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INGEGNERIA ANNUARIO

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ANNUARIO

DELLA

R. SCUOLA DI INGEGNERIA

(R . POLITECNICO)

DI

TORINO

ANNO ACCADEMICO 1927-1928

TORINO 1929 (VII)

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TO RINO - TIP OGRAFI A E. SCHI OPPO VicoloBenevelloi~ via G.Verdi

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Eccellenze. Signore

e

Signori.

Per la secon da volt a ho l'onore di inaug urare l'Ann o Acca- demico di questo glori oso Istituto ; per la seconda volta mi sia con cesso, prima di cedere la parola all'Ora t ore ufficial e,di riassu- inere brev em ente le vicen de della Scuola durante lo scorso anno.

Il 9 novembre 1926 ven n e solennem ente inaugurato l'Anno Accade mico, ripristinando un uso da tempoabbandonato,e subito dopo si inizia rono le lezioni che proseguirono regolarmente fino al 12 giugno.

Gli iscritti ai va rii corsi ammo ntarono compl essiv amente a 1099. Dura nte l'anno non si ebbero a lamentare interruzioni di lezioni , nè la disciplina ven n e turbata.

Nu me rose furon o le visite d'istruzione compiute dagli allievi, spe cialment e degli ultimi corsi,ai principali stab ilimenti industriali della region e pie mont ese, e notevole il viaggio compiuto in Li- guria: a Genova , S. Pier d'Arena, Savona, Vado, Cengio, dal IO al 14 ap rile u.s.ele visite minerariea Brosso, Montechino , Velli a , Rubi er a, S. Dalmazzo di ;l' end a, Vallauria , Vinadio, Cogne, ecc.

I sign or i Braggio Riccardo e Andlovitz Eugenio meritarono i pre mi De Bernardi ed il sign or Defini s Arrigo quello Arrigo Sacerdote. L'Ing. Ferrari Carlo con segu ì il premio Gio rg io Lattes, e l'Ing. 'R iccardo Lev i quello Vita-Levi . destinato alla miglior e tesi di laurea.

Le borse di.st u dio di 3000 lire ciascu n a del Comm. Carlo Can no n e, furono vinte dall'Ing. Marchisio Gian Renato e dall'In- gegnere Cordonatto Ubaldo. Ed i premi Willy Burgo furono concessi ai sign ori: Ing. Piero Chiappono , Ing. Quirico .lY~ar9cchino, Inge- gnere Giov anni Bello.

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- ~-

10 0. 0 0 0 25 .0 0 0 20.000 20.000

)

»

»

Gli «assegni» della Cassa Scolasticaconcessiperl'intero paga- mento delle tasse ai var i corsi furono 50 ; e 46 que lli per metà pagamento, per un importo comp less ivo di L. II9.572 ,5 0 .

Gli esami di Stato per l'abilitazi on e all'eser cizio della profes-

.sione di Ingegn er e, iniziatisi il 30 nov embre, furon o portati a

compimento.il 23 dicembre.

Alla nostra Scuola affluirono specia lme nte i laureati della Scuola di Milan o, e su 13 3 , quattro soltant o furono respinti.

Per contro, la maggior part e dei laureati della nostra Scuola sosten n e l'esa me di Stato dinanzi alla Commissione esaminat rice di Milano e sopra 187 , ben 181 furon o approvat i,con votazion i sod disfacen t i.

I Inaugurando il prece dente Amio Accad emico, rivolgevo agli Enti locali un'esortazione, ind ican do i molti e gravi bisogni del- l'Istituto: e son o lieto di poter esprimere ad essi la gra t it udin e nostra per i notevolissimi contributi con cessi in via st raordin aria alla Scuola durante l'anno.

Ecco l'el enco dei contri b uti :

dall a Cassa di Risparmio, in occasione della celebrazione del suo primo centenario L.

dall 'Opera Pia di S. Paolo.

dalla Camera di Commercio dal Municipio di Torino . . Inoltre, pei nuovi impianti del furono offerte :

dalla Cassa di Risparmio dal Municipio di Torino dal Governo . . . ...

Labor atorio di Elettrotecnica

L. 10 0. 000

» 10 0 .0 0 0

» 60.000

Il Presid ente dei Con siglio dei Ministri, accogliendo le pro- poste della Commissione incaricata di distribuire fondi straor d i- nari ai Labor atori di Fisic a e di Chimica per l'incrementodelle ricerche scien t ifiche , concesse complessivamente 95 mila lire al nostro Istituto e precisamente 35 mila lire al Laboratorio di Chimica industriale, 30 mila lire a quello di Chimica docimastica,e 30 mila a quello di Elettrochimica.

Esprimo , a nome della Scuola,i sent ime nt i di viv a gra t it ud ine

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al Gov erno Nazionale ed alle Amministrazioni degli Enti locali, per quest e nobili dimostrazioni di benevol enza e di fiducia verso l'Ist it ut o e di consens o per l'oper a nostra.

È quasi ultimata la sopraelevazione di un piano del fabbricato pel Gabin etto di Idraulica. Questo lavoro venne facilitato dagli accor di intervenuti con il benemerito Comitato delle Esposizioni 1928, dal quale ottenemmo; per la cessione temporanea dei locali del Castello e loro ad attame nt o alla Mostra Sabauda,un concorso nelle spese di lire 200 mila. Opera di speciale importanza per la spesa incontrata e per le difficoltà superate fu l'impianto di riscal- dame nt o a termosifone in tutti i locali del Castello.

Notevoli ampliamenti e miglioramenti,(alc un i ancora in corso, e si condurranno a compimento nel nuovo anno scolastico) , ven- nero portati a vari.laboratori,fra i quali meritano speciale men- zion e il Laboratorio di Aeronautica ,quelli di Mineralogia e Lito- logia e di Elettrotecnica.

In conseguenza del Decreto 27 ottobre 1926, N. 1733, il Con- siglio d'Amministrazione venn e sciolto e ricostituito successiva- mente. Esso è ora così composto:

Il Direttore, Presidente.

Il Comm. Antonio Calandra, Intendente di Finanza.

L'Ing. Luigi Burgo, l'OnoAvv . Gino Olivetti, l'Ing. Enrico Marchesi, Rappresentanti del Governo.

Il Conte Teofilo Rossi, rappresentante della Camera di Commercio e Industria.

L'On. Avv. Felice Paniè, e l'Ing. Conte Alessandro Orsi, rappresentanti del Comune di Torino.

L'Ing. Giovanni Bernocco, rappresentante dell'Opera Pia di S. Paolo.

Il Prof. Ing. Carlo Montù, rappresentante della Cassa di Risparmio.

Il Prof. Carlo Somigliana, rappresentante della R. Acca- demia delle Scienze. .

L'Ing. Prospero Peyron' rappresentante della Provincia.

L'Ing. Dott. Nicola Pavia, e l'Ing. Ettore Thovez, rappre- sent a nt i del Sindacato Provinciale Fascista degli Ingegneri.

I Professori Fubini, Monternartini, Panetti; Vallauri, desi- gn at i dal Consiglio Didattico.

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Nel Corpo Insegnante avvennero i seguenti mutamenti:al- l'inizio dell'anno accademico,il Prof. Vallauri prese possesso della Cattedra di Elettrotecnica, vacante per il collocamento a riposo per limiti di età del Prof. Guido Grassi.

Il 15 ottobre di quest'anno il Prof. O. Scarpa,Stabile di Elet- trochimica e Chimico-Fisica, ha lasciato il nostro Istituto perchè trasferito alla stessa cattedra nella Scuola di Milano.

Pur congratulandoci con il chiarissimo Professore per la lu- singhiera chiamata, esprimo il rammarico che proviamo nel per- dere un ottimo collega e valoroso insegnante.

