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Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al vocabolario della Crusca Milano, ETH-Bibliothek Zürich Shelf Mark: Rar 3905

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www.e-rara.ch

Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al vocabolario della Crusca

Milano, 1817-1826

ETH-Bibliothek Zürich

Shelf Mark: Rar 3905

Persistent Link: https://doi.org/10.3931/e-rara-40556

All' I. R. Istituto di scienze, lettere ed arti. Vincenzo Monti.

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(2)

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J —j sam inare fino a qual punto siano giusti i lamenti delle Scienze e delle Arti cantra il Vocabo¬

lario della Crusca accusato d averne negletto più che troppo il linguaggio ; investigare i vizj fondamentali della materiale e tutta servile sua compilazione; mo¬

strare gli errori che lo deturpano ,• additare finalmente

le vie di condurlo ad una ragionata riforma : fu questo, onorandi Colleghi, il comando che dall’Autorità su- periore a Voi venne; nè potea uscire decreto più degno della sapienza dell’ illuminato Ministro Cesareo

che un tanto carico vi commise. Perciocché intendendo egli assai bene quella grave sentenzadi Locke, che la fonte principale de’ nostri errori diraziocinio procede dall’ignoranza e dalVabusodelle parole , intese meglio ancor l’altra da noi sulle primemosse della Proposta.

giàpredicata ,che unVocabolario essendo la tavola rap¬

presentativa di tutte le idee di un popolo , ei diviene

(3)

per conseguente il primo e più necessario libro (Fogni nazione. Vide insieme con acuto discernimento,chese il bisogno morale ed il fisico condussero gli uomini alla formazione delle lingue, nessuna lingua acquistò mai la sua perfezione senza il soccorso della filosofia.

Ond’ è che non al volgo ( il cui parlare sciolto da tutti freni continuamente si altera e si corrompe ) , 1 2

ma dirittamente ai soli sapienti s’aspetta il fermar la favella , e con leggi dettate dalla Critica governarla e sigillarla del generaleconsenso dei dotti , eh’è quello della ragione.

La correzione adunque di un libro di tanto mo¬

mento , per la importantissima parte principalmente cherisguarda lescienze, a chi poteasi meglio affidare che a coloro ai quali il linguaggio scientifico è tutto proprio per consuetudine e per bisogno ? E quale è di Voi che , rimossa ogni invidia ed ogni sospetto di adulazione , non sia delle scienze medesime bene¬

merito ? Qui la più meravigliosa di tutte mai le in¬

venzioni, la pila elettrica ,svelando uno de’più grandi segreti della natura , ha promosso i miracoli della Chimica; e mettendo, per così dire , la natura stessa in timore d’ esser vinta dall’ arte , ha interamente da questo fianco cangiato il volto alla Fisica : nè umana immaginazione può il termine antivedere de’suoi fu¬

turi prodigj (' ) • Qui la Matematica , inoltrando i suoi passi nella teorica delle equazioni , ha seganti i limiti oltre i quali Valgebra finita non penetra (2).

(1 ) Volta.

(2 ) Rollini c Caccianini . Si avverta clic il più degli scritti elio or verremo citando non

è clic un cenno tirile Memorie inserite negli atti dell ' Istituto, d ' alcuna delle quali sono già morti gli autori.

(4)

V

Qui ha spiegatocombinazioni e proprietà di numeri e di funzioni che in nuovo e più splendido ordine risultanti , ne preparano più sicuri i progressi (0 - Le forinole che per la eventuale formazione de’ corpi un

sommo genio (

* *) uvea semplicemente indicate, qui tro¬

varono un altro genio sovrano (2) chele mise in tutta la luce : parlo del legislatore di Urano , e passo sotto silenzio ì tanti altri suoi gravissimi scritti , perchè il parlarne degnamente non appartiene che agli alti in¬

telletti. E non è forse vostro egualmente quell’altro gran lume dell’Astronomia, lo scopritoredi Cerere (3 ), che col suo nuovo catalogodi settemila stelle, da lui tutte replicatamente osservateed esattamente descritte, ha sepoltiin eterna dimenticanza tutti i cataloghi an¬

tecedenti ? Immenso lavoro , che negli armali astro¬

nomicifa epoca gloriosa ; nè decsi preterire che las.sco¬

perta di Cerere diede ad altri astronomi rinomati (**) occasione di ritrovare successivamente tre altri nuovi pianeti , Pallade , Vesta e Giunone.

