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初七日倫敦電云:“意大利國詩人高德集君逝世,後葬於包 魯葛那地方。國人傷感異常。意孟紐爾親王代表皇族前往送

葬。”(譯字林報)

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Morte di un poeta italiano, SB, 21 febbraio 1907

Il giorno settimo un telegramma giunto da Londra riporta: “Il poeta italiano Carducci è venuto a mancare ed è stato seppellito a Bologna. Il popolo italiano ne è estremamente addolorato. Il principe italiano Emanuele ha preso parte alle esequie in rappresentanza della famiglia reale.” (Tradotto dal North China Daily News)

Il telegramma a cui si fa riferimento venne pubblicato in data 20 febbraio dal North

China Daily News e successivamente riproposto nelle pagine del North China Herald il

22 febbraio. La notizia della morte del poeta italiano, giunta tramite telegramma dell’agenzia Reuters, datato 19 febbraio e proveniente Londra tramite Bombay, recitava:

The funeral of Giosuè Carducci was conducted at Bologna amidst unparalleled manifestations of national grief. H.R.H. Prince Victor Emmanuel, Count of Turin, represented the Italian Royal Family. – Reuter.38

Nel compiere una trasposizione in cinese del telegramma, viene però commessa un’inesattezza nel riportare il nome del principe, Vittorio Emanuele (non Emanuele), presente ai funerali del poeta in rappresentanza della famiglia reale. Un ulteriore processo di sintesi svolto dalla redazione dello Shenbao risulta inoltre evidente se si considera che altre notizie erano già giunte giorni prima riguardo le preoccupanti condizioni di salute, e successivamente la morte, del poeta italiano sulle pagine della stampa inglese di Shanghai: la prima, datata 15 febbraio, ne riportava l’incombente morte, ricordando la sensazionale pubblicazione di Inno a Satana “in which he praised the spirit of negotiation as the motive power of human life and the world’s history, and as the principle of all progress”.39

In data 16 febbraio giunse invece la notizia dell’effettiva morte con due telegrammi, uno dei quali nuovamente accompagnato da !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

37 “Yidali shiren zuogu” 意大利詩人作古 (Morte di un poeta italiano), SB, n. 12152, 21 febbraio 1907, p.

17.

38 “Latest Telegraphic Intelligence. The Funeral of Giosuè Carducci. Great Public Grief”, NCDN, vol.

LXXVII, n. 13091, 20 febbraio 1907, p. 7; “Obituary. London via Bombay, February 19”, NCH, vol. LXXXII, n. 2063, 22 febbraio 1907, p. 373.

39 “News from Europe. February 15”, NCDN, vol. LXXVII, n. 13089, 18 febbraio 1907, p. 7 e NCH, vol.

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una breve nota biografica da parte degli editori inglesi, nella quale si elogiavano le doti letterarie del Carducci, facendo riferimento ad alcuni suoi ben noti lavori quali Inno a

Satana, Levia gravia, Nuove poesie e Odi Barbare, menzionando la sua attività di

docente universitario e senatore del parlamento italiano, nonché la fama di fervente patriota, informazioni e apprezzamenti di cui non si trova nota nello Shenbao. 40

Relativamente alla sezione letteraria dello Shenbao, sebbene come si è detto non appaiano opere composte da autori italiani, l’Italia viene citata non di rado all’interno dei romanzi pubblicati nello Shenbao, spesso traduzioni di opere straniere, ma si tratta sempre di apparizioni poco rilevanti come luogo di ambientazione di episodi o viaggi, come ispirazione per lo stile di abiti, giardini o architetture, o per la menzione di alcuni episodi storici.41

