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謀之巧,措辭之允。搿拿卽效希語曰:“幸有此幹練之律師,

吾志遂矣。”

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Una libbra di carne (4), SB, 16 gennaio 1910

Allora Porzia domandò nuovamente: “Il denaro che vi deve, non può [egli] ripagarlo?” Udito ciò Bassanio prese in fretta i tremila ducati e li porse all’avvocato, dichiarando di voler ripagare il debito in rappresentanza dell’amico per salvargli la vita. [Ma] Shylock si ostinava a non accettare, quindi Bassanio pregò ancora l’avvocato di convincerlo. Porzia scosse il capo e disse che la legge non poteva fare altro e che il taglio della carne da parte di Shylock secondo la legge non era sbagliato. Shylock, vedendo che l’avvocato lo sosteneva, ancora più compiaciuto, con tono ostentoso proclamò: “Grazie al cielo v’è un avvocato competente, così il mio volere sarà fatto.” Porzia, leggendo nuovamente il contratto disse: “Il contratto afferma chiaramente che Antonio deve lasciar tagliare a Shylock una libbra di carne a suo piacimento, ma la legge non ha sentimenti. Come si potrebbe cambiarla? Tuttavia, se Shylock avesse anche un minimo di moralità, non dovrebbe accettare i soldi e salvare una vita?” Shylock rispose: “No. La mia decisione è presa.” Così Porzia, rivolgendosi ad Antonio disse: “In tal caso preparatevi a perdere la vostra carne. Avete altro da dire?” Antonio sapeva ormai che la sua vita era un fuoco prossimo a estinguersi e che non poteva rimediare, allora prese la mano di Bassanio e con voce spezzata disse: “Bassanio, abbi cura di te, non ti devi rattristare delle mie sfortune. Sacrifico la mia vita per te, questo è segno della mia lealtà. Quando tornerai a casa, racconta sovente alla tua consorte del tuo amico scomparso, così morirò contento.” Bassanio non poté trattenere le lacrime e tra i singhiozzi disse: “Io ho da poco preso moglie, la mia sposa mi ama profondamente e acconsente a darmi in abbondanza tutto ciò che ha, ma l’amore che provo per la mia sposa non è quanto quello che provo per voi. Sono sincero, oggi che voi state mettendo a rischio la propria vita darei me stesso per non far soffrire questo a voi.” Al pronunciare queste parole il suo cuore ribolliva e gli doleva insopportabilmente, e Porzia, che era lì vicino e aveva udito, non se ne adirò [ma] si commosse leggermente, così sorridendo disse: “Chissà cosa direbbe la moglie di Bassanio di queste parole se fosse qui!” Poi intervenne Graziano: “Anche l’amore tra me e la mia consorte è sincero, ma io sarei disposto a sacrificare quest’amore pur di salvare Antonio.” E Nerissa: “Dite queste cose giusto oggi che vostra moglie non è presente!” Shylock intanto aspettava con un coltello nascosto. Porzia infine pronunciò la sentenza e ordinò di preparare una bilancia affinché si pesasse la carne, quindi disse a Shylock: “Dovrebbe far chiamare un medico, poiché una volta tagliata la carne il sangue di Antonio scorrerebbe fino a farlo morire, e come farete allora?” Shylock rispose: “Questo non è scritto nel contratto, perché mai dovrei farlo?” E Porzia: “La vita di una persona è preziosa, state attento, non state [forse] agendo con incuria?” E Shylock: “Io intendo agire secondo il contratto e ciò non è dichiarato.” Allora Porzia disse: “Stando così le cose, Antonio vi deve una libbra di carne, la legge ve la attribuisce e anche questo tribunale. Cosa intendete fare?” E Shylock nuovamente rivolto a Porzia disse: “Grazie al cielo v’è un avvocato competente, così il mio volere sarà fatto.”

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57 Hao 暤, Bo 檗, “Yi bang rou (si)” 一磅肉 (四) (Una libbra di carne – 4), SB, n. 13275, 16 gennaio 1910,

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Aveva proprio intenzione di attendere il giudizio del duca per sollevare il coltello, ma Porzia disse ancora: “C’è ancora un’altra cosa che devo dirvi: sul contratto si parla solo della carne di Antonio e non è menzionata una goccia del suo sangue. State attento a non far fuoriuscire il suo sangue, perché ve ne prenderete la colpa. Poiché è citata una libbra di carne, dovrete abilmente con il vostro coltello tagliare una libbra di peso, se anche fosse un po' di meno, sarete condannato a morte, perché la legge non perdona.” Terminato il discorso, la folla ne ammirò la provvidenzialità, il piano ingegnoso e l’esattezza della dialettica, e Graziano, imitando Shylock fece: “Grazie al cielo v’è un avvocato competente, così il mio volere sarà fatto.”

