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Early European Books, Copyright ProQuest LLC. Images reproduced by courtesy of the Biblioteca Nazionale Centrale di. Firenze. B.R. 181.

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EarlyEuropean Books,Copyright©2010ProQuestLLC.

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B.R.181.32

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(10)

GIVDIZTO VWVERSALE ^

'

O VERO FINALE. -'^

J

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B.R.181.32

(11)

ATe

ticorrccttcrno crcatort chegraziaprcftiil debirmtelletto concedialbafloingegnoiltuo fauore chetraggadrnfiiainnprcfa

buon

effetto

ò

chiaro Apollocol lieto fpleodore Ienavia.delle tenebreil difeto

atericorro

ò fommo &

alto

GIouc che

contar pofiacofealtere, e

nuouc

.

Non mi mancate ò

fauic,

&

altre

mufe

chidi Parnafoornatoil facrofonte

non mi

tenetele

mie tempie

chiufc

datemi

da guftarla chiara fonte cflendoin

me

legrazie voftre fnfufe

&

tu Minerua con benignafronte

vieni in(occorfo

mio

dolce,

&

fuauc

[ ficheconduca al poitola

mia

nauG«

Ildcfideriomio è dinarrare

,

di Antichriftoil

(uoauuenimento

&

volgarmente atuttidichiarare

come

perlafcrìttura trouoeTento

&

la fuavita a tutiidimoftrarc

come

verrà confuofalfo

argomento

dicendo allegenti io fon Mesfia

&

granfegnifacendotuttauia

33iceneirApocaliffc 11 Vangelifta che vedde vnagranbtftia in vifionc

con

fette teftetantobruttain vifta

che harcbbeo^vcflopaura a

Sanfonc morde con

effe

&

daper fesattrita fuocoefauillegetta

come Dragone

,

lipiedid'Orlo di vermiglio

addorna

lungalaceda,eportadiecicorna

Qjaefto/ignificaloanimai fiero d*Ancicriftoche verrànel

monda

concetto

&

generatodiadultero

di

due

vecchicugin ptimo,c fecondo

perluomaeftrohaucrà

Lucifero

chein tuttelefcienzeilfa

profondo

nel corfodelle(ielle haràgran pratica

ma:

Tiro lo fatàneHarcc magica.

La

fuaprogeniefarà Aigran torba

^

piuch'Aldsadrocòduflealcafpio

mote

di gentekcllerata afprt

&

furba

& m^I

corretta, inógni vizio

pronte

il fuoh'ngnaggioftridaingente turba ne

non

li valerahorror nefronte

trcntanni ftarc celato intracoftoro aluifarà palcleogniocculto tcforo

Cofluifi

moucra come

cantailPoeta

dicendo fra la genteio fonll Mesfia

mandato

da

mìo

padreefon profeta contraddiràal figliuol di

Maria

moftcrràvitaangelica^

& manfueta

feguirà ilviziodell Ipocrifia

fi

come

lan

Giouanni

narra

& fuona ma

pritnaappariràin Babbillonia»

Predicherà coftuicontrola fede

treanni, e

mezzo con

la fuafalfaartC, e

con

lufinghe lagente glicrede c perpauraconuertirà

con

parte miracoliinfinitiin lui fi vede lufciterà morti

con

diabolica arte arborfaràfiorir fasfi parlare.

?vóciinaudite pe^far^agrldàre

.2 (

E non

fatà ficuro Tiriperionc

Rocca

ne

onor

chefianatoal

modo humanOf

cieiraftutoparlar della fuabocca

cofidal Paradiloterre(he pervertano vfcira fuoratlia

con hnocca

ti

ognuno

barail fuolibroIn

mano

predicherannodi fanti ftrmoni

con

Aniicrifto, e fué falfcragiona

Coftui confufo e

moffo

a furore . dira lavoftrafederinnegate

,

eme

tenetepervoftro

Hgnore

chefon più

vcrchequd

che voi parlate

ie

non

che morirete con dolore le prettamentevoi

non

m^adorate clor diranno (e tua voglia (prona

morte

ci corneràgloria,

& corona

Dira

ipri

ilice

cnofl

porte

cantai

(12)

Dlracofi

hot vcnghino

imalefici

«predo

mettanfiin eflTecuCionc inquelleparti

douc

ftauai Pontefici di Scribi,e Farifeiafarfermoni

doue

Pilttogli

chiamò

igiudici

pervolerfarcontra Gicfu ragione

«li

con

gran timor,

&

gran tempefta a bnocj

&

hlia faràtagliarlatcfta.

L

Tre

diftaran qucfli Profetimorti in(ula piazzadi

Gierufalemmc t non

fi trouerrapdrfonacheliporti

a fcppell're percheciafcun

teme

ma

gi

Angi

li delcielfarannoaccorti

porteti qucll

anime

alle parti

fupremc

cantandotuttigloriain Paradifo

dou

e folìazzo,fefta;gaudio^&ri(o.

