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LICEO DELLE SCIENZE UMANE SOCIO-ECONOMICO QUADRIENNALE

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Academic year: 2022

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE SOCIO-ECONOMICO QUADRIENNALE

LA SCUOLA E LA SUA MISSION

l’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Einaudi-Alvaro” nasce dall’unione dell’I.I.S. “Einaudi”, comprendente l’istituto Tecnico Agrario, l’Istituto Professionale Industria e Artigianato e l’Istituto Tecnico Commerciale, con il Liceo Scienze Umane “Corrado Alvaro”.

Il Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “C. Avaro” offre tre diversi indirizzi: Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane e Liceo Socio- Economico. Tutti gli indirizzi seguono un’impostazione umanistica, volta a favorire la crescita culturale e umana dei discenti, ma forniscono competenze specifiche in diversi ambiti per rispondere alle istanze di una società in continua evoluzione.

L’indirizzo linguistico promuove l’acquisizione di quattro lingue comunitarie (Inglese, francese, spagnolo e tedesco), curando tanto l’approfondimento della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua, quanto lo sviluppo di competenze comunicative che mettano gli allievi in condizione di interagire efficacemente in contesti lavorativi e culturali internazionali.

L’indirizzo delle Scienze Umane promuove la cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica nei principali campi d'indagine delle scienze umane, indagando le culture occidentali e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea, con particolare attenzione ai processi formativi, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali.

L’indirizzo Socio-Economico promuove la capacità di applicare, nelle diverse situazioni di studio e di lavoro, i metodi e le categorie interpretative proprie delle scienze economiche, giuridiche, sociali e antropologiche; la conoscenza della realtà sociale contemporanea, con particolare riferimento al lavoro, ai servizi alla persona, al terzo settore; l’utilizzo critico di strumenti informatici e telematici per fare ricerca in ambito economico-sociale.

Per sostenere la realizzazione delle attività la scuola si è gradualmente dotata di adeguate risorse strumentali, strutturali e multimediali, dispone di qualificate risorse umane e professionali e si avvale della collaborazione con Enti, Istituzioni e associazioni locali, nazionali e internazionali.

Numerose sono le attività e i processi messi annualmente in atto per l’ampliamento dell’Offerta Formativa anche in orario extra-scolastico in tutti i settori e per tutti gli indirizzi. Inoltre, allo scopo di fornire agli studenti competenze riconosciute e riconoscibili, la scuola offre la possibilità di conseguire le Certificazioni Linguistiche e ECDL.

Allo scopo di adeguare l’offerta formativa ai bisogni del territorio e della popolazione scolastica, l’Istituto ha, da tempo avviato un processo di internazionalizzazione e modernizzazione e ha, nel tempo, delineato un’azione condivisa e mirata all’acquisizione di un profilo transnazionale finalizzato alla promozione di una vera e propria cittadinanza europea.

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “Einaudi - Alvaro” Palmi (RC)

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Il percorso è nato dall’osservazione delle dinamiche introdotte dalla globalizzazione, della necessità di far fronte all’accelerazione della comunicazione e interazione internazionale, delle crescenti esigenze di mobilità degli individui in ogni angolo del pianeta. E si è, man mano, modellato sulle disposizioni e i principi sanciti dall’Unione Europea, volti a favorire la collaborazione e la comprensione tra i popoli, non solo in vista di un’intensificazione dei rapporti lavorativi, economici e commerciali, ma anche allo scopo di promuovere la convivenza democratica e la stabilità sociale.

Dal 2015 la scuola presta particolare attenzione all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, curvando l’azione didattica verso tutte le iniziative utili alla realizzazione della transazione ecologica.

In base a tali premesse, l’Istituto di Istruzione Secondaria “Einaudi-Alvaro” ha tracciato la propria mission: formare i professionisti del futuro, ma anche cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri, propri e altrui, sensibili alle problematiche sociali, aperti ai diversi interessi culturali, capaci di costruire una società più giusta e solidale; ha, quindi individuato come priorità l’apertura della scuola tanto al territorio di appartenenza, quanto all’Europa e a tutto “il villaggio globale”, e lo sviluppo delle competenze chiave quali strumenti per “la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.

La finalità della scuola è, pertanto, la crescita responsabile degli allievi sia sul piano culturale, sia su quello umano e civile con particolare attenzione allo sviluppo dell’identità personale, locale, nazionale e internazionale, indispensabile per i giovani che si aprono al mondo; alla promozione dei principi di inclusione e accoglienza, allo scopo di prevenire il disagio giovanile e ogni forma di discriminazione; all’educazione alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile, ovvero orientato ad un nuovo modello di economia che rispetti l'ambiente e ad una società che sappia creare ricchezza e benessere con il riutilizzo e la rigenerazione delle risorse.

Oltre al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e didattica, la scuola progetta interventi di ampliamento dell’offerta formativa, finalizzati alla prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica e all’innalzamento del successo scolastico, utilizzando tutte le strutture e le tecnologie di cui dispone e promuovendo iniziative di partecipazione a programmi nazionali, regionali e comunitari.

LA PROPOSTA PROGETTUALE DEL LICEO SOCIO-ECONOMICO QUADRIENNALE

QUADRO ORARIO DEL LICEO DI SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE QUADRIENNALE

DISCIPLINE/MONTE ORARIO SETTIMANALE

I ANNO

II ANNO

III ANNO

IV ANNO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 5 5 4 4

SCIENZE UMANE * 5 4 2 2

INGLESE 5 5 3 3

FRANCESE/SPAGNOLO 4 5 3 3

STORIA E GEOGRAFIA 1 2 0 0

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GEOGRAFIA** 2 2 2 2

STORIA*** 0 0 3 3

MATEMATICA**** 4 4 4 4

FISICA 0 0 3 3

SCIENZE NATURALI ***** 2 2 1 1

STORIA DELL'ARTE 0 0 2 3

DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA****** 5 4 4 3

FILOSOFIA 0 0 2 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2

RELIGIONE CATTOLICA/ATTIVITA'

ALTERNATIVA 1 1 1 1

36 36 36 36

*Antropologia, Metodologia della Ricerca, Psicologia, Sociologia.

**con 1 ora settimanale di lezione con metodologa CLIL in Lingua Inglese.

***con 1 ora settimanale di Ed. Civica CLIL in Lingua Inglese al 3°anno

****con 1 ora settimanale di informatica al 2° e 3° anno

*****Biologia, Chimica, Scienze della Terra con Educazione alla Sostenibilità Ambientale

******Con approfondimenti di Diritto Internazionale ed Ed. alla Cittadinanza attiva e democratica e 1 ora settimanale con metodologia CLIL al 4° anno.

La rimodulazione del quadro orario proposta prevede 36 ore settimanali, garantisce l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento e compensa completamente la riduzione di una annualità del percorso scolastico, consentendo, pertanto, lo svolgimento di tutte le attività previste e utili al pieno raggiungimento degli obiettivi del Corso di Studi di Scienze Umane Socio-Economico quinquennale.

La soluzione adottata è la distribuzione omogenea del monte ore del quinto anno (pari a 990 ore) sul primo e secondo biennio con il prolungamento dell’orario settimanale di ciascuno dei quattro anni di corso fino a 36 ore.

Il monte ore complessivo del percorso di studio risulta invariato e anche la durata e le date di inizio e di fine dell’anno scolastico non subiranno variazioni rispetto agli altri corsi di studio.

