• Non ci sono risultati.

La fruizione dei beni culturali nei Musei per le persone con disabilità sensoriali, in particolare non vedenti e ipovedenti, si pone con particola- re rilievo nel nostro territorio dove sono presenti numerose buone prati- che per rendere accessibile il vasto patrimonio culturale e di bellezze ar- tistiche e architettoniche. Il nostro paese inoltre può vantare, come ab-

biamo visto, in ambito internazionale norme per l’inclusione sociale del- le persone con disabilità che risultano tra le più avanzate.

In questo paragrafo presenteremo alcune buone prassi che si rilevano rappresentative dell’applicazione delle norme presso i musei per le per- sone con minorazione visiva.

L’Ufficio Autonomia della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti ha realizzato un’ indagine allo scopo di ri- levare la fruibilità e l’accessibilità ai disabili della vista nei musei italiani. I musei che presentano esposizioni fruibili e percorsi dedicati emersi dalla ricerca condotta sono circa 80 e sono stati catalogati per regioni ita- liane102.

Precedentemente (nel 2003) anche il Centro di Documentazione Tiflo- logica aveva attivato un'indagine conoscitiva con lo scopo di raccogliere dati sui musei italiani che hanno predisposto soluzioni per l'accessibilità e per la fruibilità delle loro raccolte ai minorati della vista. Il numero di musei che offrono una qualche forma di accessibilità e fruibilità dall’indagine sono circa 93. I siti sono inseriti nella pubblicazione della Biblioteca Italiana per i Ciechi, che è possibile consultare al Website www.bibciechi.it/Servizi/documentazione-tiflologica/musei.

Il Report statistico dell’Istat103 relativo all’anno 2015 pubblicato il 19 dicembre 2016 sui musei, le aree archeologiche e i monumenti in Italia riporta i seguenti dati:

Il patrimonio culturale italiano vanta 4.976 musei e istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico nel 2015. Di questi, 4.158 sono musei, gallerie o col- lezioni, 282 aree e parchi archeologici e 536 monumenti e complessi monumen- tali104.

Vengono riportati i seguenti valori percentuali rispetto all’accessibilità per i disabili: 66,6% offrono ingresso gratuito ai disabili, 65,9% offrono ingresso gratuito agli accompagnatori dei disabili, 37,5% offrono assistenza e strutture per i visitatori disabili (accompagnatore, rampe attrezzate, ecc.), 20,4% sono dotati di materiali e supporti infor-

102 Cfr. www.uiciechi.it/documentazione/paginetematiche/autonomia/musei.asp 103 Indagine statistica sui musei e gli istituti similari, effettuata dall’Istat in stretta

collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con le Regioni e le Province autonome, sulla base di un Protocollo finalizzato alla co- struzione di un Sistema informativo nazionale sui musei italiani e le istituzioni simi- lari.

mativi per favorire la fruizione da parte dei disabili, 14,1% offrono in- gresso a tariffa ridotta ai disabili, 11,8% offrono ingresso a tariffa ridotta agli accompagnatori dei disabili. Pertanto poco più di un terzo dei musei (37,5%) offre servizi di assistenza ai visitatori disabili e in solo un quinto dei musei (20,4%) i disabili possono trovare materiali e supporti infor- mativi specifici, come percorsi tattili o pannelli in Braille per i non ve- denti105.

Pertanto solo in alcune città ci sono Musei che offrono percorsi tattili, plurisensoriali o riservati agli utenti con minorazione visiva, forniremo una breve trattazione di alcuni di essi qui di seguito.

Nelle Marche nel 2014 e 2015 è stato attivato un programma di soste- gno alle strutture museali dal nome “Il museo di tutti e per tutti” volto ad incrementare l’accessibilità fruitiva per le persone con disabilità. L’obiettivo era inoltre quello di creare una progettazione regionale che portasse a coordinare e raccordare i sistemi museali delle piccole e gran- di aree urbane. Il programma è stato realizzato grazie alla collaborazione dei Sistemi Museali Provinciali di Ancona e Macerata, dei Comuni di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro e del Museo Tattile Statale Omero, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale.

