• Non ci sono risultati.

me come si sente

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 29-44)

fangoso

quando

manca? —

Inquestoanno un

nomo

del volgo

,—

cheappenasa leggere

havoluto stam-pare i suoi versi:

s’egliavesse avuto il geniodel pastoreabruzzese che voiea chiamarsi Virgilio, in onoredelMantovano, avrebbeal certodato una bel-la provadel suofervore;

ma

sciegliendoquesta via, senza esservi chiamato ha privato il suo lavoro di quella bellezza eh’è propria della spontaneità

, di

quel brioeh’ è proprio di un pensiero chesi

espri-me come

si sente.

5) L’Innominato facevacoroallaopinione dell’Ec-clesiasticonon senza aggiungere:

Questo tratto è

però un’altraprova cheda per tutto 1’Umanità ri-sente de’tempi che attraversa:ilvostro

uomo

se fos-senato nell’Oceanica avrebbedatol’indice, il pol-liceeforse l’intera

mano

per provare la sua

devo-zione:—

stain Catania,nell’AlenedellaSiciliae pro-cura farversi

Non

sarà facile persuaderlo

Per-mettete intantoche vi addimnudi ilsiguilicatodelle Sigle che servonodi epigrafealla letta prosa?

Le trovereteda pertutto ovesiparla osi ope-ra perS. Agata:

dicono:

Mentem sanctam

spon-tanea

m honorem Deo

etpatrìceliberalionem.

$ Vili.I DUEPRINCIPI

i) Un’orascorreaprima che lamacchina traspor-tavasi dal punto della piazza, ov’era statail più che si poteva applaudita, al punto, ove figura il fi-nestrino della prigione.

In questa prigionedopo le prime turlureed il primo strappamento delle

mam-melle, lasantachiedevaacoluicheintendeva a gua-rirla: quis es itiquivenisti

ad me

curare vulnera

DigitìzedbyGoogle

— 24 —

insa ?

el’altrorispondeva:ego

sum

aposiolus

Chri

-Sti nihil in

me

dubitasJilia:

inquesta prigione

laspirante Verginella dopolaseconda, tortura, do-poesser stata strappatadal fuoco diceva:

Domine

qui

me

custodistiab infamia,quiabstulisti

a me amorem

secidi

, qui

me

carnificem lormentis supe-rioremprcestilisti,accipe

animam meam

:

in que-staprigionei Cherubinilietiosservarono i tratti su-blimi di unafedechesolo ilvivo e veroDiosa ispi-rare.

Quel Dio cheretribuiscenon cento, non mil-le,ma,milioni per ogni iotascrittain suagloria

Quel Dio ha permesso chevicino allaprigione proce-dessero trionfantile

membra

cheper sostenere quel-lafedesubirono l’aculeo,lamutilazione,il

fuoco!—

Inquesta prigionele sante

membra

vennero raccolte da’figlidella stessacredenza perchè poi superando levicende non di unaetà,

ma

di sedicietà, potes-seromiracolosamente conservarsi per essere spettacolo consolanteai catanensi, ai forestieri ed all’ innomi-nato,

nelladicuimente ingerminavanomille nuovi pensieri.

2) L’Ecclesiasticosperando trarre salutarepartito

da

cosiffattedisposizionicercavadisempreppiù

richia-marne

l’attenzionesu quanto osservavasi

In quello scrigno, diceva,si conservanogli arti ed una del-lestrappate

mammelle: —

l’interno è foderatodi vel-luto trinato d’oro,

enell’esternole figure al

pa-ri della doppia laminadi argento chelo veste, so-no puro argento stupendementelavorato

Degno

pen-sieroeraquello checesellava le figure in guisa

da

esprimeredue ranghi di martiri

Inquelmezzo bu-sto, anchedipreziosometallo,sicustodisconoil capo della santa nell’attitudinedi spirareed iltronco:

non

vi pare graziosamentedesignata lafisonomia dì coleichepari pulcritudinis etcaslitalis

commen

-— 23 —

darelur?

Tuttequelle perle, quegli ori, quelle

gemme

chel’adornano sonodoniil’insignipersonag*

gi; lacorona che sivagamentele splendesulla testa dicesioffertadaquelRiccardocuorediLeonetanto di-stinto ne’ fasti dellecrociate.

In ontadell’offertanon prosperaronolearmidi Riccardo,perchèDionon co-nosce apostoli armati:ilcristianesimo èunprincipio divino tutto morale: nonha bisogno nèdi spada, nèdilancie:nonha bisognonèdibalestra,nèdi can-noni

Ancorchétutti iguerrieri dell’occidente nel-l’impiego de’lorosforzi in orienteavessero avutoil valore di Riccardo, purenon avrebbero

trionfato-liRedentore è venuto pervincere, perinfrenare il principiodella forza materiale: èvenutoper ridurlo ne’stretti limiticheglisonoconvenienti.