Poi

Antichriflo nelpartir predice a'difcepolifuei crudeli, cdifpietatJ in (ul

monte OHueto

gli

mena

odice figliuolìio vi faro

meco

beati

ne vò

incieloal

mio

padref«licc flarcte

meco

di

gaudio

fazlatì

a!!horfi partirà quelmaladecto

Drago

^

con

lavittoriac'hebbe

Simon Mago

.

Et

ftan

Jo

f(\oinlaerconrouina^

morirà

con

furia

fen^amaaco

,

&

liv«rra perpotenzadiulna

j

vn

cauàlicrtuttovcib'toa bi:inco

con

vnafaetta a cortuis'auuicau

&

con lalanciapifferagli il fianco i

I

& morto

l'abbatterà

ccmVo

difctrno

&

Satanafloiporterà all'inferno^'

Queft i

r

A

rcangio!chefarà

\tndcn^

controdilui,

&

tutti gli fcellerati

hor con

lalancia,bora conla faetca

*

& con

altri torm;?ntia voicelati

,

queft'c ilcipió che necacciòconfretta Luciferdella gloria, fra

damiau

ne

trouctrà riparochelioccupi cofi j§9kdÌQkg(^

Dip

ipailorlupit

OYanta

Trinità

vn

folo

Dio

fenzaprincipio,

&

fenzafine fcte$

ciòche di benfi fa,

&

ancor

no

inpalefe,

&

in afcofovoi illapttc

donategraziaall'intelletto

mio

altisfimo fignorfe voi volete

chi pofla farconcentoal

ben

feruitio ccon mie rimenarriilgran

gmduio.

Quando

verraiSignorea

giudicai

tu mortrerrailatua gran potenza,

chi bara benfatto vorrai mcricarir

allidannati darailafentenza

U

jantc piagheallhor vorrai

moftra*

, chealla morte

non

fcltircfidcnza

&

moftrerrailatuagranpaslionc

vifibilmentc atuttelepcrCone

.

Ma

per narrareiltuo

honore

inprima fecondo Matteo

pone

la fcrittura^

&

dice alcun dottor cheeb«n diftima

cheId Vergine Maria barapauta

vcdondo

ilfuofigliuol fuTairacima

inmaefta

con

laAiafaccia

fcum

avendicarlipeccatordolenti

ilche penlando

mi

tremailcoreedemr^

Ma

pertcnerpìudrittoil diuin ftil*

prima

vipregovoihuomini,e

donne

tqualunquefuperbo,chefia

humilc

che l profondoAtalante,

& Abiroang

eptrche lamateria,epiùfottilc d'alcun fatto di

Dio

vitratteronc c moftrerouui per

mio

artifizio glimarauigliofifegni delGiadizioi

Et primafaràcareftiacon gran

brame

l che

mai

fi

viddealmondo

figraa duolo

e

non

fu figrandenel trifio

reame

diGicrulalem

quando

diTitoil ftuolo»

(eruola

madre

dallhorribiifame

mangiar

lacarnedelpropriofìgliuoloj chc'l

Re

Vefpefian

con U

fua fetta

fece di

Chrilb

fiafpra vendetta.

A z Dapoi

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B.R.181.32

(13)

Dipoi

chefarà

morto

Antìchrift»

quelli

Giudei

ch'allorfitrouerranni

vedendo

ilfattolor

andar

fitrifto laIotaopinione

muterranno

ilpopoltuttoall'hor faràprouifto

fcogDÌbtneacommun metteranno

laridiacciataogniribalderia

«c

non

fitroueràn-una Erefia

.

la

maladctta fapcrbia,

&

rauarizia farà cacciata

da

tuttelegente

,

lulluria,

&

iracercherangiuftizia gola,

&

inuidia

non

faràniente accidiaancorache è dettapigrizia al

mon-io non

faranno certamente

«araFede, Speranza,

&

Caritade pace,Ricchezza,

&

granprofperiiade.

Quanto debba

durarquefto

non

sò queftifegroti«'appartengono à

Dio

ditalfapv re

non m impaccerò che

capace

non

elofpirto

mio

dallaIcrittura

non mi

partirò fecondoleivcldichiareròio dapoifarannograndeiniquitade

tragl'hiiomini,

& grande

nouitadc

.

Gl'hucmini

faranno a

hodo

d'animali fpecialmentcnell'atrodi lufluria commctteranfi all'hot dimolti mali el'vno, i l'altrofata

grande

ingiuria

con

tutti ifettepeccati mortali

moltivcrrannoi

predicar

con

furia feinnanzideldiluuiofutriftizia all'hor farà

molto maggior

nequizia.

