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DI B V D A D GIÒ: FRANCESCO N I LA CADVTA DI GERICO. P ft. I O R E S A R D I. ORAZIONE PANEGIRICA pd P.D-PIETRO SAFFI della Congregazione Latcìanenfe

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(1)

LA CADVTA DI GERICO

ORAZIONE PANEGIRICA

pd P.D-PIETRO SAFFI

della

Congregazione

Latcìanenfe

Detta nella Chiefa di S. FREDIANO Di LVCCA

DE’ CANONICI LATERANENSI

Nel Solcane rendimento

digrazie aS.

D. M.

PER. IL GLORIOSO ACQVISTO

DI B V D A

Fatto dall’ Armi CriftiaBc l’Anno i6S6.

Dedicata

'ALL*

ILiystRISS» E REVERENDISS-

S/G.

; P

ft.

I O R E

D GIÒ: FRANCESCO

S A R D I N I

carrara Nullius Dixcclìs&c^

IN LVCCA MDCLXXXVi;

Pei

i

A^efcj^adeli

.

Ce» yantfl

Jt'Suftrhrl.

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(2)

f

*'JL

T.O

* À-.*>

(3)

ILLVSTRISSIMO

REVERENDISSIMO

SIGNORE

. :% [

autorevoli impulfi

di chi può comàn- darmi unid alle cor- tciìfsime violenze di molti mici Padroni m’ hanno finalmente òbiigato a mettere fotto

il

torchio quefto parto immaturo della mia

alle--

prezza nell' elpugnazione diBuda_>.

Sono certo che in efso viverà un’ €•

teraoi .nmpcovcro della mia infuffix

Ai” «K®’

DigitizedbyG-ogk

(4)

cicnza, ma voglio più tofto dolermi d’avere ciecamente obedito,chc d’«(^

fermi ragionevolmente óftinatd.vV.S«

liluftrirs. che è data

il

maggior motivo

de’ miei rofsori deve trovarsi’ a patte de'miei rammrichi. Ho dunque lifolui to

,

che su la prima pagina st legga

il

fuo gloriofo Nothe, ìacciS èhe qu^

da Orazione àbbiaalmeno l’qnore di visiere fottoril di kd p>trai;iaia!:lln>

tanto nonfarà piccolaricoi^enfaalle mie confbsiónil chb la fua iiina ta bon-;

ci fi cbflàpiaccia d’ a^adire quefto piccol tributo dellamia devota ofser^

vaaza

,

mentre io mi confermo

.

Di V.S. I]infirifs.c Re ver.'"

J

.-•t

, Vmìlìfs. eDevottfs» Servitore

*

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(5)

•$

.{4M

«.1

»

[Ermaii

ò

frecipitpfoGiordano>

&

all’apparir di

* qucl^’Arcaincoifiracchiudono.

come

inpro- pria

regw

lemerariglic raccapricciandotiper lo (luporé>congela facgue> chcjbntuoiah- gueincriftaUo^pcrchtilTOpolo Ebreoall’

entrare della

T

erra

promeUà

non

meno

>che

_

_ all’ufeir dell*Egitto«abbiain

mezzo

dell*

onde

libero,e ficuroilpaflaggio. Sò chejjonfibd^llclagrime dellenubi.edapianti del tribulanolfraele potendo^apcnacapire peralterigiainte fteflblordamiautetnripasal^ctimploa^tCiI^c

^

>’

gneraiperavventuradi vederti conculcatoa

man

(àlvadaTu^gi tivi;

ma

che?funt,pofuerint prduat fuorunt Sacardotesjn ,aitili (/c*^i/ewr>eliendobendidovere checedaunfiume a qui^piediacui poc'anzi i’incurvaronoimari;eccoper tantoche OMnis populus per arentetnalTreunttranfibap»

Ed oh come

volentie- ri

mi

congratulereiconquelle gentiinfelicinel vcdcrl^giunte

^

naimcntc

dopo

1amarezzedelSinai.agoderq^ùella terra laSe^etmellefcnonlevedcfsi inoltrateagran^af$ic5la(córta di Oiofudalleruincdi,G«ico,f 4i he

^umiZM mie

tutaal

primo

incorrodalleiorò Ipadcu dóvévaà, ragioneih olo* loftfkVi*

cauftoalgran

Dio

degliefcratij ond’èchevc4chdofi(cied biimarea quelloonoretraballano a fuon dilprproba pef fovercJ<ia gioialemura.fiftruggonotrafuochipon<6(cd’allegrezza'

cale»s’anamantano con porporetinie4?l(ànguede’loroconcài»

dinileftrade.V" adoro dunque otriónfiprodigiofi diGioruà»

non perchevi fervifsediguidal'arca,diconfiglicrclAlrifsiroo, /,/.xo.n;

dielecucore quel braccio pofsenteadinchiodarecon un foloCio I

xenno

lecarriere prccipirofe delfole;inapercheinvoi raffiguro lecadutedclla Gerico

Ortomanna

.(dì.BudafavellooSignori^

perl'efpugnazronedi cuifunecelsariopocanzi allelchierediCe- fart valicareil

Danub;ocome

fu dibilognoa’foidati diGiofuè irapafsareilGiordano.

