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Le nozze nel castello il nuovo business

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Academic year: 2022

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. Martedì 14 maggio 2019

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Primo Piano

n Dall’India al Monferrato per vivere un giorno da favola. Sono in aumento le coppie che da tut- to il mondo festeggiano il ma- trimonio nei castelli sulle no- stre colline, che sia nell’Acquese o nel Casalese. Ma non solo: chi ha fatto le valigie anche solo per garantirsi un servizio fotografi- co nei castelli è partito dagli Sta- ti Uniti, Russia e appunto dal- l’India, solo per citare i luoghi più distanti.

Ad avere «fiutato» l’opportuni- tà di farne un vero e proprio bu- siness è il barone Ivan Drogo In- glese, presidente di Assocastelli, l’Associazione che riunisce i proprietari di dimore storiche.

Drogo aveva già lanciato un paio d’anni fa una serie di ini- ziative di «marketing nobilia- re» per portare il turismo di lus- so sul nostro territorio. Insieme al Principe Emanuele Filiberto di Savoia come testimonial a di- stanza – all’epoca era ancora in

giro per gli States con il suo lus- suoso truck di cibo da strada molto Made in Italy – il presi- dente dei castellani dal sangue blu aveva avanzato l’idea di e- sclusivi giri in elicottero o su au- to d’epoca (una Bentley) per vi- sitare il Monferrato da altre an- golazioni e con tutto un altro stile. Non sappiamo bene come sia andata con i tour per terra e per aria, ma ora ci riprova, se- gno che il territorio, ricco di sto- ria nobiliare, si presta ad un cer- to tipo di turismo di «alta fa- scia» che probabilmente non e- ra mai stato considerato fino ad ora.

Monferrato Wedding Districy

«Recentemente sono stato ad Acqui: è una città che ha molte potenzialità ma non vengono sfruttate. Con la chiusura delle Terme avrebbe bisogno di ini- ziative più fresche per rilanciar-

si», commenta lasciandosi an- dare a ben altri commenti su co- me la città termale sia in decli- no.

Accortosi del sempre crescente interesse internazionale per i castelli, Drogo presenterà a giorni un progetto per far diven- tare il Monferrato un vero e pro- prio distretto dei matrimoni. Il progetto è ambizioso, ma i nu- meri sono dalla sua: «Nel 2018 sono stati celebrati nelle dimore storiche sulle colline in provin- cia di Alessandria 300 ricevi- menti nuziali. Stiamo parlando di un giro d’affari milionario».

La clientela è infatti formata da famiglie straniere molto facol- tose che spesso si innamorano dei panorami e dei manieri ben conservati, ma sopratutto della storia unica che ogni edificio racchiude. «L’anno scorso il gi- ro d’affari si è aggirato sui 10 mi- lioni di euro», sottolinea per far capire quanti soldi possano ca- talizzare gli eventi matrimonia- li e quanto altro si potrebbe or- ganizzare tra le mura leggenda- rie che forse, abituati come sia- mo a considerarle parte del pae- saggio quotidiano, non ci ren- diamo conto delle potenzialità (economiche ma anche storico- culturali) che racchiudono.

La presentazione

Il 26 maggio alle 11 a Palazzo Robellini di Acqui si terrà la presentazione ufficiale. Il quar- tier generale del Distretto dei Matrimoni sarà proprio la città termale, nell’edificio della pre- sentazione: «L’intento è quello di organizzare meglio il merca- to dei matrimoni. Oggigiorno o- gni struttura fa da sè, ma insie- me si potrebbero moltiplicare i numeri e i fatturati, portando nuove opportunità per tutto il territorio», chiosa il barone.

n G.P.

FANTASMI

L’artista caduto vaga nel salone di Giarole

n La Provincia di Alessan- dria per storia feudale e con- formazione orografica è ricca di castelli e torri, più che nel- la regione della Loira in Fran- cia, meta turistica internazio- nale proprio per visitare i ma- nieri da favola. Ogni edificio racchiude in sè una storia millenaria e alcuni di questi, per chi ci crede, custodiscono storie curiose, leggende da thriller. Fantasmi, insomma, buoni per stupire i visitatori e per far rabbrividire qualche sposina che lì decide di coro- nare il sogno di essere prin- cipessa per un giorno.

Il castello Sannazzaro di Gia- role, abitato tutt’oggi dai di- scendenti di quella nobile schiatta che lo edificò dopo il 1100 su permesso diretto de- l’Imperatore Federico Barba- rossa ospita uno spirito che vaga per le stanze. E in alcune occasioni si diverte a fare qualche scherzetto.

Sebbene le mura siano anti- chissime, la storia è abba- stanza recente. Si narra infat- ti che nel 1854 e fino al 1857 il conte Giacinto Sannazzaro Natta decise di restaurare in stile neogotico (e neorinasci- mentale) alcuni locali: il grande salone d’ingresso, lo scalone principale, la sala da ballo e le principali camere da letto.

Per i lavori vennero chiamati grandi artisti e professionisti piemontesi, pittori, decorato-

ri, mastri falegnami che lavo- rarono a Giarole con grande soddisfazione. Ai più i nomi di Paolo Emilio Morgari e An- drea Gastaldi probabilmente oggi non diranno molto, ma all’epoca erano grandi «fir- me» dell’arte di quel perio- do.

Proprio a cantiere in piena attività, tra impalcature, sec- chi, banconi da lavoro e tra- battelli si consumò la trage- dia da cui discenderebbe tut- ta la vicenda spettrale.

Un altro pittore di valore, un giovane della famiglia Grosso (stirpe di pittori piemontesi dell’Ottocento), morì caden- do mentre affrescava il grup- po centrale della sala da bal- lo. I lavori vennero comun- que conclusi come li possia- mo ammirare oggi, ma da al- lora si dice che il suo fanta- sma vaghi ancora nelle sale del castello.

Come si manifesta ai nobili a- bitanti e ai loro ospiti? Nes- sun clangore di catene, cigolii sinistri né lamenti inquietan- ti: il pittore avrebbe imparato ad accendere la luce: capita che certe stanze vengano illu- minate all’improvviso, solo per il dispetto dell’artista. In ogni caso, mistero nel miste- ro, attenzione alla torre. Chis- sà, lo spettro potrebbe averla elevata a sua dimora terre- na.

n G.P.

“ A rr iva n o da mezzo mondo per sposarsi

nei castelli del Monferrato.

Perché non aprire un polo

specializzato che si occupi di creare un vero e proprio business delle cerimonie? ”

Sono 300

i matrimoni

l’anno, per un giro di affari stimato in 10 milioni di euro. I castelli della provincia piacciono sempre di più. Il fascino nobiliare, almeno all’es tero,

è un valore ” Le nozze

nel castello il nuovo

business

FIORI D’ARANCIO Ad Acqui Terme nasce il quartier generale del nuovo

“Monferrato Wedding District”

All’isola dei coralli, ricordando gli avi

Il marchese Enrico Lomellini Ottonello Tabarca, ovadese, è pronto a ripercorrere la rotta del corallo verso l’isola tunisina di Tabarca. A luglio alcune barche a vela salpe- ranno da Pegli per l’isola colonizzata nel 1541 dai geno- vesi, poi schiavizzati dopo 200 anni di pace. L’intento («Non facile, la rotta è piena di pirati») è di candidare al- l’UNESCO Tabarca e l’epopea travagliata degli abitanti come patrimonio immateriale dell’umanità.

