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ANALISI CHIMICA DELL'ACQUA MINERALE ESEGUITA DAL. Damiano Casanti. Digitized by Google

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(1)

ANALISI CHIMICA

DELL'ACQUA MINERALE

ESEGUITA DAL

Damiano Casanti

(2)

f ANALISI CHIMICA

DELL'ACQUA MINERALE TINTORI*

I

ESEGUITA

DAL

PROF.

DAMANO

GASANTI.

FIRENZE

TIPOGRAFIA NAZIONALE ITALIANA

1852.

r. •>

(3)
(4)

ANALISI CHIMICA

*

DELL' ACQUA MINERALE TINTORINI

ESEGUITA

DAL PROF. DAMIANO GASANTI.

FIRENZE

TIPOGRAFIA NAZIONALE ITALIANA

1852.

Digitizedby

G

(5)
(6)

ANALISI CHIMICA

DELL'AI» MI. Ufi TINTORIE

1/

Acqua

Minerale,dicui imprendiamoa farconoscere la

composizionechimica; è daaggiungersiallealtremolte chehanno scaturigine nel piano dei BagnidiMontecatinidiVal diNievole.

La

sua sorgente si trova lungo la vìa cheè detta del Sahero, e poco è distante dallapollaMartinelli:il

nome

cheportadi

Acqua

Tintorini deriva da quello del suoproprietario.

M*i*opi*lctw flwlclic

L

a

Acqua

Tintorini è limpida, ed ha

un

sapor salso ten- dente un pocoall'amaro.

Non

svolge odore alcuno

nemmeno

quando sifacciasog- giornare per lungo tempo in vasi chiusi che in vasi aperti.

La

sua temperaturapoco si discosta da quella dell'aria atmosferica.

A

13° R. il suopeso specificoè espresso da 1,0118.

Analisi qualitativa.

Ricerca delle sostantegassose.

6°Sbattuta fortemente in

un

cilindro di cristallo rende li- bere alcune bollicenegassose, le quali però

non

sonoinmaggior

(7)

«

\

copia di quello che si distaccano dall'acqua

comune

se sia sot- toposta al

medesimo

trattamento.

Il gas che se ne sprigiona non volta al bruno la carta preparata eoo acetato di piombo,enonoffusca Io splendore

me-

tallico di una laminella di argento.

8° Raccolti per

mezzo

del bagno pneumatico ifluidigassosi diesi svolgono da quest'acqua mentre è in bollore, etrattenuti per qualche tempoincontattodellapotassacaustica,sitrova,che solo una parte di essi resta assorbitadall'alcali. La porzionere- sidua subisceanche nuovo decrementodi volumeper lapresenza del fosforo;

ma nemmeno

in questo caso ilgas spariscenella to- talità. I fluidi aeriformi esaminati rispondono conseguentemente nel

modo

istcsso di un miscuglio gassoso, che sia costituito da acido carbonico, da ossigene e da azoto.

Ricercadegli Acidiedegli Alogeni.

*

9° La carta di laccamuffa tenuta a contattodell'acqua Tin- torini non vi mostra presenza di acidi liberi.

10° Pur nonostante I'acqua di calce portandovi un leggero intorbidamento, che si dilegua tanto per I'agitazione del liquido quanto per l'aggiunta al medesimo di nuova acqua minerale, conduce ad ammettervi l'esistenza dell'acido carbonicolibero.

11° L'aggiunta di poche gocce di acido cloroidrico ècausa dellosvolgimentodi alcunebollicene gassose,lequalidanno prova di acidocarbonico in combinazionesalina.