Nacque

non

men

runachelaltra

poco

^ .

Jungi da unfiume,etrovaron

ambe

illoro eccidio nelFuòco.

Ge-

ricos’interpretaperun mirtodicolpe*per unalUo dj reprobi» ' perregia di Satanalio./er/conamefue fpi^g^Cbrnclk)aLap. taUB*UÌ,

9

MntcorpMtreprobìTumqnod cimtas Ùiaboujfjl^n^catt

Ma

achi

^

j

'Ai*'

pia "

(6)

•iùdi

BudaV

appàrténenno*queftiepitetióvel’ìnnéftavanoalle bugiedell’AlcoranoleperfidiedeU’Ebraifmorefiiltandoneijmi- l»t$h.Itf, *1

Demonio

?

Fu

Gericocintadatrefortifsimimuri

'*

fe

darem

fedealLiranoleruotriplicimuroclauditurycBudavien circondatauutrémuragliel’una dellaCittàinferiore, faleradel.

lafuperiore, Tulcima dei Caltcilo. Gericofinalmente fùtrioo»

fatadalletrombe,dalle(bade»dalfuocoiEtiom'accingoaino- flrarviBudafuperatadalle

fiamme

innocenti di quel zelo cherif^

f

lendefu*lVaticano, dalle

Trombe

parliti de’ConfiglieridiVien- na, dallefpadcin finede

Campioni

dinollraFede;Sùquelli tro punti io

mi

preparoadifcorrcrvi

.

Furono mai tempreimontidoviziofi difuoco>o perche Pro»

_ meteinonfavolofi avvicinandoli col capo fuperboallasfera», del Soleannoforza d'invola^lilefiamme,

o

perche fprofondan-

do

illorpiede finoall'Abil^ portanofecodìque’(empitemi ardorii'imagine. Alcoltiamo dunquelènzaammtrazione vo- mitarfi dalVcfuvio non

meno

iCaffi,cheilfuoco,fpofarfi alle fiammeighiacciful'Etna,coronarlida folgorilecimedel Sinai Deuf.^.jjdivenutgtronoaquelDio, chefivanta d’eTrereignisconfumens»

jfixod.44,queirifiefsom’imagino cheardebatfìtper yerticem montis.C^idi

*7* non

dovremo

fìupirci»chefopraifette collidi

Roma

folgoreg.

eialTeilZelo

d’lNNOC£NZO,di

cuiforfèprofetavailSalmi-' Ff.78 K

acc&ietMrfictttigiùfquel zelo io dicoicbeincolonna I»!difocodoveafervire alCattolico llracledi (corta,

&

al

Turco

»x.

*

*Faraoned’incendio.Oracciarto^omanni,ches’infranferopo- c’annilononelle

mura

immortalidiViennaflralcinativinon só fedallagiufiizia vendicatricedegl’empi, odal geniobellicofo del lorCapitanofufcitarono voibenlofapetcquello ardente ze- lo, quellafiammainnocentedallaPietraangolaredelVaticano»

. - e fortechelo prevideIlàiaVìrprulUtorfufcitahit•j'dum.

E

pcr- che nonpoft'io rinfacciareacolluinellemacchiefanguigne,che ofeuran’ oraintante partilafuabarbaraLuna,rinfèltceluccefsO del fuotemerarioattentato?Gli additereilionv'àdubbioilLeo^

ne generofo deH'Adriachellimolato da quelloZelo,da quello fuoco,ruggevittoriolb sul'arenedella

Morea

fuperatafralo»

'jmtf,j,8,Bragi,eitimor?,

&

aragione poichéfeLeorugietijuisnon thne»

Arm*itllmbitìGìimollrerci *l’

Vomo

armatodellaPolonia,che

temprando

ftUmia. iTuoi acciari inquelloZeloinquellofuoco formaimpenetrabil riparoall'inondazioni de’ Tartari dillurbacoridellaquiete de' ine.ix.iS FuoiVafialli,

&

adovere,poiché dumfortisurmatuscufioditatriS

m

'

Diyii ... :

(7)

7

inpicéfimtomnia*^*féfpe(^det

.

Ma

pjùd*Ognititrogliaddicerti lemiferledi

Buda

,non

meno

diGericofattain ceneredaquello Zelo» da qn

Ho

fuoco.

