• Non ci sono risultati.

CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Asia 2016

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Asia 2016"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Asia 2016 SCHEDA CINA - OVCI

Volontari richiesti : N 2

SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: PECHINO INTRODUZIONE

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

CINA

Per secoli la Cina è stata una civiltà che ha primeggiato nel campo delle arti e della scienza, subendo un arresto nel XX secolo, poiché subì carestie, sconfitte militari ed un’occupazione straniera. Due guerre civili fra nazionalisti e comunisti (1927-1937 e 1945-1949) e l'invasione giapponese (1937-1945) terminarono con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong il primo ottobre 1949. Durante la seconda metà del Novecento si affermò un sistema socialista autocratico ed una linea economica che inizialmente seguì il modello sovietico, caratterizzato dal tentativo di realizzare un’economia pianificata centralizzata. Successivamente si è tentato un percorso alternativo che ha portato al disastro: il piano economico e sociale messo in atto dalla Repubblica Popolare Cinese dal 1958 al 1960, si proponeva di mobilitare la vasta popolazione cinese per riformare rapidamente il Paese, trasformando il sistema economico, fino ad allora di tipo rurale, in un’economia moderna ed industrializzata. Questo programma si è rivelato tuttavia un disastro tale da condizionare la crescita economica del Paese per anni. Dal 1966 Mao Zedong, già estromesso de facto dagli incarichi dirigenziali del Partito Comunista Cinese, lanciò la cosiddetta Rivoluzione Culturale, volta a frenare l’ondata riformista promossa in seno al partito. Il periodo di caos che ne seguì si interruppe solo nel 1969. Dalla morte di Mao, Deng Xiaoping e i successivi leader si sono focalizzati su uno sviluppo economico più orientato al mercato, una scelta che ha portato il Paese a quadruplicare la produzione e a diventare una delle potenze mondiali: dagli anni ’70 sono state attuate una serie di riforme riguardanti la pianificazione dell’agricoltura collettiva, la graduale liberalizzazione dei prezzi, il decentramento fiscale, la maggior autonomia alle imprese statali, la rapida espansione di un settore non statale e l’apertura al commercio e agli investimenti esteri. Grazie a questi interventi il PIL è cresciuto di dieci volte a partire dal 1978 e, seppure a ritmi meno serrati, continua ad aumentare (nel 2014 il tasso di crescita del PIL è stato del 7,4%), anche se il reddito pro-capite è ancora medio-basso e l’11,8% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.

Dal punto di vista dello sviluppo umano, la Cina occupa il 91° posto nella classifica dell’UNDP con un indice di sviluppo umano pari a 0,719.

La Repubblica Popolare Cinese, nonostante le riforme e la conversione al libero mercato degli ultimi 15 anni, non ha introdotto alcuna libertà dal punto di vista politico. La situazione dei diritti umani nel Paese continua a subire numerose critiche da parte della maggior parte delle associazioni internazionali, che denunciano numerosi abusi. Il sistema legale è spesso criticato come arbitrario, corrotto e incapace di fornire la salvaguarda delle libertà e dei diritti fondamentali. La Cina è il paese al mondo per esempio in cui si eseguono più condanne a morte, che, secondo le stime di Amnesty International, ammontano migliaia ogni anno. Inoltre la pianificazione famigliare obbligatoria, misura introdotta dallo stesso Mao Zedong nel 1979 per contrastare la fortissima crescita demografica, continua a suscitare feroci critiche.

(2)

Nonostante la dimensione del PIL cinese, le spese dello Stato per l’istruzione si attestano solo al 2,3%. La Cina è dotata di un sistema d’istruzione nazionale che presenta al suo interno profonde differenze a seconda del livello di sviluppo economico e di appartenenza culturale. Esistono zone rurali più arretrate, che interessano circa il 25% della popolazione, regioni abitate da minoranze etniche alle quali è consentito lo studio della propria lingua e delle proprie tradizioni (ci sono oltre 55 etnie nel paese), ed esistono anche scuole normali e scuole di eccellenza, alle quali si accede attraverso una particolare selezione. Tutti i bambini hanno diritto allo studio per legge fino a 9 anni di scuola ma la mancanza di insegnanti, la debolezza delle infrastrutture e problemi di povertà non rendono realmente accessibile a tutti l’istruzione scolastica. Il livello di alfabetizzazione supera il 95% della popolazione (fonte Central Intelligence Agency) ma nelle aree rurali e periferiche del paese è molto più basso (soprattutto per le bambine).

Negli ultimi anni la Cina è stata protagonista di una rapida impennata del numero degli studenti (37 milioni di studenti stanno studiando in circa 2,400 università del paese) Questo sviluppo, sicuramente positivo, ha comportato gravi problemi come il declino della qualità accademica, la formazione di un sistema sbilanciato nel rapporto studente-insegnante, e la sfida aperta per le assunzioni. Inoltre, negli ultimi anni la Cina ha avuto una valanga di casi di corruzione nelle università più importanti, che sottolineano disfunzioni amministrative che stanno erodendo l'integrità di molti istituti di istruzione superiore.

Uno studio annuale dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali descrive il sistema sanitario del Paese come costosissimo ed incapace di assistere i più poveri. Le riforme governative degli ultimi 10 anni hanno infatti creato un sistema inefficiente e iniquo, i cui fondi sono sempre carenti. Il problema è maggiore nelle zone rurali, dove il 90% della popolazione può godere solo di pochi servizi essenziali gratuiti, mentre per i restanti deve pagare costi superiori alle esigue possibilità economiche familiari (dato molto significativo considerando che la popolazione che vive nelle zone rurali supera il 30%). In ogni caso, il 35% della popolazione non ha accesso ai servizi sanitari (fonte: Central Intelligence Agency) e il 2,8% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Gli ospedali sono sovraccarichi, i medici spesso sottopagati e in costante carenza d'organico (secondo l’OCSE, il governo dovrà trovare soluzione anche all’insufficiente preparazione dei medici). Inoltre, sono 2.718 i casi di malaria registrati nell’anno 2015.