L’unico esempio di storie interamente ambientate in Italia, che possono essere considerate un contributo alla creazione dell’immaginario culturale sullo stile di vita, le abitudini e le usanze italiane, furono due opere teatrali, entrambe prodotte dal britannico William Shakespeare e pubblicate nella sezione dedicata ai romanzi (xiaoshuo 小說), sotto forma di duanpian xiaoshuo 短篇小說, ovvero romanzi brevi a puntate suddivisi in entrambi i casi in un totale di cinque capitoli, pubblicati per cinque giorni consecutivi. La prima opera è I due gentiluomini di Verona, pubblicata con il titolo cinese Xin qingshi 新情史 (Una nuova storia d’amore)42

in cui l’Italia compare come luogo di ambientazione dei fatti (la storia comincia con “nella città italiana di Verona”), mentre nei capitoli consecutivi si continuano a menzionare varie città italiane che fungono da scenario degli eventi narrati, come Milano e Mantova. Ritenendo che tale storia possa in qualche modo aver contribuito alla diffusione di alcune conoscenze sull’Italia e sui suoi stili di vita, sebbene tramite la mediazione dell’intervento creativo di Shakespeare nell’elaborazione di una storia di amore di corte, amicizia tra gentiluomini e valori familiari, se ne riporta di seguito il riadattamento pubblicato sullo

Shenbao dall’1 al 5 gennaio 1910, con relativa traduzione:

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40 “Latest telegraphic intelligence. Obituary. London via Bombay, February 16”, NCDN, vol. LXXVII, n.

13089, 18 febbraio 1907, p. 7 e NCH, vol. LXXXII, n. 2063, 22 febbraio 1907, pp. 373-4.

41 Per riportare un esempio, in due capitoli di un romanzo storico ispirato alla vita del politico ungherese

Kossuth si cita l’unificazione italiana. “Aiguo lei chuanqi (san)” 愛國淚傳奇(三)(Leggenda di lacrime patriottiche – 3), SB, n. 13279, 20 gennaio 1910, p. 27; “Aiguo lei chuanqi (si)” 愛國淚傳奇(四) (Leggenda di lacrime patriottiche – 4), SB, n. 13279, 21 gennaio 1910, p. 28.

42 La scelta del titolo potrebbe essere vista come una strategia di addomesticamento del traduttore che,

invece di tradurre il titolo originale, optò per un rifacimento con un probabile richiamo all’opera Qingshi

leilüe 情史類略 (Studi di anatomia amorosa), attribuita a Feng Menglong 馮夢龍 (1574-1646). Chang,