£

vagliailrerp>fenegreifettifecondar)lideve Temprealia prima cmifalagloriai.pocQ m’affaticheròin moftrarvi.

cho

primo*ePrincipalmocivodeireccìdiodi Budafoflèquella Tarn*

ma

Zelante>qualenoncontentaditramandaredalgenerofofuo ièno»

noumeno

chelefiammedell’abrugiataCorinto fiumi

doro

ad inondarla

Germania

»arfecomeilfuocoeterno sugli levìt.ó.if altaridi

Dio»

fincheottennea’dannidellanemicaCittà perfe :

'

periGioì fàvorevolrefcritto. Deltuo2^1oio parlo>

o

Gloriofb Fonteficiiche perl’ir^andimentodellatuaFededivorandotiad ogn’oralevilcercpotevi aragioneeftlamarccon DavideZelus domuttH4-comeditMie-Oi tè parlo>o gloriofoPoncefìcecheardédo digiullo(degnotètrolaGericoribelle dellatuaChief3*nont'ac*

^uecailiprimad’averiiTfrCaio in fenoun n«bo>nonròsedifuoco purificatorc*od’acque battefimali*Angelivoi protettori delVa>

cicano» quantevolteiropietofitia’Tuoi pianticopriAe»

come

i ''

,Serafioi,d’ZlàiaivollriocchiconralipernonvederleTue lagri-

^

'

meicarelagrimecheina^afiefalDanuhiole palmea’battezzaci guerrieril Stellevoiluminofepupilledelfirmamentoquante

jwr. 5. volte cangia(leivoAri raggiin faetceper fulminareilSifara del- laTraciainteneriteda*funidolorofi lamenti>carilamentiche - fvegliasceallevendetteilLeone adormencacodi Giuda. ^

. ^accorfeincanto

queUo

SacroPalloreche adefpugnareileri-

.plicaco

muro

diBudafiricercaval'arieced’una fervorofa orazio*

nequellacheal riferirdelNifsenofervenellapace d’olivo*nella \

'guerradipalmaoratioenimtflpacnfauruasbellitropheum.

£c

jnvanoGiofuè circondò Geritoperfeigiorniavendo

eoman-

Aacoallefchiereilfilenziononclamalnth poichénel(cteimo lolo u[, gl ié incuicon un>o€if$raminÌ ingionlé l’orazione a'Soldatifiprò*

*

Araronoofsequiofelemura,ecen’avvifa laGlofsatriple^murns auf, nmr»

fuhruttttrelamore derrotétaraiioms*Sifecedunque veuereorante mltfui»

ilno AroSacroM^)sè*efcintiliando

come

fuoco*nonsùlefaldo;1 .

d'Orcb

ma

lu’lcandeliere deJl’univerfbCvoim’meendetedi

Ro-

aoa)cangiòleTue preghierein faville fufcitaiidonon

men

piecofi ardorinelcuordell’Aleifi.eheincend)divoràtorinellaGerico oAile.TubellaBuro>pa lo(ài*cheavancilacadutadcU’immica Faicezzal'udiUiintimarefii'l

Campidoglio

a’Fedeli»

come

Gio* ,

.Aièa gii

^ Moah SnnUi^tmrn m$

cnìmfnckt

^

'i'-’.t

'

DigitizedbyGoogle

(8)

Dom'mns ingerii fitftttOpilrtftlot che non accompagni conlefucprtghie>etmieivoti»

non

viHa pettosirigido>

^e

nonIonlcaldiil

mio

fuòco»nonvi fìa

Vo- mo

ficrudo>che nonunifcaiTuoifòrpiri alhiioZelo. Sìr*nStfim

<amtnì,

&

toper parte di

Dio

v’arjTcura,cheBudala.GeriCo»

inerpugnabiledell'Ottomanna potenzacedéràalletrionfantivo-

gcf.6.1$. lirearmi Vocifertmimfptta rraétdit>obiiùoìmmus

'Fcccr’ccho di

g

oia ac|ucftevocilepartipiù lontane del

moiW do

Inevi fuangoloriremoto»barbaro»chea (juelfiamorevoli I$fmèI,6.invitinonrifpondefTeconliraele»mnta^m*praceptiìtnol^iffide"

musi Eccovi dunijueche

fa^a

fftfcintillMinéncendium

*

daun«

favilladi(juelloZeloficangiarVniverfonellefornaci diBabi*

Ionia»ove nontrefanciulli

>ma

gentiinfìnttes'odonocantanteu

^

bsnedicentesDomino peraccendere conle'-loroorazioni nella metropoli*

ma

ribelle dellVngharia piùveridichi incendi» a a ta più che ad ognialtro»

o

mia devota Luccaéciònoto»ièpiù (fo- gniateroavvampaci,

Tu

mimica Gerulajemmecircondiaeaper Pf. 124.2. pjrteda*monti Semontesinsiredituems»udilliapenatmir ' Ifsiffioa..mattidall* IfaiaZelante

dd

Laterano/ìrrvrtUumtnare lertsfnlem»

chefattaint|i}efl*i{lancedifuocofpargeui perogniparte vivi

«c raggidi devozione.