Inoltre, l'inquinamento record del Paese rappresenta ormai un'emergenza sanitaria e sociale, che ha convinto il Governo a introdurre un set di politiche fiscali a tutela dell'ambiente, compresa un'imposta sull'emissione di anidride carbonica.

Infine, anche la libertà di stampa è limitata tanto che il Freedom of the press rankings (Rapporto 2015) colloca il Paese al 176° posto su scala mondiale, in una classifica di 197 Paesi.

DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG:

OVCI - L’Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale OVCI la Nostra Famiglia, è stato costituito nel 1982 a Ponte Lambro (CO) e riconosciuto dal Ministero Affari Esteri come “idoneo” ai sensi della L. 38/79 con D.M. 2/9/83 n. 2129, idoneità riconfermata ai sensi della Legge 49/87, con D.M. 14/9/1988 n. 4187.Ampliamento idoneità alla formazione in loco di cittadini di Paesi in via di Sviluppo, decreto del 30/8/1995.

L’Organismo realizza:

¾ progetti per favorire la formazione e l’autonomia dei cittadini dei Paesi in via di Sviluppo, con particolare attenzione al tema della disabilità

¾ iniziative in Italia per la sensibilizzazione sociale in merito ai problemi dei popoli del mondo.

OVCI è attualmente attivo con i suoi volontari, specializzati nel campo della salute di base, dell’educazione, formazione professionale e riabilitazione di soggetti con disabilità, in Sud Sudan, Sudan, Ecuador, Cina, Marocco e Brasile. Sul territorio italiano, l’Organismo si articola attraverso sedi territoriali - “gruppi di animazione OVCI”, referenti e soci. Attualmente, i gruppi di animazione OVCI, sono 8. Nel 1996 OVCI è stata invitata dall’Organizzazione non Governativa “Seimeizan”, con sede ad Heboura (Giappone) per contribuire, con personale esperto in riabilitazione, a un programma di formazione per Operatori impegnati nei Centri per Disabili gestiti dalla Croce Rossa Cinese, in collaborazione con la Federazione Cinese dei Disabili. Dopo diverse collaborazioni, nasce la richiesta da parte della Croce Rossa Cinese per il sostegno all’avvio delle attività del Centro di Riabilitazione di Fang Shan (nelle zone rurali della Municipalità di Pechino). Il Centro, completato dall’associazione Semeizan nel 1997, non aveva allora attivato i propri servizi in modo soddisfacente per la mancanza di personale qualificato e per un insufficiente meccanismo di accoglienza dell’utenza. L’intervento di OVCI si concretizza nella formazione del personale locale sulle tecniche riabilitative di minori e nel promuovere buone pratiche gestionali. Il modello riabilitativo proposto mira a porre il minore al centro del trattamento sanitario, senza la residenzialità, per rafforzare il legame familiare e contrastarne l’abbandono, così frequente in questa e altre parti del Paese (cosa di cui comincia a rendersi conto OVCI accogliendo presso il Centro bambini con disabilità - d’ora in avanti BCD - provenienti da orfanotrofi delle provincie limitrofe). Il Centro si è dimostrato un buon modello di intervento a favore dei BCD tanto da essere riprodotto, con buoni risultati, anche in altri luoghi del nord della Cina, da diverse Organizzazioni locali.

(3)

A seguito di un accordo, inizialmente triennale (2008-2010, rinnovato fino al 2015) con la Federazione Nazionale Cinese Dei Disabili - sede di Xicheng - si rende possibile l’implementazione di un nuovo progetto, che ha due obiettivi principali:

¾ Attivazione di un Servizio professionale per la valutazione delle abilità residue delle persone con disabilità e guida nella riabilitazione e prescrizione di ausili (Servizio di Valutazione e Guida), per la formulazione dei Piani Riabilitativi Individuali, attraverso accompagnamento, formazione e condivisione di buone pratiche gestionali con il personale locale. Il Servizio è stato inaugurato a luglio 2010.

¾ Miglioramento della risposta socio-educativa e riabilitativa di alcuni orfanotrofidi Pechino, di Tianjin e nelle provincie del Nord della Cina. La collaborazione si concretizza attraverso il lavoro diretto con i bambini per migliorare la loro qualità di vita; la formazione del personale degli orfanotrofi attraverso corsi strutturati, training on the job e monitoraggio; consulenza di carattere organizzativo/gestionale e strutturale (ristrutturazione o progettazione degli edifici); consulenza alle responsabili degli orfanotrofi e delle comunità per apportare innovazioni ai percorsi formativi delle giovani che lavoreranno nelle opere di carattere sociale; supporto a microprogetti (ristrutturazioni, borse di studio).

La presenza di OVCI in Cina è stata rafforzata dal punto di vista politico dal nuovo accordo firmato il 19 dicembre 2014 con le Autorità Municipali del Distretto di Xicheng della durata di 5 anni. A fine 2015 terminerà il progetto “Holistic and right base dapproach as poverty reduction strategy in China”

finanziato dall’Unione Europea, e iniziato nel 2012, con lo scopo di favorire la costituzione di una rete efficace di servizi locali, che valorizzino l’approccio olistico alla persona con disabilità, coinvolgendo le loro famiglie e la comunità locale partendo dalla valutazione delle capacità residue. Il progetto ha permesso di creare una ricca rete di collaborazioni sia nelle municipalità di Pechino, di Tianjin e nelle Province del Nord della Cina (Hebei, Shanxi, Shaanxi, Henan, Shandong).

