INDICE
PREMESSA CEN 1
PREMESSA ISO 2
INTRODUZIONE 3
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 4
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 4
3 TERMINI E DEFINIZIONI 5
figura 1
Esempio di piallatrice a filo
...6
figura 2
Esempio di piallatrice a spessore
...6
figura 3
Esempio di piallatrice combinata a filo e a spessore
...7
figura 4
Funzionamenti tipici di piallatura a filo: piallatura (sinistra) e bordatura (destra)
...8
figura 5
Esempio dell’interno di una piallatrice combinata a filo e a spessore
...9
figura 6
Esempio di dispositivo di mortasatura
...10
4 ELENCO DEI PERICOLI SIGNIFICATIVI 11
prospetto 1Elenco dei pericoli significativi
...11
5 REQUISITI DI SICUREZZA E MISURE PER COMANDI 12 5.1 Sicurezza e affidabilità dei sistemi di comando
...12
5.2 Dispositivi di comando
...12
figura 7
Posizione dei dispositivi di comando sulle piallatrici a filo e piallatrici combinate a filo e a spessore
...13
figura 8
Posizione dei dispositivi di comando sulle piallatrici a spessore
...13
figura 9
Posizione dei dispositivi di comando sulle piallatrici combinate a filo e a spessore
...14
figura 10
Posizione dei dispositivi di comando su piallatrici a filo e piallatrici combinate a filo e a spessore con dispositivo di mortasatura
...15
5.3 Avviamento
...15
5.4 Arresti di sicurezza
...15
5.4.1 Generalità
...15
5.4.2 Arresto normale
...15
5.4.3 Arresto del funzionamento
...15
5.4.4 Arresto di emergenza
...15
5.5 Funzione di frenata degli alberi portautensili
...15
5.6 Selezione di modalità
...15
5.7 Cambio di velocità dell’albero
...15
5.7.1 Cambio di velocità dell’albero mediante sostituzione delle cinghie sulle pulegge
...15
5.7.2 Cambio di velocità dell'albero mediante motore a variazione incrementale della velocità
...16
5.7.3 Cambio di velocità a variazione continua mediante convertitore di frequenza
...16
5.8 Guasto dell'alimentazione di energia
...16
5.9 Comando di ripristino manuale
...16
5.10 Comando di consenso
...16
5.11 Monitoraggio della velocità delle parti mobili della macchina
...16
5.12 Ritardo del tempo
...16
5.13 Regolazione motorizzata delle tavole
...16
6 REQUISITI DI SICUREZZA E MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I PERICOLI DI NATURA MECCANICA 16 6.1 Stabilità
...16
6.1.1 Macchine stazionarie
...16
6.1.2 Macchine trasportabili
...17
6.2 Rischio di rottura durante il funzionamento
...17
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6.3 Portautensili e progettazione degli utensili
...17
6.3.1 Generalità
...17
6.3.2 Bloccaggio dell’albero
...17
6.3.3 Dispositivo di fissaggio della lama circolare
...17
6.3.4 Dimensione della flangia per lame circolari
...17
6.4 Frenata
...17
6.4.1 Frenata dell’albero portautensili
...17
6.4.2 Tempo di arresto massimo
...17
6.4.3 Rilascio del freno
...17
6.5 Mezzi di protezione
...17
6.5.1 Ripari fissi
...17
6.5.2 Ripari mobili interbloccati
...17
6.5.3 Comando ad azione mantenuta
...18
6.5.4 Comando a due mani
...18
6.5.5 Attrezzature elettrosensibili di protezione (ESPE)
...18
6.5.6 Attrezzature di protezione sensibili alla pressione (PSPE)
...18
6.6 Prevenzione dell’accesso a parti in movimento
...18
6.6.1 Generalità
...18
6.6.2 Ripari per gli utensili
...18
figura 11
Esempio di riparo di tipo a ponte
...19
figura 12
Esempi di dispositivi di invito
...20
6.6.3 Protezione degli azionamenti
...21
6.6.4 Protezione delle zone di cesoiamento e/o schiacciamento
...21
6.7 Pericolo di urto
...21
6.8 Dispositivi di bloccaggio
...21
6.9 Misure contro l'eiezione
...21
6.9.1 Generalità
...21
6.9.2 Materiale e caratteristiche dei ripari
...22
6.9.3 Dispositivo anti-rifiuto
...22
figura 13
Martelletti anti-rifiuto (le frecce indicano la direzione di avanzamento)
...22
6.10 Supporti dei pezzi e guide
...23
6.10.1 Generalità
...23
6.10.2 Tavole di piallatura a filo
...23
figura 14
Distanza tra le labbra delle tavole e il diametro del cerchio di taglio
...24
figura 15
Esempio di scanalature nelle labbra delle tavole
...24
prospetto 2
Dimensioni della tavola
...24
6.10.3 Tavola di piallatura a spessore
...25
6.10.4 Tavola mortasatrice
...25
6.10.5 Guida del pezzo durante la piallatura a filo
...25
prospetto 3
Dimensioni minime delle guide
...25
figura 16
Esempio di una guida ausiliaria
...26
6.10.6 Guida del pezzo durante la piallatura a spessore
...26
6.11 Dispositivi di sicurezza
...26
figura 17
Esempio di maniglia di blocco a spingere
...27
7 REQUISITI DI SICUREZZA E MISURE CONTRO I PERICOLI DI ALTRA NATURA 27 7.1 Incendio
...27
7.2 Rumore
...27
7.2.1 Riduzione del rumore alla progettazione
...27
7.2.2 Misurazione dell'emissione sonora
...27
7.3 Emissione di trucioli e polvere
...27
7.4 Elettricità
...28
7.4.1 Generalità
...28
7.4.2 Macchine trasportabili
...28
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7.5 Ergonomia e movimentazione
...28
7.6 Illuminazione
...28
7.7 Pneumatica
...28
7.8 Idraulica
...28
7.9 Compatibilità elettromagnetica
...28
7.10 Laser
...28
7.11 Elettricità statica
...28
7.12 Errori di allestimento
...28
7.13 Isolamento
...29
7.14 Manutenzione
...29
8 INFORMAZIONI PER L'USO 29 8.1 Dispositivi di avvertimento
...29
8.2 Marcatura
...29
8.2.1 Generalità
...29
8.2.2 Marcature supplementari
...29
8.3 Manuale di istruzioni
...29
8.3.1 Generalità
...29
8.3.2 Informazioni aggiuntive
...29
APPENDICE A LIVELLI DI PRESTAZIONE RICHIESTI 31 (informativa)
prospetto A.1Funzioni di sicurezza e loro PL
r...31
APPENDICE B PROVA PER LA FUNZIONE DI FRENATA 32 (normativa) APPENDICE C PROVA DI STABILITÀ DELLE MACCHINE TRASPORTABILI 33 (normativa)
figura C.1Prova di stabilità delle macchine trasportabili (in modalità piallatura a filo)
...33
figura C.2
Prova di stabilità delle macchine trasportabili (in modalità piallatura a spessore)
...34
figura C.3
Prova di stabilità delle piallatrici a spessore trasportabili
...35
APPENDICE D PROVA DI URTO DEI RIPARI 36 (normativa) APPENDICE E MISURAZIONE DELLE EMISSIONI DI RUMORE PER MACCHINE (normativa) NON INCLUSE NELLA ISO 7960:1995 37 APPENDICE F PROVE DEI RIPARI DEL TIPO A PONTE 38 (normativa)
figura F.1Flessione massima del riparo del tipo a ponte
...38
APPENDICE G PROVA DI RESISTENZA DELLE LABBRA DELLA TAVOLA (normativa) NELLE PIALLATRICI A FILO 39
figura G.1Inserti
...39
figura G.2
Montaggio e direzione di avanzamento
...40
figura G.3
Punti di misurazione
...41
prospetto G.1
Resoconto di prova
...41
APPENDICE H PROVA DI RIFIUTO 42 (normativa)
prospetto H.1Forza di prova, F, in relazione alla larghezza utile di lavoro, W
...42
APPENDICE ZA RAPPORTO FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E I REQUISITI ESSENZIALI (informativa) DELLA DIRETTIVA 2006/42/CE DESTINATI AD ESSERE TRATTATI 43
prospetto ZA.1Corrispondenza fra la presente norma europea e la Direttiva 2006/42/CE
...43
BIBLIOGRAFIA 45
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PREMESSA CEN
Il presente documento (EN ISO 19085-7:2019) è stato elaborato dal Comitato Tecnico ISO/TC 39 "Machine tools", in collaborazione con il Comitato Tecnico CEN/TC 142
"Woodworking machines - Safety", la cui segreteria è affidata all'UNI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, al più tardi entro gennaio 2020, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate al più tardi entro gennaio 2020.
Si richiama l'attenzione alla possibilità che alcuni degli elementi del presente documento possano essere oggetto di brevetti. Il CEN non deve essere ritenuto responsabile di avere citato tali brevetti.
Il presente documento sostituisce la EN 859:2007+A2:2012, la EN 861:2007+A2:2012 e la EN 860:2007+A2:2012.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la(e) Direttiva(e) UE, si rimanda all'appendice informativa ZA che costituisce parte integrante del presente documento.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica di Macedonia del Nord, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della ISO 19085-7:2019 è stato approvato dal CEN come EN ISO 19085-7:2019 senza alcuna modifica.
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PREMESSA ISO
L'ISO (Organizzazione Internazionale di Normazione) è la federazione mondiale degli organismi di normazione nazionali (membri ISO). L'attività di stesura delle norme internazionali è svolta generalmente attraverso comitati tecnici ISO. Ogni organismo membro interessato ad un argomento per il quale è stato istituito un comitato tecnico ha il diritto di essere rappresentato in tale comitato. Anche le organizzazioni internazionali, governative e non-governative, in collaborazione con l'ISO, partecipano ai suddetti lavori.
L'ISO collabora strettamente con l'IEC (Commissione Elettrotecnica Internazionale) su tutti gli argomenti della normazione elettrotecnica.
Le procedure seguite per sviluppare il presente documento, unitamente a quelle seguite per il suo successivo aggiornamento, sono descritte nelle Direttive ISO/IEC, Parte 1. Inoltre si dovrebbe prestare attenzione ai diversi criteri di approvazione necessari per i diversi tipi di documenti ISO. Il presente documento è stato redatto in conformità alle regole editoriali contenute nelle Direttive ISO/IEC, Parte 2 (vedere: www.iso.org/directives).
Si richiama l'attenzione sulla possibilità che alcuni degli elementi del presente documento possano essere oggetto di brevetti. L'ISO non deve essere ritenuto responsabile di aver citato alcuni o tutti questi brevetti. I dettagli sui brevetti identificati durante lo sviluppo del documento sono indicati nell'Introduzione e/o nell'elenco ISO delle dichiarazioni di brevetto ricevute (vedere www.iso.org/patents).
Qualsiasi denominazione commerciale utilizzata nel presente documento costituisce un'informazione fornita a supporto degli utenti e non costituisce un'approvazione.
Per una spiegazione sulla natura volontaria delle norme, sul significato di termini specifici ISO e delle espressioni relative alla valutazione di conformità, nonché informazioni sull'osservanza dell'ISO ai principi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) nell'ambito delle barriere tecniche per il commercio (TBT) vedere il seguente URL:
www.iso.org/iso/foreword.html.
Il presente documento è stato elaborato dal Comitato Tecnico ISO/TC 39 "Machine tools", Sottocomitato SC 4 "Woodworking machines".
Qualsiasi riscontro o quesito relativo al presente documento dovrebbe essere indirizzato all'organismo di normazione dell'utilizzatore. Un elenco completo di tali organismi è disponibile all'indirizzo: www.iso.org/members.html.
Il presente documento è destinato ad essere utilizzato insieme alla ISO 19085-1:2017, che fornisce i requisiti comuni alle diverse tipologie di macchine.
Un elenco di tutte le parti che costituiscono la serie ISO 19085 è disponibile sul sito web dell'ISO.
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INTRODUZIONE
La serie ISO 19085 fornisce i requisiti tecnici di sicurezza per la progettazione e la costruzione di macchine per la lavorazione del legno. Essa concerne progettisti, fabbricanti, fornitori e importatori delle macchine specificate nello scopo e campo d’applicazione. Inoltre, comprende un elenco di voci informative che il fabbricante fornisce all'utilizzatore.
Il presente documento è una norma di tipo C come definito nella ISO 12100.
Il macchinario interessato e la misura in cui sono trattati i pericoli, le situazioni o gli eventi pericolosi sono indicati nello scopo e campo di applicazione del presente documento.
Quando i requisiti della presente norma di tipo C sono differenti da quelli indicati nelle norme di tipo A o B, i requisiti della presente norma di tipo C assumono la precedenza sui requisiti delle altre norme per macchine che sono state progettate e realizzate secondo i requisiti della presente norma di tipo C.
La serie completa di requisiti per un particolare tipo di macchina per la lavorazione del legno è quella indicata nella parte della ISO 19085 applicabile a tale tipo, unitamente ai requisiti pertinenti della ISO 19085-1:2017, nella misura specificata nello scopo e campo di applicazione della parte applicabile della ISO 19085.
