-serere mei,
come
cristianopoipuòdire:pater,quies in coelisf**)
Come
cristianisiamo il tempio del Signore Iddio:-—
ilnostro essereèconsacratoallaSantissi-ma
Trinità:—
lavolontà alPadre
,
l’intelletto al Figlio, ilcuore alloSpiritoSanto.
***
)
Come
cristiani abbiamoperfratelloGesù Cri-sto:—
siamosuoi coeredi ne’beni eterni...L’Innominato
:—
Oh! quanto ci è dato sperareda fratello cosìbuono ed amante!****
)
Come
cristiani abbiamo partealtesoroco-mune
dellapreghiera e delleopere dellaChiesa—
abbiamo
parte aglispirituali soccorsidal nascere al morire!—
abbiamo parte a’suoi soccorsiancheal di là della tomba!...*****)Se Iddioci èpadre*
—
se imeriti diGesù ci hann$.elevatoa tantaaltezza,—
sele preghiere della Chiesaci sorreggono ad ogni passo,—
se ci aspettauna
corona ne’ cieli, oseremo più di vede-re nelmondo
ilJinedellanostra creazione?—Non
lo riterremo
come
ilmezzo
di ubbidirealcreatore?L’Innominato:
—
Ilmondo non
saràpiù il miofi-ne:
—
qualunquesia il gradominimoogrande, qua-lunqueipoterichelamia posizione mi oITrono io6
'
DigitizedbyGoogle
— 62 —
liguarderò
eome
mezziaraggiungereilfineper
ettiIddiovolle crearmi. '
L’Ecclesiastico:
—
Dioè nostropadre, ed ha per noitenerezzadegna
diun
padreeternoimmensomi*sericordioso:lo serviremo per timore, o l’
ubbidi-remo
per amore?— Avremo
lavolontàdiprevenirnei desideri, di andare innanzi a’suoivoleri?
L’Innominato:
— 0
Padre celeste fatemi degno di esserviubbidienteedamorosocome
convieae aGglio.—
Eterno Padre! a voiconsacrolamiavolontà: impa-dronilevene: èvostra:
—
èundono che midaste,ma
che iorimetto a’ vostri piedi per timoredinon abu-sarne, odi non usarne
come
avoi piacerebbe.L’Ecclesiastico:
—
Tratanteinnumeriebelle e po*tenticreature noi soltanto, noi umani possiamo
am-mirare esiamo chiamati asecondare iconsigli del-ladivinasapienza—
Iddiohafattonoiintelligenti,—
enon ilSole, e
non
tantisplendidiastri, e non tan-tealtre operose esistenze:—
inostri pensierisaranno delmondo come
ultimofine—
ocome mezzo
per me-glioservire edubbidire a Dio?L’Innominato:
—
Eterno figlio, a voiche siete la speranza per eccellenzaconsacroil miointelletto:—iinpadronitevenevoi.
—
Fratello mio generoso,di-\no fratelloè vostro il mio intelletto:
—
è undono
che io rimetto a’ vostri piedi temendo di non usar-necome
vorreste o dinon abusarne.L’Ecclesiastico:
—
Il nostro cuoreèil tabernacolo delloSpiritoSanto.—
Essere tabernacolo dello Spi-rito Santo!— Comprendiamo
noi abbastanza lasubli-me
destinazione?—
I nostri affettisaranno delmon-do
come
ultimofine,ocome
mezzopermeglio ser-vire edubbidireDio?L’Innominato:
—
Spirilo Santo mio proleggitoreè
a voi che consacro il mio cuore—
impadronitevene— 63 —
voi:
—
èun dono cheiorimetto a’ vostri piedi te*1mende
di non usarnecome vorresteo diabusarne.L’Ecclesiastico.