Partner

Nella sede di Pechino (codice 76742) OVCI collabora con i seguenti partner:

¾ ASSOCIAZIONE “WOMENDE JIA YUAN - WJY”. Costituita da un gruppo di giovani con formazione in campo riabilitativo ed educativo che – consapevoli dell’importanza di fornire un servizio professionale a persone con disabilità e alle loro famiglie – ha deciso di costituire una squadra di lavoro, dopo anni di attività volontaria. Insieme ad OVCI gestisce il Centro di Valutazione e Guida di Pechino, inaugurato nel 2010. La mission a cui si ispira l’Associazione WJY è quella di lavorare per le persone con disabilità e le loro famiglie - con particolare attenzione ai bambini con disabilità - fornendo loro servizi individualizzati orientati a raggiungere il massimo livello possibile di autosufficienza e migliorare la propria qualità di vita. Tutto questo nella consapevolezza che la vera inclusione sociale delle persone con disabilità può essere raggiunta solo con un approccio integrato che promuove la collaborazione tra diverse Istituzioni – coinvolte in differenti livelli – e che per raggiungere questo obiettivo è necessario fornire un servizio multidisciplinare e professionale, oltre a saper dare risposte efficaci ai bisogni delle stesse persone con disabilità.

¾ BEIJING CHINA DOLLS CENTER FOR RARE DISORDERS . Associazione di diritto cinese riconosciuta a livello nazionale, che si occupa di osteogenesi imperfetta, particolarmente interessata al nostro approccio olistico alle persone con disabilità e partner attivo nella realizzazione del progetto finanziato dall’UE, “Holistic and right basedapproachaspovertyreductionstrategy in China”

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:

I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

(4)

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

¾ partecipare alla valutazione finale progettuale

Inoltre, per la sede di attuazione di seguito riportata, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:

¾ Si richiede al volontario di riferire al Responsabile di Progetto e al Rappresentate Paese in loco per ogni suo spostamento o comportamento, anche nel periodo di permesso, a garanzia del regolare svolgimento delle attività e del rispetto delle finalità dell’Ente

¾ Si richiede al volontario in servizio civile di mantenere un rapporto costante con il Responsabile del Servizio Civile presso la sede italiana

¾ Si richiede al volontario, se necessario, la disponibilità ad utilizzare una macchina intestata all’Organismo per la realizzazione delle attività progettuali

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

CINA

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico:

Il Paese è sostanzialmente stabile e sicuro. Si sono verificate recentemente delle situazioni che sono state presentate come atti terroristici dalle Autorità cinesi con la conseguente intensificazione delle misure di sicurezza (episodi di violenza che si sono verificati a Urumqi - Xinjiang).

La microcriminalità è in aumento e tocca anche gli stranieri, i quali sono soprattutto vittime di scippi e furti di passaporto.

Dopo 15 anni di presenza in Cina, possiamo dire che Pechino e le zone dove OVCI opera, sono zone estremamente sicure per gli stranieri. Gli episodi di furti e scippi sono concentranti nella città di Pechino, ma sono paragonabili a qualsiasi capitale occidentale, e a volte inferiori. Gli stessi locali ci tranquillizzano rispetto la questione sicurezza e si sono sempre posti come garanti per la nostra incolumità fisica.

Rischi sanitari:

In molte città cinesi, incluse Pechino e Tianjin, si registrano altissimi livelli di concentrazioni di polveri sottili particolarmente nocive in presenza di condizioni atmosferiche di alta pressione e mancanza di vento. Si raccomanda di prendere le precauzioni necessarie e ed esercitare la dovuta cautela nell’esporsi all’aperto.

A Pechino non sono richiesti vaccini particolari perché il livello di igiene è buono, anche se si consigliano i vaccini tipici del viaggiatore, tetano/difterite; epatite A; epatite B; tifo OS.

L’encefalite giapponese ha fatto registrare in passato un numero limitato di vittime durante la stagione estiva in aree rurali ed umide del Paese.

Se si viaggia nello Yunnan o nell’isola di Hainan, è bene proteggersi dalle punture di zanzare per evitare il pur minimo rischio di contrarre la malaria. Lo Yunnan, il Guangdong, lo Henan ed altre province del centro e del sud sembrano le più interessate dalla diffusione della malattia.

Si segnala la presenza di febbre tipo dengue nel sud del Paese (Guangdong).

Si verificano ogni anno in media 1000 casi di rabbia sull’uomo. E’ bene dunque evitare il contatto con animali randagi.

In forte crescita le malattie a diffusione sessuale, in particolare l’AIDS, per il quale si consiglia di prendere ogni opportuna precauzione (nei rapporti sessuali, nelle cure mediche che implichino l’utilizzo di aghi, ecc).

Si sono registrati in passato nel territorio cinese (ad esclusione del Tibet), migliaia di casi (nella quasi totalità bambini di età inferiore ai 5 anni) ed alcuni decessi per sindrome HFMD “Hand-foot-mouth-disease”. Trattasi di un’infezione virale (Coxackievirus 16 e Eterovirus 71-EV71) trasmessa da contagio tra persone (saliva etc.).

Dall’inizio del 2014 si è assistito ad una recrudescenza di casi di infezione da influenza aviaria A(H7N9). Le province più colpite sono quelle meridionali del Guangdong e dello Zhejiang.

La qualità del servizio sanitario in Cina non è elevata. Nelle aree rurali, possono riscontrarsi pesanti carenze sanitarie, strutture inadeguate e personale medico non sufficientemente specializzato.

Altri Rischi:

Si ricorda che in Cina esistono numerose zone sismiche.

ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI:

(5)

Considerazioni e accorgimenti Generali Rischi per la sicurezza

¾ Unità di crisi - Ministero Affari Esteri

Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di evacuazione e soccorso, gli stessi saranno registrati sul sito "Dove siamo nel mondo", prima della partenza per l’estero.

¾ Ambasciate/consolati

Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell’inizio servizio e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento, nonché del referente della sicurezza dell’associazione. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari.