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Martedì 14 maggio 2019

lessandria

A

Tre giorni per il ‘sì’

a Bilancio e Dup

Zero emendamenti

COMUNE Parte oggi la discussione sul Previsionale 2019-2021. Intanto, il parere dei Revisori è stato favorevole

n Era atteso nel fine settimana e sabato mattina, puntualmen- te, è arrivato: il parere dei Re- visori dei Conti del Comune di Alessandria - Paola Capretti, Claudio Bressan e Alessio Slan- zi - sul Bilancio di Previsione 2019-2021 e sulla nota di ag- giornamento al Documento u- nico di programmazione è favo- revole. Confermate, dunque, le impressioni dell’assessore al Bi- lancio e del presidente del con- siglio comunale Emanuele Loc- ci, che alla vigilia dell’ufficializ-

zazione avevano espresso a ‘Il Piccolo’ la loro fiducia in meri- to, soprattutto considerando

«la grande collaborazione avu- ta con lo stesso collegio per ar- rivare all’approvazione del do- cumento in giunta».

Si comincia alle 17.30 Alla fine, il disavanzo comples- sivo 2018 stimato in via prov- visoria - dopo i rilievi espressi dalla Corte dei Conti sui debiti provenienti dal dissesto - am- monta alla cifra di 68.159.576,46 euro, per la quale l’amministrazione ha elaborato un piano di rientro in quindici anni (secondo le norme vigenti) che dovrà essere ufficialmente presentato all’assemblea citta- dina entro tre mesi.

Proprio questo pomeriggio, tra l’altro, inizierà l’iter in consi- glio comunale: alle 17.30 - e poi ancora domani e giovedì, men- tre giovedì 21 si parlerà di Con-

suntivo - via alla discussione con le opposizioni (e la maggio- ranza): come fa notare lo stesso Locci, «non sono stati presen- tati emendamenti. Forse il ‘sì’

dei Revisori ha tranquillizzato molti, forse la mole di carte e numeri da studiare in così poco tempo ha fermato altri, fatto sta che non ne è stato presentato uno. Martedì, così, si analizze-

ranno le varie delibere collega- te escluso il Dup, mercoledì toc- cherà alla nota di aggiorna- mento al Dup (che di solito si fa a novembre...) e giovedì al Pre- visionale, sul quale ci saranno solamente dichiarazioni di vo- to. Giovedì 21, poi, altra assem- blea per il Consuntivo, sul qua- le però ancora non è giunto il parere dei Revisori: non do-

vrebbe essere un problema, ma se non arrivare entro la giorna- ta di domani, martedì (oggi, n- dr), potremmo pure rinviare il Consiglio del 21 di qualche gior- no».

I Revisori dicono che...

Intanto, nelle 23 pagine contro- firmate dai Revisori, balza al- l’occhio che “l’avanzo di ammi- nistrazione 2017 era stato indi- cato in 75.912.658,96 euro, te- nendo conto della disapplica- zione del disavanzo 2011”. Un dato, però, rideterminato “su ri- chiesta della Corte dei Conti in 29.025.152,33 euro”.

L’anticipazione di tesoreria (milioni) non restituita dall’ente al 31/12/2018

15,5

ll disavanzo complessivo 2018 stimato (milioni) in via provvisoria

68,1

Oggi, domani e giovedì i Consigli per l’approvazione di Bilancio di Previsione 2019-2021 e Dup

“ Con i Revisori una grande

co l l a b o ra z i o n e per arrivare alla stesura del documento ”

IL BALZELLO Tassa soggiorno, ieri un confronto

Si è svolto ieri a Palazzo Rosso - presenti gli as- sessori alle Finanze e al Commercio - un incon- tro tra i rappresentanti della Camera di Com- mercio e delle associa- zioni di categoria di commercio, agricoltura e albergatori per discu- tere la proposta di ap- plicazione della tassa di soggiorno. Sulla base della proposta di giun- ta, la tassa dell’importo di 2 euro a persona sarà introdotta a partire dal 1º gennaio 2020 e sarà dovuta da quanti allog- geranno nelle strutture ricettive cittadine.

«L’amministrazione farà quanto di sua compe- tenza per raggiungere l’obiettivo tramite un percorso che tenga con- to delle esigenze degli operatori del settore - evidenziano gli asses- sori - Teniamo a preci- sare che l’introduzione della tassa di soggiorno non è determinata da e- sigenze contingenti, ma è maturata nell’ambito di riflessioni che sono state effettuate sull’e- same dei flussi turistici:

i dati hanno dimostrato che il nostro territorio ha registrato il maggior numero di presente ri- spetto ai Comuni centri zona nell’anno 2018 e il trend, in crescita, ha su- perato i numeri degli anni precedenti. Nostro intento è quello di rein- vestire i proventi che deriveranno da questa applicazione in iniziati- ve e strategie per la promozione turistica del Comune e lavorere- mo per rendere le mo- dalità di riscossione più comode e efficaci per gli albergatori». (M.F.) Nel Qr Code

il parere dei Revisori dei Conti sul Bilancio e sul Dup di Palazzo Rosso

Ma non solo, perché “gli accan- tonamenti e i vincoli portano poi il risultato a un disavanzo di 46.887.506,73 euro”, mentre

“l’ente al 31/12/2018 non ha re- stituito anticipazione di tesore-

ria per l’importo di

15.517.072,22 euro”.

Ecco perché “il disavanzo di amministrazione 2018, sulla base del rendiconto approvato dalla giunta il 30 aprile, am- monta a 26.564.932,57 euro e, dopo i vincoli, diventa un disa- vanzo di 68.159.576,46 euro”.

n Marcello Feola [email protected]

Il disavanzo (milioni) raggiunto dopo vincoli e accantonamenti

46,8

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Alessandria

Archivi e anagrafe

digitalizzati: bisogna

‘riordinare il caos’

ROMA Ma c’è anche il progetto sperimentale di blockchain sugli atti pubblici: garantirà trasparenza

n Riorganizzazione del lavoro comunale grazie all’anagrafe digitale. Ma non solo. Il Comu- ne di Alessandria scende in campo per una partita impor- tante: ‘timbrare’ gli atti ammi- nistrativi con una sorta di mar- chio di qualità in grado di ga- rantire una totale trasparenza.

Un progetto sperimentale che potrebbe, quando effettivo, da- re una svolta importante al la-

voro dell’Amministrazione.

Procediamo con ordine.

Anagrafe digitale

La realtà alessandrina è stata il- lustrata al convegno che si è svolto l’8 maggio a Roma, pres- so la nuova aula dei gruppi Par- lamentari su invito della Presi- denza del Consiglio dei Mini- stri: relatori il prefetto Antonio Apruzzese e il sindaco di Ales-

sandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Obiettivo dell’in- contro? Fare il punto su uno dei problemi che da anni coinvolge i Comuni nella gestione dell’a- nagrafe nazionale della popola- zione residente (Anpr) verso la transizione digitale e approfon- dire le opportunità e disponibi- lità dei fondi europei. L’Anpr è un importante asset per abilita- re lo sviluppo dei servizi digitali innovativi per il Paese: «Per questo bisogna lavorare insie- me per facilitare il rapporto tra cittadino e pubblica ammini- strazione, ed uniformare le pro- cedure amministrative necessa- rie per una omogenea erogazio- ne dei servizi su tutto il terri- torio nazionale».

