Qui autem semina
tus estinspints, hicest, quiverbum
audii,etsolle -citude soeculiislius etfallaciadiviliarumsaffocatverbum
, et sinefructu ejficilur.— La
dissipazione èquel sonno dannificanteche dà opportunità al ne-micodiseminare lazizzania:cum autem
dormirent venil inimicus ejus etsuperseminavit zizania inmedio
tritici!—
Ladissipazioneper ie stesse anime buone chesi sono ritirate ne’deserti o nelle clausu-recreauna posizione nella qualelavolonànon
è determinalaa
niente elaimmaginazione é
sem-pre intravaglio: trasportata lamente dagli oggetti sensibiliè a vicenda trista e gaia, agitata e sbat-tuta dal vento di mille pensieri differenti, usa se stessa, si spandein parole indiscrete, in frivolezze, inillusioni che gli danno assai rimorsi edispiaceri e formano unasorgente amarissimadi errori!L’innominato:
—
Applicandoquesteimportanti ve-ritàallamiavita passata, mi sifaora chiaro per-chèil peccato si eraimpadronito del mio tempo di tutto ilmio tempo.L’ Licclesiaslieo:
—
Iltempo!., dissipareil tempo!!—
11 temposi dona da Dio goccia a goccia
come
un padre che donasoldoa soldoildanaroaltiglio pro-digo!—
Il tempoèstato per noicompratodalSalva-’torr aprezzo disangue;
—
le anime dannate invano lo chiedono;—
le anime purganti lospenderebbero a soddisfarecon buone operele colpech’espiano;—
leanime santesiconsolanodi essernestateavare.
— OJ —
L’Ionominalo:
—
Avrestede’consigli adarmi per metteresempre a profitto il tempo ed evitare così la dissipazione?L’Ecclesiastico:
—
La
fede,laragione,l'esperien-za,
le tre guidedellasaggezzadanno l’opportuno rimedio: essoè formatoda cinque mezzi.*) Attaccarsi a’doveridel proprio stato enon fa-re passare l’accessorio innanzi alprincipale.
**)
Non
parlarechequando
bisognae tantoche bisogna.***
) Esseretutto intero aquello chesifa.
****) Prendersiinogni mattina ed ogni sera qual-cheistanteper raccogliersiprofondamente.
*****) Accostumarsi
ad
agirein tutto per adem-piereil volere divino.§ XV. L’uomo
i
)Era ildieci febbraro.
—
Giungeva assai prima l’Ecclesiastico:—
avevaanticipalo per pregare,—
genuflesso, caldelagrimescorrevanosullesue gote:
—
loscuoteva il timore di nonsapereabbastanza adem-pierel’officio assuntosiverso l’Innominato....a cifre di fuoco appresentavansi nella suamente leparoledi Agostino: Terrei
non
solum ccecum ducenlem,sed etccecum sequentem.Neque enimj.
C.ait:caclit infoveam
ducensetnon
cadilsequens;sed coecusccecum
ducens,ambo
infoveam
cadunt.—
Si ria-nimava dando uno sguardo a quell 'affresco della Cappella nel quale la bellissima e casta Eroina,
tenendo nell’una
mano
una coronadi rose e nell’ al-tra una palmabeatam Dignam ad marlyrium prò
Christinomine
foriiter adhostatur.— Non
ho io dicevainoccasione delcinquefebbraro assuntoildo-vere?—
SeallacelesteAgatafuconcessod’incoraggiare« glianimi altruifino asostenereglispasimidi un
tor-DigìtizedbyGoogle
—
Sa-turatomorire,perchè dubitare chenonpermia
,no,
perchè iostesso hotanto bisognodi rettificarmi,
ma
per sua intercessionesaranno dateallemiedeboli in-sinuazioni icaratteri adattiondechiprofitta di que-steorediriconcentrazione sullasuatomba,possa ridursi sulverosentiero dellasalvazione?
2) Sopravveniva l’Innominatoed immantinenli di-ceva:
— La
prima regolaondeevitare la dissipazio-ne midiceste essereladempimentodelpropriostato;—
ma
ne’miei viaggi non hovisto tante posizioni nelleS
ualiil doveredel propriostato urtavacon i doveri elcristiano?