Di seguito vengono elencate alcune precauzioni indispensabili per aumentare la tutela degli operatori:

¾ Tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle eventuali crisi nel paese e sui suoi possibili sblocchi

¾ Tenersi in contatto con l’Ambasciata ed informare di eventuali cambi di indirizzo / spostamenti all0interno e all’esterno del Paese, nonché cambi di recapito

¾ Seguire attentamente le direttive impartite dalle Autorità Locali

¾ Curare di essere costantemente reperibili

¾ Limitare al massimo le uscite di casa, in particolare nelle ore notturne

¾ Mantenere un atteggiamento orientato alla massima prudenza durante tutti gli spostamenti, evitando dove possibile la partecipazione a manifestazioni e assembramenti

¾ Non portare con sé documenti in originali ma solo fotocopie

¾ consultare sempre il referente locale in caso di incertezza o indecisione sulle norme di sicurezza da porre in atto (es: visite non previste a istituzioni governative e/o religiose)

¾ Nel caso di spostamenti in automobile l’ente e/o il partner locale verifica la piena efficienza del mezzo e se necessario effettuare scorte di carburante

¾ Nel caso la situazione lo renda necessario, lente e/o il partner locale, predisporrà eventuali sistemi di protezione supplementari agli accessi alle abitazioni dei volontari.

Di seguito si elencano gli accorgimenti specifici adottati dall’Ente per garantire i livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari:

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine pubblico

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:

RISCHIO ACCORGIMENTO

MICROCRIMINALITÀ’

¾ OVCI raccomanderà ai giovani in SC di fare riferimento al Rappresentante Paese e all’OLP in loco per evitare situazioni di pericolo, pianificando con loro ogni spostamento.

¾ Si suggerisce ai volontari in SC di non circolare in orari notturni e in zone isolate della città, oltre a evitare spostamenti con oggetti di valore (ipad, macchine fotografiche, ...).

¾ Viene consigliato di non spostarsi con ingenti somme di denaro e portare con sé i documenti di identità.

¾ Raccomandiamo gli spostamenti con mezzi pubblici riconosciuti/legali e taxi registrati.

ATTI TERRORISTICI ¾ OVCI si impegnerà a contattare le rappresentanze consolari Italiane in loco per fornire ed ottenere aggiornamenti adeguati e puntuali rispetto alla situazione dei volontari eventualmente interessati dagli atti.

RISCHI ACCORGIMENTO

(6)

CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA:

Pechino offre diversi ospedali privati e pubblici a cui ci si può affidare in caso di problemi di salute, raggiungibili con taxi, autobus o metropolitana, in media in 30 minuti.

I centri più vicini e affidabili sono loXie He Hospital ed il Sino-Japanese Hospital.

Grazie anche al nostro tipo di servizio, abbiamo una mappatura del territorio aggiornata e un medico italiano operate a Pechino – dr. Cecchi – che è disponibile per accertamenti. Lo stesso medico si è occupato della stesura di un vademecum contenente riferimenti e indicazioni utili nel caso in cui persone espatriate necessitino di interventi sanitari.

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..)

¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

¾

Inoltre, per la sedi di attuazione di seguito riportata, si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi

CINA – PECHINO (OVCI)

¾ Condividere l’appartamento che l’Organismo mette a disposizione per i due volontari in Servizio Civile

DESCRIZIONE SEDE

DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE:

CINA – PECHINO

La seguente tabella, estratta dal rapporto annuale di UNICEF, sintetizza il quadro generale della Repubblica Popolare Cinese comparato, oltre che con l’Italia, anche con l’India (Paese asiatico a pari peso geopolitico) e con il Giappone (Paese limitrofo con diverso sistema economico).

PROFILASSI E VACCINAZIONI

¾ Oltre a inviare i volontari in SC alla propria ASL/USSL di riferimento, OVCI, prima della partenza, crea un contatto diretto tra il volontario in SC e il medico infettivologo di fiducia dell’Organismo, dr. Agostino Zambelli, medico specializzato in malattie infettive – Ospedale Sacco di Milano – con numerosi missioni nei progetti sanitari OVCI. Il dr.

Zambelli è anche il referente medico italiano per eventuali necessità durante la permanenza in loco dei volontari OVCI, facilmente raggiungibile sia via mail si telefonicamente.

¾ Si consiglia di adottare accorgimenti comportamentali nell’utilizzo dell'acqua: non bere acqua del rubinetto e lavare con attenzione frutta e verdura causa l'uso abbondante di antiparassitari nelle coltivazioni locali.

POLVERI SOTTILI

¾ OVCI suggerisce ai volontari in SC di indossare sempre la maschera durante i tragitti nelle città e di trascorrere una buona parte del tempo libero nei numerosi parchi presenti a Pechino.

¾ Si consiglia anche ai ragazzi di limitare i tragitti all’aperto, soprattutto durante il periodo invernale.

(7)

Indicatori generali UNICEF, 2013

1 2 3 4 5 6 7 8

India 53 1.52.140 1.570 66 28 93 87 70

Cina 13 1.385.567 6.560 75 - 92 99 99

Giappone 3 127.144 46.140 84 10 100 93 99

Italia 4 60.990 34. 400 82 7 100 - 97

Legenda:

1 Mortalità infantile (n/1,000 sotto i cinque anni) (anno 2013) 2 Popolazione totale (n * 1,000,000) (anno 2013)

3 PNL pro capite (US $) (anno 2013) 4 Speranza di vita alla nascita (anno 2013) 5 Neonati sottopeso (n/100) (anni 2009 – 2013)

6 Accesso ad acqua potabile (città e zone rurali) (n/100) (anno 2013) 7 TB Immunizzazione (n/100) (anno 2013)

8 Polio Immunizzazione (n/100) (anno 2013)

Pechino è la capitale della Cina, è la seconda città più popolosa della Cina dopo Shangai, con circa 21,5 milioni di cittadini (dati fine 2013 - +2.2% rispetto al 2012), copre una superficie di 16.411 kmq. Confina in tutte le direzioni con la provincia dell'Hebei, e a sud-ovest con la municipalità di Tientsin. È una delle 4 municipalità autonome della Cina (le altre sono Shanghai, Tianjin e Chongqing). È riconosciuta come il centro politico, scientifico e culturale della Nazione, mentre il centro economico è Shangai.

