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ESPERIENZE E RIFLESSIONI

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Academic year: 2022

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Francesco Lavagna

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ESPERIENZE

E

RIFLESSIONI

SOfRA

LA

CARIE DE'

DENTI UMANI

COLI/AGGIUNTA DIUN NUOVOSAGGIO

, svli

RIPHODUZ10NE DEI DENTI NEGLI ANIMALI ROSICANTI

FRANCESCO LAVAGNA

CIPKIOIB DOTTOREINMEDICINA Dell'ImperialoAccademiadiGenova, sMembrodallaSocietà

ItalianadelleScienze, Lettere,e Bella Art!.

GENOVA,

1812, DallaStamperiadiGiaciuto Boniudo,

PanidelleScuole Pie, N.«i*5S.

(6)

Quest'Operaèposta sottolaprotezione della Legge.

Gliesemplari qui sottoscrittisaranno soli legìttimi.

Prezzofr.*2,e.™' 18.

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(7)

ALL'EGREGIO SIGNORE MISIGNOR

GIOVANNI MONTICELLI SOTTO-PREFETTO

nelCircondario di Porto-Maurizio, DipartimentodiMontenotte.

Signore,

(*1_jAMedicinanacque contempo-

«rancamenteall'uomo dal bisogno, e

«ricevèleprime mossedall'istinto,»

(8)

J

IV

Siaccrebbe poscia successivamente dai fatti,che si multiplicaronoin ognitempo;talchédivenne in fine quelramodi scienzadie per la sua grandeutilitàlaGrecia favolosa fecediscenderedaOsiride,da Apolline,da Oro,edaaltreDi- vinitàtutelaridella sanità.

Eglièperaltroa*nostrigiorni principalmente,che lenozioniin Medicina furonospintealdi là di queilimiti,chesólisembravano fissarneilperfetto,e totaleingran- dimento.Irapidi,e maravigliasi avanzamenti dellaChimica,della Fisica,e delle Scienzetuttenatu- rali,irradiarono sull'Arte salutare unaluce tantopiàvivida,quanto.

(9)

pia esse stessesitrovavano rischia- rate,edabbellite.

Ma

sebben laMedicinain quest' ultimitempi siasi slanciata,direi quasi,diunsaltoprodigiosoa quello splendore,egrandezza, dicui appena sembravasuscettibilecol rivolgimentodipià e pià anni; tut- taviaifonti delle scopertesonben lontanidalV essere esausti,enon losarannogiammai,siccome non puòessereintieramentesviluppata la natura, cheilMedicoesplora, e contempla.Un campòvasto res- teràmai semprealMedicorifles- sivo,onde dilatareiconfinidella scienza colla scorta dell'esperienza, e dell'osservazione,che sole pos-

(10)

VI

sono /issareiveridogmiinalte' rabiliallosfumar delle ipotesi, e inmezzoaiframmentirovinosidei sistemi.

Penetratodaquesta verità,sono lesperienSP, principalmente sugli animali,che io ho moltiplicate nelle miericerche; edietro queste, e ben lunglw riflessioni,pervenni final- menteadinnalzare nuove teorìe,e nuovi fatti,di cui lamaggiorparte interessanodavicinol'Artesalu- tare,edaltrinelmentre die diri- gonosudiessaqualclwraggio riflesso,sembranoappartenere piut- tostoallanaturale scienza,edalla Fisica,anziche allaMedicina,

A

Voi,EgregioSignore,iode-

(11)

VII dico questi fatti, ecotesteteorìe, dieperòson frutto digiovanili fatiche:a Voi,cuilaintegrale prosperitàdellePopolazióni,che meritamente si affidarono alla vo- stradiligenza,forma**ilvotopiù, dolce del vostro cuore:aVoi,che tantoamateiprogressi della

Me-

dicina,siccome chiaro lodimostra lasollecitudine,con cui faceste no*

tomizzare la maravìgliosa mostruo- sitàdiumanaspecietche riceveste ,

nonliaguari,dauno dei vostri amministrati:aVoi

ma

io nonsongià qui per tributarvii meritatielogj,nèlamiarozza pennabasterebbealinearli,nè la vostra modestia soffrirebbe lamia

(12)

Vili

intrapresa

V

intieravostraPopo- lazionevisarà perosemprericono- scente,ne potràgiammaismenti- care,cheallevostrepremureè dovuta laformazionedel Comitato diVaccinai*Porto-Maurizio, per cui multiplicati Vaccinatori,inco- raggiatida untantoAiecenate

,

ebbero la dolce,ecommoventesod- disfazione divedere strappatimi- glìajad'individuibambini al fla- gello distruttore del vajuolo;peril che stupiscono finalmente,sicon- fondono,esiavvilisconoiprofani de trattori dellaMedicina,e rico- nosconouna volta, che l'Arte nostra haqualche cosa di Divino.

Accogliete,oSignore,questa

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miolavoro benignamente; è tenue ildono,ìlso,

ma

ètuttociò,die perora le fragili mieforze tributar possono alle grandi vostre qualità.

E

perciòchemipermetteste di presentarlo al Pubblico sottoivostri auspicj,noniovichieggo,che lo proteggiate dalle scilinguate lingue dei Zoili, degli Aristarchi, e dei Menippì,che spargeranno forse su dì esso le loro declamazioni.Pro*

testockesfuggiròmaisempre le

lizzecon cotesti; siccome sapròbuon gradoallecritiche riflessioni dei Dotti imparziali, animati dallo spi- ritodella verità.Vichieggo bensìt che riceviate l'operamiaqual at- testatodì alta stima, e venerazione,

(14)

X

cheivostritalenti,lavostrabontà, leamorosevostre sollecitudinigià dalungotempom* inspirarono;e chemicrediatesempre mai

DiVoi, o Signore,

Devoti™ ed Obbed.mo Servttora Vìaircesco Livicni.

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INTRODUZIONE.

etdin Tiva»;Wtii fcmibui, Iman- (or«Icliitojeosofficinaejbinemille malorumoccasiono.(BpgtirìD*

Meiiie.Suljd.po^. ni. Con.XIII )

Lo

studiodelle malattiadelleossa,edei dentidovrebbeesserecoltivatocon eguale diligenzadalMedico,edalChirurgo,I grandi rapporti,che passano fra questedue sostanze inciòche spettaallaloroforma- zione,ed alla loro organica struttura, avreb- berodovutogiàdagrantemporiunirequesti dueramidistudiomedicoavantaggio degli ammalati,eperiprogressi dell'arte salutare.

Ellafuciònondimenofinoaquesti ultimitempiriserbata la curadellemalattie deidentiadalcunicerretaniorgogliosi,ed ignoranti,lecui viste pratiche tuttesiridu- conod'ordinarioasradicardestramenteun dentequalunqueaddolorato,pocoloroim- portando seildentesia,onoirreparabil-

(16)

XII

menteintaccatonellasuatessitura.Onde abbatterel'insania,el'avariziadiquesta razzadisciapìtisorsero,non haguari,dei celebriMedici, e Chirurghi, le di cui opere sparse di utili ritrovati,disode riflessioni,di ragionamenti severi,e filosofici,lirttino diradato non pocola caliginefolta,che occultava l'o- rizzonteinquestoramointeressantedipra- tica Medicina.Dopolelorolodevolifatiche, per cuisiacquistarono diritto alla riconoscenza nostra,ilciecoempirismo, senonsembra pienamentesbandito,cominciònondimeno abarcollare in faccia allaluce,che loabba- gliava.Ligialapratica di teorie più stabili ,

è feconda di mirabili vantaggi,checilasciano ancor possedere la dolce speranza diaumenti ulteriori.Eglièper altrodaiMedicidei nostrigiornispecialmente,che noidobbiamo aspettarcidivedere saziate lenostrefilan- tropichebrame:essisono penetratipiùdi ogni altro dallagrande utilità,cheunasana dentaturapuòarrecareairumana economia organica.Seidentisonocariati,anneriti, eradicati,scompajonole attrattive lusinghiere del volto;laloquelanonèpiùcheunsuono disaggradevolerozzamentearticolato; e l'im- portante uffizio della masticazione più abboz-

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XIII zato,checompitoè sorgente inesausta d'in- comodimultiplicì,chetengono dietroalla imperfetta concozione deglialimenti.

Seperò l'etiologla,e lapratica dellema- lattiedelleossa,concuiideutimantengono sistretti rapporti,sembraportata direi quasi all'apice disua perfezione,medianteilavori pregiati diTroja,diFlajani,diHunter,di Scarpa, diBoyer,diRicherand,ec,nelle malattiedeidentimiparve discorgere tut- taviadellevastelacune,chenonsarebbe per avventuramalagevolediriempireesat- tamente;iononpretendo però di riuscire in taleimpresa;ionon parlo che della carie;ma fulacarieappunto,chemiparve più d'ogni altramalattiameritevole di essere sottoposta adulterioreesame;giacchénonpresentava finora,che ipotesi insulse, ragionamenti fal- laci,praticheinutili,o dannose.

Eperciòcheriguardaspecialmente le cause della carie, deifattimenodecisivi,ed avverati, delle ipotesimenoverosimili,gui- datedaragionamenti assaipocolusinghieri, occuparonomai sempreilluogo della verità, efurono postid'ordinarioincampoquali cagioniirrevocabili,eindubitatedìquesta malattia.Eglisembrainvero ripugnante alla

(18)

XIV

sodaragione,edallaveritàdei fattiitvoler annoverare fralecause piùcomunidella calieiltartaro,che iu molti soggettisiac- cumulasoprailcorpo del dente; gli ossici, o acidi,cheammollisconoalquanto lo smal- to;l'attrito,chedopoqualchetempoper- vieneaconsumarloonninamenteall'apice deldente; e mille altre insignificanti, oto- piche,oduniversali affezioni della macchina.

Bisogna confessarlo,che fra le tante cagioni supposte,anzichédimostrate,siè inogni tempotrascurato d'indagare laverità,edi assegnarelapiù.frequente,erealeca- gione della carie, la qualedebberiporsi,a mioavviso, nellecalde alimentari sostanze, chevengonointrodottenellacavitàdella bocca.

