fangoso
quandomanca? —
Inquestoanno unnomo
del volgo,—
cheappenasa leggere—
havoluto stam-pare i suoi versi:—
s’egliavesse avuto il geniodel pastoreabruzzese che voiea chiamarsi Virgilio, in onoredelMantovano, avrebbeal certodato una bel-la provadel suofervore;ma
sciegliendoquesta via, senza esservi chiamato ha privato il suo lavoro di quella bellezza eh’è propria della spontaneità, di
quel brioeh’ è proprio di un pensiero chesi
espri-me come
si sente.5) L’Innominato facevacoroallaopinione dell’Ec-clesiasticonon senza aggiungere:
—
Questo tratto èperò un’altraprova cheda per tutto 1’Umanità ri-sente de’tempi che attraversa:ilvostro
uomo
se fos-senato nell’Oceanica avrebbedatol’indice, il pol-liceeforse l’interamano
per provare la suadevo-zione:—
stain Catania,nell’AlenedellaSiciliae pro-cura farversi— Non
sarà facile persuaderlo—
Per-mettete intantoche vi addimnudi ilsiguilicatodelle Sigle che servonodi epigrafealla letta prosa?—
Le trovereteda pertutto ovesiparla osi ope-ra perS. Agata:—
dicono:Mentem sanctam
spon-taneam honorem Deo
etpatrìceliberalionem.$ Vili.I DUEPRINCIPI
i) Un’orascorreaprima che lamacchina traspor-tavasi dal punto della piazza, ov’era statail più che si poteva applaudita, al punto, ove figura il fi-nestrino della prigione.
—
In questa prigionedopo le prime turlureed il primo strappamento dellemam-melle, lasantachiedevaacoluicheintendeva a gua-rirla: quis es itiquivenisti
ad me
curare vulneraDigitìzedbyGoogle
— 24 —
insa ?
—
el’altrorispondeva:egosum
aposiolusChri
-Sti nihil inme
dubitasJilia:—
inquesta prigionelaspirante Verginella dopolaseconda, tortura, do-poesser stata strappatadal fuoco diceva:
Domine
quime
custodistiab infamia,quiabstulistia me amorem
secidi, qui
me
carnificem lormentis supe-rioremprcestilisti,accipeanimam meam
:—
in que-staprigionei Cherubinilietiosservarono i tratti su-blimi di unafedechesolo ilvivo e veroDiosa ispi-rare.—
Quel Dio cheretribuiscenon cento, non mil-le,ma,milioni per ogni iotascrittain suagloria—
Quel Dio ha permesso chevicino allaprigione proce-dessero trionfantile
membra
cheper sostenere quel-lafedesubirono l’aculeo,lamutilazione,ilfuoco!—
Inquesta prigionele sante
membra
vennero raccolte da’figlidella stessacredenza perchè poi superando levicende non di unaetà,ma
di sedicietà, potes-seromiracolosamente conservarsi per essere spettacolo consolanteai catanensi, ai forestieri ed all’ innomi-nato,—
nelladicuimente ingerminavanomille nuovi pensieri.2) L’Ecclesiasticosperando trarre salutarepartito
da
cosiffattedisposizionicercavadisempreppiùrichia-marne
l’attenzionesu quanto osservavasi—
In quello scrigno, diceva,si conservanogli arti ed una del-lestrappatemammelle: —
l’interno è foderatodi vel-luto trinato d’oro,—
enell’esternole figure alpa-ri della doppia laminadi argento chelo veste, so-no puro argento stupendementelavorato
— Degno
pen-sieroeraquello checesellava le figure in guisa
da
esprimeredue ranghi di martiri—
Inquelmezzo bu-sto, anchedipreziosometallo,sicustodisconoil capo della santa nell’attitudinedi spirareed iltronco:—
non
vi pare graziosamentedesignata lafisonomia dì coleichepari pulcritudinis etcaslitaliscommen
-— 23 —
darelur?
—
Tuttequelle perle, quegli ori, quellegemme
chel’adornano sonodoniil’insignipersonag*gi; lacorona che sivagamentele splendesulla testa dicesioffertadaquelRiccardocuorediLeonetanto di-stinto ne’ fasti dellecrociate.
—
In ontadell’offertanon prosperaronolearmidi Riccardo,perchèDionon co-nosce apostoli armati:ilcristianesimo èunprincipio divino tutto morale: nonha bisogno nèdi spada, nèdilancie:nonha bisognonèdibalestra,nèdi can-noni—
Ancorchétutti iguerrieri dell’occidente nel-l’impiego de’lorosforzi in orienteavessero avutoil valore di Riccardo, purenon avrebberotrionfato-liRedentore è venuto pervincere, perinfrenare il principiodella forza materiale: èvenutoper ridurlo ne’stretti limiticheglisonoconvenienti.
