Siccità: umi in ginocchio, è allerta per il Serio e per il Cherio
Tuttavia, se si escludono i danni turistici (un lago semivuoto e difficilmente navigabile è ovviamente meno attrattivo per i turisti), il valore di allarme non è ancora stato raggiunto dal punto di vista del fabbisogno idrico del territorio circostante. Simile la situazione di Cheria, anche se la parziale trasformazione dei sistemi irrigui da dilavamento a sistema irriguo consente di mitigare gli effetti della siccità, ma solo finché le condizioni saranno stabili, un'ulteriore prolungata mancanza di precipitazioni causerebbe anche coloro che attingono a questo bacino in difficoltà per irrigare i propri terreni. Più rosea, se così si può dire, è la situazione di Brembo, anch'essa in difficoltà quanto e anche più delle altre, soprattutto per la possibilità di gestire l'acqua prelevata dall'Adda e dall'ex cava nell'area, che viene utilizzata come serbatoio per parte delle aree di fabbisogno idrico.
Tuttavia, la disponibilità idrica è inferiore alla norma e anche in questo caso un peggioramento della siccità metterebbe in seria difficoltà la zona, poiché renderebbe impossibile integrare il fabbisogno idrico con l'acqua dell'Adda. Anche nelle aree in cui le sorgenti locali sono integrate con le acque del fiume Oglio o con le acque sotterranee, la situazione non è delle peggiori, anche se sono previsti razionamenti in diverse aree del paesaggio, anche per l'assenza di precipitazioni di rilievo previste per il prossimo poche settimane.
Inizio settimana instabile: il sole si alterna ai temporali previsioni
Lo stesso non si può dire dei fiumi che, secondo il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, sono messi in ginocchio dalla mancanza di precipitazioni significative. Nuovi pozzi, riattivazione di quelli secchi e, per quelli esistenti, interventi per recuperare l'acqua più in profondità. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nominato dal Governo commissario per la gestione dell'emergenza, ha già firmato il decreto che dà il via libera ai lavori.
Cerchiamo nuove fonti idriche e nuovi collegamenti alla rete di bonifica: tutte le misure sono condivise fin dall'inizio nella cabina di regia creata dalla Regione e definite grazie alla collaborazione dei diversi soggetti competenti: Comuni, Province, Atersir, Consorzi di bonifica e gestori delle acque”. Continuerà inoltre l'approvvigionamento idrico con autocisterne a garantire il fabbisogno di acqua potabile in 40 comuni: 21 sono nel piacentino (Bettola, Bobbio, Borgonovo V. Tidone, Castel San Giovanni, Cerignale, Coli, Farini, Ferriere, Gropparello, Morfasso, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello, Piozzano, Ponte dell'Olio, Travo, Vernasca, Vigolzone, Ziano, Zerba) e 1 9 nel Parmense (Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Pellegrino P.se, Sala Baganza, Solignano, Terenzo, Tizzano, Tornolo, Valmozzola e Varsi).
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Il presidente Bonaccini, nominato commissario, firma il decreto che avvia i lavori: misure per 8,6 ML. Installazione di sistemi per potabilizzare le fonti idriche prelevate; ricercando fonti alternative, lavorando per ridurre le perdite nella rete e continuando ad aiutare la popolazione con i rifornimenti attraverso le autocisterne. Ci siamo mossi immediatamente, agendo rapidamente per dichiarare lo stato di emergenza nazionale e oggi - sottolinea il presidente Bonaccini - il nostro è il primo piano di intervento avviabile nel Paese, finanziato con risorse governative e attuato grazie all'impegno di tutto il territorio. .
L'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile acquisterà un sistema mobile di acqua potabile da 10 litri al secondo (300mila euro) e cisterne per l'approvvigionamento degli acquedotti nazionali e locali (160mila). Uno scenario che fino ad ora era rimasto piuttosto ipotetico è ora di grande attualità in vista di quella che, secondo alcuni meteorologi, potrebbe diventare una nuova normalità, come già MODENA > NEWS > ALLA RICERCA DELL'ACQUA PERDUTA.
Alla ricerca dell’acqua perduta
23°C sereno
Le reti sono suddivise in settori (o 'distretti') sui quali sono installati misuratori di portata, che misurano anche il minimo consumo idrico notturno. Un altro problema riguarda il riutilizzo delle acque provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. In città, parte dell'acqua depurata proveniente dal depuratore di via Cavazza viene riutilizzata internamente per il raffreddamento degli impianti o per usi interni secondari, come l'alimentazione del laghetto ornamentale all'ingresso dell'area, e per le vasche antincendio.
Nel periodo estivo il Comune autorizza l'utilizzo di parte dell'acqua depurata delle aree esterne, circa 500mila metri cubi, l'1% del totale. Solitamente l’agricoltura, che in Italia è il settore produttivo con la più alta percentuale di utilizzo della risorsa idrica, ovvero quasi la metà del totale utilizzato, non utilizza acqua potabile proveniente dalla normale rete idrica.
