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Accessibilità nelle politiche dell’istituzione

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Accessibilità nella struttura or- ganizzativa

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Per quanto riguarda il primo indicatore, ovvero l’attenzione alle esi- genze dei diversi pubblici, è un impegno che emerge soprattutto dai documenti ufficiali, dalle interviste e dalle schede di osservazione, uti- lizzate per indagare la progettazione e le caratteristiche delle attività e dei servizi offerti in ogni Museo.

Con accessibilità nelle politiche delle istituzioni si intendono tutte le azioni e dichiarazioni dell’istituzione mirate a promuovere e facilitare una fruizione/accessibilità culturale per tutti i diversi pubblici. Essa è di- chiarata principalmente nei documenti ufficiali delle singole istituzioni. Forniamo alcuni esempi:

Es. 1 Museo Nazionale Romano (sede di Palazzo Massimo)

1a - Carta dei servizi173 «Educazione e didattica / Attività per disabili motori, sensoriali o psichici - Sì : con prenotazione/iscrizione»

1b - Informazioni sul sito internet alla sezione Didattica – Accessibili- tà:

Il Servizio Educativo lavora affinché venga garantito il diritto delle persone con disabilità di partecipare alla vita culturale, con l’obiettivo di offrire e realiz- zare strumenti efficaci per giungere alla piena inclusione. Il personale del Servizio Educativo, appositamente formato, è disponibile ad ac- compagnare visitatori ipo- e non-vedenti nelle sale espositive, all’interno di percorsi permanenti dedicati al pubblico con disabilità visiva. È richiesta la prenotazione al seguente indirizzo mail: mn-rm.servizioeducativo@beniculturali.it

In collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero

Es. 2 Gnam – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Statuto della Gnam:

Art. 2 Compiti istituzionali 1) La Galleria ha la missione di arricchire, con- servare e valorizzare le proprie collezioni al fine di contribuire alla salvaguardia e alla fruizione sostenibile del patrimonio culturale e scientifico.

Es. 3 Palazzo delle Esposizioni

Documento dal titolo Analisi delle condizioni di accessibilità delle persone

con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale – Relazione tecnica:

L’attenzione posta da questa Azienda alle condizioni di fruibilità delle mo- stre ospitate nelle Sale espositive del Palazzo del Esposizioni è rivolta in parti- colare anche a quelle proprie delle persone con ridotta o impedita capacità mo- toria o sensoriale.

Es. 4 Musei della Sovrintendenza Capitolina Sito istituzionale

La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali mira a garantire l’accesso al proprio patrimonio storico-artistico da parte del più ampio pubblico possibile.

La gran parte dei Musei in Comune è accessibile a tutti.

Sebbene il carattere storico degli edifici impedisca, in taluni casi, la rimozio- ne totale delle barriere architettoniche, in molti musei si è comunque provvedu- to all’inserimento di ascensori, servoscala e servizi adeguati ai visitatori con dif- ficoltà motorie174.

L’accessibilità nelle politiche delle istituzioni è altresì riscontrabile at- traverso le informazioni presenti nelle interviste.

Es. 1 MAXXI Intervista 1, d.1

Nell’intervista alla responsabile Ufficio Public Engagement troviamo una attenta riflessione sulla necessità di creare politiche accessibili in re- lazione al ruolo dell’istituzione museale «Creare occasioni di incontro e con- fronto tra diverse percezioni, nello spazio protetto del Museo, significa ripensa- re il suo ruolo, in linea con la definizione dell’ICOM- International Council of Museums, di luogo “al servizio della società e del suo sviluppo”. Come anche è necessario mettere al centro delle proprie azioni, l’articolo 27 della Dichiarazio- ne Universale dei Diritti dell’Uomo per il quale “Ogni uomo ha diritto di pren- dere parte alla vita culturale”, alla crescita culturale per tutto l’arco della vita, il life-long learning, ed è giusto che siano proprio i musei, luoghi protetti per ec- cellenza, a contrastare, tra le ingiustizie sociali più odiose, quella dell’emarginazione culturale».

Es. 2 Musei Vaticani

Intervista 2, d. 1

La coordinatrice e referente per le attività didattiche speciali ci rac- conta «Già dagli anni ’90 i Musei Vaticani manifestarono attenzione riguardo al tema dell’accessibilità. Era possibile per le persone non vedenti esplorare alcune sculture del Museo Gregoriano Profano condotti da volontari dell’Associazione “Museum” di cui io stessa ne facevo parte».

Es. 3 Palazzo delle Esposizioni Intervista 16, d. 3

La responsabile dei servizi educativi evidenzia come, con la mostra Sensi Unici, l’attenzione per gli utenti non vedenti ed ipovedenti si è unita con l’attenzione per tutti i pubblici «L’obiettivo era sia creare una parità tra vedente e non vedente che valorizzare il libro tattile che è uno strumento poco conosciuto; naturalmen- te c’erano tante finalità insieme ma la principale è stata raggiungere questa pari- tà, perché una mostra tattile solitamente viene considerata una mostra settoria- le»; «Ogni anno selezioneremo una mostra che più permette di lavorare al livel- lo di accessibilità».

L’accessibilità nella struttura organizzativa è la corrispondenza all’interno dell’istituzione di una struttura organica/organizzativa com- posta da figure professionali che sappiano rispondere, con le loro azioni e i loro interventi, all’obiettivo dell’accessibilità culturale.

