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Osservatorio sul turismo a Milano

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Academic year: 2022

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(1)

Osservatorio

sul turismo a Milano

IV° Rapporto

Indagini motivazionali sui turisti nell'area milanese

maggio 1997

(2)

SOMMARIO

Pag.

♦ Premessa ...3

♦ Indagine sugli ospiti delle strutture alberghiere ...4

♦ Indagine “open” sui turisti ospiti della Città ...30

- l’escursionista ...32

- il visitatore ...39

♦ Indagine sugli ospiti dei residence...49

♦ Uno schema di sintesi...64

CONSORZIO SISTUR

Comitato di redazione: Flavio Sangalli, Antonio Cicero, Angiolina Gurini, Roberta Vaia Segreteria di redazione: Laura Franzoni

(3)

Osservatorio sul turismo

INDAGINI MOTIVAZIONALI SUI TURISTI A MILANO

____________________________________

Premessa

La conoscenza dell'evoluzione del mercato turistico e della dinamica del flussi di domanda è senza dubbio un fattore di primaria importanza nella definizione di politiche promo-commerciali mirate. In un mercato che va sempre più verso la globalizzazione infatti non si può certo andare alla cieca; appare al contrario di importanza strategica poter disporre di informazioni sul contesto di riferimento.

In questa direzione si muove l'Osservatorio sul turismo a Milano che si propone di fornire agli operatori, sia pubblici che privati, indicazioni sulle caratteristiche quanti-qualitative del movimento turistico nell'area milanese.

Accanto ai dati sulle dimensioni della domanda e dell'offerta nel 1996, che abbiamo presentato nel III° Rapporto, proponiamo di seguito i risultati di alcune indagini sugli ospiti che permettono di caratterizzare il turista-tipo di Milano.

Nello specifico nel corso del 1996 e nel primo bimestre del 1997 sono state realizzate:

* 4 indagini sui turisti presenti nelle strutture ricettive;

* 1 indagine sugli ospiti dei residence;

* 2 indagini "open" in alcuni punti strategici della Città.

Tale gamma di rilevazioni ha permesso di fornire un quadro dettagliato ed articolato sulle caratteristiche del turista milanese: da colui che pernotta nella Città per micro- periodi a quelli che vi rimangono per mesi fino all'escursionista, così come appare dai risultati delle indagini proposti di seguito.

(4)

INDAGINE SUGLI OSPITI

DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE ____________________________________

Prima di passare all'analisi dei risultati delle indagini sui turisti ospiti degli alberghi milanesi, appare opportuno proporre alcuni aspetti di carattere metodologico in modo da permettere una miglior comprensione dei risultati delle rilevazioni.

Nota metodologica

Nel corso del 1996 e nei primi mesi del 1997 sono state realizzate quattro indagini, in un campione di alberghi milanesi, con il proposito da un lato di caratterizzare il turista-tipo e dall'altro di appurare la qualità dell'offerta turistica milanese mediante le valutazioni offerte dagli intervistati. In secondo luogo si è voluto verificare se a distanza di due anni sono intervenute variazioni significative nelle caratteristiche del turista milanese e nelle sue abitudini di consumo. Per soddisfare questa seconda finalità sono stati mantenuti lo schema (interviste dirette ai clienti) e lo strumento di rilevazione (questionario) utilizzati nel 1994, mentre è stato sostituito il campione di strutture ricettive. Con lo scopo di garantire la rappresentatività dell'universo dei turisti presenti nell'area milanese, le indagini sono state condotte in diversi periodi dell'anno. La definizione del campione è stata realizzata con la tecnica a due stadi, selezionando in primo luogo un campione casuale di strutture ricettive ed all'interno di questo un campione di turisti, che rappresentano la popolazione statistica di riferimento, vale a dire quell'insieme si soggetti in grado di fornire le informazioni desiderate. Nello specifico le strutture ricettive cui ci si riferisce sono rappresentate dagli alberghi ubicati nella Provincia di Milano, esclusi gli esercizi ad 1 stella in considerazione delle loro caratteristiche particolari.

La scelta di primo stadio è stata preceduta da una stratificazione sulla base dei parametri relativi all'ubicazione (Milano e Provincia) e alla categoria.

Dal totale degli alberghi di 2, 3, 4 e 5 stelle sono quindi state estratte casualmente 36 strutture che rappresentano circa il 10% dell'universo.

Le indagini sono state condotte sulla base di un questionario tendente a rilevare, oltre alle caratteristiche dei turisti, le loro valutazioni rispetto all'offerta che viene ritenuta strettamente turistica (alberghi, ristoranti, musei,...) e quella più generale

(5)

relativa alla qualità dei servizi offerti dalla Città. Intervistatrici opportunamente ddestrate, che conoscevano almeno due lingue straniere, con obbligo dell'inglese, hanno contattato nei periodi di riferimento 1.402 turisti, e precisamente:

Indagine Periodo di rilevazione N. interviste

27 maggio - 2 giugno 1996 398 16 - 22 ottobre 1996 390 9 - 15 dicembre 1996 299 4 - 10 febbraio 1997 315

Totale intervistati 1.402

Da ultimo preme porre un particolare ringraziamento ai direttori degli alberghi specificati di seguito, la cui preziosa collaborazione ha permesso di realizzare le indagini sui turisti.

ALBERGHI DI 4 STELLE CARROBBIO - Milano CAVOUR - Milano

CENTURY TOWER HOTEL - Milano IBIS CÀ GRANDA - Milano JOLLY PRESIDENT - Milano MEDITERRANEO - Milano RITZ - Milano SANPI - Milano

AIR HOTEL - Segrate COLLEONI - Agrate Brianza COMTUR HOTEL - Binasco FALCONE ROYAL - Monza

ALBERGHI DI 3 STELLE AMADEUS - Milano ASTORIA - Milano DEMIDOFF - Milano FLORIDA - Milano KING - Milano MAJOR - Milano MINI HOTEL TIZIANO - Milano MOLISE - Milano RITTER - Milano ROXY - Milano SAN CARLO - Milano AMERIC - Carpiano CONCORDE - Cernusco sul Naviglio EUROPA - Rosate

QUATTRO STRADE - Garbagnate M.se SANT’EUSTORGIO - Arcore SELIDE - Desio

ALBERGHI DI 2 STELLE

ADLER - Milano CORALLO - Milano MISTRAL - Milano RIO - Milano

SERENA - Milano ARCOBALENO - Vimodrone ROSA - Sesto S. Giovanni

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Il profilo-tipo della clientela

____________________________________________________

Come si è avuto modo di accennare precedentemente, gli obiettivi della presente indagine sono da un lato la caratterizzazione del turista ospite delle strutture ricettive milanesi, dall'altro ci si propone di verificare le differenze intervenute nello stesso e nelle sue abitudini di consumo nel corso del biennio 1994-96.

Sesso. Degli oltre 1400 turisti, presenti nei diversi periodi dell'anno in uno degli alberghi dell'area milanese, la grande maggioranza è rappresentata da uomini (81,9%).

