Lezione n. 6 (2 ore)
Carlo Pagani
Dipartimento di Fisica – Laboratorio LASA Via F.lli Cervi 201, 20090 Segrate (Milano)
web page: http://wwwsrf.mi.infn.it/Members/pagani e-mail: [email protected]
Università degli Studi di Milano
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Corsi di Laurea in: Informatica ed Informatica per le Telecomunicazioni Anno accademico 2010/11, Laurea Triennale, Edizione diurna
FISICA
Gianluca Colò
Dipartimento di Fisica – sede Via Celoria 16, 20133 Milano
web page: http://www.mi.infn.it/~colo e-mail: [email protected]
L’energia
La definizione di energia non è univoca ! Da un punto di vista squisitamente tecnico l’energia è una grandezza fisica scalare associata allo stato o condizione di uno o più corpi.
A patto di definire in modo corretto:
– Il valore da attribuire alla grandezza energia per un dato sistema – Le regole con cui essa si trasferisce
la quantità di energia complessiva del sistema rimane sempre invariata: principio di conservazione dell’energia !
L’unità di misura SI dell’energia è il joule (J),
dal nome del fisico inglese James P. Joule (1818-1889).
Energia cinetica
L’energia associata allo stato di moto di un corpo è l’energia cinetica.
Un corpo di massa m e velocità v (finché v è molto inferiore alla velocità della luce, ovvero v << c ) possiede un’energia cinetica pari a:
Dunque:
Alcuni esempi:
piccione in volo:
locomotiva:
…
protone di LHC: 1 10-6 J
…
fascio di protoni di LHC:
350 10
6J !!
K = ½ m v 2
s J kgm s K
v m kg
m=1,0 ; =2,0 ; =2 2 2 = 2
s J kgm s K
h m km v
kg t
m=100 =105 ; =100 / =27,8 ; =3.9107 2 2 =3.9107
] [
]
[
2 2s kg m
J =
Lavoro
L’energia trasferita ad un corpo da una forza oppure da un altro corpo tramite una forza è il lavoro L.
Il lavoro è in effetti un trasferimento di energia, dunque è una grandezza scalare e si misura anch’esso in joule (J).
Intuitivamente il lavoro incarna il familiare concetto di “fatica”, ma attenzione:
– il lavoro è proporzionale sia allo spostamento effettuato sia alla forza impiegata
– Una forza che accresca l’energia del corpo effettua un lavoro positivo, una che lo riduca effettua un lavoro negativo
– la componente della forza che “lavora” è quella che induce direttamente lo spostamento, cioè quella parallela alla spostamento
– senza variazione di energia non vi è lavoro: sostenere un peso fermo non comporta lo svolgimento di lavoro !
Quindi con un espressione di valore generale, nel caso di forza costante applicata ad una massa puntiforme:
Ovvero il lavoro è il prodotto scalare dei vettori forza e spostamento Dunque il lavoro è positivo se la forza è parallela allo spostamento (lavoro motore), ed è negativo se la forza è opposta allo spostamento
(lavoro resistente)
Definizione di lavoro
Possiamo mettere in relazione le formule viste finora per un caso semplice: corpo in moto monodimensionale, senza attrito.
d F L
d F mv
mv
acc unif
moto d
a v
v
ma F
a m F
x
x x
x x
=
=
− +
=
=
=
2 2
2 2
0 0
2 1 2
1
.) .
( 2
;
( )
θcos
; L F d
d F
L = ρ⋅ ρ =
Teorema dell’energia cinetica
L’equazione appena ricavata contiene un risultato dal valore ancor più generale, e noto come il teorema dell’energia cinetica:
Ovvero:
=
• Il teorema è valido per un corpo puntiforme (appunto, particella), oppure per un corpo esteso ma rigido.
• Il lavoro totale è la somma algebrica dei lavori svolti singolarmente da ciascuna forza.