Per quest'anno provvediamo in via provvisoria agli insegna- menti che egli impartiva, affidando l'incarico della Fisico-Chimica all'aiuto Ing.Denina, e quello della Metallurgia all'aiuto di Chimica Docimastica prof. Losana.

Durante l'anno, la Scuola ebbe l'onore di ricevere una visita di S. E. il Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione,Ono Pro- fessor Bodrero, il quale espresse la sua soddisfazione sull'ordina- mento e funzionamento dei laboratori da lui visitati.

Più tardi il gerarca del Sindacato Ingegneri Fascisti, Ono In- gegner Galeazzi. volle pure visitare la Scuola della quale era stato valoroso allievo.

Il 19 febbraio il Castello del Valentino ospitò nelle sue sale il Congresso degli Ingegneri Fascisti Piemontesi.

Dal 17 novembre ad oggi conseguirono la laurea 332 allievi e di essi riportarono i pienivotia~solutigli Ing. civili Bianco Mario e Marchisio Giovanni, gli Ingegneri industriali meccanici Gastaldi Vittorio, Ferrero Alessandro, Gobbi Rornualdo, Castagna Arnaldo, l'Ingegnere chimico Pennacchi Luigi e gli Ing. Elettrotecnici Bo- rasi Ercole, Fragiacomo Luigi, Bisacco Colombo Ugo, e Casacchi Italo.

I diplomi speciali concessi furono cinque, e cioè: due in elettro- tecnica, uno in costruzioni aeronautiche, uno in meccanica tecnica superiore, uno in chimica industriale.

Con decreto 7 ottobre 1926 N, 1977 si introdussero-importanti riforme negli studi di Ingegneria. Venne istituito un esame di li- cenza dopo il corso biennale, indispensabile pel passaggio agli anni di applicazione, e aggiunto almeno un anno complementare ai cinque di corso per coloro che intendono ottenere la laurea in

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SOLENNE INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO 1927-1928

Relazione letta dal Direttore Prof. Felice Garelli

il 9 novembre 1927

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ingegneria, mentre l'abi litazione alla professione di ingegnere sarà concessa dopo il 5° an no a ch i superi l'esa m e di Stato.

Dette rnodificazioni resero nec essario introdurre nuove va- rianti nello Statuto della Scuola , ben chè lo si fosse approvato solta nto in quei giorn i .

I Consiglie ri della Scuola pertanto proposero di con ser vare i corsi di perfezionamento già esistent i, e di istituire un sesto an no di cors i superi oriper ciascuna delle quat t ro sezion iseguent ie cioè:

I~ - Sezione di Elasticità e Resistenza dei material i.

- Sezione di iv!eccanica.

3° - Sezione di Elettricità .

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° -

Sezione di Chimica indu striale.

}la a tutto settemb re non sapend osi an cora se le propost e modificazion iavessero o menoricevutol'approvazione delCon siglio Superiore e del Minister o , dovem mo atten erci , nel compilare il

manifes t o per l'apertura dei corsi , al vecchio Statuto.

Per quanto riguarda i corsi complementari , rilevo che le pro- poste fatte dal Consiglio Didattico si accordano in ma ssima alle ist ruzioni meglio particolareggiate tra smesse dal Ministero a tutte le Scuole nel decorso settembre.

Il Con siglio Didattico ha fatto pla uso all ' ist it uzion e dell'es ame di licenza alla fine del biennio propedeutico e nessun indugio si è frapp osto da parte nostra all'attuazione di questo cardine fonda- mentale dell a riforma delle Scuole di Ingegneria.

Quanto al triennio di st u di ap plicat ivi ,il Con siglio Didattico espresse il parerechenoncon ven isse lasciare agli stud entiuna scon- finata libertà nello sv olgiment o degli studi stessi .Si desider erebbe che per talune discipline , quali la Scienza delle Costruzioni e la Meccanica applicata, insegnate nel terzo anno, gli allievi fossero obbligat i a superare i relativi esam i prima di entrare nel quinto ann o.

Ma il Consigli o Didattico ha pure espresso il voto, condivi so dal Sin dacat o Ingegneri Fascisti e riconferrnato nel recente Con- gresso di Napoli, che gli allievi potessero cont in u a re a conseguire nella Scuola, alla fine del 5° anno di studi, il diploma di laurea.

E per vero,non si può disconoscere che, in confronto delle Facoltà Un ive rsi tarie di Matematiche, Scienze, Giurisprudenza e

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Lettere,le quali, dopo soli quattro anni di studi, non certo più ardui, conferiscono,il.titolo dottorale, le Scuole d'Ingegneria vengono a trovarsi in condizioni di inferiorità che ne 'a llont a n a i giovani.

,Gi~questo anno un numero no~piccolo dei nostri allievi ha chiesto il congedo per passare alle facoltà Universitarie di Scienze.

Il Consiglio d'Amministrazione affidò inoltre ad una Commis- sione speciale lo studio per l'istituzione della Laurea in Architet- tura che si vorrebbe ripristinata nel nostro Istituto.

Dopo lunga interruzione venne ripresa la regolare pubblica- zione dell' Annuario della Scuola e fra qualche giorno verrà distri- buito un volume riccamente'illust rat o che contiene la documenta- zione del lavoro compiuto nel decennio, e dal quale si confida emerga l'importanza del nostro Istituto, la cui salda compagine i fortunosi eventi trascorsi non valsero ad intaccare.

L'attività dei Laboratorii e Gabinetti che eseguiscono prove ed analisi per gli Enti e per il pubblico è in continuo aumento, spe- cialmente per quanto riguarda il Gabinetto di Resistenza dei mate- riali, diretto dal prof. Guidi, e quello di Chimica Industriale ed assaggio carte.

Così pure l'attività scientifica e sperimentale dei principali Laboratorii della Scuola è in promettente ascesa. Nel Laboratorio di Meccanica superiore furono continuati e sviluppati con successo gli studi sulla teoria dell'Elasticità con metodi sperimentali fondati sull'uso della luce polarizzata. Nel Laboratorio di Idraulica e Mac- chine Idrauliche, con il generoso contributo della Ditta Officine Meccaniche Riva di Milano,si è resa possibile la sistemazione di un impianto per esperienze sui fenomeni di cavitazione nelle tur- bine e nelle pompe idrauliche, nonchè il completamento di una sta- zione sperimentale per ricerche sul funzionamento dei nuovi tipi di macchine idrauliche.

Nel Laboratorio di macchine termiche, pel quale debbo segna- lare il dono da parte della Società Spa di un motore 6 cilindri completo e da parte della Società Ansaldo di un motore 4 cilinrdi, entrambi in perfetta efficienza, vennero eseguite ricerche tendenti a porre in evidenza il valore pratico.di alcuni economizzatori per motori di automobile, e l'azione di alcune sostanze corret- tive della benzina, sulla potenza .e sul rendimento dei motori a SCOppIO.

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Per conto di terzi vennero eseguite prove su dispositivi per l'ut ilizza zione dell 'olio pesante nei motori veloci.

Il Laboratorio di Aeronautica ha svolt o due gruppi fonda- mentali di ricerche sperimentali: l'uno riguardante la resistenza dell'aria ad alt issime velocit à: che dal campo degli aero mo bili passano ad interessarequellodellabal istica :l'altro relativo all' elica aut orotante con ufficio di ala portante .

Ques to complesso di ricer ch e prese nt at o al Congr esso di Aeronaut ica , testè tenutosi ,in Roma, ot ten ne un plauso speciale;

ed ha destato l'interesse del Comitato Superiore Tecnico per le ar mie mu n izion i, il quale ha deliberatoun contributo di L. 10.0 0 0 per la continuazione degli esperimenti.

. Il Ministero dell 'Aeronautica, riconoscendo l'opera svolta nel campo dell 'Aerotecnica dal nostro Istituto, ha concluso con esso una nuova convenzione, che in questi giorni appunto ebbe dalle Gera rchie amminist rat iv e la sanzione definitiva.