Laparola del-l’evangeiodettadall'umilefraticello,dall’ingenua fan-ciulla, dal derelitto fa piùfruttoche non propaga-tedalle schieredelle più guerresche nazioni.

Nel-lo stessoLuiginono, inquesto santo guerrierofapiù effetto laparola evangelica eh’esce dal suo labbro quandoegli morentedipeste giace sulla cenere,che

non

quando alla testa delle falangi francesi balena

il tremendo suo brando.

— Non

vi puòessere frat-tellanza trai due principi:

bisogna che1’uno ser-vi all’altro,ed in questalottanonèconsolante vede-reil trionfo del principiomoralenellospettacoloche osserviamo?

Ove staquel superbo che diceva ad

Agata

:

— Nonne

tupucletnobiligenere naiatn

hu-milem

etservilem Christianorum vilam agere?

Ove

stannolasuarazza, lesue credenze ed i tanti ammassati trofei del principio della forza materiale dalui rappresentato?

Di luinon restacheil solo

nome,

‘maper esseremaledetto:

dellasua razza, della conquistatrice razza

romana

nonne restaunsolo, che possa davvero addimostrarsi tale...

Ma

oraci

3

DigitizedbyGoogle

— 26 —

penso: resta ben qualche cosa del tiranno edei suoi; resta l’antiteatro

— ma

al di sotto diquesta sepulturasu cui stiamo,

— ma

al di sotto di quei viventi che trasportanolasanta,

ma

nelleviscere

della terra, quasi vergognasse dique’giorni ne’quali erain faccia decieli conveniodimigliaiadi spettato-riche beavansi vedendo conquale energia,con quan-ta solerzia centinaia d’uomini misti a centinaia di animali infra loro strappavansila vita lacerandosi

,

ferendosi, dismembrandosi!..,

§ IX.

La

mano.

i)Incontravansi i due

nel fausto cinque

feb-braro

nella odiernagrandiosacattedrale.

2)

Questotempio eretto nel 1091 da Ruggiero

rovinatoin parte nel 1169,e quasitotalmente nel

1693 —

veniva ricostruitoedabbellitopercuradei ve-scovi:

merita in oggil’attenzionedelforestieroper 10 prospetto

,per variaffreschi eper talunetele;

ma

11 genio osservatoredell’Innominato era a ben’ altro dirotto.

Egli vedevail riccoparato,udivala bril-lantemusica,

ma

non vi attendevacontuttala forza di cuieracapace:

allorasoltantosiscosse,quandole gravi ed eloquenti paroledellaomelia

,dall’Illustre Pa-store pronunziate, toccavano il suocuore.

3

) Allegravasenel’Ecclesiastico, e poichéil tem-po burrascosofaceva rientrarelaseconda processione che giusta il

programma

eseguiredoveasi, veniva prontala opportunità del bacio dellereliquie.

4-)Fraquelleconservate nello scrigno in teche d’argentooravi lamano.

— Non

appenal’Innominato l’osservava ne restava colpitocosiche alto gridava:

è

(jUesto

un

miracolo in

permanenza.

Neimieiviaggi ho avutooccasione di osservare i metodi

d’imbalsa-—

27

magione, ho vistoiostesso iniettare col alcool ar-senicato delcelebre siciliano;hovisto iostesso mar-morizzare col metodo del celebre Segati

; ho visto delle

mummie

venute dai santuari dell’egeziaca sa-pienza; hovisitalo diversi luoghi neiqualila natu-ra haconservato tali condizionida impedire la pu-trefazione dei cadaveri;

ma

inquesta

mano

iotrovo un prodigio; poiché essa, raccolta in un

momento

nelquale non potevasi pensaread imbalsamarla, in un

momento

spaventevoledi tremuoto edi tumulto, portata poisotto altroclimainCostantinopoli equindi riportataqui; sbattutadaviaggi marittimie terrestri;

assoggetlitaduevoltein ognianno ad untrapazzoso giro; riposta inuna camerettaincavatanella grossez-zadi tufaceo

muro

ha attraversatosedicisecoli sen-za divenirpolvere, senza divenirfossile,senza dege-nerare innessuna maniera, anzipresentando

un’insie-me

così precisoda far scorgereessere

mano

giovi-nettadallafinezza della pelle, dalla conformazione delle dita,dallagrazia deldorso:e dafareanche conoscerechedurissimo legame l’aveadovuto torce-re e martoriare

oh il prodigio!

