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non est acceptio personarum apud Deum: epperò si studia di eseguire il conveniente senza riguardi

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 99-105)

rilalem accipere personas, nejuedifferenlias,sed quce sunl /usta,fucit omnibus

?

L’Innominato.

Ponendo mente a tali massime, non maraviglio più, se dagli uomini che meditano i perigli che correl’animane’disimpegni de’ pubbli-ci offici, si procurail più che si può di allonta-narsene!...

4)L’EccIesiastico:

PureloStato dev’essereservito:—

Ogni spirituale periglioevitasinegli impieghi ovesi procuratenerescritto a caratteri indelebilinel cuore:

non

estacceptio

personarum apud Deum:

epperò si studia dieseguire il convenientesenza riguardi

,

senza eccessi, senza esagerazioni.--

Non

deferenze, molto sapere, dissinteresse, nonsubire l’influenza dell’ ira: ecco i caratterida’ quali siconosce il vero cristianone’pubblici offici:

Ho

cenaato intorno al sapere

,edall’imparzialitàpermetteretecheinquanto all’altrecondizioni cattoliche ricordiqualchemassima.

L’Innominato.

Chièlostoltoche nonvuole ascol-tare ciòche giovaallasuaeternasalute?

L’Ecclesiastico.

Inquantoaldissinteressesta scrit-to:maledictus quiaccipit

munera

, ut percutiat

animam

sanguinistnnocenlis:stapurescritto:

mu-nera excecant oculos sapienlium,et

mulant

verba

justorum

:

11buon cristianosa benecheignis de-vorabittabernacula ìllorumqui

munera

libenlerac

ci

punì,

ementre tremaall’ideadi tale minacciae delle altrepiù forti,spera poi ricordando: Qui ex-culti

manum suam

ab

omni munere

, istein

ex

celsisabilabii

In quantoall’iral’ottimo funziona-rio, il funzionarioveramente cristiano conosce che

i iracundus

judex

judiciiexatnen piene

non

va-let

2

Qui

auletarepulsairadisculit,facilius

ad contuendam

veritatem, mentisserenitale consurgit etsine ullaperturbatone,

ad

os/uiiatis

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— 9 *

tiarapervertii

3.

Quid

quidincalore iracundice vel Jìt veldicitur,

non

prius

ralum

, quota si perseveranlia appartieni,

judicium animi

fuisse

— 4 non

tesuperet ira, ut aliquota

opprimas —

5.

Omnis homo

sittardus

ad

irata:

6. ira

enim

justitiam

Dei non

operatur.

5)L’Innominato:

Chiunque ha un impiego

oh

quanto debbe raccomandarsi a Dio perevitareimali che potrebbefare...

L’Ecclesiastico:

Benissimo:edè questo

una

ne-cessitàassai generalizzata; stantelamaggior parte degli uomini hanno un’impiego cittadinesco

— Non

sono soltantogliamministratori ed i giudici quelli che debbono avere le necessarie virtùdisapere de-cidere, m’ancora ipadridi famiglia, m’ancora il

capodellecomunitàsianoreligio'»-,aienocivili, m’an-coraidirettori distabilimentiindustriali....Il coman-doe l’ubbidienzasono ripartiti tratutti gli

uomi-ni:—

anchel’ultimo

ancheil piùmeschinoha

un

no-bile

comando

cittadinesco,ed èquellodi sapere di-rigere e dominarele suepassioniondecorrispondere allamissione suaeh’ è tanto più difficile, poiché af-lligente, umiliante, tormentosa...

L’Innominato.

— E

vero: èvero...

6) L’Ecclesiastico:

Ordinariamentesihailtorlodi pensare più aquello chesi vorrebò’ essere, che

a

quello chesiè

— Un

vero Cristianosa nobilitare e rendere utile il qualunque grado

xhe

occupa...

Ho

vistodegli uomini inaltiposti cheli hannoavviliti con rendereiloro poteri mezzi delle loro passioni:

ho visto degli uomini ne'pubbliciospetali, reiettidai loro, schiacciati damalattie crudeli... hovisto qué-sti uomini checrocifissine’loro visceri erano modelli delle piùmaschievirtù: dominavano lorostessi.

. L’Innominato;

— 0

veracementeammirevoli!..-*

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- 93

-L’ Ecclesiastico:

Il lorogran segreto, stavain guardarsi nellaloro malattia

come

impiegatida Dio a dare esempio dipazienza:

essisivedevano

come

sentinelle perdutein facciaalviolento nemico della disperazione, per esseredisollievoaglialtriche sof-frivano

meno

diloro, per esseredi freno a quelli che godevano... Essiconsideravano il tempo de’ pa-timenti

come

un tempo digloria,essivedevanonelle loro straziantiore unvolere superiorecheliraffinava nella fornace della contrarietà.