Convenzione che assicura i mezzi per progredire sulla via bat- tut a, assicurando, a partire da questo anno, una più larga base, sia alla Scuola di 'perfezionamento nelle Costruzioni Aeronautiche, sia al Laboratorio sul quale essa essenzialmente si fonda .

.A S. E. Italo Balbo che,interpretando con altezza di ingegno il pensiero del Governo Fascista ha dato così poderoso impulso alla Aeronautica italiana, riv olgo per questo suo atto a favore della Scuola di Torino, il mio animo gra t o, augurando ch e presto i necessari provvedimenti legislativi giu ngan o a dare alla nostra Istituzion e le san zioni del titolo più alt o a cui essa aspi ra, qual e coro na me nt o agli st u di che con fervida opera seppe istituir e.

Con vinti che vana sareb b e l'istruzione formale ed arida, se non sorretta , ispirata ai sent ime nt i di devozione alla patria , ab- biamo pro curat o che la nostra Scuola prendesse parte a tutte le manifestazion i di glorifica zion e dell'Itali a e del Regime. La Scuola, il' perso nale insegnante, amministrativo e secondario concorsero alla sottoscrizione del prestito del Littorio per complessive lire

300 mila circa. Così nell'VIII an n ua le dell'istituzione dei Fasci di combattiment o vennero, con solenne cerimonia, consegnati alle famiglie dei nostri caduti fasci sti i diplomi delle Lauree d'Onore che il Governo Nazionale ha loro accord at o, giusto riconoscimento del loro sacrificio. E con vivo comp iac iment o rilevo che dei 230

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studenti degli Istituti Superiori iscritti nella "Milizia Universita ria"

Fascista, ben 139 appartengo n o al nostro Istituto.

Cosìla Scuola ebb ecura di fa v orirelapartecipazione dei nost r i giovani ai campionat i sportiv i, gia cchè ben saggiamente .il Go- verno Nazi onale promuove tutto ciò che può serv ire ad infondere coraggio, a provocare atti di volo ntà, a consegu ire vittorie nelle competizioni internazi onali.

E pertanto la nostra Scuola incoraggiò con un modesto aiut o gli allievi Gabrielli, Recchi, Rama del nostro Istituto , iqua li,con il Ceccolini della Scuola d'Ingegneria di Bologna,compirono con esit o felici ssimo l'ardimentoso raid da Venezia a Rodi.

Inoltre ven nero con cess i prem i e suss id i alle gare per ca m pi o- nati sche r rnist ici, per campionat i oli rnpionici internazionali e per

le gare di sci . "

Giovani car/5511nI,

Per geniale iniziativadi S. A.R. il Duca d'Aosta, Torino esa l- terà , durante l'anno accademico che ora iniziamo , due gra nd i ri- cordi : il IV Centen ario della nascita di Emanuele Filiberto ed il X Anniversariodell aVittoria.Esse verra n n oglorificat e con Espo- sizion i, che diranno i progressi conseguiti col pacifico lavoro.nelle competizioni industriali ed artistiche, e con una Mostra Storica Sab a u da e della Vittoria.

L'Amministrazione del Politecnico è lieta di pot er contribuire alla celebrazione, ospitando la Mostra Storica Sabauda nell e più belle sale di questo Castello che, grazie a Quintino Sella, da circa 70 an n i è splendida sede del nostro Istituto.

Qui, documenti e cimeli richiamer anno alla memoria dei vi- sitatori le gest a e la molteplice attività dei Principi Sabaudi: qui, bandiere e trofei rievocheranno gli ero ism i ed i sacrifici del nostro Esercito, che, duce il Re, conseguì , per la grandezz a d'Italia , la meravigliosa Vittoria.

È certamente gra n de ventura per Voi, o giovan i, che tali rievocazioni si compiano in queste aule destinate ai vostri st u d i,

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ch e sara nno meta a patriottici pelleg ri naggi, e che si compia no prop rio quidoveèeternato nel marmo,il nomedeiVostri compagni ca d ut i per la Patria e per la difesa della Vittoria.

Voi,sentite tutto l'alto sign ificato, tutta l'auster a bellezza di queste riev ocazioni, che, come ebbe a dire l'Aug us to Condottiero della III Armata, uni scon o «l'alba di un'antica grandezza alla luce gagliarda di una nuova epopea », E Voi ne trarrete monito e in ci- ta ment o a persevera re nell e diuturne fat iche delio studio che vi prepa ra n o agli ardui ciment i, alle audaci iniziative di domani: ch e dom anifa ranno di voi i valid iartieri di una più gra nde Italia . Con ques t o aug urio, nel nome di S. ~L il Re dichia ro aperto l'An no Accademico della R. Scuola d'In gegneri a di Torino ed in- vit o il Collega Prof. Panetti a pro n un cia re il discor so inau gural e.

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SOLENNE INAUGURAZIONE DELL' ANNO ACCADEMICO 1927-1928

I RECENTI PROGRESSI DELL'AVIAZIONE Prolusione letta dal Prof. Modesto Panetti

il 9 novembre 1927

An nu ar io detta R. Scuola di lIlC~g,uyta

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I RECENTI PR06 RESSI.DELL'AVIAZIO NE

Luminoso nella st oria del progr esso umano sarà il mattino di quest o xx secolo per la attuazione del volo meccanico.

. In 25 an n ila gran descope rtaè passata dalla prima sua timida affer mazionealla pie na maturità ,e l'uomoguar d a oggi isu oiappa- recch i da volo come una manifestazione trionfale del suo genio, come la prova tangibile che egli ha saputo estendere la conquista

sullo spazio assegn atogli, come una vittoria della sua mente e

.della sua volontà sui limiti st essi della vita terrena.

Chiuso nella ferrea legge della breve esistenza che gli è stata concessa, egli hasupe rat o digran.lu nga i confini della capacitàdelle sue forze naturali , moltiplicandole coi mezzicreatidal suo ingegno.

Ricer cando ordigni locom ot ori sempre più rapidi, è riuscito'ad au mentare col fattore velocità il complesso delle sensazi oni e dei rapporti col mondo esterno nei quali consiste la vita, e quindi a prolungarla , più che nel tempo, nel numero e nella importanza delle azioni.

Ciò che lo sp irit o irrequieto del dottor Faust negli alb or i del

risorto cla ssicismo domandava ancora al magico occu lt o potere

dello spirito del male,l'uomo'moderno ha con q uistato con l'op era assid u a della su a mente e della sua mano.

L'al a meccanica lo trasporta oggi da un continente all'altro nel breve volge re di un a giornata, gli offre sensazioni vietate alla sua natura, facendogli trasvola re le immensesolit udin i degli oceani, o gli orrori delle catene montagnose, sottola luce abbacinante del sole senza veli nella atmosfera rarefatta delle altissime quote, ovvero nella minacciosa oscurità delle meteore tempestose, lo lancia con la velocità di un proietto negli apparecchi da corsa O'

da combattimento, offre n do ad ogn i pulsazione del suo cuore una ridda di sensa zioni inebriant i.

Il mirabile progresso compiuto in così breve tem po ,con tanto

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fervoredi opere ,èfrutto della lunga preparazione tecnica che lo ha preceduto.

L'aeronautica non avrebbe potuto sorgere d'un balzo a tanta altezza sen za disporre di un motore progredito e potente come il motore a scoppio, di una metallurgia sicura nei suoi procedimenti e nei suoi risultati, di una conosc~nzaprofonda dei problemi di resistenza dei materiali.

La costruzione degli apparecchi da volo, appena afferrata l'idea divinatrice, ha.t r ovat o pronta e sicura la sua base: il loro esercizio ha potuto assimilare tutti gli insegnamenti e tutta la attrezzatura della navigazione marina, tutti i mezzi di guida e di soccorso delle radiocomunicazioni.

