• Non ci sono risultati.

Descrittori Doc.

uff.

Interviste Schede e Diari

Profilo professionale X X

Formazione e aggiornamento (en- ti e istituzioni)

X X

Il Responsabile dell’accessibilità: una nuova figura

X

Per il quinto ed ultimo indicatore, ovvero operatori museali; compe- tenze professionali, il primo descrittore riguarda il profilo professionale degli operatori, del quale in parte abbiamo parlato nel descrittore Acces- sibilità nella struttura organizzativa presente nel primo indicatore. Le figure professionali coinvolte è un dato che emerge dalle interviste e dal-

le attività osservate all’interno delle strutture museali attraverso le sche- de di osservazione. Riportiamo di seguito alcuni esempi dalle interviste:

Es. 1 Galleria Borghese Intervista 7, d. 6

«Gli operatori didattici svolgono la funzione di educatori (e non di insegnan- ti), ossia di chi facilita il visitatore ad apprendere»

Es. 2 MAXXI Intervista 1, d. 1

«Dedicarmi ai pubblici con fragilità e spesso ai margini ha orientato a tal punto il mio lavoro, da proporre alla Fondazione MAXXI di creare una nuova competenza, l’Ufficio Public Engagement, impegnato nel promuovere l’accesso alla cultura, per Tutti»

Come abbiamo evidenziato nel primo indicatore (descrittore accessi- bilità nella struttura organizzativa) sono molteplici le figure professiona- li coinvolte nella gestione e progettazione delle attività e dei servizi ac- cessibili183. Dalle schede di osservazione riportiamo solo due esempi:

Es. 1 Macro - Museo di arte contemporanea di Roma - Sovrintenden- za Capitolina ai beni culturali

Scheda di osservazione 9

6. n° operatori museali e appartenenza: Una operatrice (responsabile dei servizi educativi del Macro)

Es. 2 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Scheda di osservazione 5

n° operatori museali e appartenenza: Un operatore museale (archeologo e addetto alla fruizione e accessibilità)

Il secondo descrittore è Formazione e aggiornamento (enti e istituzio- ni). Riguardo ai documenti ufficiali un richiamo all’importanza

dell’aspetto formativo si può ritrovare nel 4 punto dell’Allegato 2 del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.):

4. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

Il grado di accessibilità è funzione di molti fattori, a partire dalle molteplici e spesso conflittuali esigenze ed aspettative dei diversi profili d’utenza, compresi coloro che presentano temporaneamente o permanentemente ridotte capacità motorie, sensoriali, cognitive.

Solo la conoscenza delle esigenze specifiche delle persone con disabilità può in- dirizzare sapientemente azioni e interventi per la promozione dei loro diritti. Per questo se, da un lato è necessario prevedere la formazione del personale d’accoglienza per fornire una migliore assistenza alle persone con disabilità so- prattutto in quelle situazioni in cui l’edificio o il sito non siano pienamente ac- cessibili, dall’altro la vastità del patrimonio storico e archeologico dei luoghi della cultura, fatto di configurazioni spaziali uniche e sempre diverse, rappre- senta il terreno più stimolante per la ricerca di soluzioni progettuali efficaci e organiche, che richiede conoscenze all’avanguardia.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità prevede, in diverse disposizioni, la formazione di professionisti e personale, al fine di migliorare l’erogazione dei servizi (inclusi quelli culturali) e fornire una migliore assistenza alle persone con disabilità. Nel Commento generale n. 2/2014 il Comitato di controllo della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ha ulteriormente ribadito l’importanza della forma- zione, anche nel settore dell’accessibilità (par. 10).

Tra i musei coinvolti nell’indagine due in particolare organizzano an- nualmente percorsi di formazione presso le loro sedi, o talvolta in altre istituzioni museali. Si tratta del Museo Tattile Statale Omero e del Mu- seo Anteros, presso i quali ho avuto il piacere di frequentare due corsi di formazione sul tema.