Età. La quota più significativa dei turisti contattati ha un'età compresa fra i 26 ed i 35 anni (31%); segue con uno scarto del 3,7% la classe successiva, vale a dire dai 36 ai 45 anni. La prevalenza dei turisti milanesi è quindi abbastanza giovane: infatti quasi sette su dieci hanno un'età al di sotto dei 45 anni.

Grafico n. 1 - Età (confronto 1994-1996)

20,8

0,8

9,5

31,0

21,5

2,5 33,2

27,4

0,5

2,7 7,8

7,4

27,3

7,4

0 10 20 30 40

Fino a 18 anni 19-25 anni 26-35 anni 36-45 anni 46-55 anni 56-65 anni oltre 65 anni

1994 1996

Oltre al dettaglio della distribuzione degli intervistati in ciascuna classe di età il grafico n. 1 propone il confronto fra i risultati emersi nell'indagine condotta nel 1994.

Come si può vedere le variazioni sono di trascurabile entità.

(7)

Titolo di studio. Il livello di istruzione del turista milanese sembra piuttosto elevato se si considera che il 64,3% è in possesso di un diploma di laurea (42,5%) o di un titolo di scuola media superiore ( 21,8%) anche se nel corso del biennio 1994-96 sembra essersi leggermente abbassato visto che sono aumentati coloro con un diploma professionale a scapito dei maturati.

Grafico n. 2 - Titolo di studio (confronto 1994-1996)

1,1

9,0

21,8

0,3 10,8

42,3

2,7 0,4

29,5

14,3 25,3

42,5

0 15 30 45 60

Lic.elementare Lic.media Dipl.professionale Maturità Laurea N.R.

1994 1996

Professione. Con riferimento alla professione degli intervistati, la modalità di risposta che ha concentrato il maggior numero di segnalazioni è relativa agli impiegati (23,1%) anche se sommando le percentuali totalizzate dalle professioni di profilo elevato (dirigenti e libero-professionisti), si evidenzia la presenza di un turista con un alto status sociale.

Grafico n. 3 - Professione

23,1 20,9 10,6

6,8 1,8

4,4 6,3

6,5 0,4

9,4 0,4

9,6

0 5 10 15 20 25 30

Impiegato Dirigente Libero prof.

Imprenditore Quadro Artigiano/operaio Prof.rel.alle vendite Attività non retribuite Prof.intell/scient.

Prof.interm.tecniche Altro N.R.

valori percentuali

(8)

Nazionalità. Un altro dato di primaria importanza nella caratterizzazione del turista- tipo fa riferimento alla nazionalità degli ospiti presenti nell'area milanese. In quest'ambito si sottolinea il grado di internazionalizzazione dei flussi di domanda:

infatti quasi quattro intervistati su dieci proviene dall'estero ed in particolare dal nord America (16,2%); il 12,1% dalla Germania, il 7,9% dalla Gran Bretagna ed il 7,4%

dalla Francia. Fra le principali aree di provenienza comunque i Paesi europei rimangono al primo posto della graduatoria concentrando il 54% dei turisti, seguono gli americani (20,1%), gli asiatici (20,3%) fra i quali i giapponesi rappresentano poco più dell'8% degli intervistati, Africa e Australia totalizzano il 5,6% delle segnalazioni.

Un rapido confronto fra i dati emersi dall'indagine e quelli relativi agli arrivi negli alberghi di 2,3,4 e 5 stelle, evidenzia una diversa composizione della clientela: nello specifico l'universo di riferimento mostra una quota più contenuta di europei (47,6%) e di americani (15,8%) mentre appare più consistente la presenza di giapponesi (23%). La ragione di tale differenza può essere ricondotta all'atteggiamento più o meno diffidente delle componenti della domanda verso le indagini in oggetto. E' stato infatti verificato nell'indagine open che i turisti nipponici sono difficili da contattare, evidenziando particolari timori nei confronti di ed chiunque cerchi di avvicinarli.

Grafico n. 4 - Le principali componenti della domanda straniera

12,1

7,9 7,4

16,2

21,4

8,4 22,4

4,1

0 5 10 15 20 25 30

Germania Gran Bretagna Francia Spagna/Port. Altri Paesi Europ. USA/Canada Giappone Altri Paesi Extraeur.

valori percentuali

Italiani 61,6%

Stranieri 38,4%

(9)

Residenza. Come si può vedere dal grafico n. 5 la quota più significativa di turisti proviene dall'Emilia e dalla Toscana (18,8%) anche se appare interessante la numerosità fatta registrare dal Centro-Sud Italia, fra cui si distinguono due capoluoghi di Regione: Roma (14,2%) e Napoli (5,5%).

Grafico n. 5 - Regione di residenza

Piemonte-Liguria 11,5%

Lazio 15,6%

Veneto-Trentino 16,1%

Emilia-Toscana 18,8%

Marche-Umbria-Abruzzo 7,8%

Sud 17,0%

N.R.

0,8%

Isole Lombardia 8,9%

2,9%

Resid. estero 0,7%

Le modalità di risposta prevalenti delle variabili socio-anagrafiche offrono la possibilità di tracciare il profilo-tipo degli intervistati, come viene schematizzato nella tabella che segue. In quest'ambito appare interessante proporre anche un confronto fra le risultanze emerse dalle indagini condotte nel corso del 1994 e quelle attuali.

Come si può notare nel corso del biennio la caratterizzazione del principale segmento della domanda non ha subito variazioni significative.

Tabella n. 1 - Profilo-tipo degli intervistati (confronto 1994-1996)

1994 1996

Modalità di risposta prevalenti

% Modalità di risposta prevalenti

%

Sesso Uomo 80,3 Uomo 81,9

Età 26 - 35 anni 33,2 26 - 35 anni 31,0

Titolo di studio Laurea 42,3 Laurea 42,5

Professione Dirigente/lib.prof. 36,0 Dirigente/lib.prof. 31,5

Nazionalità Italiana 60,6 Italiana 61,6

Prov. residenza Lazio 14,0 Emilia R. - Toscana 18,8

Il confronto fra la componente italiana e straniera della domanda evidenzia un profilo professionale e culturale più elevato per i turisti stranieri, fra i quali vi è una

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quota più significativa di laureati, di dirigenti e/o libero professionisti, come appare dalla tabella riportata di seguito.

Tabella n. 2 - Profilo-tipo degli intervistati (confronto italiani stranieri - 1996)

ITALIANI (61.6%)

STRANIERI (38.4%) Modalità di risposta

prevalente

% Modalità di risposta prevalente

%

Sesso Uomo 85,5 Uomo 76,0

Età 26 - 35 anni 31,5 26 - 35 anni 30,1

Titolo di studio Maturità 32,1 Laurea 67,2

Professione Impiegato 25,5 Dirigente 37,0

Residenza/Nazionalità Emilia R.- Toscana 18,8 USA/Canada 16,2

Il soggiorno

____________________________________________________

In questa sezione saranno esaminate le caratteristiche del soggiorno dei turisti con riferimento specifico al mezzo di trasporto utilizzato, alla durata, alle motivazioni della loro presenza ed alle attività svolte.