—
Iddioci ha dato l’intelletto, la volontà, ilcuorepeisuoifini:—
aggradisce che scien-tioffriamo aluiciòcheanoiinscienti, nell’ altodella creazioneci hadato—
Poi ce liridona,—
celirido-na
e daPadroneePadre generoso liaccompagna
connuove grazie, sempre però con l’obbligo di metterlia
profittoperlastiagloria...L’Innominato:
—
Epperòio rinnovo innanziallaSs.Trinità
—
innanzialDio creatore,—
innanzialDio re-dentore,—
innanzi al Diosanlificatore, Dio unico nell’essenza,trinonelle persone; iorinnovo il giu-ramento chefecicome
cristiano—
voglio esserecristia-no
:amo
esserecristiano: penso essere cristianoE
d’oggi innanzi non vorrò, non penserò,
non
amerò
checome
cristiano.L'Ecclesiastico:
—
meditiamobeneciòchedobbia-mo
fareper volere, pensare
ed amare come
cri-stiano?—
Dio vedendo chegliumani nonsapevano, non volevano, nonamavano
ubbdirln, ha manda-toGesù Cristoperchèquelli chevalutano 1’ immen-so beneficiodetestino ciòche Gesùdetesta,aminociò cheama
Gesù, sirivestinòdi Gesù, sirigenerano inGesù...LTuuominato:
—
Benedictus quivenii in
nomine Domini! —
Rabbonii utvideam!/...L’Ecclesiastico;
—
Jesus
autem
aililli: vade, fi-des tualesalvum
fedi.§
XVII. Ilmezzopiùefficicbi)Suonavono le dodoci con quelle ripercussioni alternanti che segnanole ore più solenni,
—
equesti spontanei tocchidei venti grandi orologi dellacittàDigitizedbyGoogle
-61
-eranofesteggiati ecoronatidallosquilloall'unisono che i serventidelleChiesehanno1’abitudine di trar-re dalle campane.
— Era
hello il giorno:—
unodi que’ giorni deliziosi cheilCielodiCatania suole con-cedere nel pieno inverno:—
e mentre altrove i rigo-ri iemali del1847
col tristo treno delle malattie, del freddo e dellafamestringevano il cuoredei fi-lantropi, qui un’aureltaleggera spiravache rattem-prando il pungente di un troppo vivo e caldo raggio di sole, facevaobbliarechene'passatigiorni anche l’arditavicinadell’Etnaavevasofferta le sue bur-rasche.2)
La
Cattedraleera vuota:—
soltanto, quasiad
appuntamento dato, vedevasi avvicinarefrettoloso,pallido convulsoorauno, oraun’altro all’Ecclesia-sticoe partirsenedopo pochiminuti sotto voce be-nedicendolo
—Era
unasegretaelemosina che dei ve-ricristiani accordavano per ministerodiquell’uomo
di Dioalla povertà cheveste l’ultima,
ma
spazzola-tatrama, diun’abito già di finissimo castoro!..,3)L’ultimo non andava
meno
frettoloso, pallido, convulsoverso l’Ecclesiastico:—
vestivaperò decentis-simo, ed il laccio dioro che pendevagli dalcollo perassicurare il suo orologioa cilindro, iguanti di finissimapelugine chegli guarentivanolemani,
red unbastone con
pomo
cesellatosquisitamente, mo-stravano che lasua urgenzanon derivava certoda
mancanza di danaro:—
eraun’altra povertà che lo spingeva.•quella povertàin vistadella quale il Re-dentore disse: Beatipauperesspiritile (juoniam ip-sorum
estregnum
coelorum.—
L’Ecclesiasticolo ve-deva con sorpresa,ma
l’accoglieva con tuttaami-' eizia:
— Come!
a quest’ora?L’Innominato:
—
uua voce segretasièfatta supe-rioread
ognisocialeconvenienza non possova-— 63 —
lutare sevi disturbo,sento solo che ho bisognodi voi:
—
A
chevale l’averetanto studiato se
manco
di lumi nel migliore uopo!