Presso il Museo Anteros i temi e le attività principali affrontate sono state:

 la fruizione della pittura per i disabili visivi – tecniche di tra- duzione dell’immagine artistica

 la percezione tattile e le sue funzioni vicarianti la vista

 tecniche cinestetiche e propriocettive funzionali ad un’educazione estetica per tutti

 laboratorio esperienziale di modellazione della creta (restitu- zione dell’immagine mentale grazie alla percezione tattile e uditiva)

 visita presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna – esercizi di rappresentazione delle opere d’arte mediante la tecnica del ta-

bleau vivant.

Il corso al Museo Tattile Statale Omero è stato strutturato invece con i seguenti temi e attività:

 l’educazione artistica ed estetica delle persone con minorazio- ne visiva

 la tecnologia a supporto della visita museale

 toccare la pittura e creare le forme del pensiero

 modalità e ausili per l’accoglienza e l’accesso al patrimonio museale

 le normative nazionali sulla disabilità visiva

 i Centri di Consulenza Tiflodidattica e gli ausili per il disegno

 le persone sordocieche e i beni culturali

 visita guidata al Museo Tattile Statale Omero

Presentiamo qui alcuni esempi, dai documenti ufficiali, dei corsi che sono stati svolti negli ultimi anni presso le istituzioni:

Es. 1 Museo Tattile Statale Omero di Ancona Sito Internet

«Corso di formazione sull'accessibilità ai beni culturali 2018

Lo storico "Corso di formazione sull'accessibilità ai beni culturali" organizzato dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, giunto alla quindicesima edizione, si svolge quest'anno dal 12 al 14 aprile ed è diviso in due moduli.

Il corso propone a docenti, operatori museali, educatori e guide turistiche auto- rizzate, un momento formativo di alto livello per conoscere le tecnologie, gli strumenti, i metodi e le esperienze nazionali e internazionali nell'ambito dell’accessibilità al patrimonio culturale, dell'educazione dell'arte alle persone non vedenti, ipovedenti e sorde e del turismo accessibile»184.

Es. 2 Museo Anteros

2a – Sito Internet del Museo

«corso di formazione "Toccare e creare le forme del pensiero: educazione esteti- ca in presenza di minorazione visiva e funzioni conoscitive del tatto"»185

2b – Sito Internet del Centro Territoriale di Supporto ai Bisogni Educati- vi Speciali

Bologna. Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente.

Corso di formazione avanzato rivolto a insegnanti curriculari di discipline arti- stiche, teorico-pratiche, insegnanti di sostegno, educatori e mediatori culturali, operatori museali, responsabili di servizi educativi, tiflologi e audio descrittori di collezioni d’arte, per l’inclusione scolastica e sociale delle persone non veden- ti e ipovedenti.

Il corso di formazione avanzato, della durata di 20 ore complessive […] si pre- figge lo scopo di formare il personale in oggetto alla conoscenza e trasmissione dei valori di forma e contenuto delle immagini artistiche, mediante tecniche di descrizione, appropriazione esperienziale e restituzione pratica dei temi del Ri- tratto e della Figura, soggetti qui assunti quali paradigmi conoscitivi per lo svi- luppo del pensiero concreto, astratto e simbolico, entro la vita cognitiva, espres- siva e immaginativa delle persone non vedenti e ipovedenti. In questo contesto si forniranno lineamenti di pedagogia speciale delle arti funzionali ai processi di apprendimento delle forme, con particolare attenzione alla costruzione men- tale dell’immagine artistica, secondo il principio dell’equivalente estetico. Si forniranno altresì tecniche di guida alla lettura aptica, propriocettiva e cinestesi- ca, di capolavori scelti, con particolare attenzione alla sincronia tra descrizione verbale e percezione tattile delle immagini tradotte in valore plastico. Mediante i laboratori di modellazione della creta si illustrerà una metodologia operativa funzionale al rinforzo delle competenze manuali per un potenziamento delle facoltà cognitive, immaginative ed espressive dei bambini e dei ragazzi non ve- denti, ipovedenti e normovedenti»186.

