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RELAZIONE FINALE SULL ATTIVITÀ SVOLTA

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Academic year: 2022

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Bando di concorso “Imparo a star bene… e ci guadagno” rivolto agli Istituti di Istruzione secondaria di primo e secondo grado statali e paritari del Piemonte - A.S. 2011/2012 – MIUR e U.S.R. Piemonte Direzione generale.

RELAZIONE FINALE SULL’ATTIVITÀ SVOLTA

PROGETTO

RICOMINCIO DA TE

Rete di scuole

ITES ROSA LUXEMBURG DI TORINO ITI ETTORE MAJORANA DI GRUGLIASCO

IIS ALDO PASSONI LICEO ARTISTICO – LICEO MUSICALE IIS SANTORRE DI SANTAROSA DI TORINO

Scuola Capofila

IIS ALDO PASSONI LICEO ARTISTICO – LICEO MUSICALE

Insegnenti referenti

Maria Biocca Alberto Elia Roberta Gandini Sara Morganti

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Il progetto nelle singole scuole

Le funzioni strumentali e gruppi di lavoro/docenti di ciascuna scuola hanno coordinato e attivato le attività previste nel progetto, sia rispetto ai percorsi educativi nella propria scuola che alle attività di rete tra le 4 scuole coinvolte.

In particolare quelle previste:

lavoro su problemi e temi riguardanti l’accoglienza, lo stare bene, la conoscenza reciproca utilizzando il cooperative learning e la peer education

realizzazione di laboratori di attività e discussione tra compagni di diverse classi, anche del triennio

collegamento di alcuni contenuti disciplinari ai principali del nodi del progetto sperimentazione di modalità di lavoro con i genitori

azioni trasversali (di collegamento tra il progetto e altri progetti della scuole e/o territorio; azioni per promuovere l’allargamento del coinvolgimento e sensibilizzazione su questi temi sul benessere/star bene/accoglienza e contrasto al disagio e dispersione)

Inoltre, sono state realizzate attività non previste ma, lavorando insieme, se ne è colta l’utilità. Le modalità innovative di realizzazione hanno promosso un ulteriore interesse in studenti e docenti coinvolti. Per esempio:

poster colorati che fotografavano esperienze e vissuti di ragazzi e ragazze

attività “La scuola che vorrei” ( Santorre di Santarosa giornata con educatore e scambio tra classi )

report riletto attraverso grafici – stampati su cartelloni (nell’ingresso della scuole e in sala professori) – diffusi via e-mail a tutti i docenti della scuola non solo delle classi prime

percorso di riflessione tra docenti, utilizzando lo “scambio partecipato” (Passoni) sulle metodologie utilizzate sulle esperienze sulle trasformazioni e modalità relazioni – su/tra gli studenti – tra/con gli adulti

riflessioni sulle azioni e apprendimenti, valore e significato formativo dell’accoglienza e della cura del clima relazione in classe e nella scuola con altri - newsletter Majorana

Il progetto nella rete di 4 scuole

Il gruppo di coordinamento della rete formato dai docenti referenti, in collaborazione con la coordinatrice dell’area scuola di Pracatinat, ha realizzato un lavoro di monitoraggio complessivo del progetto, ri-progettazione, analisi del lavoro (problemi emersi, modificazione di azioni, ecc.), confronto sull’andamento progettuale nelle singole scuole e di rapporto tra le scuole in rete, valutazione in itinere e finale.

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Occorre sottolineare che il gruppo di docenti ha svolto un importante lavoro di connessione e scambio tra docenti, raccordando molti colleghi della propria scuola con altri della rete di scuole, utilizzando mailing-list per realizzare confronto a distanza (forum di discussione)

nelle attività con gli studenti (stage, visite, peer education) negli incontri di progettazione e monitoraggio

nelle attività di elaborazione della valutazione: report sulle proprie esperienze nelle azioni del progetto; raccolta dati valutativi degli studenti e dei genitori; supporto all’elaborazione dei dati e dei grafici per l’interpretazione presentazione

Giornata di scambio con gli allievi delle quattro scuole in rete (8 giugno 2012) Considerata l’importanza delle iniziative attivate dalle scuole, la coordinatrice dell’area scuola di Pracatinat con i referenti del progetto delle quattro scuole hanno pensato di organizzare un incontro tra le classi dei vari istituti; la realizzazione di questa giornata ha richiesto molto impegno, ma, nonostante non fosse stata inserita nel progetto presentato a settembre, le scuole hanno portato avanti il suo sviluppo considerandola un momento di confronto importante tra i docenti e gli allievi delle scuole della rete.

Prof.ssa Sara Morganti

La giornata è stata apprezzata dagli studenti che hanno avuto modo di conoscere ragazzi di altri istituti e di condividere un’esperienza che era stata comune a tutti (il soggiorno a Pracatinat) e di riflettere sulla tematica della “scuola che vorrei”. Il momento di condivisione è stato sottolineato anche dal pranzo organizzato insieme. Al termine della giornata c’è stato un momento di scambio tra tutte le classi che avevano partecipato e un gioco di collaborazione.

Si è inoltre pensato di creare un gruppo di allievi del Passoni con il ruolo di reporter, che hanno intervistato, fotografato, realizzato video delle esperienze di scambio

Narrazione di Noemi (1°E Liceo Passoni) L’otto Giugno 2012 ho avuto l’opportunità di vivere un esperienza ‘’unica’’. Unica in tutti i sensi;

non capita spesso di intervistare, discutere con degli estranei su un punto in comune. Molto spesso

‘’il qualcosa in comune’’ lo si espone con i propri amici, parenti o persone con cui si ha stretti rapporti o una conoscenza base. In questo testo non intendo quel ‘’qualcosa in comune’’ come hobby, una cosa o altro, ma si tratta di un’ esperienza. Essa ben presto diventerà un ricordo, o forse lo è già.

‘’La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.’’

-Gabriel Garcia Marquez-

Il Majorana di Grugliasco ci ha ospitati per una giornata di scambio tra le scuole del progetto Ricomincio da te, tutte partecipanti agli stage di Pracatinat. Noi del liceo Passoni avevamo un ruolo

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miei, la trovo una cosa bellissima.

La mattina giunti al Majorana, io e due mie compagne (Martina, Marta) siamo state presentate a due classi del Santorre di Santarosa e del Majorana; abbiamo subito discusso su i temi affrontati e sul conoscere i propri compagni. Collegato a questo hanno svolto un attività ‘’indovina chi’’; Durante l’intervallo ho potuto fare due interviste in cui le ragazzi hanno ammesso l’imbarazzo nel confrontarsi con coetanei di altre scuole.