Ioso,chemolti celebri autorisiaccinsero adindagare scrupulosamente le cause della carie,emolte neaccennaronocreduteda lorocapacia svilupparla;manessuno,per quantoè amenoto,annoveròfra le stesse ilcalorico;oppursetalunosembròfarne alcuncenno, ciònonfuche inmaniera troppovaga,ed indeterminata,che sfuggi facilmente allamemoria;siccome quella cau- sa,che nondimostratadovevaassaipoco

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XV valutarsidalrigidoPatologo.Eglièper verità sottodate circostanzeesclusivamente, cheda talunosiriguardailcaloricocome causa valevole a sviluppare la carie;sipre- tendeerroneamentedaMaquart(i),che ilcaloricodasesolosìainetto a produrla;

cheinveceilfreddo,edilcaldo,iquali spessosiavvicendanorapidamente,formino unacausasufficienteadeffettuarla-Mase prescinderevogliamodaMaquart,edaqual- che altro, chesembròdivedere nell'alterna- tivadicaldo,edifreddo,unacausaba- stante a produrre qualche volta la carie;noi cerchiamoinvanoalcuncennodel calorico comecausa della stessa nella granfolladei moderniautori,cherapidamentesisucce- dettero.Sebramassi di farpompa,edi sfog- giareunafaticosaerudizione,potreicitare a tal propositoPlenk(a), Petit-Badel (3), Gariot

(4),Lafourge (5),Montcggia(6),

0)Eiiciclop.Mei.art.Denis.

(?) DeiMorbi deiDemiedelleGenfiVe.

(5)Enciclop.Mei.art.Denti, (4)Malad. delabouehe.

(5)LArtdu Dentista,|ia|>.5j.

(lì)InttitiaiuniCkirurg,pari.5,pag.fia.

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XVI

Colle»(i),Ricliter(2),e molti altri,nelle opere deiqualinonè fattamenzionedella causa,chevengodiaccennare.

Maleopere di alcuni antichi scrittoriben potevanoper altro somministrare materia con- venientea dellesoderiflessioni,lequali, fiancheggiatedaalcuni fattitroppo ovvj nella pratica,dovevanoesserefecondediconse- guenzeluminose sull' origine della carie. Egli èvero,che gliantichinonparlarono diret- tamentedel caloricocomecausa della stessa, maAvicenna(5),Fonseca(4), Foresto (5),non mancaronodi asserire, cheilfreddo,siccome ilcaldosono ai dentiegualmenteperniciosi, quantunque non vengadagli stessi profferto, chevalgano queste cause isolate a produrre la carie;anzi èd'uopo riflettere,che Avicenna, eforseconlui gliAutori sopraccitati, rico- nobbenecessaria l'alternativadi caldo, e di freddo,poichénontralascia d' inculcare,ad

(1)Ehm.diMedie. Prat.t.2,pag. 34.

(2)EUm.diChirurg.Tradur.diT. Volpit. iv, pag. 114.

(5)Lib.Canon.lib.5,fonie, c.pr. 7, pag. 348.

(4)Communi,in tept. lib.Jplior.ltypocrat. pag.2i3.

(5)Lib. xivDeaegrit. dentium,pl»s. iv,pag- 9»'

(21)

Sevi*: oggetto di conservareidentisani, di evitare ilfreddo grandedopoilcaldo,edilgran caldodopoilfreddo.

Glialtrimenoantichi scrittori,efraessi Hoffman(i), Riverio (2), Fernelio (3), Pa- reo(4),ec.,nelladicuioperasivede registrataunalunga seriedicause ridicole, affatto,edipotetiche,nonfannoilpiù pic- ciolocennodel caloricocomecausa diuna qualche affezione morbi fica nella sostanza del

denti. J

Masupponiamoancoraperunistante, che talunononvedesseneicerinitu Itavia dubbiosi diAvicenna,e diqualche altro scrit- tore,senon unafranca asserzione di quanto:

noisosteniamo; ionon vedoper altroifatti,:

eleragioni,chel'appoggino,nèlefocili spiegazioni deifenomeni,che la confermino.

Sarebbe mailaloro asserzione:unassioma riconosciuto,di cui leprove riportate riuscir dovesserosuperdue.enojose ?Questaidea èbenlontanadalvero;edallaseguente

(1)Optra twin. Phys: Medica,t.ri,p. 147.

(2) OperaMedie. Vnirers. png. 246.:' (5)Vnirers.Medie, pag. 445.

(4) Lib. *«,«p. xxyi,pog. 584,Ed.Ut.

(22)

«Vili

ragionata discussionel'imparzialeleggitore giudicherà,sel'argomento,chevadoa trat- tare,possa dirsiintieramentenuovo.

Priaperò di entrareinmateria,misia quipermessodiriportare le stesse parole di Beniara.fieli,cui, sesivuoleprestarecre- denza,noisaremo pienamentepersuasiquan- to fossero finora assaipococonosciute le cause della carie.Eglidice(i):«Nonapparisce, bche lecagioniugualmentesupposte le più;

»originariedeidenti curiosiabbianomolto

»effetto;nèconosciamoverun motivo inci-

»dente,alquale in particolare codesta af-

»fezionepossa attribuirsi.Da quantainda- ' »ghie iosono stato capace di fare intorno a

»questomalore, credo, che dobbiamopiù

»tostoconsiderarlocomedipendente, per la

»maggiorparte, da.qualche cagione generale

» recondita nella costituzione,cioèdaqual-

»chetendenzadellamacchinaa produrre

»ilguasto,o distruggimento di questa parte

»peculiare.Iopoinonpretendo di spiegare t>lacagione di questofatto.«Sono adun- quelecausedellacarie,per confessione di Bell, cotanto oscure,edequivoche, cheftja

(0batti.Chìnrg.trad.,diil'Ingl.t.iv,pag.17/,.

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XIX le molteplicisuppostenonsisaprebbe a quale attribuirsiin particolarecotalmalattia.Egli sospetta,che possa dipendere nellamaggior parte dei casidaqualchecagionegenerale reconditanellacostituzione,Aicuinonin- tende per altro la natura,nèlapeculiare manieradi azione sopra ladurasostanza del dente.Maè questaunasemplice ipotesi,che nonviene fiancheggiatada provebastanti.Io spero di provare pel contrario,che la carie è or- dinariamenteilrisultato delcalorico,ilquale sisvolge dalle calde sostanze alimentari.Senon entro per ora nelleprovediquesta proposi- zione, egli è perciò, che conviennondirado rovesciare,priadi stabilirlefondamentadi unqualche novello edifizio.Nonsaràquindi fuor di proposito, avanti diaccingermiadinal- zare lamiateoria,ecome milusingo, sopra stabilibasì,trionfardelleobbiezioni,o tentar diridurre inun mucchiod'informi rovinei moltiplici edifizjsullecause della carie,che sinoa questotemporitardaronoiprogressi inquesta parte interessante di razionaleMe- dicina.Noi comincieremopertanto dall'esame dellacollisionedeidenti fra loro,chevenne mai sempreravvisata qual' ovvia cagion della carie,epassando a rivistamanoamano.

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edanalizzando,edistruggendolediverse suppostecagioni,come,peresempio,glì ossici,oacidi,leaddolciatesostanze,la materiatartarea,ilfreddo,lerapidevicende ditemperatura,ilfumoditabaccoele multiplicateacrimonie,verremofinalmente alleprove decisive, e conchiudenti della no- strateoria,eda stabilireun nuovo metodo curativo.

(25)

ESAME DELLE CAUSE ESTERNE, CHE DAGLI AUTORISICREDONO BASTANTI ASVI- LUPPARE LACALIE.

%.ì.

L'altriioprodottodallamasticazionenon debbeannoverarsifralecausedelia carie.

Plencj,e moltialtri,che è superfluodiqui annoverare,riconoscononell'attritofrequente delia masticatoneuna causa possentedistiuggitricedrillo smalto, per cui l'ossea sostanza rimanendo spogliata, siannera facilmente, esì caria.Quindiimolaripili frequentemente canati,perchèivilosmaltopiù fa- cilmentesidistrugge. Simile argomento, per quanto ..concludente,ed energico possa mai ravvisarsi da co-

loro,che scorrono sudiessoco! pensiero veloce; egliperònon è figlio, chedipretta fallaceanalogìa:

Noi lo vedremo poco dopo chiaramente.Siconsideri per ora soltanto,che molti fisiologi,ed anatomici diLunanon dubbia,nonhanno esitato a deporta

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francamente,chetavitreasostanraileidente, la qualedalfrequenteattritovieneincessantemente consunta,èaltresìcontinuamenterigeneratadai olitovitaleprocesso. Fallopio (i), Vesalio (a),Fer- nelio (3),15elaHire,ilGrand Haller (4),Valmont Bomarc (5),Plenck (6),Richerand (7)sipossono fraglialtriannoverarlida questa parte:ed in ciò secondano l'idea di Galeno,cuiDiemcrbroeksom- ministraun fatto,chetendead avvalorarla:egli racconta,che undente essendosi sradicato, l'op- posto dellamascellacorrispondentes'Innoltrò tal- mentenell'alveolodelprimo,chequasituttoil vano neltempo della masticazione ne veniva riem- piuto (8).Nèmancano esempj di denti umani,che in soggetti di matura etàsividero ricopertidìsmalto pcrtin nella partepiùsottiledellaradice. Siaggiunga atutto ciò,<^he ivecchidentidel Fhyscter,come osservaCuvier,sicopronocoli'andar deltempo anchealdisotto dismalto durissimo (9);cheidenti incisivisuperiori delle marmotte,rotti ,e speziati in

(1)Obs.AnaU pag. ag.

{2)DeCorp.Hum.Fab.lìb.1,cap.ari, (5)Univcrt.Medie, png. 446.

(/,)Prim. Linn. Phisiol.

(5)Dietim. Rais. d'Hill, nat.latti,tv,pag.107.

(6) Op.cit.pag. 36.

(7)NuoviELem. diFisiol. t. 1.

(0)Anal. Hb.».

1(9)AaaUcamp.t.5,pag. 108.

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(27)

3 varieguisenelloro corpo,airiproduconocollo smalto facilmente,comeebbe occasionediosservare ilcel.NaturalistaItalianoilProfessorMangili (i):

cheidenti incisividiambeduetemandibolesiri- producono intieramente con una sorprendente cele- ritànei coniglj,lepre,porcellini d'India,sorci,e ghiri,comelesperienze più volle ripetute mi hanno chiaramente dimostrato (ì).Siriuniscanooratutti questifjtti;siesaminino <:onocchio imparziale! e non sembreia per avventura intieramente improba- bile,che lo smalto consumatosidall'alitilosiripro- ducaalpunto tale, che l'ossea sottoposta sostanza non possaesseregiammai discoperta,onde aver luogo l'annerimento, etlacariedella stessa.