Perciò è tema degno della inaugurazione di un anno di st u d i in una Scuola di Ingegneria, in questa Scuola di Torino, nobilis- sima per tradizioni ed intendimenti, un tema di aeronautica, sia per dimostrare la risonanza col palpito possente da cui la Nazione è scossa, e che in un centro di studi universitari, ove i giovani si preparano alla vita, è doveroso, sia perchè l'Aeronautica è sintesi mirabile delle discipline dell'ingegnere.

-Tutte si può dire hanno dato il loro contributo alsuo progr esso, e in virtù di esso,sui tronchi già vigorosi del magnifico albero, un ramo novello si è innestato e si sviluppa con prodigioso rigoglio, quello della dinamica dei fluidi, che dal campo quasi esclusivamentç , matematico in cui lo studio era contenuto, è passato nel dominio

della tecnica dell'ingegnere. -

La tecnica è di fatto in ogni suo capitolo il risultato di una lunga elaborazione dei principi fondamentali, di una diligente raccolta dei dati sperimentali, grazie ai quali il contenuto scien- tifico di una disciplina ha raggiunto la semplicità, la evidenza e la sicurezza necessarie per condurre il ragionamento fino alle de- duzioni più concrete che la pratica reclama.

Essa è la guida sicura dell'uomo nell'opera-feconda del pro- gresso; essa costituisce per l'ingegnere un abito mentale prezioso, che viene gradualmente a identificarsi con-una intuizione quasi spontanea delle soluzioni migliori di un determinato problema.

Ma un tale abito mentale non si acquista che in seguito ad un lungo st u dio, nel quale si accumula generalmente l'esperienza delle generazioni che ci hanno preceduto. -·

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L'aeronautica ha progredito in vece così rapidamente, che il processointellettual eda cu iènata,e pel qua lesta perfezionandosi la su a tecnica, si è svolto contempora neamente a noi ed in noi stessi, esercit a n do la nostra mente ad un nu ov o genere di int uizioni e di ragionamenti,che il gigantesco sviluppo delle applicazioni dà modo in ogni momen t o di controllare.

Seguiamo rapidamente questo processo nella analisi del mec- canismo mir abile dell 'al a:

Mentre essa penet ra nell'aria ambi ente, ques ta le viene in- contro in moto relativ o , e poich è la sorregge, sebbene carica del peso dell'aeromobile, dobbiamo dedurne che la preme sulla faccia inferiore assai più energicamente che sulla super iore.

Ne discende, per il prin cip io dell a conservazione dell 'en er gi a nei moti fluidi , che la corrente bip artita dall'al a dev e correre lungo la sua faccia più lenta mente che al di sopra delsuo dorso, e subito siint uisce chel'azion e portantesarà ta nt o più energica quanto più accentuata è la curvat ura del profilo ala re, poichè l'az ion e centr i- fuga della massa fl~ida scorrente sul dorso gene rerà una cavita- .zione, at ta a sorreggerla. Si comprende pure ch e l'azi on e portante dovrà concentra rs i verso l'orl o anter iore, dov e curvat ura e ca vi- tazione sono più accentnate.

A ques to primo passo del ragionamento ,cherisal e ai primordi della aerotecnica, e precisamente al primo decennio del secolo, segue il secon d o:

La suddivisione asimmetrica dell a corrente che inv este l'ala si può ottenere con .u n artifizio geomet rico, sovrapponendo due moviment i dist int i : l'un o ,nel qual e la corrente uniforme del moto dell'aria relativo all' ala rimane in alt era t a: l'altro,con sistent e in un mot o cir colatorio intorno ad essa .

Questo secondo movi mento è diretto'contro il primo sotto all'ala enell o stesso-senso al di sopra di essa , sicchèinferior ment e le velocità si sottraggono , superi or mente si somman o.

La disirnmetria del flusso, che è la ca usa della forza port ant e, èdovuta dunque a questa corrente circolatori a, ecres ce con la sua intens it à.

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.:\Ia un moto girante in seno ad un fluido ha un cara ttere sin- gola re essenzialiss imo. La velocità, grand e in prossimità dell'asse di rota zion e, va decr escendo in ragione della distanza da esso, come succ ede in un gorgo , in un ciclone.

Poichè asse della corrente circolatoria è l'ala stessa, le modi- ficazi oni delcampo sono fortiin ad iacen za a lei,deboli a distanza, nulleall' infinito, ment re rimane costante il prodotto dell a velocità .per lo sviluppo di ogni trai ettoria , poichèse questo cresce que lla

diminuisce.

. Questo prodotto è la misura della inten sità del fenomeno cir- colatorio. Ad esso quindi è proporzionale la forza portante; ed in ciò consistel'immortale teorema di

J

oukowski. Gra zie ad esso il tecnico ha acquistato una visione sicura delle conseguenze della forza portante dell'ala, che imp rime all'aria sit ua ta ant eriorme nt e un moto salente, a quella posteriore un mot o discendente, come se dinanziall'ala ,mentre avanza, si sollevasseun'ondasu cui preme e che respinge in basso.

Il principio indifettibile della azion e e della reazione spiega anc ora luminosamente il fenomeno: se l'aria porta l'aeroplano, questo dev e reagire su di essa in sens o opp osto , con ugual forza, sca rican do il suo peso sul suolo attrav erso al. fluido sottostant e, obbligato a discendere.

* * *

Ma il secon do passo del ragionamento tecnico non risolve ancora l'arduo problema: esso è comeil primo una ded u zione della premessa: analizza meglio ciò che deve succedere quando un'ala semplice porta, non spiega perchè ed a quali condizioni e fino a quale limite il fenomeno si compie.

Anzi,lagen erazione stessa delmoto circolatorio ,chepure l'espe- rimento conferma , sembra contraddire al principio di Helmoltz, secondo il quale un moto siffatto non.può nascere in senoad un fluido perfettamentescorrevole,nè dissolversiovesia st at o prodotto.

Appare quindi che la capa cit à portante.diun'ala,la.quale pure si.spiega coi movimenti di masse d'aria cospicue ed obbedienti alle leggi dei fluidi perfetti, non si produrrebbe se non esist esse una, direi quasi, imperfezione fisica del fluido, dalla quale vien e eccit at a la viscosità interna e la ade re n za alle pareti che lambisce.

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A contatto della superficie dell 'al a sfiorata dall'aria nasce per viscosità ed aderenza uno st rato sottilissimo, sede di moti rota- zionali, deriv anti dal fatto che le particell e d'aria aderenti all'ala sono fer me rispetto ad essa e que lle via via più lontane hanno velocità relative ra pidamente cresce nt i, onde uno scorrimento st ra oJd inariamente ene rgico della materia fluida in prossim itàdell a sup erficieportante , e quindi un moto.vorticoso, il quale,una volta pro do tto, si conser va nell e falde fìuenti.:an ch e dopo il distacco dall'ala, nella corrente turbolenta che costituisce la scia .

Però, se il fen omen o della vorticità come consegu en za dell 'at:

trito è certo e generale, non appare an cora perchè sia con dizione necessaria cheesso si produca in modo di dar luogo, come azione risultante,alla circolazione che spiega la forza portante.

In vero.le circolazi oni elem entari che nascon o sulla facci a

dell'ala hanno segno opposto , come immediatamente si riconosce, rispetto a quelle che si prod u con o sul dorso, e la loro somma po- trebb e essere nulla,come è nulla la somma delle circolazioni libere che cost it uiscon o lascia,in cui confluisconoi due strati rotazionali.

Soltanto la dissimmetria della forma alare mantiene la dis- sim met ria delle vorticità a contatto con essa , assicurando la pre- valenza delle circolazioni che si svilup pan o sul dorso, le quali hanno il segn o della circolazione risultante. Ma a renderla efficace dav- vero occorre un caratter e geomet rico del profilo che la fissi , dandoci sicu ro affidamento del risultato. Tal e è la punta , con la quale l'al a termina posteriormente, poichèessa segn a la regione limitedel distacco dei due strati dal profilo, e quindi.n e garantisce la diversa estensione. Senza la punta, l'azione portante dell'ala, cioè di unosch er mo inclinato alla direzione del vento con profilo tondeggia nte, è praticamente piccola, teoricamente nulla.