Durante gli scambi tra classi abbiamo potuto giocare e vedere dei video su due temi molto forti, ed è ammirevole saper che, ragazzi di età 14-15 anni, hanno affrontato dei temi così importanti (sull’accoglienza di immigranti e sulla prostituzione).

Dopo l’attività ci siamo riuniti e abbiamo parlato degli stage che sono stati un’esperienza comune.

Sono emersi pensieri molto profondi, ad esempio cambiare emozioni, o meglio provare emozioni che qui non possiamo percepire o vivere, stare insieme, interagire con la classe. Per alcuni è stato anche noioso ma è stato anche un distacco dalla città, vedere cose che qui non si possono ammirare; una

modalità di approccio più importante e infine conoscere nuovi compagni.

Documentazione e comunicazione del processo e dei risultati:

RELAZIONE FINALE

La relazione finale complessiva del Progetto realizzato, corredata da un Album foto di testimonianza delle principali attività di ogni scuola, sarà pubblicato all’inizio dell’anno scolastico 2012 sui siti delle scuole in rete (www.luxemburg.it; www.itismajo.it;

www.santorre.it; www.isapassoni.it );

PRODOTTO

Il Liceo Passoni ha curato la realizzazione del prodotto comunicativo artistico-fotografico.

Sarà inserito sul Web non appena perfezionata la procedura tecnica necessaria.

Prodotto comunicativo artistico-fotografico

a cura di Liceo Passoni di Torino PRESENTAZIONE FOTOGRAFICA- ARTISTICA: pubblicata sul Blog

“Pass[i]oni”

Vedi: http//studentipassoni.wordpress.com

IL PRODOTTO DOCUMENTA LA GIORNATA DI SCAMBIO TRA LE 4 SCUOLE

PARTECIPANTI AL PROGETTO IN RETE

“Ricomincio da te”

Al percorso preparatorio e alla giornata di scambio hanno partecipato docenti e allievi di tre classi prime dell’Istituto Majorana, quattro classi prime del Santorre di Santarosa, una del Luxemburg.

Raccolta documentazione fotografica ed elaborazione della presentazione:

Foto/interviste a cura di un gruppo di allievi del Passoni.

Docenti: M. Biocca(organizzazione e coordinamento /raccolta materiali) e S. Statile(realizzazione prodotto grafico)

...ci guadagno a stare bene insieme a te

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REALIZZAZIONE DI MOSTRE E DI MATERIALI DOCUMENTARI INTERATTIVI

Negli istituti Majorana e Santorre sono stati esposti negli spazi comuni cartelloni narrativi sintetici sulle esperienze di accoglienza proposte dalle scuole, per esempio gli stage e le attività peer education, fotografie e grafici ingranditi con le valutazioni degli studenti.

Tre classi hanno partecipato attivamente all’elaborazione di video sulle esperienze: 1°

D dell’Istituto Majorana (Prof.ssa P. Maffodda); 1 I e 1G del Liceo Passoni (Prof.sse S.Statile e V. Bicego).

Queste iniziative sono state sviluppate con il criterio della “restituzione” ma anche con l’obiettivo di diffondere, interessare, coinvolgere compagni e docenti di altre classi.

SEMINARIO WORKSHOP CONCLUSIVO

Le scuole della rete si sono impegnate in lavori che si sono protratti oltre il termine delle lezioni. Molte sono le attività che hanno richiesto cura e preparazione. Il gruppo di coordinamento ha deciso di posticipare l’organizzazione del seminario per poter rendere fruibile al pubblico la ricchezza delle attività e della partecipazione, la quantità e qualità dell’informazione emersa dalle valutazioni del progetto.

Nel lavoro di scambio/forum realizzato tra giugno e luglio, il gruppo di referenti ha già cominciato a individuare alcuni punti essenziali per il dibattito da portare al seminario.

Il seminario, così come è stato concordato con Provincia di Torino e Pracatinat, vuole essere occasione per rendere partecipata la propria esperienza e contribuire

- alla progettazione e realizzazioni di percorsi di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica

- al confronto con altri insegnanti di scuole del territorio provinciale e regionale sulla pratica dell’accoglienza e il rapporto insegnanti-studenti-genitori

- a comprendere meglio il valore ma soprattutto la dimensione del “work in progress” dei progetti in rete

In collaborazione con Provincia di Torino e Pracatinat s.c.p.a., si terrà presso il Cesedi nell’a.s. 2012-2013.

Monitoraggio/Valutazione in itinere e finale

Tutte le riunioni di monitoraggio e coordinamento sono state verbalizzate; è stata raccolta una ampia documentazione delle riflessioni emerse dalle osservazioni degli insegnanti: analisi dei problemi educativi, sullo stare bene e clima relazionale, sul lavoro di rete.

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Sono state anche raccolte griglie di autovalutazione degli studenti, e valutazioni di docenti e di genitori: materiali rielaborati in Report di valutazione di ciascuna scuola.

Completano le valutazioni le Relazioni finali del percorso monitorato da ciascuna scuola con una sintesi interpretativa delle valutazioni e/o delle auto-valutazioni dei diversi soggetti implicati (studenti, insegnanti, genitori, altri).

Principali riflessioni conclusive sugli esiti del Progetto Prof.ssa. Roberta Gandini

Riflessioni sulle azioni e apprendimenti

Il lavoro svolto quest’anno ha permesso di osservare che i ragazzi hanno partecipato con molto entusiasmo ai lavori extracurricolari, chiedendo anzi la possibilità di un maggiore tempo scuola in cui si possano svolgere attività non curricolari in collaborazione con i docenti.

Nel caso di una classe, che ha richiesto attenzioni particolari da parte dei docenti, con anche tempo dedicato alla risoluzione delle criticità, dopo mesi di lavoro, ha dato risultati positivi in quanto i ragazzi hanno trovato le risorse per risolvere le difficoltà, hanno trovato al loro interno gli stimoli per riuscire a stare bene a scuola.

Dove non è stato dedicato tempo alla classe perché questa si presentava già come classe partecipativa e unita, la classe nella fase terminale del progetto, si è un po’

sfaldata perdendo di vista l’obiettivo finale ma anche l’entusiasmo per il progetto stesso.

Per quanto riguarda gli apprendimenti i risultati si riescono ad apprezzare solo a lungo termine, almeno l’anno scolastico successivo. Infatti questo è successo con gli allievi che l’anno precedente hanno partecipato a un progetto di accoglienza, anche con stages e lavori approfonditi (collegati a progetti per la valutazione delle competenze di cittadinanza). Si è riscontrato un evolversi positivo degli apprendimenti e delle motivazioni durante questo anno scolastico.