Maiovoglioammetteredibuonavogliacon Bichat(3),Soemmering(4),Hunter(5),Pro- chaska (6),Fattori (7),e quasituttiifisiologi ,ed anatomicidelgiorno,che lo smalto dei dentinon

COSaggio di Osservazioni per servire alla Storia P/atur.deiMommi/, soggetti a letargo.

(a)V.ilmio Saggio di sperienze sopra la ripro- duzionedei denti negli animati rosicanti.

(3) Anatom. gener.t.5,pag. 87.

(4) Anal.t.r.

(5) Storia Natur.de' denti umani; Op.trad.dall'In- gleseda P. Roddaert.

C6)Obtarv, Anatomicaede Dccrcm. dentìum cerp.

fiumani.

(7) Lezioni diA'or.t.

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piùsiriproducauna volta consumato (i):sarà per1 questa causalacariepiù frequente nei molari?Ciò no» è verosimile. Se un osso qualunque del nostro corpo,cuiun ferro tagliente, asportandonelamolle sostanza soprapposta,esposealcontatto dell'aria, cliene circonda;sequest'ossorestatalvolta,ma non sempre, invaso dalla carie, noi non possiamo conchiudcrc per questo,cheildente privatoinqual- che punto dì smalto,debba cariarsi con parifacilità- Lavitalitàdeidentiènon pocodifferentedalla vitaleenergia delle ossa:ed unaprova convincente P abbiamo nella maggiore complicitàdiquei primi.

Nonpossono pertanto non essere dissimili,diforza almeno,quellecause,che credonsi atte a generare una morbosa affezione nelle parti per tessitura fra lorodisuguali:èquestoundogma,che indarno cercheremmodioppugnare.

Iodomanderei d'altronde,perqualragionegli incisivisuperiori,isuperiorimolari,edidenti per- manenti,quantunque piùrobustialquantodegli

(i)Hunter (op.cit. )spiega [osservazionediDie- meibiotkdallatendenza,cheIlailprocessoalveo- laread allungarsi;tendenza,die facilmeotosieffettua non ritrovando più alcun ostacolonetdanteopposto.

Aggiunge Prochaska,(op.cit. )cheildentenonritro- vandoilcontrapposto sudicuiesercitareilsuo attrito, siconsumadimano, ondo appare più lungo. Tale è puro l'opinionediGiitanner.( Trust, dellemulatti*.

4ébambini,t.l,pag. )G».)

(29)

s inferiori,e dei denti decìdui,siosservano ciònon dimenotormentaticonmaggiore frequenza dalla carie?Certamente,cheunfattodisimilenatura non può ottenere se non unadifficile,emal adatta spiegazionenell'ipotesidell'attrito;poichél'attrito non è punto dissimile nei molari di ambeduelema- scelle;che anziisuperioripiùrobustidovrebbero necessariamente distruggere più presto losmalto dei dentiopposti.

RiflettePetit-Radel, Gariot(i),Monteggia(2J, chelacarienegliincisivisuperiorisisviluppa nella partepiù altadellacorona,anzi chenell'inferiore estremitàdellamedesima,ovehaluogoilpiù grandeattrito.Hunter asserisceeglipure,che co- mincialacarienellaparte laterale deldente,quan- tunque lontanadall'attrito(3).Questo fatto,che iopoteiconfermarefacilmentesopraunnumero graode di denti,almio scopo confacentc,lodiviene dìvantaggio,sesiriflettecon Prochaska (4),ebe BulliincisiviIosmaltosiconsumj assai più picsto (henon nei molari. Or selacarieavesseluogo, allorquandolosmalto dall'attrito èconsumato, egliémanifesto,chegliincisivicon maggiora fre- quenza deimolarinesarebberomaltrattati.Ed è tiócheleosservazionipiù attentesmentiscono aper- tamente.

(1)Traitd des maludìat de la bouche,pag. 194.

(a)Imitivi.Chirurg.par.3,pag. 621 (5)Op.cit.pag, 186.

(4) Op.clt.pag. 56 7.

(30)

e

Esaminando poi mi numero grande di dentimo- laricariati,chericevettiindono dalle mani di un abileDentista,ho potuto convincermi,non che dallo inultipiicateosservazionidamefallesopragli ammalati,chenella,massima partedellevolte,la cariesifastrada,esiapre\inforo nelluogosu- periore del corpo del dente,ossiaversolacorona; e se talvolta compare all'apice del corpo,ellacomin- cia amanifestarsi,comeavverteancora Petit-Radcl ( luogocit. )in quelle picciolecavità,chesitro- vanotra lecuspidideidenti;masisa,che questo cuspiditrovandosi inpiùfrequenteattritofraloro, sonoappunto quelle parti del dente,incui losmalto siconsuma con maggiorTaciliià(1).

Dunquelacariesupponendolailrisultato dell'at- trito,dovrebbe manifestarsi da prima in queste parti ,

anziche nelle iosscttc intermedieallecuspidimen- tovate,etantomenone'luoghipropinquialle gengive,ossia nellacorona,làdovenonsiestende lapotenza distruttivadell'attrito.

Frochaikaha dimostrato,chelecuspidi dei denti siconsumano negli incisivi (a),siccome nei canini, eneimolari:restaalloralosmalto inquesteparti distrutto;l'ossosirimanediscoperto,eapparisce diun colore fiavescente.' Egli ha distinte con qual- che esattezzaleepoche diverse della vita,incuila

(1)Pruchaska,Op.citat.

p.3(ì;.

(2)Identiincisivipriachedall'attritosiano al- quanto consumalisiosservarlo tricuspidali.

(31)

vitreasostatilapiùnonesìstenell1infimaparte dui corpodiquesto, odiquell'altrodente. Intie- ramente dispersa nei soggettiincurvatisottoilpeso deglianni,piùnon resta,che l'osso sottoposto a triturareglialimenti.Ciò non ostantelacarienon

•isviluppaperquestacagione,sebbenl'ossosi consumi talvolta in breve tempo. L'Autoresispiega abbastanzachiaramente su tale proposito, e tanto interessada vicinoilmio scopo,che ionnn posso tralasciar di riportaretesue parole medesime:-Pa- -tet(diceegli)(i).substantiamdentisrjsseam

•possepermultos annosnudamesseexpositam,

•tamaeri,quain di versa e qualitatialimentorum ,

»pottdentorumque,quintamen dedoloreden-

»tium,conquerendumIiabeamus,autdente-i ,

»proptereaquod in his detrictis substantia ossea

•pateat, cariosìreddantur,et vidi plurcs dentes, -inqnibus perviolentummorsumportiocrustae

«ailamantrnaeseparatafuit,quitamensicper

»pluresannosperseverarunt,quin aut dokrent,

»aut carieafficerentur. -AncheGariotsostiene Con Prochascka,chesisono veduti dei denti rima- nereperfettamentesaniquantogiialtri ,sebbene mancasse per frattura una parte della corona (2}.E identistinon limanotalvoltagranpartediun dente,senzachelarestanteporzionevenga acon- trarrelamalattia,dicuisiamo attualmenteoccu-

0)Op.citai,pag.385.

(ijOp. «fot, pag.190.

(32)

8

pali?Sidice,che èduopo andar cauti in questa Operazione pernon distruggere tutulacrostaada- mantina; ciò che darebbe luogo allo sviluppo della carie.Magliabitantidell'isoladiGìavanon abba- cano certoalleammonizioni de' nostri Chirurghi, poichénonsi saperqual bizzarro sistemasilimano identifrequentementefinoa ridurliadunacon- siderabilepiccioleaza(i).

Ecco ciò che nescrisseilViaggiatoreCooksu quest'abitudine degliabilatoriIndianidell'Isola di Giava,e principalmentedellacittàdiBatavia:Ut usent l'extremite desdenls desmachùires supéricure etinférieureuveeune esphee de pìerre à aigiùser jus- qu'à ce quellessolertiparfaitement égalesetpolies, ensortequ'ih enrelranchent l'épaisseur d'enviroa une demi-tigne;ilscreusent ensuiteau milieu des denlsde lamachoire supirieure,un sitfon parallèle aux gengives,etd'une projbndeur égaleau quart de l'épaisseur de ladeut,desorteqit'ìldoitaller fori au-delàdecequ'onappellei'émail,qu'onne peni enlever,suirantlesdenlistesd'Europe,sanien~

dòmmagerla deal.Cependant nous n'en avons pai vaunesculedegdtécparmi ees pcuples,quiont aduptèl'usage universcld'entitlonnerl'email (2)' Gariot,emoltialtriconluihanno osservato,

(0Recueit dei FoyagesdelaCompagnie de Mol- lando,1.1,psfi.5ga.

(2) Piemior voy.igeilc CooktriidddnslaBibliolliique puiUlii'edes voj-ages,pjr Ilreton,t.Xftt, pag.itS6-

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(33)

9 chedopo un tempo più omenolungolaradiceli dentesiconsuma egualmente cheilcorpo.Questa effetto probabilmente è dovutoall'urto,che soffra laradice controilfondo dell'alveolo:eMouteggia asserisceinfatti ,cheundentepiùlungorende dolorosoilcorrispondentedell'opposta mascella ,

facendoneurlarelaradicecontrolaparteinterna dell'alveolo (0-

.IlSignor Escluse sostienepure,cheaidenti di

latte siconsumalaradiceperilmovimento imper- cettibiledei dentidall'infuoriall'indentro(2).An- cheilcelebreHuntecnon ricusaaidentiun leggier movimento (3).

Se noiabbiamoriguardoasigrande autorità, e d'altra parte,senoiconsideriamo,cheladistru- zione dellaradiceneidentidilatte,non sembra potersispiegare inmaniera più plausibile;noisa- remo propensi ad ammettere,cheilprocesso della masticazione portiseco necessario attrito inambidue leestremità del dente, nella radice cioè,ed all'apice delcorpo;maad onta di ciò egliè nella corona, chelacariesìfamanifesta,enongiànellara- dice,quantunquemendura,e dotata divitaleener- gia superiore.Dunquel'attritonon sembra per se solobastante a produrrelacarie,giacchélapro- durrebbeegualmenteinambedueleestremità del

(1) Op.cit.pag.53.

(a)Nouveaux Elem. à Odonioì. pag. na.

