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Agriturismo, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricol

Gli stranieri residenti in Veneto

4.7 Agriturismo, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricol

Lo sviluppo delle attività agrituristiche e dell’industria alimentare ha determinato negli ultimi anni un aumento della domanda di lavoratori immigrati. Si stimano circa 5.600 occupati nell’agriturismo e nei comparti della trasformazione e commercializzazio- ne, in lieve aumento rispetto al 2011 (Tab. 10). Gli immigrati vengono impiegati in modo prevalente nelle attività di trasformazione dei prodotti agricoli (circa 50% degli occupati totali) e nella commercializzazione il 34%. Le attività agrituristiche presentano, invece, una minore incidenza (16%).

Tab. 10 - Stima del numero di lavoratori stranieri impiegati nei comparti dell’agriturismo, trasformazione e commercializzazione

Comparti produttivi Numero lavoratori regolari % su totale

Agriturismo 910 16,3

Trasformazione prodotti agricoli 2.790 50,1

Commercializzazione prodotti agricoli 1.870 33,6

Totale 5.570 100,0

4.8 Prospettive per il 2013

Le informazioni disponibili sul primo trimestre del 2013 evidenziano una flessione delle assunzioni di lavoratori stranieri nel settore agricolo veneto rispetto allo stesso pe- riodo dell’anno precedente. Secondo gli operatori del settore tale diminuzione è legata alle sfavorevoli condizioni climatiche primaverili e avrebbe interessato i contratti di lavoro per fragola e orticole.

14 Nel 2012 l’utilizzo del lavoro occasionale accessorio si è diffuso in tutto il paese anche se con differenze significative a livello regionale. In particolare in Lombardia e Veneto si concentra circa 1/3 dei voucher complessivi (Veneto Lavoro 2013a).

4.9 Imprenditoria agricola straniera

Secondo un’indagine della Camera di commercio di Padova (2013) nel 2012 erano iscritte al Registro delle imprese 857 aziende agricole venete condotte da imprenditori stranieri15, con un incremento di circa il 7% su base annua. L’incidenza rispetto al totale delle imprese del primario risulta di circa l’1%, un valore nettamente inferiore rispetto alla media dell’intero sistema economico (8%). La quota principale degli imprenditori stranieri è concentrata nelle province di Treviso (32%) e Verona (19%). La categoria degli impren- ditori stranieri comprende i cittadini italiani nati fuori dai confini nazionali in quanto figli di emigranti - soprattutto nei paesi a forte emigrazione italiana durante il primo novecento – e lascia ipotizzare una forte presenza di migrazioni di ritorno. Tale situazione viene con- fermata anche da una recente indagine (INEA, 2013) che ha analizzato la diffusione delle imprese straniere in Italia.

Tra i casi segnalati si evidenzia quello di una cittadina romena che ha avviato un’at- tività di contoterzismo manuale rivolto alle aziende viticole della zona. Inizialmente l’im- prenditore ha lavorato come dipendente stagionale in una grande azienda vitivinicola dove ha potuto acquisire un’adeguata formazione sulle attività gestione del vigneto. Il desiderio di migliorare la propria condizione l’ha spinta ad iniziare, nel 2010, un’attività in proprio. Ogni anno assume circa trenta – quaranta connazionali che dalla Romania si trasferiscono in Italia per periodi ripetuti di circa tre mesi. Le operazioni colturali svolte richiedono una certa specializzazione e riguardano potatura, messa a dimora di nuovi impianti, spollona- tura e potatura verde.

Un altro caso è rappresentato da una cooperativa agricola che opera nel veronese: uno dei tre soci fondatori è un cittadino italiano di origine marocchina. La cooperativa si occupa della coltivazione, cernita e lavorazione delle orticole, in particolare del radicchio; conduce a titolo di affitto 8 ettari a cui si aggiungono altri 100 ettari circa condotti con affitti stagionali di durata inferiore all’anno. Nel periodo di maggiore carico di lavoro la co- operativa fornisce un impiego a circa 40 dipendenti a tempo determinato e indeterminato, di cui circa il 70% è cittadino straniero. Si tratta in questo caso di stranieri residenti in Ita- lia con regolare permesso di soggiorno e prevalentemente marocchini. Nella scelta della ti- pologia aziendale questi imprenditori si sono orientati verso la cooperazione motivati dalla volontà di unire forze e competenze per poter gestire tutto il ciclo produttivo-commerciale garantendosi così maggiori margini di guadagno.

15 Sono considerate le imprese dove gli stranieri detengono quote di partecipazione o cariche imprenditoriali supe- riori al 50% del totale e le imprese individuali in cui il titolare sia straniero. Il numero di aziende è riferito al settore primario.

Veneto

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