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Agli albori della Rock Opera: S.F Sorrow ed Arthur (Or the Decline and Fall

Nel documento Opera Rock. Genere di confine (pagine 42-44)

1.5 Rock Opera: un incontro fra tre mond

1.5.2 Agli albori della Rock Opera: S.F Sorrow ed Arthur (Or the Decline and Fall

of the British Empire)

Tommy e Jesus Christ Superstar sono sicuramente le Rock Opera più eclatanti ed innovative dell’epoca ma, in realtà – in accordo con diverse fonti96 e cronologicamente

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La scena finale chiude in ogni caso il cerchio della vicenda, poiché riprende l’identica scena d’apertura della stessa pellicola. Russell introduce nella sua versione di Tommy anche altri temi fondamentali legati al genere della Rock Opera, come l’antimilitarismo, una forte critica sociale e l’esplorazione della mitologia rock, che viene letteralmente smontata dal filmmaker britannico, il quale ne analizza «i meccanismi e gli ingranaggi, ne mostra le analogie con altri fenomeni di massa e di culto, [e] ne mette a nudo le contraddizioni irrisolvibili di fondo». ROBERTO CURTI, op. cit., p. 86.

94 UMBERTO MOSCA, op. cit., p. 142.

95 Tutte le fasi produttive della versione teatrale sono descritte in ELIZABETH WOLLMAN, op. cit., pp.

159-170.

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Per la definizione dei primi esempi di rock opera, ho fatto specifico riferimento al testo di ELIZABETH WOLLMAN, op. cit., pp. 76-77, dove l’autrice riporta anche la sua fonte di riferimento, JOHN ROCKWELL, Rock Opera, in The New Grove Dictionary of Opera vol. 3, Londra, Stanley Sadie Edition – Macmillan, 1992; cfr. con DANIELE FOLLERO, op. cit., pp. 70-82. In alcuni dei testi c’è

parlando – i primi due esempi effettivi di opera rock sono di poco precedenti ad entrambe: si tratta di S.F. Sorrow (1967) dei Pretty Things,97 e di Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire) dei Kinks98 (1968), concept semisconosciuti che non sono mai stati tradotti dalla loro matrice né in forma teatrale, né cinematografica.99 I gruppi, facenti parte come esponenti di spicco della “British Invasion”, si cimentano dunque per primi con l’idea di raccontare in musica una storia, concentrandosi ambedue sulla vita di un personaggio: Sebastian F. Sorrow è un uomo comune, abitante di un paesino di periferia e lavorante in una fabbrica, così come Arthur, che cerca disperatamente una via di fuga dalla realtà difficile in cui vive. Le rock opera presentano una struttura simile, dato che lo svolgimento di tutte e due le vicende è narrato attraverso degli “episodi chiave” nell’esistenza dei due protagonisti; i Pretty Things seguono con i loro brani la nascita, l’infanzia, le prime esperienze lavorative ed il primo amore di Sebastian Sorrow, raccontano la guerra che ne ostacola in modo tragico la vita ed il tentativo del protagonista di ricongiungersi con la donna amata, che finisce in tragedia, e lo conduce ad una caduta nell’abisso della droga – un momento che rappresenta un punto di svolta cruciale, poiché divide sia la narrazione sia il concept in due macro-parti, che potrebbero essere considerate due atti – sperimentata inizialmente

anche un brevissimo accenno al concept album The Story of Simon Simopath (1967), del gruppo britannico Nirvana.

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I Pretty Things sono nati a Londra, dalle ceneri del gruppo Little Boy Blue o Blue Boys, nel quale militavano Dick Taylor, Keith Richards e Mick Jagger. Con l’arrivo di Brian Jones, Dick Taylor passa al basso e la band cambia nome in Rolling Stones, ma Taylor lascia la nuova formazione poco dopo, ed unendosi con Phil May forma nel 1964 i Pretty Things, gruppo progressive-psichedelico. La formazione principale vede Taylor alla chitarra e May all’armonica; all’inizio, ingaggiano alcuni musicisti di supporto per dar vita alla loro avventura musicale, che continua ancora oggi, dopo aver affrontato vari cambi nella formazione (salvo i due fondatori).

