1 Limiti di funzioni di pi` u variabili
Sia f : D ⊂ R N → R e x 0 un punto di accumulazione per D. Riportiamo alcune utili strategie per verificare se la funzione ammette o non ammette limite finito in x 0 .
Le maggiorazioni del tipo |f (x) − l| ≤ Ckx − x 0 k α con α > 0 ed l ∈ R in un intorno di x 0
implicano che lim x→x
0f (x) = l, infatti ` e facile verificare dalla definizione che lim x→x
0kx − x 0 k α = 0.
In dimensione 2 ` e molto utile l’uso delle coordinate polari
x = x 0 + ρ cos θ
y = y 0 + ρ sin θ , posta f (ρ, θ) := f (x ˜ 0 + ρ cos θ, y 0 + ρ sin θ), se esiste i limite lim ρ→0 f (ρ, θ) = l indipendentemente ˜ da θ allora lim (x,y)→(x
0,y
0) f (x, y) = l;
Un criterio che esclude l’esistenza del limite consiste nel calcolare il limite lungo direzioni diverse, se esso ` e diverso allora il limite non esiste. Beninteso il reciproco non ´ e vero:
l’esistenza di un limite uguale l lungo tutte le direzioni non implica l’esistenza del limite della funzione.
Esercizio 1.1. Calcolare il seguente limite
(1.1) lim
(x,y)→(0,0)
x 2 y x 2 + y 2
Il dominio della funzione in oggetto ` e R 2 /(0, 0). Per (x, y) 6= (0, 0) abbiamo
x 2 y x 2 + y 2
≤
x 2 y x 2
= |y| ≤ p
y 2 + x 2 = k(x, y)k e poich´ e lim (x,y)→(0,0) k(x, y)k = 0 il limite in questione ` e uguale a 0.
Vediamo in coordinate polari cosa succede, per ρ 6= 0
|f (x, y)| =
ρ 3 cos 2 θ sin θ ρ 2
= |ρ cos 2 θ sin 2 θ| ≤ ρ −→ 0, quando ρ → 0 indipendentemente da θ . Esercizio 1.2. Calcolare il seguente limite
(1.2) lim
(x,y)→(0,0)
sin x 2 y 2 p x 2 + y 2
Osserviamo che il dominio della funzione ´ e R 2 /(0, 0). Abbiamo inoltre che sin x 2 y 2
p x 2 + y 2 = sin x 2 y 2 x 2 y 2
x 2 y 2 p x 2 + y 2 , per quanto riguarda il primo fattore lim (x,y)→(0,0) sin x
2y
2x
2y
2= 1. Mentre per il secondo usiamo la maggiorazione
(1.3) |xy| ≤ x 2 + y 2
2 ed abbiamo
x 2 y 2 p x 2 + y 2
≤ 1 4
(x 2 + y 2 ) 2 p x 2 + y 2 = 1
4 k(x, y)k 3 → 0 se (x, y) → (0, 0) .
Quindi lim (x,y)→(0,0) √ sin x
2y
2x
2+y
2= 0.
Diamo ora una dimostrazione della diseguaglianza (1.3). Si ha (x + y) 2 ≥ 0 da cui x 2 + y 2 ≥ −2xy, ma anche (x − y) 2 ≥ 0 da cui x 2 + y 2 ≥ 2xy unendo le due diseguaglianze si ottiene
− x 2 + y 2
2 ≤ xy ≤ x 2 + y 2
2 .
Esercizio 1.3. Discutere la continuit` a della seguente funzione f (x, y) =
xy
x
4+y
4se (x,y) 6= (0, 0) 0 se (x,y) = (0, 0) .
La funzione ` e sicuramente continua in R 2 /(0, 0). Per quanto riguarda il punto (0, 0), facciamo il limite in direzioni diverse. Sia v = (ξ, η) una direzione e calcoliamo il limite lungo la retta di equazioni parametriche γ(t) = tv =
x = tξ
y = tη , t ∈ R otteniamo f (tv) =
1 t
2ξη
(ξ
4+η
4) , se v = (1, 0) allora lim t→0 f (tv) = 0 se invece v = ( √ 2/2, √
2/2) allora il limite ` e infinito. Per cui avendo limiti diversi in direzione diverse la funzione non ammette limite in (0, 0) e quindi non ` e continua.
Esercizio 1.4. Si calcoli il seguente limite lim
(x,y)→(1,0)
y 2 log x (x − 1) 2 + y 2 . Esercizio 1.5. Si calcoli il seguente limite
lim
(x,y)→(1,1)
(x − 1) 5 − (x − 1) 2 − 3(y − 1) 2 x 2 + 3y 2 − 2(x + 3y − 2) . Esercizio 1.6. Si calcoli il seguente limite
lim
k(x,y)k→∞ x 3 ye −xy nell’insieme A = {(x, y) ∈ R 2 | x ≥ 0, x < y < 2x}
2 Calcolo differenziale di pi` u variabili
Esercizio 2.1. Si calcoli la derivata lungo la direzione v nell’origine della funzione
(2.1) f (x, y) =
( xy
3x
2+y
4(x, y) 6= (0, 0) 0 (x, y) = (0, 0) Fissata una direzione v risulta
f (tv) − f (0)
t = t 4 v 1 v 3 2
t 2 v 1 2 + t 4 v 2 4 = t 2 v 1 v 3 2 v 1 2 + t 2 v 2 4 pertanto
∂f
∂v (0) = lim
t→0
f (tv) − f (0)
t = 0.
In particolare se v = e 1 = (1, 0) allora ∂f ∂x (0, 0) = 0; se v = e 2 = (0, 1) allora ∂f ∂y (0, 0) = 0
Esercizio 2.2. Si calcoli la derivata lungo la direzione v nell’origine della funzione
(2.2) f (x, y) = x 2 − xy
e si dica se ` e differenziabile.
Fissata una direzione v risulta
f (tv) − f (0)
t = tv 1 2 − tv 1 v 2
pertanto
∂f
∂v (0) = lim
t→
f (tv) − f (0)
t = 0.
La funzione f ha derivate parziali f x = 2x − y e f y = −x; il differenziale, se esiste deve essere della forma
df (x, y) = (2x − y)dx − xdy Si ha
f (x + h, y + k) − f (x, y) − df (x, y)(h, k)
√ h 2 + k 2 = h 2 − hk
√ h 2 + k 2
(h,k)→(0,0)
−→ 0
quindi f ` e differenziabile in ogni punto.
Esercizio 2.3. Dire se la seguente funzione ` e differenziabile in (0, 0)
(2.3) f (x, y) =
( x
2y
x
2+y
4(x, y) 6= (0, 0) 0 (x, y) = (0, 0)
Si pu` o verificare che la funzione in oggetto ha derivate parziali nulle nell’origine. Pertanto se ` e differenziabile in (0, 0) deve essere df (0, 0) = 0. Si avrebbe
f (h, k) − f (0, 0) − df (0, 0)(h, k)
√ h 2 + k 2 = h 2 k
(h 2 + k 4 ) √
h 2 + k 2 =: g(h, k) e risulterebbe differenziabile in (0, 0) se esistesse
lim
(h,k)→(0,0)
g(h, k)
Dal momento che lim n g(0, n 1 ) = 0 e lim n g( n 1 , n 1 ) = (
11/n
2 n2+
1n4