(5) CuOibu dentilaiUiilusest mutui,pag. 100.

(34)

dente,chevannosottoposteadunaidentica causa.

Seleesposteragioniavesserobisognodiessere fiancheggiateda alterioriprove,onda stabilirecon piena sicurezza l'enunciata proposizione.sipotrebbe

"giungere,cheglistravasisanguigni,gliateromt, glisteatomi, eleMesse Tarici consumano non di rado l'ossosottopostoaduna considerabile pro- fondita, senza darluogo allo sviluppi della carie.

V'èdipiù:inostri cani,che s ino accostumali a spel- lareleossapiù dure, sono forse tormentati frequente- meniedalla carie?Lo sarebbero pure talvolta se voles- simo ascoltarelafavola;poichéFedrociparla diun cane,che per denti cariati fu incapacediarrestare lapreda (i);mafosseellapare questa favola l'es- posizione sincerad'un semplice fatto; nessuna con- seguenza, amio avviso, potrebbe dedursene con- trariaall'opinione damepropalata;giacché egli 4 noto abbastanza,chequestianimali,compagni iireiìparabilidell'uomo,partecipanosoventedella manieranostradìvivere,per ciòcheriguardala calde sostanzealimentari.Nonsarebbe pertantoma*

t-aviglìa,se fosserotalfiatatormentatidallacarie, quando lo sono da alcune altremalattie,chesì os?crrano frequenti nellanostra ipecie.

~Ein prova diqlicst'argomento,eglièd'uopo riflettere.chi:nonviha osservaaione,laquale di- snostrilapiù picciola traccia di carie suidentidei

(i)FafrularumUb.5 fab.w,pag. 364.

(35)

sorri,edialtriauirl>a1i,quantunquedeit in.nia ir. !<:.:benespesso dei corpi durissimi. Edidenti delianimaliruminanti,delbue, del montone, equeidel cavallo,non cheicaolinidel cinghiale,

* delporco, mancando affattoinmultipunti dellavi- treasostanza,chegliricuopra (t),siconservano ciò non pertanto sani,sanissimiper tulio quel tempo, che duralavita deglianimali,acuiap par tengo no.

Sesiuniscafinalmente,cheìSelvaggidell'A- merica,ogliAraiicani,egliabitantidiMindana, una delle isole Filippine,Tanno pure esenti(come Tedrémoinappresso§.X.) daquestamalattia, sebbenesialimentinoessipure ni»n di rado diso- stanze assaidote,ebelosmaltocifridentilacil- mente distraggono,noi saremo abbastanza persuasi, chelamancanza dello smultoèuna causa della

•carie,affatto ipotetica,immaginaria ed insussistente.

Misìdiràforse, chelacarionon può svilup- partifinchàl'ossodeldenterimanesemplice- mente scoperto;maalloraquando è abbastanza pat ladìluicavità ,

acarieintalcaso è malattia inevitabile.

Egliè certosommamentedifficile,epotreidiro rapossibìle,che l'osso giunga per causa dell'attrito .consumarsiatalpuntodascoprirel'Interna Aiacavita;potebùfiutatapartendoristrettadalla

(6)Vcgg.Bioussonnct,ftic'nioirede ÌAcad. Roy. deS Scimeli i784,oTenua,Meni,detInsiti.Ratto*

t.i,pay. 587.

(36)

t.i'licc,non perviene talvolta neppureallamera dellacorona,ovel'attritononsembrapropagare facilmentelapropriastruggìtricepotenza (i);ma quand'ancheilconsumo deldentefosseportato aldilàdeinaturaliconfinidellacavità, ellanon rimaneperciòsolodiscoperta:nuova osseaso- stanzasideponemano manonellapartepiù in- terna; cosicchéildentequantopiù.siconsuma, altrettantosiabbreviaildìluicavo dallacoroni allaradice,rimanendo tuttavia impervio,ed inac- cessibileaicorpi esteriori.Fuilpiùvoltecitato Hunter, che involò questo fattoagliinnumerabilì secretidellagelosanatura(2).

Volendotuttavoltaprescinderedallesagaciin—

Testigazionidiun tanto autore,noiabbiamouna prova abbastanzaconvincentedell'enunciata verità in.alcunivecchi,ladicuidentaturaètalmente logora daltempo, che appena deldente esteriore gualche traccia imperforalane rimane nella parte;

piùvicinaallegengive.Parimentene'ruminanti ifcorpo del dentesitrovaqualche volta quasi intie- ramente distrutto,masempre impervio,come os- serva l'autoredell'Opera intitolata;Court d'ÉLude»

Médicales.

Succedeinquesti casinei denticiòchelapa-

(1) Cavita*earum(denlium)ad medietatem co- ronileimosaepenonnihilaltiiateseexlendih Prochasrkapag. 570.

(3)Op.cit.pag. 164.

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(37)

tologiacidimostra nelle ossa.

Sulacariecomincia dall'internod'un osso lungo perfarsistrada all'esterna superficie,essavienepreceduta daun tumore sulla prime indolente.Edallorquandolamalattiasuccen- natadall'esternodell'osso s'insinua nel più interno tessuto,iltumore,che ugualmentelaprecede,obli- tera finalmentelacavità dello stesso, priachefin là la malattiasìpropaghi. Orsel'attrito,comunquevenga per esso consumatalaparteossea deldente,non é bastantea scoprirne lacavità, iodomando,come mai lacarie potràinquesto caso svilupparsi?Nel corpo osseo del dente durissimo,insensibile,divenutoancor piùduroperl'abrasionedellosmalto,ripugna, certo,all'umanointendimento; edifattipiùsopra riferitidiProchascka,ediGariot deggionoessera bastantiapersuaderlo.Iovogliociònullameno concedere perunmomento,cheallafinfinela cavitàdeldente possa rendersi palese;malacarie non ne èperciò sololanecessariaconseguenza, ( Petit-Radel) ,se dobbiamoargomentarlo da alcuni casi,incuirimase per fratturalacavitàinaspetta- tamente scoperta, lo ruppi altronde più volte a dei conigli,porcellini,e sorciidentiincisivirasenti legengive,lalorocavitàsiritrovavadiscoperta; malacarienonsisviluppò,edidentisiriprqdus-

*erocon prontezza sorprendente (i)-

CO Safgiod'aperisnzajopralariproduiioo*dai deutineglianimalirosicanti.

(38)

'4

Qaani inique però1'attritonon.siaperse stessa valevole a scoprireiacavità deldente,comeilcel.

Hunter dimostròad evidenza,noi osserviamo ciò non ostante,chenellamaggiorpartedeidemi cariatilacavitàsìfapatente,e losa jebbe foise intutti,sealcunidentinonsidiradicasseropie- maturamente da'vili,escioperati ciarlatani.

Questo fatto, che sembra a tutta prima in aperta contraddizioneconciòcheabbiamo stabilito più sopra,dimostraalcontrariochelacarienonsi fastradadall'esterioreall'internodeldente.Intal caso la cavitànonsìrenderebbegiammai manifesta, avuto riguardo allanuova ossea sostanza che ter- rebbe adeporsinellepartiinteriori.Dunquela carie dallaparteinternasifastradaaldifuori

,

lasciandoun foro d'ordinario in quei luoghi più viciniallacavitàsuccennata:talisonolapartesu- perioredelcorpodiciascundente,elefossette intermedieallacuspidideidentimolari.Questi punti deldente,oltreache presentanoilvantag- gio diesserepiùprossimiallacavità,hanno an- cora lo smaltopiùsottile,assaimenoresistente, e piùfacilequindiad essere spezzato,e dallaca- rie distrutto.

Maqui potrebbe talunoaddimandare a seme- desimo,comemailacarie,cheèsempre prece- duta,li?'suoiprogressidistruttivi,dauntumore piùomenorilevato,odaundepositodiossea materia,comemai,progredendodall'internoal di fuori,può incavarsi una strada facilmente per ren-

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(39)

iS derevisibilelacavitàdeldente?Ondefarscom- parirequestodubbiosull*espostadottrina,egliè duoporiflettereche lo smaltononsitrova suscet- tibiledialcun gonfiamento,diestensionealcuna, cperciò,alloraquando dalla carie viene ad essere distrutta,e corrosal'osseasostanza,lo smalto,cui mancainternamenteun appoggiobastante,cede facilmente,esifrange,urtato daicorpi diversi,clie simasticano.

Ognunvede però,che questa maniera di rom- persidellosmaltopuòaccaderesoltantoinquei casi,incuilacarieavràdirettalasua struggi- tricepotenza in quella parte di osso situatasull'a- pice deidentiincisivi,canini,oimmediataments aldi sottodallafossettaintermediaallecuspidi deimolari.Cheselamalattiaavesseannichilalo

,

dòche avvieneilpiù dellevolte,f osseasostanza, nella parte più alta del corpo del dente,ossianella corona;inquesto caso possono distruggere lo smalto lottile,ed aprirelacavità,leforzeriunitedella corrosivamateriapuroleata,cheaccompagna la malattia;mapiùancoraivasiinturgiditi,elear- teriesoverchio pulsanti,che lo smalto comprimono ,

« gradatamenteassottigliano,ciòchevedrempiù., chiaronelparagrafo XVII.

(40)

GBossici,oaddìnonsembranobastanti a produrrelacarie.

Ifattimoltiplici,ediragionamenti finora ripor- tati,cimettonoallaportatadiconcepirefaci 1menta qualvaloreattribuiresidebbaalleasserzionidi Maquart,(i) di Gaubio (a),edimoltialtri , iquali pretendono,cheledolcisostanze, e l'abuso degli ossicio addi,intaccandolosmalto,sianovalevoli aprodurrelacariesopraidenti.

Per ciòche spetta a questa ultima causa,noi sap- piamo dalla Chimica che1'ossico minerale,ilpiù forte,ecorrosivo, abbisognad'arrestarsialquanto a lungo sulavitreamateria deldente,ondeimmol- larlaedisunirladall'ossosottoposto.Ioposidue grossegoccied'ossi-sepionico,o acido nitrico so- pra losmaltod'un dente; e non fu chodopoun considerabiletempo,cheriusciiastaccartialcun pocodi-ii'-.dura sostanza, mediantelapunta d'un piccoloferro:GiuseppeFrankriferisce ilcaso d'unadonna, che avendo incantamimebevuto un' oncia d'ossi- septon ìco,mostrava delle macchie gialle sullelabbra;maidentisitrovavanoinuno stata presso cekè naturai e (5).