Varia, invece, il monte orario assegnato ad alcune discipline e il Piano di studi si arricchisce grazie al potenziamento degli insegnamenti di Lingua e Civiltà Inglese, Matematica con Informatica, Scienze Naturali, Diritto ed Economia Politica e l’inserimento di Geografia per l’intero corso di studi.

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Il monte orario sarà distribuito su cinque giorni di lezioni e articolato in 6 ore di lezione al giorno + 2 ore settimanali di attività laboratoriali in presenza da realizzare in orario pomeridiano e 4 ore di lezione/attività on line o su piattaforma.

Le variazioni apportate al Piano di Studi del LSE Quadriennale Sperimentale sono effettuate nei limiti delle risorse strumentali e professionali disponibili previste nell’ambito dell’organico dell’autonomia.

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

Ore di lezione Orario 2 ore di Laboratorio p.m.

1 giorno alla settimana

4 ore di lezione/attività on line a settimana

1a ora 8:00-9:00 Un giorno fisso settimanale scelto in base al Piano elaborato dal Consiglio d Classe in fase di Programmazione delle attività.

Secondo il calendario elaborato dal Consiglio d Classe in fase di Programmazione delle attività.

2° ora 9:00-10:00

3° ora 10:00-11:00

pausa 11:00-11:10

4° ora 11:10-12.10

5° ora 12:10-13:10

6° ora 13:10-14:10

14:10-14:30 pausa

14:30-15:30 Laboratorio o I.O.*

15:30-16:30 Laboratorio o I.O.*

*Insegnamento Opzionale

Le attività di laboratorio e on line privilegeranno l’approfondimento delle STEM (Scienze, Tecnologia, Economia e Matematica), delle Lingue Straniere, dell’Informatica e i macro-Moduli relativi all’Educazione Civica, allo Sviluppo Sostenibile, all’Orientamento e ai percorsi PCTO.

In base alle esigenze formative che emergeranno nel corso del primo biennio, la scuola si propone di offrire, nel secondo biennio, la possibilità di accedere ad insegnamenti opzionali (Legge 107 del 13/07/2015, Art. 1, Comma 7) finalizzati a rafforzare l’azione orientativa del percorso scolastico che, secondo l’esperienza fin qui maturata, potrebbero vertere sulla preparazione per l’accesso ai Corsi Universitari a numero chiuso o il potenziamento delle competenze utili al conseguimento delle Certificazioni Linguistiche e informatiche, attività che in passato hanno riscontrato molto interesse e partecipazione da parte degli studenti. Tali insegnamenti potrebbero subentrare al posto delle due ore di attività laboratoriali settimanali pomeridiane. (Vd. Quadro orario settimanale)

Si precisa che gli studenti, nella pausa pranzo, potranno usufruire del servizio mensa offerto dal Convitto annesso all’Istituto Tecnico Agrario, parte integrante della scuola.

CALENDARIO SCOLASTICO E ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

Né il Calendario Scolastico 2022-2023, né la suddivisione oraria delle lezioni del LES Quadriennale Sperimentale hanno subito modifiche rispetto al calendario e alla suddivisione oraria dei corsi quinquennali presenti nella scuola, a tutto vantaggio dell’organizzazione scolastica e della possibilità di partecipazione a progetti e attività organizzate dalla scuola per tutti o gruppi di studenti.

L’anno scolastico, previa approvazione degli O.O.C.C., sarà suddiviso in due quadrimestri con scrutini e valutazione finali, intervallati da una scheda di valutazione infraquadrimestrale per quadrimestre.

A sostegno dell’azione formativa, a conclusione di ogni momento di valutazione, seguirà un periodo di consolidamento dei contenuti disciplinari da realizzare in itinere o in appositi corsi di recupero pomeridiani. Ove possibile, gli allievi in difficoltà saranno supportati anche dagli Sportelli Didattici disponibili settimanalmente durante l’intero anno scolastico.

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IMPIANTO DIDATTICO-PEDAGOGICO

Come si evince dall’impostazione organizzativa e didattica, il Liceo di Scienze Umane Socio- Economico Quadriennale si propone come Liceo innovativo che risponde alle esigenze di crescita e formazione dei nostri allievi, non soltanto adeguando il curricolo e le metodologie alle richieste della società odierna, ma anche uniformandosi ai sistemi d’istruzione europei. La riduzione di un anno del Corso di studi del Liceo Socio-economico, l’indirizzo più attuale tra quelli liceali, consentirà, infatti, agli studenti di concludere la scuola Secondaria Superiore un anno prima e, quindi, di inserirsi in maniera più competitiva nel mercato del lavoro o di accedere agli studi universitari alla stessa età della maggior parte dei colleghi europei.

Inoltre, l’avvio di un percorso quadriennale sarà l’occasione per ripensare l’impianto didattico- pedagogico, puntando sulla flessibilità didattica e organizzativa, la promozione di un ambiente di apprendimento innovativo che favorisca diverse strategie di insegnamento e l’interdisciplinarietà, una maggiore inclusione degli allievi attraverso il ricorso alla didattica digitale e laboratoriale, all’uso intensivo delle tecnologie informatiche e all’apertura a contesti di apprendimento internazionali.

Il nuovo liceo quadriennale si inserisce, pertanto, quale elemento rigenerante nel processo di modernizzazione e internazionalizzazione da tempo avviato dalla scuola e promuove la mission della scuola puntando su sei punti cardine:

1. L’Internazionalizzazione del percorso formativo 2. L’educazione alla cittadinanza attiva

3. L’approfondimento delle STEM 4. La transizione ecologica

5. La formazione digitale 6. L’Innovazione metodologica

In sostanza, la mission che il nuovo corso di Studi quadriennale di Scienze umane, opzione Socio- Economico si propone di realizzare è di innescare un circuito di innovazione didattica di respiro internazionale volta al perseguimento dei seguenti obiettivi:

1. il potenziamento della dimensione internazionale della scuola

Uno dei principali bisogni del territorio e della scuola al quale questo Progetto di Sperimentazione Quadriennale intende rispondere, è quello di accorciare la distanza che separa la comunità locale dal resto d'Italia e del mondo attraverso lo studio intensivo delle lingue e delle culture straniere, l’indagine nei sistemi legislativi e produttivi dei paesi europei ed extra-europei, l’esperienza diretta nei paesi stranieri. Il contributo di tali azioni alla formazione dei discenti sarà una maggiore capacità di comunicazione linguistica e di comprensione delle diverse culture e, di conseguenza, un’accresciuta capacità di operare in sinergia e democrazia in contesti sociali o lavorativi diversi dal proprio.

A questo scopo il Progetto prevede il rafforzamento degli insegnamenti di Lingua e Civiltà Inglese, anche attraverso il ricorso alla metodologia CLIL che riguarderà l’insegnamento di Geografia nel Primo Biennio e l’insegnamento di Storia e/o Diritto nel Secondo Biennio. Inoltre, l’insegnamento della lingua si avvarrà del prezioso contributo di docenti o stagiste di madrelingua, che cureranno la pronuncia e la competenza comunicativa, e delle varie strumentazioni presenti nei Laboratori Linguistici che consentono di privilegiare l’approccio laboratoriale.