L K
K K
L d F K
K mv
mv x
=
−
=
∆
=
=
−
=
−
0
0 2
2
0
2 1 2
1
Variazione di energia cinetica di una particella
Lavoro totale svolto sulla particella
dK = m/2 d(v
2) = mv dv = m(v dt)(dv/dt) = ma dx = F dx = dL
Lavoro nel caso generale
Nel caso più generico ad una particella è applicata una forza non costante, dunque variabile in modulo o direzione.
In questo caso il lavoro è espresso da un integrale di linea.
• Caso monodimensionale:
• Caso bidimensionale:
– I vettori forza e spostamento variano entrambi lungo una traiettoria l
∫ ⋅
=
l (F
A , B )ds L
A
B l
[ ] ∫
∑
∆ ==
∆
−
∆
=
∆
→
∆
f
i
x
x j
x
j j
j
dx x F x
F L
x esimo j
nel F di medio valore
F x
F L
) ( lim
;
) 0 (
Lavoro delle forze gravitazionale ed elastica
Lavoro Lg della forza gravitazionale:
- in salita - in discesa
Lavoro Le della forza elastica:
– Conosciamo l’espressione della forza di richiamo elastica, la legge di Hooke, quindi applichiamo quanto appena visto:
mgd mgd
L
mgd mgd
L
mgd h
h mg L
mg F
g g g g
=
°
=
−
=
°
=
=
−
=
=
) 0 cos(
) 180 cos(
) cos(
) cos(
)
( 2 1 φ φ
x
K
m
( ) [ ] ( ) ( )
2 2
2 2 2
12 12
12 12
) (
f i
e
i f x
x x
x x
x e
kx kx
L
x x k x
k dx
kx dx
F
L f
i f
i f
i
−
=
−
−
=
−
=
−
=
=
∫ ∫
Potenza
La potenza è legata alla rapidità con cui viene sviluppata una certa quantità di lavoro.
• Potenza media:
• Potenza istantanea:
L’unità SI della potenza è il watt (W):
Attenzione, in questo ambito sono citate spesso anche altre grandezze:
• Cavallo-vapore (CV): 1 CV = 735.5 W
• Wattora (Wh): 1 Wh = (1 W) (3600 s) = 3.6 103 J Il wattora è una misura di energia!
v dt F
P dL t P L
ρ ρ
⋅
=
=
= ∆
[ ]
= s W J
L’energia potenziale
Abbiamo già visto come associare un valore di energia, l’energia cinetica, allo stato di moto di un corpo.
Il suo valore dipende dalla velocità.
Un corpo può però possedere anche altri stati, relativi ad altre forze in gioco e dipendenti da altre grandezze fisiche:
– Pensiamo alla forza gravitazionale: l’energia associata allo stato di separazione di due corpi legati da tale forza è
detta energia potenziale gravitazionale Ug.
• Il suo valore dipende dalla distanza tra i due corpi
– Consideriamo ora la forza elastica: l’energia associata allo stato di separazione di due corpi legati da tale forza è
detta energia potenziale elastica Ue.
• Il suo valore dipende dalla estensione dell’elemento elastico rispetto al suo punto neutro
Definizione di energia potenziale e forze conservative
Dunque:
•per le forze elastica e gravitazionale è possibile associare ad ogni punto dello spazio una funzione scalare detta energia potenziale.
•l’energia potenziale di un corpo in un punto P è definita come l’opposto del lavoro necessario alla forza in esame per portare il corpo stesso da un punto di riferimento a cui si associa energia potenziale nulla, fino al punto P.
P
hrif rif hP L
U = −
∆
• Le forze elastica e gravitazionale
appartengono ad una categoria di forze dette conservative.
Se il lavoro compiuto da una forza su un corpo da un punto A ad un punto B è indipendente dalla traiettoria percorsa e dipendente esclusivamente
dai punti A e B, la forza è conservativa.
Forze conservative, e non
La prima conseguenza della stessa definizione di forza conservativa è relativa al comportamento del lavoro svolto lungo un percorso chiuso:
– Il lavoro complessivo netto svolto da una forza conservativa su una particella che si muove lungo un percorso chiuso è zero.
La forza peso, la forza gravitazionale, la forza elastica e la forza elettrostatica sono tutte forze conservative.
