3.
Omnium
benefaclorummeorum
fi inspiritualibus et temporalibus
—
4
-Omnium
Su-fi cerdotemetministrorum EeclesiaeDei cattolici
—
fi 5.
Omnium meorum
ad dimissionem—
6.Omnium
d haereticorumet infìdelium ad conversionem
—
7.»
Omnium
agonizantium, etimprovisemorientium—
» 8.
Omnium
mihicommissorum
in genere,et in» specie, et
omnium,
pròquibus viset fuisme
de-» bere orare.
-***
) Il
memento
pe’mortiprecisato dalla stessa chiesa:—
« 1.Animarum
Parenlum, Fratum,Soro-» rum, consaguineorum,et
omnium amicorum
meo-»
rum —
2.Animarum,
quae occasione meipurgan-fi tur inPurgatorio
—
3.
Animarum omnium
bene-» faclorum
meorum
inspiritualibusettemporalibus—d
4
-Animarum omnium
Sacerdolum,etÀlinislrorum» Eeclesiae DeiCalholicae
—
5.
Animarum, quorum
» non est speciali»
memoria
interra—
6.Animarum
a
omnium
“mihi commissarum ingenere etspecie—
» 7.
Animarum omnium
improvisamortucorporibuS» exutarum
—
8.Animarum omnium
in Purgatorio1» exislentium, et
omnium
pròquibusetscisme
de-5 bere orare.****
) Il quarto modello è proposto dal primo filosofo di cui possaandare gloriosa,laclassica Ita-lia;
—
daS.
Tommaso
D’Aquino— E
una impetra-zioneimportantissima:—
» 1. Concede mihi,mise-fi ricors Deus, quae libi placita sunt,ardenter
con-fi cupiscere, prudenter investigare, veraciter
agno-fi scere
, perfecte ndimplere,,ad laudemetgloriato p noministui
—
2. Ordina stalummeum
, et quod» a
me
requires ut faciam tribue ut sciam; et da» exequi sicut oportet et expedit
animm —
3.Da
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— 7« —
1 inibì*
Domine,
Deusmeus
, inlerprospera et ad-i versanon deficere: ut in illis non exlollar, in• islis non depimar, de nullo
gaudeam
, Teldo-9 leam, nisi
quod
ducat ad te Tel abducat ad te: s nulli piacereappelam, veldisplicere timeam,ti-ihi— 4
.Vilescant mihi Domine,omnia
transitoria, 9 et cara miliisintomniatua proplerte, et tuDeus 9 praeteromnia—
5. Teedeatme
gaudii quod est» extra te et taediosa sit mihi omnis quies, qua?
9 estsine te
—
6. Frequenter da mihi
Domine,
cor b ad te dirigere, etin defectionemea cum
emen-» dationis propositodolendo pensare—7. Fac
me,
1
Domine
Deus, obedientem sine contradictione ,i* pauperemsine defectione, castum sine corruptio-9 ne, palientem sine murmuratione,
humilem
sine b Codione; ethilarem sine dissolulione;tristemsi-» nedejeclione;
maturum
sine gravitate; agilem b sine levitate; timentem sinedesperatione;
vera-» cerasine duplicitate; operantem bona sine
prae-».sumptione;
proximum
cornigere sine elalione;» ipsum aedificareverbo etexemplo sine simulatio-9 ne
—
8
.Da
mihi,Domine
Deus,corquodnulla ab-s ducat a tecuriosa cogitatio,dacor nobile,quod
b nulla deorsumtrahatindignaaflectio;da rectum, B
quod
nullo obliquetsinistraintentio; da inviclum, B quod nulla frangat tribulatio, da liberum,
quod
B nullasibi vind.cet perversaet violentaaflectio
—
b 9. Largire mibi
Domine
Deusmeus,
iulelleclum» le quaereolem; sapicntiam teiuvenientem;
con-b versationpm tibi placentem; perseverantiam te fi-b deliler exspectanlem etfiduciam te finaliler
am-B plectentem tuispsenes conGgi per poenilentiam; B tuisbeneficiis uti in viapergraliam,et
tandem
> tuis gaudiisin patria perfrui per gloria....