Prof. Alberto Elia

Sulle metodologie utilizzate

le modalità consolidate dell’azione didattica di Pracatinat con un approccio problematico, volto a far ragionare i ragazzi sui processi e a costruire consapevolezza critica del loro essere in rapporto con la realtà che li circonda, in questo caso con la scuola

le azioni di peer education, sostenute dagli enti locali (Comuni di Collegno e Grugliasco), come elemento di riflessione atto a costruire nei ragazzi nuove consapevolezze e attivando positive modalità d’ascolto e di partecipazione

Sulle esperienze

Gli stage residenziali svolti quest’anno, sia a Pracatinat con i 220 ragazzi delle classi prime sia i due che hanno visto come protagonista il gruppo AssociAttivi, mostrano come la modalità dello stare insieme, del darsi tempo, dell’avere dei momenti di

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discussione intensa e non banale ed anche momenti ludici e di conoscenza sia fondamentale per i riconoscimento e la crescita dei ragazzi.

Sulle trasformazioni e modalità relazioni – su/tra gli studenti – tra/con gli adulti Sicuramente la citata modalità degli stage modifica le relazioni fra gli adulti partecipanti e gli studenti in termini di conoscenza, riconoscimento reciproco e dei rispettivi ruoli, e gratifica gli studenti che si sentono protagonisti del loro agire e impegnati nel determinare un pezzo del loro futuro scolastico. Si tratta quindi di non deludere le aspettative attivate durante gli stage negando agli allievi gli spazi di protagonismo che pensano di poter trovare e riempire a scuola.

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le relazioni dei referenti delle singole scuole

PROGETTO “RICOMINCIO DA TE” A.S. 2011/2012

SCUOLA: ITES ROSA LUXEMBURG, TORINO Prof.ssa Sara Morganti Il progetto, all’interno della scuola Rosa Luxemburg, ha visto la realizzazione di alcune esperienze che si collocano all’interno degli obiettivi generali di “star bene insieme, accogliere ed essere accolti e aiutare gli studenti nel processo di costruzione della propria identità”.

ATTIVITA’ DEL PROGETTO

Le attività, previste nel progetto, che sono state attuate sono:

- Percorsi di peer education per la prevenzione al bullismo e alle malattie sessualmente trasmissibili.

Questo progetto ha avuto lo scopo, mediante la peer education, di prevenire fenomeni di bullismo e la diffusione di malattie legate alla sfera sessuale tra gli allievi del nostro istituto.

Alcuni alunni delle classi terze, quarte e quinte, opportunamente scelti, sono stati formati come

“peer educator” I peer educator hanno il compito di trasmettere delle informazioni tra i ragazzi, come azione preventiva nei confronti di atti di bullismo e abitudini sessuali non controllate. Si autogestiscono gli incontri e gli interventi nelle classi, concordandoli con gli insegnanti della classe e con la vicepresidenza.

A questo scopo è stato necessario formare piccoli gruppi di studenti motivati, con corsi tenuti da esperti psicologi e medici (Cesedi e ADR) che hanno dato le giuste informazioni e hanno preparato i ragazzi a comunicare tra loro in maniera adeguata.

Quest’anno gli allievi che hanno ricevuto la formazione come peer educator sono stati dieci. Il loro impegno, essendo stato svolto in prevalenza in ore extracurriculari, è stato premiato con un attestato utile per ottenere un credito allo scrutinio finale. Il progetto ha avuto un ottimo gradimento dagli allievi e si proporrà anche nei prossimi anni.

- Stage educativi residenziali con le classi prime a Pracatinat, preceduti da incontri con i docenti accompagnatori e un referente di Pracatinat in preparazione del soggiorno e un incontro di feedback al ritorno. Le classi dell’istituto coinvolte sono state tre prime (1B, 1C, 1E). Due classi (1B e 1E) si sono fermate per 6 giorni (da lunedì 06/02 a sabato 11/02), mentre la 1C si è fermata tre giorni (da lunedì 06/02 a mercoledì 08/02). Con gli educatori si sono svolte attività all’interno della struttura (sul tema delle regole, del gruppo, della convivenza) e all’esterno, a contatto con la natura (passeggiate, visita ad un villaggio alpino, visita a un rifugio). Al ritorno dal soggiorno è stato fatto fare agli studenti un breve questionario, da cui sono emerse delle valutazioni positive per quanto riguarda il miglioramento nella conoscenza reciproca, nel clima di classe, nel capire l’importanza del rispetto delle regole. I risultati sono stati raccolti, insieme ad altre riflessioni, su un report fatto dai docenti. Nelle riunioni di feedback è emersa una valutazione positiva anche da parte dei docenti che hanno riscontrato come gli studenti abbiano saputo collaborare e lavorare in gruppo, abbiano avuto modo di conoscere l’ambiente montano, e come l’esperienza abbia rafforzato lo spirito di gruppo all’interno delle classi coinvolte.

- Organizzazione e realizzazione di un’attività di studio assistito pomeridiano extra-curriculare per le classi prime. L’attività è stata svolta su quattro classi prime, nei mesi di marzo, aprile, maggio. A seconda delle classi, sono stati svolti da 3 a 5 incontri. La finalità principale era quella di dar luogo ad un doposcuola durante il quale, alla presenza di un docente, gli studenti studiassero e svolgessero i compiti. L’attività era destinata soltanto a studenti motivati che accettavano di prendervi parte. Gli studenti venivano accolti da un proprio docente e organizzati di volta in volta in gruppi di lavoro omogeneamente composti e “assegnati” alla guida di uno di loro individuato

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come “tutor” del gruppo stesso. Il progetto aveva carattere interdisciplinare per cui il docente presente si occupava di organizzare i gruppi di lavoro e di seguirne l’andamento.

Gli obiettivi perseguiti sono stati: imparare a collaborare e a lavorare in modo ordinato ed efficace in gruppo; acquisire delle competenze di cittadinanza (imparare ad imparare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile); vivere dei momenti di studio in cui non ci siano distrazioni (quali internet, telefono, televisione);

promuovere le eccellenze per mezzo dell’azione di tutoraggio; trasmettere agli studenti la percezione di essere accolti, seguiti e valorizzati da parte dell’istituzione scolastica anche al di là delle ore curriculari, all’interno di uno spazio meno soggetto a orari rigidi, valutazioni, sanzioni ecc…L’attività ha visto la partecipazione di numerosi studenti che si sono in parte alternati durante i vari incontri. Non ci sono state problematiche disciplinari, ma il lavoro è stato condotto seriamente in un clima di collaborazione e sostegno reciproco. Al termine dell’anno scolastico è stato sottoposto a tutti gli studenti delle classi interessate un breve questionario, da cui è emersa una valutazione positiva da parte di chi ha partecipato; da parte di chi non ha partecipato la motivazione più frequente era legata alla presenza di altri impegni. L’attività è comunque percepita anche come uno strumento di recupero per migliorare il profitto e per capire meglio gli argomenti trattati durante le lezioni.