— Mi

dicevano: non stascritto: bealiqui luyent

quoniam

ispi consola-bunlur?~\\segreto diquegli

ammalati

è statoanche

ilsegrelo d q perseguitati.

L’Imperatore di Anha*

me,

di unadellepiù popolosecontrade Asiatiche, il polenteThierIdi harivocato in quest'annoiferoci edittiemanali dal Padre suo, in vista dell’eroica sofferenzachene contrariava i risultati!....

7)L’Innominato:

Qual lezione!

Spiritosanto!—

Che

io veggainogniora, inognicondizioneuntuo

comando —

Che io mi renda degno della qualunque missione dicui mi onori!

Spiritosanto!

con la faccianella polvere, colcuore spezzalo dal dolore, con gli occhi bagnati da infuocate lagrime... con tutto il mioessere li supplico ad esaudirmi!

— Mi

pento, o mio Dio, di tutteque’momenti, di tulle quelleore,dituttique’giorni ne’quali non ho fallo il tuosanto volere

Sono addolorato che anche quando ho falloqualche buona opera*l’ho infangata con la vanità el’orgoglio:

vorrei poterne morire di dolore

— Ma

poiché èvostra la vita mia, poiché èvostro luttoquaulo mi riguarda, poichévidegnate ancorafarmi esistere edarmi utili alt ladini io vi promettodi avvalermene secondolasanta vostra vo-lontà...

L’Ecclesiastico:

Vei lo promettete edi tutta

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— 96 —

volontà,— Ma

che cosasono lepromesse e la vo*

lontàdiun peccatore?

L’Innominato:

Sonoatti disuperbia SeDionon aiuta:

Conosco il mionulla, mi abasso nel

mio

nulla:

Voi mio Diopotete solorigenerarmi...Ver.*

gine

Madre!

Angelomio Custode!

Sant’Agata:

fatevoicheiosia diDioe soltanto esemprediDio!...

8

)

V

Ecclesiastico:

Guardateinogni vostraopera soltantoDio esaretediDio

ediverrete mille e mille volte utileallavostra famiglia, a’ vostri amici, alla vostra Patria

— E

finitoil i8.|d: immaginate che in trale straordinarievicende atmosferiche, in tra le condizioni indipendenti dallavolontàdell’

uomo, ogni

buon cristiano avesse ritenuto e consideratonella pro-pria posizioneun impiegodatogli da Dio quantimali di

meno

si contarebbero, quantibeni dippiùl...

E

una

immensa

ipotesi quella che iostabilisco è

una

impossibile ipotesi,

ma

che i progressisti, i

comu-nisti, irazionalisti

,

ipropagandistidi qualunque dottrinacontrariaal cattolicismodovrebbero fare,

e dovrebbero farequesta ipotesi (eh’ essi contribui-scono a rendere impossibile) invecedi spargere la bestemmia, l’ambizione eilfuoco di millevani

de-si

Or

bene: seogni cristiano, siccome bagiurato

nel battesimo,siccomegliè dettato dalVangelo aves-se visto nel i846 nell’alta onell’umile condizione in cuisitrovava, nella buona onell’avversasorte...

nel

corriegliera,una missionedelvoleredi Dio,ditemi nelnuovo

mondo

la guerra', e nel antico ildubbio, agiterebberoiloroflagelli?

NellaVenezuolavi sareb-bestatol’insorgimento di

Gusmnn? —

Nell’Haili le vi-cendede’Guerrier, de’Pierrot, de’Richè?

NelMessico lacadutadi Herrera, lasurrogazione di Panades, l’esilio ed il ritorno di Santanna?...

7)Sarebberofortunatissimelefamiglie se i

cristia-— 97 —

ni che le formano adempisseroa’lorodoveri;

im-perocchéeglièappuntope’seguacidelFEvangelo scrit-to in quantoa’dovericoniugali; t Viri debent dili-1 gere uxores suassicutcorporasua

,qui

suam

uxo-»

rem

diligit, se ipsum diligit?

— Non

èper essi scritto: « Assueseant invicem mores conjuges etju-r

gum

partbus aniiuis feraut: nos ipsosinaltero

co-li gitemus: nani ferein hocjustilim

summa

consistit, 2 uti nonfacias alteriquidquid ipse ab alteropati 2 nolis?

— Non

è per essi ordinato:debetuxorregi 2 mansueternon

cum

tyrannideausterilatisaut rigo-2 re,

verbis,non verberibus,

amore nontimore, 2 dulcidiue non amaritudine?

— Non

è adessi detto:

2 percharitatemspiritusserviteinvicem:

ObsecroV03

> utdigne ambulelis, supportanles invicem in

cha-» ritate?