Mezzo di trasporto. I risultati dell’indagine mostrano come una quota significativa di intervistati raggiunga l’area milanese in aereo (43%), seguono in ordine d’importanza l’auto (33,8%), il treno (21,3%) quindi il pullman con lo 0,9%. L’1%

degli intervistati non ha fornito una risposta.

Durata. Il soggiorno a Milano appare di breve durata se si considera che quasi sei intervistati su 10 vi pernottano al più 3 notti; mentre il 20,8% rimane 4/5 notti. La tendenza a contenere la durata della permanenza a Milano o in un Comune dell'hinterland va confermandosi nel corso del tempo così come appare dal grafico che segue: infatti i soggiorni superiori alle 4/5 notti nel 1994 erano scelti dal 34%

degli intervistati a fronte del 19,4% relativo al 1996.

(11)

Grafico n. 6 - Durata del soggiorno (confronto 1994-1996)

20,3

39,1

20,8

5,6

0,4 8,4

12,8

0,8 17,6

12,8 15,9

31,7

7,1 6,7

0 10 20 30 40

1 notte 2-3 notti 4-5 notti 6-7 notti 8-15 notti oltre 16 notti N.R.

1994 1996

Motivo del soggiorno. Uno dei dati più importanti nella caratterizzazione dei turisti milanesi riguarda indubbiamente il motivo della loro presenza nell’area. Infatti il segmento più significativo della domanda è quello d’affari che concentra oltre l’80%

dei turisti, mentre decisamente più contenuta è la quota dei turisti tradizionali (i vacanzieri sono l’8% e il 2,8% accompagna il coniuge o è in visita a parenti e amici).

Nell’ambito delle ragioni collegate al lavoro una quota rilevante è relativa a coloro che partecipano alle fiere o ad altri eventi (convegni, congressi...) pari circa al 20%.

Nel 1994 la situazione non si scostava di molto se si considera che l’82,4% dei turisti era a Milano per motivi di lavoro.

Grafico n. 7 - Motivo del soggiorno

Transito 2,3%

Altro 0,9%

Accomp.coniuge genitore

1,4% Studio/training

4,5%

Visita parenti/amici 1,4%

Lavoro 81,5%

Vacanza 8,0%

Partecipaz.fiere 18,1%

Partecipaz.altre manif. 3,2%

Incontro di lavoro 43,1%

Trasferta di lavoro 17,1%

1994 lavoro 82,4%

(12)

Attività svolte dai turisti. Con il proposito di verificare l’atteggiamento dei turisti rispetto all’offerta culturale, artistica e ricreativa della Città, è stato chiesto agli intervistati se avessero frequentato o avessero intenzione di frequentare cinema, teatri, discoteche oppure luoghi di interesse storico-culturale. Le risposte ottenute, schematizzate nel grafico n. 8, confermano la presenza di un turista poco interessato alle proposte della Città. Infatti solo il 33,5% dei turisti ha manifestato la propria attrazione verso l’offerta culturale mentre è decisamente più contenuta la quota di coloro che intendono andare al cinema o a teatro o frequentare discoteche e fitness center. Successivamente sono state raccolte le indicazioni dei turisti sui luoghi di interesse storico-culturale maggiormente visitati. Fra le risposte ottenute (potevano essere date fino a tre segnalazioni) il Duomo compare al primo posto della graduatoria (52,9%) seguono i musei (22,1%) quindi il Castello Sforzesco (15,5%) e più in generale i monumenti presenti nel centro storico (15,5%).

Rapportando le segnalazioni ottenute al numero di intervistati possiamo registrare che complessivamente i turisti che intendono visitare il Duomo sono il 17% ed il 7,1% i musei. Decisamente più appetibili sono invece le proposte commerciali:

infatti più di un turista su due ha intenzione di effettuare qualche acquisto. In quest’ambito i prodotti di maggior richiamo riguardano i capi di abbigliamento (firmati e non) che totalizzano il 63,3%, gli articoli di pelletteria e le calzature (24,2%) quindi gli articoli da regalo (11,8%).

Grafico n. 8 - Attività svolte dai turisti

5,0 12,6 11,5

16,7 33,5

54,3

0%

30%

60%

90%

Shopping Visite culturali Cinema Discoteche Teatri Fitness center

% Abbigliamento in gen. 63,3 Scarpe, pelletteria 24,2 Articoli regalo 11,8 Libri, riviste, dischi 7,6 Accessori 7,0 Prodotti gastronomici 6,8 Articoli profumeria 4,9

Articoli casa 4,6

Gioielli, orologi 4,5

Giocattoli 3,5

Articoli elettronica 2,6

Altro 3,3

% Duomo 52,9 Musei 22,1 Castello Sforzesco 15,5 Centro storico 15,5

Mostre 13,5

S.M.delle Grazie 11,9

Brera 11,3

Scala 7,5

Chiese/basiliche 6,4 Altro/fuori Milano 11,9

(13)

In quest’ambito preme inoltre verificare se l’atteggiamento poco partecipativo dei turisti sia da collegarsi al ridotto appeal del programma di iniziative nel 1996, o se diversamente sia ormai un dato consolidato. Il confronto con i risultati emersi dalle indagini del 1994 sottolinea una situazione analoga: infatti a suo tempo, come attualmente, in media solo un turista su quattro aveva intenzione di avvalersi delle iniziative disponibili. Nello specifico come mostra la tabella riportata di seguito, i turisti milanesi sono attratti principalmente dall’offerta commerciale mentre ha minore appeal quella legata all’offerta culturale e ricreativa.

Tabella n. 3 - Quota di turisti che intende avvalersi delle iniziative culturali e ricreative ( confronto 1994 - 1996)

1994 1996

Visite culturali 39,3% 33,5%

Discoteche 18,9% 12,6%

Cinema 16,1% 16,7%

Teatri 11,9% 11,5%

Shopping 50,3% 54,3%

media risposte affermative 27,3% 25,7%

L'albergo

____________________________________________________

In questa sezione proponiamo alcuni dei principali risultati, relativi alle valutazioni degli intervistati, rispetto alla qualità dell’offerta alberghiera dell’area milanese. In particolare sono state raccolte indicazioni sulla qualità della camera e di alcuni servizi, sulla professionalità del personale e quindi in generale sulla struttura.

Ragioni scelta albergo. Con riferimento alla variabile in oggetto la quota più rilevante di intervistati ha segnalato di non aver scelto personalmente la struttura alberghiera (35,5%), mentre fra le altre modalità di risposta la “posizione”

dell’albergo assume una certa rilevanza (24,4%). In quest’ambito preme sottolineare come il 16,4% degli intervistati abbia un rapporto di fedeltà verso la struttura ricettiva essendone un cliente abituale.

(14)

Grafico n. 9 - Ragioni scelta albergo

Posizione 24,4%

Notorietà/immagine 1,5%

Pren.azienda/agenz.