L’enorme numero di abitanti di Pechino crea un importante problema di approvvigionamento. Ogni anno, mancano 1,5 miliardi di metri cubi d'acqua, deve far venire dall'esterno il 70% dell'elettricità, il 40% della benzina, il 98% del carbone, tutto il gas naturale, il 70% della verdura, il 68% della carne di maiale e il 46%

del latte.

La produttività cinese è risultata in costante calo dal 11,8% nel 2001-2008, al 8,8% nel 2008- 2012, al 7,4%

nel 2011-2012, ammettono ormai gli economisti cinesi.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a profondi cambiamenti istituzionali e riforme economiche, le quali hanno permesso al paese una transizione da una economia pianificata stile sovietica ad una economia più libera e per molti aspetti di mercato. L'economia cinese sta tuttora vivendo un momento di transizione e cambiamento massiccio. Lo sradicamento completo della povertà, la diminuzione della diseguaglianza sociale, la soluzione dei problemi ambientali sono sfide immense, definite dal presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping parte del “Sogno Cinese”, nuovo slogan entrato a far parte del gergo socialista cinese.

Nell’ultimo quinquennio sono stati ridimensionati gli obiettivi di crescita, dando però una vigorosa spinta allo sviluppo di settori eco-compatibili e all’innovazione endogena anche nelle realtà industriali minori. La scelta di Pechino in questo senso si è dimostrata da sempre lungimirante: le spese in ricerca e sviluppo sono passate dal 0.90% sul PIL del 2000 al 1.84% del 2011 e ulteriori investimenti sono previsti nel piano quinquennale proprio per favorire la “de carbonizzazione” dell’economia.

La deturpazione ecologica e l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali hanno reso l’ambiente urbano invivibile e non più adatto allo sviluppo di nuove realtà produttive.

Le normative ambientali risalgono al 1989, ma solo dal 2011 i Governi locali cinesi hanno iniziato seri controlli.

Il 12° piano quinquennale di Pechino (2011-2015) il Governo ha posto al primo piano lo sviluppo tecnologico e al secondo il problema ambientale, indicando che entro il 2020 la Cina dovrà ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40%, mentre il consumo di energia dovrà calare del 16% per ogni dollaro di output.

Indicatore Target

per il 2015 in % 1 Riduzione dell’uso di acqua per unità industriale

prodotta

-30,0

2 Consumo di carburanti non fossili sul totale dell’energia consumata

+3,1

3 Riduzione nell’utilizzo di energia per unità di prodotto

-16,0

4 Riduzione delle emissioni di Co2 per unità di prodotto

-17,0

5

Riduzione delle emissioni di: COD SO2

NOX

-8,0 -8,0 -10,0

6 Rimboschimento +1,3

(8)

Anche il 13° piano quinquennale (2016-2020) prevedrà una rapida crescita dell’economia verde. Il settore della protezione ambientale può produrre una crescita pari a decine di miliardi di yuan. Dopo anni di inquinamento e disastri ecologici, ora l’imperativo è disintossicarsi.

Li Kegiang si è anche pronunciato per attuare progetti di ristrutturazione dell'economia cinese, soprattutto in campo sociale (con la concessione di diritti e l'aumento dei salari), dove il modello economico - eccessivamente sbilanciato sulle esportazioni - ha compresso, secondo Li, i diritti dei cittadini, costringendoli a regimi di lavoro insostenibili.

Rimane il problema dell’inquinamento nelle città cinesi. Secondo una ricerca del Ministero della Protezione dell’Ambiente, il 90% delle maggiori città della Repubblica Popolare cinese ha una qualità dell’aria molto lontana dai limiti stabiliti dal Governo (sotto i 100 microgrammi di particolato 2.5 per metrocubo).

Il Governo ha definito un piano drastico per ridurre le emissioni entro il 2030, ma le misure messe in programma – circolazione a targhe alterne, chiusura temporanea di alcune autostrade, diffusione delle macchine elettriche – sono microscopiche rispetto all’entità del problema o non hanno preso piede. L’unica speranza per i polmoni dei milioni di abitanti delle città cinesi sembra essere il metano. E i dati di Gas Vehicle Report lo confermano pienamente. Nella Repubblica popolare cinese circolano 3.994.350 veicoli a metano, soltanto 6.000 in meno dell’Iran che ha ancora il primato mondiale del gas naturale. La maggior parte di questi, poco più di 2 milioni e mezzo, sono autovetture private, a testimonianza di un mercato vivace e dalle grandi prospettive.

Sul versante sanitario si rileva che ancora oggi quasi tutto è a pagamento; lo stato spende ancora poco per la sanità rispetto alle necessità reali.

La maggior parte degli ospedali per autofinanziarsi, agisce sui prezzi delle prestazioni tra le quali la vendita dei farmaci e le nuove tecnologie.

A marzo 2011, il Piano strategico quinquennale del Ministero della Salute, ha individuato tre obiettivi chiave:

¾ migliorare la rete di sicurezza sociale per tutti i gruppi, inclusa la copertura sanitaria anche nelle zone rurali

¾ individuare il settore delle biotecnologie come industria strategica emergente

¾ incoraggiare gli investimenti stranieri nel settore della sanità

Secondo una ricerca realizzata nell’ottobre del 2013 dal Gruppo di Ricerca Indipendente Horizon, ad oggi la popolazione cinese continua ad avere difficoltà ad accedere alla copertura sanitaria.

Da un punto di vista educativo, nel 2008 la Cina ha ratificato la Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità, ma la strada da percorrere è ancora lunga, nonostante il governo locale abbia stanziato 11 miliardi di yuan per la causa dei disabili.

