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Capitolo 3 Matrici Marco Robutti

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Academic year: 2021

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(1)

Capitolo 3

Matrici

Marco Robutti

Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia

Anno accademico 2017-2018 Tutorato di geometria e algebra lineare

(2)

Definizione (Matrice)

Una matrice A ∈ MR(k, n) è una tabella rettangolare di numeri, detti entrate, di k righe e n colonne:

A =

a11 a12 · · · a1n

a21 ... ··· a2n

... ... ... ...

ak1 ak2 · · · akn

oppure, in forma più sintetica:

A = (aij) ; i = 1, . . . , k; j = 1, . . . , n

(3)

Definizione (Somma di matrici) Date le matrici A, B ∈ MR(k, n):

A =

a11 a12 · · · a1n

a21 ... ··· a2n

... ... ... ...

ak1 ak2 · · · akn

, B =

b11 b12 · · · b1n

b21 ... ··· b2n

... ... ... ...

bk1 bk2 · · · bkn

la matrice A + B è definita come:

A + B =

a11+ b11 a12+ b12 · · · a1n+ b1n

a21+ b21 ... · · · a2n+ b2n

... ... ... ...

(4)

Definizione (Moltiplicazione matrice-scalare) Data le matrice A ∈ MR(k, n) e lo scalare λ ∈ R:

A =

a11 a12 · · · a1n a21 ... ··· a2n

... ... ... ...

ak1 ak2 · · · akn

, λ ∈ R

il prodotto λA è la matrice definita come:

λA ==

λa11 λa12 · · · λa1n

λa21 ... ··· λa2n

... ... ... ...

λak1 λak2 · · · λakn

(5)

Definizione (Moltiplicazione matrice-vettore)

Data le matrice A ∈ MR(k, n) e il vettore X ∈ Rn, il prodotto tra la matrice A e il vettore X è il vettore così definito:

A =

a11 a12 · · · a1n

a21 ... ··· a2n

... ... ... ...

ak1 ak2 · · · akn

, X =

x1

...

xn

AX =A1 | A2 | · · · | An·

x1

...

xn

= x1A1+ x2A2+ · · · + xnAn

(6)

Definizione (Prodotto tra matrici)

Date le matrici A ∈ MR(k, n)e B ∈ MR(n, h), la matrice prodotto AB è la matrice così definita:

A =

a11 a12 · · · a1n

a21 ... ··· a2n

... ... ... ...

ak1 ak2 · · · akn

, B =

b11 b12 · · · b1h

b21 ... ··· b2h

... ... ... ...

bn1 bn2 · · · bnh

k×nA · B

n×h=

AB

k×h

AB =AB1 | AB2| · · · | ABh

(7)

Definizione (Prodotto tra matrici)

In forma meno analitica possiamo scrivere tale prodotto nella seguente forma:

AB =

(a11b11+ · · · a1nbn1) · · · (a11b1h+ · · · + a1nbnh) (a21b11+ · · · + a2nbn1) · · · (a21b1h+ · · · + a2nbnh)

... ... ...

(ak1b11+ · · · + aknbn1) · · · (ak1b1h+ · · · + aknbnh)

NB:E’ possibile fare il prodotto AB sono se il numero di colonne della matrice A coincide con il numero di righe della matrice B!

(8)

Definizione (Matrice trasposta)

Data la matrice A ∈ MR(k, n), la sua trasposta è la matrice così definita:

se A è un vettore riga, AT è semplicemente il vettore A messo per colonna;

se A è un vettore colonna, AT è semplicemente il vettore A messo per riga;

in generale la matrice AT è la matrice le cui colonne sono le righe di A trasposte:

AT =(A1)T | (A2)T | · · · | (Ak)T

(9)

Definizione (Matrice reale simmetrica)

Data la matrice A ∈ MR(k, n), essa è detta essere una matrice reale simmetricase:

A = AT

(10)

Algoritmo - Calcolo del determinante

Data la matrice quadrata A ∈ MR(n), il determinante della matrice A può essere calcolato nei modi seguenti a seconda del valore di n:

• n = 2:

A = a b c d

!