La formazione linguistica e culturale dei discenti sarà rafforzata dalla partecipazione degli studenti ai Progetti di Gemellaggio Digitale eTwinning già in atto e ai Progetti di Mobilità Erasmus+ già approvati e finanziati, che consentiranno ai discenti di effettuare soggiorni-studio e stage professionalizzanti presso scuole ed enti nei paesi stranieri, occasioni preziose per il consolidamento delle competenze linguistiche e comunicative. A questo scopo la Scuola ha ottenuto

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l’Accreditamento Erasmus+ 2021-2027 per il Settore Mobilità e disporrà dei finanziamenti necessari per i prossimi sette anni. Gli allievi avranno, inoltre, la possibilità di frequentare dei corsi opzionali extracurricolari di approfondimento linguistico e di conseguire, poi, le Certificazioni Linguistiche QCER, riconosciute a livello internazionale, che sono da anni prassi consolidata nella scuola.

2. L’educazione alla cittadinanza attiva

Il Progetto si prefigge di raggiungere questo obiettivo attraverso: il potenziamento degli insegnamenti di Storia, Geografia, Diritto ed Economia Politica, che ha lo scopo di accrescere nei discenti le conoscenze geografiche, storiche, economiche e giuridiche relative alla nostra nazione ad una pluralità di paesi stranieri; l’introduzione di moduli curricolari multidisciplinari collegati ai percorsi di Educazione Civica e al PCTO e orientati alla sensibilizzazione ai temi dell’inclusività, della transazione ecologica, della convivenza democratica, da realizzare anche su riconosciute piattaforme on line per il 10% dell’orario annuale; il ricorso a metodologie didattiche innovative quali la flipped classroom, il cooperative learning, il problem-solving, che coinvolgano attivamente i ragazzi e li conducano a “saper fare”, e non soltanto a “sapere” , promuovendo lo sviluppo delle

“competenze chiave di Cittadinanza” ormai riconosciute come bagaglio indispensabile per il cittadino attivo e consapevole capace di muoversi in una società liquida.

3. L’approfondimento delle STEM per l’educazione ad uno sviluppo sostenibile

STEM è l’acronimo di “Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica” ed è un termine ormai diffuso non soltanto quando si vuole ribadire la necessità di approfondire la preparazione dei giovani nelle materie scientifiche, ma anche per indicare una vera e propria filosofia dell’educazione, che promuove non tanto i singoli apprendimenti disciplinari, separati gli uni dagli altri, ma l’integrazione delle materie in un apprendimento interdisciplinare, processo molto più vicino al modo in cui saperi e abilità vengono utilizzati nella vita reale. Non è un caso che le abilità STEM sono anche note come 4 C in quanto richiedono e stimolano: collaborazione, pensiero critico, comunicazione e creatività, ovvero, abilità che vengono adoperate in maniera integrata nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana.

Il potenziamento dell’apprendimento delle STEM costituisce, ormai, una priorità dei sistemi educativi a livello globale, sia per educare i giovani alla padronanza dagli strumenti scientifici e tecnologici necessari per l’esercizio della cittadinanza, sia per migliorare e accrescere le competenze integrate richieste dall’economia e dal mondo del lavoro.

Il presente Progetto intende promuovere l’apprendimento STEM attraverso il potenziamento del monte orario riservato alle discipline di Scienze e Matematica, ma anche attraverso la proposta di moduli interdisciplinari realizzati con esperienze laboratoriali basate su simulazioni della realtà.

Le metodologie di insegnamento e apprendimento delle STEM si concretizzeranno in un miglioramento dell’efficacia didattica e condurranno gli allievi all’acquisizione di competenze disciplinari, tecniche e digitali; di una maggiore capacità di comunicazione, collaborazione e problem solving; di un più elevato livello di creatività e pensiero critico; dell’attitudine alla flessibilità e adattabilità al cambiamento, tutte competenze che saranno essenziali per gli allievi all’ingresso nel mondo del lavoro o per il proseguimento degli studi.

4. La transizione ecologica

La transizione green nelle istituzioni scolastiche è un obiettivo fortemente voluto dall’Unione Europea e supportato dal Piano Rigenerazione Scuola del Miur, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno. Gli stessi giovani, sottolinea Legambiente, “chiedono che la scuola venga innovata e diventi soggetto promotore di una cultura della sostenibilità e oggetto di azioni di sostenibilità non più rimandabili”. Le scuole sono, pertanto, invitate a contribuire alla transazione ecologica su più fronti: promuovendo la sensibilizzazione degli allievi ai problemi dell’inquinamento e dei

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cambiamenti climatici attraverso l’indagine e l’informazione sui fenomeni naturali e i processi da mettere in atto per proteggere il pianeta e la vita sulla terra; guidando gli allievi attraverso una vera e propria educazione ambientale che inneschi in loro, cittadini attivi del domani, comportamenti virtuosi e consapevoli; fornendo solide basi di competenze e conoscenze scientifiche, geografiche, economiche e ambientali che consentano loro di comprendere e generare nuovi modelli di sviluppo e, quindi, di operare attivamente nel campo dello sviluppo sostenibile.

Il Piano di Studi della nostra proposta progettuale intende perseguire le suddette finalità attraverso il potenziamento dell’insegnamento di Scienze e di Diritto ed Economia e l’introduzione dell’insegnamento di Geografia, discipline strettamente connesse all’indagine del nostro ecosistema e dello sviluppo sostenibile.

Gli studenti saranno, inoltre, coinvolti in attività di Educazione Ambientale sulle Piattaforme digitali che propongono interessanti programmi intensivi e interattivi sull’argomento o in collaborazione con Enti esterni operanti sul territorio locale e nazionale.

Saranno, inoltre, previsti laboratori pratici e applicativi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario, parte della stessa scuola, che dispone degli spazi e delle attrezzature necessari per studiare e sperimentare sul campo i fenomeni naturali e le più diffuse tecniche di coltivazione, allevamento e protezione dell’ambiente.

5. La formazione digitale

L’acquisizione di un buon livello di competenza informatica da parte degli studenti è assunta dal presente progetto quale presupposto indispensabile per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, per il loro ingresso all’università, ma anche quale strumento necessario per un’efficace gestione della quotidianità di ogni individuo del nostro villaggio globale.

Secondo l’AICA (Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico), “La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”

Le TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) preparano gli studenti ad un’attiva e consapevole partecipazione ad un mondo in rapida evoluzione dove il lavoro e le altre attività dell’uomo sono in costante evoluzione grazie all’accesso a sempre nuove e varie tecnologie.

Infatti, come abbiamo già sottolineato, l’approccio tecnologico all’apprendimento non promuove soltanto competenze tecniche, ma anche competenze di comunicazione, collaborazione, problem solving, consentendo un apprendimento di tipo individualizzato ed autonomo.

Lo sviluppo di una mentalità tecnologica è diventato prioritario per operare e rapportarsi nella società globalizzata e l’impianto del LSE Quadriennale elaborato dalla nostra scuola prevede una formazione informatica che conduca gli alunni a utilizzare le TIC per cercare, esplorare, scambiare e presentare informazioni in modo responsabile, creativo e con senso critico. Alla fine del percorso, gli allievi dovrebbero aver sviluppato:

- la padronanza della Rete e delle risorse multimediali

- la capacità di gestire le nuove risorse informatiche per l’apprendimento e l’acquisizione di competenze nuove

- l’acquisizione di competenze essenziali, come la capacità di lavorare in gruppo, la creatività, la pluridisciplinarità, la capacità di adattamento delle innovazioni, di comunicazione interculturale e di risoluzione di problemi.