Te

bellaCittàdelSignoraeletta framiii^

pertrono»

efoggiomodi

<^uei sacratìffimo*Volto»

chea

te^

Pf.131.1^ftjrfedifsc hirhalttabo ^koninmttegieam»pena (èncidi dal

Ge-

remiadellafedeingiongcrti forarealcuoOio.perchedifsipando

^iteibaibari»che mantenevanlaguerra dannidalfAuguAisfi- ina tua ProtettriceinaffiatTè altresìglioliviallaprofpcvoiatuaL*

ler, tf. 7.p®c* profaad

D nnmum

quiatnpMeittinsertipaxvoòir»che

^rleverandotraforazionì.eidigiuni sforzaciCéUloave violen- za1*Altifsimoaconfèisartimlle

V morie

occenun: exaudiìn ora^

tionemtuam.

&4tpre€amnem

tMam^

qHomdepwataes mram

wjv.

Al

rimbombare d1<]ue’brónzi (bnanticheavancil'imbrunire del

*' 'giorno fervivanodalletorridifogno aHepreghiere delPopolo»

, « vidipurio’ì'cuoihglidisfjrfìcraìagrtmedicompunzione»

&cC

Pf, 38.i}.-<lafnarforpipando.Exdvd/oratìoacmnscam^D/mf/seanr/éKsptrd*

filaerimh measi

Che

belveder#»Chebelfentircconltrguabal- :»bu^ienteièlmeggiareifinciulliinmezzoalleftrade,con voce adulta orare1nobilinellepubi'che mazze, conlecorone ailema-

snftrattenérfi né*<Santuar|Ic

Dame. E

cKcfoucH’efponeiìfi foleniw- mventenmvvaivpoChrèiorùijaHaViftadegli Uominiiilvcro’Pane

^" deglèAngioii

iMMcfu^ì

un deU^e/pi^oazt,ancdi

-.tv«i

^

"

Buda

(9)

fiuda\ jcitf arantiladellmaloncdi

Ge>

ricogliirraditifcteruat

^^feSeur

»delSacrameucoEucliarilii /*/. 5.>0^

co,

come

vuolela giofliàperpbafefigttrjiH fitkfacnficium Ettcha

auf

mor.

‘Tiftui!

£

quellinon

eranomm

lan^idiquelRoveto^ che ardeU /{/<$«

doiDRomauamandarapcrautca^rc^irpIbadori?

^ìsìcùaè' ^^

‘lagloria,cadde

Buda o

Sacredaneo Pontefice

,

giàcheper di- ftruggere quellaGericodell*anpictà

non

poco giovaronodel tuo %clolefiamme; ed

oh

quantodibuonavoglia

mi

Teimct era contemplarne d'avataggiolalucecagioned ogni noAiaaJl^rez ca,reildolcefuonodiquelicT

rombe

Parlanti,che daiConf^iio diVienna portanoal

noUro Campo

icomandiCeconon

mi

ra- pifse alfecondopuntodel

mio

Difcorio. itjiy~

Ed’ecco,cheyoxpfvn.j

quam

audiPttamqttamtubaloqutnùs

4^,

•meeumdicensàfitide bue,

&

ofiendamttbtqupoportetfitri rilà.

^feendeì

dove

o

trombaguerrieradevoiocecoportàrini perudirelegloriediqueglOnchalchianimaci daliaprudenza>

allavocede'quaiivedoinfiangerfii’akieremuradiBuda»

n«m^

meno

di quelloSIumibafcetolemuragliadiGericoal(donocorri

«biledelletrombe diGiolué? jtfnndedhAi

dove

foràmefliero

, :ch‘iorivolgaimieipaffiper incendereitrionh di.quecònhgli»

cheallo (criverediCaconerovente più dellefpade

combattono

i tAfcendef

dove^,nelParadilo(^ioc’intendo)doveancor'io

con

Gio: mdtìn qmfi

roum mAgmm

tabarummult«riém

Oun-

^.quelecosivuoi IOfacracombaciSeguo, elafciandomi cralpor- taresù1alide Cherubini Upeidierosnene vololàdovelaSapien»

zaincreataacuifannomacRofa corona>igmti auAtuor/e'ttorts .

g^'umaniaffaricoiloccotifig(ir}h>lve,(;pvnliaivederefcnon .m’ingannalalucei’

Angelo

tutelare diLeopoldorcheprolìraco v .a piedi diquelMonarca Sovrano

eumsmtu omma

reguutur cofi

mi

figuro,chealuirivoltofavelli .

Gran

Regnantede'lecolis'iononfàpelsichecuvolando$ùle py. jj,jr,' pennede’ventiprefenieadognicofatitrovi, crederei/euna*

:mente>chelemurade* Cicli Sbracatedabronzoavclse/ofin’ora celareacuoiocchilevittoriedeliabarbanenellaPànonia,opu/e

che

r

Armonia

delle sfere

non

c'avcfsepermersolafcolcatei1q(.

piri detuoielotfi.chefvenatidaiielcimìtarreottomimiienon-t cclsanod'erclamarealtaotronoGiudicar^ngumem-neiirji^Otjii"

•nofber.MiraqueirAquile AuRriachc adìcuigiortofiRliniarcali

confignaRitante voltolifulniiniper atterrare1TitanidelJatua., '^ede^ inieguite dallefaettc.de'sMidùicmoLqupfi quafi abbo.nd(f:

’nar

Dlgiti^edbyGoogle

(10)

1

«

Mr

illornido.