35,5%

Cliente abituale 16,4%

Altro Convenienza economica 3,3%

3,7%

Casuale 1,4%

Consigli amici/parenti 13,8%

Successivamente sono state raccolte alcune indicazioni degli intervistati rispetto alle modalità di prenotazione del soggiorno nell’area milanese. La quota più importante dei turisti contattati (86,7%) ha segnalato di aver preventivamente riservato la camera dell’albergo tramite agenzia (10,1%), telefonando direttamente (33,7%), utilizzando un centro di prenotazioni (1,7%), mentre la quota più significativa (38,9%) ha delegato questo aspetto organizzativo. Il 2,3% non ha fornito alcuna indicazione. Fra coloro che sono intervenuti personalmente nella prenotazione della camera il 77% non ha trovato alcuna difficoltà, il 4,4% qualcuna, il 17,6% non ha risposto mentre solo l’1,1% ha lamentato di aver incontrato molti problemi.

Con riferimento alle altre modalità di consumo del soggiorno, i risultati dell’indagine segnalano la presenza di un turista “single” nel 41,3% dei casi. Questo aspetto assume una certa rilevanza segnalando la necessità da parte delle strutture alberghiere di rispondere alle esigenze di un segmento individuale della domanda.

Tra i rimanenti il 40,4% era in compagnia di colleghi di lavoro o di familiari e amici (16,8%) mentre l’1,1% faceva parte di un gruppo organizzato. Lo 0,4% non ha fornito una risposta.

I servizi alberghieri. È stato quindi chiesto ai turisti intervistati di fornire un giudizio su alcuni aspetti hard (servizio bar, piccola colazione,..) e soft (personale) relativi alla struttura alberghiera nella quale erano ospitati. La scala di valutazione utilizzata offre indicazioni sui livelli di soddisfazione/insoddisfazione, con voti che vanno da 1

(15)

a 5 (1) . Con il proposito di confrontare la qualità dei servizi in oggetto sono state escluse le mancate risposte avendo totalizzato delle percentuali significativamente diverse a seconda del servizio considerato. Nello specifico, ad esempio, ben il 42,5% degli intervistati non ha dato alcuna valutazione sul servizio bar, per contro pressoché l’intera popolazione intervistata ha offerto una valutazione rispetto alla reception. Il grafico n. 10 offre un quadro immediato dei giudizi degli intervistati per i quali sono risultati di qualità più elevata la reception (89%) e il servizio alle camere (housekeeping, 85%). Una situazione meno positiva sembra invece caratterizzare il servizio di ristorazione ed in particolare quello relativo alla piccola colazione per il quale l’area di insoddisfazione è pari al 24,4%. Infine oltre il 50% degli intervistati si è lamentato della non disponibilità del ristorante nella struttura ricettiva.

Grafico n. 10 - Valutazioni sui servizi alberghieri (% calcolate sul tot. risposte valide)

3,3 3,3

6,2 7,6

2,0

16,8

12,2 13,5

11,7 9,0

0 5 10 15 20 25 30

Reception Servizio camere Servizio ristorante Servizio bar Serv.piccola colazione

Voto 1 e 2 Voto 3

Con riferimento alle valutazioni riguardanti le caratteristiche della camera circa un intervistato su tre si è collocato nell’area di insoddisfazione (7,4%) o di non completa

(1) SCHEMA DI VALUTAZIONE UTILIZZATO

Voto 1 = Per niente soddisfatto Voto 4 = Soddisfatto Voto 2 = Poco soddisfatto Voto 5 = Molto soddisfatto Voto 3 = Non completamente soddisfatto

Area insoddisfazione Area soddisfazione

 N.R. 18,8%

 N.R. 0,2%  N.R. 21,0%  N.R. 42,5%  N.R. 22,3%

 non disponibile 57,3%

(16)

soddisfazione (25,8%), lamentando in particolare le dimensioni limitate della stessa (25,9%) e le condizioni generali del bagno (16,3%). Una quota non indifferente di segnalazioni ha fatto riferimento alla scarsa accoglienza della camera ritenuta spoglia/anonima (10,3%) e mal arredata (6%). Il quadro dettagliato delle segnalazioni viene comunque offerto dal grafico n. 11.

Grafico n. 11 - Valutazione qualità camera (*)

Voto 1 e 2 7,4%

Voto 3 25,8%

Voto 4e 5 66,8%

(*) calcolate sul totale di risposte valide

Con il proposito di verificare la professionalità del personale è stato chiesto agli intervistati di fornire un giudizio rispetto alla cortesia, alla disponibilità nel risolvere i problemi, alla competenza e alla tempestività dello stesso; mentre agli stranieri è stato chiesto di giudicare anche il grado di conoscenza delle lingue. Il quadro che emerge appare abbastanza confortante considerato che, l’area di insoddisfazione, sta al di sotto del 10% per tutte le variabili esaminate come mostra il grafico n. 12. In particolare si segnala come sia piuttosto elevato il grado di soddisfazione degli intervistati (94,5%) rispetto alla conoscenza delle lingue del personale delle strutture ricettive.

Motivi dell’ insoddisfazione %

Piccola 25,9

Condizioni bagno (dotazioni, manutenzione)

16,3

Spoglia, anonima 10,3 Arredamento 6,0 Climatizzazione 5,7

Rumore 5,1

Rapporto qualità/prezzo 4,6 Condizioni generali (scarsa manutenzione) 4,3 Letto piccolo 3,4

Pulizia 3,2

Illuminazione 2,3 Dotazioni bagno 2,1

TV 2,1

Altro 4,8

N.R. 3,9

totale 100,0

(17)

Grafico n. 12 - Valutazioni qualità del personale (*)

0,8 1,4 1,5 1,5

0,8

6,7 6,7 6,3

4,8 4,7

0 3 6 9

Conoscenza lingue Cortesia Competenza Tempestività Disponibilità

Voto 1 e 2 Voto 3

(*) Percentuali calcolate sul totale di risposte valide

Per completare il quadro di riferimento sulla qualità dell’albergo è stato chiesto agli intervistati di fornire una valutazione di sintesi sulle caratteristiche generali della struttura. In linea con quanto emerso fino a questo punto una quota rilevante di intervistati ha giudicato soddisfacente la qualità complessiva dell’albergo (84,4%). In quest’ambito appare interessante verificare se gli aspetti problematici delle singole componenti del servizio alberghiero, rilevati precedentemente, si confermino anche nelle valutazioni complessive. Come appare dal grafico n. 13, le condizioni generali della camera si attestano al primo posto della graduatoria delle difettosità rilevate, così come in molti casi, la struttura è stata definita vecchia e quindi poco accogliente. Tuttavia in quest’ambito appare un elemento di novità che si riferisce al prezzo per i servizi ottenuti, giudicato eccessivo (11%). Un’altra segnalazione che ci si aspettava di trovare agli ultimi posti della graduatoria, in linea con la precedente analisi, è relativa allo staff che, al contrario, appare al quarto posto. La ragione di questa incongruenza è da attribuire al fatto che gli intervistati che si erano lamentati per le caratteristiche strutturali dell’albergo non vi hanno fatto più riferimento nel giudizio complessivo, per contro gli insoddisfatti per la qualità del personale hanno confermato le loro valutazioni anche rispetto ai giudizi di sintesi.