12° I resultati ottenuti per i trattamenti descrìtti ai para- grati10°e 11°ricevonoconferma daquellochesipresentaquando

si fa bollire Pacqua in discorso in

un

matracciomunitodi tubo doppiamente ricurvo, che guidi i fluidiaeriformi che sprigio- nano entro un cilindro pieno di acqua di calce. Così operando

la soluzione alcalina s'intorbida per effetto del gas che/gorgoglia per essa,

come

s' intorbida I'acqua del matraccio in proporzione del gas che nel bollire abbandona; e intanto sia il precipitato generatosi nell'acqua di calce, sia quello depositatosi dall'acqua minerale durante il bollore si scioglie con viva effervescenza,ap- penache separatodalliquido dalqualeprovennesia messoincon-

tattodelT acidocloro-idrico. . .

(8)

o

13o 11 cloruro di bario affuso ncll'acqua Tintorini previa- menteacidulataconacido azotico, vi induceda prima intorbida- mento,poi unprecipitatobianco polverulento,che indica presenza di acido solforico o di solfali.

14° Tanto la soluzione d'indaco, quanto il solfato ferroso precedutodall'acido solforicopuro,nonvi indicanol'esistenzadel- l'acidoazoticoodegli azotati.

Agendo

conglistessimezziesplorativi sulle acque madri ottenute per la evaporazione di un nasco di acquaminerale,iresultatirestanopursempreintieramentenegativi.

15° Acidulata con acido azotico ed evaporata fino allascom- parsa di tutto il liquido, lascia

un

residuosalino,cheripreso con acqua non si scioglie nella totalità. Restaindisciolta una materia bianca e polverulenta,che essendo suscettibile di combinarsi con

la potassa caustica e di formare con essa

un

composto solubile, puòessere qualilicata per acido silicico.

16° L'acetato di piombo induce Dell'acqua di che si tratta un abbondante precipitalobianco, il quale mentre escludel'acido solfoidrico,

come

già era slato esclusodaitrattamenti descrittial

§

7, mostra ad un tempo I'assenza dei solfuri solubili.

17° Acidulata con acido azotico precipita abbondantemente in tiocebi voluminosi per l'allusione dell'azotato d'argento. Il

precipitalo è bianco nell'alto in cui si forma; sotto l'influenza della luce acquistauncolor violetto,e messoincoutatlo dell'am- moniaca si scioglie nella totalità.

È dunque

evidente la presenza del cloro o dei cloruri.

18° L'acido azoticononscevro da vapori nitrosinonannun- zia presenza d'iodio nell'acqua minerale previamente preparata con gelatina d'amido. Se però siconcentraun fiasco diquest'ac- qua fino a ridurla a mezza libbra circa, e si tratta il liquido così condensalo colmetododelCantù, allora si manifestanoabba- stanza distinte ledue zone,1'una di color giallo topazio, l'altra di color violetto, dellequali la prima indicalapresenza delbro-

mo

ela seconda quella dell'iodio.

19o Neil'acqua inesame esistonoconseguentementegliacidi carbonico, solforico e silicico,e fra gli alogeni vi figurano non

tanto il cloro, quanto anche l'iodio ed il bromo.

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(9)

I

6

Ricercadelle Basi.

200L'AcquaTinLori

m

non cambiailcolore dellacartadicur-

cuma

nè quello dei petali di malva,

nemmeno

quando siconduca per evaporazioneacircaun sesto delsuo primitivo volume;

man-

cano dunque inessa gli alcali liberi,non che i carbonati a base di potassa e di soda.

21° Se nel!'acqua in prima acidulata con acido cloroidrico, poi trattatacon

ammoniaca

Ineccesso,siaffondedell'ossalatoara- monico io soluzioneacquosa, questo virende manifesta la calce, portandonel liquido un precipitato bianco polverulento, che ri- fiuta di sciogliersi nell'acido ossalico, mentre si discioglie per intiero in quellocloroidrico.

22° Separato col Altro l'ossalalo di calce formatosi al sag- gio sopra descritto(§21), ed aggiunta al liquidofiltratounaso- luzione acquosa di fosfato di soda, comparisceun inalbamento e quindi

un

precipitalo in fiocchetti bianchi e minuti,che provano la presenza della magnesia.

