒ approssimazione per eccesso b

( ) ( ) ( ) f ( ) b f ( ) ( ) a f b a

b b x a f f x f

a x x

x

o

o o

o

− −

=

− ⋅

− −

1 = • •

a α x 1 b = x

o

( ) 1 ( ) ( ) 1

1 1

2 f x

a f x f

a x x

x

− −

= a

x

o

b =

x 1

x 2

α •

( ) 2 ( ) ( ) 2

2 2

3 f x

a f x f

a x x

x

− −

= a

x

o

b =

x 1

x 2

α • x 3

( ) 1 1 ( ) ( ) 1

1 −

− − ⋅

− −

=

n

n n n

n

f x

a f x

f

a x x

x n = 1 2 3 , , ,"" [2]

2

Per eccesso o per difetto

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo delle corde o delle secanti Pagina 9

Pagina 63 di 66

(64)

Individuata la formula da applicare occorre porre termine alle iterazioni fissando la precisione ε con la quale si vuole approssimare la radice α . Le iterazioni hanno termine quando risulta

ε

<

n

−1

n

x

x avendo scelto x n come valore approssimato ( per eccesso o per difetto ) della radice α . L’errore che si commette è minore di ε . Se risulta ε = 10

n

allora le prime n cifre decimali di x n sono esatte .

L’equazione f ( ) x = x 3 + 3 x + 5 = 0 ammette una sola radice α ∈ ] − 2 ; − 1 [ . Calcolare un valore approssimato di α con la precisione ε = 10 2 ( cioè con due cifre decimali esatte ) utilizzando il metodo delle corde .

( ) x = x 3 + 3 x + 5

f , f ′ ( ) x = 3 x 2 + 3 , f ′′ ( ) x = 6 x , f ′ x ( ) > 0 ∀ x ∈ ] − 2 ; − 1 [

( ) < 0

′′ x

f ∀ x ∈ ] − 2 ; − 1 [ f ( ) − 2 = − 9 , f ( ) − 1 = 1 , f ( ) ( ) − 2 ⋅ f − 1 < 0

( ) ( ) af ′′ a = f ( ) ( ) − 2 ⋅ f ′′ − 2 > 0

f , f ( ) ( ) bf ′′ b = f ( ) ( ) − 1 ⋅ f ′′ − 1 < 0

Per calcolare un valore approssimato di α utilizzeremo la formula [2] .

( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) 1 9 1 1 , 1

2 1 1

1 1 2

2 1 1

1 ⋅ = −

+ +

− −

=

− ⋅

− +

− −

=

− ⋅

− −

= f

f a f

a f f b f

a a b

x

( ) x 1 = f ( ) − 1 , 1 = 0 , 369 f

( ) ( ) ( ) 9 , 369 0 , 369 1 , 1354

9 , 1 0 , 1 369 , 9 0 369 , 0

2 1 , 1 1 ,

1 1

1 1 1

2 ⋅ = − − ⋅ = −

+ +

− −

=

− ⋅

− −

= f x

a f x f

a x x

x

01 , 0 10 0354 , 0 1 , 1 1354 ,

1 2

1

2 − x = − = > =

x f ( ) x 2 = f ( − 1 , 1354 ) = 0 , 1301

( ) ( ) ( ) 0 , 1301 9 0 , 1301 1 , 1354 0 , 023 1 , 1477 2

1354 , 1354 1 ,

2 1

2 2 2

3 ⋅ = − − = −

+ +

− −

=

− ⋅

− −

= f x

a f x f

a x x

x

01 , 0 10 0116 , 0 1354 , 1 1477 ,

1 2

2

3 − x = − = > =

x f ( ) x 3 = f ( − 1 , 1477 ) = 0 , 0451

( ) 3 ( ) ( ) 3 1 , 1477 0 1 , 0451 , 1477 9 2 0 , 0451 1 , 1477 0 , 004249 1 , 1519

3 3

4 ⋅ = − − = −

+ +

− −

=

− ⋅

− −

= f x

a f x f

a x x

x

01 , 0 10 0043 , 0 1434 , 1 1477 ,

1 2

3

4 − x = − = < =

x

15 ,

− 1

α = è un valore approssimato della radice α con due cifre decimali esatte .

154171495 ,

− 1

α = è un valore approssimato di α con 9 cifre decimali esatte .

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo delle corde o delle secanti Pagina 10

Pagina 64 di 66

(65)

Metodo di bisezione o metodo dicotomico

Supponiamo che l’equazione f x ( ) = 0 ammetta la soluzione x = α ∈ ] a , b [ e che essa sia unica . Questo significa che risulta f a ( ) ( ) f b < 0 e la funzione f ′ ( ) x ha segno costante in ] b a , [ .

• Per generalizzare il processo di iterazione poniamo : a

a 1 = , b 1 = b e calcoliamo

2 2

1 1 1

b a b

x = a + = +

Calcoliamo f ( ) ( ) a 1 = f a , f ( ) x 1 , f ( ) ( ) b 1 = f b Se risulta f ( ) x 1 = 0 la soluzione dell’equazione f x ( ) = 0 è

2 2

1 1 1

b a b

x = a + = +

α = , in caso contrario essa appartiene

all’intervallo ] a , x 1 [ o all’intervallo ] x 1 , b [ .