Inoltre, poiché non è necessario soltanto “educare ai media”, ma anche “educare con i media”, che costituiscono un concreto sostegno all’azione educativa, la nostra scuola promuove da sempre la formazione e l’aggiornamento dei docenti nel campo della didattica digitale. Tale formazione ha subito un’accelerazione di fronte alla necessità di attrezzarsi per la didattica integrata nei periodi di lockdown dovuti alla pandemia ancora in atto, anche grazie al supporto della serie Web “I fondamentali della Didattica Digitale Integrata” realizzati da Indire.

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Coerentemente con quanto espresso, il nostro progetto LES Quadriennale prevede il potenziamento dell’insegnamento di matematica con l’inserimento di un’ora in più dedicata all’ informatica, ma gli alunni avranno l’opportunità di sviluppare le competenze digitali in tutte le discipline scolastiche e in tutte le attività laboratoriali e di ampliamento dell’offerta formativa, in quanto l’uso intensivo di piattaforme, programmi, internet sarà un vero e proprio modus operandi per tutti gli insegnanti coinvolti.

Inoltre, riprendendo una prassi a lungo mantenuta dalla nostra scuola, l’Istituto si è attivato per offrire agli studenti corsi opzionali di Informatica in orario extra-curricolare con conseguimento della Certificazione ECDL riconosciuta a livello europeo e volta a favorire l’occupabilità nel mercato del lavoro internazionale.

6. L’Innovazione metodologica

L’impostazione del nostro Progetto LES Quadriennale prevede il superamento della didattica tradizionale di impianto trasmissivo per favorire una didattica integrata e laboratoriale, che consentirà di compensare la riduzione di un anno del curricolo, promuovendo un’azione didattica incisiva e produttiva incentrata sui nuclei fondamentali delle discipline. Lo scopo sarà quello di coinvolgere gli studenti attivamente nella realizzazione del processo di insegnamento-apprendimento, di far emergere le potenzialità dei singoli e di promuovere lo sviluppo di quelle competenze trasversali, che sono indispensabili per affrontare la complessità della vita reale.

Il modello proposto sarà centrato su:

7. Il ricorso ad ambienti di lavoro diversificati e flessibili, non formali e logisticamente attrattivi, in cui gli allievi possano raggrupparsi e lavorare in team a seconda del compito da svolgere;

8. L’interdisciplinarietà delle tematiche proposte e dei compiti assegnati, elemento che promuoverà nei discenti la percezione della complessità della realtà e l’impiego integrato di conoscenze e competenze per la risoluzione di problemi e il raggiungimento degli obiettivi (learning by doing);

9. Il blended learning, ovvero l’uso integrato dell’apprendimento on line e in presenza, che consente agli alunni di avvantaggiarsi tanto del prezioso tutoraggio dell’insegnante e della collaborazione con i compagni in classe, quanto delle enormi possibilità di ricerca, consolidamento e rielaborazione offerte dalle TIC e dal Web;

10. L’uso di piattaforme on line, preziose per la personalizzazione dei percorsi dei singoli studenti, i quali possono avere accesso ad una varietà di risorse supplementari estremamente motivanti e atte a soddisfare tanto i bisogni degli studenti più preparati e motivati, quanto quelli degli studenti con difficoltà apprenditive o lacune nella preparazione;

11. Il ricorso a diverse strategie didattiche come la flipped classroom, il cooperative learning, la peer education, il problem solving, finalizzate al coinvolgimento attivo degli alunni che sono chiamati a mettersi in gioco in tutte le fasi del processo di insegnamento-apprendimento, diventandone protagonisti;

12. L’incremento dell’uso dei laboratori e della metodologia laboratoriale, che conduce gli studenti a cimentarsi in “compiti di realtà”, facendo appello a tutte le proprie competenze e conoscenze in azioni integrate che portino ai risultati attesi.

Nel nostro progetto, alla didattica integrata laboratoriale saranno dedicate le due ore di prolungamento delle attività scolastiche previste settimanalmente, ma questo approccio sarà costantemente utilizzato da tutti gli insegnanti all’interno dei singoli curricoli disciplinari o in maniera integrata all’interno di moduli multidisciplinari appositamente programmati dai Consigli di classe.

RISULTATI ATTESI

I risultati attesi a conclusione del ciclo di studi quadriennale, sono identici ai risultati attesi alla fine del percorso quinquennale dello stesso indirizzo, con una curvatura verso le STEM, il plurilinguismo, le competenze trasversali e di cittadinanza, la formazione digitale, la transizione ecologica e la personalizzazione dei percorsi.

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Infatti, la riduzione di un anno del percorso scolastico sarà compensata sotto il profilo formativo da una programmazione e un’azione didattica per competenze, centrata, quindi, non sull’acquisizione di contenuti trattati in ordine cronologico o sequenziale, ma come nuclei tematici possibilmente interdisciplinari volti all’acquisizione di competenze, ovvero delle capacità di utilizzare le conoscenze apprese in maniera funzionale e integrata per il raggiungimento di obiettivi e prodotti concreti legati al “saper fare” piuttosto che al “sapere”.

Anche l’approccio laboratoriale, l’uso intensivo delle tecnologie informatiche e l’integrazione con attività su piattaforme on line (Educazione Digitale e G-Suite for Education) contribuiranno a rendere il raggiungimento degli obiettivi formativi più veloce ed efficace, in quanto più motivanti e rispondenti all’ambiente d’apprendimento quotidiano dei giovani 2.0.

Al momento della programmazione si terrà conto della necessità di elaborare Piani di Studio compatibili e sovrapponibili a quelli degli altri licei nel Primo Biennio, allo scopo di poter realizzare eventuali passerelle degli studenti da un corso all’altro in maniera efficace e produttiva. Nel Secondo Biennio, invece, si potranno organizzare più liberamente gli argomenti da trattare in nuclei tematici multidisciplinari centrati sulle competenze trasversali e disciplinari da sviluppare.

Su tali presupposti, i risultati attesi a conclusione del ciclo di studi saranno i seguenti:

Competenze comuni a tutti i licei dell’IIS “Einaudi-Alvaro”:

1. padroneggiare la lingua italiana in contesti comunicativi diversi, utilizzando registri linguistici adeguati alla situazione;

2. comunicare in una lingua straniera a livello C1 o almeno B2 (QCER);

3. elaborare testi, scritti e orali, di varia tipologia in riferimento all'attività svolta;

4. identificare problemi e argomentare le proprie tesi, valutando criticamente i diversi punti di vista individuando possibili soluzioni;

5. riconoscere gli aspetti fondamentali della cultura e tradizione letteraria, artistica,

filosofica, religiosa, italiana ed europea, e saperli confrontare con altre tradizioni e culture;

6. agire conoscendo i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,

sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Europa oltre che all'Italia, e secondo i diritti e i doveri dell'essere cittadini;

7. operare in contesti professionali e interpersonali svolgendo compiti di collaborazione critica e propositiva nei gruppi di lavoro;

8. utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici per svolgere attività di studio e di approfondimento, per fare ricerca e per comunicare;

9. padroneggiare il linguaggio specifico e le rispettive procedure della matematica, delle scienze fisiche e delle scienze naturali.