Un rapporto pubblicato nel 2013 da Human Rights Watch ha messo in luce gli ostacoli che i disabili cinesi devono affrontare per accedere al sistema scolastico e che spesso li costringono a rinunciare a un’istruzione. A sbarrare il loro accesso alle aule scolastiche sono le linee guida emanate dal Governo e adottate dagli istituti in base alle quali viene negata l’iscrizione ad aspiranti studenti con problematiche fisiche e mentali. Al momento dell’iscrizione all’Università, poi, quando il candidato per essere ammesso deve superare anche un esame fisico, vengono elencati nel dettaglio i «difetti fisiologici» e le «malattie» che si ritiene non consentirebbero a uno studente di essere autosufficiente o di riuscire a completare il normale percorso di studio. Al momento la legge cinese prevede classi di educazione speciale a fronte di scuole ordinarie, secondo il criterio che è lo studente che deve adattarsi al contesto di studio e non il contrario.

Nel territorio di Pechino OVCI interviene nel settore Sanità e Grandi Malattie SANITA’ E GRANDI MALATTIE

La situazione sanitaria della Cina, in particolare della disabilità è molto approssimativa, mancano dati attendibili e aggiornati. Spesso la situazione della disabilità infantile è oscurata e nascosta dal più frequente abbandono familiare.

L’intervento dei caschi bianchi e – più ampliamente – lo stesso intervento di OVCI si propone di creare un clima di collaborazione per trasmettere alle Autorità e operatori locali un approccio globale - basato sui diritti umani della persona con disabilità - perché si possa superare l’approccio “ospedale-centrico” (in cui si realizza una riabilitazione passiva), per arrivare ad un’impostazione che permetta un’attiva inclusione della Persona con Disabilità (PDC) nella società in cui vive.

Secondo le più recenti fonti ufficiali, in Cina si contano 82.950.000 persone disabili (6,34% della popolazione). Di questi 3.870.000 hanno meno di 14 anni di età (4,66%). Un’indagine condotta nel 2005 dal Ministero Cinese degli Affari Civili ha rilevato che ben 573.000 persone al di sotto dei 18 anni è orfana.

OVCI, che gestisce il Servizio di Valutazione e Guida per le persone con disabilità sul territorio ha realizzato – nel 2008 – un censimento sulla realtà di 52 Centri di Riabilitazione e Orfanotrofi nelle Province limitrofe a Pechino dello Hebei, dello Shanxi e dello Shaanxi, che fotografa la situazione di un totale di 4.585 PCD censite. ll Censimento, oltre a raccogliere una serie di dati sulle singole istituzioni che hanno costituito un network avente come punto di riferimento il Servizio di Valutazione e Guida, ha fatto emergere dati molto interessanti. In particolare è stato messo in evidenza che esiste una percentuale intorno all’80% degli ospiti

(9)

degli orfano effetti, veri versavano;

ricevere un’

Secondo la sponsorizza Sviluppo e P che l’86% d incremento A Pechino, diritto Cines professionis culturale, ol Nelle provi Liaoning, S network cos Servizio di V Da ottobre 2 con disabilit

I dati, come Centro di V efficace sia non sottopo sull’inserime come evide

Dalla tabella di sotto dei circa lo 0,1 frequentano dati della r

otrofi del terr e propri orf inoltre, che

’adeguata ria a “The Curr ata dal Minis

Politica Pubb degli orfani

del 24% nel OVCI gestis se WJY, situ sti nei setto

tre a una seg nce di Heb Shenzhen, G

stituito da 2 Valutazione e 2013 a sette tà.

e l’anno prec alutazione e

sul recupero osti in temp ento scolasti nziato dal ce

R 0- 3- 6- 12 18

>3 T a si evince c 18 anni (un 5% della Mu o la scuola. Q ricerca di H

Pr

12‐18 y.o.

6‐12 y.o

ritorio con un fani, ma per

almeno 2.00 abilitazione.

rent Status stero Cinese blica dell’Uni con disabilit numero deg sce il Servizio ato presso la ori della ps

gretaria.

ei, Shanxi, Guangdong, 1 strutture t e Guida.

embre 2014,

cedente, evid e Guida, ques o fisico di m po utile ad ico e sociale ensimento - s Range di età

-3 anni -6 anni -12 anni 2-18 anni 8-30 anni 30 anni OTALE che 285 uten

totale di 150 unicipalità di Questa valut Human Right

17% (52) 9

rima valut

18‐30 y.o.

o. 

na situazione rsone abban

00 persone of ChineseO e degli Affari

iversità Norm tà vivono in gli “orfani” ne o di Valutazio

a Federazion sicologia, lin Shaanxi, H

Xingjiang, ra Orfanotro il Servizio di

denziano un sto permette olte disabilità intervento c della person sono escluse Tot 74 118 126 81 125 43

567 ti tra 0 e 18 00 persone c

Pechino). D tazione intern ts Watch -

28% (86)  9% (28)

2% (7)

tazione pe

> 30 y.o

e di disabilità donate prop tra quelle ce Orphans and Civili, alla q male di Pech

aree rurali.

egli ultimi 5 a one e Guida ne dei Disab nguaggio, fis

enan, Shan Heilongjiang ofi e Centri R

i Valutazione

n progressivo e un interven

à (si pensi a hirurgico al na con disab e dai normali tale utenti 20 8

6 5 7

anni, e dall’i con disabilità Di questi, il 7 na e le prime hanno orien

21% (65)

23% (7

er range d

o.

à. La maggio prio a causa

ensite non a d the Challe quale hanno

ino, e l’ONG Dati recent nni.

per PCD in bili del Distre sioterapia, t dong e altr , Hunan, J Riabilitativi, e e Guida ha

o abbassame nto precoce c ad esempio a fine di evit bilità (il 90% d

i percorsi sco 011 Totale

84 71 90 40 28 11 324 nizio del Ser à sono segui 70% hanno

e basi poste ntato OVCI

0)

di età

0‐3 y.o.

