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LICEO SCIENTIFICO “AZZARITA” ROMA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA per saperi minimi DIPARTIMENTO DI SCIENZE CLASSE TERZA indirizzo tradizionale A.S.2016/2017 BIOLOGIA E CHIMICA OBIETTIVI EDUCATIVI FORMATIVI DISCIPLINARI

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LICEO SCIENTIFICO “AZZARITA” ROMA

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA per saperi minimi DIPARTIMENTO DI SCIENZE

CLASSE TERZA indirizzo tradizionale A.S.2016/2017 BIOLOGIA E CHIMICA

OBIETTIVI EDUCATIVI FORMATIVI DISCIPLINARI

§ Far maturare ed esprimere un comportamento critico e responsabile nei confronti dell’ambiente.

§ Far maturare ed esprimere un comportamento rispettoso e responsabile nei confronti degli esseri viventi

§ Attraverso il dialogo ed il confronto far abituare ad esprimere le proprie idee ed a rispettare le idee degli altri.

OBIETTIVI DIDATTICI

Si condurrà l’alunno a:

• Sviluppare la necessaria competenza per usare strumenti di laboratorio

• Applicare metodologie elementari di indagine biologica (allestire e colorare –preparati microscopici ecc.)

• Stimolare l’osservazione dei fenomeni naturali, la capacità di porsi delle domande e cercare insieme le risposte giuste

• Favorire la comprensione dei processi metabolici cellulari sulla base di un’adeguata conoscenza delle basi della chimica

• Formulare ipotesi di ricerca

• Analizzare e confrontare ipotesi, leggi e teorie in ordine ai fenomeni osservati o analizzati.

• Comprendere i messaggi espressi in termini propri del linguaggio tecnico- scientifico

• Descrivere le principali proprietà e caratteristiche della materia vivente e non vivente

• Descrivere i principali meccanismi che regolano la vita degli organismi unicellulari e pluricellulari e che ne garantiscono la continuità

• Acquisire la consapevolezza del fatto che i fenomeni macroscopici e le grandezze che li caratterizzano sono riconducibili alla natura ed al comportamento di insieme delle particelle che costituiscono la materia

• Acquisire la consapevolezza che le proprietà chimiche e fisiche degli elementi sono riconducibili ad un quadro generale sulla base del periodico ripetersi di tali proprietà

Inoltre lo studente sarà guidato nella ricerca di un metodo di studio autonomo che consenta di focalizzare i problemi cercando di capirli a fondo, al fine di impiegare il minor tempo indispensabile per uno studio fruttuoso.

Ciò si potrà ottenere più facilmente aiutandosi con un’assidua presenza ed attenzione alle spiegazioni ed alle interrogazioni.

L’insegnante stabilisce gli obiettivi di apprendimento, le competenze e le abilità che devono conseguire gli studenti della propria classe, considerando il livello di partenza degli studenti e le necessità propedeutiche,

METODO

Le strategie di intervento, saranno volte ad impegnare al massimo gli alunni durante le ore di lezione in modo che riescano a comprendere appieno le tematiche trattate, già durante la spiegazione in classe. In tal modo lo studio potrà essere più agevole e potranno avere il tempo per approfondimenti che peraltro verranno richiesti.

Durante le interrogazioni saranno interpellati frequentemente gli alunni dal posto e saranno valutati tutti gli interventi sia positivi sia negativi. Il momento dell’interrogazione si ritiene faccia parte integrante della formazione e del recupero di eventuali lacune esistenti. Gli alunni otterranno, da quest'impegno continuo durante tutta la lezione, dei vantaggi diversi a seconda dei loro livelli di partenza.

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Per stimolare gli studenti ad uno studio completo si farà uso del materiale disponibile nel laboratorio scientifico dell’istituto, compatibilmente con la disponibilità dello stesso ed in relazione alla disponibilità dell’insegnante tecnico-pratico. Si suggerirà agli alunni, che si mostrano particolarmente interessati e partecipi, la lettura di articoli tratti da riviste scientifiche o da testi di normale divulgazione su argomenti trattati nel corso della normale programmazione e alla consultazione di alcuni siti utili ad un approfondimento di quanto trattato in classe.

Lo svolgimento del programma avverrà per unità didattiche seguite da verifiche periodiche in forma di test sommativi.

MODALITA’ DI RECUPERO

Verranno predisposte attività di recupero dopo aver accertato inizialmente l’acquisizione dei prerequisiti e al termine di ciascun modulo valutati i risultati delle verifiche formative. Il recupero sarà organizzato all’interno della classe, dividendo gli alunni in gruppi. Il gruppo che ha acquisito le competenze stabilite si dedicherà a attività di peer education o lavori di approfondimento Gli alunni che non hanno acquisito le competenze stabilite saranno recuperati con percorsi differenziati.