Per
b
Dominum
nostrum Jesum Christum\ filiumtuum,
-—
77-t qui lecura vivitetregnai inunilate Spiritussaiic*
» ti Deus per
omnia
smelilasaeculorura.*****
)
U
aveMaria
eie.—questa salutazione com-*posta da un’Angeloannunziatore delmassimo por*-'' tentodelladivina misericordia, da una Santaeh’è laprima a riconoscerne Teffetto
—
e dalla Chiesa èhè ne profitta a pròde'suoi;L
aveMaria
questasu'*-blime caraformula ridotta in lutti i metri
—
ed in tutte le lingue,—
cheMon
troni, Manzoni ad altri altissimi ingegni Italiani hanno così bellamente rr*petutaeverseggiatanella melodiosalingua delpaé*
seovi ilsisuona;
— fave Maria,
qnest’antichissimft preghiera de’ primi secoli cristianidalla devozione dei veri cattolici da pochi anni èstataancora inquesto nostro secolo(prima inParigi, poiinLione, pòi in Napoli, in Friburgo, inVienna ed oggi da per lutto)elevata ad una talepreghiera che unasola volta pronunziala in ognigiorno per la conversici ne di determinato peccatore, produce unrisultato immancabile.—
Fatti strepitosisiraccontanodagli stes-si Parigini, così facili a diffidare, così timorosi di cadere nell’illusionee nel ridicolo. 5 L’Innominato:—
fiolettoillibro cheliriunisce;-*-ho
letto igiornalicattolici che tutto dì ne Tannòmenzione. '? *
L’Ecclesiastico:-
—
Questadevozione dalsommo
gl-rarcaGregorioXVI.
è stata elevatatra\eprime
me-ritorie,imperocché atuttiifratellielesorelle ascritti (allapia aggregazioneriunita inonore delsantissi-mo
e immacolato cuore diMaria
eperla conver-sione depeccatori) cherecitano fervorosamente nello spirito della loroistituzioneapròdiqualcheostiàafto impenitenteunasolvoltaÌAve Maria —
èconcesso la indulgenza plenarianell’anniversario del loro batte#*%
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— 79 —
.
m
o!-è»Visona
draltre formoledi preghiere che se ri piaceio vidirò.L’Innominato:
—
Potete dubitare del sentimento col quale le apparerò?L’Ecclesiastico:
— Una
è: in leDomine
speravinon
confunderineternum,ripetuta pertrevolte:-—La
seconda:Gesù
trionfatore delpeccalo edella morte aiutatemi, beneditemi, salvatemi:— La
terza che suole pureripetersi con tanto fervore nelle tre ore del venerdì santo inattoricordasi l’agonia del Re-dentore:»Diomiocredo invoi avvaloratelamia
fe-de, spero invoi accrescetela miasperanza,amo
voi ravvivaleil mio amore: mi pento diavervi offesoe discustatoperchè siete d’infinitamisericordia e però propongoassistilo dallavostragraziamaipiù pecca-re;—
Mariaconcepitasenzapeccato pregale per noi, che ricorriamoa voi.L’Innominato:
—
Benveggo
che riassumono molte impetrazioniedesprimonovarialtidellevirtùcardinali.*•.* *- *
$
XIX. Le
malattie del secoloi)L’Ecclesiastico:
— Ho
jeri cercato di parlarvi delmezzo
più efficace—
e delmezzo
piùfacile—
Voglioin oggirichiamare lavostraattenzionesopra materia egualmente importante.
- L’Innominato:
— Ed
è?.....i L'Ecclesiastico
:—
Quellachesi versa sulle malat-tiedello spirito.oùì
*
)È
ben notoche visono duespecie di malat-tiefisiche:—
quelle che si sviluppano peraltera-zioni propriedegli
organi—
quellechenasconoper in-fluenze esteriori.Le alterazioni propriepossanoessere
acciden-talio permanenti. ...