— Quando
addìseiviudi-va
senza intendervi mi parlastedel granmezzo
,ma
se 1’animoricalcitrasse nell’usarlo, qualmodo
per costringerlo?—E
costrettoconqualmetodo pra-ticarlo ?L’Ecclesiastico:
—
Se l’animo ricalcitrasse?—
Vi * bene uumezzo
chehaper eccellenzailtitolodi
effi-cace
:—
non ricalcitrando ocostrettocon qual me-todo praticarlo?—
Avvi un’altromezzo
che ha per eccellenzail titolo difacile.—
Questi altri.mezzi sono tronchi dellostesso albero, dell’albero della preghiera.—
11mezzopiùefficaceperun’animo rical-citrante è rabbrividente per chihaperfineilmondo, consola chi haperfineIddio: è ilpensiero della morte. Adoperatelo così—
Inogni grave circostan-za incui lo spiritolotta conla materia, 1’angelo custode coldemone
, iltempo con l’eternità imma-ginate chesiavvicini lamorte:—
immaginate che pocoa pocomancano
le forze alle vostremembra
:che visentite debole cosìda non potere portare al-le labbrail vaso cheracchiudequalcheristoro alle letalisofferenze:
—
chela linguasintorpidisca:—
che gliocchi vanno estinguendosi—chelavostrafìsonomia siscompone:—
che un sudorefreddo corri il vostro corpo... l’estremità specialmente.—
Dimandate avoi stesso inquesta situazionedi chemi occuperei?—
Ilpassato si rappresenterebbe tutto tumultuosodelle vicende sostenute:
—
i piaceriprenderebberola palli-dafigura diquegli estenuati istrioni chesottouna maschera gaiae briosahanno dovuto consumarsiper divertire indiscretispettatori,—
gli onoridiverebbero ciontoliui diannoiali fanciulli, le ricchezze catene pesantissimeche stringouolaviva volontàdiposse-DigitizedbyGoogle
—
Go-derle ad un cadavere in putrefazione,
—
ricordereste la manieracome
avreste servitoilPadrone celeste,—tutte le grazie ottenutone, tutte leoccasionidiben fare,
—
il pocoprofitto ritrattone.—
Il presentesi ag-graverebbesottolasferza diqueste cruenti verità:—
ì dolori dell’agonia siaumenterebbero.—Il sepolcro e il
mondo
riapparirebberol’unoconsterminato cor-teggiodi orrori, l’altro con innumerevoli schiere diseduzioni ildipartirsidiverrebbe forzoso, stra-ziantetanto più,perchè infondo dellatremendasce-na
starebbe in uu’ aureola di rosseggiante luce ed intremenda maestà iltribunale diDio—
lalegge vio-lata—
lapena—
ed isuoi trucideridenti esecutori!...L’Innominato.
—
Certo, é unmezzoefficace,—
effi-cacissimo percoercire anche ipiùostinati.L’Ecclesiastico.
—
Sein atto delpeccaresi presen-tasse alla menteillenzuolo funebre,—
lecinque ta-vole dellacassa mortuaria,—
lafossadi settepal-mi
, nella qualedevesparirequantoilpeccatore ido-latra disè... se l’umano vedesse inquel puntoche cosadeve addivenire ilcorpoin dicuiprò calpesta Dio...tremerebbe—
equesto salutare timore formereb-be lasua salute.—
Sìilmezzo
piùefficaceper ognibuon
consiglioé
ilravvicinamento de tempi:—
la prudenzainqualunquecaso non ne può suggerire uno migliore:—
non ne ha saputo trovare altro più petentela sagaciacristiana.—
Pensate alla mortee nonpeccherete:—
pensateallamorte edopereretebene.L’Innominato:
—
Cosìè—
Vi ringrazio,—
imperocché mi parecome
sel’angelocustodemi
facesse cono-scere inquestomomento
chenel pensiero della mor-tesi rinviene lafonte disetteconsiderazioni:1
1
Per ogniumano
lamorte facessareil tempo.Per ogni
umano
lamortefacessareilmondo.
fSlh—l-i L*, ,-i<.
