Nel corso degli anni si è cercato di eliminare l’applicazione di particolari coefficienti correttivi di natura empirica, che introducono nell’elaborazione un margine di approssimazione, e di conseguenza, di errore.

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CONCLUSIONI

Una lunga serie di metodi di dimensionamento delle pavimentazioni aeroportuali è stata illustrata all’interno di questa tesi.

Nel corso degli anni si è cercato di eliminare l’applicazione di particolari coefficienti correttivi di natura empirica, che introducono nell’elaborazione un margine di approssimazione, e di conseguenza, di errore.

Già con la sola considerazione dell’effettivo posizionamento geometrico dei carrelli sulla pista è stato migliorato in maniera considerevole il processo di dimensionamento, facendo così riferimento ad un più realistico stato di sollecitazione di progetto.

L’utilizzo successivo della curva di distribuzione degli aeromobili ha eliminato l’incertezza dovuto all’applicazione del P/C ratio, il quale, anche se continuamente aggiornato, non poteva mai rispecchiare la reale situazione comportamentale dei velivoli durante le varie manovre a terra.

La pratica applicazione di queste considerazioni ha determinato una riduzione degli spessori della pavimentazione che è stata valutata nell’ambito del presente studio, confrontandola con i risultati ottenuti con l’impiego dei metodi precedentemente utilizzati.

L’individuazione però di una nuova curva di distribuzione, che rifletta una situazione di traiettorie dei velivoli sulla pavimentazione maggiormente canalizzata , determina la necessità di pavimentazioni con spessori maggiori degli strati in grado di fornire un’adeguata portanza a parità di spettro di traffico.

Si evince così l’importanza di condurre studi sempre più appropriati, per la

determinazione di una curva di distribuzione, che consentano di giungere ad una

progettazione che possa rispondere il più possibile alle reali condizioni di

utilizzo della pavimentazione.