- Intervento di esperto esterno quale mediatore dei conflitti. L’esperto, individuato tramite bando, ha gestito gli incontri del Gruppo Ascolto Genitori, già attivo all’interno della scuola da alcuni anni, e ha svolto l’attività di mediazione di conflitti con interventi di gestione dei conflitti tra genitori-figli, tra alunni, tra genitori e indirettamente con i docenti. L’attività ha avuto l’obiettivo di aiutare sia gli studenti che gli adulti della scuola ad ampliare la loro visione univoca della realtà, confrontandosi con l’altro sul piano delle emozioni, in modo di favorire la ripresa del dialogo e della relazione tra compagni, con gli insegnanti, con i genitori portando al superamento della sofferenza che caratterizza il disagio personale e relazionale.

L’attività è stata condotta anche in collaborazione con la Circoscrizione 9 di Torino.

- Non sono stati organizzati gli incontri di formazione delle rappresentanze delle famiglie negli organi collegiali da parte di altri genitori, come era stato previsto inizialmente dal progetto.

CONTATTI CON LA RETE

Per quanto riguarda l’attività con la rete di scuole, sono stati tenuti contatti via mail durante l’anno scolastico con i referenti del progetto delle altre scuole e con il referente di Pracatinat, ci sono state due riunioni di organizzazione e coordinamento ed è stata organizzata una giornata presso l’ITI Majorana di Grugliasco il giorno 8 giugno 2012, in cui la scuola Luxemburg ha partecipato con la classe 1E e i docenti Ferraris e Morganti.

Per questa giornata, abbiamo deciso di far organizzare agli studenti un’attività in cui dovevano presentare ai ragazzi di un’altra scuola un’esperienza che avevano vissuto durante il soggiorno a Pracatinat. Gli studenti, divisi in gruppi, hanno preparato dei cartelloni o hanno portato del materiale con riflessioni su esperienze di collaborazione all’interno del gruppo e sui temi della pubblicità, della televisione e della piramide dei bisogni di Maslow.

Gli alunni inizialmente hanno partecipato ad un’attività proposta da una classe dell’IIS Santorre di Santarosa di Torino in cui, divisi in gruppi, hanno preso parte a vari giochi che avevano l’obiettivo di riflettere sulla tematica “la scuola che vorrei”.

Successivamente gli studenti del Luxemburg hanno presentato i loro lavori e le loro riflessioni. Dopodiché ci si è divisi in gruppi formati da alunni delle due scuole, per commentare insieme le riflessioni fatte.

La giornata è stata apprezzata dagli studenti che hanno avuto modo di conoscere ragazzi di altri istituti e di condividere un’esperienza che era stata comune a tutti (il soggiorno a Pracatinat) e di riflettere sulla

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organizzato insieme. Al termine della giornata c’è stato un momento di scambio tra tutte le classi che avevano partecipato e un gioco di collaborazione.

COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

La scuola, come già accennato precedentemente, per la realizzazione del progetto ha agito in collaborazione con la provincia di Torino tramite il Cesedi, la Circoscrizione 9 (dove ha sede l’istituto), l’Asl e Pracatinat.

ATTIVITA’ DELLA SCUOLA SUL TEMA DEL CONTRASTO AL DISAGIO

All’interno della scuola sono state comunque svolte altre azioni (non previste all’interno di questo progetto) con lo scopo di promuovere comportamenti positivi che facilitino il benessere dell’individuo, al fine di migliorare i risultati dell’apprendimento e contrastare il disagio e la dispersione scolastica.

- L’attività di peer education ha visto anche un’attività rivolta agli stranieri, il cui obiettivo era principalmente di individuare problematiche e prevenire il disagio tra gli alunni di cittadinanza non italiana, favorendone l’inserimento e l’integrazione. La formazione degli studenti è avvenuta in collaborazione con il Cesedi.

- E’ stato condotto un progetto di ricerca –azione sulla “reciprocità educativa “ in collaborazione con il Cesedi, il Cidi e l’Università di Torino all’interno della classe 1E. Scopo principale della ricerca era mettere sotto osservazione, in un’attività di analisi dell’interazione tra i soggetti della vita in classe, alcuni dei meccanismi attraverso i quali può prodursi senso di appartenenza e successo formativo o, in direzione contraria, condizioni di esclusione sociale o insuccesso. La ricerca ha previsto dei momenti di osservazione diretta all’interno della classe da parte di una psicologa; degli incontri tra gli insegnanti con la presenza dei referenti del progetto, con riflessioni e confronto sui risultati delle osservazioni sia esterne sia dei docenti della classe;

proposte per modificare la programmazione e gli interventi didattici in funzione delle osservazioni fatte. La Prof.ssa Bonica dell’Università di Torino ha accompagnato gli studenti della 1E a Pracatinat, dove sono stati particolarmente significativi gli interventi diretti a piccoli gruppi in cui sono emersi aspetti concernenti la sfera emotiva non sempre evidenziabili e che, nell’urgenza del vissuto scolastico, sfuggono all’attenzione di noi educatori. La presenza della prof.ssa Laura Bonica, durante il soggiorno, ha permesso anche ai docenti di esaminare nell’immediato situazioni emergenti nel gruppo classe e di fare riflessioni in modo più approfondito e sereno.

Il progetto proseguirà fino a dicembre con la raccolta delle osservazioni fatte e la predisposizione del materiale.

Le azioni intraprese si fondano sulla convinzione che un benessere dell’individuo all’interno del contesto scolastico e una sana interazione educativa sono alla base della crescita della persona e del successo scolastico. La collaborazione con enti locali e altre scuole del territorio può aiutare nel raggiungere questi obiettivi.

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PROGETTO “RICOMINCIO DA TE” A.S. 2011/2012 SCUOLA: ITI MAJORANA, GRUGLIASCO Prof. Alberto Elia

Relazione sulle azioni sviluppate a scuola/territorio, stage, valutazioni

Predisposizione del quaderno di accoglienza

Il presupposto di aggiornamento e revisione del materiale del quaderno d’accoglienza è stato pienamente rispettato con un’ampia rivisitazione delle attività da proporre agli studenti e la creazione di vario materiale per monitorare l’azione degli studenti. Dal punto di vista degli obiettivi e degli esiti attesi si può parlare di successo, ma si ritiene che il materiale prodotto sia stato utilizzato in modo ridotto rispetto alle attese, sebbene gli educatori di Pracatinat abbiano colto la preparazione dei ragazzi rispetto agli obiettivi dello stage.

Organizzazione e realizzazione del soggiorno a Pracatinat

Dal punto di vista organizzativo e della realizzazione pratica l’azione può essere definita un successo, perché ha superato le previsioni, perché ha goduto del contributo provinciale previsto, perché ha visto il coinvolgimento di tutte le classi preventivate con un numero di partecipanti decisamente elevato (la maggior parte degli assenti è ripetente e quindi ha già svolto lo stage).

