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x — Quando comincia e quando^ finisce il periodo deL-,

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 116-127)

) Percoloro che dimoranoa

Roma

lostesso san-to ebenefico PadredellaCristianità ha iudicato le chiese,idigiuni e tutt’altro pergodere delgiubileo?

^

**) Per le altre Diocesi XOrdinario stabilisce;

x

Quando

cominciaequando^finisceilperiododeL-,

leIre settimane di grazia.

2

La

chiesa ove i fedeli debbono farlavisita alSantissimo epregare per laconcordia de’ Priucipi cristiani, pel

Sommo

pontefice, per l’estirpazionedella Eresia, e per la pace dellaChiesa universale.

***) L’Ordinariostabiliscepuretre giorniin

uno

de’ quali dovràdall’impetrante digiunarsi.

****) Nellospazio delle tre settimane devesi ri-correreallagran medicinadellaConfessione, ed al-l’anticipato pegnodel paradiso... anzi all’anticipato paradiso: la

Comunione.

_ _

.vi

*****)1naviganti, edi viaggiatorisono abilitati adempiere tali pratlichenon appenarientrano nel lo-rodomicilio: per essitrarne l’immenso profitto po-trannovisitare lachiesamaggioredel loro paese.

******

^

Tutti coloro chetrovansi inclausura

mo-nastica,

oppure in carcere,

oppure

ammalati,—

oppure in ischiavilù,—oppurepercorronol’età infan-tile nelperiodo nelquale non èlecito

communicar-si, per costoroè indicato dall’Ordinario ilSacerdote che può loro

commutare

tutte o parte delle ordi-natecondizioni.

*******

j

e

perchènon manchi ad ognuno il Confes-sore cheispiripienaed intera fiduciaedatoa tutti ed anche alle novizie emoniali di clausuradi pre-iceglicre tra Sacerdoti tanto regolari che secolari quelloche credono, purché approvatonel periodo

— IH —

c -*.

di grazia

— Ed

in questo medicospirituale daloro prescelto, eper effettodi questascelta,dallacarità massima del

sommo

Ponteficeviene trasfusa 1’ altis-sima potestàdipienamente perdonare.

E

inutile aggiungere chelaConfessioneela Co-munione debbonoessere precedute edaccompagnate

da

quelleardenti predisposizionidifede,di carità, di speranzache Vallo eminente del

perdono

richie-de:

è inutilepurericordare chegli atti della mi-sericordia temporale e della misericordia spirituale debbonofarerisplenderele predisposizionidel cuore.

L’Innominato.

— Ed

invero lacomunione egli at-ti di misericordia noncostituiscono,1’unailfattodel maggiore amore di Dio el’altrodell’effettivo

amore

del prossimo?

L’Ecclesiastico.

RiflettonoSales e Liguore cheil Salvatore nonpuòessere considerato in verun’ azio-ne nè più amoroso, nè piùtenero che nella santa comunione.

— Ed

inveroegli stessosi degnadirequi

manducai meam carnem

et bibil

meum sanguinem

,

in

me manci

etego inilio.

-IlConcilio diTrento chiama lacomunione: anlidotum,

quo

liberamur

a

culpisquotidianis, et

a

peccalis morlalibus prce

-servemur.

L’Innominato.

Pure in molli

L’Ecclesiastico.

Intendo,

— Ma

defeclus

non

in cibo est,sedinedentis disposinone.

Avviuna bre-ve ebella orazione, che io spero ripeterete dopo

la comunione. i

L’Innominato.

— Ed

è?.... 1

L’Ecclesiastico.

s AnimaChrisli,sanctiflca

me=»

Corpus Christi, custodi

me=Sanguinis

Christi, ine-bria

me=Acqua

laterisChristi

,purifica

me=0

bone Jesu, exaudi

me =

Intra vulneratua absconde

me=*

Et ne permitlas separari a

te=Ab

hostemalignodé»

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— 112 —

fende

me=In

horamortis

mea

voca

me=Et

jube

me

venire ad te=UtcuraSauctisetAngelistuis

collau-dem

te=Perinfinitasaecula saeculorum

Chipuò di-menticare che primadellaComunioneoccorre fareatti di

fede —

alti di confidenza

altidi

amore —

attidi umiltà

alti didolore

atti di desideri?