ATTIVITA' DEGLI ALUNNI

• Produzione di un quaderno di appunti

• Produzione di schede di analisi e mappe concettuali e sche de di laboratorio.

• Osservazione di video e successiva valutazione del livello di comprensione del messaggio tecnico- scientifico.

• Svolgimento assiduo degli esercizi assegnati per casa

VALUTAZ IONE E VERIFICHE

Valutazione in itinere e finale

La valutazione è un momento fondamentale dell’attività didattica, che deve accompagnare, passo dopo passo, tutto lo svolgimento del progetto di insegnamento per verificare continuamente se i risultati ottenuti sono adeguati agli obiettivi prefissati. La valutazione è altresì molto utile anche per lo studente che può così rendersi conto della sua graduale crescita culturale o delle sue lacune.

Ad una buona valutazione si giunge attraverso opportune scelte di verifica.

Una prima verifica può essere effettuata già durante o a fine lezione, mediante domande mirate, per capire se la spiegazione è stata efficace.

Gli strumenti di verifica saranno le interrogazioni, che comprenderanno buona parte del programma svolto, dove si darà spazio all’alunno, alla sua capacità di sintesi, ma anche all’approfondimento, alla sua capacità di esprimersi con terminologia appropriata. Saranno utilizzati come strumento di verifica test di vario tipo: dai test a risposta multipla ( vero/falso, completamento di frasi) ai test a risposta aperta. Tali verifiche saranno soprattutto di tipo sommativo e saranno svolte pertanto al termine di ogni unità didattica.

Nella valutazione si terrà conto:

§ della preparazione generale raggiunta

• dell’impegno e dell’assiduità

• della partecipazione attenta e positiva

• della proprietà di linguaggio

• della chiarezza nell’esposizione

• della risposta puntuale alla domanda fatta

• degli eventuali approfondimenti personali estranei al libro di testo, che testimoniano un particolare interesse per la disciplina.

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Per la valutazione e l’elaborazione di una votazione nella scala docimologica, il docente seguirà le griglie che il Dipartimento di Scienze ha messo a punto, valide per l’orale e per lo scritto: esercizi o domande aperte. Tali griglie sono allegate alla presente programmazione.

Potranno essere valutati positivamente interventi particolarmente pertinenti che testimonino assiduità nell’attenzione e continuità nello studio. Saranno invece valutati negativamente interventi mancati a causa della distrazione e incostanza nell’impegno.

Non si ritengono secondari, nella valutazione globale, alcuni obiettivi educativi riguardanti il rispetto delle persone, dei luoghi e la capacità di relazionarsi all’interno di una comunità quale quella scolastica.

Il Dipartimento stabilisce gli obiettivi di apprendimento, le competenze e le abilità che devono conseguire gli studenti delle classi in base all’indirizzo di studio, salvo adattare gli stessi al livello di partenza degli studenti e alle necessità propedeutiche.

BIOLOGIA

OBIETTIVI

Conoscenze Competenze Abilità

La riproduzione delle cellule

Struttura del DNA e sua duplicazione

Struttura del cromosoma eucariotico

Ciclo cellulare

Divisione cellulare:

mitosi e meiosi

Riproduzione asessuata e sessuata

Mitosi e meiosi a confronto

Cicli vitali degli organismi viventi

Descrivere la struttura del DNA

Conoscere le fasi della duplicazione del DNA

Descrivere le fasi del ciclo cellulare

Comprendere l’importanza della mitosi negli organismi uni- e pluricellulari

Comprendere l’importanza della meiosi negli organismi

pluricellulari

Spiegare la differenza tra cellule somatiche e gameti

Comprendere il significato di diploide e aploide

Comprendere la differenza tra riproduzione asessuata e sessuata

Spiegare il significato di

complementarietà tra basi azotate

Motivare, attraverso lo studio del processo mitotico, l’uguaglianza genetica delle due cellule figlie

• Mettere in relazione la mitosi con la riproduzione asessuata

Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata

Spiegare perché non è possibile una fecondazione che non sia preceduta da meiosi

• Descrivere il ciclo vitale delle piante, specificando le differenze con quello degli animali

Descrivere il ciclo vitale umano

OBIETTIVI MINIMI: descrivere il modello di Watson e Crick, descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA, struttura dei cromosomi, conoscere la differenza tra aploide e diploide, tra cellula somatica e gamete, illustrare le fasi del ciclo cellulare , della mitosi e della meiosi, conoscere il significato biologico dei due processi. Spiegare in che modo differiscono i due processi in relazione alla loro finalità.