Vedendo

Chrifto tantodifpiacere

che

faràfattoalui

&

à fuoi fanti à giudicaril

mondo

vuol venire quindici fcgni

manderà

innanzi

,

io

ho

fperan/ain

Dio

di

non

fallire

, fieh io contarglivoglituttiquanti

*

lecipeniate piangerdonerete 4iquellilegnicàeroivdirett ,

1 A

11

primo

fcgnos'alzeri tantoil

mire

chediccibraccia faràfopraogni

monté

legente che di fotto

haranno

aftare

come

ftaTacquafottodi

vn ponte

niunofari che fi poflTaannegaref

tutti

daranno

conlor bafla fronte poi torneràlaferanel fuo ftato

fi

come

Chrirtohauera

comandato

Il fecondo

fegnoandera

tanto ingiufo che

con

fatica fipotràvedere

il

mondo

tutto fiftara penolR) di queftofegnochc

debba

apparrcrc

fi

come

piaceria

Dio

gloriolo

ritorneràlaferaà fuopiacere

&

1altro fegno(arail terzo

giorno

ciafcun m'intenda che

mi

fta d'intornio»

Ilterzo fegno,ipefci

noteranno

fopradel'acqua

con vn

gran

clamore

&

per ilgran tumulto che

faranno

inhno

al Ciclo

andrà

quel

gran romore

etuttequcfte cofeche faranno

fol

Dio

i intenderàche n èfignotc faràil

romore

tanto

grande &

forte ch'ognun fpauentcrà

chiedendo motte

Ilquarto fegnofifeccheràil

mare

&

tuttel'altreacque fimilmcntc

fiumi,

&

fontane

non

fipocran trouarc per quefto piangerà tuttalagente mifericordia

non

varrà

chiamare

coft

ha

ordinato

Dio

onnipotente

&

ifiumi>

&

lefonti (aran fecch!

mancherà

l'acqua à

poueri^&

à ricchi.

Ilquinto fegno

rherbe fideranno

di fanguegl'aiborgetteranfudorc

gli vccelli inficmefi

congrehtranno moftrando

infiemepiu grane dolore

fecondo

l'ordinloro

anderanno

Falconi inficmc

A

ftori

con

Aftorc

& non

potran ne bere ne

mangiare

dunque^ioialtri che

dobbiamo

fare :

li

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B.R.181.32

(14)

Don

Jifedo fegnofi

debba

cadere

ogni

editizioqualfarà

mutato

^ Torre,Pala22i,cChicfcbelle»t intere

Pontile Cadelii cader perognilato

fiamme

difuoco fi

vedranno

apparire»

dalLeuanteal ponentii

ho

trouaio leinquel giornofaràdolor canto piccioiiiegrandifaranno granpianto.

Il fcttimofegno fi

dcbbc

moftraro vn*altro<egnoaflaigrande^e i^uprente

,

tuttelepietrefi vedranIcuarc

INnaconTaUra

vrtatfi

Heramentc

t cutte

quante romperle

(pezzarc perqueltop anieratuttala gente

,

t faràgran romorc.efigran Tuono

eh

al

mòdo

maisjdifi horribil

tuono

L'ottauo fegno la terradeetremare pertutto'!

mondo

vn

tremor

cefiforte,

huomo

nt

donna

In pie

non

potrà (lare etuttigriderranno

ò Diolamone

mitcricordia

non

varràchiamare e

non

fiir.uerramurav ne porte fecondolafcritturache

non

erra perruttoil

mondo

tremerralaterra.

JI

non

fegno il

mondo

faràeguale monti, é valle s

abb

.Aleranno tuttq.

e

non

fitroucrra

mura

ne fcale

,

tuttefarannoin puluertridotte per la poiTauzadi Diocclcitialc

gli

huomìni

fi fu;{i^iranno per legrotte queleh ^ueracauernavorrà afcondcre

e

non

potràchiamare, ne rjfpondcrc

Il

decimo

fegno

debbano

vfcirc quelli,ehallacaucrnafaran gjunti ninnaparola

non

potianno lire e tuIti fi/taranno co

ne

muti

,

Cpcrderan lafcienza^e'lloro ardire c

rvn con

Taltro

non

fi daran (aluti

,

ne

1figliuoli conofcerannoil padre

AC

le figlinole

femmine

lormìadre

Giadizio Vmuerfale.

LVndecimo

fecondolafcrittura

a ^

s*aprirra ciafcheduno

monumento

Tcffachefarannonellafepoltura

fivniranno con molto fpauento eglianimalihaueran gran paura foprade'campi nefaran

lamento

e infugafenemetterà qualcuno

quanto

potràfenza tardar neffuOo#

Il

duodecimo

fegno ancoravirmelo

,

com

ilSolperderàilfuofplcndore

leStellecafchcrannotutte dal CicIo>

etuttoil

mondo

reftcra in fcurore

dofcurita e freddopiù chegielo niente

non

valeranoftro timore

quando

cipeofo fortemente langue

la

Luna

appariràinforma di fangue*

11 terzo

decimo

fegnoverfo1 fine

dcbbe

morire ogni carne

vmcntc

imedici con lelormedicine

in lu.quelpunto

non

varran niente

ma

VI fj.ratant

anime

mcfchine

cheanderannoairafprofuoco ardente

&

altri

anderanno

al purgatorio

chefaranfalui per loroaiutorio.