Lo stage è stato caratterizzato dal lavoro sul tema della condivisione di obiettivi fra docenti e studenti, dell’importanza della costruzione di regole condivise e della fatica come elemento che, se finalizzato, può consentire il successo.

L’incontro di verifica ha mostrato una generale soddisfazione. E’ sicuramente da vivere come un’opportunità di dialogo e di conoscenza degli allievi e dei loro problemi, che in classe emergerebbero in modo più frammentario e lento.

Sono stati realizzati sia incontri preliminari con l’equipe di educatori sia di verifica finale con gli educatori in primis e con i referenti di progetto in fase conclusiva.

Per il report allegato sono stati consultati anche i genitori il cui parere è riportato nell’apposita sezione della relazione.

Organizzazione dei corsi relativi al metodo di studio delle discipline umanistiche e scientifiche.

Ambedue i corsi sono stati attivati ed hanno visto una partecipazione di studenti fra loro abbastanza differenti. Alcuni in gravi difficoltà e con problemi motivazionali, altri che semplicemente abbisognavano di indicazioni metodologiche per rafforzare la loro azione didattica.

I partecipanti sono stati in crescita rispetto all’anno precedente perché non sono svolte in modo concomitante altre iniziative parallele che hanno coinvolto gli studenti nel recupero, ad eccezione di alcuni corsi IDEI. Le frequenze sono state condizionate, per alcuni studenti, appunto dalla concomitanza dei corsi disciplinari di recupero. Nel complesso la frequenza dei partecipanti effettivi è comunque stata elevata.

Attività di tutoraggio a cura dei consigli di classe

E’ stata scelta come modalità di lavoro da due consigli di classe (I D e G) e gli esiti attesi sono stati in parte confermati da un numero di ragazzi non promossi e sospesi inferiore alla media degli altri consigli di classe. L’esiguità dei numeri statistici e dell’esperienza nel tempo non offre però alcuna certezza che l’apparente successo sia legato al caso. Il

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identificata come un importante sostegno al loro smarrimento verso la fine dell’ano scolastico

Incontri con i genitori

Anche quest’anno hanno avuto un grande successo gli incontri con i genitori sia come numero di partecipanti sia come coinvolgimento e partecipazione attiva. Si sono svolti due incontri con lavori di gruppo fra i genitori e importanti momenti di interscambio fra docenti e genitori stessi. Il primo ha visto un’amplissima partecipazione (190 persone), il secondo un numero decisamene minore di genitori (circa 50), ma è entrato molto nel merito dell’azione che può caratterizzare il rapporto famiglie scuola.

Coordinamento progettuale con i consigli di classe e verifica del progetto

Gli impegni individuali gli insegnanti e la non obbligatorietà degli incontri rendono le apposite riunioni non sempre utili a condividere il progetto in tutte le sezioni. Con partecipanti gli incontri risultano di buon livello ed entrano utilmente nel merito dell’azione didattica da praticare in classe. Manca un’azione incisiva per dare continuità in tutte le classi a obiettivo di cocostruire un processo di crescita della classe sul tema delle regole condivise e della fatica nel rapporto con gli altri e con il lavoro continuativo

Eventuali azioni trasversali (azioni di collegamento tra il progetto e altri progetti della scuole e/o territorio; azioni per promuovere l’allargamento del coinvolgimento e sensibilizzazione su questi temi sul benessere (star bene)/accoglienza e contrasto al disagio e dispersione)

Contestualmente al progetto accoglienza l’Istituto propone un parallelo progetto sui temi della legalità che ha come principali elementi caratterizzanti:

 La presenza di un gruppo conduttore formato da una ventina di studenti, chiamato dagli stessi ragazzi AssociAttivi, che determina ogni anno le azioni da svolgere e l’iter progettuale che verrà realizzato

 La metodologia della peer education come modalità di lavoro all’interno della scuola e come elemento di avvio di un processo di crescita dell’intero tessuto studentesco

L’attività di quest’anno è stata caratterizzata da moltissime iniziative diverse:

• Il reclutamento di nuovi membri del gruppo, che ha dato esito positivo, sebbene i nuovi membri non sempre abbiano mostrato la giusta assiduità nelle presenze;

• La partecipazione di nove peer educator allo stage di accoglienza delle classi prime a Pracatinat in qualità di osservatori, con esiti differenti che vanno da un impegno non del tutto sufficiente nell’osservazione delle attività ad un coinvolgimento ampio e maturo;

• L’organizzazione dello stage residenziale d’inizio anno a Buttigliera (Torino) per progettare l’attività annuale con esiti molto positivi sul gruppo;

• La partecipazione al concorso nazionale di Libera per la creazione di un gioco dal nome “Corretti e non corrotti” con tutte le attività connesse di ideazione, realizzazione informatica e test di gioco, per verificarne l’efficacia progettuale e di realizzazione tecnica;

• La realizzazione dell’unica attività ludica dell’anno: il lan party (una gara di videogiochi in rete da vari laboratori della scuola) con una buona partecipazione degli studenti ed un adeguato impegno degli organizzatori;

• La partecipazione di qualche studente all’iniziativa : “ Il treno della memoria” ed i conseguenti contatti con gli enti locali organizzatori

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• La realizzazione dell’attività di peer education nelle classi prime utilizzando il video girato dai ragazzi due anni fa con un esito molto positivo documentato sia dai questionari rivolti ai ragazzi sia dalle volontà di molti studenti di entrare a far parte del gruppo;

Grafico di gradimento degli studenti di prima dopo l’intervento di peer education nelle classi prime

anno scolastico 2011-‘12 dalla tesi per il master di Elisa Tambini

(tirocinante presso il nostro Istituto sul progetto legalità)

• La partecipazione di alcuni membri del gruppo alla manifestazione nazionale di Libera il 21 marzo contro le Mafie con relativa preparazione dei ragazzi tramite le strutture e le attività messe in atto dal Comune di Collegno

• La realizzazione di un ulteriore stage a Vidracco, convenuto e finanziato dagli Enti Locali, fuori programma, per inserire nel gruppo gli studenti nuovi delle classi prime che, dopo l’attività di peer education, nelle loro classi, hanno dato grande valore al metodo e al contenuto e hanno mostrato il desiderio di entrare a far parte del gruppo.

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giovani con i vecchi membri del gruppo più grandi d’età e si è concordata l’attività di peer education nelle classi seconde.