Dalla Matematica applicata si è spinto il calcolo a regolare gli effetti della esplosione delle mine (4 ) ,•

a misurar quelli dell’ariete idraulico , i quali , non oltrepassando le apparenze dell’accidente, rimanevano tuttavia ignoti e reconditi (5 ) ; a determinare T urto dell acqua ne’ grandi meccanismi, e a duplicarne le forze , costringendo questo elemento a mille usi più

vantaggiosi (6 ). ji caiCQiQ parimente con sicuro piede

(1) Racagni c Carlini, (2) Oriani.

(3 ) Piazzi.

(*) Lagrange.

{**) Olbers o Harding.

(4) Caccinnini.

(5) Brunacci*

(6) Morosi.

* 1

(5)

seguendo i corpi celesti si è condotto alt acquisto di nuovi segreti nelle anomalie de' loro giri (i ) , e ne’

paradossi delle loro posizioni apparentemente variate pel riconosciuto movimento non solo degli strumenti, ma degli stessi edifizj in cui gli adatta Vosserva¬

tore ( a).

La Geologia, con più accurate osservazioni e col fatto alla mano , si è mirabilmente innalzata a più

sublimi principj : i quali con sobrie ipotesi sagace¬

mente spiegatihanno ritratto dall’antica strada i più valenti geologi dell! Europa , per siffatto modo, che vinti dallo splendore non meno che dalla forza delle nuove teorie , ornai sembrano, convenir tutti nel ben provato sistema del geologo italiano (3). E mentre la

Conchiologia fossile subappennina con dilettevole cu¬

riosità ci erudisce de’ grandi cataclismi marini acca¬

duti nel beato terrenoche calpestiamo, chi di noi non fa voti che l’illustre suo autore (4) far possa presto

ritorno nel seno de’ suoi colleglli ricco delle spoglie mineralogiche del Libano e dell’ Egitto , ove Vamore ■ di questi nobili studjil condusse? Ma ponga il piede nel museo dell’I . R. Liceo di S. Alessandro, e svolga le opere a stampa del valentuomo che ivi adunò la ricca suppellettile di naturali prodotti chi desidera di conoscere tra i vostri fratelli un altro insigne colti¬

vatore di questa scienza (5 ) : e un altro pure n’ am¬

miri in. quello di Vói che con i applaudito suo Viag¬

gio negli Stati-Uniti d’America , e colla Storia delle piante forestiere lepiù importanti nell’uso medico ed

fi ) Cagnoli. 1 (4) Brocchi,

(al Cesaris. j (5) Pino.

(3) Brcislak. I

(6)

economico(0 , ha fatto acquisto d' un nome assai più onorevole che l’alto titolo di patrizio , titolo che nel più di coloro che lo posseggono ^ la virtù propria

scompagnato, non si fa reverendo fuorché alla stu¬

pida moltitudine.

Nè meno bella è la gloria che vi risulta da quella parte di scienza che intende alla conservazione della vita. E quanto essa vi debba il dicono gli scritti im¬

mortali e le meravigliose cure operate dal principe de’ viventi Anatomici (2 ) ; e le classiche Esercitazioni patologiche di quell’ altro valentissimo, che impedito di più soccorrere con gli esperti suoi ferri l’umanità sofferente , la soccorre col suo sapere , dirigendo ne*

più difficili casi , e guidando , per così dire , la mano degli operatori che a lui si volgono per consiglio (3) : il dicono ancora le Memorie ne’ vostri Atti portate di strane e terribili malattie , di nuovi e più sicuri strumenti , di efficaci e pronti rimedj , di farmachi semplicissimisuccedanei agliesotici più dispendiosi (4).

Se non che , toccando io di rapido volo coteste egregie fatiche , panni già di udire non pochi di Voi lamentarsi che io ne scemo di troppo il valore. Ma si perdoni questa mia colpa alla necessità di farne parola , onde porre il pubblico in grado di giudicare

se 5 trattandosi di migliorar la condizione del Voca¬

bolario rispetto alle scienze, ed avendo Voi cortese¬

mente profferta agli egregi Accademici della Crusca di unire sopra un oggetto di tanta importanza alle lorocure le vostre, sia stata benponderata Vassoluta

(il Castiglioni.