(r)EcìclOp.met.Bilie,danls.

(a)Intiitut.Palolog.Medicinat. tom.2,p;ig.23.

(3)Manuale di Tosticolog. Traduci»;, di G. Mal- faP«frau4-

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(41)

Unadonna,dicuifamenzione Rivcrio,si Strofinavaognigiornoidenticon olio di vitriuolo, 0 ossi -solfori copuro,econ questomezzoman- tenneisuoidentibianchi,erobustipertuttala Yecchiaja(>,).

Or, segliossicio acidiminerali,ipiùfortied 1più corrosivi,non sono sufficienti ad alterare gran fatto la vitrea sostanza deldelira,dovremo noi credere chegli. ossicivegetabili,deiqualisolamentetal- toltasiabu-ia,assaipiùdeboli, diluti, eappena passando nella cavità della bocca, possano alterare tumanierasemibile!acrostaadamantina e l'ossea materiasottopposta,incuilacariesolamentesi sviluppa?

La bevanda ordinaria degli Etiopi è formata col tamarindi,ildicuisapore acidulo è universalmente conosciuto (2). Ci6 non ostantesirimarca,comeuna particolaritàdiquestipopoli,cheiloro denti pre- sentano costantemente, in qualunque età vengano ad essereesaminali,un colore bianchissimo (3):che vaiquantodirechesempre sono sani, perocché lacarie,qualorsimostrasse inquestidenti,loro farebbeperdereilcolorlatteoinvaiandoli in di- versepartidello smalto.

Soloadunque chesiriflettaaquestaosserva-

ci)Oper.Medie. Vnivers. pag. 347.

(1)Buffon Misi. Natur.

(3) Operacitatapag. 45o.

(42)

i8

uone, delladicuirealitànonvorrà,iocred dubitarti,noisaremoUnlontanidall'ammetto thegliowicl vegetabilipoisaiioesserelasorger dell*malattia,che noi tentiamo di sviluppare.

Chepoitaliossicio acidinon siano granfai suscettibilidialterarelavitreasostanza deldeal iomeno convinsi vieppiùavendo immerso un der nell'aceto,dacuisolamente,dopoduegiorrj poteiradetequalche tenue particella della sostan mentovata,cou piccolo ferro tagliente.

Selosmaltoperiamonon è co.l facile ad ar

getabilivalesseroa sr.ogl.arc facilmenteidemi del propriosmalto,non ò forse più agevole ad inten- derecomelacarie,perquesta cagione,sipossa sviluppare,considerando impariialmenieifattipiù sopra accennali inciò,che appartiene alla corrosione dellosmaltoodall'attrito(V..1%.».°).

Alcuni per altro potrebbero supporrecheildente, dagliossicialquantorammollito, acquistandoun gradomaggiore di\italilì,render potessepiùva- lidiglieffettidegliagentiesteriori,comesonoti freddo,lamateriatartarea,V attrito, ce.

l'erdistrupgeiusif.iltaobbieiione,chesembra sulleprime assai concludente3iodeggio riportare

LIJllZO'J t:Ci

(43)

'9 alcune osservazioni1,chehofattesoprai denti iu- disivideglianimalirosicanti,

Identidiquestianimali,che ioho esaminati nello stato lornaturale,sipossono solcarecon pic- ciolferronellaconcava parte,eforseancorpiù facilmentesipossono consumare,chenonidenti umani, allorché degliossicivegetabilihanno agito su dtessiperuntempoassaiconsiderabile.Ma l'attrito,ilfreddo, emoltealtrecagioniesteriori supposte produttrici della carie,nonsono bastanti a produrlasui denti degli animali rosicanti.Dunquesu identidell'uomo, quantunque ammolliti alquanto dalleacidesostanze, colestecagioninon avranno un' azionemaggiore,enonpotrannoinalcua modoprodurrelapiù voltenominata malattia.

Questamaniera di ragionaremi sembra intiera' mente decisiva,econvincente,sepurnonlasba- gliozoticamente. I dentiincisivideglianimali ro- sicanti,nellostatolornaturale,sitrovanonella, condizione deidentirammollitialquanto dagli os- sici;maidenti di questianimaligiammaisiosser- vano cariati:dunquoi denti dell'uomo non lo saranno alcertocon maggiore frequenza, quantunque gli ossicisienotalvoltavalevoliad immollarlilegger- mente nella loro esterna superficie.

Iovogliospingerel'argomento ancor più oltre, econcedere cheidentiumani possano "facilmente rammollirsi per l'uso continuo degli ossici, e pos- sano ridursi allo stato, in cuisìritrovanoleossa spugnose della nostra macchina,o inunrammoh

(44)

)comunquesivogliaancorsuperiore.Ma Ìfattidimostrano chelacarienonviene a svilup*

p.rcerteinterne osciutecagioni.Ilrachitico lattantediVeirac aìdentirammolliti,ma non sscrlocosidileggieri,poi- freqentedellacarie,intendoil cai oiico, chesivolgdallecalde sostauze alimen- tari,nonhaluogo nei picciolibambini,cuila gi. somministra in alimentoilpropriolatto.

Se I.afourge,ilqualeCÌparla(lidentirammol- litiscnu carie, avesseanalizzatolesueosserva- zioniconmaggior precisioni: ed esattezza,sìsa- rebbe probabilmentescoperto,che,ancora ne' suoi casi,l'applicazione del caloricononebbe luogo.

IraÌmollifattisomiglianti,che potrei radunare, se non temessi di riusciresovercliiamenlc prolisso, rap- porteròsolamente un'osservazionelattadaPlenck: Eglivideunafanciulladi8annicoldente latteocaninodestrodellainascellainferiorepiù lungo,ilquale estratto,sitrovò tantomolle,che senepotevacomprimerecolditolaradicecla corona(.).MaTiene*,non avverte cho fosse cariato.

Le radici poi dei denti, negli animali rosicanti, giammaisitrovano cariate, quantunque sleno cosi mollida potersi facilmente comprimerecolledita.

Pare pertantodimostrato, dall'unionedisimili fatti,edaaltrimolti,ch'io tralasciodiqui ripor-

(0 Operacitatapag, 96.

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(45)

tire,clie lacarienon debba prodursi sopraildente, ilqualesitrova rammollito,esimantiene in tale statoperuntempoassaiconsiderabile.

Némiparstrano,cheidentirammollitinon sienofacilmentecorrosidalla carie,poichéinal- lora, trovandosi provvisti di maggiorevitalità,sono anche piùattiadistruggereilcaloricosoverchio, che adessiviene applicato.(V.il

§.xi.)Noi pro- veremo altrove( §.xi)cheidentiipiùcompatti, siccomeipiùfaciliaricevereilcalorico,ea tra- mandarlo nellavicinacavità,sonopiù spesso la sededellacarte.Dunqueidentirammollitiper una contraria proprietà,dicuisono dotati,an- dranno esenti da cotestamalattia,sepurnon mi s'imputaquesta illazione anticipala.

Sel'abusopertantodegliossicivegetabilinon pare bastante a rammollirelosmalto,comesem- brerebbeche fosse necessario a produrrelacarie;

selosmalto rammollito, econsumato, lacario non debbo svilupparsi,senon più di rado, come, laragione,edifattine hanno chiaramente dimos- trato; qualaltraazione recondita,aidentinociva, e produttrice della carie,sipuò mai supporre ne- gliossicivegetabili,negliossiciminerali?

(46)

§.in Lesostanze dolcisonoancormenodegli

ossicisufficientia produrrelacarie.

Penciò,che riguardaledolcisostanze,che Ri- verio,Maquart,Bunon(i),ec.suppongonoba- stamiad annerireidenti,ed a depositare sopra lo smaltocertamateriacapaceadintaccarlo,non sarebbemai questo uno spauracchio immaginato a bellapostadalledonne por distogliere dal loro pro- ponimentoi ragazzi,sommamenteghiottidelmele, deliozucchero,edialtresimilisostanze?A buon contoilDucadiBeaufort conservòisuoidenti sanissimifinoagliultimigiornidisua vecchiaja, quantunque egli abbia consumatoinogni giorno per4o anni più dì una libbradizucchero(2).Ed Avicenna,ad oggetto di conservareidentisani,a bianchi,inculcadiconfricarlifrequentemente col mele, ocollozucchero (3). Anche O/ibazio consi- glia dimischiareilmeleallatteper ovviareaicattivi effetti,chequest'ultimopotrebbesu-i dentipro-

durre(4). -

(1)Essai suriesmaladies dèi dents,pag.144.

(j) Anecd.de Medicin. deBarbeu-Dubourg, pag. 7G.

(3) Lib. Canon,lib,1 r,fenic.7,cap.1,pag.a.-iS.

(4)Coli.Medie,cap.37.

11col.Slare conservò isuoidentisanissimipertuttalaveccliinjn,ronfri- condolispesso collo zucchero.{V. GeofrovMal.Med.

t,l fpa&. 583).

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(47)

*3 Mose campò 120 anni.Aquei? epocaisuoi denti non erano tcoui (1).

Orselacariefo^seilprodotto di dolci sostanze nonsisaprebbe per verità concepireinqualmaniera quest'antico Capitano,e Legislatore conservar po-

poichèsisa,che già daeliachemolto lontanesi nutrivadimanna negliarididesertidell'Arabia;

edilsapor della manna,secondoilsacro Scritiorej eravelatitimilaejunctaecanimele.Tanto più ,

cheladosediquestadolcesosUnzaassegnatada Dio per ogni giorno a ciascunIsraelita-eraungo~

mer;laqua! dose,secondoidotti,giungeva ad8 libbre,comevietiriFeritoda Saverio Mattei (2).

Sesiaggiunga a tutto ciò, chealdirdell'au- torecitalo,gliEbrei, e per conseguenzaancora Mose,nelpenoso servaggiodell'Egitto,usavano diunabevandaraddolcitaconcopiagrandedi mele,noisaremonon poco maravigliali conside- rando,comeMosè,dopo unusosicontinuato,e grande di dolce sostanza,potèconservare ciò nulla monoisuoi denti sani,erobustiper l'intero decorso

dellalunga suavita. .

Macessalamaraviglia,senoicifacciamoari- flettere,che1'uso continuatodellamanna,por-

(1)Necdenteiittitamoti timi. Deviar,c.xxxiv.v.?.