3‐6  y.o

or parte di q a della situaz avrebbero av

enge we fa o partecipato G britannica S ti, inoltre, so

collaborazio etto di Xichen terapia occu e due Prov Jiangsu, si p

che ha com a ricevuto in p

ento dell’età che può giov ai diversi cas tare un deco

delle person olastici).

e utenti 2014

rvizio sono s ite dal Serviz riferito che p con il proge alla necess o.

uesti ospiti n zione di disa vuto alcuna p ace”, indagin

o la Scuola S Save the Chi ostengono ch one con l’Ass

ng. Vi lavora upazionale, vince scelte

propone di me punto di r prima visita 3

di valutazio vare in manie si di spina bi

orso di para e con disabi

4

tati seguiti 1 zio Valutazio per differenti etto preceden sità di progr

non sono, in abilità in cui possibilità di ne del 2005 Superiore di ildren, risulta he ci sia un sociazione di no 7 giovani mediazione tra Guanxi, rafforzare il riferimento il 308 persone

one presso il era assai più ifida, spesso aplegia), sia lità motorie -

000 utenti al one e Guida, ragioni non nte - unite ai rammare un n

i i 5 i a n i i e , l l e

l ù o a -

l , n i n

(10)

intervento mirato all’inclusione scolastica dei bambini con disabilità, con l’obiettivo di far fronte all’isolamento che questa condizione crea per le persone con disabilità perché, se anche un ragazzo riesce a superare gli scogli per l’iscrizione scolastica, mancano comunque strutture e servizi adeguati per accoglierlo e sostenerlo nel percorso di studi. Abbiamo anche riscontrato che gli insegnanti non hanno nessuna competenza specifica e - di conseguenza - sono portati a ignorare gli alunni disabili. Consideriamo che un approccio olistico alla persona con disabilità, oltre alla priorità sanitaria, debba tenere conto anche del diritto allo studio, punto focale per poter pianificare una vita futura.

Nel settore Sanità e Grandi Malattie OVCI interviene nel territorio di Pechino con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

¾ 300 bambini con disabilità valutati e orientati al sistema educativo

¾ 800 professionisti di 30 Istituti scolastici che riceveranno formazione sull’educazione inclusiva

¾ 300 persone con disabilità valutate dal Servizio Valutazione e Guida

¾ 7 operatori del Servizio Valutazione e Guida

¾ 600 caregivers (persona che si prende cura della persona in difficoltà)- che operano presso i 4 Centri/Istituti con cui operiamo o presso altri Centri situati in zone limitrofe - che riceveranno formazione presso il Centro/Istituto più vicino

Beneficiari:

1. 2.000 familiari e/o caregivers di bambini con disabilità orientati al sistema educativo 2. 30 istituti scolastici coinvolti dal progetto

3. 1.000 familiari di bambini/persone con disabilità presi in carico dal Servizio Valutazione e Guida 4. 500 bambini e persone con disabilità ospiti dei 4 Centri e Istituti seguiti

5. 300 rappresentanti di delegazione o enti che visitano il Servizio Valutazione e Guida

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO:

CINA – PECHINO (OVCI)

¾ Incrementare di 300 unità il n. di persone con disabilità seguite dal Servizio Valutazione e Guida, dove potranno avere una diagnosi e indicazioni terapeutiche

¾ Favorire l’inserimento scolastico a 300 persone con disabilità tra 6 e 14 anni

¾ Favorire l’acquisizione di conoscenze sui temi legati all’educazione inclusiva dei 7 professionisti del Servizio Valutazione e Guida

¾ Favorire la conoscenza sui temi dell’inclusione scolastica per 600 caregivers e riprendere i temi disabilità, diagnosi e riabilitazione per 300 caregivers

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi CINA – PECHINO (OVCI)

Azione 1. Incrementare di 300 unità il n. di persone con disabilità seguite dal Servizio Valutazione e Guida, dove potranno avere una diagnosi e indicazioni terapeutiche

1. Valutazioni e stesura di piani di intervento individualizzati per la presa in carico di n° 300 PCD (nei settori di fisioterapia, terapia occupazionale, logopedia, psico-pedagogia, valutazione ausili e valutazione per formazione e inserimento lavorativo dei ragazzi con disabilità)

2. Realizzazione di 10 incontri di staff per la pianificazione e il monitoraggio di qualità e quantità dei servizi offerti

3. Raccolta dati relativi al Servizio ed elaborazione periodica dei dati stessi

4. Organizzazione di un evento di presentazione del Servizio Valutazione e Guida alle autorità competenti

Azione 2. Favorire l’inserimento scolastico a 300 persone con disabilità tra 6 e 14 anni 1. Individuazione di 30 istituti scolastici con cui collaborare

2. Individuazione di 300 bambini (tra Centro Valutazione e Guida e i 4 Centri/Istituti con cui collaboriamo nelle province di Hebei, Sahnxi e Shaanxi) per iniziare un percorso di inserimento scolastico

3. Allestimento di una classe pilota modello nel nuovo Centro Valutazione e Guida

4. Realizzazione di 6 incontri formativi sui temi dell’educazione inclusiva per 800 professionisti del settore riabilitativo ed educativo

5. Realizzazione di riunioni bimensili programmatiche e di monitoraggio del servizio

Azione 3. Favorire l’acquisizione di conoscenze sui temi legati all’educazione inclusiva dei 7 professionisti del Servizio Valutazione e Guida

(11)

1. Realizzazione di tre seminari destinati ai 7 professionisti del Centro Valutazione e Guida per promuovere l’educazione inclusiva

2. Realizzazione di un incontro formativo della durata di 1 settimana per la gestione della classe pilota allestita presso il nuovo Centro Valutazione e Guida

Azione 4. Favorire la conoscenza sui temi dell’inclusione scolastica per 600 caregivers e riprendere i temi disabilità, diagnosi e riabilitazione per 300 caregivers

1. Realizzazione di n. 3 workshop della durata di 1 settimana ciascuno sui temi disabilità, diagnosi e riabilitazione per 300 caregivers