Competenze specifiche dell'indirizzo Liceo Scienze umane opzione Economico-sociale Quadriennale:

1. comunicare in una seconda lingua straniera a livello B2 o almeno B1 (QCER);

2. utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici per svolgere attività di studio e di approfondimento, per fare ricerca e per comunicare, in particolare in ambito economico- sociale;

3. applicare, nelle diverse situazioni di studio e di lavoro, i metodi e le categorie interpretative proprie delle scienze economiche, giuridiche, sociali e antropologiche;

4. misurare, con l'ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i diversi fenomeni economici, ambientali e sociali;

5. utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nell'analisi dei fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;

6. operare conoscendo le dinamiche proprie della realtà sociale contemporanea, con

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particolare riferimento all’economia sostenibile, al lavoro, ai servizi alla persona, al terzo settore.

PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI

A conclusione del percorso di studi LES Quadriennale, gli studenti potranno accedere a tutte le facoltà universitarie, in particolare, ai Corsi di Laurea di carattere economico e dello sviluppo sostenibile, giuridico, filosofico, linguistico, antropologico, sociale, e potranno partecipare a tutti i concorsi pubblici che non necessitano della laurea.

SBOCCHI OCCUPAZIONALI

Gli alunni avranno la possibilità di trovare impiego in aziende pubbliche e private, uffici amministrativi, istituzioni e fondazioni, redazioni di giornali, enti di mediazione culturale, agenzie formative educative, organismi di ricerca, organismi finanziari, enti di cooperazione internazionale, strutture ricettive e di servizi.

ATTIVITA’ LABORATORIALI, METODOLOGIE DIDATTICHE E TECNOLOGIE INNOVATIVE

Le pratiche che saranno utilizzate per l’acquisizione di specifiche competenze disciplinari e trasversali sono proprio le pratiche attive che risultano altamente produttive per attivare negli studenti il conflitto cognitivo e la ricerca collettiva di risultati alle varie problematiche.

Metodologie privilegiate saranno il learning by doing, il cooperative learning, la peer education, il problem solving e il role playing .

Imparare attraverso il 'fare', ovvero attraverso la metodologia learning by doing, è considerata da sempre una delle strategie didattiche più efficaci. In altre parole lo studio teorico che ha un riscontro di tipo pratico consente di comprendere meglio e memorizzare più velocemente. L’alternanza scuola- lavoro potrà rappresentare un’occasione, per studenti “volontari” del quarto anno, di mettersi in gioco, di sperimentare il learning by doing, di lavorare in team in contesti diversi da quelli scolastici. Tutto ciò nasce dalla convinzione che queste esperienze favoriscano la crescita, attivino capacità/potenzialità utili ad uno studente in procinto di aprirsi al mondo esterno, ma anche a chi, in difficoltà sul piano scolastico, può trovare/ ritrovare la giusta motivazione e lo stimolo al cambiamento.

Il cooperative learning ed il role playing, costituiscono un valido strumento per l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Si tende a riprodurre un ambiente simulato che consenta all’allievo di apprendere nuove competenze sotto il profilo operativo, rafforzando quelle conoscenze e competenze apprese nel corso degli studi.

Gli studenti saranno coinvolti in un’esperienza di impresa formativa simulata, in cui assumeranno il ruolo di giovani imprenditori e riprodurranno in laboratorio il modello lavorativo di un’azienda vera, apprendendo i principi di gestione attraverso il fare.

Poiché la didattica a distanza ha reso familiari agli studenti gli strumenti di videoconferenza e anche alcuni per il lavoro in rete, si prevede di promuovere il PCTO con le imprese anche usando le tecnologie per un’alternanza da remoto con imprese che utilizzano lo smart working. Le aziende che praticano lo smart working potrebbero quindi concordare con la scuola una condivisione delle

loro esperienze per coinvolgere gli studenti in progetti commissionati alle scuole.

Il rapporto tra il mondo del lavoro e il mondo della scuola può trovare un nuovo campo di pratica funzionale dal punto di vista sia formativo che orientativo, soprattutto se consideriamo un fenomeno molto diffuso tra i giovani rappresentato dall’emigrazione in altri paesi europei per il lavoro. Il lavoro da remoto potrebbe essere una risposta al superamento dei limiti e vincoli del luogo di lavoro per il quale c’è necessità di acquisire competenze. Un altro tema estremamente importante, è rappresentato dall’orientamento. Anche in questo caso è molto importante un ripensamento dell’orientamento con l’integrazione di percorsi di informazione orientativa in presenza e il ricorso alle tecnologie per

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ampliare la capacità degli studenti di acquisire informazioni e dialogare con il mondo dell’università e del lavoro.

PROGETTI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO CON LA SCUOLA MEDIA DI PRIMO GRADO; CON IL MONDO DEL LAVORO, CON GLI ORDINI PROFESSIONALI, CON L’UNIVERSITA’ E I PERCORSI TERZIARI NON ACCADEMICI.

La continuità didattica tra i diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un’azione educativa attenta ai bisogni degli alunni che si concretizza nella scuola come luogo di incontro e di crescita di persone, ed è pertanto uno dei pilastri del processo educativo.

Continuità significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo progressivo che valorizzi le competenze acquisite e insieme riconosca la specificità di ciascuna scuola.

Il passaggio da una scuola all’altra rappresenta, per l’alunno, un momento estremamente delicato attorno al quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori; entrare in un nuovo ordine di scuola significa uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola e affrontare nuovi sistemi relazionali, nuove regole e responsabilità. Creare opportunità di confronto permette agli alunni di esplorare, conoscere, frequentare un ambiente scolastico sconosciuto, vissuto spesso con un sentimento misto di curiosità e ansia. La continuità si prefigge di aiutare il ragazzo ad affrontare questi sentimenti di confusione e a rassicurarlo circa i cambiamenti che lo aspettano, promuovendo in modo positivo il passaggio futuro.

Progettare la continuità costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il percorso didattico-educativo dell’alunno.

La scuola secondaria di secondo grado deve raccordarsi con la scuola la scuola secondaria di primo grado per coordinare i percorsi degli anni-ponte attraverso una condivisione di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e verifica.

Il progetto di CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO IN ENTRATA coinvolgerà il nostro liceo a diversi livelli: organizzativo, didattico e progettuale e non si limiterà alle giornate di incontro tra le classi ponte, ma metterà in pratica “azioni positive” che riguardano una continuità di tipo verticale ed orizzontale.

In particolare prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo:

Si organizzeranno incontri tra docenti delle classi ponte per “trasferire” le informazioni riguardanti il percorso formativo degli alunni

Si programmeranno giornate dedicate ad attività didattica e di accoglienza tra le classi ponte:

giornata dell’accoglienza e giornata didattica su un’attività concordata dagli insegnanti delle classi ponte

Si predisporranno attività di laboratorio che coinvolgeranno gli alunni delle classi terze Per la continuità orizzontale che coinvolge rapporti scuola-famiglie-enti-istituzioni territoriali:

Si organizzeranno riunioni, prima dell’iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di secondo grado, tra docenti della scuola e genitori

Si promuoveranno progetti per prevenire il disagio e la dispersione scolastica.

Finalità:

Agevolare il passaggio degli alunni al successivo ordine di scuola

Stimolare negli alunni il senso di responsabilità

Sviluppare negli alunni il desiderio di comunicare agli altri le proprie esperienze e conoscenze

Promuovere relazioni interpersonali

Favorire la condivisione di esperienze didattiche

Prevenire l’insuccesso e il disagio scolastico

Promuovere la cooperazione tra le diverse agenzie (educative, culturali, sociali, economiche del territorio)

Costruire un itinerario scolastico progressivo e continuo

Guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.