Le proposte hanno interessato in maniera significativa l’accesso per i disabili visivi con la predisposizione (oltre ai tradizionali sussidi in Braille) di libri antichi riprodotti a rilievo o modelli lignei che ne ripro- ducono le forme e le caratteristiche esteriori (Comune di Fermo), pannel- li e riproduzioni tridimensionali di opere d’arte (Comuni di Ascoli Pice- no e Macerata), manufatti in ceramica e maiolica (Comune di Pesaro), edifici ed ambienti particolari (Comuni di Fermo e Pesaro).

Fondamentale in questo progetto è stato il supporto del Museo Tattile Statale Omero che ha messo a disposizione la propria esperienza nel set- tore e predisposto una Scheda sulla didattica per i soggetti con disabilità ed una complessa Scheda di Accessibilità, per permettere l’individuazione dei musei accessibili per le diverse categorie di uten- za106.

105 Cfr. Report Istat Anno 2015, I musei, le aree archeologiche e i monumenti in

Italia. Testo integrale www.istat.it/it/files/2016/12/Report-

Musei.pdf?title=Musei+e+monumenti+in+Italia+-+19%2Fdic%2F2016+- +Testo+integrale.pdf

106 Cfr. Progetto “Il museo di tutti e per tutti” www.regione.marche.it/Regione-

La Scheda di rilevamento dei dati relativi all’accessibilità per i musei della Regione Marche divisa per disabilità motoria, uditiva e visiva è consultabile al sito www.regione.marche.it/Regione- Utile/Cultura/Musei-e-percorsi-culturali/Accessibilita.

Presso la Galleria nazionale delle Marche di Urbino sono stati predi- sposti ausili per i disabili visivi: riproduzioni in miniatura degli edifici (come il modello architettonico del Palazzo Ducale) e dei capolavori ori- ginali, realizzati anche in questo caso grazie al contributo del Museo Tat- tile Omero107.

Ci sembra inoltre interessante ricordare che a Matera, eletta Capitale Europea della cultura 2019, durante la manifestazione sull’accessibilità universale (ZerObarriere. L’accessibilità conviene!) è stato proposto di ela- borare un documento al cui interno fosse previsto che la città lucana di- ventasse la prima d’Europa ad inserire l’accessibilità universale come paradigma di un nuovo modello di sviluppo. Il documento si chiama Manifesto di Matera e ha determinato la creazione di un network inter- nazionale e permanente per promuovere l’accessibilità e la cultura della progettazione inclusiva108.

A Mantova troviamo al Museo civico otto bassorilievi prospettivi e le schede delle sale con spiegazioni in tre versioni (nero normale, nero ipo- vedente e braille) oltre al plastico tridimensionale della Camera dei gi- ganti.

A Varese è nato proprio un Museo tattile a Villa Baragiola che propo- ne una serie di percorsi tattili e multisensoriali aperti a tutti, vedenti e non vedenti. Si possono osservare modelli in legno che riproducono aspetti del paesaggio, dell’architettura, dell’arte e del design come a formare una grande enciclopedia tridimensionale.

A Venezia è accessibile Palazzo Venier dei Leoni con il progetto “Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim” che permette ai non vedenti di osservare alcune opere riprodotte in rilievo, accompagnate da schede tecniche descrittive in Braille e in caratteri gra- fici ad alta leggibilità109.

107 www.superabile.it/cs/superabile/galleria-nazionale-delle-marche-senza- ostacoli-a-urbino-un-p.html 108 www.superando.it/2014/10/27/il-manifesto-di-matera-sullaccessibilita- universale/ 109 www.icom- italia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=643:doppio-senso- percorsi-tattili-alla-collezione-peggy-guggenheim&catid=11&Itemid=123

Dal 1984 anche il Museo Egizio di Torino si è dotato di un itinerario tattile denominato “Toccare l’arte”, l’intervento si è poi ampliato con nuovi materiali informativi e didattici (come una sintesi dell’itinerario tattile e immagini a rilievo) divenendo “Museo Egizio da toccare”.