Gli strati fluidi che lambiscono il profilo longitudinale dell'ala non possono di fatto girare intorno al suo vertice posteriore ter- minante a punta per cercare altrove il loro punto di confluenza , poichè la curvatura accentuatissima della traiettoria svilup pe - rebbe una poderos a azion e centrifuga di distacco .

Quin d i la punta ha una funzione direttrice dominantesulla direzione con la -q uale la corrente si allontana dall'ala. Questa, co me la pala di una turbina idraulica o a vapore, deviail getto fluido ch e la investe ,e per il principio della quantità di moto de- termina in ra gione dell a devia zione la forza che l'al a utilizza.

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Ho detto che mi sa re i valso del lingu a ggio tecni co, ma chi ha compet enza matematica com pren de quale gra n diosa base di inda- gini analitich esia offerta da questo problema,.dall a cui solu zione dov rà scaturirela visione compl eta del fenomeno del volo,e qu indi la guida sicura nella scelt a .degli eleme nt i di progetto.

* * *

L'azionedella punta dell'ala non èdi fatto così sem plice come SIn qui è st at o detto. Lo st rat o rotazionale che lambisce il dorso pu ò st a ccars i dal profilo prima di raggiungerla,diminuendo così l'estensionedel tratto al quale corrispondeil termine positivo della cir cola zion e intorno all 'ala . Si riduce quindi la su a forza portante, mentre aumenta la gros sezza della scia;e per conse gu enza la resi- st enza all'avanzamento.

Ciò accade per l'appunto quando, inclinando esageratamente l'ala rispetto alla direzione del moto, la deviazione dell a corrente per opera della punta dovrebbe crescere oltre certi limiti che pur- troppo non riesciamo a supera re ,sen za ricorrerea sistemi portanti di basso rendimento come l'ala con fessura di HandleyPage , o il cilindro di Magnus,o l'elica autorotante di La Cierva ,

La tecnica attende dalla teoria la risoluzione di questopro- blema, che si collegacon la gr?-ve.questione della velocità minima, da cui dipende la sicurezza dell'atterraggio.

Essa per ora non vi può rispondere alt riment i che fondandosi sulla ricchissima collezione odierna di ricerche sp eriment ali, ma ogni giorno muove un nuovo passo nella conoscenza razionale e sicura del meccanismo aerodinamico,·dal quale dipende il volo.

o Di fatto non l'ala soltanto, sulla quale mi sono trattenuto senza·neppure toccare i fenomeni derivanti dal su o difetto di al- lungamento, ma tutte le parti della st ruttu ra dell'aereo,che con interdipendenza singolare si influenzano a vicen da , rivelano alla luce di queste indagini la natura assai complessa dei moti fluidi in virtù dei quali operano.

L'apparecchio quin di non è più il risultato di una improvvi- sazion e geniale o di un empirismo incerto, ma scaturisce logica- mente dalla conoscenzasicura del suo modo di operare,e per questo fine, non persola curiosità scientifica, occorre la visionedelle moda- lità con le quali la corrente fluida si sv olge intorno alle sue forme

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nei diversi regimi di volo. Da esse infatti discende come necessaria cons eguenza la distribuz ione dell e forze che ne ciment ano la strut - tura ed il rendimento dell 'a eromobile, da esse scat uriscono gli insegna me nt i che hanno per mess o alla teènica odierna di elev a re in quest i ultimi tempi il ra pporto fra il peso ela minima tra zion e necessaria al volo ec<?no m ico di un aeropla no .Si passò infatti dai valori cons ueti di tal e ra pp orto, costantemente infer iori a IO,fino a 12 e talvolta a 15, tendendo a 20, val ore caratt eristico delle forme dei piùagili dominatori dell 'aria nel regn o della nat ura, ine- saurib ile maestra del progresso uma n o .

Tutto ciò semplifica n do le forme, in omagg io all'aforis ma di un illustre campione della tecni ca aeronautica itali ana: Arturo' Croceo, il qua le scrisse : il dirigib ile tende a diventa re tutto invo- lucro e l'a ero plano tutto ala.

Signori , troppo aride e faticose son o le vie ch e la tecnicabatte nel suo cam mino ascen de nte, per seguirle in una espo sizione di quest a natura , ma ciò che importa an cora porre in evide nza è la sua funzion e vitale non solo nella creazi on e del tip o di aeromobile più adatto ad un det er minato compito, ma nell a defin izi on e st essa delle an dat ure più convenienti per otten er e il massimo effetto . Leaudacissime transvolate oceaniche,che il viaggio magistrale del Gen erale De Pinedo ha sus citat o, non furono intraprese, come taluno cre de t te, col solo ard imento del pilota, ma con la meditata prepara zione del tecnico.

Quando Lindber g percorse in 33 ore i 5800 km. che sep arano il campo di Nuova York da quello del Bourget a Parigi, forte del suo stesso isolamento, nel monoplano terrestre Ryan , con un solo mot ore stellat o, senza radiotelegrafia, senza mezzi di salvat aggio, per il caso di una discesa nelle onde giga ntesche dell 'Oceano, ap- parve chia ro come la suastessa temerità avesse costituito un fat- tore di successo,appa rve chiaro che egliavevasacrifica to ogni peso supplement a re che la prudenza reclamava , alla dotazione di ben- zina con la quale au ment ò l'autonomia del suo apparecchio.

Ma allorchè,apoco intervallo di tempo, Byrd, coi tre compagni , sul monopl ano trimotore di Fokker equipaggiato di tutto,'com pì lo st ess o pro digio , prolungan do di quasi quattro ore la sua per ma -

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nenza 111 volo, per l'im possibilità di avvistare il suo lo di Francia nella foschia della notte tempestosa, e quando, quasi contempo- raneamente, su di un apparecch io dell o stesso tipo, due ufficiali america n i copriro no la prima ta pp a del Pa cifico da S. Francisco ad Hon olulu , tutti compresero che l'Aerotecnica possed eva or mai le ar mi occorrenti alla vittoria dell'ardua prova, e che la transvolata degli Oceani, tracciata dal «Santa Maria»con mezzi di ga lleggia- mento capaci di tenere il mare tempestoso, si poteva più rapida- mente compiere con apparecchi terrestri , fidando nella solid it à dei motori e nella pre cisi one dei calcoli preventivi della autonomia.

I giorn ali, inspirati dai costruttori degli apparec ch i, documen- tarono ben pres to lo st ud io diligente che aveva preparato le ardite tras volate, fino a seg na re per ogni aeropla no il diagramma dei chilometri su pe rab ili per ogni kg.di combustibile alle va rie anda- ture ed ai vari carichi : quello delle distanze raggiungibili ai vari tempi ed alle differenti an dat ure e quello dei tratti da percorrere in rollaggio per sollevarsi dall'aeroporto a seconda del sopraca- rico di partenza.

Gli insuccessi cheseguirono non devono a parer mio modificare questo giud izio . Se a renderli troppo drammaticamente numerosi abbia contribuito l'ardore inconsiderato per una glo ria che parve facil menteraggiungibile,ose èlegge fatale d'ogni progresso nmano che la via sia segnata dalle traccie sanguigne degli audaci che la percorrono fra i primi, non possiamo ora dire.

Certo la preparazione tecnica non'mancò.