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Le motivazioni che spingono al ricorso ad attività laboratoriali che s’integrino in un progetto educativo generale, sono diverse. Bisogna, innanzi tutto, tenere presente che viviamo in una società disorientata e disorientante, in cui la ridondanza delle immagini e delle informazioni vanifica le capacità comunicative, limitando la fantasia e la creatività.

Inoltre, la nostra scuola agisce su un territorio caratterizzato da isolamento culturale e geografico con situazioni anche generalizzabili di povertà economica entro la quale consumano la propria esistenza molti dei nostri allievi.

Appare perciò abbastanza difficile da parte della Scuola “provocare” una trasformazione nello stile relazionale e cognitivo dei giovani.

Per consentire a tutti il raggiungimento di quegli obiettivi minimi socialmente indispensabili occorre potenziare gli stimoli apprenditivi di natura espressivo-comunicativa differente, non solo verbale ma ludica, manipolatoria, immaginativa etc.

In un mondo in rapida evoluzione, l’istruzione e la formazione sono chiamate a svolgere un ruolo chiave per l’acquisizione di capacità e competenze utili a cogliere le opportunità che si presentano in previsione dei cambiamenti della società e del mondo del lavoro di domani. L’istruzione e la formazione sono, infatti, al centro delle politiche attive e dei programmi d’azione dell’area europea Il processo di orientamento, che si configura come diritto permanente finalizzato a promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale, rappresenta, nel panorama italiano dell’istruzione e della formazione, parte integrante del percorso educativo, a partire dalla scuola dell’infanzia.

L’orientamento deve perciò assumere un posto di rilievo nella sperimentazione: le cause principali dell’insuccesso formativo a livello di scuola secondaria e di università sono da ricercare proprio nella scarsa capacità di auto-orientamento dovuta alla limitata conoscenza di sé, delle proprie capacità ed aspirazioni, oltre che ad una superficiale conoscenza dell’offerta formativa complessiva del sistema d’istruzione, delle prospettive di sviluppo economico e delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro.

Per quanto riguarda le attività di CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO IN USCITA, le attività di orientamento programmate dalla scuola sono indirizzate innanzitutto a far acquisire a ogni studente la piena consapevolezza delle proprie specifiche attitudini ai fini della scelta del percorso universitario più adatto. Sono previste diverse tipologie di azioni. Le ore di personalizzazione saranno dedicate, oltre che agli insegnamenti opzionali, ai laboratori di orientamento e per lo sviluppo delle soft skills. I laboratori prediligono metodologie del tipo learning by doing per una concreta

«sperimentazione sul campo». Inoltre, attraverso l’ascolto di testimonianze, il confronto con i testimonial e visite presso le sedi universitarie, le sedi di formazione terziaria e le sedi di aziende partner del nostro istituto, si fornirà agli studenti una visione d’insieme delle possibilità di scelta..

Sono, infatti, programmati incontri con professionisti di settore e docenti universitari anche delle Università con le quali la scuola ha già collaborato ( Università di Urbino, Unical Cosenza, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) per realizzare un sistema di orientamento che accompagni tutto il percorso scolastico degli studenti.

La sperimentazione dei percorsi quadriennali è, per il nostro istituto, un’occasione per delineare “una via italiana” al sistema duale, riconoscendo ai giovani il diritto di imparare lavorando. L’integrazione di studio e lavoro a partire dalla scuola superiore, e a seguire nell’università, è la strada maestra per migliorare la competitività della nazione, perché punta a formare nuove generazioni in grado di gestire il cambiamento. La creatività, l’autonomia, la capacità di unire manualità e ingegno, la voglia di innovare, sono competenze che nascono quando lo studio si apre al know-how dell’impresa e, viceversa, quando l’impresa apre le porte a studenti e docenti.

MODULI CURRICULARI ORIENTATI AI TEMI DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

La transizione ecologica e l’educazione alla sostenibilità sono temi sempre più centrali nella nostra società; educare e formare le nuove generazioni verso un nuovo modo di rapportarsi alla natura e all’ambiente è diventata una priorità. E’fondamentale compiere scelte di partecipazione alla vita

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pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

L’obiettivo è quello di realizzare un processo di cambiamento, un rilancio dell’economia e dei settori produttivi all’interno di un quadro delineato e ben definito che metta al centro la tutela e il rispetto dell’ambiente: programmi sull’ambiente, sia nazionali che internazionali ed azioni per contrastare i cambiamenti climatici.

In tale ottica è prevista la partecipazione dei docenti e degli alunni a SGDs Festival- Educazione per il futuro, primo ciclo di eventi didattici on line focalizzati su 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Gli alunni parteciperanno a webinar gratuiti dedicati ai progetti e alle soluzioni per costruire un futuro migliore e più etico, che vedranno come interlocutori esperti di fondazioni, istituzioni e imprese del panorama italiano, eccellenze dell’innovazione a supporto della sostenibilità.

Si aderirà a “Sportello Energia “, percorso per lo sviluppo di competenze trasversali e a sostegno dell’orientamento che Leroy Merlin, in collaborazione con il Politecnico di Torino, dedica alle scuole secondarie di II grado del territorio italiano. Sportello Energia insegna la natura ed il valore dell’energia, una risorsa da intendere sempre di più in un’ottica solidale, condivisa e socialmente responsabile. Il percorso consente alla classe di collaborare ad un’analisi sulle abitudini e sul comportamento delle famiglie in tema di efficientamento energetico, al fine di promuovere la lotta allo spreco.

Nel Quadro Orario è’ stata inserita la disciplina Geografia per potenziare i temi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile.

E’ prevista inoltre l’introduzione di uno specifico modulo curricolare di due ore settimanali sui temi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile e per alcune discipline, quali chimica e fisica, verranno approntati moduli specifici sul cambiamento climatico, gestione rifiuti, mobilità sostenibile.

Tra gli obiettivi del modulo: il recupero della socialità, l’abbandono della cultura dello scarto a vantaggio della cultura circolare, l’acquisizione della consapevolezza del legame fra solidarietà ed ecologia. Ma anche obiettivi ambientali ed economici:

 diventare consapevoli che i problemi ambientali vanno affrontati in modo sistemico,

 operare a favore dello sviluppo eco-sostenibile,

 imparare a minimizzare gli impatti dell’azione dell’uomo sulla natura,

 conoscere il sistema dell’economia circolare,

 imparare a costruire i mestieri e le imprese del futuro a zero emissioni, circolari e rigenerative.

Si stabilisce la messa a regime di un insieme di attività formative e l’emanazione di linee guida per stimolare e indurre la comunità scolastica a comportamenti virtuosi per convertire le abitudini e gli stili di vita.

PROGETTI, MODALITA’ E TEMPI DI REALIZZAZIONE DEI PERCORSI PER L’

ATTIVAZIONE DI COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (PCTO)

Si chiamano “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e intendono fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie ad inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione, uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi. Aprire il mondo della scuola al mondo esterno consente più in generale di trasformare il concetto di apprendimento in attività permanente (lifelong learning, opportunità di crescita e lavoro lungo tutto l’arco della vita), consegnando pari dignità alla formazione scolastica e all’esperienza di lavoro. Il percorso intende integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del

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“mestiere” in modo responsabile e autonomo. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano ma anche di accreditarsi come enti formativi. Con la legge 107/2015, questo nuovo approccio alla didattica, prevede obbligatoriamente un percorso di orientamento utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio. Il periodo del percorso prevede 90 ore che potrà essere articolato in tre modalità:

 anticipando alcune delle ore del percorso di alternanza al secondo anno di studi;

 optando per un effettuare la maggior parte delle esperienze di alternanza durante la pausa estiva;

 sfruttando le nuove tecnologie e avviando delle esperienze di alternanza on-line.

