• Non ci sono risultati.

Le metafore riguardanti gli organi sessuali hanno, in italiano, una gamma di funzioni molto ampia:

«il pene è un jolly linguistico» che può esprimere sorpresa (cazzo!), offesa (cazzone), elogio (cazzuto), noia (scazzo, scazzato), rabbia (incazzato), approssimazione (a cazzo: Tartamella 2006: 10), una cosa da poco o una bugia (cazzata), ecc. Addirittura superiore lo spettro semantico di culo, da «fortuna» a

«disappunto», ecc. Una certa (sebbene inferiore) varietà si riscontra anche con altri termini del genere (palloso, palla «bugia», avere le palle). 106

Proprio per questa ragione, l’italiano differisce dallo spagnolo, poiché non possiede una varietà ampia di sinonimi per indicare il termine “cazzo”, ma utilizza con più frequenza questo stesso lemma. In lingua spagnola, invece, per esprimere tale concetto ci sono varie parole: joder, coño, carajo, mierda de (che hanno la stessa frequenza d’uso).

Per quanto riguarda il termine joder e le numerose espressioni che ne derivano, nella traduzione generalmente si ricorre alla parola italiana “fottere” e ai suoi derivati; nel copione analizzato, invece, molto spesso si è deciso di ricorrere a soluzioni differenti, in base al contesto comunicativo, come si può notare negli esempi che seguono:

Escena 3: COSTA

[..] Ya casi tenía cerrado el acuerdo ¡y fuiste tú y la jodiste! Scena 3: COSTA

[…] Avevo quasi chiuso l’accordo e sei arrivato tu e l’hai mandato a puttane!

Escena 4: COSTA

Y un ingeniero, no te jode. Scena 4: COSTA

Sì e un ingegnere, e che cazzo.

Escena 6: COSTA

¡No me jodas Seb! Este tío no lo quiero en el rodaje, lo va a reventar y no lo quiero.

Scena 6: COSTA

Non prendermi per il culo Seb! Non lo voglio questo tizio nel film, manderà tutto all’aria e io non voglio.

Escena 15: ANTÓN/COLÓN

(casi para sus adentros) Este oficio jode las familias. Scena 15: ANTÓN/COLOMBO

(quasi tra sé e sé) Questo lavoro manda a puttane le famiglie.

Escena 15: COSTA

Pero, ¿vas a poder hacerlo? Sin ti estamos jodidos… Scena 15: COSTA

Ma ce la farai? Senza di te siamo fottuti…

Nello spagnolo americano, specialmente in Messico, si utilizza molto il termine volgare chingado, che corrisponde all’italiano “fottuto” o a “cazzo”, il quale viene pronunciato dall’attore protagonista elidendo la –d (fenomeno già citato in uno dei capitoli precedenti). Inoltre, tale parola viene usata anche per costruire il termine generico chingadera, che è l’equivalente italiano di “cosa”. Escena 4: SEBASTIÁN (molesto)

¡Apaga esa chingadera por favor! Scena 4: SEBASTIÁN (a disagio) E spegni questa cosa, per favore!

Escena 28: SEBASTIÁN

[…] ¿Dónde chingaos están mis indígenas? Scena 28: SEBASTIÁN

[…] Dove cazzo sono i miei indigeni?

Spesso nel linguaggio colloquiale non si usano vere e proprie espressioni gergali, ma si ricorre invece a eufemismi, vale a dire «figura retorica che consiste nel sostituire, per scrupolo religioso o morale o per riguardi sociali o per altro, l’espressione propria e usuale con altra di significato attenuato» 107. Uno degli eufemismi più utilizzati è sicuramente “cavolo”, come metafora dell’organo sessuale, ma molto usato è anche il termine “casino”, per indicare caos, confusione:

Escena 3: SEBASTIÁN

(serio) Esto va a ser un churro, la verdad. Scena 3: SEBASTIÁN

(serio) La verità è che sarà un casino.