Ilquarto

decimo

fegno

Dio gioconda

di cielo in ferra

manderà

ilfoco

eabbrucerà alihora tuttoil

mondei

niente

non

rimarràinalcun loco

,

abbrucerasfituttoa

tondo

atondo equeftofuoco faràvn durogioco, quelto fuoco fata (curoimmortale

&

andcraalleporteinfernale#

IIquinto

decimo

(egnoancorfitroua per laScritturaianta cbe

non mente

>

che(ara

nuouo

cielo,e terra

nuoua

equello fi vedràvifibilmente

perlo Kuangelio Santo ancor fi troua.

che

debbe

venirGrilloonnipotente agiudicarelibuoni, eli rei

con

quellepiagheeh

ebbe da

Giudei»

A

}

Quandft

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B.R.181.32

(15)

v<|ijando Terra il Santodd!i Santi'

RcdcUi

Re, c Signorde'Signcrì

gl Angeli ddCuloalJhoratuttiquanti, verranrvoìnfieracturtiafarli

honori

la

Santacroce

glianderàdauanci la

doue

Chriftofofttnne dolori

più rplendotrenderàla Santa

Croce chenoa

ilSole

quando

rendeluce

,

L

ofTafarrannotutte

coDgregatc

in (uquel

punto

fenzafat

dimori

&

inche

modo

le

fumo

rìpaflatc

inacquainfuoco mefleinfepolcura fubìtamentefaranno incarnate di lorpropria

medefima

figura, eogni dannatofaràpuzzolente marauigliarfarà tuttalagente

.

Molti

Angeli vuole

accompagnare

c in

manoia

porterà lanto Michele vnaliro Angiolla (pugnavuolportare apparecchiatouil'acciocolfele

,

la lanciafanguinofa vuol portare l'Angioi Gabriel tantofedele echiodi.ela

Corona

deliefpine

che

trapaflarquellevenediurne

,

S

la

Colonna con

le fccriate

chebatterno quelle carni pretiofe

&

inquelluogo ouctlefur legate

inqutlla volta parran (anguinofe

,

invai di Gicfafat laranpofate infiemccongliApottolipietofl

« tredicipoi(arannoi Giudici

Se

fuflealc'unojche

mi demanda

ile

eccoti vi^'huomo

da

pefci

mangiato che

ragionvorreftìcherifufcitalle

domandarne

tei

haiò

dichiarato inifetopcccator fetu penfalfc

il

mondo Dio

perchel'ha<reato

,

come D

iocreò il

mondo

di niente colicongregheràtuttalagente

Vn'Angiol

preflofifari

mandato

a chiamare i

demoni

dell'inferno fubitamcniefaràapparecchiato adaccettarildettodi

Dio

eterno

Lucifero faràil

piimochiamato

apparecchia

demOn

il

tuo quaderno

elei dìfuora

capo

di fiiperbia

«n

prima

Ctifto, eglApofloli di dodici dinanzi à

Dio con

latuagenteacerba

C

quantofarà in alto ilfuo fcggio cara brigataiovifo faperc

q aando

faremogiuntiaquelcollegio chequiui

ognuno

fipotrà vedete, e

non

ciValerifcufane prego

che

tuttiquanciciconuerràgire dinanzi a Criftoavdirelaientenza

non

haueràpietà,

ne

ancor

demenza

.

.QuattroAngioli

Dio

vorrà

mandare vno

iB Lcuante,e l'altroin

Ponente

«l'altroa

Tramontana

perchiamare

e

l'altro a

Mezzo

giorno veramente

le

trombe

loroverranno afonare che faranno intefcdatuttalagente fupteftomorti veniteal Giudizio

* wa4er conto d

ogni

Y0IU9

fiaio»

O

fupcrbi

quanto

fetevili

e centraCriftopurfutti libelli voiviflimattitantoalto,egentili chedifprezzauituttitpoutrcUit

fempre

icguiuivoftri alteriitili

non

v'accorgendo eheri mcfchinelli, perla propriamortale vanagloria perdettil'intelletto» ela

memoria

,

Diràoanaritiacapo degl'auari horrappresentaconlatua auarizìa

con

latua gente cheamauan'rdaiiari e

vedendo

l'vn l'altro

con

nequìtia

fich'orpcnfate

con

dolori

amari come

ftaretcinnanzi atal giuflitia

vodri

danarinon

vi varrsn niente dinanzia<^u6ftoGiudice potente

.

(16)

J

vfura?

con U

vollt^vrura

ò mcfcautiùcol guadagno

voflro ch'adanariponclti tanto cura diccuilapecuniaè il

Dio

noièro^ polti faretealFinfernal calura

niente

non

haueràdiqueiloinchioftro bcltcmmiercteairhorvoftroteforo e

non

vigiouera l'argento, cloro.