Mira

iltuo*il

mio

Leopoldo*che piangendo non leproprie,

male

miferiedc’fudditioppreflìdatirannico

giogo

riconoicenellatua obli«rioneiruoidanni* edite vivamente£1 tfJ. it,t, Damin'‘obli>^cerismetnfi»em?h/i\n l’Vnghariagii bella.rigna delSig. di Sabaot,chc Imitellatanelle fuefortezze di

-liepià perfolaguardiailtimore, ctu(losò ancorio;iforzato da*

F/st.88. erroriaragione defiruxi/iiomnesf<tpes ^ius pofui/ltfirmimene

* '(tnmcinsformidinem.

Ecco

dunquequel

kegno

loggcttoalpiora-

Ihii. »predade’ ribelli,obbrobrio dcTuoiricini dirà- puerunteumomneitrxi^euntet>/4«» faSlumefloprobnum>icinis fxis.Seifuoi guerrieri «fortunatinellebattagliehannoinriconv Ibd valoreleperdite;tufenderti ottufelecontuma^

./**cilor(padea»»err/^/ ad/»rorra»fj?/ady,

Émst&

noues antiliatusei

.

m

bello ,

Sel’VnghareCatti ribèlli dellatuaChiefa cadderofotto labaibariedi

Macomettotu

fortide’loro meritati precipizil'au- eore.Defiraxifii

eum»&ftdem

eius

m

terrsmeollifijli.

Mo

ufanequò

*

*.Dominea>ertistufinentiSovvengatifinalmente*chequei

Regnò

polsedutoiogranparte dalTraceé foftanzadi

Leop^do*fcegU

ftefToatedice

memormv

qu£meae/l pub^autia,SIsicadaper Ihd,opradeltuoferranoconfiglio» cadajEfedalaGericoodrifia* Se alcadere diefsarifergalapacedell’Vnghariafotto l'Imperio di Cefare.

Tu

aflirticonl’Onnipotente tua forza all'armi de'tuoi laitr. Fedrli.Tuanima coquello (pirUhcheofifpirUHsconfilij

IcTrom*

Pjal.Sd. che da V’ieimaporunoafnoftrocampoi comandiquoniamt*

gloriovirtmtisforumtu est

&

mbenepUcitàfHOeXAlubitm

corm

. nojirum.

Alparlaredell’

Angelo

fi

commortè

quel facrofaiKoColiegio»

dpetiq’eciafehedunodc’conlìglierigettandoper riverenza a piè del

icronolelorcorone

gemmate»

aficoltaronoattentigi'oracoli deiia 'Sapienza*qualeferiecosi aU'alacoMefsaggierorifpofe»

Furonopartonon«òfe del

mio Amore* o

del

mio

sdegtrole fvcniure dellaribelleVngharia*fiperchequcftaoprefsadilfer- reo

giogo

degl'OttomanniimparafseadobediVea'fuoiRegi»ai

per<^

deprefte riforgefseroinquertopuntopiù gloriole

dd mio

Leopoldolepalmelol’eleffijaciolo Ict^oefaltare;,quindi nelleguerregli faràdìfeudola fatalemiadertra

,

glifervicidi Jfal.%%,coraggio Tonnipotente

mio

braccio*manatenim

mea

auxilmbt^

turetteSrbrachtum

me um

confortabtte

um. Invano

dunque prò»

cttradi vii«ci loilTrace»invanos'affacicano percraiirloi ribeb-

li»poicht»»fi//pMA»f/wi»iw «ili»»*-

iebit

(11)

Ibid,

Ibid,

*Cardinsii BenvijS

XZ.

cthiteì.Serafiàlirinnoinetuiciiio faròIo fpronedelleobbrobri- ofe lor fughe,enon

meno

cheiprimogeniti deirEgicco(àranno trucidaci dairinfuriaco

mio

brando

Conadam

a faciteiHmimi

cos enti>

&

odienteseum

mfugam

(on>ertam.Seopporudìa Tuoi trionfiorgogliofoilDanubio Egopon^mfiuminiùusdtxceraeiu$tIbid, Seadunfolotuocenno>

come

altrove aGiofuè obedirannoquell*

acque,percheiTuoiviccorion guerrieri porcinonellaGerico«

oppoUa

rineAinguibillorfoco.In

iomma

lofaròprimogenito dellemiegrazie, elecorone

dogni

regi iteformerannoalAio cronolabafe egoprmogenttum

ponam

illumprp regtbus tenne.De- terminoincito perfollecitoelccucorede*micivoleriilConligho di Vienna,iSenatoridi cuinuo

veTrombe

pai lanci

comunk

bino benchélontanine‘Tuoiimieicomandia*

Ca

picani generofidi

Le

opoldo,acuìvolli,cheinfluide1trofeiquella *SI

ELLA,

che ricopertadipurpurei fpleudori dal Sole deiLacerano dovrànft chiarire,perche nacainfenoallaLuce conilTuofuocoglialtrui configli.