23° Affondendo nell'acqua dì che ci occupiamo dell'ammo- niaca in eccesso,si genera in essaun forte turbamento,al quale tien dietro un precipitalo in fiocchi bianchi e voluminosi. Sepa- rali questi per mezzo del filtro, se si fanno bollire in una solu- zione di potassa caustica, e quindi di bel nuovo si filtra, siot- tiene

un

liquido, il quale messo che sia a contatto con una soluzione di cloruro ammonico, mista a piccola quantità di

am-

moniaca, in capo a qualche tempo s'intorbida, e depone alcuni fiocchetti bianchi, i quali danno prova che nell'acqua sottoposta all'esperienzaesistono leggerissime tracce diallumina.

24° Tanto il ferro-cianuroquanto ilsolfo-cianurodipotassio

non

svelano nell'acqua dichecioccupiamolapresenzadicomposti salini a baseodaradicale diferro. Seperò siagisceconi mede- simi reattivi sulla soluzionecloroidrica dei saliche addivengono insolubili quando l'acqua sia mantenuta per qualche tempo io bollore, allora la esistenza dei composti ferrici addiviene palese per la colorazione in bleu e per quella in rosso-sangue, che si manifestano l'una col primo e l'altra col secondo dei due indi- cali mezzi di esplorazione.

25°

Onde

andare in cerca degli alcali potassa e soda sono

(10)

_

7

stati tolti dall'acquain esperimento gliossidi di calcio, di

magne-

sio, d'alluminio edi ferro,non chegliacidisolforico e carbonico, precipitandoli mediante l'acqua di barite. L'eccesso di questa fu poi eliminato col carbonato, ammonico; e separalo col filtro il precipitatoformatosi, fu evaporato il liquido

Ano

a secchezza, fu calcinato il residuo fino alla scomparsadi tutti i sali

ammo-

niacali, e per ultimo la massa calcinata fu ripresa con piccola quantità di acqua. La soluzione così ottenuta:

a)trattala con

un

eccessodicloruro platinico,equindi eva- porata al calor del bagno-maria fino a secchezza, lasciava

un

re- siduo, il quale non si scioglieva completamente nell'alcoola 33 gradi dell'Ari di B. La materiacherestavaindiscioltaerain for-

ma

di una minuta polverecristallina dicolorgiallo-rancio,e poi- chétriturata incontattodeltacalce causticanon dava svolgimento di gas ammoniaco,così non polevasi a

meno

di qualificarla per cloruroplatinico-potassico.

b) Se poi in altra porzione del liquido suddetto si all'onda- vano alcunegocce di antiraoniatodi potassa,si palesava un ab- bondante intorbidamento, e quindiunprecipitato bianco polveru- lento, il quale era in favore della esistenza della soda.

26° Laondesipuòconcludereche lebasicontenute nell'acqua Tintorini sono la calce, la magnesia, gli ossidi di potassio e di sodio,ed anche quelli di alluminio e di ferro;

ma

questi due ultimi vi appariscono in quantità tenuissima.

Esperienzeistituitesull'acquabollita.

27° L'Acqua Tiotorini mantenuta per un' ora in bollore col- l'avvertenza di rimpiazzare di tanto in

Unto

con acqua distil- lata quella che si disperde allo slato di vapore, si fa torbida per alcuni sali, che durante 1'ebollizione divengono insolubili.

Questi separati col filtro dal liquidobollilo e trattati con acido cloroidrico debole, si sciolgono con viva cITcrvescenza, e lasolu- zione che ne resulta saturata inprima con

ammoniaca

e saggiata di poiconossalato

ammonico

e quindicon fosfato di soda,mostra distintamentela presenza dellacalce e della magnesia.

D'altra parte questi istessi trattamenti svelano queste due medesime basi ancora nell'acqua bollita.