***

一磅肉 (五)

,申報,宣统元年己酉十二月初七日

希洛克自知,詞窮,且讅斷難遵取一磅肉,而保無一滴血者,

乃棄刀改容曰:“吾今取金而不剜斯人之肉,則何如?”俾

知事已諧,應曰:“三千金在此。”波喜亞忽止之曰:“毋

然。彼希洛克者,於律祗能剜肉,未可取金。今彼不欲剜肉,

於律抑且有悖。”又顧希曰:“汝違背法律,衊視人命,國

法當盡沒汝產,以入公家,速來公爵前乞赦,得免與否,未

可知也。”

希無奈,竟匍匐以求公爵。公爵曰:“汝旣知罪,吾今生汝

命,獨取汝家產,半贈恩脫訥,半入公家可也。”恩聞之,

自思己幸得生,何忍復獲此飛來之產?答曰:“希有一女及

婿,均信厚,為希所不悅。今願將此產,暫留希處,令其異

日,歸其女與婿,則庶不負信厚之人,而僕之願,於是償

矣。”公爵如其請,希亦領命而去。衆隨散,俾及恩感律師

相助之誼,咸欲邀往欵待。波喜亞堅不允,自念速歸,猶可

於其夫抵家時,以示其能,繼又慮無徵信之物。曾俾欲以三

千金與彼作酬,卽曰:“我憫君等之冤,特來排解,義也,

豈望報乎?君如必欲酬我,得君指間之戒指,以作紀念足

矣。”俾有難色,良久答曰:“此物乃結婚時拙荊所贈,己

與彼約,誓不輕棄。君果欲此,則請市一隹者,代之可乎?”

波喜亞覺其夫相愛之摯,隨歛容謝曰:“僕實不知,幸君恕

冒昧。”恩則謂俾曰:“貝司君乃吾輩恩人,不可拂其意,

君姑與之,萬一夫人責備,吾當彌縫君伉儷之和諧,夫人鑑

吾之誠,當不深咎也。”俾卒從恩言,而書記生亦欲向搿拿

索一戒指。搿拿見其主旣割其愛物,亦遂解而授之。四人始

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相握手而別。

波喜亞歸家之次日,俾斯南果與友恩脫訥至,相見歡然。俾

且述遇救之事,各稱奇異。正談笑間,忽耳室中搿拿與耐珊

勃溪聲作。波喜亞呼詢其故,耐珊曰:“婢歸搿拿時,曾遺

以一戒指。今戒指已失去,想必贈諸外婦矣。夫人思之,婢

能無恨乎?”波喜亞曰:“是固然,搿拿何薄倖乃爾?當我

與主人訂婚時,亦以戒指為贈,至今猶在指間也。”搿拿曰:

“否。夫人誤矣。僕正為主人贈戒指於律師故,亦以此贈彼

書記生也。” 波喜亞故作不信,回首問其夫,果然,又佯為

薄怒,謂彼主僕二人必有他眷,致失此定情之物。俾急辯曰:

“否!否!余實以授諸一律師。其人容貌,且與卿有虎賁之

似。至卿謂余有分眷,則可指天日也。”波喜亞至是,始粲

然而笑,出戒指以示其夫,耐珊亦然,併述常日之所為。俾

與恩始而驚駭,繼而贊歎,終而不覺五體投地矣。

檗子曰:此篇為詩人索士比亞原著,可作歐洲游俠列傳讀。

良友俠腸,美人妙舌,均足千古矣。何物俾斯南,得於一身

遇之,令人可羨,亦可妬也。

又曰:貸三千金償一磅肉,眞世界創聞哉。然吾國貸外債,

償以百千萬磅國民之血肉而不惜。吾知袞袞諸公,見此篇也。

必曰:無足奇,無足奇!(完)

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Una libbra di carne (5), SB, 17 gennaio 1910