Chipuò dimenticareancoraché dopo lacomunioneoccorre fa-reatti di accoglienza

atti di ringraziamenti

alti

Sofferta

altidipetizione?

Chinon sa chequello

più piacea Gesù in attestato di vero amoresta

co-me

appuntovoicennavate negliatti dimisericordia...

Abbiatevi, mio amico, un ultimoricordo da

me

:

Il misericordioso ottiene tutto

da

Dio, poiché NELLA MISERICORDIA STAIL COMPENDIODEL VERO AMO-REdi Dìo.

Oh!

la misericordia èil

campo

delizio-soove possono tutti i celi incontrarsisenza invidiar-si.

In questo

campo

i guerrieri depongonola fie-rezza del lorocoraggioperpiangeresullesventure:

in questo

campo

i principi depongono l’altezza del lororango perconsolare idepressi,

inquesto

cam-po lagiovinezza obbliala suavivacità percalmare le angustie de’dolenti,

in questo

campo

l’uomodi spirito fa tacerele suearguzie perinteressarsi degli

afflitti inquesto

campo

anche i magistrati

«

mème

lesmagistratsgoùlentlasalisfactionde

re-• devenirhomraes

Dans t’exercicede leur

ministé-» re, ilssoutobligésdes’endurcirauxcrisdesmi*

» sérables,auxsollecitations de l’amitié,à la

sédu-» ction de1eloquence:ils seléventau-dessus des

foi-• blesses humaines;touteleur

àme

est dans lesloia

»

maisils sententavecjoierevenirlamère deces

• verlusplus douees,plus humaines, quela

Justi-» ceinexorablestenoit

comme

enchainées;

ils

ren-» denl leurcoeurs à lapenterapide quiles porte

» vers lamiséricorde, monlrentqu’ils ne sont

in-— H5 —

'• s sensibleetsévéres, sur le tribunal

, que par de-i voiret parnecessità! >.

§ XXIII. L’addio.

;

i

)Erail giorno quattordici

NellaCappella an-cora uno sguardosul sepolcro del polente ed una preghiera sulla tombadellaSanta veniva da’due.

L’Innominato guardava l’impetrante di pietra e ri-cordava maravigliatopalpitanteilsuotremendo vor-rei:*-^Ecclesiasticogiuntele mani, genuflesso rin-graziava lasanta diavere reseefficaci lesue insi-nuazioni.

— Un

giovane artigiano,

un povero pesca-tore,

due donnedella plebesopravvenivano:

l’im-mobililà del gentiluomo, il fervore dell’Ecclesiastico faceva sorgerenel loroanimodiversisentimenti:

il

giovane vedevanell’uno enell’altrodelleinopportunità, sembrava alui

(

come

purtroppo dalfattosi addimo-strasembrare atantietanti)ch’essendo passatalafesta fosseun’anacronismo‘occuparsi dellaCappella enon volendo parteciparne, sedeva su diunascranna, ed obbliando distarenellacasadiDio,mettevasbadata*

mente1’unasull’altra gamba.

Il pescatore colpito dall’esempio dell’Ecclesiasticoprocurava a forza di maneggiare un lungo rosariodi'superarnelafervida preghiera,

leduedonnicciole stupivanovedendo

un uomo

con splendidi occhialistarsilungamente a guar-daredellefigure dipietra, quasinon levedesse.—

Chiunquesi fosse trovatoadosservare quelloinsieme avrebbevisto laspensieratezza giovanile,la rozza imitazione, il profondo

rammarico

, laviva pre-ghiera, 1’indiscretacuriosità personalizzateinquei sei ivi dadiversi motiviriuniti.