Al Museo Correr di Venezia è prevista una guida audio con le infor- mazioni relative alle opere esposte costituite soprattutto da sculture e bronzetti ai quali sono inoltre abbinate didascalie in Braille. Le sale del museo sono dotate di uno speciale corrimano che guida il visitatore nel percorso.

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (sede della realiz- zazione del Manifesto della cultura accessibile a tutti, documento che ab- biamo scelto come riferimento per l’accessibilità nei Musei) è un'altra struttura accessibile a tutti dove vengono organizzati incontri di forma- zione dedicati al tema della cultura accessibile110.

Tra le altre realtà museali troviamo la Galleria d’Italia in Piazza Scala e la Galleria di arte moderna a Milano, il Museo d’arte moderna e con- temporanea di Rovereto e Palazzo Reale a Napoli. E ancora Palazzo Grassi e il Museo civico di Belluno, il Museo nazionale del cinema di To- rino, il Museo civico storico archeologico di Savona con il percorso ‘Arianna’, la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo. A Cremona il Museo archeologico e il Museo Stradivariano, a Mantova il Museo della città e il Museo Diocesano Francesco Gonzaga111.

Troviamo poi il Museo degli Scavi di Pompei con un percorso per non vedenti e il modello sinestetico dell’Ercole Infante, “Pompei per tut- ti” inoltre è il più grande itinerario facilitato di visita ad un’area archeo- logica in Italia con 3,5km di itinerario accessibile e la dotazione di un braccialetto intelligente a supporto della visita.

Molti interventi di accessibilità sono relativi a mostre sugli strumenti, le macchine o i materiali tiflodidattici per la scrittura in rilievo come av- viene ad esempio a Genova dove la fondazione Lucia Guderzo ha inau- gurato il Museo italiano delle tecnologie per disabili visivi, dove è attivo un percorso multisensoriale, in totale assenza di luce, dove i visitatori sono accompagnati da guide non vedenti alla scoperta degli oggetti che rappresentano le tappe dell’evoluzione tecnologica per le persone con minorazione visiva. Esso si aggiunge al Galata Museo del Mare accessi- bile sempre a Genova. L’istituto dei Ciechi di Milano allo stesso modo

110 www.castellodirivoli.org/articolo/speciale-cultura-accessibile/

111 www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/14/musei-ecco-i-migliori-dedicati-ai-

ha allestito il Museo Loius Braille dove è possibile ammirare materiali che testimoniano il passaggio dalla scrittura visiva in rilievo a quella in codice Braille. A Catania nel 2008 è nato un Museo tattile multimediale (oltre ad un bar al buio, un giardino sensoriale e uno show room) nella stamperia regionale siciliana dove vengono prodotti numerosi testi in Braille e opere in rilievo. La sede si estende per circa duemila metri qua- drati ed è l’unica sede in Italia simile a quelle presenti a Parigi, Londra e New York112.

Per quanto riguarda le opportunità per i disabili visivi presenti all’estero riportiamo alcuni esempi.

Al Museo del Louvre abbiamo una sezione separata (elemento non completamente positivo dell’offerta) dedicata all’osservazione tattile del- le sculture: è stata infatti dedicata un’intera galleria del museo parigino a sculture che tutti i visitatori possono scoprire con le mani.

A Vienna numerosi musei prevedono strumenti e offerte per i non vedenti e gli ipovedenti: al Museo di Belle Arti ad esempio sono stati rie- laborati tre capolavori della raccolta rinascimentale della pinacoteca, ri- prodotti in rilievi tridimensionali. Le opere tattili della "Madonna del Belvedere", "Madonna col bambino" di Albrecht Dürer e "Ritratto del buffone Gonella" di Jean Fouquet sono state realizzate con l’ausilio di immagini fotografiche ad altissima risoluzione e una speciale tecnica dei rilievi che ha permesso di comprendere la struttura compositiva e i nu- merosi dettagli delle tele. Il Belvedere Superiore organizza visite speciali con descrizione dettagliata su Ferdinand Georg Waldmüller e il suo tempo, e sull'opera più conosciuta di Gustav Klimt "Il bacio"113.

