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mendo vorrei

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 105-113)

,

ornai dalla divinaprovvidenza rivolto invoglio: ora

come

faròdi un’altromio vorrei?

L’Ecclesiastico.

Che intendete dire?....

L’Innominato.

— Non

temete:sapeteche vorrei?—

Vorrei poter deporre vicinoalla prodigiosa

mano

del-la santaunamemoriadella mia profonda venerazio-ne, della mia eterna gratitudine?

L’Ecclesiastico.

La maggior parte degli oggetti

circostanti si trovano qui allostesso fine.—

Come

ve-DigitizedbyGoogle

— 100 —

detequesta iscrizionea propositodiquellagran lam-pada puro argento così dice:

<i Clarius jam inde b colluces nrbs clarissima==undeceleberriminominis -9 lumen extintum tremebondalugebas.

=

Etna licei

» ruplix diexi martii huius anni

M.

DC.

LXIX.

forna-;> cibus

=Qualuor

solidosinensef=insupremaCatanae

» conjuravit excidium—urbera ipsam igm'lis

circum-» vallansnggeribussjuratam (amenecoeloab

Aga-b thaV. et

M.

Cataueus

=

Patri®liberationera red-s delevidentiorem

=

Etsue triumphatrici tropheum t eternavitetcoronarit=^Unde ex prorex F. Fernan-b dezet Lacunea

Dux

a puroreque.^Vigilantissima b Virgini

Agath®=ob

vindiclamCatan®

incolumita-» lem=Pr®terperpetuas

Etn®

lampadesignisatque

5

flammarum =

Argenteam han lainpadem regio

no-» mine posuit=Et ne oleum

unquam

deesset

censum

> quoque

annum

insliluit b.

Q

uest*altraiscrizione

•poiappiè diquesto mezzobustoche trovasialla no-strasinistra

come

rivelatedice: « Andreasdi

Rig-j gio an. sai.

1693 =

quo exiliali terremoto urbs

b totaa fundamenlis quatilur==Episcopuscatanensis b divinarinuneialus providentia==velutiinlapiderai b ad universum sacrarum

Edium

islauralionem ere-b

ctus=Unde

incaput angoli fierel=ad hujus Sacelli b ornatura=Alqueadeternum B.

Agalh® cultum.=

b liane sepulcralesibi conslruxil

molem

a. 1705...

L’Innominato.

Permettetecheosserviesservinel ricordo che fate di tali mudi di riconoscenza

un

rimprovero alla mianullità:chepotrei iodare egua-glientiquesti doni dimigliaiadi oncie?

L’Ecclesiastico.

La

provvidenzahadatoad ognu-no la possibilitàdiaddimostrarsi grati.

ilricco edi-ficaod assegnaredditi,il polente dàprivilegi:il di-volooffre cereacandela:ilguarito appende rilevalo in creta, 0pittatoin lamine il disegnodellagrazia

101

ottenuta..»Voiscrittore:— volendo, potrestedare una vostraopera.

L’Innominato.

— E

sarebbe aggradila?

L’Ecclesiastico.

Dimenticale Torsichela piccolis-sima moneta dellapovertà fece dire al lledenfore:

<r

amen

dicovobis

,quoniamviduahaec pauperplus j omnibusmisit

, qui miseruut in gazophylaciinn:

a oranesenimex eo,quod abundabat illis , mise-s ruut:haec vero depenuria suaomnia,qua? habuil,

« misittotum victum

suum

».

— Una

vostrafatica vie-nedall’esseresituatasottol’immediata protezione del-lasanta, v’invito a farne un’altrach’enuncia que-ste vostreore di riconcentrazione.

L’innominato.

— Ne

fovoto

, poiché il

comanda-te.—

Intanto ditemidigrazia quell’ altromezzobusto indicante un cardinale,ha rimastoqualchesua me-moria in onoredella santa?

