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Sullo sviluppo incrementale  Domanda

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Academic year: 2022

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Sullo sviluppo incrementale 

Domanda 

[…] Partecipando al progetto di Ingegneria del software, ho riscontrato (“mi sono sorti”, NdR) alcuni dubbi  durante la stesura del documento "Piano di Progetto": 

1. come gruppo abbiamo deciso di adottare il modello (di sviluppo, NdR) incrementale, ma siccome tale  modello prevede un passo di analisi dei requisiti all'inizio di ogni incremento, mentre noi l'analisi dei  requisiti la dobbiamo completare prima della RR, è possibile adattare (ovvero togliendo il passo di  Analisi dal modello)? 

2. nella sezione Pianificazione, avendo suddiviso la durata del progetto in diverse fasi e degli incrementi per  ogni fase, è sensato pianificare anche gli incrementi? ovvero pianificare quali requisiti si vogliono  progettare‐implementare in un incremento? 

Risposta 

La formulazione della domanda mostra diversi fraintendimenti concettuali (sulla natura del modello di  sviluppo incrementale, sugli obiettivi della RR, sulla nozione di fase), che è importante risolvere prima di  procedere oltre con le attività di progetto. 

Il modello di sviluppo incrementale vede il progetto come una successione di rilasci (prima interni e poi  esterni) che approssimino sempre più da vicino, quindi per aggiunte successive, il prodotto software atteso. 

Ciascuno di tali rilasci è sempre il risultato di un ciclo veloce, e non esaustivo, di analisi‐dei‐requisiti‐

progettazione‐codifica. La natura incrementale dello sviluppo richiede che ogni ciclo successivo non  contraddica il precedente, ma aggiunga a esso. Perciò è necessario che l’analisi dei requisiti e la  progettazione del primo ciclo creino basi solide (di comprensione del problema e di impostazione 

dell’architettura della soluzione software) che permettano a ogni ciclo successivo di occuparsi di raffinarne  aspetti aggiuntivi (di dettaglio e non fondamentali). Adottando il modello incrementale, l’analisi dei  requisiti è completa solo all’inizio dell’ultimo ciclo di incremento, ma la natura del problema e quella della  sua (possibile) soluzione sono chiariti presto abbastanza da poter decidere (pianificando per tempi e costi)  quanti cicli di incremento prevedere e su quali aspetti concentrali in modo compatibile con i vincoli di  progetto. La più efficace prassi di sviluppo incrementale oggi conosciuta è nota come Continuous Integration,  il cui obiettivo è che ogni rilascio sia costituito da un eseguibile funzionante e verificato. Altre modalità sono  possibili, diverse da CI 

Nel nostro progetto didattico, la RR richiede al fornitore di descrivere come ha compreso il problema,  iniziando a pensare come pensa di risolverlo. La prima cosa si documenta nel documento Analisi dei  Requisiti; la seconda cosa si concretizza attraverso prototipazioni che culminino con la Proof‐of‐Concept  oggetto della RP, e una pianificazione che distribuisca attività e risorse nel tempo entro i vincoli dati. Il  fornitore che adotti il modello di sviluppo incrementale, dovrà predisporre un piano di progetto che  permetta alla coppia problema‐soluzione di maturare attraverso una successione di rilasci come sopra  illustrati. Perciò, la comprensione del problema in ingresso alla RR dovrà risultare sufficientemente solida  nei suoi aspetti generali da convincere il committente che il fornitore abbia trovato una strategia 

plausibile (per costi, tempi, soluzioni tecnologiche e progettuali) per arrivare al prodotto atteso attraverso  approssimazioni incrementali. Al contempo, la comprensione del problema all’ingresso in RR non potrà  raggiungere il dettaglio finale, perché quello sarà il risultato di cicli di incremento successivi.  

Come spiegato nella lezione T14, la nozione di fase all’interno di una pianificazione va interpretata come il  segmento temporale (nella scansione di calendario di progetto) delimitato da due milestone successive. Il  punto di verifica di ogni milestone è il raggiungimento, dimostrato, di una determinata baseline. Nel modello 

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incrementale, le baseline sono i rilasci, e la fase il singolo ciclo incrementale. L’ingresso in RR, che è il punto  di avvio del nostro progetto didattico, è la prima milestone, e la natura della baseline a essa associata (per  obiettivi soddisfatti e requisiti coperti) dipende dal modello di sviluppo adottato dal fornitore. Per ovvie  ragioni di sostenibilità, gli obiettivi di ogni fase, e di conseguenza le attività da svolgere in essa, devono  essere pianificati prima che quella fase abbia inizio. Nel caso di adozione di modello incrementale, per le  ragioni sopra esposte, la pianificazione iniziale (da presentare in ingresso alla RR), non può entrare nel  dettaglio interno di ogni fase. Tuttavia, allo scopo di assicurare il rispetto dei vincoli di tempo e costo del  progetto, essa deve riservare risorse adeguate a ogni fase, e per questo deve fissarne abbastanza  precisamente gli obiettivi. 

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