Il problema dei lunghissimi percorsi è di fatto in primo luogo problema di economia di struttura, per offrire al carico utile una percentuale altissima del carico totale: negli apparecchi Fokker dei voli di Byrd e di Honolulu essa raggiunse il 60%,mentre più del 50% corrispondeva al materiale di consumo:

è proble ma di finezza di forme per conseg uire an dat ura eco- nomica più vantaggiosa possibile ;

è problema di economia massima nel consumo del cornbu- st ib ile e di rendimento massimo dell'elica per il regime ottimo dell'apparecchio,onde sfruttare simultaneamente tutti i fattori più vantaggiosi all'aumento del raggio di 'azione.

Ma è pure problema di scelt a della migliore andatura,sia nelle condizioni ideali di volo in aria calma o con vento uniforme esat- tamentepreveduto ,sia in rapporto alle sue variazionied ai cambia-

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- 27 -

menti di quo ta che le condizion i meteorologiche possono imporre al pilota , per le quali il cost ruttore dev e dettargli norme prec ise col fine di ridurre al min imo le perditedi aut on omia,con seguenza degli accidenti di viaggio .

È noto infatti che in aria calma l'andatura econo mica di un apparecch io coin ciderebbe costante me nte col su o assetto longi- tndinale di massima efficienza, se motor e ed elica potessero man- tenereinvariatoil coefficiente economico ed il rendimento : e poichè tale assetto non si modifica cambiando il carico ela quo t a,levelo- cità corrispon dent i dovrebber o dimin uire col prim o ed au ment are con la secon da in ragione inversa della rad ice quadrata del ca rico st esso e dell a den sità dell'aria.

Così, riducendosi a metà il peso total e di un aeroplano tipo America in una tra versata senza.sca lo di 4500 krn., dovrebbe al ter mine di essa tenersi una velocit à del 30% minore che al prin - cipio , ed innalz andolo a 3°00 m.dovrebbela sua velocità in qual- siasi con dizion e di carico aumentare del 18%. .

Poichè l'azion e utile e la coppia resistente dell'elicavariano con la velocità e con la den sità nel medesimo rapporto,èchiaro che essa potrebbe cont inu a re nell e stesse condizioni di rendimento , se il motore fosse in grado di modificare ent ro così larghi limiti il nu me ro dei suo i giri, dando con ugu ale coefficiente econom ico la potenza richiesta gli.

l'la sia nel primo caso , sia,più ancora, nelsecondo ,il consumo specifico del motore risulta sens ib ilmente au ment ato ; quindi le soluzion i migliori si devono ricercare a velocitàalquanto maggiore di que lla dichiarata quando l'apparecchio si alleggerisce,a velocità più piccola quando si innalza di quota.Tutte poi verranno a modi- ficars i con la direzione e la velo cit à del vento.

La tecnica è cost retta anche qui a stab ilire il conteggi o labo- rioso dei comp ensi fra le influenze tal v olta opposte dai ·mezzi operant i, ed alt r i ne dovrà approfond ire nel cammino ap p ena ini- ziat o e pur necessario,segnatamentein quest i apparecchi di lunga naviga zion e, per tradurre in atto disposizi oni costruttiv e soddisfa - cent i di ali a curvat ura variabile,di elichea pale orientali,di motori sovraaliment at i,di pennaggist ab ilizzat ori deformabili,primo passo verso la lontana meta da raggiungere: riprodurre la adattabilità mera vigliosa degli animali da volo nelle differenti manovre e nelle diverse an dat ure degli appare cchi meccanici .

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28

* * *

Signori, svolgendo con trattazione superfici al eun argomento così ricco di contenuto il domani della grande e significativa adunata in

Milano delle Ali combattenti d'Italia, parmi quasi menomarne la portata.

. Non discorsiattende da noi la Patria, ma opere da ogni campo con vergent i al fine supremo della sua potenza. E qui nella sede degli studi dell'ingegneria non difettano a tanto programma nè la tradi- zione, nè la sost a n za , nè l'incitamento:qui per gli stridi intesi al pro- gr esso della tecnica aeronautica, che l'ambita fiducia di S.E. Italo Balbo volle sollevati a maggior dignità, non mancano nè il consenso degli Amministratori e dei Colleghi, nè il fervido entusiasmo degli Allievi.

All'opera dunque con quello stesso ardore col quale in questi giorni,le Officine Italiane, anelanti alla rivincita, diedero al geniale ardiment o di Mario Debernardi l'apparecchio ed il motore per sa- lire nel cielo di Venezia un nuovo gradino della scala vertigin osa delle velocità; all'opera, o giovani, nel duro lavoro preparatorio colqu ale nell'ultima fase dei vostri st u di temprate mente e volontà ai cimenti.della vita.

.A Voi l'ultima parola.

Siate consci della forza fecondatrice che la tecnica a cui Vi siet e dedicati deve suscitare in Voi a beneficio Vostro e della nostra Nazione, e proponetevi di intenderla, di farla progredire come ar- goment o certo del progresso della nostra gente, nulla rinunciando del vostro Genio Latino, nulla ignorando di Ciò che nel pensiero e nell'azione degli altri popoli è degno e importante conoscere ed assimilare.

Voi siete la sacra legione d'Italia che non muore.

Di schiera in schiera ai sop raggiungent i che recano le forze.

esuberanti della giovinezza consegnate accresciuta la fiaccola del sapere, la tenacia dei propositi, la coscienza degli alti destini della

Patria.

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(27)

Presidenti e membri del Consiglio di Amministrazione del R. Politecnico di Torino.

(Dall'ep oca della sua fondazione)

Giunta direttiva del R. Politecnico

Presidenti e membri del Consiglio di Amministrazione

della R . Scuola di Ingegneria di Torino.

(28)

il ComunediTorino

Somigliana Frola gr. crocetr.cord. Daneoonogr.cord. avv.Edoardo nob. pro!. comm.Carlo avv. senoEdoardo Frescotcomm.ing. Cesare

Rossi senoAngelo id.

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Peyroncomm. ing.Prospero id.

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id. DeSanctispro!.gr.nf!.Gaetano id.

id. Bonelliing. gr.nf!.Enrico

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laR. Ac cademiadell eSc ien ze laPro vincia diTorin o

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MINlSTRAZIONE DEL R. POLITECNiCO DI TORINO

fondazione)

il Mini3tero dellaP. I.

PRESIDENTI E MEMBRI DEL CONSIGLI (dall'epoca

DIRETTORE

Anni PR ESI DENTE

1906 D'OVolterra'd' comm. pra!.senoViti - R C. omnus.sann. Bosellipro!.avv.dopoPaolo

~I IOcomm.pro!. Enrico-ff.R.Commissario(I) Casanabar.ing.sen oSeverino Id. id. -R.Commissario(2)

1907 Boselli D'Ovidio

pro!.avv.depntato Paolo(3) pro!. comm.senoEnrico(4)

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1908 id. id. id.

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1909 id. id. id.

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Rossiconteavv.seno'l'eofilo id.

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1922 id. Colon netti pro!. ing. id.

dotI.comm. Gnstavo\61 id. id .

1923 id. id. id.

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II)D R.9novem bre'906 .

(5) Per tutti gliatti c . ""(2)D. R.17gennaio JQo7 - f ID R e D.)1. Teso ro , 12

se~~~:~nr:n~J

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snuzionede ll a nuo va'sede3

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~ue~t2Z ~t~.bre

1.907. - (41D. R.21

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)0 \ ) R.D. IOOttobre IQ22 . onecnico. (R . D. 12 magglo tgI t

(29)
(30)

GIUNTA DIRETTIVA DEL R. POLITECNICO DI TORINO

(Costituita con R. D.~1aprile 1923 , n.978)

Colonnetti Prof, Ing. Dr. Comm. Gustavo, Direttore-Presidente.. Guidi Prot. Ing. Gr. UII. Camillo.

Silvestri Prof. Ing. Cav. Euclide.

De Sanctis Prol. Dr. Gr. UII. Gaetano.

Thovez Ing. Comm. Ettore. Barisone Gr. UII. Annibale.