L’Ecclesiastico:
—
Perdonate ho parlato avoi e di voi:—
poteva direlostesso a chiunqueappartiene ad una Nazionecristiana—
Sottoqualunque climaed in qualunque contrada delmondo
nonsiriconoscono dalbuon cristianoche due vie:—
lunamilitante, l’altragioienie:—
permettetemicheall’uopovi ricor-dile paroledel dottissimo Agostino: « Duas vitas»
sibi divinitus prmdicatas etcommendalasnovitEc-» desia:
quarum
est una in fide, alterainspecie:
1 unain tempore peregrinalionis,altera in
mterni-* tatemansionis: una in labore, altera in requie:
# unainvia, altera inpatria: unainopere
actio-11 nis, altera in mercedecontemplalionis.
— Una
de-t clinanta malo»d
facit bonurn: altera nullum« liabet, à quodeclinet,
malum;
etmagnum
habet,» quo fruantur,
bonum. — Una cum
hoste pugnat,
1 alterasinehosteregnai.»
—
Oranellavitamilitante ilCristiano,diqualunqueclasse eglisia, haquattro serie didoveri,checostituisconoidoveri delsuostato,idoveriche deve adempiere,idoverinelpienoc
idem
-pimentodeiquali esercita lapreghiera esisottrae dalladissipazione
—
l’uno, gran mezzo di divenire 6anto; l’altro gran mezzoper evitaredi dannarsi.— 33 —
3) Lequattro seriedi doveri sono:
a) Quelli nascentidall’essere
uomo;
b
)
—
dall’essere cristiano;c
)
—
dall’essere in famiglia;d) —
dall’essere in patria.4)
Questequattroserie didoverisono
come
tantifiumi, che corrono all’Oceano—
Dio è il vastoOceano;
es-so è1’ultimofine di tulli i nostri doveri.
5)L'Ecclesiastico.
—
Vogliamo esaminare il fine delnostro stato,come
uomini?L’Innominato:
—
volentieri.L’Ecclesiastico.
—
Invochiamo pertanto lo spirito santo.L’Innominato.
—
SpiritoSanto!— Tu
chefostidame
ancorché peccatore, sempre invocato.— Tu
che mi hai accordatetantegrazie.— Tu
cheioindegno,non seppi ubbidiredeh! mutami lavolontà, ilcuore Io intellettoondeio vogliaami econosca imiei dove-ri:—
purificamitu,riscaldami tu... fa che alla purfine iodivenganon indegnodel tuo speciale patro-cinio.
—
Spirito santo!—
Carità di Dio!— Amore
di Dio!—
Autoredellacreazione, autoredellaredenzio-ne, poiché decidestilapotenza del Padre,incarnasti lasapienza delfiglio...
Tu
che mihai fallo cristia-no— Tu
cheseivenutonelmio cuorenella cresima..;facheio divampi ne’fatti, ne’pensieri, nelle
paro-le—
dapertutto—intutto—
del tuo fuoco santificà-TORE.
b) L’Ecclesiastico:
— Amen; —
orariflettiamoad un gran fatto.Noi
esistiamo !— A
che non ci obbliga questo beneficiode’beneficiche non abbiamo potuto riceveresenon da Dio?— Abbiamo
l'intelletto—
i sen-timenti—
lavolontà—
isensi.L’intellettoela volon-tàcostituiscono l’animo: isentimentied i sensi co-stituisconoilcorpo. 11corpo fufatto con lemani
DigitizedbyGoogle
— 58 —
s lessedi Dio, l’anima fu fatta dal soffio stesso di Dio.
—
Ora cheuso abbiamo fatto noi diquesti doni nellafanciullezzae nellediverse etàcheabbiamo at-traversato?—
Meditiamocicon serietà,—
concalma—
con imparzialità
— Abbiamo
profittatedelle circostan-zeper svolgerequestediverse qualità, perfarle per-venire a quelgrado
di bontàdicui erano suscetti-ve,ole abbiami bistrattate,sciupate., gittatein un lezzofangoso
ed iviannegati ifrullidispirituale utilità che neavremmo
potuto ricavare?—
Ilgranfinedi questenostrequalitàstaneldaregloria aDio,
—
lagloria di Diostanell’oprare inguisache lasua volontàsi adempia,
—
la suavolontàstaneiben no-tidieci comandamenti, dicui i primi esigonouna illustredipendenza, unadolce riconoscenza, gli al-tri vietanoquanto puòesseredirovina,diostacolo, di danno sulcammino
dellavita!...Oh!
il beneficofi-ne: e Noi??
L’Innominato.