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L’ereditarietà

Geni e cromosomi

Leggi di Mendel

Il quadrato di Punnet

Basi molecolari dell’ereditarietà

Il testcross

Interazioni tra geni

Determinazione del sesso

Malattie genetiche

Malattie legate al sesso

Mutazioni e loro importanza nel processo evolutivo

Variabilità genetica e selezione naturale

Selezione artificiale

Ingegneria

genetica:applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante

• Saper identificare la differenza tra gene e cromosoma

• Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel

• Enunciare le leggi di Mendel

• collegare la meiosi alla legge dell’assortimento indipendente dei caratteri

• definire fenotipo e genotipo di una donna portatrice sana o malata di emofilia o daltonismo

• collegare la variabilità genetica alla meiosi e alla riproduzione sessuata

• Mettere in relazione le mutazioni con il concetto

di adattamento

all’ambiente

• saper distinguere la selezione naturale da quella artificiale e individuare i limiti etici di quest’ultima

• Spiegare che cosa si intende per DNA ricombinante

• Descrivere le proprietà degli enzimi di restrizione

• Distinguere

omozigote da

eterozigote,

,fenotipo da

genotipo

• Prevedere le combinazioni

alleliche risultanti da

un incrocio

costruendo il quadrato di Punnet

• Costruire i quadrati di Punnet nel caso di malattie legate ai cromosomi sessuali

• Applicare il testcross per determinare il genotipo di un individuo

• Saper spiegare la metodica usata in ingegneria genetica per intervenire sul DNA

OBIETTIVI MINIMI: leggi di Mendel, applicazioni delle leggi di Mendel, genetica classica, variabilità genetica, concetto di ingegneria genetica

CHIMICA

OBIETTIVI

Conoscenze Competenze Abilità

La struttura dell’atomo

Doppia natura della luce

L’atomo di Bohr

L’elettrone e la meccanica quantistica

Numeri quantici e orbitali

Distinguere tra comportamento ondulatorio e corpuscolare della radiazione elettromagnetica

Riconoscere che il modello atomico di Bohr ha come fondamento sperimentale l’analisi spettroscopica della radiazione emessa dagli atomi

Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo.

Descrivere la natura ondulatoria e corpuscolare della luce.

Usare il concetto dei livelli di energia quantizzati per spiegare lo spettro a righe dell’atomo.

Utilizzare la simbologia specifi- ca e le regole di riempimento degli orbitali per la scrittura delle configurazioni elettroni- che di tutti gli atomi.

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La configurazione degli atomi poliatomici

Spiegare l’esistenza di livelli e sottolivelli energetici e della loro disposizione in ordine di energia crescente verso l’esterno

Scrivere la configurazione degli atomi polielettronici in base al principio di Aufbau, di Pauli e alla regola di Hund

Utilizzare i numeri quantici per descrivere gli elettroni di un atomo

OBIETTIVI MINIMI: Confrontare i modelli atomici di Thomson e di Rutherford , comprendere l’innovazione proposta da Bohr , conoscere la struttura atomica di Bohr, conoscere il significato dei livelli e dei sottolivelli, dei numeri quantici, saper scrivere la configurazione elettronica di atomi poliatomici

Il sistema periodico

Classificazione degli elementi

Sistema periodico di Mendeleev e moderna tavola periodica

Proprietà periodiche degli elementi

Metalli, non metalli e semimetalli

Descrivere le principali proprietà di metalli, semimetalli e non metalli

Identificare gli elementi attraverso il loro numero atomico e

mediante le proprietà intensive di ciascun elemento.

Discutere lo sviluppo del concetto di periodicità

Spiegare gli andamenti delle proprietà periodiche degli elementi nei gruppi e nei periodi.

Spiegare la relazione fra Z, struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola periodica

Descrivere come Mendeleev arrivò a ordinare gli elementi

• Spiegare la relazione fra struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola periodica.

• Descrivere le principali proprietà periodiche che confermano la struttura a strati dell’atomo.

OBIETTIVI MINIMI: Saper leggere la tavola periodica e conoscere il significato di gruppo, periodo e periodicità, saper definire le proprietà periodiche e conoscere il loro andamento nella tavola periodica, conoscere la corrispondenza tra proprietà fisiche e chimiche degli elementi in base alla loro posizione nella tavola periodica

I legami chimici

Energia di legame

Regola dell’ottetto

Legame covalente, covalente dativo, covalente polare, ionico, metallico

Saper scrivere le strutture di Lewis degli elementi

Saper individuare gli elettroni di valenza degli elementi

rappresentativi.

Distinguere e confrontare i diversi legami chimici (ionico, covalente, metallico)

Stabilire in base alla configurazione elettronica esterna il numero e il tipo di legami che un atomo può formare

Definire la natura di un legame sulla base della differenza di elettronegatività

Comparare i diversi legami chimici.