Non

è peressitantoa proposito osservato:

2 Mulier non estformatade pedibusviri tainquaiu 2 anelila, ncque de capile

tamquam

domina, sei 2 de Intere

tamquam

socia?

— Non

è per essi regi-2 strato: sapiens mulieraedilicavit

domum suam

, in-2 sipiensextructam quoquemanibus destrùet....

mu-li lierisoffici

um

estut parla custodiat,utconserve!

2 redilus, et curetrem domesticami a.

8

)Sarebbero fortunatissime le famiglie se i cri-stiani che le formano adempisseroa’loro doveri;

-imperocchéegli èappuntope’ seguaci dell’Evangelo scritto in quantoa’doveridipatria potestà: erudì Jì-lium, ne deaperes ?

— Non

è forsi peressiosservato:

Doce

filium ttium, et operare inilio

, ne in

tur-pitudinem ilhusojffendas?

— Non

è peressi che la educazionede’tigli va distintain morale, io tisica

, in sociale?

— Non

debbono imparare ifanciulli a ve-derenellevirtù

nu

falloordinario e regolare,che com-piuta porlailpremioin se, trascurato porta inseil

gastigo?

— La

virtù nondebbonoesercitarla

franca

,

9

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— 9» —

sincera, operosa,modesta

:

All’uopononsfa pre-cettato: curva illos

a

pueritia

eorum? —

Per l’edu-cazione sociale non è pe’cristiani massimo dovere d’ istruire ifigli nelle scienzee nellelingueo nelle arti od inuna professione,sicchépossanesubire fa-cilmentequella universalecondanua data all’ umani-tà: insudorevullus tuì vesceris

pane

?

Non

de-vono essifarconoscere a’ figli ohesapientiacedi fi-cabilur doinus et

prude

ntiaroborabitur?

— Non

è scritto per essi:

admone

illos

non

litigicsosesse ?

Non

è la più bella benedizione pe’padri cristiani quelladatada Raffaele aTobia: benedicatte

Deus

.

istrael

,quiafilius es optimiviri,etjustiet limen-tes

Deum? — Non

èad essi ricordato di evitare di farcadereifiglinell’iraper troppo rigore

enell’abuso per troppa cedevolezza: notile

ad

iractindiam provo-careeJilios vestros

— F

ilio

non

des polestalemsuper leinvitatua,ne fortepoenitetle:melius est

enim

utfilli lui rogenl

,

quam

le resptcere in

manus

filiorum

tuorum?

9) Sarebbero fortunatissimelefamiglie sei cristia-niche le formano adempisseroa’loro doveri in gui-sa chegliartigiani ricordassero l’esempio diCristo che per trenta anni lavorònel silenzio, nell’ubbidien-zae con le propriemani;sele donnedel volgo ri-cordassero che laReginade’ Cieli visse tessendo-,

fi-lando, cucendo con lesueproprie mani per circa sessantaanni!

Oh come

si smorzerebbequella sma-niadi celebritàche spingea’più orrendi misfatti

oh

come

tante malattiecittadineschecesserebbero se invecedello spiritocomunista vifosse lacarità ve-racristiana, se invece dellospirito razionalista vi fosse lavera

fede

cristiana, se invecedello spirito progressista vi fossela speranza vera cristiana.—

Quella fede,quella speranza, qiellacarità

costituì-—

Sfa-rebbero un presente contentoallietato

da

un’ avveni-refelice

Tutteleleggisiarrestano,dicevaun

sommo

pubblicista,làdove comincial’impero delvero cristia-nesimo:

lapersuasione prende illuogodellaforza, la virtùprende il luogodeldovere....

'i #

§ XXI.

Il voto: l’antidoto: la.

gran

medila.

i) L’Innominatoha pienola mente ed il cuore di mille pensieriedaffettidiriconoscenza.

Batte

in-tanto la pioggia strepitosaed incessantesulle invetria-tedella Cappella:

umida ed oscura nè 1’ atmosfe-ra.

Molti apparecchi si sonofatti per quelgiorno che pone termine all’oliavano dallagratitudinecar tanense e dall’ammirazione della Cristianità consacra-to allevirtù eroiche dellagrande santa:

tutl’occo-palo a profittaredel

momento

incui potrà baciare novellamente la mirabilemano, nonnvverlesi dall’In-nominato, nè lafolla, nègli apparati,nè tutl’allro che purein altritempi avrebberorichiamata lasua osservazione:

l’Ecclesiasticoattended’esseredalui interrogato,

ma

invano, finché nonha compilol’atto affettuosoedevotoche tantoanelava.

Baciatala

re-liquia:

finite le funzioni:

ritiratesiifedelièallora che l’Innominato rivoltosi all’amicogli dice:

—so-no già otto giorni che io mi batteva con un

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 99-105)