E

l’ecclesiasticodicevagli: obbliateche Dio ope-ra iu gloriadeisanti suoii maggiori miracoli? In quanto alcorpo dellaSanta nonè solola

mano

che destain ogni

uomo

assennato lemaggiori sorprese, m’ anchele reliquie riposte nelmezzo busto;

vi e-sporrò le parole della stessa canonica ed officiale relazionefattanella visita del

1797

»Inventain fuit

» (il capo) inlegrum, arefacta tantum pelle.- oculi 5 datisi, et intus retracti: Nasusinteger

,exsiccato a orbicolo: Os

parum

apertum, ubi nonnullinivei d dentes;Aures desiccatse,earumquefinitima

perum-» per sejuncta;capilli prorsus conglutinati pelli cer-j vicis, utvix discerui po3sent.... In trunco porro

DigitizedbyGoogle

— 28 —

I

» ipsiushenna?,estrado Capite,

quadam

seobtulit

» indistinda coacervatioaridarum partiura thoracis,

» etviscerum ejusdem nostrae Divae ibi

conclau-» sarum, saisensibilisuavitate odoris rodolentiuni.

L’Innominato:

ma

essendo riccabella nobilee giovine

come

feceAgata adivenir santa?

— Come

potette superarei prestigidella voluttàcosìcari al-lagiovinezza?

— Come

fecea vincereleillusionidella vanitàcosìpropriadelledonne?

— Come

fecea calpesta-re l’esigenze dell’orgogliocosì ardenti nellanobiltà?

Come

fece adisprezzare sopratultoletentazioni della ricchezza che spiananotuttele viedel piacere,tutti i desideriidel capriccio?.... oh quanto mi crederei feliceseio, che hocercalo diappararetante teorie, potessiconoscere questa suapratica!

L’Ecclesiastico:

lo desiderate davvero? L’Innominato:

che?forse siete alcasod’

istruir-mene

?

L’Ecclesiastico: Iotenterò

, purché da dimani edurante

Tonavano

dellaSanta, vogliate venirein questa cappella per impiegarvi qualche orain

mia

compagnia.

$

X.

Il

gran

mezzo.

L’Innominatononsifeceattendere,

eragiàil

gior-nosei,evolendo ad ogni

modo

essere istruito

,

pro-curava riconcentrarsi tutto nelle materie a trattare.

L’Ecclesiastico:ho pattuito convoidelleoredi at-tenzioneduranteToliavano

,prevedendocheavreste avuto bisognodimoltischiarimenti:deh!tollerateche dichiari averlofattoper voi, nonper me, poichéil

graasecretoche tantoanelate conoscereposso spie-garveloin

un

minuto secondoecon unasolaparola:

essosta nellapreghiera.

— Ma,

anch’io prego.

— 29 —

Permettetecheio viricordi esserestatala preghie-ra simboleggiata dalla scaladi Giacobbe

Trattan-dosidiangioli vi èfacile conchiudere cheigradini su iquali ascendevanoediscendevano nonerano cer-tamente delineati nella visione per necessario loro uso.

— Ognuno

diquei gradini disegnava la condi-zione delle volontàimpretanti.

Poggiavano le due estremità della scala, l'unasul cielo,

1’altrasulla terra:

l’estremitàbasata sulla terra, avvertivache ove tropposi fidassesopra questa materiasuscettiva dellamassima instabilitàe d’innumeratevicende po-tevaben avvenireche fin dalpiù allo gradino si cadesse alpari diGiuda

che nientemeno dall’ apo-stolato rovinònel più vileed infernale tradimento.

La

preghiera deve diffidare della

umana

natura:

invece deve tuttosperare in Dio.

— Una

voltache

sigiungea sentire questa diffidenza e questa speranza sièalcaso diascendereiquattro gradini della scala:

il primoèdi quelliche pregono perchè vorrebbero

il secondo èdi quelliche pregono perchè vogliono,

il terzoèdi quelliche vogliono

ed

operano:il quar-toè diquelli che vogliono

ed

operano eroicamente.

Comprendo: nonè sconfortante per

me

il ve-dermi tracoloro che pregono perchè vorrebbero?....

Vi daròicaratteri diciaschedunodiqueste dispo.

sizioniallapreghiera perchè possiatemegliochiarirvi.