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新情史

, 申報, 宣統元年已酉年十一月二十日

義大利費陸納城中有二少年,一名佛倫丁,一名柏洛斯。兩

人幼同學,長同遊,相愛逾於兄弟。後柏洛斯與一女士麗亞

識,時往造訪。佛倫丁則無之。此為兩人異性之點。蓋佛當

時常自謂潔身愛已不欲以兒女塵俗事攪其清心。每聞柏述及

麗亞事,輒笑其醉心于溫柔鄉,為庸愚不足道云。一日佛往

與柏別,謂己將至米倫留學。米倫者,義國之一大都會也。

柏念半生聚首,不忍一旦分離,用溫語勸之勿行。佛曰: “君

毋阻我。我斷不能蠖屈家居,以效田舍子之所為者。使君無

麗亞之眷愛,我且欲邀君偕行,一遊四海名勝。但今者君旣

不忍割愛,則請暫作別離,各從其志可耳。” 柏見其友去志

已定,知無可逭,卽揮淚送之行,且握手為之祝曰:“君此

去前程遠大,僕不才,不能伴君行,惟望君努力自愛。時以

僕為念,則僕幸甚矣。” 佛亦謙遜良久始別。

佛倫丁旣去,柏洛斯乃作書一封,囑麗亞之婢羅珊,携歸以

贈其主。羅珊如言往,旣抵家,即以書授麗亞。麗亞性拘謹,

有大家風,知柏洛斯之鍾情於已也已久,暗念己若信口求成,

未免失閨女體態,而授人以輕視之機。因欲稍示吝縮,使柏

洛斯知己之不易誘惑,則必益竭其全力,以底於成,而其愛

己之誠。亦必因是而更篤矣。故見羅珊持書入,知為柏洛斯

所發,遂佯斥羅珊,不知大體,竟敢以他家少年書,傳之繡

幃,可恥孰甚,不受其書而驅之出。婢[?]去,麗亞終以未得

見書為慮,有頃,復呼之入而問之曰:“此時何時乎?”婢

熟知麗亞之意不在時而在於書,乃不答,而仍以書笑授之。

麗亞又羞又怒,急撕其書而投之地,復厲聲驅羅珊使出。羅

珊猶俯拾其紙,遲遲不行。麗亞則又怒曰:“汝速去!遺紙

於地可耳。苟拾之,則益增我怒矣。”羅珊出。麗亞乃自拾

敗紙而拼識之。初僅見痛愛之柏洛斯一語,漸又得種種悲慘

句,然以字跡已毀,終不能窺其全文。自恨縱性太過,有負

愛己者之厚意。暗取片紙,一一與之接吻,且矢志藏之金篋,

以示珍異。越日,又作書以答柏洛斯。書中情意殷摯,極口

言歡,不復如前之故作吝色矣。

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Una nuova storia d’amore, SB, 1 gennaio 1910

Nella città italiana di Verona c’erano due giovani, uno di nome Valentino, l’altro di nome Proteo. I due avevano studiato insieme, erano cresciuti facendo esperienze comuni e si volevano bene più di fratelli. In seguito Proteo conobbe una ragazza, Giulia, a cui faceva spesso visita. Valentino invece non aveva [una ragazza] e ciò era un elemento di differenza tra i due, poiché Valentino diceva spesso di voler rimanere puro e di non voler turbare il suo animo con cose ordinarie come mettere su famiglia. Ogni volta che Proteo raccontava di Giulia, egli rideva della sua infatuazione per la dolce compagnia femminile, considerandola una cosa incredibilmente stupida e ordinaria. Un giorno Valentino andò a congedarsi da Proteo dicendo che doveva andare a Milano a studiare. Milano è una grande città italiana. Proteo, pensando alla loro amicizia di una vita, non poteva accettare che un giorno si sarebbero separati e lo pregò con parole tenere di non partire. Valentino disse: “Non ostacolarmi. Non posso reprimere me stesso rimanendo in casa, come fan i figli dei contadini. Se tu non provassi un tale affetto per Giulia, inviterei anche te a viaggiare insieme per le meraviglie del mondo, ma tu oggi non intendi separarti dal tuo amore, quindi per adesso congediamoci e ognuno perseguirà le proprie ambizioni.” Proteo, vedendo la ferma volontà dell’amico nel partire, seppe che ciò era inevitabile, per cui gli disse addio tra le lacrime e stringendogli la mano disse: “Avrai un brillante futuro, io non ho talenti e non posso accompagnarti. Spero solo che ti prenda cura di te. Ricordati sempre di me e io ne sarò estremamente contento.” Valentino così dopo un bel po' si congedò umilmente. Dopo che Valentino se ne fu andato, Proteo scrisse una lettera e pregò la serva di Giulia, Lucia, di portarla in dono alla sua padrona. Lucia, come ordinato, fece ritorno a casa e consegnò la lettera a Giulia. Giulia che era di natura riservata e teneva molto alle tradizioni di famiglia, sapeva che Proteo era da tempo profondamente innamorato di lei, ma pensava segretamente che se avesse parlato liberamente per ottenere ciò che sperava, avrebbe inevitabilmente compromesso la sua immagine di ragazza, quindi si rivolgeva agli altri con distacco. Desiderava mostrare un atteggiamento riservato in modo che Proteo capisse che non era facile da conquistare e che doveva dare il meglio di sé per riuscirvi, così il suo amore sarebbe stato sincero e proprio per questo ancora più onesto. Perciò, quando vide Lucia entrare recando una lettera, capì che veniva da Proteo, [ma] finse di non essere a conoscenza della faccenda e di cacciare Lucia, [poiché] era disonorevole osare introdurre una lettera di un giovane esterno alla famiglia nella sua camera di ragazza. Così, non accettò la sua lettera, ma la cacciò via. Mandata via la serva, Giulia alla fine rimase inquieta per non essere riuscita a vedere la lettera. Dopo poco la richiamò dentro e le chiese: “Che ora è?” La serva, intuendo che l’interesse di Giulia non era [nel sapere] l’ora, ma nella lettera, non rispose, ma ridendo le porse nuovamente la lettera. Giulia, presa dalla vergogna e dalla rabbia, in un impeto stracciò la lettera e la gettò in terra, urlando nuovamente a Lucia di uscire, ma Lucia si piegò a raccogliere [i pezzetti di] carta, attardandosi a uscire. Quindi Giulia nuovamente urlò: “Va' subito via e lascia i fogli in terra, altrimenti mi farai arrabbiare ancora di più.” Uscita Lucia, Giulia raccolse quindi da sé il foglio andato in pezzi e lo rimise insieme. All’inizio l’unica cosa che riuscì a vedere fu una frase appassionata di Proteo, e poi progressivamente ogni sorta di espressione di dolore, ma poiché lo scritto era ormai andato distrutto, non poté leggere il testo per intero. Odiò se stessa per essere stata eccessivamente irascibile e aver disilluso il buon cuore di chi la amava. Di nascosto prese i pezzetti di carta e baciandoli a uno a uno li ripose devotamente