Si realizza con attività dentro la scuola o fuori dalla scuola. Nel primo caso, si tratta di orientamento, incontri formativi con esperti esterni, insegnamenti di istruzione generale in preparazione all’attività di stage. Le attività fuori dalla scuola riguardano lo stage vero e proprio presso le strutture ospitanti.

Sono previste diverse figure di operatori della didattica: tutor aziendali, docenti che seguono l’attività didattica in aula, docenti-tutor incaricati del rapporto con le strutture ospitanti/aziende ed eventuali consulenti esterni. L’istituzione scolastic,a con la collaborazione del tutor esterno designato dalla struttura ospitante/azienda, valuta il percorso effettuato e provvede a certificare le competenze acquisite dagli studenti nel percorso (sarà cura del docente-tutor interno predisporre quanto necessario per una valutazione completa ed accurata). Le competenze acquisite costituiscono credito e al termine del percorso, vengono rilasciati attestati di frequenza, certificati di competenze e crediti.

I percorsi formativi sono resi possibili dalle istituzioni scolastiche, sulla base di apposite convezioni stipulate con imprese, camere di commercio, industria, artigianato, commercio, agricoltura e terzo settore, che sono disposti a ospitare lo studente per il periodo dell’apprendimento. Affinché si realizzi una convenzione, l’istituzione scolastica si impegna a fare un’attenta e accurata valutazione del territorio in cui va ad inserirsi. Dopo questa fase di studio, le scuole individuano le realtà produttive con le quali poter avviare collaborazioni concrete: queste assumeranno sia la forma di accordi ad ampio raggio, a valenza pluriennale, sia di convenzioni operative per la concreta realizzazione dei percorsi.

In linea con le nuove direttive emanate dal MIUR in materia di Alternanza scuola-lavoro, è prevista la partecipazione al Salone dello Studente – Edizione Digitale valida ai fini dell’ottenimento dei crediti PCTO. Un’edizione completamente digitale sulla piattaforma Campus Orienta Digital:

stand virtuali, workshop di orientamento e coaching, presentazioni delle offerte formative e molto altro, non stop per studenti, docenti e famiglie.

Sono previsti inoltre i seguenti percorsi:

LE REALTA’ DEL TERZO SETTORE

L’obiettivo è offrire un'ampia preparazione culturale e competenze professionali utili alla formazione di una coscienza critica nei confronti della realtà in cui vivono gli utenti del terzo settore. Si intende avviare l’allievo a svolgere specifici compiti nell'ambito dei servizi rivolti a questa tipologia di utenza e a utilizzare tecniche di comunicazione per relazionarsi a singoli o gruppi. Attraverso l’analisi dei fabbisogni formativi, si mira a far acquisire agli studenti competenze specialistiche riguardanti il terzo settore, presso imprese, associazioni di volontariato, cooperative sociali, Enti ed Istituzioni presenti nel territorio calabrese.

Si intende dare rilevanza a tutte quelle attività (teatro, animazione, musicoterapia, psicomotricità, sport etc.) usate come strumento per fronteggiare e superare le diverse situazioni di disagio. Gli enti e le associazioni coinvolti affronteranno, con metodologie specifiche e strategie già ampiamente e positivamente adottate, situazioni concrete e studi di caso coinvolgendo operativamente gli alunni impegnati in attività di alternanza.

L’attività ha anche finalità orientative, infatti, i giovani si trovano, spesso, molto disorientati sulle scelte da dover effettuare una volta terminato il ciclo di scuola superiore. Soprattutto nelle realtà locali

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non riescono a vedere quanto di positivo può esserci e guardano lontano trascurando di appropriarsi del proprio territorio. Il mondo del lavoro li spaventa e spesso non hanno l’opportunità di sperimentare e conoscere meglio le proprie vocazioni e attitudini. Guardarsi intorno, vivere alcune esperienze lavorative presso enti, associazioni e quant’altro potrà favorire sicuramente scelte più consapevoli da parte degli studenti per i percorsi successivi e per lo sviluppo delle competenze necessarie al sistema sociale e produttivo del nostro paese. In particolare gli alunni che effettueranno l’esperienza progettata avranno modo di conoscere preziose realtà che operano nel terzo settore e potranno mettere a confronto realtà lavorative simili in contesti territoriali diversi. Potranno appropriarsi di tecniche, modalità e protocolli d’intervento diversificati ma ancora di più avranno un’

opportunità formativa che, ricongiungendo apprendimento e vita reale, favorirà lo sviluppo professionale della persona e dunque del cittadino anche per quanto riguarda la vita relazionale e affettiva.

LABORATORI ANPAL

L’obiettivo generale del laboratorio è quello di supportare gli studenti nella preparazione degli strumenti utili all’ingresso nel mercato del lavoro, nella fase di ricerca di una occupazione, come il curriculum vitae e la lettera di presentazione, e di agevolare la comprensione di concetti come quello delle competenze trasversali nonché l’individuazione delle competenze acquisite anche in contesti non formali e informali.

LE REALTÀ IMPRENDITORIALI DEL TERRITORIO

Attività presso aziende/micro imprese presenti nel territorio provinciale/interprovinciale. Soggetti coinvolti: Imprese, Enti pubblici e privati.

CRITERI DI PRIORITÀ DELIBERATI DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO DA APPLICARE IN CASO DI ECCEDENZA DI RICHIESTE DI ISCRIZIONE

Per quanto riguarda la formazione della classe, essa rispetterà i parametri previsti per la formazione delle classi prime dalla vigente normativa.

In caso di eccedenza di richieste, per l’iscrizione alla prima classe sperimentale si terrà conto della media dei voti della pagella ottenuta dagli allievi a conclusione del primo quadrimestre del terzo anno di scuola media. Qualora le medie fossero uguali, si terrà conto della media dei voti di italiano, lingua inglese, scienze e matematica nello stesso periodo.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Criteri di valutazione comuni:

I criteri per la valutazione degli apprendimenti e del raggiungimento degli obiettivi formativi del Liceo di Scienze Umane, Socio-economico Quadriennale rimangono sostanzialmente gli stessi adottati nel PTOF per tutti gli indirizzi della Scuola.

Gli insegnanti annotano quotidianamente sul registro elettronico i dati degli studenti relativi alle assenze, ai ritardi, alle uscite anticipate e al profitto scolastico; in fase di scrutinio, i dati relativi alla valutazione quadrimestrale vengono inseriti direttamente sul database del programma. Questo consente ai genitori di accedere ai dati del proprio figlio anche da casa.

Il registro elettronico si affianca, pertanto, alle tradizionali occasioni di colloquio scuola-famiglia come ulteriore strumento informativo.

Valutazione del rendimento scolastico

Le valutazioni sommative saranno effettuate alla fine di ogni quadrimestre.

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Le prove scritte e orali saranno di norma non meno di tre a quadrimestre per allievo. Le prove saranno valutate in base alle griglie elaborate in seno ai Dipartimenti e approvate dal Collegio dei docenti.