• La creazione di un sito da parte dei peer educator per documentare l’attività del gruppo in questi anni

• La sperimentazione di un’attività di peer education in quattro classi seconde a partire dal video realizzato dai ragazzi nello scorso anno scolastico, sul tema della costruzione del proprio futuro, con esiti positivi anche se gli stessi peer educator intenderanno apportare modifiche alla struttura del loro intervento per l’anno prossimo. Il tema è di grande interesse e cerca di indagare se i giovani hanno un’idea competitiva del loro ingresso in società o un immaginario collaborativi e di relazioni ampie da sfruttare per la ricerca del proprio percorso di vita.

Riflessioni sulle azioni e apprendimenti, sulle metodologie utilizzate

Per quanto riguarda le metodologie utilizzate dal punto di vista didattico e delle relazioni particolare rilevanza assumono

o le modalità consolidate dell’azione didattica di Pracatinat con un approccio problematico, volto a far ragionare i ragazzi sui processi e a costruire consapevolezza critica del loro essere in rapporto con la realtà che li circonda, in questo caso con la scuola

o le azioni di peer education, sostenute dagli enti locali (Comuni di Collegno e Grugliasco), come elemento di riflessione atto a costruire nei ragazzi nuove consapevolezze e attivando positive modalità d’ascolto e di partecipazione

sulle esperienze

Gli stage residenziali svolti quest’anno, sia a Pracatinat con i 220 ragazzi delle classi prime sia i due che hanno visto come protagonista il gruppo AssociAttivi, mostrano come la modalità dello stare insieme, del darsi tempo, dell’avere dei momenti di discussione intensa e non banale ed anche momenti ludici e di conoscenza sia fondamentale per i riconoscimento e la crescita dei ragazzi.

sulle trasformazioni e modalità relazioni – su/tra gli studenti – tra/con gli adulti Sicuramente la citata modalità degli stage modifica le relazioni fra gli adulti partecipanti e gli studenti in termini di conoscenza, riconoscimento reciproco e dei rispettivi ruoli, e gratifica gli studenti che si sentono protagonisti del loro agire e impegnati nel determinare un pezzo del loro futuro scolastico. Si tratta quindi di non deludere le aspettative attivate durante gli stage negando agli allievi gli spazi di protagonismo che pensano di poter trovare e riempire a scuola.

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PROGETTO “RICOMINCIO DA TE” A.S. 2011/2012 SCUOLA: IIS Aldo PASSONI, TORINO Prof.ssa Maria Biocca Progetto di Stage Arte a Pracatinat

A partire da settembre 2011, un gruppo di docenti si è confrontato per la realizzazione degli stage a Pracatinat delle classi prime su temi caratterizzanti un liceo artistico.

Il percorso è stato indirizzato a ridare senso al “lavoro insieme” già sperimentato e valorizzare le capacità creative delle persone coinvolte. Inoltre, a supportare il lavoro dei docenti del gruppo impegnati nella rielaborazione del POF e favorire un processo di riconoscimento delle esperienze e competenze.

Attività preparatorie di progetto dello stage

Incontri per la definizione e la costruzione della bozza di progetto dello stage tenendo conto: dei progetti degli anni precedenti; del correlato percorso di formazione; dei contributi dei docenti alla prima esperienza di stage; delle esigenze di innovazione educative e didattiche e di nuova condivisione dei contenuti; delle 8 competenze chiave di cittadinanza*.

*(1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile;

6. risolvere i problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire ed interpretare l’informazione - Riforma dei Licei).

Costruzione e condivisione dei materiali di lavoro.

Praticare come autori il metodo del work in progress.

Lavorare in rete attraverso una mailist.

Il gruppo di lavoro ha individuato le seguenti finalità:

Destinatari studenti

− Accompagnare ragazzi studenti del primo anno di un Liceo artistico ad entrare in contatto con le tematiche dell’arte in un ambiente protetto e in una esperienza educativa residenziale (con tempi e spazi interni ed esterni diversi da quelli scolastici per cui l’esperienza complessiva dà un senso di “full immersion”).

− Sensibilizzare ragazzi studenti del primo anno di un Liceo artistico ad entrare in contatto con le tematiche dell’arte partendo dalla dimensione del corpo e dei suoi sensi come veicolo fondamentale di approccio alla realtà.

− Invitare i ragazzi a comprendere che le azioni artistiche (l’atto creativo del momento) coinvolgono l’intero apparato corporeo.

− Coinvolgere i ragazzi nella costruzione di manufatti artistici, attraverso cui sperimentare il corpo al lavoro (l’obiettivo è l’esperienza/azione, non la qualità dei prodotti) .

− Facilitare il riconoscimento di appartenenza alla scuola, anche attraverso l’incontro fra allievi di classi diverse.

− Favorire processi di integrazione nel e del gruppo classe.

Destinatari insegnanti accompagnatori

− Riflettere sull’esperienza dello stage e sulla metodologia di Pracatinat (es. la didattica laboratoriale)

− Aiutare a creare un clima di collaborazione e continuità del gruppo di insegnanti

− (sia per i docenti accompagnatori allo stage, sia per i docenti che seguono l’intero percorso di formazione)

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Stage a Pracatinat

Gli stage hanno coinvolto nove classi prime e 19 docenti. L’esperienza doveva essere realizzata a fine gennaio in modo da poter avere alcuni mesi per poter riflettere con i ragazzi sull’esperienza.

Purtroppo per problemi meteorologici le date del soggiorno hanno subito un notevole rinvio e le classi hanno realizzato lo stage tra fine Aprile e inizio Maggio.

Soggiorno residenziale e sviluppo delle attività.

lunedì martedì mercoledì

Mattino • Viaggio in bus

• Accoglienza al centro e sistemazione nelle camere

• pranzo

• Attività FATICA/BELLEZZA (esterna–territorio montano)

• pranzo alle 13.00

CONTROLLO DI SENSO Ri-costruzione del percorso cosa portiamo a casa? - ragazzi cosa portiamo a casa? - docenti

• pranzo Pomeriggio • Presentazione TACCUINO

• Attività di PERCEZIONE (esterna-territorio montano)

• cena

• *Attività di metariflessione in collaborazione di

educatore/docenti su fatica/bellezza e sui materiali artistici

• cena

• Partenza

Sera • VIDEO E FOTO (sull’arte) 20.30/21.30

22.30 nelle camere al piano 23.00 silenzio

• INTERVENTO ARTISTICO (collegato al TACCUINO) 20.30/21.30

22.30 nelle camere al piano 23.00 silenzio

*In questo senso: ciascuno potrà proporre domande e riflessioni ai ragazzi/ragazze sui temi e questioni che ritiene di maggiore interesse rispetto ai temi trattati e alle esperienze (di conoscenza, di pratica, di rapporto con il nuovo - arte, paesaggio, attività -), di tipo educativo o relazionale, sulla residenzialità, sul nesso i contenuti sviluppati a scuola, ecc.