A

fmodeoj'ch ccapodi lufluril

chiamato

da quei luoghi tcnebrofi

ho

tfcifuoracontuttalafuria

nrienarecoituoiluflur ofi

^

o

oieha Criltohauetcfatto ingiuria cch*a;peccatofufti ftudiofi

difuotà cuccipreftauientevfcitc

dinanzi a

Cnilo

colcorpo venite.

Fain

compari con

levoflre

comare che

difpiacet facetialan

GiouannI

cluì

me dciimo

vi hara agiudicare niente

non

varrannoivoftriinganni

['

loddomitìpiendimaratfaro cheinvcrfo

Dio

fuftitiranni , farete tormentati notte

&dia

pelgran peccatodella

foddomia*

Chiama

Satanaflb chie

capo

d'ira

^ ; ^,

j dicendo Vienne vienoeaJgrangiudizio

! c tutta

h

iuagente apprcflbtira

equeicheion luggetciallotuovizio

con

lacatena tuachetantogira legali preftoche tuovtfiziop

cheicorpi loroprenderti conu»cnc poitorneranno inptu dolente

pone

#

V^enga

Caincon

akrimicidiali che portò odio emiilavolontadc occidendoIVn l'altroper danari

queiU

èiUtala voitracarirade

il ianguelorogran piantiamari grida à

Dio

giudìtia^e

non

pietade

vengane ciakhedpu

beftcmmiatore

chaa btà^mmiàiQ Pioior

Ci»ac%>ie.

Cerbero

clìiamaj ch'ècapodigolt hor^fchih tporatuttiilghioccona

non

Vi

badaua vna

viuandafola

non

mettetepiù fpezienebufFoni^

e

non

vidurerà più volita (cuoia

> atrofto.eJeflb,galline, ccapponi

delvoftroventre nefaccuivn

Dio

pienoftailcorpo» e

comtnto

fonio

Quandoera

la

Domenica

mattina

la vo(IraChicfaera latauernt voi

domandaui dou

é migliorvino

la imbriaccheziapiù

non

vi

gouerni

voi

non

andauiall'viìzfodiuioo borapervoie perdutavitatternii

e pane> evino bora viè

mancatò

ilifttocoeternofiv'capparecchiato#

Chiamerà

Belzebue fortemente checapod'inuidia»e d'ogni tnzlt

Vienne Belzebù crndel fcrpentc

capo

d*ognipeccatodislealei efci difuor

con

tuttalatuagente conquellifuggettial vitio mortale

&

1lorcorpi bruttii

&

tenebroft

vorranpigliarliIpirtidolorofi

;0

inuidiofocapod'Ogni rio

I luggettonelpeccatonuladctto

vp^i Vi ftruggete,ebcftemmiatc

Diò

jdbendel prosfimo Phaueteindi/pcttOj voitoglicftealpouer popol

mio

non

curandodi

Dio

neliuo detto pervoftra inuidia nel

quaderno

fcritta

1

anima

vpftranereitera afbitta

L^inuidiofb

non può mai

hauer

bene

inuidia togliealiai felicitade

(emangia, o bene fempreftacon

pene

evedealtnhauerprofperitade continuodoIor;ncHa

fuamence

tiene loinuidioio

non può

hauerpietade» .

e per iauìdJ4q^t:! popolrio

ia

Ccoce

pofonoiliigliuuldi

Dio

Leotati

\

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B.R.181.32

(17)

Lf

5n chei

capo

di pngtizfa faràchiamato ancor»a taltichiefta vieti

LontancoQ

tutta tuamalizia c

con

tuagente

non

cifarpiutefta

dinanzia Criftoche vuolfargmftitla poi tornerete a piu crudel tempefta /arannoalPhoraipigri

domandati

dclli ior

tempi come

(onpafltti»

lucifero,

Macrone/& Afmcdeo

,

Calabrin Satanafloin

compagnia

Belzt'bu Vulcan

come

dicoio di

Nrgromanri

empìeranla via»

fuora vlciraquel popoltantoreo fortepiaDgcTvdolalorgranfollia;

fipiglieraiìnoalihor licorpi fuoi

marcidi)bruttiVcomedicoavoi.

Vorran

piifpreftoneirinfernoftare cho ritarnàrhe'corpipuzzolenti per forzavilaraanofattientrare

da

i

demon

che vifaran preftnti

lanime

giuftehaueranno acantàrt

lodando Dio

ne'corpirilucenti

Te Dcumlaudamus

farà illordetto

con

tutto quellocheinfineè fcritco

I mifcribefteminlerrannoi padri

ilpunto,e1 bora chegl ingenérorno

maladiranno

ahcoralelor

madri con

illatteil qualglinutricorno maladirannoilor peccatiladri

chegl'ancódotti a(i

crudelfoggiomo

ràgunerasfi tuttaqueflagante

nellaValle di GiofaFatcertamente

LGiefu

Ch

rifto

come buon

paftora

ligiuftidalli reivorràpartire» echial

mondo

éftatopeccatore dalla (iniftralui li(aragire

tiSantijègiuilidegni

d

ogni

honorc

dallafuadeftraglifaràvenire

Jefantepiagheluceràciafcuna

piu chenoiìftca

mai nc

Sol|iieIiiiui.