 N.R. 5,1%  N.R. 1,0%  N.R. 10,1%  N.R. 10,6%  N.R. 16,0%

(18)

Grafico n. 13 - Valutazione qualità albergo (% calcolate sul totale di risposte valide)

Voto 4 e 5 84,4%

Accanto alle difettosità sono stati raccolti anche suggerimenti degli ospiti per migliorare la qualità dell’albergo. Come si può vedere dalla tabella n.4 le indicazioni di miglioramento sono speculari rispetto alle lamentele evidenziate precedentemente.

Tabella n. 4 - Suggerimenti proposti per migliorare la qualità dell’albergo

Suggerimenti %

Migliorare qualità della camera 19,5

Servizi 14,1 Ristorazione (prima colazione, ristorazione interna...) 13,3

Arredamento 11,0 Condizioni generali bagno 9,7

Ristrutturazione, manutenzione 7,4

Dotazioni camera 7,3

Climatizzazione 7,0

Staff 6,7

Tv 4,0

Totale 100,0

Le segnalazioni negative che abbiamo proposto precedentemente non sembrano tuttavia una barriera alla continuazione del rapporto di fiducia fra i turisti e le strutture: infatti solo una quota minima di ospiti (6,1%) ha dichiarato di non voler

Motivi dell’insoddisfazione %

Condizioni camera 23,6 Rapporto qualità/prezzo 11,0 Vecchio, anonimo 7,9 Staff 7,5 Camera e letto piccoli 7,1 Bagno 6,7 Dotazioni (*) 5,6 Condizioni generali 4,3 Ristorazione 3,9 Posizione 3,5 Climatizzazione 3,1 Rumore 2,4 Altro 5,1 N.R. 8,3 totale 100,0 (*) distributori di bibite, ascensori, parcheggi, fitness center...) Voto 3 13,3%

Voto 1 e 2 2,3%

(19)

tornare in quell’albergo. Le motivazioni addotte si riconducono alle caratteristiche della camera per il 41,9%, dell’albergo per il 4,7%, all’8,1% al rapporto qualità/prezzo; mentre l’11,6% cercherebbe l’albergo in una posizione migliore rispetto alle sue esigenze. Le rimanenti ragioni si disperdono fra il rumorosità della struttura, la mancanza di parcheggio e quindi di servizi.

Anche in quest’ambito è parso interessante mettere a confronto le valutazioni degli intervistati rispetto alla qualità delle strutture ricettive a distanza di due anni. I risultati di sintesi raccolti nel grafico n. 14, evidenziano un quadro più critico nel 1996 per le singole componenti dell’offerta (personale e camera) ma leggermente migliore nella valutazione dell’albergo. Una situazione simile appare anche nel caso si consideri la quota di “marcatamente” insoddisfatti (voto 1 e 2): infatti coloro che segnalano qualche problema nella camera aumentano dal 1994 al 1996. Anche se il quadro di riferimento appare simile nei due anni considerati fa riflettere la crescita di insoddisfatti per la componente centrale dell’offerta alberghiera.

Grafico n. 14 - Area di insoddisfazione (Voti 1,2 e 3) secondo le diverse componenti dell’offerta (*)

8,5

18,7

10,4

33,2

15,6 27,6

0 10 20 30 40

Personale Camera Albergo

1994 1996

(*) % calcolate sul totale di risposte valide Voto 1 e 2

1,9%

Voto 1 e 2 1,2%

Voto 1 e 2 6,4%

Voto 1 e 2

7,4% Voto 1 e 2

3,3%

Voto 1 e 2 2,3%

(20)

La località

____________________________________________________

Le valutazioni dei turisti rispetto al sistema ospitante non riguardano solamente la componente prioritaria del prodotto turistico (sistemazione) bensì anche quei fattori che intervengono indirettamente nella formulazione di un pacchetto turistico (sistema dei trasporti, opportunità per il tempo libero, ordine pubblico, ristorazione...). Dopo aver proposto quindi un quadro di riferimento sulla qualità dell’offerta ricettiva, ci preme in quest’ambito verificare quali sono i giudizi degli intervistati rispetto al sistema ospitante nel suo complesso. Avendo ottenuto delle valutazioni significativamente diverse riferite a Milano piuttosto che all’area dell’hinterland, l’analisi viene condotta per ciascuna area territoriale. Prima di procedere occorre puntualizzare che per rendere confrontabile la qualità dei diversi servizi anche in questo caso le percentuali sono state ricalcolate escludendo le non risposte.

Milano

Qualità dei ristoranti. Gli intervistati che hanno fornito una valutazione a tale variabile rappresentano il 90,7%. Di questi uno su cinque ha segnalato qualche criticità a carico del sistema relativo alla ristorazione. Fra i problemi evidenziati troviamo in primo luogo il rapporto qualità/prezzo, la qualità del cibo e quindi la professionalità del personale.

Ospitalità dei residenti. In questo caso la quota di intervistati che si è lamentata della freddezza, della scortesia e della non ospitalità dei residenti, si aggira intorno al 20%. Piuttosto contenute risultano essere le non risposte pari al 9,2%.

Opportunità per il tempo libero. Quasi un intervistato su tre non ha fornito una risposta alla variabile in oggetto, mentre i giudizi dei rimanenti sono stati piuttosto positivi dal momento che l’area di insoddisfazione è pari solo al 9,8%.

Collegamenti e trasporti. Fra i rispondenti (89,9%) la quota di insoddisfatti per i trasporti di Milano è risultata piuttosto limitata, pari al 13,2%.

(21)

Ordine pubblico e sicurezza. Il 13,2% degli intervistati non ha fornito una risposta alla variabile in oggetto. Con riferimento quindi alle risposte valide, appaiono piuttosto numerosi gli insoddisfatti (32,1%) che ritengono Milano poco vigilata (30,7%), poco sicura in generale (18,9%) e con un alto tasso di criminalità e delinquenza soprattutto in alcune zone ad esempio vicino alla stazione Centrale (14,1%).

Le principali difettosità. Le variabili a cui vanno attribuiti i più consistenti livelli di criticità sono relative al livello dei prezzi e alla pulizia dell’ambiente. Infatti da un lato risulta essere limitata la quota di coloro che non ha fornito alcuna risposta, a testimonianza della rilevanza di queste due tematiche per i rispondenti, dall’altro gli insoddisfatti per la pulizia e il livello dei prezzi sono stati rispettivamente il 43,2% ed il 63%. Le motivazioni addotte a sostegno dell’attribuzione a Milano di Città sporca vanno dalla spazzatura sui marciapiedi (60,1%) ai graffiti sulle abitazioni ed in metropolitana (8,5%) mentre il 4,8% si è lamentato delle sporcizia provocata dai cani. Con riferimento al livello dei prezzi gli insoddisfatti hanno indicato Milano quale città cara in generale ed in particolare per gli esercizi pubblici. Il quadro dettagliato delle indicazioni degli intervistati viene schematizzato nel grafico che segue.