Shylock capì che non poteva aggiungere altro e considerò che era difficile obbedire prendendo una libbra di carne e garantire al contempo che non si sarebbe versato sangue, così lasciò il coltello e cambiando espressione disse: “Prenderò solo il denaro e non taglierò la carne di costui, va bene?” Bassanio, vedendo la questione ormai risolta, rispose: “Ecco i tremila ducati.” Ma Porzia lo bloccò dicendo: “Niente affatto! Secondo la legge Shylock può solo tagliare la carne, non può prendere denaro. Se lui oggi non taglierà la carne, ciò sarà completamente contrario alla legge.” Poi rivolta a Shylock disse: “Avete violato la legge e recato offesa alla vita di un uomo, la legge confischerà i vostri averi e li donerà alla causa pubblica, chiedete subito perdono al duca, [ma] non è certo che egli ve lo conceda.” Shylock non ebbe altra scelta e si prostrò completamente a implorare il duca. Il duca disse: “Avete ammesso la vostra colpa. Avrete salva la vita. Confischerò solamente i vostri beni: metà saranno dati ad Antonio e metà andranno nelle casse pubbliche.” Antonio, udito ciò, capì di aver salva la vita, quindi a che scopo approfittare di questa inaspettata fortuna? Per

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58 Hao 暤, Bo 檗, “Yi bang rou (wu)” 一磅肉 (五) (Una libbra di carne – 5), SB, n. 13276, 17 gennaio

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cui rispose: “Shylock ha una figlia e un genero, la cui fede è grande, infelici per [le sorti] di Shylock. Oggi chiedo che questi averi rimangano temporaneamente nella casa di Shylock perché vengano restituiti a figlia e genero, affinché non si danneggino le persone di fede, ma è mio desiderio ricompensarle.” Il duca decretò come suggerito e Shylock ricevette gli ordini e uscì. La folla si disperse, Bassanio e Antonio ringraziarono l’avvocato per averli aiutati e desideravano invitarlo a trattenersi. Porzia risoluta non accettò, ma pensò a fare ritorno e a come avrebbe potuto dimostrare le sue capacità al marito una volta tornato a casa, così considerò che non aveva un oggetto che provasse [quanto accaduto]. Inizialmente Bassanio volle offrirgli i tremila ducati, ma lei rispose: “Ho avuto compassione per l’ingiustizia da voi subita e sono venuto apposta per intervenire, quale migliore ricompensa della giustizia? Ma se voi volete farmi dono allora accetterò l’anello che portate al dito come ricordo.” Bassanio, si fece restìo e dopo un po' rispose: “Questo anello mi è stato donato da mia moglie alle nostre nozze e le ho giurato che non me ne sarei mai separato. Se proprio voi lo desiderate, che ne dite se ne comprassi uno migliore al posto di questo?” Porzia capì che l’amore del marito era sincero e con parole di scuse disse: “Non sapevo, vogliate perdonare la mia presunzione.” Allora Antonio disse a Bassanio: “Bassanio, egli è stato nostro benefattore, non potete negare un suo desiderio. Dategli l’anello e nel caso vostra moglie dovesse rimproverarvi ci sarò io a rimettere la pace tra voi. Vostra moglie, vedendo la mia onestà, sicuramente non potrà biasimarvi.” Allora Bassanio fece quanto detto da Antonio, ma anche il segretario volle da Graziano l’anello. Graziano, vedendo che il suo padrone si era separato dal suo pegno d’amore, se ne separò anch’egli e glielo consegnò. Così i quattro si strinsero le mani e si congedarono.

Il giorno seguente, quando Porzia fece ritorno a casa. Bassanio giunse con l’amico Antonio e si rincontrarono contenti. Bassanio raccontò di come [l’amico] si era salvato e tutti ne furono stupiti. Proprio mentre ridevano, nella stanza si sentirono le grida improvvise di Graziano e Nerissa. Porzia ne domandò il motivo e Nerissa rispose: “Quando ci siamo sposati avevo fatto dono a Graziano di un anello che oggi non ha più, probabilmente lo avrà regalato a qualche altra donna. Signora ci pensi, come posso non odiarlo?” E Porzia: “Certamente! Graziano, come avete potuto essere così superficiale? Quando io e il padrone ci siamo sposati, anche io gli ho fatto dono di un anello, che tutt’oggi è ancora al suo dito.” E Graziano disse: “No. La padrona si sbaglia. Il padrone ha donato il suo anello all’avvocato e ciò è il motivo per cui io l’ho donato al suo segretario.” Porzia, che non credeva [a quanto detto], si voltò verso suo marito e gli domandò se ciò fosse vero, poi fingendosi leggermente arrabbiata disse a padrone e servo che se si erano disfatti di quel pegno d’amore doveva essere per l’affetto verso qualcun’altro. Bassanio, irritato con Graziano, disse: “No! No! Io l’ho davvero donato all’avvocato. Il suo viso era forte e coraggioso come il vostro, mia amata. Posso giurare nel nome del cielo che non ci sono altri amori.” A questo punto Porzia si mise a ridere apertamente, tirò fuori l’anello e lo mostrò al marito. Lo stesso fece Nerissa, raccontando quanto accaduto il giorno prima. Bassanio e Antonio rimasero di stucco, ma poi si congratularono e mostrarono la loro profonda ammirazione.