2. Supervisione on-the-job delle 300 caregivers nella diagnosi, valutazione e gestione quotidiana di n.

500 bambini disabili presi in carico dai Centri

3. Realizzazione di 250 ore di consulenza presso i 4 Centri (anche tramite la tecnologia della teleformazione) al fine di creare efficienti modelli di servizi socio – riabilitativi residenziali e non 4. Implementazione, attraverso il training on the job a tutte le caregivers (n. 600), dei programmi

educativi individualizzati (PEI) per i bambini in carico ai Centri

5. Realizzazione di 12 incontri di formazione sui temi dell’educazione inclusiva a 600 caregivers (classi da 50)

Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

¾ 1 segretaria Servizio Valutazione e Guida e traduttore – AZIONE 2-3

¾ 2 fisioterapisti - Servizio Valutazione e Guida – AZIONE 2-4

¾ 1 terapista occupazionale – Servizio Valutazione e Guida – AZIONE 1-2-3-4

¾ 1 terapista del linguaggio –Servizio Valutazione e Guida – AZIONE 2-4

¾ 1 psicopedagogista - Servizio Valutazione e Guida – AZIONE 1-2-3-4

¾ 1 ingegnere per valutazione e programmazione ausili informatici –Servizio Valutazione e Guida – AZIONE 1-2

¾ 1 medico consulente – AZIONE 2

¾ 1 esperto in organizzazione sanitaria – AZIONE 2

¾ 4 esperti formatori – AZIONE 1-2-3

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

CINA – PECHINO (OVCI)

I volontari/e in servizio civile n°1-2 saranno coinvolti nelle seguenti attività:

¾ Affiancamento nella realizzazione di valutazioni e stesura di piani di intervento individualizzati per la presa in carico delle PCD (nei settori di fisioterapia, terapia occupazionale, logopedia, psico- pedagogia, valutazione ausili e valutazione per formazione e inserimento lavorativo dei ragazzi con disabilità)

¾ Supporto nella programmazione e realizzazione di 10 incontri regolari dello staff per la pianificazione e il monitoraggio della qualità e quantità dei servizi offerti dal Servizio di Valutazione e Guida

¾ Collaborazione nella raccolta dati relativi al Servizio ed elaborazione periodica dei dati

¾ Supporto nella programmazione e organizzazione di 1 evento di presentazione del Servizio alle Autorità competenti

¾ Affiancamento nell’individuazione di 300 bambini per iniziare un percorso di inserimento scolastico

¾ Supporto nell’allestimento di una classe pilota nella nuova sede del Centro Valutazione e Guida

¾ Affiancamento nella realizzazione di 6 incontri formativi sui temi dell’educazione inclusiva per 800 professionisti del settore riabilitativo ed educativo

¾ Partecipazione alle riunioni bimensili programmatiche e di monitoraggio del servizio

¾ Supporto nell’organizzazione e realizzazione di 3 seminari agli 8 operatori del Centro per promuovere l’educazione inclusiva

¾ Supporto nell’organizzazione e realizzazione di un incontro formativo della durata di 1 settimana per la gestione della classe pilata allestita presso il nuovo Centro di Valutazione e Guida

¾ Supporto nella realizzazione di 3 workshop della durata di una settimana sui temi disabilità, diagnosi e riabilitazione per 300 caregivers

¾ Affiancamento nella supervisione on-the-job delle 300 caregivers nella diagnosi, valutazione e gestione quotidiana di n. 500 bambini disabili presi in carico dai Centri

¾ Affiancamento nella realizzazione di 250 ore di consulenza presso i 4 Centri (anche tramite la tecnologia della teleformazione) al fine di creare efficienti modelli di servizi socio-riabilitativi residenziali e non

¾ Supporto nell’ implementazione, attraverso training on-the-job a tutte del caregivers (n. 600) dei programmi educativi individualizzati (PEI) per i bambini in carico ai Centri

¾ Affiancamento nella realizzazione di 12 incontri di formazione sui temi dell’educazione inclusiva per 600 caregivers

(12)

REQUISITI:

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

Specifici:

CINA – PECHINO (OVCI) Volontario n. 1

¾ Conoscenza lingua inglese

¾ Preferibile pregressa esperienza nel settore socio-sanitario e/o riabilitativo

¾ Preferibile formazione in ambito socio-sanitario e/o riabilitativo Volontario n. 2

¾ Conoscenza lingua inglese

¾ Preferibile pregressa esperienza nel settore socio-sanitario e/o riabilitativo

¾ Preferibile formazione in ambito socio-educativo e/o riabilitativo

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO OVCI Ponte Lambro

(CO)

Via don Luigi

Monza, 1 – 22037 031-625311 www.ovci.org

¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a [email protected] e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Est Europa 2014 - Albania - CELIM).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

- è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

- non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

Riferimenti

Documenti correlati

Questo progetto mirava alla costruzione di una rete di riferimento per le persone con disabilità nella provincia e all’implementazione di un programma di Riabilitazione su

I Partner di FOCSIV nei diversi progetti sono rispettivamente: Asylum Access nell’ambito diritti umani e sviluppo sociale, occupandosi della protezione delle vittime di tratta e

Attraverso il progetto della Red Amazzonica, si intende prestare un servizio di accompagnamento, psicologico e legale, alle persone che hanno subito e che subiscono violazione

Dal 2009 è stato avviato un progetto pilota cofinanziato dal Comune di Brescia per il rafforzamento del sistema integrale di comunicazione nelle comunità di Salinas,

Il patronato Municipale organizza e realizza campagne a favore dell’inserimento scolastico e sociale di bambini e adolescenti in situazione di rischio della città di Santo Domingo,

Per questo incentiva, nelle donne degli slums, lo sviluppo di attività volte a far acquisire, da un lato consapevolezza di sé e dell'importanza del proprio ruolo nella

Per rafforzare il ruolo della donna nell'ambito educativo e lavorativo, le Suore della Carità gestiscono un asilo per 25 bambini che provengono da famiglie disagiate, un ostello per

In seguito ha ottenuto un finanziamento da OCHA per la realizzazione di 12 blocchi di latrine e 8 sistemi di raccolta d’acqua piovana nelle scuole, distribuendo 60,000 kit