Questo descrittore emerge dai documenti ufficiali delle istituzioni e dall’osservazione delle attività - figure professionali coinvolte (schede di osservazione), forniamo alcuni esempi:

Es. 1 Galleria Borghese Statuto

«Art. 10 Organizzazione […] IV. Area per la fruizione, valorizzazione e co- municazione a. Il Servizio assicura e incrementa le funzioni di accessibilità e ac- coglienza del pubblico»

Es. 2 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Statuto

Capo II Struttura Organizzativa d) Servizio per la didattica e l’accessibilità culturale […] 5. attenendosi alle linee guida ministeriali, esprime parere sui per-

corsi, sulle didascalie e sui dispositivi digitali degli spazi destinati alla pubblica fruizione al fine di garantirne e implementarne l’accessibilità fisica, sensoriale e culturale da parte di fasce di pubblico differenziate.

Dai documenti ufficiali e dalle schede di osservazione è possibile per- cepire l’importanza dell’impegno personale dei Direttori, responsabili, operatori, professionisti o volontari di Associazioni/Cooperative esterne all’organico del Museo che ogni giorno (per alcuni fornendo anche un servizio a titolo gratuito) rendono possibile la fruizione accessibile delle collezioni e degli spazi dei Musei.

Emerge infatti che sono stati coinvolti (Interviste e schede di osserva- zione 6. n° operatori museali e appartenenza/professione) molti profes- sionisti che sono parte della struttura organizzativa dell’istituzione mu- seale: una responsabile dei servizi educativi (operatrice di Zetema) al Macro, il curatore dei beni culturali del Museo Napoleonico, una Coor- dinatrice/referente attività didattiche speciali e una guida specializzata ai Musei Vaticani, una responsabile Zetema e una responsabile del Mu- seo alla Centrale Montemartini, la responsabile Servizi educativi al Pa- lazzo delle Esposizioni, la responsabile della didattica inclusiva per le diverse abilità al Museo Bilotti, un operatore museale (archeologo e ad- detto alla fruizione e accessibilità) e la responsabile dell’accessibilità al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, una operatrice del Museo a Pa- lazzo Massimo, la responsabile Ufficio Public Engagement al MAXXI e il Presidente e fondatore naturalmente per il Museo Tattile Omero. Tra le figure invece esterne al museo troviamo una volontaria in Servizio civile esperta in visite tattili al Museo dei Fori Imperiali, i volontari dell’Associazione Museum alla Gnam e i volontari dell’Associazione V.A.M.I. alla Galleria Borghese, una operatrice tiflologa e guida specia- lizzata non vedente (con il proprio accompagnatore), una operatrice del- la Cooperativa Coop Culture, una volontaria e un’egittologa alla Centra- le Montemartini, una operatrice didattica – tirocinante e storica dell’arte al Palazzo delle Esposizioni e il personale di ADITUM Cultura (rag- gruppamento temporaneo della CoopAcai Phoenix e dell’Ass. Cult. Pa- leoes – eXperimentalTech ArcheoDrome) per la progettazione e realiz- zazione dei percorsi accessibili al

Museo dell’alto Medioevo “Ales-

sandra Vaccaro”.

Per quanto riguarda la progettazione partecipata alcuni istituti hanno strutturato i percorsi espositivi e le attività cercando di coinvolgere più professionisti e più non vedenti e vedenti possibili, creando inoltre col-

laborazioni con altre istituzioni (come avviene per i progetti di alternan- za scuola-lavoro). Forniamo alcuni esempi:

Es. 1 Museo delle Civiltà – Museo dell’alto Medioevo “Alessandra Vaccaro”

Intervista 6, d. 1

«L’idea è nata in modo abbastanza spontaneo, occupandomi del progetto di Al- ternanza scuola-lavoro insieme ad altri colleghi del Museo delle Civiltà. Mi so- no chiesta come consentire ai ragazzi non vedenti l’accesso al percorso di Alter- nanza scuola-lavoro: la mia idea era quella di non finalizzare il progetto ad una scuola per non vedenti ma ad un istituto qualunque, al cui interno ci fossero iscritti dei ragazzi non vedenti che potevano realizzare un progetto insieme alla classe, per dare modo anche a loro di fare questa esperienza. Ho contattato una serie di istituti, a cominciare dall’Unione Italiana Ciechi, il Museo Omero e altre strutture, fino ad arrivare al Liceo Virgilio, che aveva dei ragazzi non vedenti. La preside del Liceo è stata ben lieta di poter offrire ai ragazzi questa esperien- za: c’erano un ragazzo non vedente e un ragazzo ipovedente, per uno dei due non è stato possibile fare il percorso».

Es. 2 MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI Secolo Intervista 1, d.1

La responsabile Ufficio Public Engagement evidenzia l’importanza della sua esperienza precedente al Museo Canonica«Nei sette anni di atti- vità al museo Canonica, sono nate delle amicizie con persone non vedenti, nel tempo divenute collaborazioni. Dal costante confronto e ascolto dei loro bisogni e aspirazioni ho compreso quanto l’esperienza dell’Arte fosse per loro non solo come un approfondimento culturale ma un’irrinunciabile occasione di incontro e socializzazione».

La progettazione partecipata è altresì riscontrabile attraverso le sche- de di osservazione delle attività e i siti internet delle istituzioni.

Es. 1 Gnam - Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma

17. Coinvolgimento nella progettazione: L’Associazione dichiara di essere sempre orientata al coinvolgimento di quanti più non vedenti possibili nella progettazione.

Es. 2 Museo Tattile Statale Omero di Ancona Sito Internet

«La Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere […] ha lo scopo di favorire l'integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre attraverso la valorizzazio- ne dell'arte e dei beni culturali, con particolare riferimento all'arte contempora- nea. […] Alunni della scuola di ogni ordine e grado, studenti delle Accademie di Belle Arti e dei Conservatori di Musica hanno partecipato ai concorsi Artein- sieme Libri Speciali, Arti Figurative e Musica o aderito alla Biennale realizzan- do un Totem sensoriale»175.

3.2. Secondo indicatore: caratteristiche delle attività (percorso/servizio)