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(11)

s

Di qui ne derivachenell'acquaTintorini lebasi calcee

ma-

gnesia si trovano combinale in due modi diversi: evidenlerocnU»

essestanno unite per una parte coll'acidocarbonicoallo stalo di carbonati acidi solubili; per una rimanente porzione però vi ap- pariscono combinalein altra guisa,e probabilmente vi esiste nello stalo di solfato la calce, ed in quello di cloruro il magnesio.

Ricercadelle sostanze dinaturaorganica.

28° Evaporando PacquaTintorini fino a secchezzaeda

mo-

derato calore, il residuo che resta non mostra di contenere

ma-

terie di natura organica; essendoché quando si riscaldi in un tubo di vetro chiuso in un estremo, mantiene inalterata la pri- mitiva bianchezza, e non svolge durante il riscaldamentotraccia alcuna di vapori ammoniacali, ne di vapori empircumatici.

29° Resultatiegualmente negativi rispetto alla presenza delle materie organiche si ottengono ancora quando si traili l'acqua mineralecon il clorurod'oro, colle indicazioni suggerite dal

Du-

pasquier; poiché se aggiunto all'acqua il reattivo,si mantenga in bollore per qualche tempo, non comparisce nel liquido il color violetto che suole manifestarsi per effetto di oro ridotto, ogni qualvolta siano presenti dei materiali di natura organica.

Anali»! quantitativa.

Determinazionedellesostanze gassose.

30° Dall'acqua in esame sono siali espulsi medianle il ca- lore i fluidi gassosi ossigeno, azoto, ed acido carbonico e, rac- colti sul baguo pneumatico, èsiala determinala la quantità di quelli che non restavano assorbitidalla potassacaustica.

Il resultalo della esperienzaha mostrato che in una libbra d'acqua stanno

Ossigenoj 0,,0 . . n

Azoto 1 c

' °' 10 Peso S

ram

°»07G

valutati alla temperatura di 0°, ed allapressionebarometrica di 0m,76.

heterminazionedellemateriefisse.

31°Evaporandofinoallascomparsadiluttoilliquidogr.6912

(12)

diacquaTintorioi, restaunresiduo salino, di cui il peso è espresso da grani 105,75,pari a

9

4 e gr. 9,\Perquesta determinazione l'acqua è stata evaporata alla temperatura di 97° in 98° C. e il

peso del residuo è slato fissatosolamentequando non andavapiù incontro adecrementopereffettodellatemperatura sopra indicata.

32° Le esperienze dirette a valutare i componenti elettro- negativi ed elettro-positivi dei vari compostisalinicontenutinel- l'acqua inesame,sono state eseguite su diverse porzioni dell'ac- qua medesima, procurandoperòchetutteavessero un istessopeso, esegnatamente quello di grani 6912.

33" La prima porzione tu destinala alla determinazione del cloro.

A

tal flne acidulata l'acqua conacido azotico, fu condotto l'alogenoricordatoallo stato di cloruro mediante il nitralo d'ar- gento. Il cloruro così ottenuto, lavato per più voltecon acqua pura, asciugalo c fuso, pesava grani 208,60, corrispondenti a grani 51,46 di cloro.

34"

Da una

seconda porzione di acqua,dopo di averla aci- dulata con acido acetico, fu tolto l'acidosolforicopermezzo del cloruro di bario. Il solfato di barilo ottenuto pesò grani 26,70, nei quali stanno grani 9,18 di acidosolforico.

35°

Ad

unaterzaporzionefuunitodel clorurodibarioforte- mente ammoniacalescioltonell'acqua.Ilprecipitatoformatosifurac- colto e lavatoaccuratamentesopra al filtro,ondeeliminare tutto

il cloruro di bario che era statoadopratoineccesso,eterminale lelava/ioni fu poi trattatocon acquaacidulataconacido cloridri- co, all'oggetto di sciogliere tutto il carbonatobarilieo, la quan-

tità del quale fu calcolata portando il bario contenuto nella so- luzionecloroidrica allo stato di solfatomediante ilsolfato di soda.