— 67 —
8)Per ogni
umano
la morie ponetermineal be-ne ed al maleCare.4) Per ogni
umano
lamorte separa violentemen-tel’eccitabilità dall’ intelligibilità;—
spegnelaprima—
snebbia 1’altra.
5) La
morteèil primo giorno dell’Eternità.6)
La
morteè l’ultimogiorno delleillusioni.7) La morte èil
momento
in cuicessail libero arbitrio:—
èunmomento
cuiil bene, ilvero,il bel-losi manifestano in talesplendore chelamente non sceglie,— ma
necessariamente predilegge:—
èunmomento
incui siscorge che lavitacircondavadi nubi questi altissimi attributi,solo per lasciareil me-rito di preferirli;—
èunmomento
in cuisi vorreb-beaverfattocome
i profeti, i patriarchi, gli apo-stolied i martiri:— momento
supremo ne*destinidi chi nacqueper essereimmagine di Dio.4) L’Ecclesiastico:
— E
perchèquestesette considera-zioni producano maggiorefrutto,piacciavi aggiunger-vi 1’altradi nonessere certoilquando un
passag-giodisiirretraltabili conseguenza,potrà avvenire—
Quelloche sappiamo siè chela morteè
V
eco del-lavita—
Chiconoscese letavole dellanostra cassa mortuarianon sianogià tagliate?L’Innominato:
—
Mi ricordo al proposito ciò che scrisse un mioAmico
intornoal primonato delRe de
Francesi:—
> Immaginate:eglierapocolungi del-la casa paterna; icancelli del parco erano aperti;di giàl’ombra tutelaredel deliziosoNeully si sten-dea sopradilui;
—
ancora una breveora, lametà d’ un’oraforsanco, edeglisarà nelle bracciadellamadre
cheloaspetta, in quelle del padre che lo crede partito—ea serapartirà, percorrendo le vie delregno chesaràsuoregno—
Un’armatadi4
o,ooo soldati loaspettaa Luneville—Domaoi
quest’armataDigitizedbyGoogle
— 68 —
>non obbedirà che a luisolo; edegli le presenterà lasuasposaadorata
—
Di già sulaviachedeve per-correre s’alzano archi ditrionfo;digiàognuno pre-parale ghirlandedi fiori che dovran caderea’suoi piedi— E —
in unistantelavita diquesto principe si giulivo, sìpienodi speranze, sì glorioso è arre-stata, è infranta, è annientata— Non
un soffio, non un movimento, non un gesto,non
un pensiero!—
Non
v’ha che uncadavere; un cadavere steso so-vra un lettuccio, fraquattromura
disadorne, custo-diteda unpoverettoche vedeentrare nel suo abi-turo, cosìcome
sognasse laRegina,e’1Re
de’Fran-cesi—
Sì,questo poverettovedea ginocchiosul suo-lodellasuapovera casa, intorno al suopovero let-to, il Reela Regina,e tutti i principidella famir gliareale etuttii grandi dignitaridella corona—
delleglorie checostui non aveva vedute cheda lun-gie colguardo piegato
come
si mirailsole— Oh
morte!— Tu
fai d’un povero l’ospitedi un Re, tu faidi un abituro un tempiofunebre,tu faid’un let-ticciuolo un’altarea piè dicuipreganodueteste co-ronate...ma
quello ch’èpiù, tu presenti istantanea-mente un grandedeltempo innanzi all’eternità!..L’Ecclesiastico:
—Almeno
era unprincipe gene-roso,pio, scrupolosonell’adempimento de’suoi do-veri, prontoa dare lasua vitaper lapatria, pe’lRe,
per lapubblica pace.— Ma
ilReggente?—
«Po-chiuomini, scrive un’istorico,sonostatipiùseducenti diFilippo d’Orleans/—
possedevale belle arti,il dise-gno, la musica; pingevaed incideva con un gusto squisito;componevade’drammi
pieni diforzaedi sen-timento;—
lasua conversazioue erabrillante, libera spontanea.*—nelmomento
chepiùsembrava preoccu-pato untratto dispirito rivelavala prodigiosasua
intelligenza’t— ma
egliera l’uomo
che nonavendo
— 69
-Dionelcuorevuole penetrareimisteri della
naturat-egli meditavail
mondo
nella speranzadi rimontare;al
come
questo grande effetto esistesse, senza la grande causa che nonvoleva conoscere:—
ricercava ne’nervi enel sanguela sorgente del pensiero,per
provareasestesso la disperantedottrina chein lui tuItoerafinitoemortale.