—
Laparola del-l’evangeiodettadall'umilefraticello,dall’ingenua fan-ciulla, dal derelitto fa piùfruttoche non propaga-tedalle schieredelle più guerresche nazioni.—
Nel-lo stessoLuiginono, inquesto santo guerrierofapiù effetto laparola evangelica eh’esce dal suo labbro quandoegli morentedipeste giace sulla cenere,chenon
quando alla testa delle falangi francesi balenail tremendo suo brando.
— Non
vi puòessere frat-tellanza trai due principi:—
bisogna che1’uno ser-vi all’altro,ed in questalottanonèconsolante vede-reil trionfo del principiomoralenellospettacoloche osserviamo?—
Ove staquel superbo che diceva adAgata
:— Nonne
tupucletnobiligenere naiatnhu-milem
etservilem Christianorum vilam agere?—
Ove
stannolasuarazza, lesue credenze ed i tanti ammassati trofei del principio della forza materiale dalui rappresentato?—
Di luinon restacheil solonome,
‘maper esseremaledetto:—
dellasua razza, della conquistatrice razzaromana
nonne restaunsolo, che possa davvero addimostrarsi tale...Ma
oraci3
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— 26 —
penso: resta ben qualche cosa del tiranno edei suoi; resta l’antiteatro
— ma
al di sotto diquesta sepulturasu cui stiamo,— ma
al di sotto di quei viventi che trasportanolasanta,— ma
nellevisceredella terra, quasi vergognasse dique’giorni ne’quali erain faccia decieli conveniodimigliaiadi spettato-riche beavansi vedendo conquale energia,con quan-ta solerzia centinaia d’uomini misti a centinaia di animali infra loro strappavansila vita lacerandosi
,
ferendosi, dismembrandosi!..,
§ IX.
La
mano.i)Incontravansi i due
—
nel fausto cinquefeb-braro
—
nella odiernagrandiosacattedrale.2)
Questotempio eretto nel 1091 da Ruggiero—
rovinatoin parte nel 1169,e quasitotalmente nel
1693 —
veniva ricostruitoedabbellitopercuradei ve-scovi:—
merita in oggil’attenzionedelforestieroper 10 prospetto,per variaffreschi eper talunetele;
ma
11 genio osservatoredell’Innominato era a ben’ altro dirotto.
—
Egli vedevail riccoparato,udivala bril-lantemusica,ma
non vi attendevacontuttala forza di cuieracapace:—
allorasoltantosiscosse,quandole gravi ed eloquenti paroledellaomelia,dall’Illustre Pa-store pronunziate, toccavano il suocuore.
3
) Allegravasenel’Ecclesiastico, e poichéil tem-po burrascosofaceva rientrarelaseconda processione che giusta il
programma
eseguiredoveasi, veniva prontala opportunità del bacio dellereliquie.4-)Fraquelleconservate nello scrigno in teche d’argentooravi lamano.
— Non
appenal’Innominato l’osservava ne restava colpitocosiche alto gridava:è
(jUestoun
miracolo inpermanenza.