Il solfato di barite ottenutopesava grani4,54, e conteneva gra- ni 2,98 di barile, la quale richiede grani 1,72 di acido carboni- co per costituirsi in carbonato neutro. Quest' acido carbonico pertantoè quelloche esisteva in parte libero e in parte combi- nato nell'acqua sottoposta al trattamento qui sopra indicato, e corrispondein volume a c. c. 42,63.

36° In altraporzione destinata allavalutazione della potassa e della soda venne affuso prima del cloruro di bario, poi del- l'acqua di barite in eccesso. Istituiti quindi tutti gli altri tratta- menti descritti a § 25°, si ebbe per ultimoresultato un residuo

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(13)

10

salino, che era

un

poro miscuglio di cloruro sodico e potassico, e che pesava grani 83,55. Sciollo questo residuo in piccola quantità di acqua puraf aggiunsi al liquido salino

un

ec- cesso di cloruro di platino; evaporai fino a secco, valendo- mi della temperaturadel bagno-maria,e ripresi il residuo eoo alcool a 33

B

e. Il cloruro platinico potassico rimasto indisciollo erain peso grani4,18, checorrispondono a grani 0,81di potassa e a grani 1.29 di cloruro di potassio.Detraendo il peso di que- stoda quello complessivo dei due cloruri,ebbi nella differenza espressa dagrani 82,26 la quantitàdelclorurodi sodio,cheequi- vale a grani 43,83 di soda.

37° Finalmente

una

quinta porzionedi acqua venneriserbala alla determinazione dell'acido silicico, della calce e della

magne-

sia.

Fu

perciò acidulataconacido azotico,edevaporata fino alla scomparsa di tutto il liquido. Il residuo fu umettato con acido cloroidrico; poi venne ripreso con acqua distillata, e la siliceper questo trattamento rimastaindisciolta fu separatacol fillro. Que-

sta, calcinata e pesata, era nella quantità di grani 0,05.

38u Dal liquido filtrato,reso prima alcalinomediante I'

am-

moniaca, fu separala la calce con Vossalato ammonico. L* ossa- lato calcico ottenuto pesava grani 16,825. per

modo

che corri- spondeva a grani 6,50 di ossidodi calcio.

39°

La

magnesia fu precipitata dal liquido dacui era stala tolta lacalce (§ 38) econdottaallo slato di fosfato

ammonico-ma-

gnesiano per mezzo del fosfato di soda.Il saidoppio ottenutofu poiscaldato al rosso per ridurlo allo stalo di piro-fosfato di

ma-

gnesia, il quale pesò grani 4,035, corrispondenti a grani 1,48 di ossido di magnesio.

40° Alle valutazioni fin qui riportate sarebbe slato conve- niente 1'aggiungereancoraquella deiduealogeni

bromo

ediodio, nonché dell'allumina edell'ossido di ferro;

ma

poiché a deter- minare il peso di questi corpi sarebbe occorso di operare su delle quantità di acqua superiori d'assai a quelle che vennero poste a

mia

disposizione, cosi rapporto alle indagini relative a queste sostanze ebbi a limitarmi agli esperimenti già descrittiai

paragraG 18°, 23° e 24°, dai quali veniva dimostrato cheesse, per quanto in tenue quantità,pur nondimenofiguranofrai

com-

ponenti dell'acqua minerale di che ci occupiamo

(14)

11

41° Riepilogando ora iresultati dell'analisi quantitativa si trova, chei componenti elettro-negativi ed elettro-positivi delle varie combinazioni saline, dalle quali Vacqua Tintorini è mine- ralizzata, stanno io una libbra o in grani 6912 di essa acqua nelle quantità che seguono:

42° Prima peròdi procedere a riuniregli unicongì* altri i

materialiisolali per le esperienze qui sopradescrillconde ridurli incomposti salini,faceva d'uopo conoscere quanta fosselacalce

elamagnesia che si deponevanodall'acquadurantel'ebollizione, e nel tempo istesso in quale quantità queste due medesime basi restassero disciolte nell'acqua bollita.

