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RASSEGNA STAMPA 13-02-2018

1. ANSA Nadia Toffa, da Giorgia a Renzi l'affetto sul web. Oncologi plaudono il messaggio

2. ADN KRONOS «Nadia Toffa un esempio positivo per tutti i pazienti malati di cancro»

3. GIORNO - CARLINO – NAZIONE 5 domande all'oncologa «Non esistono cure alternative alla chemio»

4. REPUBBLICA Il cancro è un baro, ma noi lo freghiamo 5. ANSA Tumori: il placebo aiuta a sentirsi meno stanchi

6. REPUBBLICA.IT Nanorobot fatti di Dna riescono ad affamare 4 tipi di tumore nei topi 7. QUOTIDIANO SANITÀ’ Più le società sono ricche maggiore è l’incidenza dei tumori 8. QUOTIDIANO SANITA’ OMS: Malattie cardiovascolari, cancro e diabete: senza attività

fisica rischio di morte aumenta del 20-30%

9. ANSA Psiconcologia fondamentale ma assistenza trascurata da Ssn 10. AVVENIRE Terapia genica, aperta la via al «miracolo»

11. REPUBBLICA Farmaci troppo costosi? Facciamo meno esami inutili 12. GIORNALE I nuovi farmaci salvavita possono salvare i conti

13. STAMPA Influenza, colera e meningite Le minacce alla salute pubblica 14. REPUBBLICA L'ora di sport non basta: meglio giocare

15. MATTINO L'Oms: l'81 % degli adolescenti fa poco sport

16. LIBERO QUOTIDIANO Un milione di genitori irresponsabili Un bimbo su dieci non è vaccinato

17. GIORNO Ema, scende in campo la Regione

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09-02-2018

www.ansa.it/

Nadia Toffa, da Giorgia a Renzi l'affetto sul web. Oncologi plaudono il messaggio

La piccola Gabriella, non ti preoccupare per capelli ricrescono

Tutti Con Nadia Toffa. Da artisti come Giorgia e Noemi, passando per

Chiara Galliazzo, fino a Matteo Renzi, ad Elena Santarelli che ha commossa il web: Mio Figlio "è proprio così Nadia…lo ripeto a tutti che non è un malato, lui è un piccolo guerriero", per condividere il messaggio lanciato ieri sera dalla conduttrice de "Le Iene", che ha confessato di aver avuto il cancro. Un messaggio coraggioso e corretto apprezzato anche dal mondo della scienza, con gli oncologi che apprezzano le parole della Toffa che ha detto con

chiarezza che le cure mediche funzionano, radio e chemio, quelle a cui si e'

sottoposta.

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"Non trattateci da malati, siamo dei guerrieri - aveva detto Toffa -. Guerrieri.

Chi combatte il cancro è un figo pazzesco". Parole di incoraggiamento e forza quelle di Toffa, che ha ricevuto la solidarietà anche di tanta gente

comune come di politici, vip, e gente dello spettacolo a partire dal giornalista Alessandro Milan che un anno fa ha perso la moglie Francesca autrice del memoir Wondy - ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro.

"Brava Nadia!". "Hai avuto il coraggio di condividere con il pubblico questo passaggio della tua vita. Non è stato facile, immagino, bisogna essere una guerriera e una gran figa, come giustamente ti sei definita", scrive Milan su RollingStone Italia. E racconta la sua idea sull'importanza di condividere.

Nadia Toffa ha sorpreso anche Pif con cui ha condotto il programma nel 2016. Pif ha voluto esprimerle la sua vicinanza: "Sono molto orgoglioso di conoscerti, vorrei avere un quarto del coraggio che hai tu e ti voglio molto molto bene". Parole semplici, piene d'affetto che Pif ha affidato ad un post su Facebook.

"Ciò che ha fatto ieri Nadia Toffa parlando in TV della sua vita e della sua battaglia con una forza da leone - scrive Renzi - merita solo un abbraccio gigantesco da parte di tutti noi. Per una volta non ci sono divisioni politiche, religiose, culturali: non c'è spazio per chi odia, per chi fa polemica. C'è solo l'umanità di una giovane donna che ha fatto una cosa grandiosa. Tutti noi abbiamo qualcuno, in famiglia o tra gli amici, che sa cosa significhi la chemio e lottare contro il tumore. E per questo sa quanto sia importante ciò che

Nadia ha fatto. Per i malati, certo. Ma anche per tutti gli altri. Una bellissima lezione di coraggio. Eccezionale guerriera - scrive Giorgia su Twitter.