Stabilire la polarità dei legami covalenti e delle molecole sulla base delle differenze di elettronegatività degli elementi e della geometria delle molecole

Utilizzare la tavola periodica per prevedere la formazione di specie chimiche e la loro natura

OBIETTIVI MINIMI: conoscere la modalità di formazione dei principali legami chimici, sapendo relazionare la configurazione elettronica degli atomi con la possibilità di legarsi degli atomi stessi, conoscere il concetto di reattività.

La forma delle molecole

Saper scrivere le strutture di Lewis di molecole e ioni.

Prevedere, in base alla teoria

Spiegare la geometria assunta da una molecola nello spazio in base al numero di coppie

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La teoria VSEPR

L’ibridazione deli orbitali atomici

La teoria degli orbitali molecolari

VSEPR, la geometria di semplici molecole

Spiegare la teoria del legame di valenza e l’ibridazione degli orbitali atomici

solitarie e di legame dell’atomo centrale

Utilizzare il modello

dell’ibridazione degli orbitali per prevedere la geometria di una molecola e viceversa

Descrivere la teoria degli orbitali molecolari

Disegnare le strutture elettroniche delle principali molecole

OBIETTIVI MINIMI: conoscere la teoria VSEPR e saperla applicare a semplici molecole, saper utilizzare le strutture di LEWIS, conoscere il concetto di ibridazione deli orbitali, conoscere la differenza tra orbitale atomico e orbitale molecolare.

Forze intermolecolari

Molecole polari e apolari

Forze dipolo-dipolo e forze di London

Legame a idrogeno

Saper riconoscere la polarità positi- va/negativa di un legame e ricono- scere una molecola polare da una apolare

Saper riconoscere un legame elettrostatico

Saper riconoscere un dipolo

Sapere come si forma un dipolo indotto

Sapere le caratteristiche della molecola dell’acqua anche alla luce del legame idrogeno

• Confrontare le forze di attrazione interatomiche (legame ionico, legame covalente e legame metallico) con le forze intermolecolari.

• Spiegare le differenze nelle proprietà fisiche dei materiali, dovute alle interazioni interatomiche e intermolecolari.

OBIETTIVI MINIMI: conoscere il concetto di legame intermolecolare e di legame elettrostatico, conoscere il concetto di dipolo e dipolo indotto, conoscere i principali legami intermolecolari e come si formano.

Classificazione e nomenclatura dei composti

Valenza e numero di ossidazione

Classificazione dei composti inorganici

Proprietà e nomenclatura dei composti binari

Proprietà e nomenclatura dei composti ternari

Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della nomenclatura sistematica e tradizionale.

Applicare le regole della nomenclatura IUPAC e tradizionale per assegnare il nome a semplici composti e viceversa

• Classificare i composti inorganici secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria.

• Assegnare il numero di ossidazione.

• Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per scrivere le formule.

Riconoscere la classe di appartenenza dati la formula o il nome di un composto

OBIETTIVI MINIMI: conoscere il significato di numero di ossidazione, conoscere la classificazione dei composti inorganici, saper utilizzare la Tavola Periodica degli elementi per scrivere il nome di un composto a partire dalla formula, secondo le regole della nomenclatura tradizionale e IUPAC, e scrivere la formula a partire dal nome.

La quantità chimica: la mole

Concetto di mole come unità di misura

Massa molare

Costante di Avogadro

La mole tra il mondo microscopico e

Essere consapevole della differenza tra quantità di materia e quantità di sostanza

Utilizzare il concetto di mole per convertire la massa/il volume di una sostanza o il numero di particelle elementari in moli e viceversa

Conoscere la quantità delle

Convertire grammi in moli e viceversa e calcola il numero di atomi presente in un

campione, giustificando il procedimento utilizzato

Utilizzare correttamente le unità di misura

Utilizzare la tabella delle masse atomiche per determinare le

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il mondo macroscopico

Principio di Avogadro: volume molare dei gas

sostanze, calcolando e misurando il numero di moli di una determinata sostanza.

masse molecolare e molare di una sostanza nota la formula

Applicare le relazioni stechiometriche che permettono il passaggio dal mondo macroscopico al mondo microscopico

Misurare la massa di un certo numero di atomi o di molecole usando il concetto di mole e la costante di Avogadro.

OBIETTIVI MINIMI: conoscere il concetto di mole, conoscere il motivo della sua introduzione come unità di misura della quantità di sostanza, saper calcolare il volume molare e convertire i grammi in moli e viceversa, conoscere il significato del numero di Avogadro, conoscere il principio di Avogadro e il concetto di volume molare dei gas.

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