Se nel sistema agiscono solo forze conservative, i problemi relativi al movimento dei corpi sono molto semplificati.
Forze come quelle d’attrito, di resistenza del mezzo e forza magnetostatica sono non conservative.
0
;
; ,1 ,1
2 , 1
, = ab ab = − ba ∆ aba =
ab L L L L
L
Espressioni dell’energia potenziale
Ora siamo in possesso della relazione necessaria a determinare l’espressione dell’energia potenziale per le forze note:
• Energia potenziale gravitazionale:
• Energia potenziale elastica:
∫
−
=
∆
=
−
f
i
x
x
dx x F U
L ( )
( ) [ ]
( )
y mgyU
y mg y
mg dy
mg
U f
i f
i
y y y
y
=
∆
=
=
−
−
=
∆
∫
2E’ sempre possibile (e necessario) fissare una configurazione di
riferimento per il calcolo del potenziale:
ad essa poniamo Ui = 0 ed yi = 0 o xi = 0
( ) [ ]
( )
22 2
2
12
12 12
12 )
( kx x
U
kx kx
x k dx
kx
U xx f i
x
x
f i f
i
=
−
=
=
−
−
=
∆
∫
Conservazione dell’energia
L’energia meccanica di un sistema è data dalla somma dell’energia potenziale U e dell’energia cinetica K di tutti i corpi che lo compongono:
Ora, se è verificato che:
– Il sistema si può assumere come isolato, cioè non viene considerata alcuna forza esterna al sistema
– Nel sistema agiscono solo forza conservative
vale il principio di conservazione dell’energia meccanica:
Mentre l’energia cinetica e potenziale, singolarmente, possono variare la loro somma rimane invariata!
Dati due istanti qualsiasi del moto nel sistema in esame, 1 e 2, vale che:
U K Emecc = +
2 2
2 , 1
1 1
, K U E K U
Emecc = + = mecc = +
dK = F dx = dL = -dU ⇒ dK + dU = dE = 0 !
Conservazione dell’energia - 2
Esempio 1: il moto di un pendolo
• “travaso” ciclico dell’energia potenziale U in energia cinetica K!
Esempio 2: la caduta libera
• Trasformazione dell’iniziale energia potenziale in energia cinetica!
Conservazione dell’energia - 3
Abbiamo anticipato che in sistemi conservativi lo studio del moto dei corpi risulta notevolmente semplificato … valutiamo questo esempio:
Conoscendo v0, y0 e y, come determinare la velocità v?
Agisce solo la forza di gravità e non vi è attrito.
Applicando “ciecamente” il II principio della dinamica dovremmo conoscere l’espressione esatta della curvatura della slitta !!
La conservazione dell’energia ci offre una semplice via d’uscita:
(
y y)
g v
v
mgy mv
E mgy mv
Emecc mecc
− +
=
+
=
= +
=
0 2
0
0 2
0 0
, 2
2
12
12 Neppure la massa
del corpo è necessaria alla
soluzione!
Esercizio: conservazione dell’energia
I dati del problema sono:
La liana ha una tensione di rottura Tmax , arriverà a rompersi?
Valutiamo Il bilancio delle forze ponendoci nel sistema di riferimento non inerziale solidale con Tarzan:
L’equilibrio sulla liana:
v è sempre tangente all’arco percorso (= perpendicolare alla liana).
Per la conservazione dell’energia meccanica, assumendo U=0 nel punto più basso:
Quindi:
N T
m h
m L
N
PTarzan = 688 ; =18 ; = 3.2 ; max =950
Tarzan
L
h
θ
T
PT PT sinθ
Fc L
v P m
T T T
2
cos +
= θ
2 1
0
0 2
1 m v E
h P U
E = = T = = T P N N
L P h
T T 2 T 932 950
max = + = <
Curve di potenziale
Lo studio del grafico della funzione energia potenziale è particolarmente significativo. Assumiamo un caso unidimensionale, vale che:
) ) (
) ( (
) ( )
(
ale differenzi forma
dx in x x dU
F
x x F L
x U
−
=
∆
−
=
−
=
∆
La forza associata ad una funzione di energia potenziale è data graficamente dall’inverso della
pendenza della funzione stessa !