E Monica Leofreddi: non è un brutto male, non è un male incurabile, si chiama cancro, colpisce troppe persone, ma la ricerca fa passi da gigante".

"Grande Nadia. Mi sono Commossa" twitta Noemi con tre cuoricini.

E poi la piccola Gabriella che risponde a Nadia Toffa - ieri la conduttrice aveva citato la piccola come esempio (mi sono detta in quei momenti duri:

se ce la fa uno scricciolo come lei, perchè non ce la posso fare io). In un videomessaggio inviato dalla sua mamma a Toffa la bambina replica: "Nadia non ti preoccupare per i capelli che poi crescono più forti di prima, ti

aspettiamo presto a Taranto".

Ogni giorno mille italiani scoprono di avere un tumore: "oltre la metà di

questi sopravvivrà alla malattia e ciò grazie alla chirurgia, alla chemioterapia e alla radioterapia, che continuano a rappresentare il baluardo delle cure anticancro". La presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Stefania Gori, rilancia l'invito a diffidare delle fake news e delle

notizie 'miracolose' sulla cura dei tumori, appoggiando il messaggio lanciato dalla conduttrice de Le Iene Nadia Toffa che, rivelando di aver avuto un cancro, ha invitato a considerare le cure 'tradizionali' come le uniche

affidabili ed ha affermato che "non c'è altro che possa curarti che non siano

la chemio e la radio".

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"Chi scopre di avere un cancro - afferma Gori - non deve farsi prendere dalla paura ma affidarsi subito ad uno dei 300 centri oncologici in Italia, dove si riceveranno trattamenti sicuri la cui efficacia è provata scientificamente: si tratta di chirurgia, chemio e radio, che sono i pilastri della cura contro il cancro, cui oggi si aggiungono le terapia a bersaglio molecolare e

l'immunoterapia per alcuni tipi di tumore". Oggi, però, avverte, "il pericolo è legato soprattutto alle false illusioni che spesso vengono 'vendute' sulla rete da ciarlatani che giocano sulla disperazione dei malati: si dà l'illusione di cure alternative veloci e miracolose che in realtà non esistono". Da qui, sottolinea Gori, "l'importanza del messaggio di Nadia Toffa sull'importanza delle cure 'standard' contro i tumori e contro le fake news". Importante,

aggiunge, "è anche l'esempio che Nadia, così come altri personaggi noti, ha dato parlando della malattia che l'ha colpita. E' un 'outing' che aiuta a

sensibilizzare l'opinione pubblica". Altra paura da sfatare, afferma Gori, è poi quella relativa proprio alla chemio: l'87% degli italiani sa cosa sia ma al 68%

fa ancora paura e il 78% ignora che oggi la chemioterapia è più 'dolce' rispetto al passato, più efficace e meno tossica. Oggi, conclude Gori,

"possiamo infatti ridurre e gestire molto bene effetti collaterali come nausea e vomito e sono disponibili anche terapie che non provocano o riducono la caduta dei capelli".

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12-02-2018

Lettori 80.400

http://www.adnkronos.com

«Nadia Toffa un esempio positivo per tutti i pazienti malati di cancro»

«Sicuramente un atteggiamento positivo e da 'guerrierà, come lei stessa ha

definito i malati di cancro, aiuta ad affrontare la malattia e le sue problematiche in maniera più propositiva, senza sentirsi succube di qualcosa che spaventa anche solo a sentirla nominare. Nadia Toffa è un esempio per tutti i nostri pazienti e per i nuovi pazienti: ricordiamo che in Italia vengono fatte 1.000 diagnosi di tumore ogni giorno».

A dirlo all'AdnKronos Salute è Stefania Gori, presidente dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom), commentando l'«outing' della presentatrice de 'Le Ienè, che ieri ha raccontato in tv di avere un cancro e di essersi sottoposta negli ultimi due mesi a chemio e radioterapia dopo un intervento chirurgico». Possiamo

ottenere buoni risultati per molte forme di tumore - evidenzia l'esperta - utilizzando

la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia, che sono i trattamenti che per

decenni sono stati il fondamento della terapia del cancro e che in parecchie

occasione vengono ancora offerti con successo». «In Italia - sottolinea Gori -

abbiamo comunque circa 300 centri oncologici specializzati che propongono

anche terapie a bersaglio molecolare, o l'immunoterapia. Tutto dipende dalla

singola malattia del singolo paziente. L'importante, come ha sottolineato anche

Nadia Toffa, è affidarsi a uno di questi centri che offrono terapie basate sulle

evidenze scientifiche, e non a trattamenti alternativi».