Io

dimando

ìteperche cagione

le fantepiaghe(uavorrà moflrarc

lalanciaichiodi, ela fua pasfìonc

che

ogni gentelapotrà guardare

io lirifpondo

come

e

ben

ragione intendi bene,e

ftammi ad

alcoltare

&

apri1 intelletto,

&

vdirai

quelle ragioni,chetu

non

lefai

La prima

ragione!infegntrai chiaro queftafièperlanoftra

memoria

faportoir)

Croce con

dolora

amaro

pof naicitòcon gran vittoria ,

andò

al

Limbo

fcuroe

non

fu auaro perdare a Santi Padri

U

fua gloria vittorìufisfima fu fuamaeftadé coatraSatan,quefte laveritade.

La

feconda ragion intendi

come Dio venne

in tei*ra per mifericordia, perche

Adamo mangiò

diquel

pomo

luicaddeingran peccato,edifcordia

onde Dio

prele

carnee

fecefi

huomo

permetterquilapace, e laconcordiaj

m quanto Dio non

potèpatire fecefi

huomo

foiose vollemorirà»

La

terzaragion

non

econfufa

mòftrarlaruolccon

giufta fentenaa, acciòneffuiìopoffahaucrfcuia

con dir chelui lo fjgicea perpotenza»

ognimifericordiafafaehlufi

non

vifaràpietade,

neclcmcnza

,

Dio

daràa lar

giudo

giudizio

aoQ

vi (ara

auuocato,ne

altro vfizio

«

Papi, Cardinali,

&

Imperatori

Arciuefcoui, VTei'coui,

&

Abati,

lafciando

Dio

perftati,egrandi honori Religiofi, Preti,Seconfagrati

,

Prin ipi,

Rc,&

altri gran Signori Duchr,Marchefi,c

Conti

congregati, Olente

non

varrà lorfìgnoria

me a

CaaalicrlalorCaoallcria

.

(18)

(Tendotuttiquanticongregati

iuiinquelluogo

douc

disfia foi

ligiuditirhorafarannocleuati perla( critnirache

trouiamo

noi

litrillituttiquanticfaminati necelar

potranno

lidifettifuoi comincieradipoi a parlar Chrifto riprendendociafcun

maluagio

c triftó

O

peccatoriiniqui e

doloroG

,

già

non wi

conofcefti

eflendoDio

tuìflagellato,

&

ne dolor

mi

pofi poi difpineincoronato fuiio confìttoin

Croce

la

mia

vita efpofi pervoifu tormentatoil corpo

mio ponete mente

ogni

mia

piaga

chodifangueper voi

mio

corpoalaga.

Che

ogni bf

ch«pOteifarilO

fcd

^ ragioneincontrario

non

apparet \

amico V

i fui,evoi

mi

furtimaleficii

&

li Profeti

non

volertiafcoltarc

peggio che

Mori

arrogande

carnei^

plebeortinata

m

hauertiitrattate

&

perilmaleche tu

mi

volerti

. fra

duo

ladroniin

Croce mi

ponefti»

O

VOI maluagi,

&

perfidiinfedeli

che adorarti gl'idohdannati

grApoftolivjpredicornogrEuaogcIi perliquali voipoteuierter faluati econtro aloro voifurticrudeli,

&

perle voftrc

man

fuortormentati

però conragiongiuftavi

condanno

dallIdolvortrofemprehareceafTanM

Effcndo

Dio

pervoi

huomo

mortale

prcfi lavoftracarne perpatire

lòftenni

gran

tormentie

molto

male fcnza cagionefui fatto morire

ò

peccatormaluagio,

&

disleale

,

giamai

non mi

volertiobbedire

& fempre

amarti il

modo

ingannatore

icdifprezartime voftto Signore

Dou

é quelfrutto di

mia

pasfione c tanteingiuriochepervoi foftenai

,

fempre

cercai di darui (alutazione

ò

peccarorimaluagi,

&

maligni

ilbench'iovidonaifuperdizione moftrandoefperienza

&

altri fegni

&

neflun fatto iovoi

non ho

trouat«

però

ciaicundivoifarà

dannato

.