( ) ( ) a ⋅ x f 1 < 0

f ⇒ α ∈ ] a , x 1 [ f ( ) ( ) x 1 ⋅ b f < 0 ⇒ α ∈ ] x 1 , b [ Se , ad esempio , risulta f ( ) ( ) x 1 ⋅ b f < 0 allora poniamo a 2 = x 1 , b 2 = b e ci calcoliamo

2

2 2 2

b x = a + e

si continua l’iterazione scegliendo dei due sottointervalli ] a 2 , x 2 [ o ] x 2 , b 2 [ quello nei cui estremi la funzione assume valori di segno opposto . Si procede con l’iterazione sino ad ottenere l’approssimazione desiderata . Otteniamo una successione di sottointervalli ognuno contenuto nel precedente e di ampiezza uguale alla metà .

2

1 1 2 2

a a b

b − = − ,

2

2 2 3 3

a a b

b − = − ,

2

3 3 4 4

a a b

b − = − , ... , b a b a

n n

n n

− = 1 1 2

L’ultimo sottointervallo determinato ha ampiezza : b a b a

n

n

= −

n

2

• Se scegliamo

2

n n n

b x a

x = α = = + come valore approssimato della radice dell’equazione commettiamo un errore E

n

dato dalla seguente relazione :

E b a

n

≤ −

n

2

Il procedimento di iterazione può essere realizzato attraverso il seguente schema :

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo di bisezione o metodo dicotomico Pagina 11

Pagina 65 di 66

(66)

iterazioni a

n

b

n

2

n n n

b

x = a + f a ( )

n

f x ( )

n

f b ( )

n

1 a 1 = a b 1 = b

2

1 1 1

b

x = a + f ( ) a 1 > 0 f ( ) x 1 < 0 f ( ) b 1 < 0 2 a 2 = a 1 b 2 = x 1

2

2 2 2

b

x = a + f ( ) a 2 > 0 f ( ) x 2 < 0 f ( ) b 2 < 0 3 a 3 = a 2 b 3 = x 2

2

3 3 3

b

x = a + f ( ) a 3 > 0 f ( ) x 3 > 0 f ( ) b 3 > 0 0

1 4 60

64 x 4x 2x + = , f ( ) ( ) 0 5 , f 1 < , 1 f ( ) α = 0 , α ∈] , , [ 0 5 1

iterazione a

n

b

n

x a b

n

=

n

+ 2

2 f a ( )

n

f x ( )

n

f b ( )

n

1 a 1 =a = 0 , 5 b 1 =b = 1 0 , 75 2

1 5 , 0

1

= + =

x f 0 5 ( ) , < 0 f 0 75 ( , ) < 0 f 1 ( ) > 0

2 a 2 = 0 , 75 b 2 = 1 x 2 = 0 , 875 f ( ) a 2 < 0 f ( ) x 2 < 0 f ( ) b 2 > 0 3 a 3 = 0 , 875 b 3 = 1 9375 x 3 = 0 , f ( ) a 3 < 0 f ( ) x 3 < 0 f ( ) b 3 > 0 4 a 4 = 0 , 9375 b 4 = 1 x 4 = 0 , 96875 f ( ) a 4 < 0 f ( ) x 4 < 0 f ( ) b 4 > 0 5 a 5 = 0 , 96875 b 5 = 1 984375 x 5 = 0 , f ( ) a 5 < 0 f ( ) x 5 < 0 f ( ) b 5 > 0 6 a 6 = 0 , 984375 b 6 = 1 992187 x 6 = 0 , f ( ) a 6 < 0 f ( ) x 6 < 0 f ( ) b 6 > 0 7 a

7

= 0 , 992187 b 7 = 1 996093 x 7 = 0 , f ( ) a 7 < 0 f ( ) x 7 > 0 f ( ) b 7 > 0 8 a

8

= 0 , 992187 b 8 = 0 , 996093 x 8 = 0 , 994139 f ( ) a 8 < 0 f ( ) x 8 > 0 f ( ) b 8 < 0 9 a

9

= 0 , 992187 b 9 = 0 , 999439 x 9 = 0 , 995115 f ( ) a 9 < 0 f ( ) x 9 > 0 f ( ) b 9 < 0 10 a

10

= 0 , 992187 b 10 = 0 , 995115 x 10 = 0 , 993651 f ( ) a 10 < 0 f ( ) x 10 > 0 f ( ) b 10 < 0 11 a

11

= 0 , 992187 b

11

= 0 , 993651 x 11 = 0 , 992919 f ( ) a 11 < 0 f ( ) x 11 > 0 f ( ) b 11 < 0

000244 ,

2048 0 5 , 0 2

5 , 0 1

2 11

10 ≤ b

n

a = − = =

E

992919 ,

11 = 0

x solo le prime tre cifre decimali sono sicuramente esatte

Unità Didattica N° 38 Calcolo approssimato delle radici dell'equazione f(x) = 0

Metodo di bisezione o metodo dicotomico Pagina 12

Pagina 66 di 66

Riferimenti

Documenti correlati

Perci`o dovrebbe esistere un punto di flesso a sinistra di −1.. In questi commenti ci proponiamo di trovare tutti i punti di

Scienza dei Media e della

Scienza dei Media e della

Si determinino gli autovalori e le autofunzioni nel caso in cui le radici dell'equazione caratteristica siano complesse e coniugate.. Si stabilisca, inoltre, la funzione peso e

Si calcoli il lavoro compiuto dal campo su una particella di massa unitaria che percorre il circolo unitario di centro l’origine in verso antiorario.. Si concluda che il campo g non `

Determinare il baricentro di una semicirconferenza di raggio R &gt;

, insieme al teorema dei valori intermedi per le funzioni continue, per dimostrare che ogni numero maggiore di 1 `e un valore limite per f.. Infine provate

Il punto della curva più vicino ad A è quello per cui la funzione f (x ) assume il