Neimieiviaggi ho avutooccasione di osservare i metodid’imbalsa-—
27—
magione, ho vistoiostesso iniettare col alcool ar-senicato delcelebre siciliano;hovisto iostesso mar-morizzare col metodo del celebre Segati
; ho visto delle
mummie
venute dai santuari dell’egeziaca sa-pienza; hovisitalo diversi luoghi neiqualila natu-ra haconservato tali condizionida impedire la pu-trefazione dei cadaveri;ma
inquestamano
iotrovo un prodigio; poiché essa, raccolta in unmomento
nelquale non potevasi pensaread imbalsamarla, in unmomento
spaventevoledi tremuoto edi tumulto, portata poisotto altroclimainCostantinopoli equindi riportataqui; sbattutadaviaggi marittimie terrestri;assoggetlitaduevoltein ognianno ad untrapazzoso giro; riposta inuna camerettaincavatanella grossez-zadi tufaceo
muro
ha attraversatosedicisecoli sen-za divenirpolvere, senza divenirfossile,senza dege-nerare innessuna maniera, anzipresentandoun’insie-me
così precisoda far scorgereesseremano
giovi-nettadallafinezza della pelle, dalla conformazione delle dita,dallagrazia deldorso:e dafareanche conoscerechedurissimo legame l’aveadovuto torce-re e martoriare—
oh il prodigio!E
l’ecclesiasticodicevagli: obbliateche Dio ope-ra iu gloriadeisanti suoii maggiori miracoli? In quanto alcorpo dellaSanta nonè sololamano
che destain ogniuomo
assennato lemaggiori sorprese, m’ anchele reliquie riposte nelmezzo busto;—
vi e-sporrò le parole della stessa canonica ed officiale relazionefattanella visita del1797
»Inventain fuit» (il capo) inlegrum, arefacta tantum pelle.- oculi 5 datisi, et intus retracti: Nasusinteger
,exsiccato a orbicolo: Os
parum
apertum, ubi nonnullinivei d dentes;Aures desiccatse,earumquefinitimaperum-» per sejuncta;capilli prorsus conglutinati pelli cer-j vicis, utvix discerui po3sent.... In trunco porro
DigitizedbyGoogle
— 28 —
I» ipsiushenna?,estrado Capite,
quadam
seobtulit» indistinda coacervatioaridarum partiura thoracis,
» etviscerum ejusdem nostrae Divae ibi
conclau-» sarum, saisensibilisuavitate odoris rodolentiuni.
L’Innominato:
ma
essendo riccabella nobilee giovinecome
feceAgata adivenir santa?— Come
potette superarei prestigidella voluttàcosìcari al-lagiovinezza?
— Come
fecea vincereleillusionidella vanitàcosìpropriadelledonne?— Come
fecea calpesta-re l’esigenze dell’orgogliocosì ardenti nellanobiltà?Come
fece adisprezzare sopratultoletentazioni della ricchezza che spiananotuttele viedel piacere,tutti i desideriidel capriccio?.... oh quanto mi crederei feliceseio, che hocercalo diappararetante teorie, potessiconoscere questa suapratica!L’Ecclesiastico:
—
lo desiderate davvero? L’Innominato:—
che?forse siete alcasod’istruir-mene
?L’Ecclesiastico: Iotenterò
—
, purché da dimani eduranteTonavano
dellaSanta, vogliate venirein questa cappella per impiegarvi qualche orainmia
compagnia.$
X.
Ilgran
mezzo.L’Innominatononsifeceattendere,
—
eragiàilgior-nosei,evolendo ad ogni
modo
essere istruito,
pro-curava riconcentrarsi tutto nelle materie a trattare.
L’Ecclesiastico:ho pattuito convoidelleoredi at-tenzioneduranteToliavano
,prevedendocheavreste avuto bisognodimoltischiarimenti:deh!tollerateche dichiari averlofattoper voi, nonper me, poichéil
graasecretoche tantoanelate conoscereposso spie-garveloin
un
minuto secondoecon unasolaparola:essosta nellapreghiera.
— Ma,
anch’io prego.— 29 —
—
Permettetecheio viricordi esserestatala preghie-ra simboleggiata dalla scaladi Giacobbe—
Trattan-dosidiangioli vi èfacile conchiudere cheigradini su iquali ascendevanoediscendevano nonerano cer-tamente delineati nella visione per necessario loro uso.— Ognuno
diquei gradini disegnava la condi-zione delle volontàimpretanti.—
Poggiavano le due estremità della scala, l'unasul cielo,1’altrasulla terra:
—
l’estremitàbasata sulla terra, avvertivache ove tropposi fidassesopra questa materiasuscettiva dellamassima instabilitàe d’innumeratevicende po-tevaben avvenireche fin dalpiù allo gradino si cadesse alpari diGiuda—
che nientemeno dall’ apo-stolato rovinònel più vileed infernale tradimento.La
preghiera deve diffidare dellaumana
natura:invece deve tuttosperare in Dio.
— Una
voltachesigiungea sentire questa diffidenza e questa speranza sièalcaso diascendereiquattro gradini della scala:
il primoèdi quelliche pregono perchè vorrebbero
il secondo èdi quelliche pregono perchè vogliono,
il terzoèdi quelliche vogliono
ed
operano:il quar-toè diquelli che voglionoed
operano eroicamente.—
Comprendo: nonè sconfortante perme
il ve-dermi tracoloro che pregono perchè vorrebbero?....—
Vi daròicaratteri diciaschedunodiqueste dispo.sizioniallapreghiera perchè possiatemegliochiarirvi.