«Si tratta di un progetto per di- gitalizzare tutti gli archivi e la burocrazia dei servizi al cittadi- no - spiega il sindaco di Ales- sandria -. Gli uffici non comu- nicavano tra loro e i programmi erano vetusti. Una delle cause per cui non ci sono le entrate

che avrebbero dovuto esserci è proprio questa. Il nuovo diri- gente è arrivato il 16 luglio del 2018. Il 20 ottobre 2018 è avve- nuto il subentro in Anpr (ana- grafe nazionale della popolazio- ne residente). Quindi abbiamo fatto da tutor, insieme al prefet- to agli altri Comuni della pro- vincia di Alessandria per invi- tarli a organizzarsi in tal senso, dando anche il supporto tecni- co e le informazioni necessarie.

Nel frattempo, il nuovo dirigen- te, ha portato avanti i progetti che avevamo in campo; ad e- sempio l’utilizzo di piattaforme open source e l’acquisto appli- cativo integrato per il Comune che prevede di intervenire su contabilità e protocollo. Un’a- zione importante, perché mette

Il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco (in primo piano), il dirigente e, in basso, il prefetto Apruzzese

Cavalcavia, da giovedì i lavori per rifare le barriere di sicurezza: corsie ristrette

Inizieranno giovedì 16 maggio - come comunicato dal- l’assessore ai Lavori pubblici - i lavori per il ripristino delle barriere di sicurezza sul ponte del cavalcaferrovia di viale Brigata Ravenna. Disagi in arrivo, dunque, fino alla fine del mese di ottobre per gli automobilisti: dalle 9 di giovedì 16 fino alle ore 18 del prossimo 31 ottobre, infatti, sarà istituito il restringimento della carreggiata in corrispondenza del ponte stesso, consentendo il

transito nel doppio senso di circolazione in due sole corsie di marcia (una corsia direzione quartiere Cristo e una corsia direzione centro città), con contestuale isti- tuzione del limite di velocità a 20 km/h. È altresì istitui- to il divieto di transito in via Capriolo, sulla rampa di ac- cesso al cavalcaferrovia, mentre sarà consentito quello a pedoni e velocipedi sulla pista ciclo-pedonale presen- te.

in ordine il caos. Perché qui è il caos». Il primo cittadino tuona, e parla con passione degli inter- venti positivi che la sua ammi- nistrazione sta mettendo in at- to. Primi, in Italia, a lavorare sui sistemi di blockchain sugli atti pubblici: «Abbiamo mutua-

to dal sistema delle filiere ali- mentari, quelle che attestano il marchio di qualità dal produt- tore al consumatore, introdu- cendo il sistema agli atti ammi- nistrativi. E’ in fase di speri- mentazione, ma è una partita importante». Perché? La bloc- kchain può essere considerata una sorta di nuova generazione di internet che si basa su 5 con- cetti: decentralizzazione, tra- sparenza, sicurezza, immutabi- lità, consenso. Quindi può assu- mere un valore politico, come piattaforma che consente lo svi- luppo e la concretizzazione di una nuova forma di democra- zia, in grado di garantire a tutti la possibilità di verificare, “con- trollare”, disporre di una totale trasparenza sugli atti e sulle de- cisioni, che vengono registrati in archivi immutabili e condi- visi. Quindi immuni da corru- zione.

Gianfranco Cuttica di Reviglia- sco, una volta eletto, ha fatto u- na scelta. Poteva assumere un dirigente: così, l’eventuale figu- ra del comandante della Polizia Municipale (attualmente retta da un comandante vicario) ha ceduto il passo a un esperto in- formatico con il compito di di- gitalizzare e riordinare «l’attua- le caos».

n Monica Gasparini

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A maggio, nell’aula dei gruppi parlamentari su invito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, illustrato il lavoro alessandrino

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conomia e lavoro

E

TORTONA

Nulla da fare per le aziende M&G di energie rinnovabili: fallimento

MALTEMPO

G ra n d i n at a , gravi danni nei vigneti

n Nulla da fare per il con- cordato preventivo: ora il de- stino è il percorso verso il fal- limento per quattro aziende del gruppo M&G Mossi &

Ghisolfi.

Il ‘no’ del Tribunale Era stato dunque chiesto il concordato preventivo, ma l’esito non è stato positivo, e il tribunale di Alessandria la settimana scorsa ha sancito l’epilogo che si temeva da ol- tre un anno e che i vertici della multinazionale torto- nese avevano cercato in tutti i modi di scongiurare, cer- cando una soluzione di mer- cato che pareva ancora pos- sibile per individuare com- pratori di aziende e produ- zioni che avevano comunque riscosso un certo interesse, anche ad esempio del gruppo Eni.

Sono così finite in liquidazio- ne le aziende italiane del comparto dei biocombustibi- li, andate in sofferenza anche a causa dei pesanti investi- menti che il gruppo M&G ha compiuto negli Stati Uniti, quando puntò sul più grande impianto al mondo per la produzione di Pet, il conte- nitore per bevande e alimen- ti, salvo poi incontrare diffi- coltà finanziarie lungo il cammino.

Passivi a settembre È stato dichiarato quindi il fallimento di quattro aziende che a ottobre 2017 chiesero il n La grandinata di sabato scor-

so ha causato gravi danni soprat- tutto nel Monferrato, colpendo in particolare Valcerrina, Gabia- no e Murisengo, ma anche Alfia- no Natta e Odalengo: in alcune zone è stato compromesso sino all’80% delle produzioni di Bar- bera e Grignolino, che sono nella fase media di grappoli separati.

Difficile anche la situazione a Ri- valta Bormida, dove ad essere compromesse sono state invece le orticole. «Una primavera ‘ma - ledetta’ - commenta il presiden- te di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco - segnata da even- ti estremi che hanno provocato danni ingenti alle coltivazioni a- gricole, dopo un inverno caldo e siccitoso».

«La grandine è l’evento più te- muto dagli agricoltori in questo momento, perché i chicchi si ab-

battono sulle verdure e sui frut- teti - aggiunge il direttore, Ro- berto Rampazzo - In tal modo, vengono spogliate le piante, compromettendo i raccolti dopo un anno di lavoro. Nelle zone in- teressate dal maltempo, sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti: in questo caso, risulta fondamentale la protezione del-

le reti antigrandine, che tuttavia non sono sufficientemente dif- fuse».

Intanto, i tecnici Coldiretti sono impegnati nei luoghi dove si è abbattuta maggiormente l’on - data di maltempo: obiettivo, rea- lizzare una prima stima dei dan- ni.

n M.F.

Gravi danni nei campi e nelle vigne del Monferrato

L’INCONTRO

Il professor Deaglio al ‘Giovedì culturale’

n Il professor Mario Deaglio - ordinario di Economia Interna- zionale alla Facoltà di Econo- mia dell’Università di Torino - sarà ospite del prossimo ‘Giove- dì Culturale’ dell’associazione Cultura e Sviluppo: dopodoma- ni alle 18, nella sede di piazza De Andrè, sarà infatti ospite per di- scutere sul tema ‘Il mondo cam- bia pelle? XXIII rapporto sull’e- conomia globale e l’Italia’.