EtuSpirtoCuAodedel mio

fupremofenato filijAngeluspatti,vola,precipitaperanimare coni,rtofiatoi

Cófìglicri di guerragliOricalchipromulgatoride’miei oracoli.

CosìdifTelAltifDmo,e ftrifeiando perl'ariamillelingue di fuocodiedcrfinealfuovolo, non

pm

tulefronti Apofloliche,

ma

foprale

Trombe

configlierc diVienna.

Ce

(finopurdunque gliAuporitche c'ingombravan

U

mentenel fentire daliavocedi

^uefteatcerracelemuiagliediBuda,poiché «Ormino/«irivwryZ .

<iftud^

&

tflmirabilein oculis noftrts.

Eh

che sefapientia habitat

m

tonfilo anno con ragioneiSatrapidcirimpcroquelle inifltche

Trombe

per'indivifibilicópagnidelloroiuunu.deilorcófiglio itrofeiiQi^indiseper ioliievodelleschiere

d’Augudo

vedrete Cerereg^llcRg'**’luiDanubio,làilfiatodiquelleTróbela fpin- ge; Se finodallaMolcovia corronoacollegaificonlenoftro

Armi

iRegnanti,ilfuonodi quelle

Trombe

lichiamajScper di- latareitermini dell'ImperofiAringe Budad'alìedio,ilTuonodi

«medeTróbelo

perfuade; In

fomma

sefifpezzanoimuridelia òericooAilc,ilfuonodiqueAe

Trombe

gl'infrange. Iovirin- grazio dunqueper parte di tuttoil

mondo

Cattolico,o

Trombe

guerriere promulgatrici di que' fàggi configliinvirtù.de’quali cede Budaa gii afiélti.etrionfanoinoAri

.

E

perchenella(ovverfionediGericonohaAaronoilfuoco .e letrombe;

ma

vifiricercaronoibrandi

comandando

asoldati quel Capitano avvedutoàrcuiteditUatem

amati

tdovrei per d»/uèéìi

^ - - confe-

Din:t!?£Kjjv

(12)

li

ctynfegaenea ancòriotnóftrarviincerioluògo

Buda

>f>6fo'odal ZeloIeda’contigli>

ma

dalle Ipadeancoraabbacuta.

Chi

p:rè

•potràmaiaffiliaretemerariolofguardoinquei gliriofiffiniiac- ciari, ne’quali s'abbaglia

nonmenoche

negli icudidi’Michaueit rocchiopiòluminofodel Cielo?

Chi

potràridireadUnaaduna di que’forti leprove,liricrovalTeperavventuraprovrllodi tantebocche>quantefuronole ferite,ditante linguequantefu- /onlefpade.Io permelocor>fe(Tb»

temo

d’avvilireitrionfidi que'grandiconl’efaltarli.Ehchefirichiederebberonuovino*

mia

Vittorienonpiu fentice;Siricercherebbeun nuovodire

ad

oppugnazionenonpiùveduta.

£

vagliailvero qualfilodi

di&

corfononfiperderà nel laberintodiquellelinee,per cuis'inol*

travano ivalorofia*dannidell’ollilemuraglia^ qual’eioquenzz

non

fuggirà smarritaalioScoppiaredique' metalli»ne’dicui fuochisinutrivaa’dannide”rraci Salamandra immottaleia^' mortc’^Viraoftrereiben’ iole fapeffiaccampatovicinoal

Danu-

bioilLorena,evedrefie quelregiofiumeamantatodiporpora coloritacolfanguedegliOctomannifvenati dalgenerofo fuo brandoV’additeieìfepotei!!sulafchienad’onCofiea

man

fini*

Aral’AlcidedellaBaviera>equel

monte

vomitandoperogni parte fuochi nell’oppugnata fortezza,vidirebbeconlinguadi fiamme nuovo EtnalevendettediquefioGiovetempefiatefui capodi que’lunatiGiganti.'

Vi

dcfcnvcreilafermezzainfupe-, rabilede'

Germini

,e de’Bavari»fattaArginealle fortitenemi- che.Vifpieghereiilvalore de’Brandeburghefi.e Salloni facto feorta degl’Ingegmeri,

compagno

degli aggrellbri.Vidipin-

t

erei gli

A

pprocci»gliAflàlci, leEUtterieanimatedalcoraggio

e'Venturieri, etra quelli vifcorgerefii»

omia

Luccatantige*

nerofituoifigli>quali dagliotijguerrieri dell’operolà tuapace volarono

neirVngWia

amiliurcfoccoiVeffiilidiCefiire.

