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Indagato e persona informata sui fatti Gli atti tipici dell investigazione indiretta della polizia giudiziaria

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Academic year: 2022

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Indagato e persona informata sui fatti

Gli atti tipici dell’investigazione indiretta della polizia giudiziaria

di Gianluca Fazzolari*

PARTE 1

SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA NEI CUI CONFRONTI VENGONO

SVOLTE LE INDAGINI

PROPRIETA’ LETTERARIA RISERVATA

A norma della legge sul diritto d’autore e del codice civile, è vietata la riproduzione di questa dispensa o di parte di essa con qualsiasi mezzo, senza espressa autorizzazione scritta dell’autore. È altresì vietata ogni tipo di modifica grafica e la divulgazione a persone diverse da quelle per alle quali la dispensa è indirizzata, se non con espressa autorizzazione scritta dell’autore.

L’autore pur garantendo la massima affidabilità del testo non risponde dei danni derivanti dall’uso dei dati e delle notizie ivi contenute.

Quanto segue rispecchia esclusivamente l’interpretazione dell’autore, e non impegna in modo alcuno l’Amministrazione dello Stato da cui dipende.

(2)

PREMESSA

Con taglio essenzialmente pratico, ma pur sempre facendo riferimento al rigore della norma di diritto processuale penale che, rammentiamolo, è la linea guida dalla quale non dobbiamo mai discostarci, schematizzando le norme di riferimento e con il costante ricorso alla modulistica tratta da atti mutuati dalla realtà operativa, affronterò il tema degli atti tipici dell’investigazione indiretta della polizia giudiziaria.

Preliminarmente a quanto si dirà, corre l’obbligo di inquadrare l’aspetto normativo di riferimento che, riguardo ai contenuti di quanto segue, andremo a rinvenire nel codice di procedura penale al Libro V, Titolo IV, che tratta “dell’attività a iniziativa della polizia giudiziaria”.

Per la materia oggetto del presente lavoro l’attenzione sarà focalizzata sugli articoli 350 e

351 del codice procedurale processuale penale, articoli quelli di nostro interesse che, come

noto, fanno riferimento ed espresso rinvio ad altre parti del codice di procedura penale cui

si farà doverosamente cenno per una quanto più possibile completa ed esaustiva

informazione.

(3)

SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA NEI CUI CONFRONTI VENGONO SVOLTE LE INDAGINI (art. 350 c.p.p.)

Le dichiarazioni dalla persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, definite nella pratica di polizia come sommarie informazioni (S. I.), sono contemplate dall’art. 350 c.p.p.

Si tratta di un atto tipico di indagine preliminare soggettiva o indiretta, mediante il quale la polizia giudiziaria assume, da chi è sottoposto alle indagini:

 informazioni utili per la ricostruzione del fatto (comma 1- 4);

 indicazioni utili ai fini dell’immediata prosecuzione delle indagini (comma 5– 6);

 spontanee dichiarazioni (comma 7).

È escluso il ricorso alle S. I. ex art. 350 c.p.p. nell’ambito di attività integrativa d’indagine (art. 430 c.p.p.) in quanto prevede la partecipazione dell’indagato e del suo difensore.

L’art. 350 c.p.p. disciplina tre diverse tipologie di assunzione di sommarie informazioni dalla persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, che saranno oggetto dell’analisi che segue:

Le sommarie informazioni acquisite dall’indagato d’iniziativa dell’Ufficiale di P.G.

Le sommarie informazioni acquisite dall’indagato rientrano a pieno titolo negli atti di investigazione indiretta mediante le quali la p. g. raccoglie dall’indagato informazioni utili per le investigazioni.

Art. 350, comma 1 e 4. c.p.p.

Si rammenta che a norma dell’articolo 62 c.p.p., alla p. g. è fatto divieto di testimoniare sulle dichiarazioni raccolte.

possono essere assunte informazioni utili per le investigazioni dalla persona sottoposta alle indagini

purchè in stato di libertà

(non deve trovarsi in stato di fermo o arresto) PROCEDONO SOLO

UFFICIALI DI P.G.

È NECESSARIA

LA PRESENZA DEL DIFENSORE CHE DEVE ESSERE AVVISATO ALMENO

24 ORE PRIMA SALVO URGENZA

(4)

MODULISTICA – VERBALE EX ART. 350, COMMA 1 – 4, C.P.P.