Chiunque avrebbe vistoinesse imodellidi molteattualità inminiature

Ed

ove perpocoavesse voluto sintetizzare é

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— fi* -è

tualizzare il dippiù,avrebbenotatoin quellastatua del viceré,in quelbustodelcardinalegliultimi sfor-zi della vanitàedella potenza:

avrebbe rilevalo nel busto diRiggio la

memoria

dimoltibenefici:

nelle figureaffresco i simbolidellapietà,della rico-noscenza, dellacarità,dellasantificazione.... edin

Agata,

tantevolte riprodotto labontà’ sotto le di-verse formecelestiali

2)

Si, ben a ragione0 eroina catanese

Àgata

venivi chiamata, poiché

buona

ciltadina sei stata perla tua bella patria,

buona

parente li addimo-strasti per latuacugina Lucia

buona

incoraggia-trice perulatuaamica Degna.... fosti

buona

in vi-ta,

buona

in morte: sempre buona: sempre Agata, azi ayaSyf.... cosi diceva1’Innominatoeperchè ovun-que la provvidenzalo destinasse potesse serbare me-moria dellaCappella ne facevarilevareildisegno...

3)Sperava fareeseguire ancheildisegno del

pa-norama

del giorno quattro

anche quello indicante iduespadaiuoli frenati dal

nome

dellasanta,

quel-lo pure incui venisse Egli delineatosull’irtoscoglio delvorrei,mentre l’Ecclesiastico loinvitanella

barca

di Gesù....

ma

quanti maggioripensieri e vicende diquesta tempestosaesistenzanon sidisegnano,che puremeriterebbero-esserli ?...

4

) Minacciosoera il mare

affrettavasi imperlan-teal partireilPiroscafo,unacalcadicuriosi

da

sul lidonotava la nera sbuffantecolonna di

fumo che

pur piegava a secondo ilvento, benché venisse

da

quellaforzacheinontadelventospingeinnumeri na-vigli.

Osservavasidaquellagenteilgirarelento del-leruote, il movimento dell’equipaggio, la piccola

campana

che suona a partenza, l’abbraccio frater-nodi coloroche vannoe di coloroche restano....

quel tutto indicante cheperprofittaredel

passaggio

— 115 —

bisognasollecitarsi.

I fluttisono romorosi, solleciti egrossi: dev’ esporsi l’Innominatoallostessoperiglio dalquale per essersi salvatonelgiorno treveniva ri-tenuto per redivivo.

— Non

però teme: lasuacalma non èfiglia di quell’audacia chenulla cura,

ma

del calcolo

Il suodoverelorichiamaindilatamente altro-ve

nonessendogli datodifferire,nonchéaffrontarela reminiscenza diun periglio ehe conqualchecautela potevasuperare, avrebbesfidatoesoffertocon rasse-gnazionelapiù spaventevoletempesta; imperocchéil soffrire per adempiere ilsuo obbligolorendeva sicu-rodella grazia delsuo padrone epadre celeste.

5)

Oh

!la

immensa

sublimità dellarassegnazione cristiana

!—

Per essale

grandi

e piccole

miseriti

lepiù tormentosemiserieperdono il loro più forte aculeo

Larassegnazione cristiananon èilprodotto dello stoicismoche metteva ilpugnalenelle

maiy

di Catone:

— Non

èil prodotto del fatalismoche faceva sorridere Ali-tebelensotto iltorto filodella scimitar-ra chesolo a furiadi reiteralicolpi gliva dividen-do dalbusto l’incanutita testa:

larassegnazionedi un cristiano é l’operadi illuminata coscienza: èil risultalo di mente fiduciosane’decreti di Dio.

6)

La

rassegnazione cristiana risvegliane’più du-ri momenti quesensi interiorich’eccitano ed

infiam-mano

nell’amore del Creatore.