— 79 —
:**
)
Le
influenze possono essere contagiose od;epidemiche. •:*
***) Le alterazioni proprie vannotrattate con
ri-flessionie cureindividuali. .;
****) Leinfluenzevannotrattatecon riflessionie
cure generali^ . . *op.
wwj
Ogni individuo,ogni età,ogni clima, ogni gravecondizione vasoggetto allesue alterazionied allesue influenze.******
)Cosi
come
avviene nelfisicopuòdirsiper argomentodi analogia avvenirenel morale. ' >Ora
ogni cristiano ha lesue speciali malattie?—»ogni generazione vasoggettaalle sue influenze—nei stretti limiti dellemie veduteio credeva chenel se-colo nostrosi mancassesoltantodi speranza;
— ma
dalla suprema Cattedra haparlatoil maestrodi tut-ti,
—
duliasuprema Cattedrahaparlato coluicheper ispirazione, per dottrina, per esperienza è al ca-sodi calcolare la veraposizione generale degli spi-riti
—
diapprofondireegiudicarelemalattiedel se-colo Il Vicariodi Cristo;ilVicario delladivina sapienza haparlato.... edoh! daquale terrore so-no statocompreso udendo lesue ponderose solenni meditale parole?...L’Innominato:
— Me
le parteciperete?L’Ecclesiastico:
—
Vorreiche nonsolo voi,ma
che tutticoloroche sonostati segnati dal sublime sug-gellodellaredenzione leconoscessero. Eccone la maggior parte:3) a Voi,o miei venerabilifratelli,
—
dicea’ tosco-vi della cristianità il supremo Gerarca,—
sapetepur bene laformidabile guerramossa,inquesto de-plorabile nostro secolo,contro tuttociòche è cat-tolicodaquegliuominiche,stretti
jra
loroinrea colleganza rifuggendo dallasana
dottrina’'edisto*A
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— so —
:
stando
V
orecchiodalla verità, siadoprano nel ca-varedalle tenebre lepiù strane opinioni, esagerar-lead ogni possa, divulgarleedisseminarle.—
Noisiamo compresi da orrore insieme eda acerbissimo dolore quando pensiamo a tulliquei moslruosi erro-ried a quelle variee moltiplici macchinazioni, in-sidie,e arti di nuocere con cuiquesti nemici della veritàe della luce eperitissimi arteficidifrode fan-no agaraper ispegnere
fra
l'universaleogni sen-timento digiustiziaedionestà—
corrompere il co-stume
—
turbareogni divino ed
umano
dritto,—
abbat-tere e, semai fosse possibile,estirpare e distrug-gere laReligionecattolica elasocietà civile.
— Voi
conosceterinfatti, venerabili fratelli,
come
questi im-placabilinemicidelnome
cristiano,miseramente tra-scinati da unaspecie di furore,diempietà, si spin-gono ataletemeritàche, con un’audacia senza esem-pioaprendo
la lorobocca alle bestemmie controa Dio
non hanrossore di professare apertamente epubblicamente,essere imposture ed invenzione de-gliuomini i misteri dellasacrosanta nostra Religio-ne,la dottrina della ChiesaCattolica essere con-trariaal benee allaprosperitàdell’umanasocietà, enon temono di rinegar Cristo eDio.— E
perillu-dere piùagevolmente ipopoli ed ingannare special-mente gli incauti egli inespertie seco trarli nell’ er-rore, spacciano di conoscere essi solileviedeità prosperità, non dubitano di arrogarsi il
nome
di filosofi,come
selafilosofia,chetuttaaggirasinel-V
investigare la veritàdella natura, debbarifiutar ciò che Dio,supremoe clementissimoautoredi tut-ta lanatura, sièdegnalo,per
benefizio e mise-ricordia singolare, di manifestare agliuomini
, acciocché potessero conseguire la vera felicità e la veràsalvezza.—Costoro collastortae fallacissimalo-—
SI-TO maniera di argomentare noncessano mai dall’al-legarela
forza
e/’eccellenza dellumana
ragione,
edi contrapporla alla fede santissima di Cristo,e audacissimaroenlevan bestemmiando chequesta fede al-la ragionedell’