L’Ecclesiastico:—

Ha

rimastouna memoria,

ma

non per la Santa... sibbeneper il

mondo!—

Quel busto ricordache nella tremendalotta delle passioni nu-triteda’potenti— ocontrodiessi—siricorre allarmile più rabbrividenti

!—

Quello e robustoedonorato e ric-co

ma

infelicedel

XVII

secolo

avendo appena

44

anni bevevail veleno... elo bevevanelvino consacrato...

elo bevevaperopera distretta congiunta, elo be-veva in fra lemaggioriselennità...

Ma

unvelo:un velo tiriamosuquel fatto... chepur troppo è ram-mentato dall’inestinguibile eco delle popolari tra-dizioni!

L’Innominato:

0

mondo!!

0

quanto anelo

ri-concentrarmi nelsoloDio che charitas est et qui

manet

in charitas in

Dea manel

et

Deus

ineo Anelo lasciareun

mondo

che dituttosiserve per pro-durre... vanità

— Un mondo

che lavora,siaffanna, attraversa vizi, contravvenzioni, delitti, misfatti,

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— 102 —

empietà... siservedellescienze

tdellearti,di

tutto—

di tuttiper produrre.. nullità!—Egli èuncolosso po-tentissimoavente millemaniagilissime,forti,industre adatte a distruggere ogni

buon

desio,

ogni

buon

pensiero

11

mondo! — E

un’egoismo che tacesolo quando vede cadere nelprecipizio:

che occupa il

tempo

perdissiparlo:

che lusinga isentimentiper abbrutirli:

che accarezza i sensi per rovinarli:—

che applaude l’ingegno per prostituirlo... che

com-batte per lo libero arbitriosoloper farsipreferire!

E

se togli dal

mondo

questisuoidivisameli che

ne

rimane?

ilrimorso ed ildolore!

L’Ecclesiastico.-—Possa Iddio conservarvisempre in questa dissillusione.

L’Innominato.-

, che Iddio mi aiutisempre

a

vederenel

mondo

una cattiva occupazione conside-rato

come mezzo; —

un

dannoso

egoismo,

come

principio;

unrovinio deltempo,

come

line;

an

caos morale preseduto dal genio del male!

— Pur

troppo hogravi argomenti di saperlo:

il

mondo

di oggi,

come

il

mondo

di ogni generazionenon rettificatadavvero dallospirito dell’Evangelo, vive di odi, vivediorgoglio, vived’invidia,vivedi

una

esistenzaimpossibile ad ogni altra essenza diversa dallasua; imperocché arde nelgelo, assidera nel fuoco...

L’Ecclesiastico:

Ebbene

voleteconoscere contro di esso 1’antidoto potentissimo?

L’Innominato:

Ve

ne pregoil piò cheposso!

L’Ecclesiastico;

Vivete come sefoste

morto—

Guardetevi sempre

come

sestaste al di làdella tom-ba e vi fosse dato perdovereil guidareun gemello che si trovasse al diquà...L’ ipotesi di essere

mori

-boncloè un rimedio di primo grado;

quellodi

es-— 105 —

sere

morto

e tepellito è disecondo grado -avvene

un

terzo nella progressionedi talimedicine, ed

è:—

Guardatevoi stesso,

come

se fostenel più magni-ficoletto funebre chesifacciaa principe della

Ter-ra.—

-11cadavere diquesto principe non prende in-teresse a nulla:

èvestito di abiti magnifici e poi

n

èspogliato:

è lodato suipergamiedè biasima-to in particolare:

sibruciano de’profumi iutorno a lui,8’inalzano le più belle drapperie, è posto nei luoghi più spettacolosi,circondato da innumerevoli lumi e poi vienchiusonellostrettoed oscuro di un sepolcro... Il cadavere non si

commuove

nè perla lodenèper lo biasimo

, nè per lanudità, nè per la bellezzadellevesti,nè pe’lumi,nè per l’oscuro...

un’ interno lavoriosiopera inlui edal quale è in-differente, siccomelo èall’arsenicoed a qualunque altrovelenoche l’impedisca.

— Lo

spirito che

l’ani-mava

è altrove...ilvostrosia inDioefate diquanto

il

mondo

vida o vi togliequel contoche ne fareb-beil più bello cadaveredi potenteCesare!!