Grafico n. 15 - Area di insoddisfazione per alcuni servizi (Milano)

21,8 19,5

63,0

9,8 32,1

13,2 43,2

0 20 40 60 80

Liv. prezzi Pulizia Ordine pubblico Ospitalità dei residenti Q.tà ristoranti Colleg./ trasporti Opport. tempo libero

% Alti in generale 76,1 Esercizi pubblici 12,9 Abbigliamento 4,6 Alti risp.altre Città 3,3 Taxi 1,2 Affitti 0,4 Altro 1,5 Totale 100,0

% Spazzatura sui marciapiedi 60,1 Sporca in generale 12,5 Graffiti, edifici sporchi /metrop. 8,5 Cani 4,8 Principalmente alcune zone 4,6 Inquinamento, smog 3,7 Cantieri 1,7 Giardini trascurati 0,6 Altro 3,5 Totale 100,0

(22)

I pregi ed i difetti di Milano

Da ultimo, con il proposito di caratterizzare la Città sono state raccolte le indicazioni degli intervistati sul principale pregio e peggior difetto di Milano.

Come appare dalla tabella n. 5 i punti di forza che vengono riconosciuti a Milano sono relativi al fascino ed alla bellezza architettonica, alle opportunità di svago/divertimento e quindi alla sua efficienza ed organizzazione. Con riferimento agli aspetti problematici ai primi posti della graduatoria troviamo la qualità dell’ambiente caratterizzato da un elevato tasso di inquinamento (23,9%) e quindi il traffico (21,4%).

Tabella n. 5 - Pregi e difetti di Milano

Pregi % Difetti %

Bellezza architettonica 21,8 Inquinamento, nebbia 23,9 Opportunità svago 20,3 Traffico, viabilità 21,4 Efficiente, organizzata 15,7 Caotica 9,8

Gli altri Comuni della Provincia

L’analisi sulla qualità complessiva del sistema ospitante ha evidenziato come i turisti contattati in una delle strutture ricettive dell’hinterland, fossero meno inclini a fornire la propria valutazione: infatti la percentuale di non risposte per buona parte delle variabili in esame oscilla intorno al 30%; solo la pulizia dell’ambiente ha totalizzato un livello più alto di segnalazioni (94%).

Qualità dei ristoranti. Fra le risposte valide circa un turista su tre (32,5%) si è lamentato soprattutto dei prezzi elevati rispetto alla qualità e del numero limitato di esercizi.

Ospitalità dei residenti. Il 19,8% degli intervistati che ha fornito una risposta ritiene poco cordiali, freddi e distaccati gli abitanti della località nella quale ha sede

(23)

Collegamenti e trasporti. Rispetto a Milano appare significativamente più elevata la quota di insoddisfatti pari al 25,7%. Le segnalazioni negative fanno riferimento alla scarsa frequenza, ai ritardi e agli scioperi per chi si muove con i mezzi pubblici, mentre coloro che usano l’auto considerano problematico il traffico.

Ordine pubblico e sicurezza. Nella provincia la situazione che riguarda l’ordine pubblico sembra migliore rispetto a quella che caratterizza il Capoluogo lombardo:

infatti l’area di insoddisfazione concentra il 23,5% di segnalazioni rispetto al 32,1%.

Pulizia. Secondo gli intervistati anche la cura dell’ambiente è migliore nell’hinterland: le segnalazioni negative che si riferiscono alla spazzatura sui marciapiedi alla trascuratezza urbanistica di alcune zone totalizzano il 27,5%.

Le principali difettosità. Anche in quest’ambito l’area che ha concentrato la quota più significativa di insoddisfatti è quella relativa ai prezzi (ristorazione, sistemazione) giudicati elevati rispetto alla qualità offerta (55,8%).

Una quota significativa di segnalazioni negative (44,5%) fa inoltre riferimento alle scarse opportunità per il tempo libero o comunque alle limitate informazioni disponibili sulle attività di svago/divertimento.

Grafico n. 16 - Area di insoddisfazione per alcuni servizi (altri Comuni)

19,8 44,5

32,5 55,8

25,7 23,5

27,5

0 15 30 45 60 75

Liv. prezzi Opport. tempo libero Q.tà ristoranti Pulizia Colleg./ trasporti Ordine pubblico Ospitalità dei residenti

% Alti in generale 75,9 Ristoranti,bar,alberghi 18,6 Alti risp.altre Città 2,7 Abbigliamento 1,6 Taxi 1,2 Totale 100,0

% Scarse opportunità 68,5 Mancanza di locali 10,9 Mancanza di informazioni 9,8 Mancanza infrastrutture 7,6 Orari negozi, musei 1,1 Altro 2,1 Totale 100,0

(24)

I pregi ed i difetti dell’hinterland

Fra i principali aspetti positivi che vengono riconosciuti all’area circostante Milano vi è la maggior tranquillità e quindi la posizione (vicina a Milano, ma anche più centrale rispetto ai nodi stradali/autostradali..). Con riferimento ai difetti il congestionamento del traffico e la scarsa viabilità sono stati segnalati dal maggior numero di intervistati.

Tabella n. 6 - Pregi e difetti degli altri Comuni

Pregi % Difetti %

Tranquillità 17,6 Traffico, viabilità 21,6 Posizione 14,2 Inquinamento, nebbia 16,3

Da ultimo si è ritenuto interessante verificare se mediamente sono più soddisfatti i turisti ospiti di un albergo di Milano piuttosto che della provincia. Il confronto è stato effettuato ponendo in relazione le aree di insoddisfazione per ciascuna variabile esaminata. Come mostra il grafico n. 17 appare moderatamente più soddisfatto il turista dell’hinterland soprattutto con riferimento alle componenti di prezzo, alla pulizia, all’ordine pubblico e all’ospitalità dei residenti. Per contro la qualità dei ristoranti e i collegamenti/trasporti sono risultati migliori nel Capoluogo lombardo.

Grafico n. 17 - Confronto fra le aree di insoddisfazione a Milano e negli altri Comuni

63,0

43,2

21,8 32,1

19,5

13,2 25,7 55,8

27,5

23,5

19,8

32,5

0 10 20 30 40 50 60 70

Liv.prezzi Pulizia Ord.pubbl. Ospit.resid. Qual. ristor. Colleg./trasporti

Milano Altri Comuni

 % media = 32,1  % media = 30,8

(25)

Il confronto fra i risultati emersi dall’indagine del 1994 evidenzia una situazione analoga nel corso del 1996: infatti la percentuale media degli insoddisfatti, dal 1994 al 1996, passa dal 29,7% al 30,8% per l’offerta degli altri Comuni e dal 35,1% al 32,1% per Milano. Anche se le variazioni non sembrano particolarmente significative, appare leggermente peggiorata l’offerta negli altri Comuni; mentre risulta migliorata quella di Milano. La tabella riportata di seguito mostra per ciascuna variabile la quota di insoddisfatti totalizzata nei due anni di osservazione. Come si può notare nell’hinterland milanese nel corso del biennio è peggiorato il livello di pulizia dell’ambiente, mentre si è ridotta la quota di insoddisfatti per i collegamenti ed i trasporti, facendo presupporre un loro miglioramento.