(2)Dissertai,prslimin.allaIraduz.de'Salmit.1, dia.videlvittodegliEbrei,e degli antichi Greci.

pag.17!,e17G.

(48)

taudo secol'esclusione delle caldealimentariso-

carieè quasisempreilrisultato(V.il §.x.).

La seguente speriensa potrà servire ad appoggiare in qualchemodoglioppostiriflessi.

Holasciatopertremesiundenteimmerso nel mule, néinifupossibile,passatoquestotempo, dio:Servarc alcunaalterazionesensibilenellasua esterioretessitura,onell'internotessuto.

.Ioso,chequest'esperienzaeseguilasopraun dente svelto dalla lossella,espogliatodiprincipio animalo!*,non dee gran fatto aiutarsi dal rigido Patologo.Mad'altraparte.suldente rinchiusonuli' alveolo, suldente dotato di vitale energìa,ledolci

cheèun insiemedipicciiilicristallisprovvistidì fluidobilicante(§.xi):e so d'altronde, chelì.Bell, quell' ingegnoveramente benemerito dell'ArteChi- ad oggettodiprovare,selacariepoteva essere l'citellodialcuneparticellepulriditutraidenti rinchiuse.Haeglipostoun dente appenaestratto dall'alveolo,edun dente cavato già da moltotempo inmezzoallacarne appuzzatadibue;edavendoli osservatidopo otto giorninon vi trovò alcun can- giamento tantonellaparteinterna,che nella loro esterioretessitura(i).

(i)Op.cit.lom.iv,pag. 173.

(49)

Tuli" ciò,r.hofinorasièesposto,potrebbe forsebastarepertoglieteledolcisostanzedalia sfera dellecause,che-"credono sufficienti a pro- durrelacarie.Maperconvalidare maggiormente la mia propostone,aggiungerò qui,dòche venne osservatoda pareo hi autori nel Hate! (i).il quale corro dietroalCuculili ladiculor,cliccol suo stri- dulo canto, e con brevi voli lo guidalàdoveleapi hanno fabbricatolecere,e depositatoilloro mele.

U Ratei se ne rende all'istante padrone,e. siciba ghiottamentediesso,lasciandoneinricompensa alcuni sparsiframmentialpiccolo uccelloindica- tore.Questo quadrupedesinutre quasi esclusiva- mente di cera, c mele; ed osserva,Sparman (a), che per ciòisuoi denti presentano un giallo colore, manoniariflettore, che.sieno.Rualclie voltacariati.

-.W"ihfcvrv»ufi ,j*%|Sy!wffil jnM»B7r*.ij'.'

La materiatartareaneppurdee annoverarsi fralecause della carie. .. MolticelebriAutori,ePlcnckfra gli stessi(3), annoveranotralecause della carielamateria tar-

(i)Viverra Ratei.

Sparman, Voy'age ou Cap-dtf Btmne-Espèrance,Irad.pur Tourneur,t.5,pag.55.

riverrà Capanti».

Srreobero,sopraìMammoli pag.450feÌÌ.MorocdelP.Lobo,—ViaggiinAbtiaìa, pubblicatiriaLe-Gian<t,1728.1.i'.;:*:*

(a)Oper.cit.pag. 5G.

PJ Oper.cit.pug. 5g. ., ,

(50)

3G

[area accumulatasull'esterioresuperficiedeitieni i.

Maper verità eglièun pocodifficileilconcepire inqualmanierauna sostanza,laquale altronon somministraall'analisichimica,clie fosfato calcareo, e mucosità animale(i)possaapportare suidenti nnsìgravo disordine,ellaè questa,mi sembra,una calunnia,chesifa altartaroinnocente:e sono per- suaso,che alcuni casi di carie,accompagnati dalla materiatartareasuidenti,furono tastanti per far attribuirelamalattiaaquest'innocuasostanza.

Mailtartarodeebene spesso accumularsi in quella parte, incuilacaried'ordinariononpermette dimasticare.Del resto noi sappiamo,che suidenti deglianimali,esuidentide'selvaggidell'Ame- ricasiaccumula purelamateriatartarea;mala cariepressoloro è intieramente sconosciuta(§-X.).

L' osservazione interessante,che verrà da noi ri- ferita(§. X.)dìDubruckDe-la-Salle,saràima prova di più,che non lascierà di convincere chiun- quesull'innocenza della materiatartarea.

,Egli è dunque superfluo, o piuttosto nojoso,dipor qui solt'occhio un numerogrande di osservazioni da me. fatte,e daaltri ,onde dimostrare,chelama- teriatartareadivienetalvoltaincomoda suidenti djmolti soggetti,fomitialtrondediuna robusta dentatura. Ciascunop.potrà verificare. cotesto osser- vazioni,O ne avrà delie proprieinpronto,per non dilungarmi gran tatto sopra quest'argomento.

(i)Fourcrov, Sjsl. de cannaiss. cliìniiques,t,g*

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(51)

Mj,comevien notati} tuttavia danon pochiscrii- toridentisti,cheiltartaropuò esserelacausa della carie,non sarà forse inutile difarlororiflettere cosiallasfuggiti,comatantasieralamateria tartaread'intornoaidentiiliPirroRedell'Epiro ( quell'emoiricalorosodellaRomanagloria) ,e di EurìpiolemoReUiCipro,che fece(lirea Plutarco, che questiReerano provvistidiun solo dente con- tinualo.Tale erapureladentatura dì Prtisìa (il traditoredelgrandeAnnibale)figliodelHedi Bitinia(i);ina uriCumulo'slgrande di materia tartareanon eramenoaccompagnato da una robu-

iladentaturà^.' ''' ;—• 1

Berdemore riferisce egli pureilcasod'unuomo,»

£uiCrescevafacilmenteiltartarosuiderni all'altezza dimezzo diro,senza-rhe fosseropèrquesto Ca-

riati(a). •'" ;!>. ';

•Dopoquestifalli,-rilutialleriflessionisucccn- nate,iolasceràthesicredabuonamente sulla va*

liditàdeltanaro a produrrelacarter-perme-sono pienamentepersuaso,che questa materiadifender rJOssa'alcontrario" in'

qualche'modoilcorpo 'del dentedalleesterioripoterne,sicrtirie'lidifende' appunto quella1nera vernice,coh'WoTf 'Siamesi; aldirdiBuffon(3),hannoincostume d'into- nacarelosmallòde'Toròdeìilì.

'.'T"**.*

v

: n

->

-

<t)V.ilDisunì.Unii'.diCliambei*,t.vi,pag. 509.

00Trai, delté ind&ff, dei denti,p.ig.56.

(3)Hi». Ifatv.

(52)

»8

s.v.

Lesostanzefreddeapplicateai dentinon sembranosufficienti aprodarrelacarie,

PlencIl,Courtois(i),Alien(a), enon pachi altriautori, tralecause frequenti della carie anno-

veranoilfreddo diretto principalmente sopraladura sostanza dei denti. Giàilvecchio Ippocrate feceri- marcare-,cheilfreddo è polente nemico delle ossa, e deidenti (3);maCardano sostiene d'altra parie, che Ippocrateintesediparlarenon già del freddo attuale,made! freddo della mandragona,dell'op- pio bc.cy»,

,

Secondo[amaniera di filosofared'iqualchemo- derno scrittore,produrrebbei!freddo applicatosuì denti,ciò,che perilfreddo facilmente succede ne*

luoghipiùlontanidalcuore;cioè unadebolezza grande,.susseguilada arteriosa reaziono,percuisi sviluppanoigeloni nelle estremità, elacarienella OSJa.;;,;...],.,„,,,.,

M

r,,'j'l':'*'.1"

Perquanto specioso,econcludentepossa,mai dichiararsiuu.simile argomento,tuttaviaJeosser- vazionimal tipi icyjjenedimostrano chiaramente la fallacia. ,...;./•., :,.i i.*.

(1)Le Dentista observaieur.

(2)SjnapsisL'niven.Med.Prat.

(!) Suss.v,aphor. xviii..'.m.I....-. .'•';

(i) FonsccsCommetti,intepL Ub.aphor.Hipper.

png,aa3. .-. \

(53)

»9 Inquantoamelefreddo,numerosesostanze- sembrano doversi escludere onninamente dalle cause, che valgono aprodurrelacarie.Nonè gratuita coltstjasserzione,come potrebbe immaginarsi ta- luno,appoggiatoaliagrande autorità degli scrittori, che finora dissertarono sopra questa malattia.

Ioosservo primieramente,che)aprecipua aziona dellefreddebevandesiesercitasopraidentiin- cisivi.Isolidialimentivengono invece trasmessi aimolari per esseriviattillati;malefluideso- stanze,lefreddebevandenon soggiacciono altri- menti asifattaleggediprovvida natura.Appena hanno esse oltrepassatigliincisivi,sudicuiagi- scono precipuamente,che sono trasferite nella retro- bocca dalle potenze riunite dei muscoli diversi de- stinatialcomplicatolavoro dulia deglutizione.

Ciascunoa suo bell'agiopotràpiùfiaterico- noscereinsestesso,che unafredda .bevandaci arrecauna sensazione spiacentenegliincisivisol- iamo,o per lomenol'ingratosentimentosui molatidebbe assai poco valutarsi se vengaallaprima paragonato.

Daquestofatto,quanto semplice, altrettanto vero, e concludente, noi possiamo dedurne,semalnon avviso,che seilfreddosìriguardaqualcausa fre- quente dellacarie,cernegliautoripretendono, gliincisividentidovrebbero mostrarsi apreferenza danneggiati daquestamalattia,etantopiùfacil- mente,qualorsirifletta,cheisoliincisivisonben dì soventeespostialfrigidocontattodel]'ambiente

(54)

So

esteriore, ed hanno lo smaltoancor più sonile dei molari (i),emcnattoinconseguenza apremu- nirlidallefreddeimpressioni,che vengonofatte su di essi

Adontaperò di tutte queste combinazionisom—

inamente favorevoli,sonoassaiTarigliesempjdi carieneidentiincisivi.Validoargomento,per quanto amesembrajonde stabilire, cheilfreddo non debbe valutarsifra lecause della carie.

Mi sono noti parecchi villaggi, composti in ge- neraledifamiglieassaipovere,necessitate adisse- tarcimaisempre allelimpidesorgentidiacqua freddissime:maionon m' avvidi, chelacarievi simostrasse più che altrove frequente.