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IMMUNONCOLOGIA

(8)

IMMUNONCOLOGIA

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12-02-2018

LETTORI 137.040

http://www.ansa.it

Tumori: il placebo aiuta a sentirsi meno stanchi

Studio Usa su chi ha superato il cancro

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Superare un tumore prova il fisico e porta fatica. E' stato dimostrato come in questo caso il farmaco placebo può contribuire a migliorare l'animo del paziente. A fare questa scoperta solo stati i ricercatori dell'Università dell'Alabama a Birmingham e dell'Harvard Medical School in un lavoro pubblicato su Nature Scientific Reports. I sopravvissuti al cancro che consapevolmente hanno preso pillole placebo hanno migliorato del 29% un grave senso di stanchezza, da loro definito il sintomo più angosciante, ancora più di nausea e dolore. La pillola placebo somministrata altro non è stata che cellulosa senza principio attivo. Sono state coinvolte nella ricerca 74 persone che hanno riferito un moderato o un grave affaticamento dopo il superamento del cancro. Tutti hanno preso due placebo per due volte al giorno per tre settimane. Dopo questo periodo a un gruppo è stata offerta la possibilità di continuare ad assumerle mentre all'altro sono state interrotte.

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12-02-2017

Lettori 291.389

http://www.repubblica.it/

Nanorobot fatti di Dna riescono ad affamare 4 tipi di tumore nei topi

I test condotti sui roditori - nei quali sono state riprodotte forme umane dei tumori di seno, ovaie, polmoni e pelle - sono stati promettenti: hanno annientano il cancro per fame

ROMA - Hanno viaggiato nell'organismo dei dei topi e ucciso i tumori per fame, chiudendo i vasi sanguigni che li nutrono: è quanto hanno fatto i nanorobot ottenuti ripiegando frammenti di Dna come origami. Positivi i test condotti sui roditori, nei quali sono state riprodotte le forme umane dei tumori di seno, ovaie, polmoni e pelle. Pubblicata sulla rivista Nature Biotechnology, la ricerca è stata condotta in Cina, nel Centro nazionale per le nanoscienze (Ncnst).

"Abbiamo sviluppato il primo sistema robotico fatto di Dna e completamente autonomo, programmato per una terapia anticancro", ha detto uno degli autori dello studio, Hao Yan, dell'Università dell'Arizona. Mille volte più piccoli di un capello, i nanorobot fatti di Dna sono stati equipaggiati con un enzima che funziona come un'arma letale contro i tumori perché chiude loro i vasi sanguigni. I test sui topi hanno inoltre dimostrato che la tecnica non ha effetti collaterali.

I nanorobot sono foglietti di Dna delle dimensioni di 90 per 60 milionesimi di millimetro (nanometri), ripiegati su se stessi. Su di essi viene attaccato l'enzima trombina, che induce la formazione di coaguli che chiudono i vasi sanguini del tumore. Così confezionati, i nanorobot sono stati iniettati nei topi, hanno viaggiato nel sangue e hanno 'riconosciuto' le cellule tumorali grazie a una molecola che si lega soltanto a queste. Arrivati a destinazione, i nanorobot hanno liberato l'enzima nel tumore come un cavallo di Troia.

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13/2/2018 Più le società sono ricche maggiore è l’incidenza dei tumori

http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=58896 1/1

quotidianosanità.it

Lunedì 12 FEBBRAIO 2018

Più le società sono ricche maggiore è l’incidenza dei tumori

Una ricerca dell’Università di Pisa pubblicata sulla rivista Ecological Economics ha analizzato il collegamento tra Prodotto interno lordo e aumento dei casi di tumore in 122 Paesi del mondo. Che l’inquinamento ambientale giochi un ruolo non

secondario secondo i ricercatori è visibile ad esempio nel caso dei tumori al polmone, in crescita anche se nei paesi più ricchi il numero dei fumatori è in diminuzione.