TACCUINO

E’ stato un pretesto per mettere in atto pratiche e metodi di ricerca: appuntare, schizzare, raccogliere, conservare, avere cura, costruire memorie, scegliere, negoziare. L’obiettivo educativo non è stata nella consegna finale (costruire un artefatto), ma nella pratica del metodo e del lavoro insieme. E’ già stata sperimentata nei corsi di formazione per docenti proposti da Pracatinat con la collaborazione di due docenti del Liceo Passoni.

Attività di PERCEZIONE

Questi esercizi dalla natura ludica, generalmente agiti nel bosco dietro il centro e gestiti dal personale educativo, sono stati centrati sulla scoperta/ri-scoperta del corpo come organismo che assorbe e codifica il mondo; avere una rinnovata consapevolezza sul significato della delicata funzione culturale che rappresenta il corpo può modificare i comportamenti individuali e collettivi. Nel nostro caso specifico aiuta a facilitare la relazione e la fruizione di oggetti complessi come le opere d’arte moderne e contemporanee.

VIDEO E FOTO (sull’arte)

Questa attività, costruita e sperimentata lo scorso anno e opportunamente rivista dal gruppo di quest’anno, è stata presentata dai docenti ai ragazzi in forma di consegna: visionare il materiale che viene proposto non perdendo di vista l’attività del Taccuino. Si tratta di una selezione di brevi video e foto centrate su artisti e opere d’arte contemporanee.

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FATICA/BELLEZZA

E’ stata una attività centrata sul corpo in azione. Il titolo, da solo, dichiara l’obiettivo: fare sforzi, richiedere sforzi al proprio fisico (ed intelletto) può dare premi e scoperte inaspettate. L’attività è proposta e gestita dal personale educativo del centro. Questo tipo di attività restituisce il raggiungimento dell’obiettivo in tempi molto brevi.

CONTROLLO DI SENSO

I ragazzi, facilitati dagli adulti, hanno ricostruito il percorso dello stage – in forma di mappa concettuale, report, diario, cartellone

Domande: Cosa portiamo a casa? Ragazzi – Cosa portiamo a casa? Docenti

Un avventura a Pra Catinat

Pracatinat: gioia, amicizia, felicità, contatto con la natura, fatica, soddisfazione, risate, laboratori, sorpresa e gratitudine.

Se una persona mi dicesse: -Camilla se ti dico la parola “Pracatinat” cosa ti verrebbe in mente? Bhè la risposta sarebbe quella.

Gioia e felicità: E’ stato un soggiorno piacevole, pieno di attività interessanti, alla scoperta di noi stessi e della natura. Questo ha fatto sì che, in qualche modo, si scaturissero in me moltissime emozioni piacevoli, quali la felicità e la gioia di esserci stata e aver sperimentato tutto ciò.

Amicizia: grazie a questo soggiorno ho potuto “approfondire” le mie amicizie, ma anche farne nascere alcune nuove con nuove persone o anche solo fra noi compagni.

Contatto con la natura: Forse questa è stata una delle attività più belle, non perché abito in città e vedo una montagna una volta all’anno, anzi, ma soffermarsi per udire, sentire, toccare e vedere la natura non è una cosa che capita tutti i giorni… Poiché presi dalla fretta ognuno di noi non fa più attenzione a ciò che vi è intorno.

Fatica e soddisfazione: è vero alcune passeggiate sono state faticose e anche un po’ noiose, ma la

soddisfazione che si prova ad arrivare alla meta è una sensazione non da poco, anzi è una delle emozioni più belle al mondo.

Risate e laboratori: grazie a questi laboratori e al tempo libero, ho potuto ridere e scherzare con i miei compagni, ma abbiamo anche dovuto fermarci a riflettere per attività apparentemente banali, ma divertenti.

Sorpresa e gratitudine: a essere sincera credevo fosse un soggiorno noioso, in cui ci sarebbero state le solite quattro attività, ma non è stato affatto così, come ho già espresso prima, mi sono divertita molto e sono grata a tutte le persone che hanno reso possibile ciò.

Giornata di scambio con gli allievi delle altre scuole della rete

E’ stata organizzata una giornata di scambio tra le classi delle scuole della rete. Il Liceo Passoni avendo realizzato lo stage a pracatinat nel periodo finale dell’anno scolastico non ha avuto il tempo di elaborare attività di scambio. Si è quindi pensato di creare un gruppo di allievi di più classi del Passoni con il ruolo di reporter, che hanno intervistato, fotografato, realizzato video delle esperienze di scambio

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PROGETTO “RICOMINCIO DA TE” A.S. 2011/2012

SCUOLA: IIS SANTORRE di SANTAROSA, TORINO Prof.ssa Roberta Gandini

1. Report sul lavoro fatto a scuola relativamente agli stages

Durante il mese di settembre 2011 durante i C.d.C. sono stati individuate le classi e i docenti che avrebbero partecipato agli stages di Pra Catinat. Le classi scelte sono state due classi del liceo linguistico e due classi del tecnico chimico.

Successivamente i docenti si sono riuniti per valutare i temi da proporre agli educatori e le modalità organizzative in cui sarebbero avvenuti gli stages. I docenti hanno proposto agli educatori il tema delle aspettative degli allievi nei confronti della scelta scolastica appena effettuata e di conseguenza il tema delle motivazioni.

I docenti hanno anche espresso la preferenza di andare a Pra Catinat in contemporanea, così da potersi confrontare direttamente sui lavori svolti.

Le proposte sono quindi state riportate alla referente Liliana Carrillo, che funge da tramite con il team di educatori che seguirà le quattro classi.

Gli stages si sono effettuati i primi giorni del mese di ottobre.

A rientro i docenti partecipanti in una riunione apposita hanno fatto il punto della situazione, valutando la risposta dei ragazzi agli stimoli dati durante lo stage. E’ emerso che tre classi su quattro hanno accolto con interesse e partecipazione i lavori proposti, mentre una classe del tecnico chimico ha reagito con indifferenza a quasi tutte le proposte.

Si è deciso così di monitorare le quattro classi per alcuni mesi, indicativamente per tutto il primo trimestre, ponendo particolare attenzione alle relazioni all’interno del gruppo classe e con i docenti.

In questo periodo la classe che già aveva colto con indifferenza i lavori effettuati a Pra Catinat, la 1L, si è posta come un gruppo classe difficile, non coeso, in cui non sono presenti leader positivi, ma un insieme di individualità spesso infantili e desiderose di accentrare l’attenzione su di sé sia da parte dei compagni di classe che dei docenti.

Il C.d.C. ha deciso di affrontare le difficoltà di relazione emerse utilizzando alcune delle tecniche apprese durante lo stage di Pra Catinat, in particolar modo gruppi di discussione, brain storming, giochi di ruolo, per poter meglio contenere le dinamiche relazionali

‘esplosive’ all’interno della classe e contemporaneamente far emergere eventuali leader positivi.