uomo
ècontraria.—
Dalla qual cosa nullasi può non che pensare, immaginare, o più pazza, o più empia, opiù ripugnante alla stessa ragione.—
Imperocché, quantunque la fedesia aldi-sopra dellaragione, non può per altrotrovarsive-rmi
vero contrasto, verun dissentimento fraesse, giacché entrambe derivanodaun
solo emedesimo
fonte d’immutabile ed eterna verità, dalsommo
Iddio, esi porgono siffattamente scambievole ap-poggio, che lavera ragionedimostra,proteggee difendelaverità della
fede
:la fede poiliberala ragioneda
ogni errore, emirabilmentelaillumi-na
, conferma eperfeziona colla cognizione del-ledivinecosa.4)
«Nè
certamentecon minorfallacia,venerabili fratelli,nel lodareal cielol'umano
progressoquesti nemicidelladivina Rivelazione vorrebbero, coute-merarioesacrilegoardimento,introdurlo nella Re-ligione Cattolica,
come
se laReligione fosseopera non di Dio,ma
degli uomini,come
se ella fosse un loro trovatoche potesse conmezzi umani
per-fezionarsi—
Moltoa proposito, rispetto di questi infelici deliranti, cadequello che troviamoin Ter-tulliano la dove aragioneegli riprova quei filosofi dellasuaetàche avevano messo incampo un
cri-stianesimostoico, platonico, dialettico.— E
vera-mente siccome lasantissima nostra Religione non fu inventatadalla ragioneumana
,ma
clemeulissimamen-teda Dioagli nomini rivelata, èfacile achiunqueilcomprendere che lareligionemedesimaritraeogni sua forzadall'autorità dellaparoladiDioe
non può
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— 82 —
mai nè
dedursi nè perfezionarsi dalla ragioneumana.
S)
»La
ragionedell’uomo, pernon ingannarsi ad errare inaffari di sì alta importanza,dee bensì ricercarediligentementeil fallo,della rivelazione divina, per riconoscere, in'modo
certo, che Dio ha parlato; eprestare alui,come
sapieutissimamen-teinsegna l’Apostolo, un osskquio ragionevole.—
*
Chiinfatti ignorao può ignorare cheaDio che par-lasi ha da prestar ognifede, e che nulla èpiù consentaneocollastessa ragione, che prestar salda adesione e acquiescenza a ciòche, accertatamene, è rivelato daquel Dio che non puòingannarsi,
ne
ingannare?6) »
Ma
quantonon sono, e quanto mirabili e splendidi gli argomenti che amplissimamente convin-cere debbono la ragioneumana come
la Religione di Cristosiadivina, e ’1principio e la radicedi
tullii nostri
dommi
levengono di sopra dal Si-gnore deiCicli,
e
come
per ciò, nullasiavi dipiu eerto, di più sicuro(,di più santo,edi fondalosu piùsalde basi,.questafede,diciamo, cheèmaestra dellavita, segnodi salute,nemica d’ogni vizio,emadre
enutrice ditutte levirtù,chefuconfermata con lanatività,la vita,lamorte,la risurrezione, la sapienza,iprodigi,leprofezie di Gesù Cristo Autore econsumatore di essa—
Ch’èsplendente in ogni dovedella lucedella superna dottrina, arric-chita coitesori delle doviziecelesti, esommamente
chiaraedinsigne pertantivaticinidi profeti, splen-dorede’prodigii,costanza di martiri, gloria di santi;fede che, professando le leggi diCristo, ed acquistando digiorno in giorno maggioriforze dalle stesse più crudeli persecuzioni,si è dilatata, sotto alsolo vessillo della Croce, a tutto Puniverso, nei
— 85 —
continentie ne
mari
,
dall’oriente all’occaso,
e;
abbattutala fallacia degl’idoli, dissipata lacaligane degli errori, evinti ogni maniera di nemici,
illu-minòcollaface dellacognizionedi Dio i popoli,le genti, le nazioni anche più barbare, ediverse per indole,costumi, leggi, istituzioni,etutte le assog-gettòal do'cegiogodiCristo, a tutti annunziando pace eprosperità.
