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OGGETTO: Pratica num. 177/IN/2020 - Nomina dei magistrati referenti distrettuali per l'informatica (RID).
(delibera 6 ottobre 2021)
Il Consiglio
- rilevato che, a seguito dell’interpello diramato, da ultimo, con delibera del 19 maggio 2021 sono risultati privi di aspiranti i seguenti posti, distinti per settore:
•SETTORE CIVILE: distretto di Caltanissetta;
•SETTORE PENALE GIUDICANTE: distretti di Cagliari, Caltanissetta, Catanzaro e Venezia;
• SETTORE REQUIRENTE: distretti di Campobasso, Genova, Potenza;
- considerato inoltre che:
- il dott. Matteo BUFFONI, RID del distretto di Torino – settore civile, con delibera in data 9.6.2021 è stato trasferito al Tribunale di Genova;
- il dott. Adriano SCUDIERI, RID del distretto di Milano – settore penale requirente, con delibera in data 12 maggio 2021 è stato trasferito con funzione di procuratore europeo delegato presso la Procura della Repubblica di Torino;
- alla data del 4 ottobre 2021 andranno a scadere i seguenti RID, il cui incarico non potrà essere rinnovato, essendo decorso l’intero quinquennio previsto dall’art. 1, comma 8 della circolare del 6 novembre 2019 in materia di magistrati referenti distrettuali e magistrati di riferimento per l’innovazione (RID e MAGRIF):
a) Dott.ssa Adriana Maria FIMIANI, RID del distretto di Reggio Calabria – settore penale requirente, nominata con delibera del 5.10.2016 e successivamente rinnovata per un biennio;
b) Dott. Enrico ARNALDI DI BALME, RID del distretto di Torino – settore penale requirente, nominato con delibera del 5.10.2016 e successivamente rinnovato per un biennio;
c) Dott.ssa Silvia GOLIN, RID del distretto di Venezia – settore penale requirente, nominata con delibera del 5.10.2016 e successivamente rinnovata per un biennio;
d) Dott. Riccardo MERLUZZI, RID del distretto di Trieste – settore civile, nominato con delibera del 5.10.2016 e successivamente rinnovato per un biennio;
- considerato, dunque, che occorre disporre l’interpello relativamente ai posti suindicati;
- rilevato inoltre che:
- ai sensi dell’art. 1 della circolare del 6 novembre 2019 in materia di magistrati referenti distrettuali e magistrati di riferimento per l’innovazione (RID e MAGRIF), i RID, “quali esperti in tali materie nei distretti, in collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura di cui costituiscono gli organi di prossimità sul territorio per l'innovazione tecnologica, cooperano con i Presidenti di Corte d'Appello, con i Procuratori Generali e con i dirigenti degli uffici giudiziari del distretto” (comma 1), “predispongono progetti ed elaborano innovazioni nella prospettiva di garantire un miglioramento delle condizioni organizzative riservate al singolo magistrato ed all’ufficio, anche nella prospettiva di innalzamento delle qualità del lavoro giudiziario” (comma 2),
“partecipano alla Commissione flussi dei Consigli giudiziari, fornendo il loro parere sulla congruità dei dati e su ogni altro profilo di interesse della Commissione” (comma 3);
- in base al medesimo art. 1 della predetta circolare, i RID sono nominati con delibera plenaria, previo interpello, “tra i magistrati esperti del settore” (comma 5), che “i titoli per la valutazione delle domande sono fissati nei bandi di concorso” e che “nella valutazione dei titoli si darà rilievo
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con preferenza a spiccate attitudini dell’aspirante in materia di informatica giudiziaria e nell’innovazione, tratte:
dalla concreta e positiva esperienza in tema di informatica giudiziaria ed innovazione, anche con riferimento alla promozione delle best practices;
da positive esperienze di coordinamento ed organizzazione e, in via sussidiaria, dalla partecipazione a corsi di studio e dalle pubblicazioni in materia di informatica giudiziaria, innovazione ed organizzazione” (comma 7);
- ai sensi dell’art. 1, comma 6 della citata circolare, “non possono ricoprire l'incarico di RID i magistrati che svolgono funzioni direttive e semidirettive” e “I magistrati che fanno parte del Consiglio Giudiziario o del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione e della Struttura Tecnica Organizzativa del Consiglio Superiore della Magistratura, i magistrati referenti per la formazione, i magistrati di riferimento per l’informatica ed i magistrati delle Commissioni Flussi, ricevuta la nomina a RID devono optare per una delle due funzioni, rinunciando all’altra, nel termine di 15 gg., con dichiarazione scritta”;
