Analisi
Oggi, 10 settembre, in Commissione Affari Sociali della Camera, si è svolta l’audizione del Ministro della Salute Roberto Speranza sul tema dell’individuazione delle priorità
nell’utilizzo del Recovery Fund (RF). Il Ministro ha premesso che l’audizione in oggetto è stata calendarizzata in un momento in cui il termine della presentazione delle proposte alla Commissione europea era il 15 ottobre. Questo termine è ora slittato a Gennaio 2021 e per il prossimo ottobre il Governo dovrà solo presentare delle linee guida.
Con la possibilità quindi di avere più tempo a disposizione per ricevere spunti e proposte dal Parlamento nazionale, parti sociali, ordini professionali ed imprese operanti nella filiera della salute al fine di rafforzare le idee di riforma legate al RF. L’intenzione del Governo di destinare parte dei finanziamenti europei ai temi sanitari è concretamente dimostrata dalla previsione di un vero e proprio cluster “Salute” all’interno delle linee guida che verranno inviate alla Commissione.
Il Ministro ha sottolineato come il COVID-19 abbia evidenziato le carenze strutturali del nostro SSN, tra cui:
• l’aumento sempre maggiore della fetta anziana della popolazione e conseguente esplosione delle cronicità;
• una composizione del rispetto dei LEA troppo eterogena, tra diverse Regioni e anche all’interno delle stesse;
• il forte ritardo nel settore dell’innovazione e digitalizzazione del sistema.
Durante l’audizione il Ministro della Salute ha sviscerato lo scheletro della proposta di Governo, che spera poi di colmare grazie ai prossimi confronti con tutti gli stakeholder nazionali. In particolare sono previsti cinque assi fondamentali divisi tra:
• tre assi verticali:
1. Territorio e sanità di prossimità. Cioè provare a ridurre la disomogeneità territoriale della qualità del SSN, grazie a una sanità che sia prossima al cittadino tramite il rafforzamento delle strutture sanitarie territoriali. Quindi passare da un sistema sanitario verticale ad uno orizzontale con al centro la domanda di salute dei cittadini. E inoltre rafforzare l’assistenza domiciliare e aumentare gli investimenti nelle RSA;
2. Ospedali in rete. Ovvero meglio coordinare il rapporto tra le varie ASL, ed innovare le stesse strutture ospedaliere in un’ottica digitale e green;
3. Salute e Ambiente. Implementare l’approccio One Health, ponendo attenzione anche al benessere animale e ambientale.
• due assi trasversali:
1. Conoscenza della Salute. In altre parole, si vuole rendere il sistema nazionale attrattivo per gli investimenti esteri in tema di R&S farmaceutico, anche di grandi gruppi a livello mondiale. Necessità resa ancora più chiara dalla recente “corsa”
al vaccino per il COVID-19;
2. Innovazione digitale del SSN. Ripensare il modello del SSN grazie a progetti che aiutino le cure cura a distanza, come la telemedicina che permette d’arrivare anche a pazienti che per motivi diversi non hanno possibilità di raggiungere le strutture sanitarie
Dopo la disamina da parte del Ministro è seguito un breve Q&A e la relativa replica. Di seguito gli interventi d’interesse.
Q&A
On. Roberto Bagnasco (FI): L’On. ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione per affrontare le prossime sfide sanitarie e rendere resiliente il SSN. Tramite investimenti, grazie a borse di studio agli specializzandi e rafforzare il ruolo delle farmacie sul territorio.
On. Nesci Daila (M5S). La On. ha chiesto se c’è intenzione di aggiornare, in funzione delle prossime riforme strutturali i LEA e se si intenda potenziare la figura dello psicologo di base accanto ai MMG oltre che modificare il rapporto, ancora troppo basso, tra posti letto e popolazione negli ospedali.
On. Fabiola Bologna (Misto): Suggerisce fortemente di utilizzare una piattaforma, in tema di telemedicina, unica per tutti i professionisti della salute al fine di creare un vero
ecosistema integrato. Inoltre la On. ha chiesto se il RF prevederà la possibilità d’investire in R&S dei farmaci e malattie rare.
Replica
Il Ministro ha replicato, anche per questioni di tempo, in maniera onnicomprensiva rispetto alle varie segnalazioni e domande poste dagli Onorevoli presenti in Commissione.
Speranza ha sottolineato che si continuerà a investire nella formazione e assunzioni del personale sanitario, ed anche sui LEA sono in corso delle valutazioni di aggiornamento.
Inoltre sul tema delle malattie rare, il Ministro ha confermato che c’è una scheda apposita da presentare come proposta all’intero del RF. Ancora, ha ricordato la questione
stringente delle liste d’attesa, che hanno rallentato il loro iter a causa delle attività non espletate durante il periodo COVID-19. Per questo motivo il Governo ha già riversato mezzo miliardo di euro per potenziarle.
Infine, il Ministro della Salute ha auspicato un proficuo confronto, nei prossimi mesi, con il Parlamento e Regioni in tema d’utilizzo del RF in sanità per una raccolta quanto più ampia possibile d’istanze sociali e richieste dai territori al fine di presentare alla Commissione europea progetti concreti e valutazioni puntuali per rilanciare il SSN.