=⇒ det (A) = ad − bc

• n = 3 =⇒Regola di Sarrus :

A =

a b c d e f g h i

(11)

Algoritmo - Calcolo del determinante

|A| =

a b c a b

d e f d e

g h i g h = (aei+bfg+cdh) − (bdi +afh+ceg)

(12)

Algoritmo - Calcolo del determinante n ≥ 3 =⇒Teorema di Laplace:

per righe:

det (A) =

n

X

i =1

(−1)i +jaijdet A[i ,j]

per colonne:

det (A) =

n

X

j=1

(−1)i +jaijdet A[i ,j]

Esempio (Sviluppo del determinante lungo la prima colonna)

|A| =

a b c d e f g h i

= a

e f h i

− d

b c h i

+ g

b c e f

(13)

Calcolo del determinante

A ∈ MR(n) è una matrice triangolare (superiore, inferiore o diagonale):

det (A) =

n

Y

i =1

aij

Esempio (Determinante di una matrice triangolare)

|A| =

8 3 1 0 1 1 0 0 3

= 8 × 1 × 3 = 24

(14)

Osservazione (Una cosa utile...)

Per determinare qual è il segno che bisogna dare a ciascun coefficiente quando si calcola il determinante, cioè sapere per ogni coefficiente qual è il risultato di (−1)i +j, si può usare la seguente tabella (qui nel caso di una matrice 4 × 4):

"matrice dei segni" =

+ − + −

− + − +

+ − + −

− + − +

(15)

Teorema (Teorema di Binet)

Il determinante del prodotto di due matrici A, B ∈ MR(n) è dato dal prodotto dei determinanti:

det (AB) = det (A) det (B)

(16)

Definizione (Matrice invertibile)

Data le matrice A ∈ MR(n), essa è invertibile se esite la matrice A−1 tale che:

AA−1 = In, ovvero se:

det (A) 6= 0

Esistono due metodi principali per determinare l’inversa di una matrice invertibile.

(17)

Algoritmo - Metodo 1 Data la matrice A ∈ GL (n, R):

A =

a11 a12 · · · a1n a21 ... ··· a2n

... ... ... ...

an1 an2 · · · ann

si considera la base di Rn i cui vettori sono le colonne della matrice A:

BA =

a11 a21 ...

,

a12 a22 ...

, · · · ,

a1n a2n ...

(18)

Algoritmo - Metodo 1

Si determinano quindi le coordinate dei vettori della base canonica di Rn, BC = [e1, e2, . . . , en], rispetto alla base BA:

[e1]B

A =⇒

1 0...

0

= λ1

a11 a21

...

an1

+ · · · + λn

a1n a2n

...

ann

[e2]B

A =⇒

0 1...

0

= λ1

a11

a21 ...

an1

+ · · · + λn

a1n

a2n ...

ann

... ... ...

(19)

Algoritmo - Metodo 1

[en]B

A =⇒

0 0...

1

= λ1

a11

a21 ...

an1

+ · · · + λn

a1n

a2n ...

ann

La matrice A−1 è quindi la matrice che ha come colonne le coordinate dei vettori della base canonica di Rn rispetto alla base costituita dalle colonne di A, cioè BA:

A−1 =[e1]B

A, [e2]B

A, . . . , [en]B

A



(20)

Algoritmo - Metodo 2 (Formula di Cramer) La matrice A−1 è la matrice così definita:

A−1 = 1

det (A)(αij) dove:

αij = (−1)i +j · A[j,i ]

(21)

Osservazione (Inversa di una matrice 2 × 2)

Se A ∈ GL (2, R), allora la formula di Cramer dà il seguente risultato:

A−1 = 1 ad − bc

d −b

−c a

!

(22)

Definizione (Rango di una matrice)

Data la matrice A ∈ MR(k, n), il rango di A è la dimensione del sottospazio di Rk generato dalle colonne di A:

rg (A) = dimSpanA1, A2, . . . , An

In particolare si ha che:

rg (A) ≤ min (k, n)

Quindi vale quanto affermato nella seguente tabella:

(23)

Definizione (Rango di una matrice) Caso 1: n ≤ k : il rango massimo è n.

rg (A) = n ⇐⇒le colonne di A sono linearmente indipendenti (generano un sottospazio di Rk di dimensione n).

Caso 2: k ≤ n : il rango massimo è k.

rg (A) = k ⇐⇒le colonne di A sono un sistema di generatori di Rk. Caso 3: k = n : il rango massimo è n.

rg (A) = n ⇐⇒le colonne di A sono una base di Rn

(24)

Definizione (Sottomatrice, minore, orlato) Sia A una matrice di ordine k × n.

Una sottomatrice di A è una matrice A0 che è possibile ottenere cancellando righe e colonne di A.

Il determinante di ogni sottomatrice quadrata di A viene chiamato minore della matrice A.

Diremo che un minore ∆ è di ordine h se è il determinante di una sottomatrice h × h.

Data una sottomatrice A0 ⊂ A di ordine r, un orlato di A0 è una sottomatrice A” di ordine r + 1 tale che A0⊂ A” ⊂ A. Esistono due metodi per calcolare il rango: il primo viene usato nelle matrici le cui entrate sono numeri puri; il secondo viene usato quando si ha a che fare con matrici parametriche.