Meritano inoltre di essere menzionate le proposte del Metropolitan di New York, del MoMA, del Philadelphia Museum of Art e del Fine Arts Museum di Boston.

Riportiamo il caso del Metropolitan, che presenta una delle pro- grammazioni per l’accessibilità più articolate e che, già nel 1908, aveva prodotto dei documenti che facevano riferimento al tema. La collezione tattile è stata predisposta a partire dagli anni settanta, con il passare de- gli anni poi le proposte sono notevolmente cresciute e sono state arric- chite, ne citiamo alcune: i programmi Discoveries (per persone con disa- bilità cognitive e disturbi dello spettro autistico), Met Escape (per malati

112 www.iapb.it/polonazionale/museo-tattile-multimediale-a-catania

di Alzheimer e i loro caregiver) e Picture This! (per visitatori ciechi e ipo- vedenti).

Le proposte vengono differenziate ogni mese per tema e gestite da un gruppo di tre persone che si impegnano a tempo pieno, più una dozzina di educatori e altrettanti volontari, permettendo così agli utenti di parte- cipare con continuità. Fondamentale è pertanto il tema delle competenze professionali, al Metropolitan avviene l’integrazione di saperi diversi at- traverso i quali si sviluppano le competenze dello staff: collaborano in- fatti professionisti e stagisti con e senza disabilità con lo scopo di elabo- rare progetti capaci di rispondere alle esigenze di tutti114.

Nel testo Blind Visitor Experiences at Art Museums di Simon Hayhoe è riportato uno studio di caso sul Metropolitan Museum of Art per ri- spondere alla domanda Perché una persona cieca vuole visitare un mu- seo d'arte, anche quando non può toccare le opere?:

Why would a person who is blind want to visit an art museum, even when he or she cannot touch the exhibits?

Blind Visitor Experiences of Art Museums examines this question, through a case study of the Metropolitan Museum of Art, New York, and philosophies of exclusion and access. In the process of doing so, it argues that there is an extra dimension to understanding the visual arts. This dimension can act as a bridge between the awareness of art works through perception, and an understanding of their contents beyond perceptual knowledge.

This bridge between awareness and non-verbal knowledge is described as an ambience that is provided by the environment and context of knowing art works. This ambience is felt in museums, galleries and monuments, and is made possible by the visitor’s proximity to art works115.

Infine ci sono musei britannici che forniscono esempi di buone prassi nel campo della fruizione del patrimonio museale per tutti, parliamo della Tate Modern & Tate Britain, della National Gallery, della National Portrait Gallery, del Museo di Storia Naturale, del Victoria and Albert Museum e del British Museum.

114 www.artribune.com/attualita/2015/06/stati-uniti-storie-di-musei-e-disabilita-

parte-ii/

115 https://researchportal.bath.ac.uk/en/publications/blind-visitor-experiences-at-

Nel testo Linee guida per la comunicazione nei musei: segnaletica interna,

didascalie e pannelli, troviamo un riferimento alle strategie su accesso, in-

clusione e diversità del Victoria and Albert Museum:

Il Victoria and Albert Museum di Londra ha formulato una serie di strategie per affrontare le sfide della disabilità (Disability Equality Scheme), della diversità (V&A Diversity Policy), della promozione delle pari opportunità (V&A Gender Equality Scheme) e dell’accesso (Strategy for Access, Inclusion&Diversity). Quest’ultimo in particolare è orientato non solo allo sviluppo dell’accesso per nuovi pubblici attraverso il lavoro con specifiche comunità (come ad es. quella asiatica), o con gruppi di età ben definiti (ad es. gli anziani e i giovani), ma an- che a promuovere la partecipazione ai processi interni del museo e la rappre- sentazione della diversità culturale attraverso politiche mirate di selezione e formazione dello staff116.

116 DA MILANO CRISTINA, SCIACCHITANO ERMINIA, Linee guida per la

comunicazione nei musei: segnaletica interna, didascalie e pannelli, Quaderni della valorizzazione – Ns 1, Roma, [S.n.] 2015, p. 32.

Parte seconda

Capitolo primo

Metodologia della ricerca