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in una scatoletta d’oro, a riprova del loro valore. Il giorno seguente anche lei scrisse una lettera di risposta a Proteo. Nella lettera, in cui il suo sentimento era forte e sincero, scriveva affettuosamente che non avrebbe di nuovo fatto come prima e si disse dispiaciuta.

***

新情史(二)

, 申報, 宣統元年已酉年十一月二十一日

柏洛斯得書,知麗亞已一易其自矜氣,而為多情人,不覺悄

然色喜,擊節而吟其書不已。忽其父至,呼問之曰:“汝書

何來?”柏洛斯曰:“是乃佛倫丁自米倫寄我者。”其父曰:

“授我一觀,我亦甚願知其近况也。”柏洛斯中心惶恐,復

飾言曰:“此中無多言,彼僅告我以彼之於米倫公爵知遇甚

佳,且欲勸我往,以與之作伴耳。”其父曰:“然則汝意云

何?”柏曰:“人子之主權在於其父,寗在於友耶?”其父

曰:“旣如是,吾意甚韙佛君之說,汝可即於明日行。”言

至此,見其子面有難色,乃又謂之曰:“汝勿訝,余定計之

速,余已籌之有素矣。亦勿以余言為戲。明日準為汝行期,

汝當早自為計也。”

原來柏洛斯之父適與一友論及其子,友之意謂少年英俊,宜

使之遠出問世,且歷述某家子慷慨臨陣,某家子熱忱赴學,

與夫經商異域者,入海探險者。要之皆志在四方,不拳拳於

鄉里。今柏洛斯旣有其友佛倫丁在米倫,為彼都公爵所寵遇,

則亦正可及時而出云云。柏洛斯之父聆友一席話,心甚然之,

及聞其子述佛倫丁欲邀往為伴之語,故即慨然命之行,而初

未料其子之心坎中,實有大不可行之處也。柏洛斯知父命已

出,無可復違,始深悔己之不當以假語蔽其父,而自取此無

限之離恨。麗亞尋亦知柏將有遠行,中心為之不樂,然知其

出自父命不可違,只得相與言別,各脫約指為贈,誓不相負

焉。

且說佛倫丁旣至米倫,即受公爵之知遇,得時親晤談,惟向

所自誇為潔己者,則已一變而為多情郎。其所屬意者,乃公

爵之女雪微亞。雪亦愛佛甚。兩人交極密,不使公爵聞。蓋

公爵雖心喜佛,而實欲嫁其女於廷臣梭羅。梭才貌去佛甚,

雪微亞故矢志不從。一日梭羅與佛倫丁偕謁於雪微亞之門,

佛方諷刺梭之一言一語,以求歡於雪微亞前,忽見公爵自外

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