—
Siaprivano daluiisepob cri, sitoglievanogliavanzidelcervellodal craniosi apriva laspina dorsale,si ricercavane' midolli delle ossa,inqueste ultime spoglie della vesteumana
, per negareil loro autore!—
Egliaveva delFaust chesi disperain mezzo a’suoidubbi: delFaust che non credeDioecredele divinazioni, l’alchimia ele sor-tì:delFaustche si consumanella sua impotenza a produrre,sia checostruisca unaimmagine muta
e senza anima, sia che travagli innanzi a suoi fornelli per rinvenireun’essenza capacea creare la Intelligenza!—Egliavevadel don Giovanni, che rar-pisce odinfanga le riputazioni dellepiù belle figlie di Cadice, di Granata, e di Siviglia—
ed inatto appunto che lacapellaturabionda edinanellata del-la Duchessa diFulariscadeva negligentemente sulle ginocchiedi lui,veniva l’apoplessia,eda simigliane za della statuabianca del Commendatore, ne strin-geva nellesue bracciaglaciali latestae repentina-mente lo spingeva nell’Eternitàad accertarsi della esistenza del Creatoreede’suoiattributi!!— Oh!
quan-ti
come
il reggentedi Francia dal sonno di volut-tuosi piacerisisvegliano innanzialtribunalediDio!^
Oh
quanticome
Aitila nelmomento
che gustanola ebbrezzadellaferocia, sitrovano a darneconto!—
Quando morremo? — Come? — Avremo
prima il viati-co,l’oliosanto,lematerni assidue assistenzeedi con-fortidellaChiesa?—
Faràpietà, disprezzo,donerà piacere lanostra morte?—
Invocheremoquellapotep-,jj ><>»»»_gin'/;(il
DigitizedbyGoogle
— 70 —
za chea tutto supplisce
, quella potenzache tuttoi rimedia,quella potenza chelutto aggiusta... la misericordiadivina? Chi losa?... Chi lopuò sapere?
—
Il divino maestro ci assicura cheneanche gli Angeli losanno,avendolo Dioscritto negli ar-canisuoi profondissimi! ...f.' l»•• -«
5 XVIII. Ilmezzo piò facile.
i)Avvicinavasilaprima oradella notte,
—
le lam-pade splendevano nellaChiesa—
Quelle della Cappel-la Agatianagittavanoun chiarore appena capacedi farerilucere1*indoratura delferreo intrecciato caur cellochecustodisce il prezioso deposito.—
Quelcan-celloin certo
modo
poteva assimigliarsi al corpo che racchiude la parte piùsublime della natura....ma
oimè mentrequellosalvadallarapacità de’ladri ilpalladio de’Catanensi, l’altro nonsalva l’anima, anziè occasione della voracitàdelle passioni!—Le
immagini elescolture presentavaosi nelleombre....come
i pensieridelvolgaresempre esagerati,sempre privi digradazione, sempreconfusi.—
Quelchiarorecapaceappenadi produrre grossolane oscure tinte non permettevano nullaallapiù diligentecuriosità—
Pureeranvi i duenellacappella!