Intestazione dell’Ufficio, Comando, Reparto Proc. Pen. n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r

VERBALE DI SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA NEI CUI CONFRONTI VENGONO SVOLTE LE INDAGINI

(art. 350, comma 1, 2 e 3, c.p.p.)

L’anno 2020 addì 19 del mese di giugno alle ore 09.00, negli Uffici ………, innanzi al sottoscritto Ufficiale di Polizia Giudiziaria … (qualifica cognome e nome) …., è comparso: --- XXXXXX Yyyyyy, nato a Sarzana (SP) il 28.02.1977 ed ivi residente in via G. Verdi n. 15, identificato mediante Carta d’identità n. AX1234567 rilasciata dal Comune di Sarzana (SP) il 23.11.2016, recapito telefonico 3490000000; --- il quale, nell’ambito del Procedimento Penale n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r. iscritto nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di XXXXX, per il delitto p. e p. ex art. 477 – 482 c. p. commesso in XXXXX il 31.03.2019; --- intende rendere sommarie informazioni nelle forme previste dall’art. 350, comma 1, 2 e 3, c.p.p. --- Si dà atto che è presente alla redazione del verbale il difensore di fiducia Avvocato Massimo Della Pena del Foro di XXXXX, tempestivamente avvisato ai sensi dell’art. 364 c.p.p. --- L’indagato, viene avvertito ai sensi e agli effetti di cui all’art. 64 c.p.p. che:--- a) le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti;--- b) salvo quanto disposto dall’art.66, comma 1, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso;--- c) se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà in ordine a tali fatti, l’ufficio di testimone, salve le incompatibilità previste dall’art.197 e le garanzie di cui all’art.197-bis.--- L’inosservanza delle disposizioni di cui all’art. 64, c. 3 lett. a) e b), c.p.p., determina l’inutilizzabilità assoluta delle dichiarazioni;

il mancato avvertimento di cui alla lettera c), fa si che le dichiarazioni eventualmente rese su responsabilità di altri non sono utilizzabili nei loro confronti e l’indagato non potrà assumere, in ordine a detti fatti, l’ufficio di testimone (art. 64, c. 3 –bis, c.p.p.)

A tal punto la stessa persona viene invitata a dichiarare le proprie generalità e quanto altro valga ad identificarla, ai sensi dell’art. 66 c.p.p., con l'ammonizione delle conseguenze alle quali si espone chi si rifiuta di darle o le da false, e pertanto dichiara: ---

“Sono e mi chiamo XXXXXX Yyyyyy, nato a Sarzana (SP) il 28.02.1977, ivi residente in Via G. Verdi n. 15, paternità Xxxxx, maternità Xxxxx Yyyyy, di stato libero, munito di Carta d’identità n. AX1234567 rilasciata dal Comune di Sarzana (SP) il 23.11.2016, che esibisco a comprova della mia identità personale.”--- XXXXXX Yyyyyy a questo punto viene invitato, in qualità di persona sottoposta alle indagini, ex art. 21 disp.

att. c.p.p., a rispondere alle domande qui di seguito riportate :--- nazionalità:

dimora:

professione/occupazione:

luogo in cui esercita attività lavorativa:

(5)

Invitato a dichiarare od eleggere domicilio a norma dell'art.161 c.1 e 2 c.p.p. ed avvertito dell’obbligo di comunicare ogni mutamento del domicilio, dichiarato o eletto, e che, in mancanza di tale comunicazione o nel caso di rifiuto di dichiarare o eleggere domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al difensore di fiducia/d’ufficio, riferisce: ---

“Eleggo domicilio in Xxxx Viale San Bartolomeo n. 123 presso lo studio del mio difensore di fiducia Avvocato Massimo Della Pena del Foro di Xxxxx, già nominato in data 08.04.2020”. --- L’indagato preliminarmente dichiara: “Intendo rispondere alle domande che mi saranno rivolte”. --- L’ufficiale di p.g. può porre tutte le domande che ritiene utili alle indagini purchè pertinenti e dirette alla ricostruzione dei fatti ed all’identificazione dei colpevoli. Non ricorre per la p.g. l’obbligo di cui all’art. 65 c.p.p.

di contestare in forma chiara e precisa il fatto attribuito.

DOMANDA: a norma dell’art. 136, c. 2, c.p.p. le domande DEVONO essere trascritte per intero.

IN LUOGO DELLA DOMANDA NON È AMMESSA LA FORMULA GENERICA A.D.R.