Coterieosservazioni restanomaggiormente avva- lorate daciò,che mi venne comunicato nel tempo delmìo soggiorno in Pavia daundottomio amico Damasceno,ilSignor D.Cubier.Mi assicuròegli,che iTerrazzanipiùviciniallealtemontagne del Li- bano,quantunquesiservano quasiper iutierabe- vanda di quelle acque,cheviscorrono freddissime, ciò nullamenolacarie,edilgozzosonomalattia quasiaffattosconosciuteinquellecontrade(2).

(1) Soommorins,Op.cit.

(2) MiconfermosemprepiùHall"opinionediRlt- clier,edìFodere(Essai surlaGollre,el leCreti- rt'age)dove asserisce, chelacausadelgozzonon dofjberintroni.irjìnelleacque fredde,mabensìDall'at- mosferaumida,impura, s calda.IvillaggidiCarpasio,

Lindi od diCi

(55)

Questo fatto è tanto più degno di essere rìnur- calo,qualorsirifletta ,chelamaggior parte degli alimenti ordinar)delpopolo Siriacosiricavadalle sostanze,chesicredonoaidentinocive, o capacia, produrvilacarie:Toutlemondi abuse en Syrie, dita Volney(i), de fruiti non muri, de légumes crudi, demiei,defromage,d'olivts,d'Auttcforte,de lotiaigre,depaiamal firmenté.

Orasisacheilmele,ifruttiimmaturi,illatte inforzato,furono mai sempre annoveratifra lecauso

eConio,situatisulpendioduliaallemuntili-ne ,

che circondanolavalle diOnegli»,hannoduipuri dalla ncque -nMaquest' ùltimo collocatoinloogà assai«levatoi |«unvasto01izzome,pormi 1'almosferamantenendosi purissima,efrese.i,lade- formitàdelgoizoèquasi.I:Itotcanoirinta..Vi primo villaggioolcontrario,poche miglia dinante, circondalopero;;oidovadaaltomoni,,... cimanerinchiusocomeinistreiiobacino,il >

imalattìaiomunì scois.La sua atmosfera,come efa- cileilconcepire,poco dai ventii i,enibluua,e liosservabene spesso nelibiuo, a motivo dello spes<«

tornentidiacqua,cheaidilagano,.,dìvatM purlt soprailterreno.Kd'altrocantolevicinomontagne, coperta di balzaapriche,riflettonodaognipnitei raggisolari,per cuisirisciildunon poco l'umidopere, a dalla doppia causa,I'umidocioè,edilcaldo,U deformitàdelgozzo facilmente ne deriva, i (') fojageenSjrie,eteaEgypta pendant Ics unnici 1785, 1784, 1785,pag. 55l.

(56)

dellacarie;manon sonobastantiper altroapio- durlanelpopoloSirìaco;che anzilarobustezza dellalorodentaturaformaun contrasto evidente colla forzasuppostaditalisostanze,e favedere neltempomedesimo,che l'acqua fredda,lefreddo sostanze alimentari,dicuigiornalmentesiservono, sonolacausa,chelirendeimmani dallacarie.

Questiesempj,perlalorouiultiplicità,non pos- sono nonesserevalutati.Esegliabitantid'in- tiereregioni,che neldecorsodelgiornositro- vano più volte coi loro denti a contattodibevande freddissime,non sono per ciò più soggettiallacarie, potremo noi lorse plausibilmente assurire,che al- cunigelaLi,avidamentetracannatidaifacoltosi cittadini intempo di state,sienoperrenderlipiù dispostiacotestamalattia?(i)

Alcune speciedipoppantidomestici,come,per es.,levacche de' contorni di Oueglia,chesipa- sconogran partedell'anno suipiùaltigioghi degliAppennini, e delle Alpi,oveiruscelliser- peggiano gelidissimi,non è notato da alcuno Scrit- toredìZooatria,oda qualche viaggiatoreNatu-

(i)Fuchsioosserva,chegliabitantidelLibano mangiano una grande quantitàdimanna. Questa dolca materia unitaall'arqua freddissima,dicuisidissetano quasiesclusivamente, e dalle acido multiplici sostanze, dicuibone spessosinutrono,aldirdi Volnev,non sono ancora bastanti a cariareilaro danti,elioanzigli hanno robustissimi,come attestaillodjtumio Amico.

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(57)

53 ralisia,chevengano più facilmente tormentatedalla, carie;che ansinonlasoffrono mai,perquanto è concesso di asserire nello stato attualedipatologiche cognizioni riguardantilamedicina Veterinaria. Nevi sono certamente più sottoposti quegli uomini, che alle Alpi medesimesonodestinatiapascolarle

,

quantunque necessitatidallaloro condizione mise- rabile a dissetarsipiù volteaqueifonti freddissi- mi,che trattotrattoincontranonelleloro gior- naliereperegrinazioni.

§.VI.

Riflessionisopralìrapidocangiamentodi temperatura,consideratovolgarmente come causadellacarie.

TVf ,

J.«. verrà naturalmente opposto, cheseilfreddo isolalonon vale a produrrelacarie, può per av- ventura svilupparlailpassaggio repentino,ed ener- gicodal caldoalfreddo, c dal freddoalcaldo.

£taleè in verol'opinione dituttigliAutori, che finorasioccuparono ad ampliarelasferadella nostre cognizioni riguardantilemalattie dei denti;di sorta,chepotrebbe sembrare, a taluno temeraria impresa, che io mi accingessi ancorainquesta parte a sostenere una contraria semenza.

^Prima di procedere con qualche deraglio su que- stargomento,che mi sembra non poco interessante, egli èd'

uopo spiegarsi chiaramente su ciò, ches'ir*-

(58)

54

tenda per Istantaneocangiamentoditemperatura nellacavitàdella bocca.Senon è, cheilfreddo, odilcaldoapplicatoalloraquandoidenti,ele partiatlessivicineconservanolaloroordinaria temperatura, noiabbiamgiàfattoriinarcarepiù (opra1'insufficienzadel freddoallaproduzione della carie;esarebbe superfluoildilungarsi di vantaggio su tale materia.

Per ciò poi, che riguardailcalore,eglipuò,non v hadubbio,svilupparefacilmente1'infiamma- zione,e la cariesuccedanea,attesolafacoltàsti- molante,dicui è eminentemente dotato.

Sopercangiamentoistantaneoditemperatura s'intende1'applicazione delfreddo, odelcaldo, dopo cheleparticontenutenellaboccafurono straordinariamente riscaldate, oraffreddate; egliè d'uopo in allora distinguerei!grado,cuisisono previamentelidotleleparlimedesime.Chesetal gradonon oltrepassadimoltoilcalornaturale, ioben concepisro,cheun corpo qualunque,ca- pacodiapportarvimi'oppostatemperatura,non saràcosiprestoapplicalo,chepiianon permeila 1'equilibriodellatemperie consueta in quelle parti, cheaidentivicinesiritrovano.

Mispiegopiìichiaramente.Dopodiaverecon qualche freddata bevanda sensibilmentesottrattoai denti delproprio calore,nonsiha certamente ap- parecdiiata,e pronta negli ordinar)casi,una calda sostanzadaintrodurlasipresto,che1'equilibrio dellaordinariatemperaturanonsiasineidenti

OigilizeOGoogle

(59)

35 ristabilito.Chesealfreddo,oalcaldoaidemi applicatonontiendietro,dirciquasiall'istante, ima sostanza qualunque, capaceadindurviuna opposta temperie,noiabbiamosoltantol'azione isolatadelfreddo,o del caldo,ben lontani daun rapido cambiodi temperatura,da cuisipretende, dielacariericonosca talvoltalapropria sorgente.

Volendo poi ammettere, clieaidentipossa essera talvoltaapplicatoun freddo gagliardo, nel mentre, chesitrovanoeccessivamentescaldati,evice- vena (i);ionon vedo tuttavia in questi repentini cangiamenti di temperaturauna cagione sufficiente per se stessa a svilupparelacarie;poiché so,che Fordyce daunastufariscaldataalmassimo grado deltermometroReaumuriano,uscivarapidamente alpiùrigidofreddodell'inverno,e rientravacon pariceleritànulla stufa,senza soffrire sconcerto di sorta.AncheMoscati praticòlestessesperienr«

coli'esitoilpiù fortunato(a).Noi sappiamo al- tionde,cbele immersioni freddevengono adoprate con grande vantaggio dal Dottor Giannini (3j,a da moltialtri

nellostadiofebbriledinonpoche malattie(4),cheibambiniappenanativengono

(1) Quest'accidenteper nitro debba succadere estre- mamentediraro,o forseginminai.

(2)V.gliOpusc.sceltideltel.Car.Amoretti di Oneglia.

(3) V.1'eccellenti!suaOpera sopralefèbbri.

.£4)Questaprulica,aldir diClayton,èpureco-

(60)

3G

tuffalinell'acquafreddainalcuneprovinciedel Word; evisituffanopure impunementegliIn- dianidell'istmod'America, allora quandositrovano grandemente riscaldati,ecopertidisudore(.); chegliabitantideliaLaponiaRussa,sorlitidai lorocaldissimibagni,s'immergono impunemente nell'acquafreddissimadifiume{?.).Cosicivien riferito,chefraiccerimonie,che vengono praticate perl'adozione dagli Indiani viciniallabaiad'Hudson, vièpur quelladiporrel'adottandoinuna cal- dissimacabana, pienadìvaporiacquosi,da cui non sorterepentinamente,chepergettarsitutto scaldato,egrondantesudore,nell'acqua fredda vicina: ciòche egli eseguisce senzailpericolodi acquistarsilapiù picciolainfiammazioneinalcuna delle parti delcorpo (3);infiammazione,che delibo peraltroneidentiprecederelaformazione della carie.

mimeaiSelvaggi della Virginia,iquali inalzate delle stufevicineaimarginidiqualchelimilo ,inessesì rinchiudono,persuasiditrovareun rimedio a molti dc'toromali; e allorchésitrovanogrondantisudore*

per ogni parte, improvvisa manle siprecipitano nell'ac- quafredda. { Compendio delleTransazioniFilosofi diMedie.« Chirarg. Irai,dalFranet.11 ,pag.i 14.

(i)Bulfon,Variétéde CEspèce Humaine.

.(2) Buffon,HisU Natur.,oRegnard,Voyage en

Laponie.