In particolare:
• la condizione di energia cinetica nulla identifica il punto di inversione del moto
• un minimo nella curva di potenziale (derivata prima nulla) identifica un possibile punto di equilibrio del moto
- 3 0 - 2 0 - 1 0 0 1 0 2 0 3 0 4 0 5 0 6 0
- 4 - 2 0 2 4 6
A l t e z z a
Energia Potenziale
Curve di potenziale - 2
Potenziale gravitazionale: nessun possibile punto di equilibrio
Potenziale elastico: esiste una condizione di equilibrio
Forza Peso m = 1 kg g = 9.8 m/s2
- 5 0 5 1 0 1 5 2 0 2 5 3 0 3 5 4 0 4 5 5 0
- 4 - 2 0 2 4 6
A l l u n g a m e n t o
Energia Potenziale
Forza Elastica
K = 3.5 N/m 2
2 ) 1
(x kx
U =
mgh h
U ( ) =
Energia potenziale gravitazionale
La forza gravitazionale è conservativa, dunque ammette un potenziale.
Per il calcolo dell’energia potenziale gravitazionale:
– Diversamente dal caso della forza peso, scelgo che la configurazione di riferimento caratterizzata da potenziale nullo U=0 sia quella in cui i due corpi siano separati da una distanza infinita.
– Calcolo il potenziale di un corpo di massa m a distanza R dalla terra (massa M) assumendo che il corpo raggiunga tale punto (punto P) muovendosi dall’infinito sempre in direzione radiale (posso scegliere qualsiasi traiettoria!)
– Faccio uso della definizione stessa di energia potenziale:
– E quindi per la funzione potenziale:
( ) ( ) ( )
R U GMm
R GMm r
dr GMm GMm r
U U
dr r F r
d r F L
U U
U
P
R R
P
R R
P
−
=
−
=
=
=
−
−
=
⋅
−
=
−
=
−
=
∆
∞ ∞
∞
∞
∞
∞
∫
∫
∫
1 0
cos
2
ρ θ ρ
(θ = 180°)
( = 0)U∞
( ) r
r GMm
U = −
Indipendenza del cammino
Essendo il Lavoro dato dal prodotto scalare,
Il risultato è indipendente dal cammino di integrazione
Nei tratti del tipo B-C , D-E e F-G la forza è perpendicolare allo spostamento e il prodotto scalare è nullo.
Nota: siccome il campo gravitazionale è conservativo, esso è descritto da un campo scalare, Potenziale. U = U(r).
La forza gravitazionale si ottiene dal Potenziale attraverso la relazione:
∞
∫
⋅
−
=
0
) ( r d r F
L ρ ρ
2
) ) (
( r
GMm r
GMm dr
d dr
r r dU
F = −
−
−
=
−
ρ =
Velocità di Fuga
La velocità di fuga è la velocità minima che deve avere un corpo per sfuggire al campo gravitazionale di un oggetto di massa molto più grande: è il caso tipico di un missile che deve sfuggire al campo gravitazionale terrestre per poter esplorare altri pianeti.
Poiché l’energia potenziale del campo gravitazionale è data da:
Per poter sfuggire il missile deve avere un’energia cinetica minima uguale all’energia potenziale che lo trattiene quando è nelle vicinanze del
pianeta: Quindi, detta M la massa del pianeta e R il suo raggio si ha:
R r GMm
U( ) = −
R v GM
R mv GMm
U K
E
fuga totale fufa
2
2
0
12
=
= ⇒
−
= +
=
Energia del moto armonico
Conosciamo le espressioni dell’energia potenziale elastica, una volta applicare all’oscillatore lineare si ottiene che:
– L’energia potenziale:
– L’energia cinetica:
– L’energia meccanica è dunque costante:
( )
t = kx = kx(
ωt +ϕ)
U 2 m2 cos2 2
1 2
1
( )
t = mv = kx(
ωt +ϕ)
K 2 m2 sin2 2
1 2
1
( ) ( ) ( )
22 1
kxm
t K t
U t
E = + =