RISPOSTA: il verbalizzante procede alla trascrizione fedele della risposta così per come ottenuta dal dichiarante.

Il difensore ha diritto di dialogare, può fare domande, osservazioni e riserve di cui si deve dare atto nel verbale, mentre non può fare segni di approvazione, disapprovazione o suggerire risposte (art. 364, c. 7. c.p.p.) Si da’ atto che il presente verbale è stato compiuto senza che fossero utilizzate, anche con il consenso dell’indagato, tecniche e metodi idonei ad influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e di valutare i fatti e che consta di … (…) pagine.--- Il verbale ex art. 366 c.p.p. è depositato nella cancelleria del p.m. entro il terzo giorno successivo al compimento, salvo espressa rinuncia ai termini di deposito da parte dell’indagato e del difensore

Fatto, riletto, confermato e sottoscritto in triplice copia da tutti gli intervenuti in data e luogo di cui sopra.--- L’INDAGATO IL DIFENSORE L’UFFICIALE DI P.G.

(6)

Informazioni acquisite dall’indagato sul luogo o nell’immediatezza del fatto

Le informazioni acquisite dall’indagato, anche se in stato di arresto o di fermo, sul luogo e nell’immediatezza del fatto rientrano negli atti tipici di investigazione indiretta degli ufficiali di polizia giudiziaria.

Art. 350, comma 5 – 6, c.p.p.

L’atto deve essere compiuto sul luogo e nelle immediatezze del fatto e deve essere finalizzato all’acquisizione di notizie e indicazioni utili per la immediata prosecuzione delle indagini.

Si rammenta che a norma dell’articolo 62 c.p.p., alla p. g. è fatto divieto di testimoniare sulle dichiarazioni raccolte.

Spontanee dichiarazioni dell’indagato

Tra gli atti tipici di investigazione indiretta da parte della polizia giudiziaria (Ufficiale ed Agenti di p.g.) rientrano a pieno titolo le spontanee dichiarazioni rese dall’indagato.

Art. 350, comma 7, c.p.p.

possono essere rese spontanee dichiarazioni dall’indagato in stato di libertà o in stato di arresto o fermo

che non devono essere sollecitate né provocate da domande o richieste

PROCEDONO

UFFICIALI E AGENTI DI P.G.

gli ufficiali di p.g. sul luogo e nell’immediatezza del fatto possono assumere dall’indagato, anche se in stato di arresto

o fermo, notizie ed indicazioni utili ai fini dell’immediata prosecuzione delle indagini

PROCEDONO SOLO UFFICIALI DI P.G.

ANCHE SENZA

PRESENZA DEL DIFENSORE

Le notizie assunte senza la presenza del difensore non possono essere documentate né possono essere utilizzate

nel dibattimento

(7)

MODULISTICA – VERBALE EX ART. 350, COMMA 7, C.P.P.

Intestazione dell’Ufficio, Comando, Reparto Proc. Pen. n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r

VERBALE DI SPONTANEE DICHIARAZIONI RESE DALL’INDAGATO (art. 350, comma 7, c.p.p.)

L’anno 2020 addì 19 del mese di giugno alle ore 09.00, negli Uffici ………, innanzi al sottoscritto Ufficiale di Polizia Giudiziaria … (qualifica cognome e nome) …., è comparso: --- XXXXXX Yyyyyy, nato a Lerici (SP) il 28.02.1987 ed ivi residente in via G. Garibaldi n. 15, identificato mediante Carta d’identità n. AV0123456 rilasciata dal Comune di Lerici (SP) il 30.10.2018, recapito telefonico 3450000000; --- il quale, nell’ambito del Procedimento Penale n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r. iscritto nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di XXXXX, per il delitto p. e p. ex art. 648 c. p. commesso in XXXXX il 10.07.2019;

intende rilasciare spontanee dichiarazioni nelle forme previste dall’art. 350, comma 7, c.p.p.: --- esposizione letterale di ciò che intende dichiarare la persona

le spontanee dichiarazioni non possono essere sollecitate né provocate da domande o richieste da parte dei verbalizzanti

Di quanto sopra è stato redatto il presente verbale che viene riletto, confermato e sottoscritto da tutti gli intervenuti in data e luogo di cui sopra.---

IL DICHIARANTE GLI UFFICIALI e AGENTI di P. G.

*Ispettore Superiore della Polizia di Stato Specializzato in controllo documentale, tecniche di indagine

e servizi di polizia stradale

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