— 0
Maria, refugium peccalorutn,tusola degna delle graziedi Dio: tu sola ricono-scente versoDio: tu sola capacedi penetrare e se-condarei fini di Dio, chealtissimi,cheinsuperabili, che infiniti tanto brillarono in te,deh!mostra,
mo-stra diessere madre, intercedi, intercedi... Spirito santo!—Spirito Santo! Spiritosanto!o fammi mori-redisinceropentimento o fammi vivere perchéio possacancellarare lamiasconoscenza.
Dammi
forza,dammi
mezzi,dammi
cuore,dammi
volontà, dam-mi intellettocapaci a rimediareil malfatto!...L’Ecclesiastico:
—
Speriamo:—
saremoesauditi— Di-mandiamo,
dimandiamo: il Creatorenonsi negherà allasuacreatura: il Padre eternonon sinegheràal tiglio mortale—
ne avrà pietà.... Quis estex
vobishomo
,
guem
si petierit Jiliussuuspanem, nunjuid
lapidem porrigeiei?—Aul
sipiscempetierit,nun-—
57quid
serpe»tem porriget ei ?—
PeliIteret dabilur vubis: quadrileetintenietis: pulsaleetaperietur vobis.—
Giova peròdinon lasciareilpensierodiquel-loche fummo,di quello che
avremmo
potuto dive-nire,diquellocheavremmo
dovutoessere—
Oh! quan-to maggiormenteci vedremosconoscenti: oh! quan-to maggiormenteavremmo
orroreper lomalfare..Se
interessandoci di underelitto ne’ deserti dell’Africa gliavremmo
donalodellearmi potentissimecontroileoni lepantere ed i tigri, ecolui invece se ne fos-se fos-servilocontro di noi, che
avremmo
dello?...L’Innominato:
— Oh
quale nera ingratitudine!!L’ Ecclesiastico:
— Ed
intanto noi?...L’Innominato:
—
Peccavi, peccavi: misereremei
,
Domine!
misereremei!....7)L’Ecclesiastico:
—
Ilnostrofinecome uomo!—
Dio ciha
creatia
suaimmagine —
Noi ad immagine sua?—
Quale grandezza!—
Intanto la nostra sco-noscenzaha cancellato dallanima nostra la immen-sa sfolgorante immaginedi Dio, persostituirvi quel-ladell’abominazione!—
Se ogniuomo
avesseLatta la volontà di Dio,se ogniuomo
avesseadempiutala specialesuamissione,se avesse ritenutalamaestosa, labellaimpronta dataglida Dio qualpace
non vi sarebbenellaeminente specie degli umani!— A
qua-le altezza nonsi eleverebbelaumanità!—-Le nazioni; le famiglie, gli individui, voi,edioabbiamotutta la grandiosa, sublimemissione diessere di Dio,—
sol-tanto di Dio,—
lutto diDio,—
semprediDio, sta-rebbe anoi il tantoraggiungere,e lutlavolfa?
— Non
è scenderealfondo il mettersi agli ordini dell’am-bizione—
o dell’amore,—
o dell’odio,—
o dell’ava-rizia—
o di qualunque dellemostruoseesagerazioni odegradameli
delle attitudini...lequalisole altea ridurci nel nullada cui ladivinapotenzacichiamò,DigitizedbyGoogle
— 38 —
incenerisconointorno ad unvilissimo fine i grandi mezzi dellasalute e della vitaeterna
— Come mai
puòavvenireche al possedimentodimeschina crea-tura e spessodiunaipotesi,espessodiun sogno, e spessodiqualunquecosameno
diuna meschina crea-tura,meno
diuua ipotesi,meno
diun sognosi sa-crifica il gran fine delloessere uomo?...8)L’Innominato:
— Debbo
e voglio esserediDio:—
solo diDio, tuttodi Dio, sempre diDio...
L’ Ecelesiatico:
—
Consacrandoci alvero fine del-la noslradestinazione umana,noi per potere servire Diosolo,esclusivamente esempre dobbiamofarlo nel-lasituazionee nellamaniera
chedaluisivuole—
Se noi prendiamo un individuo perchè ci servi,se alui promettiamo larga mercede egli prepariamo inoltre ilcentuplo diquelloche abbiamo promesso non
vorremmo
essere ubbiditi come,quando
edin qud modi
che anoi piacciano?...L’Innominato*
—
Comprendo:è giusto—
Epperò so-norisoluto nellepeneinteriorienell’esterioridi di-re: Dìo lovuole! 1...Almeno
se nonposso beneme-ritarepergrandi servizi, cercherò di benernerilare nell’uniformarmipienamente al suovolere...9)
L’Ecclesiastico:—
Ciascunoportain nascendo ilcome
, ilquando
ilmodo
concui 'potrebbe servire:—
ilsuofìsico, il suotemperamento, le sueattitudini ,
le circostanzeincui è postoglieliformano.
