Appunti sul corso di Complementi di Matematica (modulo Anal- isi)
prof. B.Bacchelli.
04 - Vettori topologia in Rn:
Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2.
Cap. 1.2: In Rn: vettori, somma, prodotto scalare, norma.
Cap. 1.3-1.4 : In R3 : equazione della retta, equazione del piano.
Cap.1.1: Cenni di topologia di Rn : intorno di un punto, punti interni, esterni, di frontiera; insiemi aperti, chiusi.
Rn`e l’insieme delle n − uple ordinate di numeri reali x = (x1, x2, ..., xn).
Un elemento di Rn`e detto vettore se n ≥ 2, e lo indichiamo con carattere grassetto; se n = 1 `e detto scalare (carattere.normale).
Se n = 2 un vettore P `e un punto del piano cartesiano, se n = 3 `e un punto dello spazio, e parliamo indifferentemente di punti o vettori.
Ad un vettore P di R2 o R3 associamo una direzione, cio`e quella del segmento OP che unisce l’origine degli assi O e il punto P, un verso, da O a P, e una lunghezza data dalla norma di P (vedi pi`u avanti).
Operazioni in Rn.
Somma La somma di vettori `e somma per componenti:
x + y = (x1+ y1, x2+ y2, ..., xn+ yn).
Prodotto esterno. Il prodotto di un vettore x per uno scalare λ ∈ R `e il vettore dato da λx = (λx1, λx2, ..., λxn).
Se λ > 0, x e λx hanno stessa direzione, cio`e sono paralleli, e stesso verso, cio`e sono concordi. Se λ < 0 hanno verso opposto (discordi). I vettori x e −x sono opposti.
Norma (euclidea). La norma di un vettore x = (x1, x2, ..., xn) di Rn `e il numero reale definito da
|x| :=
vu utXn
i=1
(xi)2 Ha le propriet`a seguenti ∀x, y ∈ Rn:
1) |x| ≥ 0 e |x| = 0 ⇔ x = 0;
2) |λx| = |λ| |x| , ∀λ ∈ R;
3) |x + y| ≤ |x| + |y| (disuguaglianza triangolare);
Un versore `e un vettore di norma 1. Dato un vettore v 6= 0, allora u = v
|v| `e un versore, cio`e |u| = 1, parallelo e concorde a v.
Prodotto scalare (o prodotto interno). Il prodotto scalare di due vettori x e y `e il numero reale
x · y :=
Xn i=1
xi yi
Propriet`a del prodotto scalare.
a) x · y ∈R b) x · y = y · x
c) λx · y = x · λy =λ(x · y), λ ∈ R d) x · x = |x|2
e) |x · y| ≤ |x| |y| (disuguaglianza di Cauchy-Schwarz).
In R2 e in R3 si dimostra che x · y = |x| |y| cos θ, dove θ ∈ [0, π] `e l’angolo compreso tra i due vettori x e y.
In Rnl’angolo compreso tra due vettori x e y `e definito come quell’angolo θ ∈ [0, π] tale che soddisfa
x · y = |x| |y| cos θ cio`e θ := arccos
µ x · y
|x| |y|
¶ .
Ortogonalit`a. Se il prodotto scalare `e nullo, x · y =0, i due vettori si dicono ortogonali (o perpendicolari).
La base canonica di Rn `e costituita dai versori e1 = (1, 0, ..., 0), e2 = (0, 1, 0, ..., 0),...,en= (0, ..., 0, 1), e si pu`o scrivere
x = Xn k=1
xkek.
In R2i versori degli assi cartesiani si indicano comunemente con i = (1, 0), j = (0, 1), e sono ortogonali tra loro (verificare con la definizione data sopra).
In R3 i versori degli assi cartesiani si indicano comunemente con i = (1, 0, 0), j = (0, 1, 0), k = (0, 0, 1), essi sono mutuamente ortogonali, e for- mano una terna destrorsa.
In R3 ( e solo in questo spazio a 3 dimensioni) si definisce il prodotto vettoriale (def 5, cap. 1.3).
Prodotto vettoriale. Il prodotto vettoriale di due vettori x e y `e l’unico vettore, indicato con x × y, che soddisfa le tre condizioni seguenti:
(i) (x × y) · x = 0 e (x × y) · y = 0;
(ii) |x × y| = |x| |y| sin(θ), dove θ `e l’angolo compreso fra x e y;
(iii) x, y e x × y formano una terna destrorsa.
Si dimostra che, se x = (x1, x2, x3) e y = (y1, y2, y3), allora x × y =
¯¯
¯¯
¯¯
i j k
x1 x2 x3 y1 y2 y3
¯¯
¯¯
¯¯ (determinante)
Si dimostra facilmente dalla (ii) che |x × y| `e uguale all’area del paralle- logramma che ha per lati i vettori x e y (aventi un vertice in comune).
Si dimostra (meno facilmente) che |(x × y) · w| `e uguale al volume del parallelepipedo che ha per lati i vettori x, y e w.