Escena 14: COSTA

107 ISTITUTO DELL’ENCICLOPEDIA ITALIANA, Vocabolario della lingua italiana,

Treccani, Torino, 2010, consultabile online sul sito www.treccani.it (ultima consultazione 16 marzo 2014).

¡Ni de coña! Scena 14: COSTA Col cavolo!

Escena 24: COSTA

Pues, armar follón, eso es lo que va a hacer. Scena 24: COSTA

Beh, casino, ecco che fa.

Nel copione si possono trovare, inoltre, insulti tipici del linguaggio colloquiale con uso familiare, ma non considerati parole soggette a tabù linguistico, come ad esempio pendejo, che corrisponde all’italiano “stupido”,

cabrón, che è stato tradotto in italiano con il termine “idiota”, imbécil, che

corrisponde esattamente a “imbecille”: Escena 29: SEBASTIÁN

¡Como se puede ser tan pendejo! ¡Ahora lo van a meter a la cárcel al imbécil! […] COSTA (CONT)

(A Sebastián) Qué coñazo este cabrón, venga vamos. Scena 29: SEBASTIÁN

Come si fa a essere così stupidi! Ora lo mettono in carcere, che imbecille! […] COSTA (CONT)

(A Sebastián) Che rompipalle questo idiota, dai andiamo.

Un caso particolare è rappresentato dal termine cojonudo (il quale è definito dal DRAE «adj. vulg. estupendo, magnífico, excelente»), che viene tradotto con varie espressioni italiane secondo la situazione comunicativa in cui si trova, come si può notare negli esempi che seguono:

Escena 2: COSTA

¡Así que un casting abierto, no, Sebastián? Cojonudo…Te lo dije, te dije lo que iba a pasar…

Scena 2: COSTA

Un casting aperto, eh Sebastián? Forte, eh? Te l’avevo detto, ti avevo detto quello che poteva succedere!

Bueno, pues, vaya, cojonudo. No vas a poder controlar a este tío, te vas a arrepentir.

Scena 6: COSTA

Oh sì, forte eh. Non riuscirai a tenere d’occhio questo tizio, te ne pentirai. Escena 16: COSTA (CONT)

¿Sí? Ehi, hello. (Ríe. A Daniel) Son los tíos de la pasta. Dicen que acaban de ver el material, dicen que estás cojonudo. ¡Estás muy bien!

Scena 16: COSTA (CONT)

Sì? Ehi, hello. (Ride. A Daniel) Sono i tizi dei soldi. Dicono che hanno appena visto il materiale, dicono che sei forte. Vai molto bene!

4.2.4.4. Lessico argotico

Il lessico colloquiale utilizza molto spesso l’argot, termine francese per indicare un modo di parlare gergale, allusivo, triviale o eccessivamente familiare108. In particolare, molto numerose sono le parole che derivano dal linguaggio argotico giovanile109, come ad esempio il termine coñazo (già citato nel sottocapitolo precedente), il quale viene utilizzato per indicare una persona pesante e fastidiosa. Anche l’elisione delle parole è una caratteristica tipica del linguaggio giovanile: all’interno del copione del film analizzato le uniche due elisioni presenti sono applicate al lemma película (che diventa peli) e a un nome proprio (Sebastián si trasforma in Seb). Molto usato è anche il termine multifunzionale rollo, che può riferirsi a un’attività, un avvenimento, una relazione amorosa, ecc. Nella sceneggiatura presa in analisi, esso designa un’attività:

Escena 27: COSTA (CONT)

¡Joder! No hay otro, ¿no hay otro que se sepa a este rollo del agua? Scena 27: COSTA (CONT)

Cazzo! Non c’è nessuno, nessun altro che sappia questa storia dell’acqua? Oltre ai vocativi, le esclamazioni e le interrogative esclamative di cui già abbiamo parlato nei capitoli precedenti, il linguaggio colloquiale fa uso di una

108 SIMONE, R. (a cura di), Enciclopedia dell’italiano, Treccani, Torino, 2011, consultabile

online sul sito www.treccani.it (ultima consultazione 15 marzo 2014).