*) Levolontà, chesolovorrebberosono tiepide;
vivono in unaabituale negligenza: non ritraggono nessunfrutto da’ loroeserciziidi pietà: non
hanno
divozione: sentono malgusto per l’evangelo:non
Ilainonèardore,nèpremuradivincersi...
compren-do
io peròche sono inunostatopericolosocheavrà predo pessime conseguenze.—
Ah
cheiovorrei cam-bia'e! Vorreiavanzare
sulcamino
dellaperfezio-ne
:ionon
praticole virtùcon zelo conveniente:DigitizedbyGoogle
— SO —
.sonosoggetto allestessedebolezze:
non
soné
di-sprezzarmi
,nè mortificarmi con costanza: la na-turae lepassionihanno
mollo impero sopradi me
:non
vorreirestar cosi: sono queste le osser-vazioni diognuna
di esse.**)Quelleche vorrebbero sicontentono
di
dispo-sizionivaghe,non scelgano%mezzi a
prendersi, i)sel’impieganolofanno,come
siesprimevo gran
conoscitore delle volontà,conmani-morte— E
d’uopo chericordanole terribiliparole delSalvatoro dirette all’alberoche faceva foglie senza frutti:numquam ex
tefruclus nascalur in sempiternum!—
num-i guarnì...per sempre!Colorochesoltantovorrebbero finisconoconuna eternasterilità!
***)Nelsecondo gradinovi sono levolontàche vogliono.
—
Esse riconosconocheavviungran
vuo-tonelleloro opere, che iloro difettisisono fat-tigigantif che nonhanno
postatutlalanecessaria importanza all’operadella santificazione;chedi làè'natauna
moltitudine dimiserie che solo roc-chiodi Dio puòcalcolare.—
Riconosconotutlociòed ognuna
diesse dicea sestessa.— Oh!
io voglio;—
sì, io voglioriformarmi.
—
Finoal presente, fino aquestogiorno, aquest’oranon hofattochevane promesse—
-mi sononudritodiillusioni;qualche gra-ziaaccordatemidall’infinitamisericordia,mi è sem-brataunaprova
difedeltàe di avanzamento.— Ora
imiei occhi sono aperti:
—
io voglio: iovoglio cambiare.— E
sapetequalèla sua preghiera?—
a Fate o
mio
Dio che ioriflettasume
stesso,fa-»
teche iosappia consultarelemieforze,fatecheio s abbia abbastanzadi discrezione per sapereavan-* zare i>.
—
Ogni volontàditalfattapensa eprega
così,
ma
nonopera: tutto al più mettein movimen-tounafolla dipiccoli mezzi; passa "icinoalmale
—
51—
senza portarvi rimedio;sattaccaallo esterioredel lapiazza mentre che bisogna vedere dritto nel cuore.
—
\\ salvatoredisse: quinon
oditanimam
suarnnon
potestmeus
esse discipulus:
—
Quelladiscrezione che s’impetracontieneun veleno morti-fero contiene
una
transazionetralasensibilità e lavolontà.—
Si vuole, sivuoleconsincerità,ma
nonsi operacalpestandogli affettichesioppongono aquesto santo volere.
****)Nelterzogradino vi sonoquellevolontàche voglionoe
fanno —
Ogni volontà in tale posizionecomincia col dirsi: iosono una orgogliosa, lemie inclinazionisono animali, il miodifetto principaleè laviltà,nearrossisco;pureoccorre scendere all’esame dellaradice del
male
.—ho. preghiera ènellaparola, ènelpensiero,é
nel fatto.—
Quellidelprimogradi-no pregagradi-no conlavoce:
—
quellidelsecondoprega-no con lavocee conla mente:
—
quellidella terzopregano con lavoce, con lamente econ ifatti
—
Non
sistancano maidi rimontare allasorgente de-gliimpuriruscelli de’propri difetti—
essitenendo innanziagli occhilabrevità del tempo,ilpensiero dell’eternità,lavolontàdiDio,lagenerositàdi Dio la potenzadiDio progrediscono sempresotto la ban-diera:ATTIVITÀ,PERSEVERANZA NEL BENE*****
)Nelquarto gradinovisono quelli che vo-gliono, che operanoe eh’eroicamente operano.
—
Essinon hanno che undesio; piacere
a
Cristo:—
non
hanno cheuna
speranza; imitare Cristo; non hanno che unpiacere,amare
Cristo—
osservate la preghieradi S. Agata,—
lapreghiera dell’Eroina:diffidente di se, fidente in Cristo lo invocacon le parole:
Domine
quime
custodistiab
infanlia:\o prega con la menteeconeroicifattinon
lascian-dositrascinare dalla voragine di terreni piaceri—
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— 52 —
Eccola preghiera
, la vera
, lagradilapreghiera.