Piano in R3. Un piano passante per P0 = (x0, y0, z0) con vettore nor- male (al piano) n = (A, B, C) `e l’insieme di tutti i punti P =(x, y, z) di R3 soddisfacenti l’equazione
n · (P − P0) =0, (forma vettoriale) ovvero
A(x − x0) + B(y − y0) + C(z − z0) = 0, (forma scalare) o anche
Ax + By + Cz = D, dove D = Ax0+ By0+ Cz0.
Tre punti non allineati P, Q, R, individuano un piano τ . Detti u = P − Q e v = R − Q. Per la (i), il prodotto vettoriale (u × v) `e ortogonale sia a u che a v e quindi `e un vettore parallelo alla normale al piano τ.
Es. Dati i tre punti S = (0, 1, 0), Q = (−1, 2, 1), R = (−1, 0, 1), scrivere l’equazione del piano da essi individuato.
Siano u = P − Q = (1, −1, −1), v = P − R = (1, 1, −1). La direzione della normale al piano `e uguale a
u × v =
¯¯
¯¯
¯¯
i j k
1 −1 −1
1 1 −1
¯¯
¯¯
¯¯= 2i+2k =(2, 0, 2)
Se indichiamo con P =(x, y, z) il generico punto nello spazio tridimen- dionale, allora l’equazione del piano `e (u × v) · (P − S) =0, cio`e nel nostro caso x + z = 0
Retta in Rn.Una retta per passante per a di direzione v ha equazione parametrica vettoriale
x = a + tv, t ∈ R.
La semiretta di origine a e direzione e verso di v ha equazione:
x = a + tv, t ≥ 0.
Il segmento di estremi a, b percorso da a a b ha equazione:
x = ta + (1 − t)b, 0 ≤ t ≤ 1.
In R3 , detto a =(a, b, c), e v = (v1, v2, v3) il vettore direzione, le equazioni parametriche scalari della retta sono
x = a + tv1 y = b + tv2 z = c + tv3
, t ∈ R
o anche
x − a
v1 = y − b
v2 = z − c v3
Si noti che in questo modo la retta `e rappresentata dall’intersezione di due piani.
Es. Le equazioni
x = 2 + t y = 3t z = 5
, t ∈ R
rappresentano una retta passante per a =(2, 0, 5) parallela al vettore v =(1, 3, 0), ed `e intersezione del piano z = 5 col piano y = 3(x − 2).
Es.:
La retta in R2 di equazione y = mx + q ha la direzione del vettore u = (1, m); il versore parallelo e concorde a u `e v =
µ 1
√1 + m2, m
√1 + m2
¶
; il versore parallelo e discorde a u `e −v. Si noti che , se m = tg(θ), allora
√ 1
1 + m2 = cos(θ) e m
√1 + m2 = sin(θ). Un vettore perpendicolare alla retta `e w = (1, − 1
m).
La retta in R2 di equazione ax + by + c = 0 ha la direzione del vettore u = (b, −a); il versore parallelo e concorde a u `e v =
µ b
√a2+ b2, −a
√a2+ b2
¶
,.quello discorde `e −v. Un vettore perpendicolare alla retta `e w = (a, b).
Es. In R2 trovare i versori u nella direzione della retta 3x − 2y + 5 = 0 e quelli w nella direzione ortogonale:
la retta ha equazione 2y = 3 x + 5 (m = 3/2) ed `e parallela al vettore v =(2, 3), quindi u1= v
|v| = ( 2
√13, 3
√13), u2 = −u1;
la direzione ortogonale a v `e c =(3, −2), (in questo caso m0 = −2/3) quindi w1= c
|c| = ( 3
√13, − 2
√13), w2 = −w1. Cenni di topologia di Rn
Siano D, F insiemi di Rn. Dc indica l’insieme complementare di D in Rn. Intorno Ur(a) di un punto a di raggio r > 0 `e l’insieme:
Ur(a) = {x ∈Rn : |x − a| < r}
per esempio: in R, Ur(a) = (a − r, a + r);
in R2, se a=(a,b) Ur(a, b) =n
(x, y)∈R2 :p
(x − a)2+ (y − b)2 < ro cio`e un disco privato del bordo, di centro (a, b) e raggio r;
in R3, a=(a,b,c) Ur(a, b, c) `e una sfera (priva della superficie esterna) di centro (a, b, c) e raggio r.
a `e punto interno a D se esiste un intorno di a tutto contenuto in D.
a `e punto esterno a D se a `e interno a Dc, complementare di D.
a `e di frontiera di D se in ogni intorno di a ci sono punti di D e punti di Dc.
a `e punto di accumulazione di D se in ogni intorno di a ci sono infiniti elementi di D. Un punto di accumulazione di D pu`o essere punto interno o di frontiera.
D `e insieme aperto se ogni suo punto `e punto interno a D.
F `e insieme chiuso se Fc`e aperto.
L’insieme vuoto e l’insieme totale Rn sono sia aperti che chiusi.