(25)

Algoritmo - Metodo 1 (Regola degli orlati di Kronecker)

Sia A una matrice di ordine k × n. Sia A0 una sottomatrice di A di ordine r con determinante non nullo. Se tutti gli orlati di A0 hanno determinante nullo allora rg (A) = r.

Utilizzando tale criterio possiamo calcolare il rango di una matrice A nel seguente modo:

1)Si fissa una sottomatrice A(1) di ordine 1 (ovvero un’entrata) non nulla.

2)Si considerano tutti gli orlati di tale sottomatrice. Se i corrispondenti minori sono tutti nulli si deduce che il rango di A è 1. Altrimenti si fissa un’orlato A(2) (quindi di dimensione 2 × 2) con determinante diverso da 0.

(26)

Algoritmo - Metodo 1 (Regola degli orlati di Kronecker)

3)Si considerano tutti gli orlati di A(2). Se i corrispondenti minori sono tutti nulli, si deduce che il rango di A è 2.

Altrimenti si fissa un orlato A(3) (quindi di dimensione 3 × 3 con determinante diverso da 0.

4)Si considerano tutti gli orlati di A(3). Se i corrispondenti minori sono tutti nulli si deduce che il rango di A è 3.

Altrimenti si fissa un orlato A(4) con determinante non nullo.

5)Si ripete ricorsivamente la procedura esposta sopra fino ad arrivare al calcolo del rango (vedi un esempio a pag. 229-230 del libro).

(27)

Algoritmo - Metodo 2 (per matrici parametriche) 1)Si prende la sottomatrice più grande possibile e se ne calcola il minore in funzione dei parametri contenuti nella matrice;

2)Si pone il minore calcolato uguale a 0 e si determina quindi per quali valori di h tale minore è nullo: per tutti i valori di h diversi da quelli trovati, si può affermare che il rango della matrice è massimo e pari al numero di righe e colonne della sottomatrice a cui il minore appartiene;

3)Per i valori di h che rendono nullo il minore precedentemente calcolato, si procede sostituendo tali valori all’interno della matrice, verificando quindi con il Metodo di Kronecker qual è il rango della matrice per ciascun valore di h sostituito nella matrice (vedi un esempio a pag. 231 del libro).

(28)

Osservazione (Numero di minori estraibili da una matrice) Il numero di minori di ordine p estraibili da una matrice di ordine k × n è:

n° minori = k p

! n p

!

=

 k!

p! (k − p)!

  n!

p! (n − p)!



(29)

Osservazione (Numero degli orlati di una matrice)

Sia A ∈ MR(k, n). Data una sottomatrice A0 ⊂ Adi ordine h < k, n, si possono costruire un numero di orlati pari a:

n° orlati di A0 = (k − h) (n − h)

(30)

Problema (Effettuare un cambiamento di base)

Dato uno spazio vettoriale V di dimensione n, consideriamo due basi distinte in V : B = {u1, . . . , un}, D = {w1, . . . , wn}.

Dato un vettore v ∈ V , vogliamo calcolare le sue coordinate rispetto alle due basi: [v]B e [v]D.

Supponendo di conoscere le coordinate dei vettori della base D rispetto alla base B , ∃ un modo per effettuare il cambio di coordinate nei due sensi:

(31)

Algoritmo - Da coordinate in D a coordinate in B Supponiamo di conoscere le coordinate del vettore v rispetto alla base D, cioè [v]D = (µ1, . . . , µn). allora si ha che:

[v ]B =

x1

x2 ...

xn

= µ1[w1]B+ µ2[w2]B+ · · · + µn[wn]B

Tale relazione può essere riscritta come:

[v ]B = A · [v ]D = ([w1]B | · · · | [wn]B) ·

µ1 µ2

...

µn

, (1)

dove la matrice A = M è detta matrice di cambiamento di

(32)

Algoritmo - Da coordinate in B a coordinate in D Dall’equazione (1) della slide precedente possiamo facilmente ricavare che le coordinate del vettore v rispetto alla base D sono date da:

[v ]D= A−1· [v]B,

dove la matrice A−1 è detta matrice di cambiamento di base da B a D.

Osservazione

Nel caso in cui invece di conoscere le coordinate dei vettori della base D rispetto alla base B accadesse l’opposto, ovvero nel caso in cui conoscessimo le coordinate dei vettori della base B rispetto alla base D, il discorso non cambia: basta solamente rileggere quanto precedentemente scritto invertendo B con D.

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