Gli interventi messi in atto dai docenti si sono rivelati positivi nel senso che i ragazzi sono riusciti finalmente a trovare un loro equilibrio nelle relazioni, pur rimanendo indifferenti alle proposte fatte dai docenti.

Nel mese di gennaio i docenti delle quattro classi si sono ritrovati per decidere gli interventi da effettuare all’interno della scuola come ricaduta degli stages.

Si è deciso di preparare un report sotto forma di cartelloni con l’obiettivo di coinvolgere per gli anni successivi altri colleghi. I cartelloni saranno affissi nei pressi delle sale insegnanti.

Come secondo passo, in previsione della giornata di scambio con gli allievi del Majorana e del Luxemburg, si è deciso di preparare un lavoro su ‘la scuola che vorrei’.

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I singoli docenti si sono quindi trovati in orario pomeridiano con le classi, in particolare la 1F, essendo una classe del liceo linguistico, ha lavorato sui diversi tipi di scuola in Europa, in particolare Francia, Spagna e Regno Unito, la 1M ha lavorato più propriamente sul report e la 1H su ciò che ha rappresentato Pra Catinat dal punto di vista emotivo.

La 1L non ha voluto partecipare.

I cartelloni sono poi stati esposti a fine anno nei pressi della sala insegnanti.

2. Relazione sulla giornata di scambio con gli allievi delle altre scuole in rete

In previsione della giornata di scambio con gli allievi del Majorana e del Luxembourg, i docenti, in accordo con il Dirigente Scolastico, hanno deciso di forzare la mano ai ragazzi della 1L, cercando di lavorare con loro prevalentemente sulla motivazione, anche in considerazione del fatto che i risultati scolastici in questa classe erano più scadenti in confronto con quelli delle altre classi partecipanti allo stage.

La classe 1F ha continuato a prepararsi sui diversi tipi di scuola presenti in Europa e a organizzare una presentazione per la classe ricevente del Majorana.

Le altre tre classi, dopo aver riflettuto sugli aspetti positivi e su quelli negativi della scuola, hanno affrontato gli aspetti delle regole, di cosa fa star bene a scuola e di cosa fa star male, di cosa dovrebbe dare la scuola e cosa dà realmente. Hanno quindi preparato alcuni giochi da proporre alle classi ‘riceventi’ che servissero da spunto per una riflessione sulla scuola che vorrei.

I giochi preparati sono stati : cruciverba, gioco dell’oca, discussione con il metodo del metaplan. Durante lo scambio, avvenuto tra coppie di classi, i ragazzi hanno partecipato con interesse e entusiasmo.

3. Azioni trasversali con altri progetti presenti all’interno dell’Istituto

All’interno dell’Istituto è presente ormai da molti anni il progetto di peer education. Tale progetto è finalizzato alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, ma le tecniche apprese e poi utilizzate dai ragazzi per comunicare con i propri coetanei possono essere applicate in qualsiasi contesto di apprendimento, in quanto l’obiettivo della peer education è la trasmissione di conoscenze tra pari. In quest’ottica i docenti hanno preso contatti con i referenti del progetto e di conseguenza con alcuni dei peer facendosi spiegare i concetti base dell’apprendimento ‘peer to peer’. E’ proprio in seguito a questi incontri che i ragazzi delle classi prime hanno deciso di far lavorare le classi dello scambio divisi in gruppi e di coinvolgerli con giochi apparentemente di semplice animazione ma che invece avevano il duplice scopo di creare un clima di coinvolgimento e di introdurre il tema della motivazione nella scuola e quindi di quale scuola si vorrebbe.

Solo dopo aver attivato queste riflessioni i ragazzi hanno riunito la classe, esposto la loro proposta di scuola del futuro e ascoltato le rispettive proposte dalle classi in scambio.

4. Azioni per promuovere l’allargamento del progetto ai colleghi

L’azione che ha maggiormente permesso di allargare il progetto ‘ricomincio da te’ ai colleghi dell’ Istituto è stata la presentazione dei lavori svolti dalle classi del biennio per il conseguimento delle competenze di cittadinanza. Su 19 classi del biennio, ben 9 classi più le nostre quattro hanno preparato nel corso dell’anno dei progetti, coadiuvati da più

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negati dell’infanzia nel Mondo, l’omosessualità, la presentazione della nostra città in più lingue, i quali sono poi stati presentati al resto delle classi durante gli ultimi due giorni di scuola.

Le competenze di cittadinanza, competenze sulle quali gli allievi devono essere valutati alla fine del biennio, si sono rivelate un’ottima opportunità per poter affrontare temi non strettamente disciplinari, che possono riguardare la motivazione scolastica, la sicurezza o altro, utilizzando metodologie apprese durante gli stages di Pra Catinat. Il fatto di poter esporre in modo ufficiale, a fine anno, i propri lavori ai docenti e agli altri allievi, ha permesso ai ragazzi di misurarsi con il lavoro svolto e di far conoscere in modo allargato metodologie di lavoro diverse rispetto a quelle tradizionali.

5. Riflessioni su azioni e apprendimenti

Il lavoro svolto quest’anno ha permesso di osservare che i ragazzi hanno partecipato con molto entusiasmo ai lavori extracurricolari, chiedendo anzi la possibilità di un maggiore tempo scuola in cui si possano svolgere attività non curricolari in collaborazione con i docenti.

Nel caso in cui la classe, e mi riferisco in particolare alla 1L, si è rivelata ‘difficile’ e ha avuto la necessità di attenzioni particolari da parte dei docenti, con anche tempo dedicato nello specifico alla risoluzione delle criticità, ciò, dopo mesi di lavoro, ha dato risultati positivi in quanto i ragazzi hanno trovato le risorse per risolvere le difficoltà, hanno trovato al loro interno gli stimoli per riuscire a stare bene a scuola.

Dove invece non è stato dedicato tempo alla classe perché questa si presentava già come classe partecipativa e unita, la classe nella fase terminale del progetto, si è un po’ sfaldata perdendo di vista l’obiettivo finale ma anche l’entusiasmo per il progetto stesso.

Per quanto riguarda gli apprendimenti in senso stretto ritengo che i risultati si riescano ad apprezzare solo a lungo termine, almeno l’anno scolastico successivo.

Infatti rileggendo l’esperienza fatta nell’a.s. 2010-11 con le classi che hanno partecipato agli stages, si è riscontrato un evolversi positivo degli apprendimenti e delle motivazioni in questo anno scolastico dopo che i docenti avevano lavorato con le classi in questione in modo approfondito utilizzando sempre l’opportunità dei progetti per la valutazione delle competenze di cittadinanza.

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