. 2)
Oh!
laforzadella divina parola!—
Essache sembrava unoscandolo pergli Ebrei,unafolliapei Gentili, distrusse tuttelefalse opinioni:—
ben ara-gione la sapienza increata la paragonava al gra-nellino della senape: (jiiod
minimum
c/uidem est omnibus semìnibus:cum autem
creveril,majus
est omnibus oleribus,etfilarbor,ilaut volucres coeli veniant, etabitent in ramisejus /— Bramava
TIn-nominato didare pieno ricovero e cibo alsuo spi-rito e mettevasiaricercare con
immensa
premura-
71—
"
%
in tra irami della santa parola che dallo zelò' dell’Ecclesiastico evaogelizzavansi.
—
Epperòera quel-la la terzavolta che nellostessocorso della giorna-taivi convenivano.3
) L’Ecclesiastico:—
Cisiamogià occupatidelmezzo
efficace;—ora se vipiace dirò delmezzo più
facile.L’Innominato:
— È
quantodesidero.L’Ecclesiastico:
—
Laparola, ilpensiero,,ilfatto, l’eroicofatto hanno bisognodipreparazione, difa
-inlilazione
,
diespressione,percostituire la preghie-ra attuale confidenteumileeperseverante.
*
) Per ben prepararsi alla preghiera occorrela;
meditazione.
—
Ora palrem tuum
in abscondite per mostrare chesiha solo fiduciainlui,—
perricon-centrarsi in lui.
**) La meditazione ottiene i più magnificielogi da’SantiPadri:
— Da
essièdefinita il lume dell’a-nima,—
l’alimento chelasostiene,—
ilrimedioa’suoimali,
—
l’elementodi ogni sua forza,—
lasorgentedi tutte le sue virtù;
—
laragion cheladomina,—
labasechelasostiene,
—
lacolonnachel’appoggia,—
loscudoche la difende.... è la
madre
di ogni ot-timarisoluzione ed esecuzione in lutti i rapporti dellavita, elo è poi specialmente ne’rapporti del-la creatura intelligente colsuocreatore,imperocché cimette nellagrazia e protezione diDio,versodelS
[uale c’ispira
amore
ubbidienza fiducia c’ispira ede, speranza, carità.,
4)
L’Innominato:— E
vero:— veggo
chiaro e fa-cilmenteeli’essa soltantola meditazionepuò ispirar-ciodio alpeccalo,distacco dalle creature,
dipen-denza
assolutaed affettuosa da Dio, imperocché*) lasua mercè conosciamo le diformità del pec-cato,
—
ne calcoliamo lamalizia,—
ne scandagliamo gli abissi,—
ne vediamogli effetti.... effettialtua-DigitizedbyGoogle
— 72 —
liVeffetti avvenire, effetti insiti,effetti comunicali, effetti fìsici, effettimorali, effetti^sociali.... e tutti
tremendissimi! ..
' .
**)
Le
creatureche ne circondano si presentano con un’apparenzaingannatrice,promettono ogni ma-niera diriposo,di benessere, di gioia:—
fannoob-Mare
le lezionidell’esperienza:—
si circondano diuna
nubesigraziosa,brillanteda rimanerne abba-gliati, sorpresi, trascinati—
Oracome
spezzarel’in-cantesimo,
come
rompere l’illusione?—
Meditando sulla vanità, ilvuoto, labrevità,il niente relativo ed assolutodi tali beni.-
***j
L
a dipendenza affettuosa da Diocome
pardrone
celeste chi èche nonl’assume congioia, me-ditando cheIddio èil vero bene, ilsolo bene,i
e-ternobeneche puòriempire i| nostro cuore, sod-disfare la nostra volontà, appagare completamenteil nostro intelletto?—
La dipendenza affettuosada Dio*
come padre
celeste chi òche nonl’assuma con gio-ia meditando sopra i patimenti diGesù Cristo— La
sola meditazione sopra il santissimo,sacramento del-l’Eucaristiaqualisentimenti,non ingenera?
5) L’Ecclesiastico:
—
Così è: Ilvostro ingegnovi5) L’Ecclesiastico: