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Montenegro

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Academic year: 2021

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Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE

MONTENEGRO

Superficie (in migliaia di km2) 14 Popolazione (in milioni di abitanti) 0,627

Densità (abitanti/km2) 45

Forma di governo Repubblica

Capitale Podgorica

Lingua (ufficiale) Serbo-croato

Religione ortodossa e musulmana

Speranza di vita (maschi/femmine) non comunicata

PIL/abitante (in $ USA) 5.214

Il Montenegro è un piccolo Stato della penisola balcanica affacciato sul Mar Adriatico (con un litorale di soli quattro km). Confina con la Bosnia-Erzegovina, la Serbia, l’Albania e, per un breve tratto, con la Croazia.

Il territorio è prevalentemente montuoso, con una stretta fascia pianeggiante lungo la costa. I rilievi superano i 2.000 m e sono aspri e ricoperti da fitti boschi. Il nome del Paese, infatti, fa riferimento alle scure foreste che un tempo ricoprivano tutte le Alpi Dinariche ed erano visibili dal mare.

La regione fece parte dell’Impero Romano dal II secolo d.C. e fu occupata dai Serbi dal XII. Dal XV secolo tornò a essere un principato indipendente, ma venne conquistato dai turchi nel 1496. Il dominio ottomano non riuscì a controllare in modo capillare la regione, al comando della quale si avvicendarono diverse dinastie.

La piena indipendenza fu riconosciuta durante il Congresso di Berlino del 1878.

Nel 1912-13 il Montenegro ha partecipato alle due Guerre Balcaniche, grazie alle quali si è ampliato territorialmente. Dopo la Prima Guerra Mondiale e il crollo dell’Impero Austro-Ungarico, è diventato parte integrante del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (Regno di Jugoslavia dal 1929), guidato dalla dinastia serba dei Karadjordjevic. Dopo la Seconda Guerra Mondiale ha costituito una delle sei Repubbliche della Jugoslavia Socialista, guidata fino al 1980 da Tito. Nel 1992, in seguito alla dissoluzione jugoslava, Serbia e Montenegro si sono associati nella Repubblica Federale di Jugoslavia (1992-2003), divenuta Unione di Serbia e Montenegro nel 2003. Con il referendum del 21 maggio 2006, il Montenegro ha deciso di uscire dall’Unione e ottenere la piena indipendenza. Come stabilito dalla Carta Costituzionale della confederazione, però, la Serbia è stata riconosciuta come diretto successore dell’Unione Statale: ha ereditato il seggio all’ONU, l’adesione alle organizzazioni

internazionali e tutti i trattati bilaterali stipulati con gli altri Paesi.

La vita politica internazionale del Montenegro è, quindi, ancora agli inizi.

I Montenegrini costituiscono poco più del 40% della popolazione, i Serbi oltre il 30% e Bosniaci e Albanesi superano entrambi il 5% (formando gran parte della rilevante minoranza musulmana). La maggior parte degli abitanti è di religione ortodossa. Data la natura montuosa del territorio, la densità demografica è scarsa (45 ab./km²) e la popolazione si concentra sulla costa, nelle valli e lungo la strada e la ferrovia per Belgrado.

L’instabilità politica seguita al crollo della Jugoslavia socialista ha danneggiato l’economia. La situazione è migliorata dalla fine della guerra di Bosnia (sancita dagli accordi di Dayton del 1995), ma il Paese necessita ancora degli aiuti internazionali e di investimenti stranieri che modernizzino le strutture esistenti.

La disoccupazione è molto diffusa e la corruzione dilaga. Il turismo è in crescita e potrebbe portare la ricchezza necessaria a risollevare le sorti del Montenegro.

La qualità della vita è mediocre e l’assistenza sociale e sanitaria deve essere migliorata.

Bibliografia

• AA. VV., Storia della Jugoslavia. Gli slavi del sud dalle origini a oggi, Einaudi, Torino, 1969

• Lutard Catherine, Serbia, Il Mulino, Bologna, 1999

• Pirjevec Joze, Le guerre jugoslave 1991-1999, Einaudi, Torino, 2001

• Pirjevec Joze, Serbi, croati, sloveni Storia di tre nazioni, Il Mulino, Bologna, 2002 .

• Sbutega Antun, Storia del Montenegro. Dalle origini ai giorni nostri, Rubbettino, Catanzaro, 2006 Filmografia

Siti interessanti

• it.wikipedia.org/wiki/Montenegro

• www.newmontenegro.eu

• www.osservatoriobalcani.org/area/montenegro

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