L’Innominato:

— Ma

se inonta di questi mezzi (chesono de’gradi più inoltrati diquello che

abbia-mo

chiamaloefficace

)il

mondo

micolpisse in

modo

cheio gustassidel suo?...

L’Ecclesiastico:

Se

avetehisventuradinon po-tervi considerare nè moriente, nè

moribondo

, nè cadavere,che sono le treipotesi di cui lebuone volontàsi avvalgono per conservarsi sempre serve della volontà di Dio, allora lagranmedelasta nel-la confessione.

La

confessione èlamedicina specia-le per le malattiedello spirito di ciascuna

indivi-duai

iliz.

L'Innominato

Ho

lettomolti libri intorno alla confessione:

ho udito e fatte molte riflessioni

vi

DigitizedbyGoogl

,

— *04 —

è stalo un’epoca nellaquale volli leggere lutti gli argomenti e la polemicasostenuti nel

XVI

secolo,

mi

farestecosa assai utile dirmise possausarsene tanto da,non caderein abuso.

•iym

L’Ecclesiastico:

Vi ricorderòprimamente che n*en-dojpietro addimandato sesolo sette volte bisognava perdonare,ebbe da Gesù Cristo, dalnostro Jledeuto-ror perrisposta:

non

dicolibiuar/ue sepaies:

sed usQue septuages septies

.

Viaggiungerò poi tutto quello che

comunque

scritto in poche pagine di,<nn solo libro,

pure èstato pensato da centi-naia di Vescovi ed ispiraloed approvalo dallo spi-ritodivino.

:^)« Se alcunodirà non esserenella Chiesa cat-tolicala penitenza vero sacramento

,

propriamente istituitoda CristoSignorepe' fedeli,

quantunque

vol-tóoadono in peccatodopo il battesimo

; per ricon-ciliarsiconDio; siascomunicato.

« Se alcuno confondendoisacramenti, dirà il

medesimobattesimoessere ilsacramento della peni-tenza quasi nonsieno distintiquesti due sacramenti e per ciò, nonchiamarsi con ragione lapenitenza seconda tavoladel naufragio; sia scomunicato.

***

) « Sealcuno dira quelle parole del Salvado-rejriceveteloSpirilosanto, i peccali di quelli cherimeticretc

,sono rimessi, e diquelliche ri-terrete*sonoritenuti, nondoversi intenderedalla polÉsJàdi rimettere, e ritenere ipeccatinel

sacra-melo

della penitenza, siccome la chiesa cattolica dar,principio

sempre a

inteso

,

ma

le torcesse, con-trita*istituzione diquesto sacramento, all’autorità di predicareil vangelo; siascomunicalo.

u Se alcuno diràcheperlaintera e perfetta rimissionede’peccatinon sirichiedono tre attinel penitente,

come

materia del sacramentodella

peni-— 103 —

tenza, cioèlacontrizione, laconfessione, ela sod-disfazione, che diconsi treparlidella penitenza:

0 «liraessere soltantodue le parti della penitenza, 1 terrori cioè della coscienza conosciuto il peccato e lafede concepulodal vangelo, o dell’assoluzione colla quale credealcuno essergli statirimessi i pec-cati per Cristo; siascomunicalo. i

*****)Sealcuno dirà chequella contrizione, che si procaccia per discussione,collezione e detesta-zione de’peccali, con cui alcuuoripensa isuoi an-ni uell’amarezzadell’animasua,ponderandola gra-vezza, moltitudine ebruttezzadei suoi peccatie laperdiladell’eternabeatitudine, e l’essere incorso nellaeternadannazione, con p:oponimenlo di mi-gliorvita, non èvero e utile dolore; nè prepara lagrazia,

ma

fa1’

uomo

ipocritae più peccatore:

finalmenteessere essodolore sforzato e non libero e volontario; sia scomunicato.

******

)Se alcuno dirànonessereistituita,nè ne-cessaria allasaluteper drittodivino la confessio-nesacramentale.*

o diràessere alieno dalla istitu-zione,e

comandamento

diCristo, ed essere

umana

invenzioneil

modo

diconfessarsisecretamentecol so-losacerdote; il quale

modo

la chiesa cattolica

da

principio

sempre ha

tenuto e tiene;siascomunicato.