Deaglio cura da tempo un Rap- porto annuale sull’economia

globale e sull’Italia in collabo- razione con un rodato team di esperti in discipline economi- che, edito dalle Edizioni Gueri- ni, e intitolato in questa occa- sione (la ventitreesima) pro- prio ‘Il mondo cambia pelle?’.

Nella quarta di copertina, non a caso, si legge: “Un mondo in corso di mutazione, soprattutto l’Occidente al quale apparte- niamo. Una frattura che corre lungo l’Atlantico, tra un’Euro- pa sotto scadenza elettorale e

l’America di Donald Trump che sfida il commercio internazio- nale; la difficile equazione tra lavoro e capitale a dieci anni dal crack Lehman Brothers; Mosca al bivio tra Washington e un’A- sia sempre più cinese. E l’Italia, alla ricerca di una via tra la fine delle ideologie e nuovi paradig- mi di sostenibilità non solo am- bientale, ma anche politica, fi- nanziaria e sociale».

n M.F.

Il mondo agricolo della provincia

guarda a Oriente

IL VIAGGIO Brondelli di Brondello (Confagricoltura) in Giappone a tre mesi dall’entrata in vigore del libero scambio

n A soli tre mesi dall’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio Ue-Giappone, Confagri- coltura ha partecipato nei giorni scorsi con il componente della giunta e il presidente di Confagri- coltura Alessandria, Luca Bron- delli di Brondello, alla missione diplomatica di alto livello orga- nizzata a Tokyo dalla Commissio- ne europea.

Il Commissario europeo per l’A- gricoltura e lo Sviluppo rurale, Phil Hogan, ha invitato a prende- re parte alla missione i rappre- sentanti del mondo produttivo: o- biettivo, facilitare la conoscenza e

le opportunità di scambio tra im- prenditori dell’Unione e quelli giapponesi.

Presente il ministro Centinaio In programma networking event, seminari di sensibilizzazione a fa- vore delle aziende europee per comprendere le caratteristiche del mercato giapponese (così co- me i gusti dei consumatori) e vi- site nei supermercati ed eventi B2B con operatori giapponesi.

I rappresentanti delle aziende na- zionali sono stati inoltre ospitati dall’Ambasciata italiana a Tokyo per un evento organizzato in oc-

casione della presenza del mini- stro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio (che si trovava al G20 dell’Agricoltura di Niiga- ta).

Il commissario Hogan ha sottoli- neato «l’importanza di queste missioni diplomatiche che seguo- no la chiusura degli accordi com- merciali. E quello con il Giappone lo è in maniera particolare. Il Pae- se è, infatti, il secondo partner commerciale della Ue in Asia, do- po la Cina, e per il l’Italia rappre- senta il 17% delle esportazioni, con al vertice dei prodotti: tabac- chi, vini, preparazioni a base di ortaggi».

«L’intesa con il Giappone - il com- mento di Brondelli di Brondello - offre importanti opportunità di crescita per le esportazioni agroa- limentari degli Stati membri, gra- zie alla soppressione dei dazi sul- l’85% dei prodotti destinati al mercato nipponico».

Secondo le stime, infatti, l’export di settore dell’Unione potrebbe addirittura raddoppiare rispetto all’attuale livello, che è di circa 6 miliardi di euro l’anno.

Addio a una serie di dazi Ma quali sono i principali ele-

menti dell’accordo Ue-Giappone?

Innanzitutto, saranno eliminati i dazi sulle esportazioni di vino: at- tualmente si attestano attorno al 15% in media, con un esborso a ca- rico degli operatori dell’Ue di ol- tre 130 milioni di euro. Anche per molti formaggi le tariffe doganali

(nell’ordine del 30 per cento) sa- ranno soppresse, mentre per al- cuni prodotti freschi, tra i quali la mozzarella, è stata concordata u- na quota di esportazioni a dazio zero (il Giappone è il primo acqui- rente mondiale di formaggi).

Inoltre, è prevista l’esenzione ta- riffaria per le esportazioni dell’Ue di carni suine trasformate.

E i dazi saranno eliminati, sia pu- re progressivamente e nell’arco di anni, anche su una serie di pro- dotti trasformati esportati dal- l’Europa sul mercato giapponese, tra i quali pasta, produzioni del- l’industria dolciaria e prodotti a base di pomodori.

Infine, per quanto riguarda il ca- pitolo delle indicazioni geografi- che e di qualità, l’accordo di par- tenariato economico assicura la protezione sul mercato giappone- se di 45 produzioni italiane, tra le quali quelle effettivamente pre- senti e affermate sul mercato nip- ponico: «Una cifra importante ma che dobbiamo aumentare, co- sì come consentito dall’intesa», conclude Brondelli.

n Marcello Feola

“ L’intesa con il Giappone offre opportunità di crescita per le esportazioni

agroalimentari ” “ Sarà fondamentale

la soppressione dei dazi sull’85% dei prodotti per il mercato nipponico ”

Il Commissario Phil Hogan con Luca Brondelli di Brondello

concordato preventivo: la In- geg srl, in precedenza deno- minata Biochemtex spa, che si occupava di studio, proget- tazione, fabbricazione, manu- tenzione, compravendita e permuta di impianti, macchi- nari e attrezzature per i set- tori chimico, meccanico e del- le materie plastiche; la Centra srl, già Ibp Energia, titolare dell’impianto di generazione energie da biomasse, sito a Crescentino (Vc); la Impia srl,

già Italian Bio Products, che si occupava del trattamento di biomasse di origine vege- tale per la produzione di bio- carburanti; la Tecnol srl, già Beta Renewables spa.

L’esame dello stato passivo è stato fissato per il 17 settem- bre prossimo: curatori sono stati indicati Piero Canevelli, Claudio Ferrario e Silvano Cremonesi.

n Stefano Brocchetti

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Martedì 14 maggio 2019

Ovada

IN BREVE

n Conferenza Incontro sulla flora di Incamminato

Presso la Sala Punto d’in- contro Coop giovedì o al- le ore 15,30 si terrà un in- contro sul tema “La flora nell’ovadese”: relatore sarà il professor Renzo Incamminato. (M.T.S.)

n ‘Rebora’

Scuola di Musica:

saggi degli allievi

I saggi e i concerti degli allievi della Scuola di Mu- sica Rebora si terranno presso palazzo Maineri Rossi alle ore 17: si ini- zierà venerdì con il pia- noforte. (M.T.S.)

n L’importo Spese di pulizia straordinarie

Il Comune di Ovada dovrà aggiungere alla cifra pat- tuita un importo di 2.100 euro alla ditta Grattaca- so per pulizie straordina- rie di edifici pubblici.

(M.T.S.)

Consiglio Comunale per il ripianamento del debito Saamo

IL CASO Continua ormai da tempo la grave situazione di crisi della società di trasporto pubblico dell’O va d e s e

n Sarà l’ultimo impegno del- l’amministrazione uscente il Consiglio Comunale di domani, mercoledì, con all’ordine del giorno l’approvazione del Piano di ristrutturazione aziendale della Società per azioni Saamo e della quota del deficit che si as- sume di ripianare il Comune di Ovada.

Purtroppo la società di trasporto pubblico dell’Ovadese è da tem- po in grave crisi, con un bilancio 2018 che ha chiuso a – 240 mila euro e un passivo che raggiunge i 500.000 euro.