Riguardo alla formazione e all’aggiornamento delle figure professio- nali dedicate alla promozione dell’accessibilità museale riportiamo an- che le testimonianze presenti nelle interviste:

Es. 1 Musei Vaticani 1a – Intervista 2, d. 4

185 www.cavazza.it/drupal/it/node/1327

186 www.romacts.it/wp/bologna-il-senso-e-la-forma-educazione-estetica-tra-

Ai Musei Vaticani si occupa delle visite direttamente la coordinatri- ce/referente delle attività didattiche speciali (esperta del settore e impe- gnata dal ’96 nel campo della disabilità) e un gruppo di operatori specia- lizzati: «Quando ci richiedono visite per tante persone con disabilità ovviamen- te è più complesso, perché l’esplorazione aptica di un’opera avviene singolar- mente e richiede molto tempo. Questa problematica è stata però risolta con la formazione di uno staff di operatori didattici specializzati che possano rispon- dere a tali richieste»

1b – Intervista 7, d. 6

È stato inoltre realizzato nel 2011 un corso di formazione «di didattica speciale per i nostri operatori poliglotti che possono rispondere alle richieste che arrivano da tutto il mondo»

Es. 2 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Intervista 5, d. 4

«Dobbiamo pertanto formare anche il personale rispetto alle esigenze del pub- blico e alla differente fruizione delle opere. L’aspetto fondamentale è la forma- zione e per quanto mi riguarda la formazione più importante per me è stato il fatto che da otto anni ho un amico non vedente, con il quale visitiamo musei e che mi racconta cosa non va e al quale posso sottoporre i miei dubbi»

Es. 3 MAXXI Intervista 1, d. 1

La responsabile Ufficio Public Engagement ci racconta: «Le prime esperienze nel settore dell’educazione al patrimonio e della sua accessibilità na- scono come presidente di un'associazione di volontariato che, negli anni No- vanta, svolgeva attività educative in un museo del Comune di Roma. Per sette anni ho prestato servizio, insieme ad un gruppo di storiche dell’arte, al Museo Canonica a Villa Borghese, casa-museo e museo di scultura, luogo dalla voca- zione perfetta per l'esplorazione tattile per la complessità degli stimoli plurisen- soriali».

Es. 5 Museo Nazionale Romano – sede: le Terme di Diocleziano 5a – Intervista 8, d. 5

«Noi abbiamo iniziato tutto con il Museo Omero e siamo riusciti a creare, grazie alla loro collaborazione, un corso di formazione che si è svolto nelle sedi del Museo Nazionale Romano aperto ad altri dipendenti del Ministero».

5b – Intervista 8, d. 10

«Un obiettivo che abbiamo è creare dei percorsi per la sensibilizzazione del per- sonale, ad esempio con l’Ente Nazionale Sordi. Il corso di formazione del Mu- seo Omero è stato aperto solo al personale dei servizi educativi e ai funzionari responsabili, ma ci sarebbe piaciuto fare un ulteriore incontro per il personale di vigilanza, che risulta essere informato a voce».

In riferimento all’ultimo descrittore Il responsabile dell’accessibilità: una nuova figura: già dal 2016, in occasione della Giornata internaziona- le dei diritti delle persone con disabilità, la Direzione Generale Musei aveva pubblicato il documento “Raccomandazioni in merito all’accessibilità a musei, monumenti, aree e parchi archeologici” nel qua- le veniva proposta l’istituzione della figura professionale del Responsa- bile per le tematiche dell’accessibilità nei musei statali, creando a tal fine un corso di formazione-informazione online dedicato al personale del Ministero187. L’istituzione di questa nuova figura professionale pertanto è ancora in corso e se ne potranno osservare gli sviluppi negli anni futu- ri. Da questa ricerca emerge senza alcun dubbio l’importanza di questo passo, dal momento che, nella maggior parte delle istituzioni, troviamo diverse figure che si dedicano ai temi dell’accessibilità, senza però poter dedicare un impegno pieno e soddisfacente per gli utenti.

187 Cfr. musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/raccomandazioni-per-