(2) Scarpa.

(3) Palletta.

(4) Memorie scati , Palletta Carminati.

diverse di Mo- , Malacarne e

(7)

Vili

loro disdetta. Considerata ancora sotto altri aspetti la correzione di un tanto libro , sotto quello cioè della erudizione e della filologia , non erano forse degni di sedersi al fianco di quei dottissimi il lombardo Polistore (’) ? l’ autore del Commercio de’ Romani e del Colbertismo (2), Villustratore de’ lavori azzimini e raccoglitore delle Memorie spettanti alla vita di Raffaello (3), e il venerando Nestore dell’ Istituto , il benemerito compilatore del Dizionario della Ma¬

rina (4) ? Dizionario clic gli Accademici ( se non vorranno di bel nuovo fare opera zoppa ) saranno lor malgrado costretti di travasar tutto quanto nel loro Vocabolario.

Che se vorremo entrare ne’ campi della gentile let¬

teratura , quella cheparticolarmente contempla la de¬

licata ragione dell’eloquenza edel classico favellare , il vostro Collegio, malgrado delle gravi perdite fatte (5) , non vanta egli tuttavia nomi solenni ( 6) , clic onorati della pubblica stima , ben sembra potessero meritare anche la fiducia e i riguardi dell! Accademia? E per onor delle Muse sia bello il notare che taluno di essi alla fama di leggiadro e grave poeta aggiunge, come già il Fracastoro , pur quella di prestantissimo matematico (7) ; e tal altro che con suprema perizia tratta il bulino (8) , tratta ancora lo stiledelle Grazie negli studjdella favella ; emulo di quel mirabile inge¬

gnodi cui piangiamo ancora la perdita ,cheillustrando

(0 Bossi Luigi.

(2 ) Mengotti.

(3) Franccsconi.

( 4.) Stratico.

(5 ) di Lamberti , Araldi , BossiGiuseppe , Vcnini c Rossi.

(6) Pindemonte , Paradisi , * Arici , Rosmini , Eiamonti , Dclbene.

(7) Paradisi, (8) Longlii.

(8)

con alte dottrine il Cenacolo di Leonardo , lasciò dubbio il grido se più valesse nelle opere del disegno o in quelle della penna ; e sanno tutti che. nell’mie e nell’ altre egli valse in grado eminente (i ).

Questi, ed altri che per eccellenza di bello scrivere tengono i primi seggi (

* *) , e che VIstituto per tutta

la terra italica ( se la proposta alleanza fosse stata accettata ) aveva in animo d’invitare conefficaci,pre¬

ghi alt impresa, questi erano e , lode al Cielo, ancor sono gli uomini e di scienze e di arti e di lettere che il graveSinodo della Crusca sdegnò d’avere compagni alla riforma del Vocabolario. l) cl quale rifiuto molti fecero le meraviglie; ma fu naturai conseguenza della vecchia opinione consaldi chiodi fitta nell’ animo degli Accademici, che la lingua italiana sia tutta proprietà della sola gente toscana , e che perciò t Istituto en¬

trando nelle cose del Vocabolario mettea la falce in messe non sua . Il cheper or/or della patria non era da sofferirsi ; dovendosi, per lor sentimento, tener ferma la massima che il parlare di tutta Italia , non escluso quello dei dotti , dee prender legge dall ’attico dialetto camaldolese., nè potersi permettere che T eloquenza italiana si abbeveriad altri rivi che. a. quelli dclVArno, messe in non cale le fonti della filosofia , che colle

limpide acque , di Falte .rona fanno pessima mescolanza.

Contro a pretensioni si strane avea già Dante , fin da suoi tempi alzato le grida e le beffe , c con

(i ) Bossi Giuseppe.

(*) Giordani , Cesari , Colonico , Costa, Strncc.lii , Marclictti, Botta , Grassi , Napione , Gargallo , l’erlicari allor vivo , c l.am- predi toscano , ma non accademico . Oltre questi , i due cele- liralissimi poliglotti Me/.zoi’anli e Pc.yrim.