43°Per il che ripetuta l'esperienza descritta a

§

27 sopra una libbra di acqua minerale, fu separatoil liquido bollito dal precipitato formatosi, e fu quindi valutatalacalce e la magnesia che facevano parte tanto dell'uno quanto dell'altro.

44° Operando sul liquido prima con l'ossalato ammoniaco, poi con il fosfato di soda, siccome venne fattoai paragrafi 38 e 39, ottenni nell'uà caso grani 14,40 di ossalato di calce, nel quale l'ossido calcico figura per grani 5, 56, e nell'altrograni 3,75di pirofosfato magnesico, corrispondenti a grani 1,37 di

ma-

gnesia libera.

45°

Agendo

dipoi sullasoluzionecloroidrica deisalidivenuti insolubili durante l'ebollizione con gli stessi reattivi che furono superiormente indicati ($ 44), ebbi perresultatograni 2,50dios- salato calcico, al qualeappartengono grani 0,97 di calco,e grani 0,23di pirofosfato magnesico, nel quale la magnesia sia nella quantitàdi grani 0.08.

Cloro

Acido Solforico .

Acido Carbonico .

Potassa . . . .

Soda Calce

Magnesia . . .

Acidosilicico. .

grani 51,46

» 9,18

» 1,72

» 0,81

» 43,83

» 6,50

» 1,48

» 0,05

grani 115,03

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(15)

12

46°

£

qui per conoscere se questi resultali erano esatti faci ricorso alla riprova che appresso

Calce trovata nell'acquaa

§

38 gr. 6f50 Trovata nel acqua bollita

§

44 . gr. 5,66

Diventata insolubile per la ebollizione

dell'acqua stessa

§

45.

...»

0,97

In lutto

....

» 6,53

Differenza, gr. 0,03

Magnesia trovata a

§

39 gr. 1,48

•» trovala nell'acqua bollila§ 44 gr. 1,37

» diventala insolubileperlaebolli-

zione

§

45 » 0,08

In tutto . . * 1,45

Differenza . . gr. 0,03

47° Considerando ora.che tantolacalcequanto la magnesia contenute nel precipitato formatosi durante l'ebollizione (§§ 27, 43e 44),le incontrammonell'acquanello stalo dicarbonaiisciolti peruneccessodi acido carbonico

Ile

12),potremofacilmente ricondurle mediante il calcolo iu quella istessa combinazione nella quale naluralmenle esistevano. Nel far ciò troveremo che grani 0,97di calce abbisognano di grani 1,50di acido carbonico per formaregrani 2,47 di carbonaio di calce bi-acido; etrovere-

mo

.del pari che grani 0,08diossidodi magnesio si riducono in grani 0,26 di carbonato magnesiaco egualmente bi-acido

me-

diante la loro unione con grani 0,18 dell'acido anzidetto. La quantità complessiva dell'acido carbonico occorso perla forma- zione di questi carbonati sarà dunque quella di grani 1,68; pei

il che se faremo sottrazione di questa cifra dai gr. 1,72 rappre- sentanti lutto r acido carbonico isolato dall'acqua minerale col trattamento descritto a

§

35,

avremo

nella differenza espressa da gr. 0,04 l'acidocarbonico che esisteva nell'acqua fuori di

com-

binazione salina: in volume esso equivale a c. c. 0,99.

48° Volendo poi combinare gli acidi elebasi rimastein so- luzione nell'acqua bollita secondo l'ordine delle loro respctlivc affinila,converrà di condurre i grani 5,56di calce 44) allo stato di solfalo. Resteranno così erogali grani 7,83 dell'acido

(16)

13

-

solforico isolalo a

§

34, e si avranno grani 13,39 di solfalo di calce.