*) Levolontà, chesolovorrebberosono tiepide;

vivono in unaabituale negligenza: non ritraggono nessunfrutto da’ loroeserciziidi pietà: non

hanno

divozione: sentono malgusto per l’evangelo:

non

Ilainonèardore,nèpremuradivincersi...

compren-do

io peròche sono inunostatopericolosocheavrà predo pessime conseguenze.

Ah

cheiovorrei

cam-bia'e! Vorrei

avanzare

sul

camino

della

perfezio-ne

:io

non

praticole virtùcon zelo conveniente:

DigitizedbyGoogle

— SO —

.sonosoggetto allestessedebolezze:

non

so

di

-sprezzarmi

,nè mortificarmi con costanza: la na-turae lepassioni

hanno

mollo impero sopra

di me

:

non

vorreirestar cosi: sono queste le osser-vazioni di

ognuna

di esse.

**)Quelleche vorrebbero sicontentono

di

dispo-sizionivaghe,non scelgano%

mezzi a

prendersi, i)sel’impieganolofanno,

come

si

esprimevo gran

conoscitore delle volontà,con

mani-morte— E

d’uopo chericordanole terribiliparole delSalvatoro dirette all’alberoche faceva foglie senza frutti:

numquam ex

tefruclus nascalur in sempiternum!

num-i guarnì...per sempre!Colorochesoltantovorrebbero finisconoconuna eternasterilità!

***)Nelsecondo gradinovi sono levolontàche vogliono.

Esse riconosconocheavviun

gran

vuo-tonelleloro opere, che iloro difettisisono fat-tigigantif che non

hanno

postatutlalanecessaria importanza all’operadella santificazione;chedi làè'nata

una

moltitudine dimiserie che solo roc-chiodi Dio puòcalcolare.

Riconosconotutlociò

ed ognuna

diesse dicea sestessa.

Oh!

io voglio;

sì, io voglioriformarmi.

Finoal presente, fino aquestogiorno, aquest’oranon hofattoche

vane promesse—

-mi sononudritodiillusioni;qualche gra-ziaaccordatemidall’infinitamisericordia,mi è sem-bratauna

prova

difedeltàe di avanzamento.

— Ora

imiei occhi sono aperti:

io voglio: iovoglio cambiare.

— E

sapetequalèla sua preghiera?

a Fate o

mio

Dio che ioriflettasu

me

stesso,

fa-»

teche iosappia consultarelemieforze,fatecheio s abbia abbastanzadi discrezione per sapere

avan-* zare i>.

Ogni volontàditalfattapensa e

prega

così,

ma

nonopera: tutto al più mettein

movimen-tounafolla dipiccoli mezzi; passa "icinoal

male

51

senza portarvi rimedio;sattaccaallo esterioredel lapiazza mentre che bisogna vedere dritto nel cuore.

\\ salvatoredisse: qui

non

odit

animam

suarn

non

potest

meus

esse discipulus

:

Quella

discrezione che s’impetracontieneun veleno morti-fero contiene

una

transazionetralasensibilità e lavolontà.

Si vuole, sivuoleconsincerità,

ma

nonsi operacalpestandogli affettichesioppongono aquesto santo volere.

****)Nelterzogradino vi sonoquellevolontàche voglionoe

fanno —

Ogni volontà in tale posizione

comincia col dirsi: iosono una orgogliosa, lemie inclinazionisono animali, il miodifetto principaleè laviltà,nearrossisco;pureoccorre scendere all’esame dellaradice del

male

.—ho. preghiera ènellaparola, ènelpensiero,

é

nel fatto.

Quellidelprimo

gradi-no pregagradi-no conlavoce:

quellidelsecondo

prega-no con lavocee conla mente:

quellidella terzo

pregano con lavoce, con lamente econ ifatti

Non

sistancano maidi rimontare allasorgente de-gliimpuriruscelli de’propri difetti

essitenendo innanziagli occhilabrevità del tempo,ilpensiero dell’eternità,lavolontàdiDio,lagenerositàdi Dio la potenzadiDio progrediscono sempresotto la ban-diera:ATTIVITÀ,PERSEVERANZA NEL BENE

*****

)Nelquarto gradinovisono quelli che vo-gliono, che operanoe eh’eroicamente operano.

Essinon hanno che undesio; piacere

a

Cristo:

non

hanno che

una

speranza; imitare Cristo; non hanno che unpiacere,

amare

Cristo

osservate la preghieradi S. Agata,

lapreghiera dell’Eroina:

diffidente di se, fidente in Cristo lo invocacon le parole:

Domine

qui

me

custodisti

ab

infanlia:\o prega con la menteeconeroicifatti

non

lascian-dositrascinare dalla voragine di terreni piaceri

DigitìzedbyGoogle

— 52 —

Eccola preghiera

, la vera

, lagradilapreghiera.