*******)SiapurescoMiNCiATO chiunquedirà

I.non

esserenecessario nel sacramentodella penitenzaper larimessione de’pccali perdirittodivino confessare luttii peccati mortali, de’qualisi ha memoria col-ladovuta ediligente premeditazione,e ancoragli occulti eche sono contro i due ultimi precetti del Decalogoe lecircostanze,cheprecisanolaspecie delpeccato;

ma

essere questa confessionesolamente utileperistruire econsolareil penitente, e in al-tro tempoessersi soloosservata per imporre una

ca-« *

, i ,

. s .. "C

-DigitizedbyGoogle

— 106 —

nonicasoddisfazione; o dirà, chequelli,chesi stu-dianodi confessaretutti i peccati, non vogliono la-sciarcosaalcuna daperdonare alladivina miseri-cordia:

o finalmente non essere lecitoconfessare i

peccativeniali:

II. essere impossibile laconfessione ditutti i peccati, qualesitienedallaChiesa, ed es-sere unatradizione

umana

daabolirsi dallepersone

f

ie«* non essere obbligati adessa tutti ifedeli dei-unoe dell’altrosesso,secondo la costituzionedel gran concilio Lateranense,una voltaall’anno eper ciòdoversi esortarei cristiania uon confessarsi in tempodi quaresima:

III. nonessere atto giudizia-lel’assoluzione del sacerdote, aia semplice ministe-ro di pronunziare, edichiarare essere stali rimessi

i peccati a chisiconfessa: poichésolamentecreda luiessereassoluto, o il sacerdotenonassolva seria-mente,

ma

per scherzo; o dirànon richiedersi la confessione del penitente perchè il sacerdote possa assolverlo:

IV. nonavere i sacerdoti, che sono in

peccatomortale potestàdi legare edi sciogliere,

o

nonesseresolo isacerdotiiministri dell'assoluzione,

ma

essere statodettoa tuttiifedeli:qualunque co-salegheretesopra la terrasaràlegala in Cielo:

6qualunque cosasdorretesoprala terrasarà sciol-tain Cielo,e ipeccalidiquelli, cheterrete

so-no

ritenuti:per virtù delle quali parole chiunque possa assolvere i peccati, ipubblici solo per corre-zione, se il correttosi piegherà:i secretiper Spon-tanea confessione:

V. non avere iVescovidrillodi

riservarsi icasi,se non quantoall’esterna polizia, e per questolariservazioue de’casinonproibire,che

ilsacerdote assolvaveramenteda'riservati:

VI. ri-mettersi sempre da Diotuttala

pena

insiemecon lacolpa, nè la soddisfazioneessere altrapenitenza chelafede:

VII.che in niun

modo

peri meriti di

107

Cristosi soddisfaaDiope’peccati quantoalla pena temporalecolle

pene mandate da

lui, epaziente-,

mente

sofferte, oimposte dal sacerdote:

ma

nep-pure colle spontaneamenteassunte:

come

digiuni

,

orazioni, lirnosineo altre operedipietà eper que-stola penitenza ottima esseresolnmnnte la

nuova

vita.

Vili.

Non

essere cultodi Dio le soddisfazio-ni con cui i penitenti per Cristo Gesù redimono i

peccati,

ma

tradizioni di uomini che oscuranoiJla dottrina dellagrazia, e ilvero culto di Dio, e il nofedesimobeneficio della mortediCristo.

IX.

E

da ultimo sia scomunicato ancorachi diràessere state conseguale lechiavidella Chiesa soltanto per iscior-re, e non ancoraper legare: e perquesti i sacer-doti, quando impongono pene aque’chesi confes-sano, operar contro il fine delle chiavi, e contro laistituzione di Cristo: edessere finzione, che tol-tala pena eterna pervirtù dellechiavi resti perlo più pena temporaledasoddisfare.

$ XXII. LA PRONTA

MEDELA

i

) L’Ecclesiastico.

Oh!

la lieta notizia!

Vi ho

jericennalo della

gran

medela;

ma

ecco che so-pravviene a nostra disposizioneuna pronta

medela —

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 105-113)