Una cifra consistente, che i Co- muni dell’Ovadese, cui fa capo l’azienda, hanno deciso di accol- larsi, in proporzione delle rispet- tive quote.

La parte del leone spetterà a O-

vada, che ha il 36%: dovrà quindi farsi carico di 180.000 euro cir- ca.

«Questa operazione è resa possi- bile dal Piano di ristrutturazione che è stato approntato per Saa- mo - spiega il sindaco di Ovada Paolo Lantero - giacché la Legge Madia consente che si possano ripianare i debiti delle aziende pubbliche che hanno fatto una progettazione aziendale».

I lavoratori Saamo durante la manifestazione di protesta Ci sono punti in tale Piano, che

prevedono azioni di intervento, che mirano ad ottenere un ri- sparmio e ad ottimizzare le spe- se, ad esempio rivedendo gli spo- stamenti dei mezzi nelle corse a vuoto con una diverse gestione delle linee; è prevista l’attivazio- ne di altre linee come l’aggiunta di una Alessandria-Ovada, che risponderebbe anche ad un’esi- genza molto sentita e richiesta dagli utenti.

Altri filoni sono il recupero cre- diti e soprattutto nuove forme di entrate: tra queste, anche il riav- vio del servizio di noleggio dei pullman.

Un problema che dovrebbe tro-

Costituito comitato di gemellaggio con Pont Saint Esprit

Dopo il gemellaggio con Pont Saint E- sprit, avvenuto nel settembre 2017, con la sottoscrizione da parte dei due Sinda- ci, adesso la Giunta Comunale, dopo aver interpellato le varie associazioni, ha no- minato i membri del Comitato di gemel- laggio che dovranno dare vita ad azioni utili per scambio di iniziative con la citta-

dina francese: vi fanno parte rappresen- tanti di tutte le associazioni cittadine che operano nell’ambito della cultura, dell’istruzione, dello sport e del volonta- riato sociale, per un insieme di 29 mem- bri, che avranno come presidente il sin- daco della città o un suo delegato.

(M.T.S.)

INIZIATIVA

L’Accademia Urbense premia il clown Tata

n L’Accademia Urbense di Ova- da domenica, alle 16.30, presso il Salone Padre Giancarlo conse- gnerà al clown “Tata di Ovada” il premio “Ignazio Benedetto Buf- fa” per lo spettacolo teatrale co- mico, con la motivazione di aver portato il nome di Ovada in mez- zo mondo, nell’arco di una vita dedicata alla felicità di grandi e piccini. “Tata”, al secolo Gianni Taffone, meccanico tornitore, al- la fine degli anni ’50 scoprì la sua vocazione nell’arte di far diverti- re grandi e piccini, si trasferisce a Roma dove incontra Liana Orfei che lo assume nel suo Circo. La sua comicità entusiasma il pub- blico, tanto che dopo un perfe- zionamento di alcuni anni in Svizzera, presso il Circo di Stato di Mosca, anche come giocoliere, imitatore, funambolo, illusioni- sta, parodista e mimo, si esibisce

con notevole successo in tutte le principali città europee, con il Circo Togni, il Circo Palmiri e l’A- merican Circus Rudy Bros. Nel 1964 Tata si aggiudica il presti- gioso premio della Maschera di Bronzo di Croc, al Festival Inter- nazionale del Clown, cui fanno seguito molti altri riconoscimen- ti. Inoltre ha creato vari spettaco- li comici d’intrattenimento con i quali ha partecipato a trasmis- sioni televisive di diversi paesi europei. Per la TV italiana ha preso parte a programmi, quali

“Auguri, Auguri” , “Da Natale al- l’Anno Nuovo” e “Fantastico 97”, con Milly Carlucci e Giancarlo Magalli. Ha inoltre dato vita a Ladispoli e Velletri a Scuole di Clownerie ed al Teatrino nella Fattoria degli Animali.

n Enzo Prato vare soluzione nel prossimo fu- turo è poi quello dell’adegua- mento delle quote fisse al km che sono rimaste invariate da anni, mentre il gasolio e gli altri costi sono aumentati: in prospettiva anche il superamento di questo problema, che spetta alla Regio- ne risolvere, dovrebbe essere di aiuto.

La situazione della Saamo al mo- mento sembra assumere contor- ni più positivi, per i dipendenti, che poco tempo fa avevano dato vita a manifestazioni di protesta per l’incertezza delle prospettive di lavoro.

Ovada è il primo Comune che

approva il ripianamento del de- bito e mette nel bilancio di pre- visione il relativo importo di spesa: via via poi dovrebbero se- guire tutti i comuni dell’Ovade- se, più Rivalta Bormida e Prasco.

«Ci sono stati molti incontri tra gli amministratori dei paesi soci della società di trasporto - affer- ma ancora Lantero - non tutto è stato semplice, ma il Piano di ri- strutturazione è stato condiviso e in aprile tutti i sindaci hanno votato favorevolmente e si sono accollati la loro parte di questo debito».

n Maria Teresa Scarsi

GASTRONOMIA

‘Paesi e Sapori’

Un weekend da gustare

n Ritorna in piazza Martiri della Benedicta “Paesi & Sa- pori”, l’appuntamento ga- stronomico proposto per il 15° anno dalla Pro Loco di O- vada e dell’Alto Monferrato Ovadese. Ci saranno le Pro Loco di Battagliosi – Albareto con il focaccino all’antica, di Cassinelle con la rosticciata mista; di Cimaferle con la fo- caccia al formaggio; di Mon- taldo Bormida con la farina- ta; di Trisobbio con piadine di polenta farcite, Anspi Ora- torio di Silvano d’Orba con i dolci casalinghi; Asd Amici del Borgo con le lasagne al forno; Asd Tagliolese Crt con gli agnolot-

ti; Associa- zione Insie- me per Ca- stelletto con il fritto misto di pe- sce; la Cro- ce Verde O- vadese con i

testaroli; la Soms di Montal- do Bormida con la trippa e l’Us Moretti con spiedini di pecora con panisette. L’aper- tura degli stand è prevista per le ore 18 di sabato 18, alle 12 e alle 18 del 19 maggio. Musica sabato e domenica sera a cura dell’Asd Mamborico con esi- bizione dei ballerini Domeni- ca inoltre dalle ore 10 alle ore 12 è in programma la manife- stazione “Pedalando in bici- cletta” con giochi in bicicletta per bambini. Un’occasione di gustare in anteprima i piatti delle sagre tipiche più famose dell’ovadese, in un clima fe- stoso di grande convivialità.

n E.P.

CREMOLINO

Nuove campane al Santuario

n Si concluderà solennemente domenica con la benedizione delle nuove campane dedicate e commemorative l’anno celebra- tivo del bicentenario del conferi- mento al Santuario di Nostra Si- gnora della Bruceta dell’indul- genza plenaria per chi lo visita:

un anno che ha visto molti ap- puntamenti significativi per sot- tolineare questa importante ri- correnza. Il Santuario, la cui ori- gine risale all’epoca dell’alto me- dioevo, intorno all’anno mille, ebbe infatti riconosciuto il privi- legio della concessione dell’in- dulgenza perpetua nel 1818: la cerimonia di chiusura, che ini- zierà alle ore 10, vedrà la presen-

za del cardinale Domenico Cal- cagno, presidente emerito del- l’Amministrazione del patrimo- nio della Sede Apostolica: si ini- zierà con il saluto delle Autorità , quindi alle 10,30 il momento clou della benedizione delle campane commemorative.