Crescita economica e nuovi casi di tumori crescono di pari passo, a mostrarlo è una ricerca condotta

all’Università di Pisa su 122 Paesi nel mondo, Italia compresa. Lo studio firmato da Tommaso Luzzati , Angela Parenti e Tommaso Rughi del dipartimento di Economia e Management è stato pubblicato sulla rivista Ecological Economics e, oltre a rilevare il fenomeno, cerca anche di analizzare le cause della cosiddetta

“epidemia di cancro” che colpisce moltissimi paesi, soprattutto sviluppati.

Per farlo i tre economisti sono partiti dai dati provenienti dal database Globocan, un progetto dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità. L’analisi ha quindi riguardato 122 paesi, ovvero circa il 90% della popolazione mondiale, e le otto tipologie di tumori più diffuse (polmone, seno, colon-retto, prostata, stomaco, fegato, cervice uterina, esofago).

“Secondo un’idea abbastanza diffusa - spiega Tommaso Luzzati - l’aumento dei casi di tumore nei paesi più ricchi sarebbe una “buona notizia” perché si legherebbe sia ad una migliore capacità di diagnosi e, quindi efficienza dei sistemi sanitari, sia all’allungamento della vita che “consentirebbe” alle persone di ammalarsi di cancro anziché morire prima per altre cause”.

Lo scopo principale della ricerca è stato quindi quello di valutare fino a che punto questa idea sia fondata. “Gli esiti - afferma Luzzati - mostrano che l’incremento dei nuovi casi di cancro non può essere spiegato solo dalla maggiore aspettativa di vita, da statistiche migliori e da peculiarità regionali: piuttosto, un ruolo significativo deve essere attribuito al degrado ambientale e agli stili di vita, anche se purtroppo la nostra analisi empirica non è in grado di distinguere fra i due”.

Dunque stili di vita e qualità ambientale associati alla crescita economica hanno un ruolo fondamentale che si manifesta anche a livello molto aggregato, cioè, quando si va a studiare la relazione tra incidenza tumorale e Prodotto Interno Lordo pro capite, anche se non è facile stabilire il peso relativo di ciascuno dei due fattori. Ma che l’inquinamento ambientale giochi un ruolo non secondario secondo i ricercatori è visibile ad esempio nel caso dei tumori al polmone, in crescita anche se nei paesi più ricchi il numero dei fumatori è in diminuzione.

“Il messaggio politico che possiamo trarre dal nostro lavoro – conclude Luzzati - è che solo prendendo coscienza degli effetti negativi dello sviluppo economico saremo anche in grado di attuare politiche per affrontarli”. La ricerca, per la sua originalità e per le sue implicazioni, ha suscitato interesse nella comunità scientifica, tra cui anche quello della rivista Nature – Sustainability che la riassume nel numero del 9 febbraio 2018.

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12-02-2018

LETTORI 137.040

http://www.ansa.it

Psiconcologia fondamentale ma assistenza trascurata da Ssn

Domenico Nesci, tornano i corsi all'Universita' Cattolica

L'assistenza psicologica dei malati oncologici e dei loro familiari è fondamentale, un bisogno tanto sentito quanto trascurato dal Servizio Sanitario Nazionale.

Sabato 17 febbraio, a Roma, ricominciano i corsi di perfezionamento in Psiconcologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, aperti a psicologi, medici, infermieri, ed a tutti i laureati che si occupano di malati di tumore.

"Anche gli studenti universitari ed i volontari - spiega Domenico Nesci, ideatore dei corsi dal 1992 e psichiatra della Universita' Cattolica - possono iscriversi, come uditori, in quanto si tratta di percorsi esperienziali in cui si elaborano storie cliniche vere, vissute dai partecipanti, con l'aiuto di uno psicoanalista e di un gruppoanalista".

I corsi si inquadrano nelle attività della Scuola Internazionale di Psicoterapia nel Setting Istituzionale, danno punteggi riconosciuti nei concorsi pubblici ed hanno un costo estremamente ridotto, grazie al supporto di vari sponsors (AGOP, Komen Italia onlus) ed enti promotori. "Da sempre - continua l'esperto - sostengo che le testimonianze dei pazienti, come ad esempio il libro di Giacomo Perini 'Non siamo immuni' "La vita è meravigliosa", insegnano che il cancro è una malattia che ci coinvolge tutti, malati, familiari ed amici, operatori sanitari, e che una formazione continua ed esperienziale in Psiconcologia va data a tutti, se non si vuole che i curanti stessi finiscano in 'burnout'"

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