Con riferimento a Milano la diversa quota di insoddisfatti indica un peggioramento della pulizia ed un miglioramento della qualità dei ristoranti.

Tabella n. 7 - Aree di insoddisfazione 1994-1996 (Milano e altri Comuni)

1994 1996 diff. (‘94-’96) MILANO

Livello prezzi 67,9 63,0 - 4,9

Pulizia 41,9 43,2 1,3

Ordine pubblico 35,9 32,1 - 3,8 Ospitalità residenti 21,3 21,8 0,5

Qualità ristoranti 28,0 19,5 - 8,5 Collegamenti, trasporti 15,9 13,2 - 2,7

% media insoddisfatti 35,2 32,1 - 3,1

ALTRI COMUNI

Livello prezzi 54,2 55,8 1,6

Pulizia 19,1 27,5 8,4

Ordine pubblico 20,6 23,5 2,9 Ospitalità residenti 20,5 19,8 - 0,7 Qualità ristoranti 31,6 32,5 0,9

Collegamenti, trasporti 32,1 25,7 - 6,4

% media insoddisfatti 29,7 30,8 1,1

(26)

La fiera di Milano

____________________________________________________

In questa sezione analizzeremo le caratteristiche del turista presente nell’area milanese per partecipare, in qualità di visitatore o di espositore, ad una manifestazione fieristica.

Dobbiamo innanzitutto precisare che il sottogruppo in esame fa riferimento a 254 soggetti che rappresentano 18,1% della popolazione intervistata, con una prevalenza di espositori (57%). Nei quattro diversi periodi in cui sono state tenute le rilevazioni, sono stati contattati in prevalenza turisti che partecipavano al Macef (46,7%) e quindi allo Smau (40,2%). Le valutazioni che vengono proposte di seguito sono quindi state segnalate per lo più dai visitatori di queste due fiere.

Allestitore 5%

N.R.

1%

Visitatore 37%

Espositore 57%

40,2 0,8

12,3

46,7

0 10 20 30 40 50

MACEF SMAU ALTRE MANIFESTAZIONI

N.R.

1.402 TURISTI

254 partecipanti Fiera

(*)

(*) Interbimall, Intersan, Sasmill, altro

(27)

Valutazioni sul sistema fieristico. Al sottogruppo di partecipanti alle manifestazioni fieristiche è stato chiesto di valutare la qualità del quartiere fieristico, l’organizzazione e i servizi, i collegamenti e i trasporti e quindi l’attività di informazione svolta dall’Ente fiera. In quest’ambito è opportuno precisare che per rendere confrontabili le variabili in esame sono state escluse le non risposte che vanno dal 23,6% per i collegamenti al 9,1% per il sistema di informazione.

Il quadro di riferimento schematizzato nel grafico n. 18, mostra un significativo livello di insoddisfazione soprattutto per l’attività di informazione (56,3%); mentre l’organizzazione e la “logistica” del quartiere fiera concentrano una quota di insoddisfatti intorno al 35%. Più contenuto (20,6%) è il gruppo di coloro che ritengono difficoltosi i collegamenti con la fiera e critico il sistema dei trasporti.

Un rapido confronto fra le risultanze emerse in quest’ambito e quelle relative all’indagine del 1994 permette di evidenziare come la qualità del sistema fieristico nel corso del biennio sia migliorata, dal momento che ciascuna variabile considerata raccoglie una quota minore di insoddisfatti.

Grafico n. 18 - Valutazioni sul sistema fieristico

35,2 35,1

20,6

56,3 64,8

79,4

64,9

43,7

0 15 30 45 60 75 90

Collegamenti Organizzazione Quartiere Informazione

Insoddisfazione (voti 1,2,3) Soddisfazione (voti 4,5)

Tra le principali segnalazioni indicate dagli insoddisfatti per il quartiere fieristico vi sono la disposizione caotica e su più livelli degli stand (41,3%) e l’obsolescenza della struttura (14,7%). Rispetto all’organizzazione è stato fatto riferimento alla mancanza di alcuni servizi (parcheggi, servizio d’ordine, pulizia...), di aree di ristorazione e quindi alla scarsa efficienza (16,7%). Il quadro completo delle difettosità lamentate sono riportate nella tabella che segue.

N.R. = non risponde

liv.insodd. 1994

N.R. 23,6 N.R. 11,4 N.R. 9,4 N.R. 9,1

1994 35,1%

1994 45,2%

1994 48,6%

1994 66,5%

(28)

9,6 1,2

5,5 6,1

6,7 7,3

8,5 10,3 10,3

12,1 13,3

9,1

0 5 10 15 20

Altro Nessun sugg.

Miglior climatizzaz.

Durata Nuova struttura Diversa ubicazione Meno dispersiva Parcheggi, viabilità Più organizzazione Più specializz.

Più servizi Informazione/segnal

Tabella n. 8 - Principali motivi di insoddisfazione servizi Fiera (%)

COLLEGAMENTI ORGANIZZAZIONE

 Mezzi pubblici 38,9  Mancanza servizi 23,6  Viabilità 22,2  Scarsa efficienza 16,7  Taxi (cari, scarsi) 12,5  Pochi bar, ristoranti 12,5  Segnaletica 11,1  Segnaletica 11,1

QUARTIERE INFORMAZIONI

 Disp. stand caotica 41,3  Scarsa informazione 76,4  Struttura obsoleta 14,7  Scarsa assistenza 9,4  Scarse indicazioni 8,0  Solo su riviste spec. 8,7  Organizzazione 8,0  Scarsa promoz.estero 2,4

Da ultimo è stato chiesto agli intervistati di indicare il principale problema e gli eventuali suggerimenti per migliorare il sistema fieristico. Le risposte ottenute, come mostra il grafico n.19, non presentano una particolare concentrazione su alcun aspetto problematico, disperdendosi fra il miglioramento organizzativo e quello della struttura.

Grafico n. 19 - Problemi della Fiera di Milano e suggerimenti proposti per migliorarla

Principali problemi

Fiera %

Organizzazione 14,5 Grande, dispersiva 13,4

Parcheggio, viabilità 12,4 Mancanza servizi 8,1 Troppo affollata 7,5 Struttura obsoleta 7,0 Inform/segnal. 5,9

Ubicazione 5,4

Climatizzazione 4,3

Durata 4,3

Nessun problema 6,5

Altro 10,7 Totale 100,0

Suggerimenti proposti

(29)

Alcune valutazioni conclusive

____________________________________________________

A conclusione del lavoro di indagine sui turisti ospiti degli alberghi milanesi desideriamo porre in evidenza alcuni risultati di sintesi emersi dall’analisi:

1. il turista-tipo milanese è prevalentemente un uomo d’affari, scarso fruitore/utilizzatore dell’offerta complementare (culturale e ricreativa) della Città.