O

difpietato,

&

crudel

Giudeo

piùch'vnapietrailtuo core fu

duro

ch'iotieksfi pel

mio

popol

Ebreo

&

fuia te

vn

torteIcudo

& muro

1^ &

delle

man

di faraonereo

K

titrasfi,

& menai

in luogo fìcuro

manna

nel difertoancor donai

B come

figliuoli miti vinutricai

w

Ariftotile confuaFllofofia

niente

non

potràdire inauc!

punto

ne

Tolomeo con

lafuaAftrologfa in quelle parti ancorvifaràgiunto

liChrirtianichefonpiendifollia

Chrirto airhoradira inquefto puntOi avoiribaldi,

&

falfi Chrirtianl

voipatiretepeggio che pagani

Voi

fiate ftatitrifti,

&

difpierati

ivi

mandai

e

mia

predicatori che voivi fusfifpeffo confcflati

dalliProfed egiurticonfeflori

&

(croprefurtitrirti

&

fcelleratJ

horvigiudicherò per mal fattori

&

vi dettiil noroedel Chriftianefim*

mal

prcfo in voifuil fanto battefimo.

Li Angioh*

mandai

pervoiguardare acciòchevoi pigliasfi

buona

via»

ma

quelli mai volettiafcoltarc

lorteftimonioharanvoftra Erefia checagionvoifetedel voftrodannare,

queftoevero, e

non

(ara bugia

,

&

però

fm

venutoadar giudizio

& m:ntar

ciaicun dclfuooh'ìzia.

O

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B.R.181.32

(19)

Omirer

peccater

come

farai,

che tuttiivi2ii tuoi (aran palcfi, finanzia

Dio

/cufarnonti potrai

dal

demonio

che farannointcfi a le folo roedefmonuocerai

,

c giorni tuoidiran

come

gl'hai Tpcfr ia terra,ilcielotivarràaccufare ài tevcrran giuftizia

domandare,

Sdraia rna cofcienzaaccufstorc deltuo peccato comelofaceltl

lalingua tnaparleràcon furore

leparolein honcaechedicefti chefaraitu allorao peccatore

edendo

quiil

mal

che commcttefti

non

fapcrr«chefare, nechedire ne luogo haraidouc poterfuggirc^

'Bopraogn*altro Chriftó incoronato tu vedraiftart

con

lafuapotenza dai

demoni

tutti efTerpregato chiedendo

ognun

fiadatala(cntenza rabidodcirinfernoapparecchiato

non

tif arragridarpiù penitenza,

non

faperraiche ti dir»ne chetifar«

ne

tempo

haraidapoterti

emendare

,

Perc^ueftopiangerà tutta lagente

e

pnma

glioftmati,

&

perfidi

Giudei vedendo

ildolceChriftocnnipoientc cheinuerJolui

fumo

cotanti rei

pitngendo

iCriftiani

amaramente

ik

non

varrà diremifcrere

mei

&

Santiconl'

A

nj^^chcanatura tremcr^n tmtiiSc haueran paura#

Deliefetteopere dellamiferlcordia

ildolce Giefu verràa

dmiandare

ài noftraguerra,edinoitra difcordia niuna parola

non

fipotràcelare

&

di

non

hauer

amato

laconcordia

&

di

molto ben

cheCi

poteua

fare,

queidalla deftra^fenilo

podi

a federe

chiameran

Chrifto

con fommo pi2^r6

O

benedettigiàdal

padre mlò

venitela

mia

gloriaa

po

(lederò afi^amaro,

&

ailetato luigià io

&

voi

mi

deltida

mangiare &

bere

nellaprigionehebbi tormenro.tio

^

fempre voi mivenifti a vedere infermo (tetti,

&

vificato fui

& morto,

e Icppellito fui

da

voi.

Et

effendociafcunorallegrato

verrannt Giefu Chrilto a

domandar*

quando

fignorfufti tuaffamato

che

noi ti

demmo

ddberee

mangiata

& quando

infermo fartivifitato

5c

morto

ti

verremmo

afotterrarcr

quando

in prigione noi ti

vifitammo

& quando

il vcflimeiit€ti

donammo*

Chrifto rifponderalieto nelviTo quel pouerel ch'alia porta venia

morto

difame, aftlittO-,c conauiro per

mio amore

limofina chicdia

noù

fu

da

voifcacdatonediuifo

ma

del voflro raanglaua,

&

bcuia achi voidaui per

ramor

di

Dio

fappiate

cheque] pouero

era io

.

Dallafiniftraair or vorranparlare

ma Dio

glicaccerà

con

gran furore dicendopeccatori

male

aftare gite a 1inferno al fempirerno ardore da voi

non

hcbbì daberne

mangiare

ne alcun

ben

faccftiper

mio amore

andatemaladettialfuoco eterno

doue

darete

con

duol (emjpiterno.

Rifpondera

quelpopol doloiofo

quando

Signorti

vedemmo

già

mai morto

di

fame

efflitto,e

penofo Tquando

inprigion patilli tantiguai

allorrifponderaChriftoglorlofo

quando

ipoueriCacciani via

con

guai veriode mifer

non

hanefW pìetade

fienai»

locfacvftrcaritade.