La Giunta pre de tta cessò di funzionare il 28 febbraio 1925 e '(enne sostit ui ta da un nuovo Consiglio di Amministrazione (inse- diatosiil zmarzo 19 25) costit ui to secondo lenorme contenut e nella convenzione4set tembre 19 24fra lo Stat oed altri Enti per il man- ten imento dell a R. Scu ola di Ingegn eria di Torin o; convenzione ap pro vat a con R. D. 23 ottobre 1924, n. 1727.

, COt ONNETTI Prof . Ing. Dr. Com m. GUSTAVO: Direttore-Presidente,

nominato con R. D. IOottob re 1922 e durato in carica fino al dicembre 1925.

GAREtU Prof. Dr. Comm . FEU CE: Direttore-Presidente, nominato con D.M. 6 dicemb re 1925, a decorrere dal IOdicembre 1925.

- - -0 - - --

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Thovez ing. comm. Ellore

.Botto-Micca ing. nl!. Mario

Bertoldo ing.cav. Giovanni<4l

Pavia ing.doll.gr.nf!. Nicola I

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l'Ass . Nas. Ingeg ne ri sezione di To rino (o raSi nd.Provo Fas cl st

degliIn g g.diTori no)

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la R. Accadem ia delleScie nze

Somigliana nob. pro!. comm.·Carlo

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diTorin o

id. Bernocco ing.Giovanni(3)

Salvadori diWiesenhol!.eaateing.

gr.nl!.Giacomo

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di Tori no

Montù por!.ing. gr.nl!.Carlo

laCassadiRispa r mio l'O pera PiadiS.Paolo

id. id.

Agnelli Comm. Edoardo

la Camera diCommer cio·

di Torino

RossiS. E.cents seno gr.croce gr. cordone

avv. Te06Jo

IoNE DELLA R. SCUOLA DI INGEGNERIA DI TORINO(*)

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id. Guidi id.

prof.ing.gr.nl!.Camillo

id. Montemart ini proLdotto C1emenle(2 )

id. Panett ipro!.ing.

dott. comm. Modesto(2)

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Calandra lott.comm. Antonio

(lnte nd.di Finanza)

De Sanctis Guidi pro!.grand.ul!.Gaetano ing. pro!.gr. ufl,Camillo

Burgo Bottiglia

ing.gr. ul!.Luigi ing. pro!. comm.Angelo

Pavia Garelli

ing.doll.gl.ufì.Nicola dotl. pro!. comm.Felice

PRESIDENTI E MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINIS

id. id.

Gar elliproL do:l.

ennn.Felice(1)

id. Calandr a Vallauripro!. ing. id.

doll.esmm.Antonio gr. ul!.GianCarlo

(In rend ,di Finan za )

Burgo Panettipro!. dolt.

1927 ing. gl.ul!.Lnigi ing.enmn, Modesto Olivetti Montèmartini ono avv. gr.uf!.Sino pro!. dotI.Clemente

Marchesi Fubini

ing.gl. nl!.Enrico pro!.doll. cav.Snido

1928 id. id. id. id

1926 1925

PRE5IDEl'TE

Anni E ilConsiglio la Prov incia

DIRETToRE il Go vern o de iProfessor i diTorieo

1924 Colonnettiing.dolt. Scazza Grassi Peyron prnl.eamm.Gnslavo enmn.Ginseppe dntt.pro!. eamm.Gnido ing.gr.nl!.Prospero

Inten d . di Finan za

1 l - - -

(*) Cos t ituito con D. ::\1. 31 Gennai o )925 per il periododi un tri e n n ioa decorrere dal reFebb r aio192 ConR.D. 27Ottobre 1926 ,n. 1933(a rt, 29)il Co ns igli o fusciolto .Fupesc ia rico st ituitope ril tr ie nnioacca 1926-1929, a deco rrere_dal16~arz o Ig"7.

(I)Nominato Dir ett ore da llO -12 .1925(D.1\1.6·12- 1925).

(2) Da l16 Marao 1926 (D.)1. 15).fa rz o1926) inso s tit u zio ne deiProff, Garell i e Bot tiglia . (3) Da l Ma rzo 19'26,in s::stituzione dell'In g. Salvad ori.

(4 'Dal l° Lugli o 1926 ,insos tit uzio ne de.ll'Tng, Bott o-Micc a,

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. '

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE

UFFICI AM.MINISTRATIVI

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Direzione - Ammi nìstrazione e Uffici Amministrativi

DIRETTORE

GARELLI Prof. Dott. FELICE, comm. B. Stabile di Chimica in- dustriale. - Corso Duca di Genova, I.

CONSIGLIO DJAMMINISTRAZIONE

GARELLI Prof. Dott. FELICE, predetto.- Presidente.

CALA.1'{DRA Dott. ANTONIO, comm. e. Intendent e di Finanza di Torino. Rapp resent ante del Governo. - Corso Vinzaglio, 8.

BURGa Ing. LUIGI. Gr. Uff. e. Rappresentante del Governo. - Verzuolo (Cuneo).

OLIVETTI OnoAvv. GINo. Gr. Uff. e ..Deputato al Parlamento.

Rappresentante del Governo. - Via Assarotti, II.

:YIARCHESI Ing. ENRICO, comm. ,*, Gr. Uff. e . Rappresent ante del Governo . - Via Passalacqua, IO.

FUBIXI Prof. Dott. GUIDO, e . Rappresentante del Consiglio dei Professori. - Via Pietro Micca, 12.

::.\IONTElIIARTUn Prof. Dott. CLEMENTE. Rappresentante del Con- siglio dei Professori. - Corso Galileo Ferraris, 71.

PANETTI Prof.Ing.Dott.MODESTO,comm.

'*

eB·. Rappresentante del Consiglio dei Professori. ~ Corso Peschiera, 30.

VALLAURI Prof. Ing. GIAN CARLO. ,* , Gr.Uff, e", Uff. L. O. Rap- presentante del Consiglio dei Professori. - Corso Vinzaglio,36.

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- 40

PEYRO~ Ing. PROSPERO, ,*, Gr. Uff. e . Rappresentante della Provincia di Torino. - Via Luciano Manara, 14-

PANIÈ Ono Avv. FELICE,

'*

Gr.Uff.e . Rappresentante del Comune di Torino. ---:- Via Consolata, Io

ORSI Ing. Conte ALESSiL'<DRO,Uff. e Rappresentante del Comune di Torino. - Corso Re Umbert o, 6.

SOMIGLIANA Prof. Dott. Nob. CARLO, Uff. ,*, comm. e . Rappre- sent ante della

R.

Accademia delle Scienze di Torino. - Corso Vinzaglio, 75.

AGNELLIAv v. EDOARDO,comm . é". Ra p presentante del Con siglio Provinciale dell 'Economia di Torino. - Cor so Opo rto, 26. MONTÙ OnoProf. Ing. CARLO, Gr. Uff.

'*

e e . Rappresent ante

della Cassa di Risparmiodi Torino.- (Te nut a Murone-Montù) Livorno Ferra r is.

,BERNOCCO Ing. GrovANNI, e Rappresentante dell'Opera Pia di

San Paolo di Torino. - Via Vittorio Amedeo II, 24-

PAVIA Ing. Dott. NICOLA, comm. ,*, Gr. Uff. e . Rappresentante del Sindacato Provinciale Fascistadegli Ingegneridi Torino.- Corso Galileo Ferraris , SI.

THOVEZ Ing. ETTORE, comm. e . Rappresentante del Sindacato Provinciale Fascista degli Ingegneri di Torino. - Corso Re Umberto, 67.

VIG~A Rag. NICOLA, comm. e . - Segretario . - Via Principi d'Acaja , 15.

UFFICI AMMINISTRATIVI

Cast ell o del Vale ntino.

Vigna Rag. Nicola,cornm. e pred etto, Segr etario Ca po. Via Prin- cipi d'Acaja, 15. .