98 I The Kinks, gruppo londinese, si formano negli anni Sessanta (più precisamente nel 1963) da un’idea

di Ray Davies (cantante) e del fratello Dave (chitarra), assieme a Mick Avory (batteria), e Peter Quaife (basso). Nella loro carriera, i Kinks hanno raggiunto il successo mondiale con la hit You Really Got Me (1964), tratta dal loro album omonimo ed hanno prodotto successi internazionali come Louie Louie (1964), cover del brano di Richard Berry, datato 1955, e Lola (1970). Spaziano con la loro musica dal pop

rock all’hard rock, influenzando molte band inglesi future, come i Clash, ma soprattutto gruppi come

Blur e Oasis. Nel 1990, vengono inseriti come riconoscimento per il loro contributo alla scena rock nella Rock And Roll Hall Of Fame, prima di sciogliersi definitivamente sei anni dopo.

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S.F. Sorrow ed Arthur non sono gli unici esempi. In diversi casi, anche successivi, il lavoro “preliminare” del concept album non è stato spinto oltre la dimensione discografica – nell’intento di creare un progetto artistico più ampio – dato che il dispendio di denaro per realizzare anche una trasposizione teatrale, o filmica, o addirittura entrambe, è generalmente ingente (e molte volte non si ha sicura garanzia di un ritorno economico). The Lamb Lies Down on Broadway (1974) dei Genesis, opera rock derivata dal loro double concept album e basata sulla vita di Rael, portoricano trapiantato a New York, viene ad esempio “rappresentata” integralmente e dal vivo dalla band solamente durante l’omonimo tour mondiale, iniziato il 20 novembre del 1974 a Chicago e conclusosi il 27 maggio 1975 a Besançon (Francia). La rock opera in questione rappresenta anche l’ultimo lavoro dei Genesis assieme a Peter Gabriel, che lascerà ufficialmente il gruppo al termine dei concerti.

come aiuto in un percorso di autoanalisi ed introspezione, senza però avere un esito di catarsi, bensì di rafforzamento del suo stato depressivo. La chiusura dell’opera è affidata ad una ballad, che sottolinea la solitudine del personaggio e lo guida all’inevitabile fine. Musicalmente, S.F. Sorrow è costruito su brani singoli, ma collegati tra loro tramite alcune didascalie (stampate sulla copertina posteriore del disco), che permettono di seguire gli eventi in sequenza in modo più chiaro, dato che i testi sono piuttosto criptici e poco specifici; la perfetta corrispondenza, però, tra le diverse atmosfere musicali create ed i racconti nelle canzoni è molto evidente: a sonorità più cupe corrispondono infatti testi introspettivi ed indicativi dello stato d’animo combattuto del personaggio principale, mentre ad atmosfere più sostenute corrispondono ritmi più marcati e tesi. Pur essendo questa un’opera assolutamente innovativa ed originale, i Pretty Things non riescono ad imporla a livello commerciale (salvo apprezzamenti a distanza di decenni), compito invece che assolverà, almeno in parte, Arthur dei Kinks. Anche in questo concept vengono affrontati temi come la guerra e le conseguenze che essa porta nella vita di un uomo, l’emigrazione come occasione di riscatto e di nuovo inizio, e la consapevolezza del tempo che passa, lento ed inesorabile, e della vecchiaia che si fa sempre più vicina, senza però che il protagonista ricorra a viaggi lisergici. È inoltre un percorso della memoria questa rock opera, strutturato come una raccolta di “quadri” giustapposti, o di «fotografie sbiadite di un’Inghilterra che fu»,100 associata ad un tema politico di critica della società contemporanea e ad un forte antimilitarismo.

Nel documento Opera Rock. Genere di confine (pagine 42-44)