Riguardo la valutazione delle materie per le quali è previsto un unico voto orale, grafico, pratico, i docenti potranno utilizzare strumenti diversificati quali elaborati scritti, test, questionari, ecc., ma non in via esclusiva; il numero delle prove è di norma tre per quadrimestre di cui almeno una in forma orale, grafica, pratica ed almeno due per allievo.

Oltre alle tradizionali verifiche scritte e orali, possono concorrere a determinare la valutazione delle competenze raggiunte anche i prodotti multimediali o laboratoriali, compresi quelli realizzati in gruppo o, parzialmente a casa su piattaforme digitali o attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Si terrà, inoltre, conto del lavoro svolto in gruppo, delle capacità di collaborazione, delle capacità creative, propositive, delle capacità di ricerca e documentazione, della disponibilità a partecipare, e, dialogare, dell’impegno profuso e del miglioramento conseguito rispetto alla preparazione iniziale.

Il Consiglio di Classe, nella determinazione degli esiti di fine anno, avrà come punto di riferimento i seguenti criteri:

• frequenza alle lezioni;

• partecipazione al dialogo educativo;

• impegno e assiduità nel lavoro;

• livello di conoscenze maturate e competenze acquisite.

Validità anno scolastico

E’richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”. Al limite dei ¾ di frequenza del monte ore annuale sono ammesse motivate e straordinarie deroghe dettagliatamente indicate nel PTOF.

Tali deroghe sono previste per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non abbiano pregiudicato, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio

finale e la non ammissione alla classe successiva.

Criteri per l’ammissione/non ammissione alla classe successiva:

Criteri di ammissione alla classe successiva

Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguano un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione di profitto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e che, quindi, abbiano raggiunto in ogni disciplina gli standard minimi previsti nel POF.

Criteri di non ammissione alla classe successiva

Il giudizio di non ammissione verrà espresso nello scrutinio di giugno nel caso di valutazione inferiore a sei decimi in condotta e/o di rendimento negativo caratterizzato da non raggiunti livelli di sufficienza in più di tre discipline tali da compromettere la qualità del processo educativo e di apprendimento, per cui gli esiti formativi e cognitivi risultano attestati al di sotto degli standard minimi definiti per ciascuna disciplina e contenuti nel PTOF.

Per gli allievi che abbiano avuto la sospensione del giudizio e che siano stati scrutinati nelle operazioni di settembre, il giudizio di non ammissione verrà espresso nel caso di non raggiunti livelli di sufficienza nelle discipline oggetto di esame, tali da compromettere la qualità del processo educativo e di apprendimento.

Criteri per l’ammissione/non ammissione all’esame di Stato:

Restano ferme le disposizioni vigenti in materia di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo e rilascio dei titoli di studio finali, di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, che devono riferirsi ai percorsi di istruzione secondaria di secondo grado del vigente ordinamento

"Requisiti di ammissione all’esame dei candidati interni previsti dall’art. 13, comma 2, lettere a) e d) del d.lgs. n.62/2017 :

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- l’obbligo di frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le deroghe per i casi eccezionali già previste dall’art.14, comma 7, del D.P.R. n. 122/2009;

- Il conseguimento di una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo discipline e di un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, fatta salva la possibilità per il consiglio di classe di deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame per gli studenti che riportino una votazione inferiore a sei decimi in una sola disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto.

Considerato il carattere sperimentale del percorso di studi quadriennali, non è consentita l’ammissione agli esami di Stato con abbreviazione di un anno per merito.

Criteri di sospensione del giudizio (D.M. n. 80/2007 - O.M. n. 92/2007)

Viene sospeso il giudizio per quegli allievi che in sede di scrutinio finale, pur avendo conseguito un voto di comportamento non inferiore a sei, non raggiungano la sufficienza in una o più discipline fino ad un massimo di tre. Nei casi di sospensione del giudizio, nello scrutinio finale di settembre non sarà aggiunto il punto di integrazione del credito scolastico al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti nello stesso scrutinio conseguita.

Nello scrutinio di Giugno al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti, non sarà aggiunto il punto di credito scolastico agli alunni delle classi terze e quarte per i quali la promozione scaturisca dal “voto di Consiglio, in quanto il voto proposto in più discipline sia inferiore alla sufficienza.

Al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti, non sarà aggiunto il punto di credito scolastico agli alunni delle quinte classi che conseguiranno l’ammissione agli esami di stato solo grazie al “voto di Consiglio”.

Criteri per l’attribuzione del credito scolastico (art. 15 del d.lgs. 62/2017) :

L’attribuzione del credito scolastico viene effettuata secondo le vigenti disposizioni, ma, nel caso del LES Quadriennale, al termine del secondo, del terzo e del quarto anno di corso.

Il decreto legislativo "attribuisce al credito scolastico maturato dagli studenti nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso un peso decisamente maggiore nella determinazione del voto finale dell’esame di Stato rispetto alla precedente normativa, elevando tale credito da venticinque punti su cento a quaranta punti su cento. Lo stesso articolo specifica il punteggio massimo attribuibile per ciascuno degli anni considerati: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Inoltre, nell’allegato A al decreto legislativo, la prima tabella, intitolata Attribuzione del credito scolastico, definisce la corrispondenza tra la media dei voti conseguiti negli scrutini finali per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Per gli studenti che sostengono l’esame nell’anno scolastico 2018/2019 una seconda tabella reca la

conversione del credito scolastico conseguito complessivamente nel terzo e nel quarto anno di corso.

Pertanto, per il prossimo anno scolastico il credito scolastico totale sarà determinato, per ciascun alunno, dalla sommatoria del punteggio definito sulla base della tabella di conversione della somma del credito del terzo e del quarto anno, già assegnato nei due anni scolastici precedenti, e il punteggio del credito scolastico attribuito per il quinto anno nello scrutinio finale applicando, a tale

ultimo fine, esclusivamente la prima e l’ultima colonna della tabella di attribuzione del credito scolastico.

Come deliberato da Collegio dei Docenti, per l'attribuzione del credito scolastico, oltre alla media (art. 11 del Regolamento), bisogna necessariamente considerare:

• l'assiduità della frequenza;

• l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

• le attività complementari ed integrative;

• gli eventuali crediti formativi.

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Per l'attribuzione del punteggio massimo della fascia, secondo la media dell'alunno, la parte decimale della media M deve essere superiore a 0,5. Quando non si raggiunge tale media il Consiglio di Classe può attribuire il punteggio massimo della fascia se l’alunno presenta, accanto ad una regolare frequenza delle lezioni ed una costante partecipazione al dialogo educativo, almeno una delle seguenti condizioni:

• partecipazione a progetti POR, PON, ecc.;

• partecipazione a gare Nazionali;

• partecipazione ad attività di alternanza scuola – lavoro;

• presentazione di significativi ed importanti crediti formativi.

Le certificazioni presentate dagli alunni entro il 15 maggio per il riconoscimento del credito formativo devono essere attinenti all’indirizzo della Scuola e alle attività inserite nel POF, pertanto saranno considerate attività:

• culturali (corsi di lingue in Italia e all’estero, corsi di informatica e informatica applicata, collaborazione continuativa certificata con circoli culturali presenti nel territorio);

• professionali attinenti (attività lavorative presso studi professionali, aziende del settore, ecc.).

Il punteggio minimo della fascia sarà invece attribuito a coloro che:

• saranno dichiarati promossi in sede di integrazione dello scrutinio;

• avranno conseguito un voto di condotta inferiore al sette.

Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.

Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio alvoto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

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