—
Ricor-diamoci che il granPadronedell’universounì dedit quinque talenta, aliiautem duo
,aliiverounum,
unicuiquesecundum propriam
virtulem—
Immagi-niamoquestoUniversocome
fosseuna vastaofficina, oveillavorodituttidistribuito sopraunaestesae coor-dinalavedutatende alla formazionedi una magni-ficaproduzione:—
Chitiene ilsuolavoro d’intelligen-za, chi il suo lavoro di braccia,chi lesse, chitin-— 39 —
ge, chi fila... a quello sidàla sua'occupazione vi-cinoal telaio, all’altrovicinoaduna ruota... all’al-tronel primo piano dellostabilimento...Ricordiamo alproposito leofficine diLondra, diManchester,di
Nuova
Yorch oh!come
tuttique’ lavorantioccupatiin oggetti diversicooperano allo stesso fine:—
a centi-naja,a migliaiaesconoi colli, le balle, ipaghetti deipiù belli tessuti... vieneilmomento
deiconti cia-scuno è retribuitosecondo lasuafatica—
Ora felice colui che nel giudizio universalepotràdire:<iDomi-li ne quinque talentatradidisti mihi, eccealia quin-j quesuperlucratussum; imperocché aluisarà det»
» to: euge,serveboneet fìdelis,quiasuperpanca
fui-* stifìdelis,supermultateconstiluam,intra in
gaudium
» domini lui:
—
felicepurechipotràdire:Domine duo 2 talentatradidistimihi, eccealiaduolucratussum;b imperocchéanchericeveràlagenerosarisposta..Guai però a coluiche dovrà dire: <t timenset abscondi b talenlum luum, interra: ecce habes quodluum
» est; imperocché inulilemservumejiciteintenebras
» exteriores: illiceratfletus etstridordentium »
Ogni
umano
è tenuto utilizzare le sue altitudini: è questo il principalemodo
di corrispondere al fine percuiè stalocrealo: faticare, soffrire, vegliare, es-seretutto inteso ad adempiere l’officio datoci dal nostroSignore—
Guai a noisenon puresciupiamo1’affidatoci talento,
ma
lonascondiamo
noi avremomancalo
perquantoera in noi algrande
interesse dellacreazione, noiavremmo
inutilizzaliimezzi
e leoccasioni che all’uopo ci erano stati accordati!1$
XVI.
Il CRISTfANO.i)L’Innominato:
— Ho
passatoquasi tutta la' not-tea considerare legravi verità che dovrebbero es-sere scolpiteneffanimodi tutti,c specialmente neimio!DigitizedbyGoogle
— 60 —
2)
L’Ecclesiastico:—
Oh! segliuominitutti aves-sero corrispostoalloro mandatoqual immenso pro-gressononsigodrebbe?—
Inquanti modi Iddio nel-la sua paternacarità non ha esso procurato diri-chiamare dall’errore e dalla perdizione: dapprima misti, in tempore,
servum — ma
gliumanilungi dal rientrarenel loro dovereapprehensum enm
cedete-runl,et dimiseritnl
vacuum. — Ed
il buon padrone ilerttm mistied
illos aliumservum
: et illumin capilevulneraverunt, et contumcliis ajfeurunt.
-—
In questostato che faràil gran Padrone?
—
Annien-terà i ribelli?—
'No,rumivi
alium misti...A
que-sto invilociascunosarà rientrato nelsuo dovere?—
Niente affatto:
—
uè aquesto, nèad altri, cheanzi a’messi fu serbata tristissima sorte: aliasccedentes, alios occidente s!!—
Qualepazienza non si sarebbestancata?
— Non
dicone’mezzi tempi, non ne’tempi barbari,m
‘anchenelsecolodiLuigiXIV,
anchenel nostrosecolo il commettereuna dissattenzioneadun
inviato è talecasoda trovare pochi modisufficienti,
benchégravosi,chebastinoa toglierel’ingiuria:
—
esi trattada statoa stato, da eguale ad eguale:—
nei casochecontempliamoèilpadrone cheinviade’mes-si a’suoi servi, equegli li bastonano o li uccido-no: quale saràla condegnasatisfatene?