— Lo

spirito dell’In-nominatosentiva tuttala potenzadella rassegnazio-ne, tutta la forza diquellatenerezzachefa piange-re di gioia:

pianto soavissimochelungi dallo smor-zareaccende vieppiùquellefiammedi sacro fuoco, dacui tengonsi caldi gli affettiegli effettidelle cri-stianevirtù:

di quel sacro fuoco che investe

l’ani-mo

del verocristiano efa sentire non le

pene

del-letorture della volontà,o del corpo, odelcuore, o dell* intelletto,

di queste torturechecostituiscono

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416

quattro

speciedistintedi martiri

;

— ma

invece il bellodellavolontà’diDio.

7)

Sentiva l’Innominatoquesto anticipato paradi-so, epperò non appenasalitosul bordo con interna umile,

ma

fervida efiduciosaparola rivolgendosi

a

colui cheglielo accordava diceva:

Ti ringrazio che di tanto ti degni a pròdi un peccatore e poiché a'piedi dell’Eroina diCatania iorinacqui al-la penitenza e trovai salvezza, aggradisci che prima-mente ioti lodie benedica pertutto quellochehai fatto edoperato per quellaesemplareangelicabuona fatturatua -permettiTpoi cheancheioperfarcosa grataa questa grande santa, preghi per lacittà eh’ essa tanto protegge;

per quellapopolosae vasta

città che postatra il furore del fuoco e dell’acqua, tra uno de’più tempestosigolfi,ed uno de’ più po-tenti vulcaniha più d’ogni altro paese bisognodel tuo paternoausilio:

aumentilaferacità delle sue terre, la ubertositàde’suoi armenti,:., benedicitu le fatichede’ suoi agricoltori ede’suoi pastori— be-nedici glistenti de’ suoi marinari,

benedicii

lavo-ri de’jSuoi artigiani,

isudoride’ suoigiornalieri,

glistudide’suoidotti,

levirtù de’ suoi sacerdoti;

le vigiliedelle madri, i sonni de’ pargoletti, gli af-fettidellemogli, lainnocenza dellevergini

Fa

nella tua misericordia eh’ essa diventi unadelle cit-ta’-modelli:

— Una

cittàcheaddimostri quanto sia piùfacile, più rapido

,piùsicuro ilprogresso sul-le viedell’incivilimento, quando siha per guida Cri-sto edil suoevangelo.

..M

.|

I AVVERTENZA

Lapresente edizione èposta sotto lagaremiadelle vigentileggi:—

lecopienonmunitedella siglaaggiuntaallafirma qui apposta sono con-traffatte,ed a chiunque coopererà ascovrirelafrodesidarà inpremio onze due.

Larapidità(quindici giorni)con cuiillavoro è stato,apremuradi ragguardevole persona, redattoestampato hafattosfuggirequalche er-rore) tipografico:epperò a pag. 92 invecedelquiaultrixinjuriaaruinest devesi leggere quiaultrixiniuriarumest

apag.io 3 invece delnémo~

rieqite,uA moribondo, nè cadaveredevesileggere nénutriente,nèmorto, nè cadavere ecosidialtri.

Labrevità deltempo ha pure impeditodi eseguirsi le litografie conna-tea pag.114 edi tirarsiunmaggiorenumerodi copiediquelle indican-ti laCappelladi S.Agata,luogonelqualesiscrisseroquestepagine.—

Seilpubblicoaccoglievolenteroso laprimaedizione, nellaseguentesi aggiungerannotaliillustrazioni esiadopereràtale sestocarta e caratteri da rendereillavorovieppiù degno di quelladevozionecheispirala granprotegqitrice della bella Catania.

IllibraioEditore

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Rosahio Abati 1 1

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malattiedelsecolo.

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L,e malattie cittadine .

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roto—

l’antidoto—la

gran medela 99

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pronta

medela

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Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 116-127)