N04

(20)

^on

fi ardirààiparlaralcunSanto

vedendo

adiratoil lorSignore

,

quel popolo

dannato

tutto

quanto

vorràparlarecon vn gran clamore

&

pien d'afFiizzion

d

ira.e dìpianto

fanne,mifericordia, òSaluatorc, Chriftori(ponderaperloidifcordia

non

epiù tcnnpodi mìfcricordia

.

All'hotrl/ponderanno quc mefchlni

alla

Madre

di Dioinginocchiati Vergine

Madre,ò

fantiCherubini

ò

Serafini,

& Angeh

beati

,

GiouanbatilU,

&

voifanti Diuini,

cheper

Dio

fuftifi martirizzati pernoi pregatecondiuotionc

che non

ci

mandi

intal dannatione

De

daccivn

tempo

Signorfetipitc«

per centOjò

dugento

miliondanni

fichepurgatoil

nodro

errorfallace

&

eterni

non

fienlinoftri aftaani,

airhor rifpondera Chriftoverace

ò

peccatotmaluagio,epien d'inganni, tttrnalmentedannativci fiate

mifericordiapiunonaffettate.

Signor dapoi che dannatinoi fiamo

farà

mai

noftrt penaterminata

lepiace atetanta grazia

vogliamo

';

che

Tanima

fiaalraenpiarinfrefcaltt Chrifìo rifpondera

come

intendiamo

aflaimaggior

pena

fiv'épreparata pervna pena voi n'haretecento

enotte,cgiornoftaretc in

tormento.

0

Verginetu folcuiinuocare

iltuofigliuolo neltuofacrifitìo

horaper noitivogliamopregare facrafontanainquefto gran giudizio

che la(entenza

debba nnuocaie

non

cofentireh

andiamo

a tal fupplitio

Maria

co fantialloraparimenta

ditalGiudizio

non

dira niente

Se Noftra

donna con

li Angioli Santi

&

la cortedel Cielo congregata ,

gì"

A

portoli,e Profetitutti quanti I^Martiri, Confefloninquellafiata

leVergini, [nuocenti,

&

altriSanti» pregaflerpervn'anima dannata farebbetalpregareinvanoetedio

Talma

dannata

non

hapiùrimedio.

O

peccatori

predo

vipartite

^

^

n©n

voglio pjù vedcruial

mio

cófpctto

doue

ttarantant

anime

dannate fubicamenteali Infernoanderete vorriaquel luogo effer

molto

grande quiiuftaretein pcne,egrandifpctto ariceucrtant'animc fpietate

alihorquell'anime dolente, etrite [ io dicochelabiffomolto fpande battendofi ftraccerannotuttoil petto intendi

ben

queft'clavetitade

& piangendo

diranno,

ò Re

eterno centomigliaiadi

piombo

a

non

fallite

non

ci

dannar

cofiinfempiccrno. ftariafisttanni inlino al

fondo

gire

.

Lia-

Alli

demoni Dio

verrà a

mandare

dicendo airhorafiateappaiccchiati

prcitolipeccatorgitea pigliare

lipiedi^ e lelor

mani

(lienlegati dentro l'infernohabbiatelia

menare

&

giorno,e nottefienotormentati

a'I'horafaranno preficon furore

fècairioferno

andranno con

dolore.

Etciafcun peccatorfaràpigliato

da

li

demoni,e

n andrannoalprofondo^

ilfuocofarà tuttocongregato

fi

come

ilterrenoinquefto

mondo

&

foprail peccatorfaràgittato

queftoèil vero,

& non

volonafcondo,

ilfuocodell infernoe

molto

ardente

& molto

più degl'aItri;egUècocente

.

O

peccatorperche

non mi domandi

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(21)

|.'ii)fcrfioftti tutto fligtilato poiti ricordi

quanta maggi*

i

ben»

per

ma

del nofìroChriftoonnipotentc

cquelloche

nel

regno

gloriolo

9c laATerallo all'horchiufoiSe ferrato il

ben

di

audio mondo non

è:nicnicnii I Se cofi

debba

ftarectcraaltrìencc il

fommo bene

c

Dio onnipotenti

J]gm(lo faràairhorglorificato

«on

gli Angioli

anderanno

parimente Io

prego Dio cOn

la

mcntt pura ion

ildolce Gicfu^

&

Tua eccellenza co6lopreghituttalabrigata

andranno

inCieloconmagnificenza, che fcampìcguardi ognicreatura

&cia{cuna pcriona battezzata

©peccatorpcnfareticonuicne &

al benfar ciafcuno

ponga

cura .

{opra rinfcrno

quanto

e tenebrofo co

ralmodcgno.econlanir

nteornatii

^

poiripenfare airafpriifime

pent

checifcampi

daireiemo

(upplizio / 1

•hechifae

Tempre

dolorofo

&

quifo finea rrnmerfal

Giudizio

# 1

I

IL FINE, I

io FirMxe»

AlleScaledìBadia*

RKatt*

il

mei*

di

Noucmbre. U17.

^

^ I

Jif'Jt. . .. ^

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