Farà poi seguito alle 11 il solenne pontificale, presieduto dal Car- dinale, che al termine impartirà la speciale benedizione papale, che sarà data in nome e per con- to di papa Francesco. Ultimo at- to, un momento di festa convi- viale con un rinfresco offerto a tutti i partecipanti.

n M.T.S.

500.000

Euro di debito: il Comune di Ovada si accollerà il 36% della somma che corrisponde a circa 180.000 euro

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7 P R I M O P I A N O

POLITICA E GIUSTIZIA

Expo, accusa di falso per una firma retrodatata. Robledo giudicò il fatto talmente privo di rilievo penale da non iscriverlo neanche tra gli indagati

La Procura aveva chiuso tutto ma il pg chiede 13 mesi per Sala

U

na firma «non inno- cua» secondo l’accu- sa, su un documento retrodatato e che adesso costa la richiesta di un anno e un mese di reclusione

per il sindaco di Milano Beppe Sala accusato di falso materia- le in atto pubblico per quando era amministratore di Expo. La firma, che doveva servire a no- minare due commissari per la gara d’appalto della cosiddetta

“piastra”, venne retrodatata per eccesso di scrupolo dai funzionari anche se, ha sem- pre sostenuto l’avvocato Salvo

cura Generale ha chiesto conto singolarmente proprio nel giorno dell’interrogatorio del presidnete della regione, Atti- lio Fontana. E dire che la Pro- cura della Repubblica, nella fi- gura dell’allora pm Alfredo

Robledo, un magistrato non certo tenero con l’attuale am- ministrazione milanese, giudi- cò il fatto che ora coinvolge Sa- la talmente privo di rilievo pe- nale da decidere di non iscri- verlo sul registro degli indaga- ti: perchè se è probabilmente vero che qualcuno decise di re- trodatare quella firma è altret- tanto vero che se ciò non fosse accaduto non sarebbe cambia- to nulla per la nomina dei due commissari. Insomma, si sa- rebbe trattato di un reato inu- tile e privo di conseguenze, un cosiddetto “falso innocuo”, che non avrebbe cioè inficiato la regolarità della gara. La Pro- cura generale però non la pen- sa così: dopo aver avocato l’in- chiesta e ottenuto il rinvio a giudizio di Sala, sostiene che trattandosi di un «reato di pe- IL CASO

PAOLO COLONNELLO MILANO

Il sindaco di Milano SalaLAPRESSE Il presidente della Lombardia Attilio Fontana rilascia alcune dichiarazioni a fine interrogatorio

ANSA

Fontana interrogato per due ore

“Ho risposto a tutto e chiarito”

Il governatore: l’incarico al mio ex collega di studio fu firmato da me, tracciabile e trasparente

Entra da un ingresso defilato il Governatore della Lombar- dia Attilio Fontana, «invitato a comparire» dai magistrati mi- lanesi che stanno indagando sul giro di politici e imprendi- tori, alcuni anche in odor di n’drangheta, legati da favori e mazzette. Nella succursale della Procura di via Pace, die- tro al Tribunale, lo aspettano i magistrati della Dda Luigi Furno e Adriano Scuderi che coordinano le indagini insie- me alla collega Silvia Bonardi e al Procuratore aggiunto Alessandro Dolci.

Due ore abbondanti dura l’interrogatorio. Il Governato- re è indagato di abuso d’uffi- cio per un presunto favore al suo ex collega di studio Luca Marsico, al quale viene confe- rito un incarico al Pirellone.

Da chiarire - ma i magistrati non hanno ancora deciso se procedere anche su questo - i rapporti con il ras varesino di Forza Italia Gioacchino Caia- niello, che gli fa inutilmente

pressione per alcune nomine.

Attilio Fontana non cede ma non denuncia il fatto.

Al termine dell’interrogato- rio, mentre esce dal cortile della Procura a bordo di una

Giulietta nera insieme al suo avvocato, il Governatore della Lombardia abbassa il finestri- no e concede poche frasi: «Ho chiarito tutto, ho chiarito quella che era la mia posizio-

ne. Se sono sereno? Più che se- reno». A chiedergli di entrare nei dettagli, l’amministratore leghista lombardo svicola. Sui rapporti con Nino Caianiello il Governatore giura di aver

bardia ha sottolineato anche la remunerazione dell’incari- co, quasi a dire che non si può certo parlare di risarcimenti.

Per quella posizione a Luca Marsico riceve un compenso di 11500 euro l’anno a cui vanno aggiunti 185 euro per ogni rara seduta. Sottolinean- do infine che avendo proposto lui stesso la nomina e firmato la delibera, tutta l’operazione è stata gestita in modo traspa- rente e tracciabile. Nell’inchie- sta era poi emerso che Fonta- na poco più di un anno fa ave- va declinato una proposta cor- ruttiva sulla «questione» di Luca Marsico, che gli aveva avanzato Gioacchino Caia- niello, l’ex coordinatore pro- vinciale di Forza Italia a Vare- se e finito in carcere perché ri- tenuto il presunto «buratti- naio» del sistema di corruzio- ne. Su questo fronte Fontana è per ora parte offesa di una isti- gazione alla corruzione. An- che se i magistrati stanno va- lutando meglio la sua posizio- ne processuale.

Tutto chiarito dunque. An- che per il suo avvocato Jacopo Pensa che, senza voler entrare nei dettagli, assicura che la posizione di Attilio Fontana ora è più chiara anche agli stessi magistrati: «Sono fatti da niente, si parla di nulla. È tutto molto chiaro, più chiaro di così non poteva essere, que- sto lo hanno inteso anche loro, tutto perfettamente coinci- dente coi fatti che sono avve- nuti, che sono fatti da niente, si parla di nulla. Poi ognuno farà le sue valutazioni». —

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FABIO POLETTI MILANO

ricolo» avrebbe messo a ri- schio «la tutela della fede pub- blica e il buon andamento del- la pubblica amministrazione», ovvero i beni “giuridicamente tutelati”. In sostanza, per il magistrato, Sala va considera- to «colpevole» «anche s e non aveva intenzione di nuocere», perchè il problema dell’incom- patibilità dei commissari da sostituire, secondo il pg «man- dò in fibrillazione tutti i sog- getti coinvolti». .

Finora la Procura generale non ha ottenuto però grandi successi. L’altro filone d’in- cheista infatti, quello relativo a un appalto per la piantuma- zione degli alberi di Expo, si è concluso con una assoluzione completa di Sala. Il 22 maggio l’arringa della difesa. —

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chiarito la sua posizione: «Ho dato le risposte alle domande che sono state poste». Sull’in- carico conferito in Regione al suo ex socio non vuole dire nulla: «Questo chiedetelo ai magistrati».

Si sa che a verbale Attilio Fontana ha spiegato che la no- mina di Luca Marsico nella Commissione acquisti del Pi- rellone è stata dettata solo da ragioni di opportunità. E nes- suno si sogni di pensare che l’ex consigliere regionale in quota Forza Italia non più rie- letto, sia stato in qualche mo- do risarcito con quell’incarico.