[Il traduttore] Bozi: la versione originale di quest’opera è stata scritta dal poeta Shakespeare ed è una storia di cavalieri europei. L’amicizia tra cavalieri e le eccellenti parole degli uomini virtuosi perdurano in eterno. Quanto a Bassanio, ciò a cui andò incontro suscita ammirazione e invidia.

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E ancora: ripagare con tremila ducati una libbra di carne nel mondo reale è una notizia inventata, ma nella nostra nazione milioni e milioni di libbre di carne e sangue dei cittadini ripagano i debiti agli stranieri. So che questi gentiluomini leggeranno questa storia. Allora dico: non meravigliatevi! Non meravigliatevi! (Fine)

Anche questa seconda opera, e forse in maniera più esplicita della prima, presenta una serie di elementi culturali e morali su cui il traduttore pone enfasi nel suo commento finale: si tratta di una storia di amicizia tra cavalieri e di fiducia tra gentiluomini che perdura eterna nel tempo. È possibile affermare inoltre che, sebbene, in maniera inconsapevole, questo adattamento de Il mercante di Venezia, si fa comunque portatore di alcuni elementi della letteratura italiana nella Cina tardo-imperiale, poiché è ben noto che la fonte di ispirazione di Shakespeare per quest’opera fu la novella italiana intitolata

Il Giannetto, contenuta nella raccolta di cinquanta novelle di stampo decameroniano dal

titolo Il pecorone, composta tra il 1378 e il 1385 e attribuita a Giovanni Fiorentino, che narra le vicende di Giannetto (il Bassanio di Shakespeare), del mercante di Venezia Ansaldo (Antonio) e di un insensibile Giudeo (Shylock).59

Anche questa opera come la precedente ebbe come traduttore e adattatore colui che si firma come Hao 暤, coadiuvato in questo caso da Bo 檗 o Bozi 檗子.60

Solo quest’ultimo, però, come abbiamo notato in precedenza, interviene con un commento di carattere etico e politico in conclusione dell’ultimo capitolo dell’ultima opera, sollevando uno spunto di riflessione per i lettori dell’opera e segnando un legame tra opera passata e situazione presente, tra Europa e Cina.

L’unico esempio in cui un’opera letteraria viene citata come prodotto di un autore italiano è, infine, la seguente pièce teatrale, descritta come biografia di un conte italiano del 1905, inserita questa volta non nella sezione duanpian xiaoshuo, ma in jutan 劇談, ovvero “critica teatrale”. Si tratta probabilmente di una tragedia in cui il protagonista è un conte e studioso, ribattezzato in cinese Bolun, che dopo essere morto per contagio durante una pestilenza nel 1905, si risveglia nella sua bara, dalla quale riesce fortuitamente a uscire, per poi scoprire di essere stato sostituito nel cuore della moglie dal migliore amico. Nel finale della storia sia l’amico del conte che la moglie si tolgono la vita per il rimorso, mentre il conte abbandona tutte le sue ricchezze per vagabondare !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

59 Alexander 2003: 70. 60

Potrebbe trattarsi di Pang Shubai 庞树柏 (1884-1916), che utilizzava tra gli altri anche il nome di cortesia Bozi 檗子. Giovane pensatore rivoluzionario vissuto a cavallo tra l’epoca tardo-Qing e l’inzio dell’era repubblicana, fu anche brillante poeta. Cai Hui 2014: 76-81.

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per il mondo. Quanto pubblicato sullo Shenbao è una sintesi dell’opera con una breve descrizione dell’incipit e delle vicende di ognuno dei quattro atti.

新蝶夢四幕

,申報,光緒三十四年四月十四日

是書為一千九百五年意大利波崙伯爵自述之筆記。名譟一時。

各國文士移譯者且數十家。茲復舉其大概焉。

波崙伯爵,夙嗜讀書,初不知所謂情愛,與其友花利交甚善。

花利固[钟?]於情者,然用之不正。波崙自娶夫人後,伉儷甚

篤,雖好學如波崙,遂亦不能不為情縳。及一千九百五年,

意大利瘟疫流行,波崙因救人之死,遂波及己身。然波崙死

不久竟獲復生,破棺而出。

第一幕,波侖伯爵柩窟之場

波崙雖生,然身在柩窟之中,無見無聞,亦無預知波崙之必

復生從而出之者。乃適逢其會,有海盜將匿贜於柩窟中,於

是海盜入而波崙得出。

第二幕,衣店更衣之場

波崙旣自柩窟出,急欲見其妻子若友 。繼思衣履不潔,恐復