49° Igrani 0,81diossidodipotassiosiunirannopurecon gra- ni 0,69 di acidosolforico, e daranno per prodotto grani 1,50di solfato potassico.

50° Per

modo

che detraendo dai gr. 9.18 di acido solforico isoiatodall'acqua analizzata

(§34) quello assegnaloalla calce, e quello pure erogato per la formazione del solfato potassico, in tutto gr. 8,52, non resteranno dell'acidoridettoaltrochégr.0,66, i quali posti incombinazione congr. 0,51 diossido di sodio pro- durranno gr.1,17 di solfato di soda.

51° In tal

modo

l'ossido di sodio valutalo a § 36 per gr. 43,83 si riduce a gr. 43,32 contenenti gr. 32,24 di so- dio.

Dando

a questo gr. 49,05 di cloro, si hanno gr. 81,29 di cloruro sodico-

52° Condotto

come

ora fu fattoilsodioallo stato dicloruro,

* ilcloro trovalo a § 33, diminuendodi gr.49,05,siriduceda gr.

51,46 a soli gr. 2,41; quantità che appena differisce da quella che è necessaria aridurre allo stato di clorurola magnesia tro- vala nell'acqua bollita. Siccome quellamagnesiapesavagr. 1,37, ilmagnesiofigura in essa pergr.0,84, econseguentementeilcloro necessario per condurloa cloruro èespressoinpesodagr.2,35:si

hanno

in lai guisa gr. 3,19 di cloruro magnesico.

53° In seguito delle valutazioni fatte si possono ora riepi- logare i resultati dell'analisi qualitativae quantitativa dell'acqua Tintorini iiccome appresso.

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(17)

TÀVOLA

cheiodicalaqualitàelaquantità delle nel!"aequaTintorinl.

SOSTANZE GASSOSE

« »

Ossigcne t

Azoto I

AcidoCarbonico libero . . .

MATERIEFISSE Carbonato acidodicalce .

Carbonato acidodiMagnesia .

Solfato di calce Solfalo ilipotassa

Solfatodisoda

...

Clorurodisodio

...

Cloruro dimagnesio . . . .

Acidosilicico Ioduri . . .

,

Bromuri . . i

Allumina . .

\

Ossidodiferro (

Totale. .

Acqua

in

£

1di«equain

£3

diacqua

a

gr.OH*

=

gr.«736

gr. 0,08 gr. 0,24

a 0,04 ». 0,12

» 2,47

a 0,26

» 13,39

» 1,50

» 1,17

» 81,29

» 3,19

» 0,05

» 7,41

a 0,78

» 40,17

» 4,50

» 3,51

» 243,87

a 9,57

» 0,15

»...

a . .

a 103,44 a 6808,56

a 310,32 a 20425,68

p. 0,01150 a 0,00575

»

»

» a a

» 0,35735 0,03760 I,93720 0,21705 0,16900 II,76070 0,46150 0,0072/)

a 14,96480

»985,03515 a 6912,00| a 20736,00 |a1000,00000

54°

E

volendo la composizione del residuo salino ottenuto perlaevaporazionedell'acqua,conforme fuindicaloa

§

31,allora

i resultali dell'analisisaranno quelli che si trovanoriuniti nella tavola che segue:

(18)

13

TAVOLA

Carbonatodicalce.

=

Carbonatodimagnesia

=

Solfalodicalce . .

=

Solfalodipotassa . ss Solfatodi soda . . ss Clorurodisodio. .

=

Cloruro di magnesio

=

Acidosilicico. . .

=

Ioduri

...

:...:)

una -

Ossidodiferro. . . (

Per

£

»di

acqua

=

gr.6Uti

Per

£

3di acqua

=

gr.ii)70 3

Perparli

1000

CaO,CO* . .