(3)Poyages chez diffèrenies IVations sauvagesda IjimiriqaeSeplenlrìonale:parRI.Long,trad.de

DigitizGd ti/Google

(61)

.Se adunqueunuomoeccessivamenteriscaldato non resta colpito da alcuna inliaminazione, quan- tunquesirechiimprovvisamente ad un rigido fred- do,ne vieneinconseguenza,-cheidentipuressi, pervenutia contattorepentedibevande freddissime neltempo, che sono smodatamente scaldati, an- drannoalcoperto,eforsepitifacilmente dì qua- lunque altra parte del corpo,dallaflogosi leggiera, chelacarie precede.

S-VII.

Breveriflessionesoprailfumodeltabacco.

Seilfumodeltabacco,comenotanoalcuni Scrittori(l'Ienck,edaltri)produce talvoltalacarie, non potrebbe supporsi,cheilcaloricoportatodal fumosopralasostanza deidentine fosselapri- maria, eforsel'unicacausa?Volendo aver ri- guardo a ciò, che finorasièesposto,eche altrove esporremo, sembra assaiverisimile cotesta spiega-

l'An^laisparM. Bìllccocq,pag.94.—*Ilnefaut

»pò*croire(direCharlevoix)qu'iiyahdu sur- bnaturulenco,qu'ausortirdoressueursviolcn-

» tes,ilsvontsojalerdan»l'eaufroide,etqinlqua

»fullgiare*,snnsonressonliraucunointoni mollile.

» Cela leurestrommimavec touslesaulrossauvages ,

vetmimoavoc d'nutr*speuples'duNord. »(Journal tlìstorìqued'unvoyage doni l'AmériyueSeptenlrio-.

naie,pag. 56a).

(62)

i8

lione,piuttosto,clicsupporrenelfumodita- baccoun' azionearcana,oscura,inintelligìbile affatto,sopraladura sostanza dei denti.EseiTur- chi,checonsumano colla pipa un' enorme quantità dì tabacco,non sono per ciò più di noi sottoposti allacarie,egli èforseperchèilfumosiraffredda priadigiungere nella cavità della bocca,dovendo attraversaredeilunghissimitubi, che loro servono di pipa.

Del resto ioho osservatodellevecchiepersone aversanalalorodentatura,quantunque abituate già dalungotempo a masticare frequentementelefoglie ditabacco. Ciò chetasospettareviem maggiorai ente, che queste foglienonsianolacausadella carie ,

masibeneilcalore,che dalfumosisviluppa.

Ilseguentefatto,cheavvenne più volte inme stesso,renderà tanto più verisimilelaspiegazione qui sopra accennata.

11solofumoditabacco,che pria di arrivare nella cavità dellamia bocca,attraversava unbreve cilin- droformatocoltabaccomedesimo, fu più volle bastante a risvegliarmiildolore inun dente cariato.

Eacciò,che non arrechi maraviglia, se quest' ef- fettonon succedeinmolte altrepersone,eglic d'uopo riflettere, cheilfumo dovevasudime ridestareU dolore della carie tanto più facilmente, inquanto che,giàda alcuni mesi,ioeraabituato acibarmidiquasifredde sostante.

Sedopo ciòsivolesse tuttavia sostenere da qual- cuno,cheiltabacco,enonilcaloredelfumo,sia

(63)

3,9 statolacagion deldolore,mitrovereiingrado diopporre aquest'ipotesi gratuitadeifattiabba- stanzaconcludenti; poiché, avendo io masticato a bellapostaalcuni pezzi di foglia ditabacco,giam- mai m'avvidi del più picciolo dolore; dolore,che nonmancava di manifestarsi quasiognivolta ,

che attraevaperqualchetempoilfumo dalla mia corta pipa.

CAP.

II.

ESAME DELLE CAUSE INTERNE.

Hofinqui ventilateleesterne cagioni,chel'uni - versaleopinioneha riguardato in ogni tempo ba- stantiad effettuare la carie nellamaggior parte dei casi;ne ho fatto rimarcare abbastanza,per quanto amepare,laloroinsufficienza,ilnullolorova- lore.Mi rimane ad accennare brevementeleprecipue interne generali affezioni,cuilaMedicina non tri- buta dimonolafacoltàdisvolgerenondi radola potenza morbifica sulla materia compatta dei denti.

(64)

4o

$.Vili.

Lecosìdetteacrimonie, venerea, scorbutica, .scrofolosa,ec.sono assai dirado,oforse mai,lacausaproduttrice della carie.

Leacrimonie,venerea,scorbutica,scrofolosa, cancerosaec.fissanoilcomplessodiquei-vìzj interni,che sonoriguardaticomunementecome cause frequentidellacarie(i).

Maquaudosiconoscano dal Patologo quelle parti delloossa,chelacarietrasccglicper ordinariasede; quandoladifferentestrutturadeldente nelleparti diverse,edipunti diqueste,incuilacariesifissa, sieno noti abbastanza,nonsitarderà,senzafallo , non diròfrancamente arigettareleacrimonie dal catalogodìquellecause,chesono bastanti a svilup- parelamalattia,su di cui siamo attualmenteoccu- pati;maalmeno a ridurle entro più giusti confini, che vengonostabilitidalla ragione,edaifatti.

La carie nelle ossa, siccome quella,che risultaim- mediatameut eda previa infuniniazione,non puònon trasceglierelepartilepiù vive;ellainvade, in fatti, comeiragli altririfletteDover,leossapiù spugnose, )'estremità delle ossalunghe,lacirconferenza delle ossapiane, nellequalilasostanzareticolata,o

(OPlenrk.,op.cit.p.6o., Maquart luog.cit,,Gariot, op.cit.,Sauvages,Nosabg.Mdod,edre.ult.t.ir, pag.113,ec.ec.

L'i1.11:0:1E, Lii

(65)

,4< spugnosasìtrovapià copioso:marisparmia d'or- dinino l'inviluppo di questa sostanza,ossia!acor- teccia,che è delle ossalapartepiùduo,ecom- patta(0-Iononmi occuperòariportartimolli fatti,chedalle operediversefacilmentesìpotreb- bero attignere, onde dimostralol'esposta dottrina:

pera delcel.Lin.l,Ilqualeha osservato in alcuni Scorbutici,chelacane aveva distruttolasostanza Spugnosa di alcune coste,intantochelacorticale delle stestesitrovavaintana (j).

Seadunquelarane neidentifosseilprodotto frequente di aci ìmonit multiplici ,o dialtreanjloghe interne affezioni,ionon vedolaragioneconvin- cente,percuiquasi sempre manifestarsidovesse nelcorpo del dente, anzichenellaradice,assai menodura,edotata di maggiorevitalità.

Quandolacariesiosservaaccompagnatadallo scorbuto,dalmorbo venereo,eda altre malattie- digenio analogo,sidiiebbealcerto,che è dessa l'effettodiquesteinternegeneraliaffezioni:ma eglièpure in questicasiilcorpo del dente, che vientormentato dalla carie,enon giàlaradice:

segno evidente,chenonèquestal'effettodel contagiovenereo, della diatesi scorbutica ec.,cho

(0 Buyer, Lagoni surleimaladiesdes os,Gariot, op.cit.pag.179,Monterà,hsiit.Chirurg. por.1/

p. 2S4,De-Gurtar,Chirurgia repurgala, pag.i3,27,00.

£2)Trailedu Scorbut,trad.de l'Augi,t.i,p. 457.

(66)

sogliono invadere,comeabbiamo osservato, legarti delleossapiù spugnose,epiùvive.

Malacarie nelleossa stessespugnose è malattia assairara.Eglièovvio osservare deisifiliticimal- trattatidallanecrosi,o da esostosi più,omeno voluminose in diverse parti del corpo:maè raro estremamente di osservarnetaluno,cuilacarie tormenti(i)-esetalvoltanesono tormentati dei soggettiscrofolosi,sifilitici ,scorbuticiec. ,ellaè piuttostoilrisultatodiun esterno tumore suppu- rato,chedell'internaprimaria affezione (2). (Questi esternitumori nonhanno però luogo nella corona deldente,dallavitreasostanzaperogni dove cir- condata.Datuttociòs'intende,chelacarie,per interno fomite, per interne generali affezionidebbo essereassairaramalattiaDelladurasostanzadel dente.Rarissima inquelleparlidelleossa,che mostiano una tessitura più spugnosa, e piùviva,

«Ilaloèmaggiormente nella sostanza corticale, c lodivien divantaggio nel duro corpo deldente, sepureuna qualche voltavisirendemanifesta: tauropiù,che desso non 0 già circondato da molle sostanza,che suppurandopossaarrecarelacarie, siccomeilpiùdellevoltequestacausa la pro- duce nelle ossa.

-Evero,che talvoltalacarie s'incontrane! denti

elipersonesililitiche ,scorbutiche,scrofolose,ra-

(0 Bojrer,op.cit.

(a) Boyur,op.cit.

DigitizGd t>yGoogle

(67)

4 3 etilichece.Masiccomelacarieneidemi è fre- quantissima malattia, ed'altrapartesios^.erva as- saidiradoconcomitanteleinternesuccennate affezioni,non sembra pertanto del tutto inverosi- mile,cheilcaloricoinquesticasil'abbiapure prodotta,indipendente dal generale disordinedell' intierosistema.

Tanto egli è vero,chelacarieneidenti,per interni universalisconcerti,oper acrimonie,co- munquedirsivogliano,è rarissima malattia,che molticelebriAutori,iquali trattaronodiffusamente dellestesse,annoverandoledifferentimalattie,che bene spessoproducono, tacciono intieramente sul proposito della carie.11Sig.I.indnell'estesasua opera sopra lo scorbuto; c Svediaur, e Vacca, che trattarono diffusamente delmorbo venereo;ePor- talnell'ampiovolume sopralarachitide; eBaumcs nell'aureasuaopera sopralescrofole,non fanno, sebenmi sovvengo,ilpiùpicciolocennodella cariedeidenti,comeun effetto di diatesi scorbu- tica,venerea,rachitica,scrofolosa;cheanziil Sig.Girtanner francamente asserisce, che nelle per- sone travagliate da quest'ultima malattiaidenti« conservanobianchi, e sani

Egliè da supporsi,che selacariedeidenti fosseialvoltal'effettoditaliacrimonie,non sa- rebbe sfuggito questo fattoaisopracitatiattenti

(i)Tran, delle Malati, dei Bambini,t.a,pag.

n5,trad.dalTedesco del Professor V.mani. _

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