Per quanto possibile, nelle parti della ISO 19085 diverse dalla ISO 19085-1:2017 i requisiti di sicurezza fanno riferimento alle sezioni pertinenti della ISO 19085-1:2017, per evitare ripetizioni e ridurne la lunghezza. Le altre parti contengono sostituzioni e aggiunte ai requisiti comuni indicati nella ISO 19085-1:2017.
Pertanto, i punti 5, 6, 7 e 8, con i loro sottopunti e le appendici del presente documento possono
- confermare nel complesso;
- confermare con aggiunte;
- escludere del tutto, o - sostituire con testo specifico
i sottopunti o le appendici corrispondenti della ISO 19085-1:2017.
Questa interrelazione è indicata nel primo paragrafo di ciascun sottopunto o appendice subito dopo il titolo da una delle seguenti affermazioni:
- “Si applica il [punto/appendice] della ISO 19085-1:2017.”;
- “Il [punto/appendice] della ISO 19085-1:2017 si applica con le aggiunte seguenti”, oppure “Il [punto/appendice] della ISO 19085-1:2017 si applica con le aggiunte seguenti, suddivise negli ulteriori punti specifici.”;
- “Il [punto/appendice] della ISO 19085-1:2017 non si applica.”;
- “Il [punto/appendice], della ISO 19085-1:2017 è sostituito dal testo seguente.”, oppure “Il [punto/appendice] della ISO 19085-1:2017 è sostituito dal testo seguente, suddiviso in ulteriori punti specifici.”.
I punti e le appendici specifici del presente documento che sono senza un corrispondente nella ISO 19085-1:2017 sono segnalati mediante la frase introduttiva: “Punto/appendice specifico del presente documento.”.
I punti 1, 2, 4 sostituiscono i punti corrispondenti della ISO 19085-1:2017, senza che sia necessaria alcuna indicazione in quanto sono specifici di ciascuna parte della serie.
Nota
I requisiti per gli utensili sono indicati nella EN 847-1:2017.
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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente documento fornisce i requisiti e le misure di sicurezza per le macchine stazionarie e trasportabili:
- piallatrici a filo, denominate anche giuntatrici;
- piallatrici a spessore, denominate anche piallatrici o piallatrici a filo singole;
- piallatrici combinate a filo e a spessore
con posizione fissa dell’albero pialla, con avanzamento integrato in modalità di piallatura a spessore, con o senza dispositivo di avanzamento motorizzato smontabile in modalità di piallatura e con carico e scarico manuale del pezzo, di seguito denominate "macchine".
Le macchine sono progettate per tagliare legno massiccio e materiale con caratteristiche fisiche simili al legno.
Nota 1
Per le definizioni di macchine stazionarie e trasportabili, vedere punti 3.4 e 3.5 della ISO 19085-1:2017.
Esso tratta tutti i pericoli significativi, le situazioni e gli eventi pericolosi, elencati nel punto 4, pertinenti alle macchine quando sono utilizzate, regolate e sottoposte a manutenzione come previsto e nelle condizioni previste dal fabbricante, compreso l'utilizzo improprio ragionevolmente prevedibile. Inoltre, sono state prese in considerazione le fasi di trasporto, assemblaggio, smantellamento, disattivazione e demolizione.
Nota 2
Per i pericoli pertinenti ma non significativi, per esempio bordi taglienti del telaio della macchina, vedere la ISO 12100.
Si applica anche alle piallatrici a filo e alle piallatrici combinate a superficie e a spessore dotate di un dispositivo di mortasatura facoltativo, i cui pericoli sono stati trattati.
Il presente documento non si applica a:
a) macchine con più di un albero pialla;
b) macchine con unità per mortasatura azionata da un motore separato;
c) macchine in cui il l’albero pialla è regolabile per la regolazione della profondità del taglio in modalità di piallatura a spessore;
d) macchine in cui la conversione dalla modalità di piallatura a quella di spessore o viceversa si ottiene montando o smontando parti/unità;
e) macchine in cui la piallatura e lo spessore possono essere eseguiti contemporaneamente sulla stessa sezione del blocco fresa;
f) macchine destinate all’utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva;
g) macchine fabbricate prima della data di pubblicazione come norma internazionale;
h) macchine trasportabili con una larghezza di piallatura massima ≤330 mm.
Nota 3