—
Lequalicose permodo
in ognidove risplendono, tantofulgoredi sapienza e poten-zadivina, chenon viha mente o pensieroche fa-cilmentenon le riconoscaoperadella cristiana divi-na
fede.—L’umana
ragione pertanto,daquesti splen-didissimidel pari che saldissimi argomenti\
cono-scendo evidendemente Dio esserel’Autore della fede, non puòprogredirepiù oltre,
ma
, tolta e rimossa interamente ogni difficoltàdeeprestare a questafé-,deil suo ossequio, convinta qualeè che viene da Dio tuttociòche la fede stessa ci propone di cre-dere edi operare.
7) » Quindi appare manifestamente quanto pursia l'errore di coloroche abusando della ragione,
esti-mando
le paroledi Dioinvenzione degliuomini, ar-disconodispiegarlea
loro talento,e temerariamen-te interpetrarle.—
Mentre che Dio medesimoha isti-tuito una vivente autorità’ cheavesse ad insegna-reed
accertare ilvero elegittimo sensodella ce-lestesua rivelazione,
e decidesse con infallibile sentenzale controversie tulleinfatti di fedee di co-stumi,acciocchéi fedelinonfossero quae là battu-tida ogni vento suscitato nella dottrinadalla ne-quiziadegli uomini.
— E
questa autoritàinfallibile evivente sitrova soloin quella chiesalaquale edi-ficalasopra Pietro, Capo,Principe e pastore di tut-tala chiesa, ela cui fede egli promise che mainon
sarebbe venutameno
,sempre haisuoilegitti-DigilizedbyGoogle
- 84
-mi
Ponteficiche, senza interruzionetraggono la lo-ro origineda Pietro stesso, collocali nella sua Cat-tedra,proteggitori
ed
eredi dellasua
dottrina, dignità, onore epodestà— E
poichédoveè Pietro, iviè lachiesa,e Pietro parlaperbocca del Roma-no Pontefice, ene’suoi successoriegli vivesempre ed esercitalasua autorità, edispensa a chilado-manda
laveritàdellafede, ledivine parolesideb-bono
adunque intenderenel sensoappunto
che fued
è tenutoda
questaRomana,
Cattedra di S. Pie* tro,che,madre
emaestra dituttelechiese,sempre ha serbatointattaed inviolatalafedecommessaleda
•Cristo Signore, lainsegnòaifedeli
,atulli
mostran-do
ilsentiero della salute edell’incorrotta verità; que-sta principale chiesaondeoriginòl'unitàsacerdotale,
questametropoli della pietàin cui ètuli’intera con-solidata laReligion Cristiana,nellaquale sempre stet-te il principatodella Cattedraapostolica, a cuiper la prerogativadel suo primateènecessario chesi rivolgaogni chiesa, valea direquantisononel
mon-do
fedeli, e collaquale, per fine, chi non racco-gliedisperde.