E

l’Innominato.

— Ma

per

me

è una preghiera impossibile.

Tacete!!siaffrettavaesclamarerEcclesiastico,

che la parolaimpossibilenon vi escamaipiùdi bocca:

èuna bestemmiacontro 1’attributo della misericor-dia Controquell’attributo divino ebe ci diede Gesù Cristo.

ControqueH’atlribuloche resefelice lastessa colpadi

Adamo

Impossibile?quando av-vi per noi unGesù, un D’o cheimpetra Dio, quan-doavvi per noi inGesù un Dio che paga per noi

i nostri debili a Dio.... Ilo fatto una riflessione,

chespero aggradirete;visono tempiincui

manca

la fede,altri iucui

manca

lacarità, altri incui

man-calasperanza

Nelnostro secolohanno abbastanza progreditelescienze pernon credere inDio:

han-no abbastanzaprogrediti i buoni sentimenti per

non

sentire carità:

si

manca

disperanza.

Impossibile èlaparolatremenda chesi pronunzia daquelliche vorrebbero

,

senza avvedersi che si danno vilmente per vinti senzaneppure sguainarelaspada.

Corag-gio

, coraggio,coraggio

Sia questo sentimento la primavostrapreghiera, siaquesto sentimento il

pri-mo

vostro volere,ilprimo vostro fatto,e voivi tro-verete al terzo gradino prima ancora che finiscano leuoslre oredi riconcentrazione

— E

voi Eroina cri-stiana,voi cheraccoglieteilfrullodelsublimevostro pregare deh! impetrateci dalla misericordia di Dio e pe’meriti di GesùCristo l’esaudimento di questa esordiente preghiera.

§

XI.

Le

regole.

I)L’Innominatodividevasi dall’Ecclesiastico

ricSs-vendo daquesti un’abbraccio, una benedizione ele

— 53 —

seguentiregole alui con gran cuoredonateda

am-co affettuosoascritto trale prime ascetiche congre-gazioni francesi.

2)

— Ad

altrinonavreicosìsollecitamente partecipa-te questeregole:

ma

S. Agataviotterrà lagrazia dellasantificazione

Non

rispondete,

soquello che vorreste

dirmi.—

Si, voi vorreteed opererete:

la vostradiverrà una preghieradi parole e di fat-ti.

Intanto le tentazioni

,

leconiradizioni,le de-solazioni

accompagno

gli spiritidalgradino diuna sterilevolontà sino algradinodell’eroismo:

queste

regolevi agevolerannole verità chedesidero siano a vostraconoscenza.

3) «

Non

moriar,rea

vivam

,

je

ne

mourrai

b

pas

, maisje vivrai;que dechoses;que de

gran-fi dspensées; qued’importantesvéritésrenferme ce

» mot:je ne

mourrai

pas.

Un

enfantnait, que

b sera-t-il parlasuite?

Je n’ensais rien; maisce

» queje ne puisignorer, c’estquecetenfant,

quel-lique soitsonsort futur èst elernel.

Eternile ! tou-s jours j’avanco vers ce point; tous les soirs, enco-s reventi-qualreheures de cheminfait;pendant que 9je repose, une voix crieaudessusdu lit oùje

» goùte lesommeil: marche,

marche:

enfia j’arri-j verai,j’entrerai dans reternie lout serafini

9 c’estdonc vrai

,je n’ai qu’uneaiue,je ne

mour-» raiqu’une fois etencore iln’yaura que

mon

» corps quimourra;Derrierelamori,l’eternilé

bien-» heureusedes amis de Dieu, et l’elernité

malheu-» reuse des reprouvés.

Que

doivent peoseren ce

»

moment

etleshabitansduCiel etlesvictimesde

» Penfer?

— Comment

ilsententlavaleurdecemot: b Eternité.

Je vis, je puis encore choisir,

je

d veux otreéternelementheureux!

Maisleciel ne a se donne pas, maissevend:

à unprix

très-mo-..- <> > >;t 1 \'W(i:3y

DigitizedbyGoogle

— 5

*

» dique, maistoujours faut-il payer ceque le

Sei-> gneur demande.

— Un

riche dit aunpauvre:tues 9 dans laderniòreindigence,j'ai achetòpourtoi

un

9 cbàteauet line terre: tu

me

donnera autant de s solsquej’aidonné de millefrancs.

9 cbàteauet line terre: tu

me

donnera autant de s solsquej’aidonné de millefrancs.

Nel documento 0 QUALCHE ORA DI RI- (pagine 29-44)