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potenti e rigorose ragioni mostrato che la favella ita¬

liana , divisa l’illustre dalla plebea , è patrimonio comune all’ intera nazione , e che un dialetto qual siasi , essendo lingua particolare , non può avere giammai le prerogative di nazionale. Ma perchè l’ e- goismo municipale adoperavasi di far credere che le sentenze di quel gran padre della nostra favella erano indegno parto d’ira e di odio contro la patria , e volcvasi ad ogni costo che il toscano dialetto non pure nelle parole , ma ben anche nella pronuncia , fosse pei non Toscani il fatale Scibboletli degli Efraimiti ; a sanare cotesta vertigine levossi , suscitata dalla

Proposta , la sapienza del Perticari : e la sua subli¬

me Apologia dell’ amor patrio diDante e del Trattato della volgare eloquenza guari di quelVantica follia gli spiriti docili alla ragione , lasciando i pochi ostinati in deriso.

Il perchè , Voi con tutte le sane teste d’Italia con¬

sentendo nelle dottrine di Dante invittamente difese dal Perticari , ed avendo con benevolo intendimento commessa a me, il minimo del Collegio, la cura di esporre i vostri pensieri , superbo di questo onore io mi sono, secondo lemie poche forze , studiato di co¬

lorire il vostro disegno. Ben sento di non averlo de¬

gnamente adempito : nulladimeno, se l’amor proprio non mi ha bendato il giudizio , pormi di avere suffi¬

cientemente dimostro non ragionevole Vambizioso at¬

tentato del Vocabolario della Crusca , Vattentato vo’

dire di ridurre il comune idioma italiano alla misera condizione di lingua particolare sotto lu tirannia del toscano dialetto , che per quanto si voglia men tristo degli altri , è sempre dialetto , cioè lingua d’alcuni,

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'XI

ma non di tutti ; e di piu , lingua strabocchevolmente carica d idiotismi e proverbj che a pochi passi di qua

* di là della striscia di suolo in cui nacquero non hanno alcun valore perchè nessuno gl’intende. Pormi ancora che la non piccola serie de’ suoi errori da me notati , malgrado di alcuni abbagli miei proprj , sia messa in tal chiaro da lasciare tutti convinti che nella generale sua compilazioneebbe assai poca parte , per non dire veruna , la Critica. Di che poi è venuto che il Vocabolario siasi riempito di tante errate defini¬

zioni, di tanti e falsi e storpi vocaboli, di tanti ran¬

cidi arcaismi registrati come voci vive ed in fiore, e ciò eh! è peggio , di tanto gergo da bordello e daf furbi da vergognarsene anche i più poveri di pudore.

Parmi in fine di avere non solamente provata la necessità della sua severa riforma , ma ben anche additate e nel corso di tutta l’opera ripetute le vie di eseguirla , non già dietro i prìncipj della gretta ' grammatica degli scolastici , ossia de’ pedanti , ma

dietro a quelli dell’alta grammatica de’filosofi , che Bacone , quel grande scopritore di nuovi mondi nel- 1immenso oceano dellescienze, fu il primo a distin¬

guere dalla scolastica , segnando le tracce che per condurre le lingue alla lor possibile perfezione ella deve seguire.

Queste ed altre più cose allo scopo medesimo re¬

lative sono state a! lor luoghi liberamente ragionate, e a sentimento di ognunoche non sommetta alla pas¬

sione il giudizio , abbondantementeprovate ne’prece¬

denti volumi della Proposta ,■ e con più ardire il saranno ancor nel presente , che. a Voi consacro come argomento di riverenza : e ottenga liete accoglienze

(11)

XII

alt offerta il considerare di' egli è il termine di un lavoro di tutta vostra ragione , perchè impostomi da Voi stessi. Nell' assumere questo peso il desiderio e lo zelo de IHobbedirvi mi hanno fatto dimenticare l’ in¬

sufficienza de' miei polsi a sostenerlo. Siatemi adun- r que cortesi della vostra indulgenza se alcuna volta sarò caduto per via : ma non vogliate, credere pic¬

ciolo il frutto cheavremo raccolto di sì lunga e dura fatica , se^un tratto ci sarà riuscito di emancipare

la lingua italiana dalla stupida tirannia de’pedanti ( messo il debito freno alla scapestrata licenza de’ no¬

vatori ) , edi stabilire ben ferma questavera sentenza:

LA COMPILAZIONE DEL VOCABOLARIO DEESI GOVER¬

NARE NON DA SPIRITO DI MUNICIPIO , MA DI NAZIONE.

I

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