Anzi: Attilio Fontana ha riven- dicato di essere stato proprio lui a scegliere il suo ex socio nello studio legale di Varese per quell’incarico nel Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti in Regione. Una scelta dettata solo dall’esigen- za di non disperdere le compe- tenze professionali del colle- ga, rimasto per cinque anni al Pirellone da consigliere prima di rientrarci come tecnico.

Il Governatore della Lom-

Scuto, difensore di Sala, non ce ne sarebbe stato bisogno. Di fatto comunque, la nomina dei due commissari formalmente nei tempi utili, non causò ulte- riori intralci all’appalto per la preparazione del suolo su cui far sorgere Expo, l’esposizione universale che poi ha fatto de- collare Milano. È questa la so- stanza dell’accusa di cui la Pro-

1 8 9 6 3 2 7 4 5 3 2 5 9 4 7 8 6 1 6 7 4 1 8 5 2 3 9 5 6 8 3 2 9 4 1 7 7 3 2 4 6 1 5 9 8 9 4 1 7 5 8 6 2 3 2 9 3 8 7 4 1 5 6 8 5 6 2 1 3 9 7 4 4 1 7 5 9 6 3 8 2

1 3 6 2 5 4 3 5 4 6 1 2 5 4 2 3 6 1 2 1 5 4 3 6 4 6 3 1 2 5 6 2 1 5 4 3

avete sbagliato. A essere davvero pigno- li, la Mano B è in leggerissimo vantaggio (51 a 49), per le probabilità combinate di colore, scala e doppia coppia.

TRAIT D’UNION

A. TIGRE. Si deinisce tigre di car- ta” un avversario minaccioso ma non pericoloso; «La tigre e la neve» è un ilm di Benigni; l’occhio di tigre è una gemma; la zanzara tigre è quella che punge anche di giorno; metti un tigre nel motore è un vecchio slogan della benzina Esso.

B. TROMBA. La tromba delle scale; una tromba d’aria; la campana è la parte più larga della tromba; partire in tromba signiica senza rilettere; l’apparato succhiatore di molti Lepidotteri, tra cui la farfalla, si chiama tromba.

KENDOKU SUDOKU

PAROLE INCROCIATE

SCACCHI

Partita giocata nell’Open Longtou 2019, disputato a Qinhuangdao, città cinese sul mar Giallo che nel 2008

ospitò alcune gare delle Olimpiadi (da Pechino). Lo scacco matto giun- ge come un fulmine a ciel sereno, dopo un inatteso sacrificio di Donna:

1.D:f7+!!, R:f7; 2.Ag6+ (schiude anche l’azione della Torre e impedisce al Re nero la fuga sulla colonna e ), Rf8 (g8); 3.T:e8 scacco matto!

REBUS [7 10]

E re, ditale T, tè R, ari A

= eredità letteraria

TEXAS HOLD’EM

Si tratta sostanzialmente di un coin lip (lancio di moneta), cioè le probabi- lità di vittoria sono circa uguali. Dunque qualunque mano abbiate scelto, non

LE SOLUZIONI DEI GIOCHI

D I S C R E P A N Z E S U P E R G A V I P O S T E O L O G O Q U I O A R R I V I S P E N C E R E A U C M A N G E R I E S I N E C U R A N O T A A M A R G I N E R O D O R O S O R E C E N S I R E V I N A I D O S E I M M A N E S K I N O S T R O O I H P O L I N E S I A N I E M S S M A R A T C O N T E D I L U N A O C S A L E M V O L O N T E R O S E U M A N O I N A S P R I R E E E T A T A G A D I R C U S T O D E D I C I A N O T I C O V I Z I O S O P O L A C C A B A L A T O N P O I A N A C E N T R O P A S S O O A

A CURA DI STUDIOGIOCHI

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9 P R I M O P I A N O

FEDE E IMMIGRAZIONE

LUIGI NEGRI Il monsignore dà voce ai malumori vaticani contro il Papa:

“Le leggi vanno rispettate, imporre visioni ideologiche è tradire la Chiesa”

“Non soffrono soltanto i migranti Dobbiamo aiutare tutti gli uomini”

L

a Chiesa non può avere come unico pensiero quello dei poveri e dei migranti. Deve dedi- carsi a tutti gli uomini e alle va- rie sofferenze, anche di chi è vi- cino, non solo di chi arriva da lontano. E soprattutto, ogni esponente deve «rigorosamen- te rispettare le leggi». Lo affer- ma monsignor Luigi Negri, clas- se 1941, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, teologo, considerato un prelato «tradi- zionale». Le sue parole rappre- sentano i malumori che aleg-

giano in alcune Sacre Stanze e in certa parte di mondo cattoli- co conservatore, per l’«eccessi- va concentrazione» del pontifi- cato di papa Francesco verso i temi sociali. «Mal di pancia»

cresciuti dopo l’azione del car- dinale Konrad Krajewski, ele- mosiniere pontificio, che ha rot- to i sigilli per riattivare l’energia elettrica in uno stabile di Roma occupato da famiglie indigenti.

Un «gesto umanitario dispera- to», lo ha definito L’Osservatore Romano.

Eccellenza, c’è chi dice che la Chiesa di Bergoglio «sta esa- gerando» l’attenzione sul te- ma poveri e scartati: che co- sa ne pensa?

«Noi non possiamo avere come

unico problema, e neanche co- me argomento determinante, quello dei migranti. Dobbiamo pensare a tutto l’uomo, a tutti gli uomini, a ogni situazione.

Siamo chiamati a essere soli- dali con ogni persona che vie- ne al mondo, a cui abbiamo il dovere di proporre Cristo».

Qual è la via da seguire?

«Non si deve smarrire l’identità della nostra fede, che non è un affannoso rincorrere i proble- mi del mondo cercando di ri- muoverli ansiosamente. Il cri- stiano affronta le circostanze con la serena fiducia di saperle leggere secondo la loro profon- dità, e di contribuire a risolver- le per quanto è possibile».

Chiesa e politica, quale do-

vrebbe essere il legame?

«La Chiesa deve concentrarsi sull’educazione di un popolo per renderlo consapevole della sua anima e capace di vivere generosamente la sua missio- ne, senza presunzione e senza depressione. Benedetto XVI quando venne in visita nel Montefeltro, nella diocesi che reggevo io, invocò “laici vivi, attivi e intraprendenti”».

Che cosa vuol dire?

«Noi uomini di Chiesa abbia- mo il dovere di creare una po- polazione di laici che sappiano assumersi le proprie responsa- bilità. Non dobbiamo preten- dere di telecomandarli, ma ne- anche abbandonarli senza un minimo di cura ai loro criteri istintivi. La Chiesa deve impe- gnarsi a far nascere e crescere una generazione cosciente del- la sua identità, che può diffon- dere in tutto il pianeta la cultu- ra della libertà: dell’uomo, dei popoli e delle nazioni. Così, presto o tardi si vedrà come tutto ciò inciderà in bene per l’umanità».

Però nel Vangelo è scritto di amare anzitutto il prossimo, a cominciare dagli ultimi, da

chi soffre: non è questo il pri- mo compito di un cristiano?

«Ogni prossimo è in difficoltà, non solo qualcuno. E la prima difficoltà è che la maggior parte non conosce Cristo. Perciò il pri- mo modo di assumersi la sfida della povertà del mondo è an- nunciare Gesù. Sant’Agostino diceva: la fede genera la carità, e la carità cambia la terra».