E
l’Innominato.— Ma
perme
è una preghiera impossibile.Tacete!!siaffrettavaesclamarerEcclesiastico,
—
che la parolaimpossibilenon vi escamaipiùdi bocca:èuna bestemmiacontro 1’attributo della misericor-dia Controquell’attributo divino ebe ci diede Gesù Cristo.
—
ControqueH’atlribuloche resefelice lastessa colpadiAdamo
—
Impossibile?quando av-vi per noi unGesù, un D’o cheimpetra Dio, quan-doavvi per noi inGesù un Dio che paga per noi
i nostri debili a Dio.... Ilo fatto una riflessione,
chespero aggradirete;visono tempiincui
manca
la fede,altri iucuimanca
lacarità, altri incui man-calasperanza—
Nelnostro secolohanno abbastanza progreditelescienze pernon credere inDio:—
han-no abbastanzaprogrediti i buoni sentimenti pernon
sentire carità:
—
simanca
disperanza.—
Impossibile èlaparolatremenda chesi pronunzia daquelliche vorrebbero,
senza avvedersi che si danno vilmente per vinti senzaneppure sguainarelaspada.
—
Corag-gio
, coraggio,coraggio
—
Sia questo sentimento la primavostrapreghiera, siaquesto sentimento ilpri-mo
vostro volere,ilprimo vostro fatto,e voivi tro-verete al terzo gradino prima ancora che finiscano leuoslre oredi riconcentrazione— E
voi Eroina cri-stiana,voi cheraccoglieteilfrullodelsublimevostro pregare deh! impetrateci dalla misericordia di Dio e pe’meriti di GesùCristo l’esaudimento di questa esordiente preghiera.§
XI.Le
regole.•I)L’Innominatodividevasi dall’Ecclesiastico
ricSs-vendo daquesti un’abbraccio, una benedizione ele
— 53 —
seguentiregole alui con gran cuoredonateda
am-co affettuosoascritto trale prime ascetiche congre-gazioni francesi.2)
— Ad
altrinonavreicosìsollecitamente partecipa-te questeregole:ma
S. Agataviotterrà lagrazia dellasantificazioneNon
rispondete,—
soquello che vorrestedirmi.—
Si, voi vorreteed opererete:la vostradiverrà una preghieradi parole e di fat-ti.
—
Intanto le tentazioni,
leconiradizioni,le de-solazioni
accompagno
gli spiritidalgradino diuna sterilevolontà sino algradinodell’eroismo:—
questeregolevi agevolerannole verità chedesidero siano a vostraconoscenza.
3) «
Non
moriar,reavivam
,
je
nemourrai
b
pas
, maisje vivrai;que dechoses;que degran-fi dspensées; qued’importantesvéritésrenferme ce
» mot:je ne
mourrai
pas.— Un
enfantnait, queb sera-t-il parlasuite?
—
Je n’ensais rien; maisce» queje ne puisignorer, c’estquecetenfant,
quel-lique soitsonsort futur èst elernel.
—
Eternile ! tou-s jours j’avanco vers ce point; tous les soirs, enco-s reventi-qualreheures de cheminfait;pendant que 9je repose, une voix crieaudessusdu lit oùje» goùte lesommeil: marche,
marche:
enfia j’arri-j verai,j’entrerai dans reternitée lout serafini—
9 c’estdonc vrai
,je n’ai qu’uneaiue,je ne
mour-» raiqu’une fois etencore iln’yaura que
mon
» corps quimourra;Derrierelamori,l’eternilé
bien-» heureusedes amis de Dieu, et l’elernité
malheu-» reuse des reprouvés.
— Que
doivent peoseren ce»
moment
etleshabitansduCiel etlesvictimesde» Penfer?
— Comment
ilsententlavaleurdecemot: b Eternité.—
Je vis, je puis encore choisir,—
jed veux otreéternelementheureux!
—
Maisleciel ne a se donne pas, maissevend:—
à unprixtrès-mo-..- <> > >;t 1 \'W(i:3y
DigitizedbyGoogle
— 5
*—
» dique, maistoujours faut-il payer ceque le
Sei-> gneur demande.
— Un
riche dit aunpauvre:tues 9 dans laderniòreindigence,j'ai achetòpourtoiun
9 cbàteauet line terre: tu
me
donnera autant de s solsquej’aidonné de millefrancs.9 cbàteauet line terre: tu