Ti mo

firerei

Ma

che?non devoofftnderelatuamodeflia col nominarli:Paffiam purdunquedallebattagliea’Trionfi. (

Leggodi

Gtofué»chepocoavantis’impoircfiàfièdiGerico»

gl’apparveun

Angelo

armatoc«w<r«rrwe/?rrio/»rinagro>rbit leticole94>itochIos. >idit>ir$tmHtintgmcontra

feoagmatum

tenentemgladium.

Non

èdunquefuor dipropolko,cheavanci refpugnazionedi BudamillicaGerico»comparilìeairinvittiffi- rtioCarlonon

meno

diGiofuédichiaratoGeneralede’fuoiil

Ge-

nio armatodellaFedeCattolica»|cinvitandoloa’trionficoli ali’armi loprovocale.

'

“7

Carlo

9 -O

(13)

iì(tC<urjoÉÌi’ioiioi}$àftCtchianiro

mio

ffgHo>Ofniodi(ènrore»

t

ionfe^^ulmentequelgiorno,incuiiiCielodecretòle

ruino

ellaCalaOccoaunna.erciclte per erccucorede'luoi decretiiltuò braccio

fa^do

aprova

come

doglia impiegarliapròdellaFede lachiaraitirpedegl ErorLoiTiMiì^

Tu

opra«dagenerofo>vd, combatti>trionfa>che nonlaranno fenzaguiderdone

k

tuelati' che.

Ti

attendonoimpazientilepalme

ddridùmea,

lecorone dellaSoriacompratefituoccpporeakda'tuoimaggiori con

h

fborio del lotofanguci

mànon

licoronalenonchi legittima mente combatteiecrefconfolo inaiate(la‘fudori

k

palme.Buda»

chegiace a frantedcTuoì guerrieri èil

maggior

oAacoIodell

c#

UICglorie;ibrzaé dunque, chetulavinca,

&

ali’ulanzadeglia», tichi

Romani

c'introdiichitrionfanteperle biceciedelle Tuemurac Sòfchequefta|xrclieVergineèlaFenicecklkfoltezze.màca,ik dri bentollo pernonpiù

n

lorgere incenerita dai lanqpocklia

ma

fpada.Parddunquea'crion6>r incoraletuel'aiangi.'afaliKciicdbat.

ti*mentreioarmatot'aRìllo,e vedraifrapoch’orcdalla fiatarne»

dalletrombe,dalkrrovinta quella Gerico,chefinqui fuguardia iuelpugnabikdella terrapromefiadalfatoaikvitcorle£’tuoi.

C^sidifseilGenio»esétifiiCarlo avvampardi delio peritré*

enfi giurati.Partì>combattè>trionfò*e auleruinedcJk mura»

gliainimichefiabdilobclifcodellefileglorie»legnòlaftradae painvittoriofi de'fiioi gtierrttrì>poiché anchenelladefiruzione diGerico entrarono nonperleporm» nonper vie appianate*ana perfafiok brcccteifoldati»*fcwditmmpiutfqutfcr lotum/àr«n», SluoddraarrffdiràunIteroauKJrc alujmam tcclf9ÌtatS4&faxortm etnmtntiamfutfie»non

tompUnatam

»

&fnbfimtam >nm

Vineelteadunque» oGenerofivincefte»8c apromulgaleIcSi#

oRre

glorienonballòlaboccafi>ldella

Fama

»vis’impiegaro-

no

le lette

Trombe

de’ Serafiniì

&

io

non

avròlingua pereltl- tarvi?

,percheTimprefe de’grandi l’adoranofolcol fikntioi

e

diiquellipuòfido parlareatkquaramenmlaGlcHria^.

Mi dormo

in

qaeRo

punto

o

sondellof

Chi

d'improvilb trafportòneitempiodellaGloria»oveIcffigtedegliÉroiairtai«r mortalitàtirikrbafVedo»8e

oh

conqualgioia a piéd’un

Vroi

Q

uattro oobtltlfimeAatucft^agliatcnondafcalpcllideirarte.ina alla

mano

induRriofa dellaVirtù. Sottolaprimaneldicuife*

iiopsrchcardauntnongibeliodi fuoco»e netramanda qualche

faggio

dagli firn

&

laSantità.

AccolUctk

innocente

0

4riandaute»

&

adorafu oueftoftffonotiunRoveto»

ma

ilZelo

' -

mfqca-

2»T/m,2.f,

lefiuS, »

C9rn.dLMé InltfuK

(14)

t4

infocato

d’INNOC ENZO

XI. VniTcearagionentlfijocapo

ilTriregno»giàcheTeppe coliegarc col Tuo volerea'dannid'ua

T

irannotreRegiiTeforierodala Fede accumulò>

ma

peraltri»

Moucdel

Vaticanorinfeorando»trionfòallafinecolTuoZsIo diBuda>perchealladcflru^ione dellaGericoodrifiaviardeffc*

rolefiammede’ Sacerdoti

Sottolafeconda, a cuipare»cheun'AquilasóminiArilifulmi- ni intagliòlaPrudenza.Fermati

o

chitifia,et*inchinaaquel piede,a cuis’incurvan gl'imperi

,

qucAo

chetumiri»

&

amiri e

LEOPOLDO IMPERATORE»

trionfòde Tuoi nemici»

percheaTuopròcombattèlaGiuAizia»non maivinto Tenta fro- de,nonmaivincitoreTentaragione»nellaefpugnazicme dt

Buda

nonvenne,nonvide»

vintó» perche trionfanodilontanoi configli,6caliaTorta delTuono»nonallaprefenza delle

Trombe

f’aTcrive lafovverfione diGerico.