L’azione di Krajewski rischia, come temono alcuni, di «ren- dere legittime azioni illegali»?

«Il nostro compito dell’evange- lizzazione deve essere fatto nel rigoroso rispetto delle autono- mie e delle realtà terrene, come ha detto il Concilio Vaticano II, e delle leggi proprie di ogni sin- golo settore della realtà. Non è possibile evangelizzare senza accettare l’obbedienza alla real- tà così com’è, che non dipende da noi ma che ci ritroviamo at- traverso la storia. Cercare di im- porre una visione astratta, arti- ficiosa e ideologica costituisce un gravissimo errore. E se lo fanno uomini di Chiesa diventa un tradimento alla nostra mis- sione. In più, moltiplicare certi gesti eclatanti non serve». —

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INTERVISTA

DOMENICO AGASSO JR

CITTÀ DEL VATICANO MONSIGNOR LUIGI NEGRI

ARCIVESCOVO EMERITO DI FERRARA

Siamo chiamati a essere solidali con ogni persona che viene al mondo Il primo modo di assumersi

la sfida della povertà è annunciare Cristo

L’interno di uno degli alloggi occupati in via Santa Croce in Gerusalemme. Sul frigo un magnete che ritrae papa Francesco

ANSA

Turni di pulizia e panni stesi ad asciugare nei corridoi, i 450 inquilini tentano di dimenticare i giorni trascorsi al buio:

“Siamo anche pronti ad autodenunciarci”. Un’anziana residente: “Se ci cacciassero nessuno saprebbe dove andare”

Nello stabile occupato si cerca normalità

“Ma viviamo con l’incubo dello sgombero”

I

n questo approdo di naufra- ghi e di vite interrotte, i panni stesi sugli stendini nei corridoi sono il segno che, dopo sei giorni senza ener- gia elettrica, le lavatrici hanno ripreso a funzionare. Le coperte addossate alle scale ricordano vele ammainate e sogni messi da parte. Al quarto piano di Spin Time Labs, lo stabile occupato di via Santa Croce in Gerusa- lemme, a Roma, a cui il cardina- le Konrad Krajewski ha ridato la luce, il frastuono delle voci del piano terra, invaso da decine di giornalisti, arriva attutito. «Nel caso in cui l’elemosiniere del Pa-

pa venisse denunciato, siamo pronti ad autodenunciarci tutti»

annuncia Andrea Alzetta, leader di Action, così come tutti sono

«disponibili a pagare le bollet- te», se sarà possibile ottenere gli allacci che oggi vietati per legge.

Assunta Pasquire, nata a Na- poli 80 anni fa, è stanca di rac- contare la sua storia, ma raccon- ta: «Sono la più anziana qui, for- se. Ma alla mia età vado ancora a lavorare come donna di servi- zio per 250 euro al mese, anche se ho l’asma, un enfisema pol- monare e due tumori...». Nella stanza affollata di ricordi e di fo- to di famiglia ci sono un letto, un armadio, una tv. «In questi gior- ni di buio mi sembrava di essere tornata ai tempi della guerra: è meglio stare senza mangiare che senza luce, e ora spero che ci

lascino in pace. Ho il terrore del- lo sgombero: se ci cacciassero dove potrei andare?». Due volte vedova, madre di cinque figli, Assunta vive accanto alla stanza assegnata al figlio Luigi, 45 anni e una patologia cardiaca che lo costringe a lavorare a singhioz- zo. «Sei anni fa mi hanno dato lo sfratto per finita locazione e so- no finita prima in via Castrense, e poi qui. La gente fa presto a giudicare, ma se si interessasse davvero alla nostra situazione, forse il giudizio cambierebbe».

Nella cucina comune, dove ognuno ha la propria macchina del gas o i fornelli elettrici, c’è Giovanna Oliveira, nata a Capo- verde, arrivata in Italia a 18 anni con un contratto di lavoro e cit- tadina italiana per matrimonio.

«Senza elettricità è stato bruttis-

simo: devi scaldare l’acqua per lavarti, devi andare nei bagni comuni con la candela. E c’è freddo, perché le pareti esterne sono a vetri. Ieri sono scoppiata a piangere al telefono coi miei fi- gli: ho 67 anni, ed è come se non avessi fatto niente. Invece ho sempre lottato». La stanza tin- teggiata di rosa è zeppa di pian- te, accogliente: «Morta l’anzia- na che assistevo, non ho più tro- vato lavoro. Quando siamo arri- vati qui, sei anni fa, non c’era niente. Abbiamo lottato per questo, ma non è così che voglio vivere: voglio una casa. Ho fatto la domanda, ma ho solo 18 pun- ti e così aspetto».

In una «comunità meticcia»

che raccoglie 450 persone di 18 nazionalità, unite in un progetto di »rigenerazione urbana» che

coinvolge coinvolge 25 associa- zioni culturali, la convivenza è rigidamente regolata: un calen- dario indica i nomi di chi ha il turno per le pulizie del corridoio e chi non lo rispetta viene messo in lista per fare le pulizie sia al piano che nel palazzo. Dieci eu- ro vengono versati ogni mese da ciascuno in una cassa comune.

Nicoletta e Adrian, romeni, hanno 30 e 35 anni: vivono qui con i loro due bimbi di 2 e 7 an- ni. Il più piccolo, che si arrampi- ca sul tavolo, è un figlio dell’oc- cupazione. «Lavoravo in edili- zia, poi hanno smesso di pagar- mi. Io lavoro in nero, e senza contratto non puoi avere un af- fitto regolare». Con soli 8 punti in graduatoria, la casa popolare è lontana, ma il loro sogno è un lavoro per entrambi, per poter

comprare una casa e lasciare le due stanze in cui Adrian ha rica- vato un bagno privato. Un lusso qui dove tutto è in comune. «In questi giorni ci siamo arrangiati cucinando quando c’era luce e mettendo a letto presto i bambi- ni, ma non sapevamo dove fare la doccia, e abbiamo ricaricato i telefoni nei negozi». I bambini di Sara Spinoza, 33 anni, peru- viana, hanno pianto a lungo:

«Non capivano cosa stesse suc- cedendo, avevano paura, si sve- gliavano di notte». Ma quando il cardinale si è calato nel tombi- no, tutti hanno esultato: «Non sapevamo se piangere o ridere per la felicità». Patrick Compao- re, 32 anni, nato in Burkina Fa- so, è arrivato in Italia a 15 anni per ricongiungersi alla madre. È un giovane padre separato, con contratto part-time da pasticce- re e uno stipendio che non basta per affitto e alimenti: «L’altra se- ra molti di noi hanno sperimen- tato per la prima volta il signifi- cato della parola solidarietà, ab- biamo visto i “duri” piangere . E noi che ci sentivamo abusivi, ab- biamo visto i genitori della scuo- la Di Donato, gente che non ci conosceva metterci a disposizio- ne la doccia, le lavatrici, uno spazio nel frigo. L’effetto di un gesto grandioso». —

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REPORTAGE

MARIA ROSA TOMASELLO ROMA

ASSUNTA PASQUIRE INQUILINA

A 80 anni lavoro

ancora come donna

di servizio per 250

euro e nonostante

due tumori

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