MgO.CO* . .

CaO,SOs-*-2HO KO,SOJ. . .

NaO,SOJ . .

NaCh

Ali;Ch . . .

SiO*

....

gr. 1,72

» 0,17

» 16,90

» 1,80

» 1,17

» 81,29

» 3,19

» 0,05

gr. 5,16

» 0,51

» 50,70

» 4,50

» 3,51

» 243,87

» 9,57

» 0,15

p.0,2488

» 0,0246

» 2,4451

» 0,2171

» 0,1690

»11,7607

» 0,4615

» 0,0072

gr.105,99 gr.317,07 p.15,3340

55°Se ora si stabilisce un confrontofralaquantitàcomples- siva dei sali di virtù purgativa contenuti nell'acqua Tinlorini e nelle acque della Torretta delle Tamerici della Martinelli, e del Tettuccio si trovano i rapporti cheappresso:

In

£

• di

Clorurodisodio.. .

Clorurodimagnesio.

Solfalodi.soda. . .

Solfalodipotassa. .

Solfatodimagnesia.

Carbonaiodimagnesia

Torretta Tinlorini Tamerici Martinelli

gr.57,38

» 2,02

» 3,36

» 0,00

» 2,52

» 2,84 Tettuccio

gr.91,23

» 2,78

» 1,64

» 0,00

« 3,08

» 0,08

gr.8l,29

» 3,19

» 1,17

» 1,50

* 0,00

» 0,17 gr.75,42

» 0,90

» 0,00

» 0,00

» 2,56

» 0,90

gr.24,17

» 1.00

» 1,00

0,00

» 2,00

» 0,30

| » 98,81 a 87,32 | » 79,78 » 68,12| » 28,47

50 Da

questo prospetto si può conseguentemente rilevare

che

l'acqua Tintorio! potrà essere amministrata in quelle stesse malattieper le quali sonostatericonosciuteefficacilealtreacque salino-purgative di Montecatini, e quelle in ispecie colle quali si trova messa in confrontonel quadrosoprapresentato.Delresto

a

questa medesima conclusione conducono ancora i documenti

che

vengono qui appresso riportali.

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(19)

IllustrissimoSig. Cav. Proposto

L'Acquadel Tintorini,che io hopiù voltesomministrataaimagati delleSaledella Clinica Medica, purga dolcementeamododi quella delTet- tuccio e delleTamerigi; Senon cheparmi unpocopiù efficace diquesta ul*

tima. Almeno adottenereunsimile effettomièsembrato occorrerneunadose unpoco minore. Ciò è quanto posso riferirlein adempimento dell'incarico avuto dall'I. e R. Collegio Medico;al quale VS. III.™*sicompiacerà di far conoscere queste mie dichiarazioni

*

Ho

Vonore di protestarmi Di VS. Illustrissima

Firenze 19Marzo 1852.

Devot.™ Servitore

MAURIZIO

BUFALIN1.

A

di18 Ottobre 1851.

Aoiinfrascritti mediciprimarjdell' I. eR. Arcispedale di S.M.

Nuovacertifichiamo di averenel nostro turno delprimo semestredell'anno presente amministrataa quegli infermi ed inferme, periquali convenivafar usodi un aequapurgativa,la cosìdelta,acquadelTintorini essendone stati incaricati dal R.CollegioMedico aproposizione dell'III.™Sig.Cav.Proposto

e f abbiamo trovata corrispondere benissimo allenostre indicazioni, ammi- slrata in quelledosiche converrebbero facendo usodell'acquadelleTamerici, per ilche ci siamo convinti chea questaèV acqua del Tintorini perfetta- mente analoga siperle sue virtù mediche,e si ancora perla dose checon- viene adoprare amministrandola.

Infede di che

IoDott.

CARLO CALAMANDREI

Medico primario. "' loDou.

CHERUBINO

CECCONI Medicoprimario.

i

i

(20)

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