109 BRIZ GÓMEZ, A., El español coloquial: situación y uso, Arco/Libros, Madrid, 1996, pp.

vasta gamma di termini, come ad esempio la locuzione la hostia de, che ha valore rafforzativo:

Escena 3: COSTA

Que hubiéramos sido la hostia de listos. Scena 3: COSTA

Che saremmo stati fottutamente furbi.

Vengono utilizzati anche molti verbi, sia isolati che all’interno di locuzioni verbali, come ad esempio cargar, che non mantiene il suo significato originale di “caricare”, ma nell’uso colloquiale assume varie accezioni, come quella di “uccidere” o “picchiare”:

Escena 26A: AYUDANTE DIRECCIÓN Lo cargaron a palos.

Scena 26A: AIUTO REGISTA L’hanno riempito di botte.

Spesso si ricorre a espressioni che contengono la parola madre, come ad esempio salir de madre, che in genere si usa per indicare che un fiume ha straripato (nel nostro caso è utilizzata per riferirsi a una situazione che può degenerare), e partir la madre, espressione tipica del lessico colloquiale messicano che ha il significado di “picchiare in maniera molto forte”:

Escena 25: COSTA

La pelea del agua, quizás, quizás que se salga de madre, nos impida rodar. Scena 25: COSTA

La battaglia dell’acqua, forse può andare oltre i limiti e impedirci di girare.

Escena 37: SEBASTIÁN

Sí Costa, pero a ver. A ver, el ejército está a punto de llegar. Le van a partir la madre a todos, a tí, a todos. ¡Carajo!

Scena 37: SEBASTIÁN

Sì Costa, ma dai. Sta per arrivare l’esercito. Riempiranno tutti di mazzate, te, tutti. Cazzo!

Altri esempi di locuzioni verbali si possono vedere negli esempi che seguono (nel primo esempio possiamo notare anche altre espressioni legate al linguaggio colloquiale tipico dell’argot giovanile):

Escena 34: COSTA (CONT)

(tiernamente) ¿Sabes cuando me di cuenta de lo pirado que estabas?

[…] Ya miras tú qué coño me podía emportar a mí en medio del bar, una mona brutal, una borrachera de quince y todo el mundo esperándome.

Scena 34: COSTA (CONT)

(dolcemente) Sai quando mi sono reso conto di quanto eri fuori di testa? […] Guarda te che cazzo me ne poteva fregare mentre ero al bar, una sbronza pazzesca, una di quelle da quindicenni e con tutti che mi aspettavano.

Escena 36: COSTA

No podéis dejarnos tirados, habéis firmado un contrato. Scena 36: COSTA

Non potete lasciarci nei casini, avete firmato un contratto.

4.2.4.5. Riferimenti intertestuali

All’interno del copione del film “También la lluvia” è possibile riscontrare vari riferimenti intertestuali. In particolare, si possono individuare numerose citazioni riprese dalla Bibbia, come ad esempio il sermone pronunciato da padre Montesinos, e un riferimento alla famosa frase pronunciata da Maria Antonietta “che mangino brioches”.

In fase traduttiva, si è deciso di ricorrere a traduzioni italiane già esistenti della Bibbia e delle altre fonti citate nel testo. Si vedano gli esempi che seguono:

Escena 13: JUAN/MONTESINOS

“Los fariseos mandaron a alguien a preguntarle a san Juan Bautista quién era, y éste replicó: Soy una voz que clama en medio del desierto”. […] Yo soy la voz de Cristo en el desierto de esta isla...¡Y ESTÁIS EN PECADO MORTAL! Scena 13: JUAN/MONTESINOS

“I farisei mandarono qualcuno a chiedere a san Giovanni Battista chi lui fosse, ed egli rispose: sono una voce che grida nel deserto”. […] Io sono la voce di Cristo nel deserto di quest’isola… SIETE IN PECCATO MORTALE!