~Iartini Gaetano, e Ragioniere Capo e Vice Segretario Capo. Via Mazzini , 44.

Giarlotto Riccardo, Primo Segretario. Piazza S. Giulia, IO.

Audino Geom. Enrico, Segretario, f. f. di Economo. Via S.Fran- cesco da Paola IObis.

Abbona Giacinto, Segretario . Corso Casale, 16.

Villata Francesco , Archivista. Via Verolengo, 8.

Camino Secondo, f. f. di Applicato. Via Baretti, 24 bis.

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- 4I -

BIBLIOTECA

Via Osp edal e N. 32

Bonini Ing. Carlo Federico, comm. 8 . Bibliotecario. Via Mercanti , I7.

UFFICIO DI TESORERIA Cassa di Risparmio,Via Alfieri, 9.

(38)

\

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INSEGNANTI, ASSISTENTI

PERSONALE TECNICO E SUBALTERNO

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(41)

Insegnanti, Assistenti Personale tecnico e subalterno

CORPO INSEGNANTE

Profess ori di ruolo.

Baggi Ing. Vittorio, uff. e . Costruzioni stradali e idrauliche, Topografia. Cor so Valent in o, 38.

Bibolini Ing . Aldo

'*

uff. e M iniereegiacimenti minerari; A ne mineraria. Via Or mea, Ila.

Colonne tti Dott. Ing. Gustavo, uff.

'* ,

com m . e'. Meccanica tec- nica superiore e meccanica fisica analitica e grafica. Corso Peschie ra, 20.

Ferraris Ing. Lorenzo, comm. e . Misure elettriche. Corso Galileo Ferraris, 37.

Fubini Dottor Guido, pre detto. A nalisi matematica. Via Pietro Micca, I2.

Galassini Ing . Alfredo, uff. e . Tecnologia generale. Corso S. Mau- rizio, 5.

Garelli Dott. Felice, predetto. Chimica industriale. Corso Duca

di Genova, L '

Guidi Ing. Camillo, pre de tto. Scienza delle costruzio ni e teori a dei ponti. Corso Val entino, 7.

Montel Ingegn er Bene detto Luigi. Termotecnica. Corso Galileo Ferraris, 80.

Monterna rtini Dott. Clemente , predetto. Chimic a generale e doci- mastica: Corso Galileo Ferra ri s , 71.

Panetti Dott. Ing. 'Modesto, predetto. ivIeccanica applicata e Costruzi oni aeron~zitiche. Corso Peschi era, 30.

(42)

Perucca Dott. Eligio e Fisica sperimentale. Corso Fran cia, 34.

Sacco Dottor Fede rico, Gr. Uff . 6 . Geolog i a. Cor so Vittorio Emanuele II, IS.

Silv estri Ing . Euclide El. Idraulica e macchin e idrauliche. Via Belfiore , IS.

Tomm asina Ing. Cesare 6 . Economia rurale ed esti nto. Cors o Re Umberto, 77.

Vacchetta Pro f. Giovan n i. Disegno geometrico e a mano libera e disegno di element i architettonici. Via Bellavista, Sbis.

Vallauri Ing.GianCarlo,predetto.Elettrotecnica.Corso Vinzaglio, 36.

Professori incaricati.

Apostolo Dott . Carlo. A nalisi. chimica industr iale e complementi di chim ica industriale. Via Saluzzo, 47.

Badin i-Confa lonieri Avv . Alberto. Supplente di Materie giur idiche.

Cor so Vittorio Emanuele II, 94 .

Betta Arch. Piet ro eco• Storia dell' architettura. Corso Vittorio Eman uele II, 74.

Bianchi ni Ing.Riccardo,Ingegneria sanitaria.Corso ReUm b erto .òç.

Bonicelli Ing. Enrico comm. El. Architettura tecnica (3°, 4°, SO

ann o) ed elementi di costruzio ni industriali (So anno). Via Massena ,20.

Chiaudano Ing. Salvatore. .1.11acchina rio Lndustri ale chimico (con- fere nze). Corso S. Maurizio, 67.

Denina Ing. Ernest o. Fisico-chimica ed elettrochim ica. Via Sa- luzzo, 4-

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Fano Dot t. Gino, uff. El. Geometria descrittiva con applicazioni.

Cor so VittoEman uele II, IOS.

Gamba Ing. Miro El. Macchine termic he (Soanno) eFerrovie. Via Pallamaglio, IS.

Giua Dott . Michele,Elementi di chimica organ ica (2° anno) e com- plementi di chimica organica. Via Sacch i, 42.

Giud ici Prof. Oscar. Tecnologiatessile(grat uito) . ViaVanchiglia , 23. Losana Dott. Luigi. 1\11etallurgia, metallografi a e analisi metallur-

gu:a. Corso Vin zaglio, 96.

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i\Iorelli Ing. Ettore, comm. 8 . Costruzioni elettromeccaniche. Corso Re Umberto , S2.

Piperno Ing. Guglielmo, Macchine termi che (4° anno - gratuito). Via Cristoforo Colombo, 1.

Ponti Ing. OnoGian Giacomo, deputato al Parl amento. Imp ianti elettrici . Corso Re Umberto, S2.

Roccati Dott. Alessandro, comm . 8 . Mineralogia (2° anno) e materiali da costruzione. Via Governolo, 19.

Soleri Ing. Elvio

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gr. uff. e . Telefonia e radioconucnicazioni, Via Gaeta, 19.

Terracini Dott. Alessandro. Geometria analitica e proiettiva: Corso Francia 19 bis .

Officina Meccanica.

Gamba Ing. Miro, predetto . Direttore Gerente.

Aiuti.

Apostolo Dott. Prof. Carlo, predetto . Chimica Indu striale.

Bertino Ing. Teresa . Idraulica e macchine idrauliche. Via Val- salice, 20, int. 3.

Burzio Ing. Prof. Filippo, 8 . Meccanica applicata e costruzioni aeronautiche. Corso Francia, 34-

Camoletto Ing. Carl o Felice. Scienza delle costruzioni e teoria dei ponti. Via Riccar d o Sineo, IS.

Losana Dott. Prof. Luigi, predetto . Chimica generalee docimasiica.

Nizza Ing. Ferdinan do 8 . Elettrotecnica. Corso Vittorio Ema- nuele II, 70.

Nuti Ing. Francesco. 8 Primo aiuto. Scienza delle Costruzioni e Teoria dei ponti. Cor so Dante, 14.

Piperno Ing. Prof. Guglielmo, predet to. 111acchine termiche.

ZavagnaDott. Iren eo. Analisi matematica e geometrie. Via Agostino Lauro, 12. .

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Bersano Dott. Carlo.'Analisi matematica e geometrie. Via Po, II.

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Denina Ing . Prof. Ernesto, predetto. Chi mica-fi sica e metallurgica metallurgia ed elettrometallurgia.

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Gili Dott. Dom enica Angiola . A nalisi matematica e geometrie.

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Lapidari Ing. Giacomo. Idraulica e macchine idrauliche. Via Giu - seppe Pomba,.15.

Marsiglia Dott. Tommaso. Chimica industriale e laboratorio ana- lisi chimiche. Corso Fiume, 8.

Montù Dott. Maria Clotilde. Fisica sperimentale. Via Andrea

Prov ana, 5. . .

Mussa Ivaldi Verce lli Ing. Ferdinando. .Meccanica applicata, aero- nautica e disegno di macchine. Corso Peschier a , 30.

Pasqualini Ing. Clodoveo. Meccanica applicata e Costruzioni aero- nautiche. Corso Regina Margh erita, Ig8.

Pugno In g. Dott. Prof. Giuseppe Mar ia . l'deccanica fisica, analitica e grafi ca. Via Grop ello, II.

San tarelli Ing. Pietro. 8 111acchine term iche. Via Pastren go, 18.

St ratta Dott.Rain ero.Chimica generale e docimasiica.Via Balbo,!.

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