- considerato che, avuto riguardo al rilievo e alle complessità dei compiti di collaborazione e coordinamento demandati ai RID, risulta opportuno tenere in debita considerazione anche l’esperienza professionale acquisita dagli aspiranti, sicché:
a) gli aspiranti dovranno avere preferibilmente conseguito, alla data di scadenza dell’interpello, la prima valutazione di professionalità;
b) nella valutazione dei titoli, si darà rilievo preferenziale ai magistrati che abbiano spiccate attitudini in materia di informatica giudiziaria e nell'innovazione, attitudini che saranno desumibili:
b.1) in via preferenziale: i) dalla concreta e positiva esperienza in tema di informatica giudiziaria ed innovazione, anche con riferimento alla promozione di best practices, nonché all’attività svolta ed ai risultati conseguiti quale referente distrettuale per l’informatica o quale magistrato di riferimento per l’informatica; ii) da positive esperienze di coordinamento ed organizzazione da cui emerga la promozione e l’utilizzazione di tecnologie innovative negli uffici, nell’esercizio di funzioni direttive e semidirettive, nonché nell’esercizio di funzioni di coordinamento o anche di funzioni di tipo organizzativo svolte sulla base di deleghe ricevute, preferibilmente previo interpello, dal dirigente dell’ufficio;
b.2) in via sussidiaria, dalla partecipazione a corsi di studio e dalle pubblicazioni in materia di informatica giudiziaria, innovazione ed organizzazione;
- evidenziato che, in via subordinata ed a parità di attitudini, costituiscono criteri preferenziali di scelta, nel seguente ordine: i) la maggiore esperienza professionale acquisita nel positivo esercizio delle funzioni giudiziarie; ii) la maggiore anzianità di ruolo;
- rilevato che la condanna disciplinare a una sanzione superiore a quella dell’ammonimento riportata nell’ultimo decennio è circostanza ostativa al conferimento dell’incarico;
- rilevato, infine, che il Consiglio giudiziario o il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione dovranno esprimere un parere sintetico relativo alle attitudini dell’aspirante, specificamente verificate innanzi tutto in relazione alle attitudini in materia di informatica giudiziaria ed innovazione, come desunte dalle specifiche esperienze in concreto maturate e dai risultati conseguiti, rappresentando, altresì, eventuali criticità sopravvenute rispetto all’ultima valutazione di professionalità conseguita dal candidato.
Tanto premesso,
delibera
- di pubblicare i seguenti posti di Referente distrettuale per l’innovazione:
settore CIVILE: distretto di Caltanissetta, Torino e Trieste;
settore PENALE GIUDICANTE: distretti di Cagliari, Caltanissetta, Catanzaro e Venezia;
settore REQUIRENTE: distretti di Campobasso, Genova, Milano, Potenza, Reggio Calabria, Torino e Venezia;
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- di fissare il termine del 4 novembre 2021 per la presentazione delle domande che dovranno essere trasmesse esclusivamente a mezzo posta elettronica (all’account [email protected]) e dovranno essere corredate da autorelazione dell’interessato (che non superi il limite massimo di quattro cartelle), dalla indicazione degli incarichi in corso, dalle statistiche comparate degli ultimi due anni, nonché da qualsiasi elemento che l’aspirante ritenga utile per dimostrare la propria idoneità a ricoprire l’incarico (elementi che saranno valutati unitamente all’ulteriore documentazione già nella disponibilità del Consiglio); alla domanda dovrà essere altresì allegata autocertificazione relativa alle eventuali condanne disciplinari riportate, nonché dichiarazione di non aver riportato condanne penali e di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali o disciplinari (circostanze queste ultime che, qualora sussistenti, potranno essere valutate ai fini del conferimento dell’incarico);
- la domanda dovrà essere inviata contestualmente al CSM, al dirigente dell'ufficio di appartenenza e al Consiglio Giudiziario o al Comitato direttivo della Corte di Cassazione per il parere che dovrà essere trasmesso (a mezzo posta elettronica tramite l’account [email protected]) entro e non oltre il 19 novembre 2021”.