Non bastano le parole per combattere il clima impazzito
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Premesso che la sicurezza idrogeologica assoluta non esiste, ma che la violenza dei cambiamenti climatici ha reso inadeguata gran parte della rete idraulica del Paese, approfitto dell’immagine mediatica di un’Italia divisa a metà, cioè maltempo al Nord e siccità al Nord. Sud, per ribadire che l'anello di congiunzione tra le due realtà è il Piano Nazionale Invasi, da noi proposto, insieme alla struttura di missione #italiasicura, con la doppia valenza di prevenzione delle inondazioni e di riserva idrica." Lo dice Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che prosegue: "Ricordo questo perché ho rinviato lo stato di emergenza del Lago di Bracciano e quindi del città di Roma, la nostra proposta resta fortemente nell'agenda politica in vista della prossima Legge di Stabilità. Non bastano gli stanziamenti già decisi dal Governo per il Paese, il territorio, l'economia, per l'occupazione: i 300 milioni della Cassa Nazionale Piano Irrigazione, la cui scadenza per la presentazione dei progetti è stata posticipata al 31 agosto e i 295 milioni, assegnati dal C.I.P.E., di cui chiediamo ancora una volta i bandi.
Chiedono i territori, ma soprattutto le vittime, che continuano a contarsi e alle cui famiglie non può che ricevere la nostra scrupolosa solidarietà, convinte che il maltempo non sia responsabile. All'inizio dell'autunno i consorzi di bonifica riproporranno la relazione annuale dei progetti definitivi ed esecutivi per la riduzione del rischio idrogeologico; Proteggere il territorio dalla siccità e dalle inondazioni può rappresentare un importante volano per la ripresa economica.
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La Camera di Commercio Italo-Germanica ha annunciato la firma di un accordo di collaborazione con Confartigianato Varese, realtà profondamente radicata nel territorio della sua provincia e punto di riferimento per circa 8.900 imprese associate. Nei primi sei mesi dell'anno, quasi una nuova impresa su tre (30,4%) è gestita da meno di 35 imprenditori. , che da settimane affliggono il Paese e oggi stanno minando drammaticamente il settore turistico, come quello di Cortina d'Ampezzo. e il Trentino Alto Adige, che dimostra ancora una volta la necessità di intervenire per garantire la sicurezza idrogeologica anche nei territori a monte dei grandi centri urbani a cui sono state doverosamente destinate le risorse.
EDIZIONE
Comune e Consorzio “salvano” 500 ettari di colture e ortaggi
Normalmente le coltivazioni di Massaciuccoli, Massarosa e Vecchiano vengono irrigate con l'acqua del lago, che viene distribuita ai terreni attraverso una serie di paratoie, gestite dal Consorzio di Recupero 1 Toscana Nord", spiega il Sindaco di Vecchiano Massimiliano Angori - A tutelare l’ambiente lacustre, nei periodi caldi estivi le concessioni per il prelievo dell’acqua vengono sospese, almeno per tutto il periodo in cui il livello del lago scende al di sotto di meno trenta centimetri rispetto a quello del mare, come è accaduto quest’estate. , causerebbe danni ambientali legati sia alla scarsità idrica, sia alla possibile intrusione di acqua salata dal mare, a causa dello squilibrio idrico, per cui il consorzio ha subito proposto un'ipotesi alternativa, ovvero quella dell'intrusione di acqua dolce nella rete irrigua che non scorre più dal lago, ma dal fiume Serchio attraverso la riattivazione di un sistema di pompaggio delle acque, in accordo con la nostra organizzazione, proprietaria della struttura".
Oltre al riavvio della centrale, il consorzio si occuperà anche della gestione, dei costi di consumo dell'energia elettrica e del monitoraggio della salinità delle acque del lago. Un milione di euro a disposizione del consorzio di bonifica Bacchiglione per i fossi sicuri.
Un milione per rendere sicuri i corsi d’acqua di 15 comuni
22°C poco nuvoloso
Tali comuni sono stati selezionati per i lavori di manutenzione e messa in sicurezza a seguito di un bando regionale, nel quale è stata stilata una graduatoria di merito. D'accordo con Stefan Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione: “Gli interventi saranno di grande importanza e aumenteranno notevolmente la sicurezza idraulica dell'intera area”. Dato che la sicurezza idrogeologica assoluta non esiste, ma che la violenza del cambiamento climatico ha reso inadeguata gran parte della rete idraulica del Paese, utilizzo l'immagine mediatica di un'Italia divisa in due, cioè maltempo al Nord e siccità nel Paese. Sud, per ribadire che l’anello di congiunzione tra le due realtà è la nostra proposta di Piano Nazionale Invasi, insieme alla Struttura di Missione #italiasicura, con la duplice valenza di prevenzione delle alluvioni e di risorse idriche”.
Oltre all'attivazione concreta di queste risorse - sottolinea il presidente dell'ANBI - ne servono altre, perché lo impongono le emergenze, che hanno congelato il Paese per settimane e che oggi minano drammaticamente le industrie turistiche come quella di Cortina d'Ampezzo e del industria del turismo. Il Trentino Alto Adige dimostra ancora una volta l'urgenza di intervenire per mettere in sicurezza idrogeologica anche le aree a monte dei grandi centri urbani, alle quali le risorse sono state doverosamente destinate. All'inizio dell'autunno i Consorzi di bonifica ripresenteranno la relazione annuale dei progetti definitivi ed esecutivi per la riduzione del rischio idrogeologico; Proteggere l’area dalla siccità e dalle inondazioni può essere un importante motore per la ripresa economica. ANSA) - ROCCELLA IONICA (REGGIO CALABRIA), 7 AGO - Manifestazione degli agricoltori e dei consorziati presso la sede del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino a Roccella Ionica.
Siamo e saremo pacifici - proseguono - per tutelare la vitalità democratica del Consorzio del Riciclo per evitare un autentico furto voluto da qualche don Rodrigo in servizio."
ULTRAFIBRA