-
8
j c Noi adunque che,per imperscrutabile decre-lodi Dio, siamo collocati inquesta cattedra di ve-rità, grandemente eccitiamo nel Signore la vostra pietà,o venerabilifratelli,acciocchécolla
maggiore
sollecitudine e diligenza*vi adoperiate adammonire
edesortareassiduamentei fedeliconfidaliallevostre cure, ditenersisaldia
questi principi,ne lasciar-simai
ingannare otrarre in erroreda
quegli ab-bominevoli che, col pretesto dell’umano
progres-so,sitravaglianoa
distruggere lafede
, ed as-soggettarlaempiamente allaragione, eadinterver-•-tirela parola diDio, ne rifuggono del recare
un
sommo
oltraggio a quelDio che,nellamassima sua
c*
— ss
—
clemenza, si èdegnatodi provvedere eolia deleste suaReligione albeneed alla salute degli uomini,
9)
s Similmente voiconoscete, venerabilifratelli, quegli altri mostruosie fraudolenti errori, coi qualii figli delsecolo nostro sisforzano, ad ognipotere, di conculcare la religionecattolica, ladivina aujp-rilà e le leggidellachiesa,non
meno
che idfcRli dell'ecclesiasticaecivile podestà.—
Talisonoi nefan-di attentaticontro a questaromana
cattedra di san Pietro, nellaquale Cristo ha postol’inespugnabile fondamentodella sua chiesa. rtì,10)«Tali,medesimamente,quelle
segrete sette
emerse dalle tenebrea
-perdizioneerovinadella chiesa, e dellostato, edairomaniPontefici nostri antecessoricolleapostolicheloro lettere a più ripre-se anatemizzate,—
lettere chenoi,nellapienezza del-l’apostolicanostraautorità, quiconfermiamoe or-diniamo chesieno esattissimamenteosservate. ?11) s
A
questo medesimointentosonovolle quèl-leastutissime società’ bibliche che, rinnovando le antiche arti deglieretici e contro alle santissime re-goledella chiesa, senza posa si adoprano a distri-buire e gittaregratuitamente, ingrandissimo nume-ro econ immensespese,ad
ognicelo di personeed
anche allepiù rozze le sacre carte tradótte nelle lingue volgari, elespesse volte accompagna-te da perverseinterpetrazioni, e ciòaffinchè, re-jelta la tradizionedivina, ladottrinade’padrie la autoritàdella chiesa, la parola diDio sia secondo
il sentire privatointerpetrata„ il senso diessa
ven-ga
pervertilo,esi cadacosine’piùgrandierrori.12) a Queste società, la venerala
memoria
di GregorioXVI
emulo de’suoi antecessori, e delquale benchéimmeritevoli, noifummo
chiamati a prendereDigitizedbyGoogle
,
— 86 —
illuogo, leriprovavanelle apostoliche sue lettere,
e noi,egualmente, collepresenti le
condanniamo.
13)»Qui purevuoisimentovare queirorrendo
siste-ma
d’indifferenza per ognireligione, persino ripu-gnante in
sommo
gradocollostesso lumedella ra-gionenaturale, con cui dacodesti sciagurati,—
tolta ognidifferenza fra virtù evizio, fraveritàed errore, onestà e turpitudine,—
si spacciachegliuomini pos-sano conseguireinqualsiasireligione1
eterna salu-te,come
seesserevi potessemaiun qualche accor-do, societào comunanzafragiustiziae iniquità, lu-cee tenebre,Cristoe Belisi.14) »
E,
similmente, ricordaredobbiamo quella bruttissimacospirazionecontro al sacro celibato dei preti, cospirazione, duole didirlo,che fautori trova persino ioalcuni ecclesiastici,iquali,dimentichi pur troppo della proprialorodignità, lasciansilusingare e vincere dalle blandizie e dalle seduzioni della voluttà.15) »
Ne
vuoisi lacere dellaperversa ragione d’in-segnare, specialmentenella filosofia, ondeP improvi-da gioventù miseramente trovasi impaniata, corrot-ta, eabeveratadal fiele del dragone nel calice di Babilonia— Dobbiamo
ancoramentovare l’assurda, e specialmente allastessaragione naturale contraria dottrina, delcosi dettocomuniSmo
, laquale, quan-do che venisseammessa, sovvertirebbe da capoa
fondo ognidritto, cosa, proprietà, e persino la stes-saumana
società—
Debbonsi pure riprovare le te-nebrosissimeinsidiedi coloro che, coll’ammantodi pecore, lultocchè internamente sicnolupirapaci, men-tendo fraudolentemenle la più pura pietàelapiù se-veravirtùdiscip/inae specie humililerirrepunì,15) »