A questo proposito sarebbe interessante verificare se il limitato interesse dei turisti sia da collegare alla mancanza di tempo;ad uno scarso gradimento per l’offerta culturale e ricreativa di Milano o più semplicemente alla mancanza di informazioni sufficienti per conoscere le opportunità offerte.

2. La qualità dell’offerta ricettiva definita mediante le valutazioni dei turisti mostra alcuni segnali di difettosità, soprattutto con riferimento alla componente principale del “prodotto alberghiero”: infatti un intervistato su tre ha indicato fra le criticità le dimensioni, l’aspetto della camera (spoglia, anonima) e quindi le condizioni generali del bagno.

Decisamente migliore appare il quadro riferito alla componente soft dell’offerta, vale a dire il personale, per il quale hanno indicato la necessità di miglioramento solo il 10% degli intervistati.

3. La qualità del sistema turistico nel suo complesso, con riferimento sia a Milano che all’hinterland, viene ritenuta non soddisfacente da circa il 30% degli intervistati. Le principali “lamentele” hanno riguardato il livello dei prezzi e la scarsa pulizia dell’ambiente.

4. Il confronto con le indagini del 1994 ha sottolineato una certa linearità fra i risultati anche a distanza di un biennio. A questo proposito sorge il dubbio sull’efficacia delle politiche promozionali e commmerciali rivolte a nuovi segmenti di domanda.

(30)

INDAGINE OPEN

SUI TURISTI OSPITI DELLA CITTÀ

____________________________________

Nota metodologica

Nell'ambito delle attività previste dall'Osservatorio sul turismo a Milano sono state realizzate due indagini open sui turisti ospiti della Città, con il proposito di tracciare un quadro di riferimento anche sui turisti escursionisti, vale a dire su coloro che non pernottano in una delle strutture ricettive dell'area milanese, ma che sono comunque utilizzatori degli altri servizi offerti dalla Città. Con questa finalità sono stati individuati alcuni punti di osservazione nel centro di Milano nei quali, intervistatrici opportunamente addestrate e preparate allo scopo, hanno somministrato un questionario ad oltre 1400 turisti, contattati in modo casuale.

I poli sui quali hanno gravitato le intervistatrici sono stati:

Le indagini sono state realizzate in due periodi in cui le condizioni climatiche erano tali da facilitare la conduzione delle interviste ai visitatori del centro di Milano e precisamente dal 23 al 28 luglio e nella prima settimana di ottobre del 1996.

P.zza della Scala

P.zza S. Babila

Piazza Duomo Castello

Sforzesco

S. Maria delle Grazie

Corso V. Emanuele via Dante

Galleria V. Emanuele

(31)

Le unità di indagine, vale a dire coloro in grado di fornire le informazioni richieste, erano quindi rappresentate da tutte le persone presenti nei punti di osservazione, esclusi i residenti nella Provincia di Milano e coloro che pur non essendo residenti lavorano abitualmente nella Città meneghina.

Con il proposito di differenziare il turista-escursionista da colui che pernotta in una delle strutture ricettive dell'area milanese i risultati sono stati elaborati tenendo distinti i due segmenti della domanda. Questo modo di procedere ci permetterà inoltre di effettuare un confronto diretto fra il profilo delle due tipologie di indagine.

Da ultimo desideriamo precisare che successivamente ci si riferirà genericamente al visitatore facendo riferimento a quella popolazione statistica, contattata in uno dei punti di osservazione, che pernottava a Milano almeno una notte, per contro l'escursionista sarà colui che non ha pernottato nel Capoluogo lombardo.

I risultati

____________________________________________________

_

Nel periodo considerato sono stati intervistati, in alcuni punti "tradizionali" di passaggio dei visitatori di Milano, 1435 turisti.

I risultati del lavoro di elaborazione hanno indicato la presenza, sul complesso degli intervistati, di una quota inferiore di escursionisti rispetto ai visitatori, come appare dal grafico che segue.

Distribuzione delle due diverse tipologie di intervistati

Escursionisti 39,9%

Visitatori 60,1%

(32)

L'escursionista

______________________________________________

In questa sezione saranno indicate le principali risultanze del lavoro di ricerca che riguardano il sottogruppo di turisti che non pernottano nell'area milanese.

Il profilo-tipo

Sesso. Fra i 573 escursionisti contattati poco più della metà sono uomini (54,8%) mentre il 45,2% è rappresentato da donne.

Età. La classe che ha concentrato il maggior numero di segnalazioni è risultata quella che va dai 19 ai 25 anni (29,3%), mentre un intervistato su quattro aveva un'età compresa far i 26 ed i 35 anni. Piuttosto bassa appare quindi l'età media attestatasi intorno ai 33 anni. Il grafico n.20 schematizza le risposte ottenute.

Grafico n. 20 - Età

29,3

25,8

4,4

0,9 13,4

18,2

8,0

0 5 10 15 20 25 30

fino a 18 anni 19-25 26-35 36-45 46-55 56-65 oltre 65 anni

Titolo di studio. La quota più significativa di intervistati ha dichiarato di essere in possesso di un diploma di scuola media superiore (44,2%), seguono in termini di importanza i laureati ( 33%) e quelli con la licenza media (14%). Decisamente

valori percentuali

(33)

inferiori le segnalazioni che hanno riguardato la licenza elementare (1%) ed il diploma professionale (7,7%). Lo 0,2% non ha dato alcuna risposta.

Professione. Questa variabile offre valide indicazioni rispetto alla caratterizzazione del turista-tipo: infatti quasi un intervistato su tre ha segnalato di essere studente. In quest'ambito preme precisare che le professioni degli intervistati sono state riclassificate sulla base dello schema proposto dall'ISTAT.

La seconda modalità di risposta, relativa alle professioni intellettuali e scientifiche (ingegneri, architetti, avvocati), ha ottenuto il 17,5% delle segnalazioni, seguono gli impiegati (11,3%) le attività non retribuite (casalinghe, pensionati, disoccupati) e quindi le professioni relative alle vendite (commessi, estetisti, ...). Il complesso delle segnalazioni è rappresentato nel grafico n.21.

Grafico n. 21 - Professione

1,9

17,5 7,7

11,3

32,3 2,9

9,1 9,4 3,7

4,2

0 5 10 15 20 25 30 35

Dirigenti/imprenditori Prof.intell/scient Prof.interm tecniche Impiegati Prof.rel.vendite Att. non retribuite Studenti Artig/operai Docenti Altro

Nazionalità. Fra gli escursionisti il peso della componente interna della domanda è risultato pressoché equivalente a quello del mercato straniero. Nello specifico infatti la domanda d'oltreconfine ha concentrato poco meno del 53% contro il 47% di italiani. Con riferimento alle aree di provenienza dei turisti stranieri, prevalente è la quota di europei che concentrano l’80,8% delle segnalazioni, con una particolare presenza di tedeschi (33%) e di turisti provenienti dall’area del Benelux

valori percentuali

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