Sottolacerta»che animatadallagenerofitàAriogeun

baAon

di

comando

»(colpiilValore.T'inganni

o

PafTaggiere>que

Ao

»

chetumirinonè Marte,benchéabbiaoperatodaMarte,efiana- totraGigli

come

nacque Marte dafiori.£*

CARLO DI LO- RENA

Principebenchélènza Stato, perche

degnoè

diScettro chi lorifiuta»elavirtù èregnoaTeAefia.VinTegl'altri,perche fuprimavincitoredifemedefimo. Trionfòdi

Buda»perche

•IlaGericode’no Aritempinon manca AeroleTpadediGioTaé

.

Sottolaquarta Statua,che conlade AraAringeuna Tpada, e

con

m jii la finiArapiantainun*Picciol

Mondo

unaCroceeffigiòlaFor-

^

M

0vitr», za; Maflimiliano

Duca

diBaviera,giovaneneglianni,adulto Dcirarmi» maturonellaVirtù»combattèvictonoTo, perchefu protettoda Dio,chidovevapiantarein

mezzo

al

Mòdo

la

Cro

- ce.

Cade*

BudaalIbivibrar del Tuo ferro,

ma

volleilCielo*

chequcAaGierico

non men

dellaprimacedafseaUefpadedi

più

loldati.

Sotto

Fuma

poi»a cui d'intornofivede uncartelloanimato

da

'//,le* IX. fltt«Acvocigritfepmlcrnm eorHfHglonofum delineòlaPietà.T’af^’

fatichiinvano»

o

tuchecerchiinqueA'

Vma

l’ofsadegliEroi» chefoctoBudatrionfaronodellamorte;èun ingannodegli oc>a,

chhqueAoSaAo.chemiri. Cercali

m

altrolocoiovivono

mboc«

caallaFama»

o

ripoTanonelcuoredell’Vomo.

QueAt

Tonoiprodigi» cheneltempiodellaGloria rimiro,

eù oh come

voloncieriioin'accingo a parlarvene;

ma

fc

mi

affido

im

Rutilatombaonorata,dolore tu

mi

nieghilavoce.seriguardo qua'

fwqfi

>Gioiatunon

mi

permettiildifcorrcrc

.

DigiI

(15)

*4

infocato

d’INNOC ENZO XL

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T

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ma

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delVaticanorinfeorando»trionfòallaAnc colfuoZsla diBuda>perchealladeflru^ionedellaGerjco odriAaviarderse<

rolefiammede* Sacerdoti<

Sottolafeconda, a cui pare»cheun'AquilasóminiArilifulmi- ni intagliòlaPrudenxa. Fermati

o

chitifia,et’inchinaaquel piede,a cuis’incurvan gl’imperi»

queAo

chetumiri»

&

amiri e

LEOPOLDO IMPERATORE

»trionfò dc'fuoinemici

.

percheaTuopròcombattèlaGiuAizia»non maivinto fenza fro- de,non maivincitorefenza ragione»nellaefpugnazicmedi

Buda

nonvenne,nonvide,

vinte» perche trionfano dilontanoi configli!8callaforza delfuono»nonallaprefenxa delle

Tromba

e'afcrive lafovverftone diGerico.

Sottolaterza»che animatadallagenerofitàAriogeunba

Aon

di

comando

»fcolpiilValore.

T

inganni

o

PafTaggiere>queAo>

chetumirinonè Marte,benchéabbiaoperatodaMarte, efìana- totraGigli

come

nacque Marte dafiori.£*

CARLO DI LO- RENA

PrincipebenchétenzaStato, perche

degnoé

diScettro chi lorifiuta»elavirtù èregnoafeAelTa.Vintegraltn,perche fuprimavincitoredifemedefimo. TrionfòdiBuda, perche allaGericode’no Aritempi non manca AerolefpadediGiofaè

.

Sottolaquarta Statua,checonladeAraAringeuna fpada,c

con

« dt finiArapiantainun^Picciol

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unaCroceeffigiòlaFor-

^M*v$tré,za; MaflimilianoOucadiBavicra. giovaneneglianni,adulto Dcirarmi» maturonellaVirtù,combattèvictoriofo,perchefu protettoda Dio,chidovevapiantarein

mezzo

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Vomo.

QueAt

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j

oh come

volontieriiom’accingoa parlarvene:

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