Escena 25: ANTÓN/COLÓN

No, no se preocupe. Mientras quede champán para beber… “¡Que coman pasteles!” como dijo esta María Antonieta. Scena 25: ANTÓN/COLOMBO

No, non si preoccupi. Finché c’è champagne da bere… “Che mangino brioches!”, come disse Maria Antonietta.

Nel testo si citano, inoltre, vari passi di alcune lettere scritte da Cristoforo Colombo alla Corona spagnola durante la colonizzazione. In questo caso, non essendo riusciti a trovare una traduzione ufficiale in italiano di tali lettere, i riferimenti intertestuali sono stati tradotti autonomamente:

Escena 15: ANTÓN/COLÓN

En la primera isla que encontré, tomé a algunos a la fuerza. Sus Altezas podrán observar que les daré tanto oro como deseen a cambio de un poco de ayuda. Además de especias y algodón, hay esclavos, tantos como se soliciten. Toda la Cristiandad debería regocijarse y agradecer solemnemente a la Santísima Trinidad el haber convertido a tantas almas a la fe sagrada. (Con una especie de furia contenida) Así como los innumerabes beneficios materiales que esto nos reportará, puesto que no sólo España sino toda la Cristiandad, gozará de solaz y (pausa, saboreándolo) provecho…

Scena 15: ANTÓN/COLOMBO

Nella prima isola che trovai, presi qualcuno con la forza. Le Loro Altezze potranno vedere che darò Loro tutto l’oro che desiderano in cambio di un po’ d’aiuto. Oltre a spezie e cotone, ci sono schiavi, tanti quanti se ne vogliano. Tutta la Cristianità dovrebbe riconciliarsi e ringraziare solennemente la Santissima Trinità per aver convertito tante anime alla fede sacra. (Con una specie di furia contenuta) Così come gli innumerevoli benefici materiali che questo ci porterà, visto che non solo la Spagna, ma tutta la Cristianità godrà di piaceri e (pausa, assaporandolo) profitti…

4.2.4.6. Varietà linguistica

La sceneggiatura del film analizzato presenta una grande varietà linguistica: al suo interno si possono riscontrare parti in latino, in inglese e in lingua indigena quechua.

Per quanto riguarda le parti in lingua inglese (in cui i due protagonisti, un regista e uno sceneggiatore, hanno dei contatti telefonici con i produttori del

film che stanno realizzando e con il loro assicuratore), in fase traduttiva si è deciso di mantenere i dialoghi inalterati, ma di realizzare dei sottotitoli in italiano (che nel testo tradotto sono stati inseriti in nota a piè di pagina), al fine di rendere fruibile il prodotto a un pubblico che non conosce la lingua inglese. Inoltre, la tecnica della sottotitolazione è stata usata anche nella traduzione ufficiale del film in francese e in tedesco.

Escena 16: COSTA (CONT)

(mirando de vez en cuando a Daniel) This is fucking great man, fucking great! You know what? To get a man to set on the lights stand than buy a sandbag! Two fucking dollars a day and they feel like kings, throw in some, some water pumps. Leave some old trucks when you are done… two hundreds fucking extras! Ok, keep in touch! Bye!

Scena 16: COSTA (CONT)

(guardando Daniel ogni tanto) This is fucking great man, fucking great! You know what? To get a man to set on the lights stand than buy a sandbag!

Two fucking dollars a day and they feel like kings, throw in some, some water pumps. Leave some old trucks when you are done… two hundreds fucking extras! Ok, keep in touch! Bye! *

* È proprio forte, amico, fottutamente bello! Sai cosa? Avere un uomo delle luci invece di comprare un sacco di sabbia! Due fottuti dollari e loro si sentono come dei re, buttati in qualche, qualche pompa d’acqua. Lascia un paio di vecchi camion quando hai finito… duecento fottute comparse! Ok, ci sentiamo! Ciao!

Il latino è stato utilizzato in una sola scena del film, in cui Cristoforo Colombo e i suoi soldati recitano la preghiera dell’Ave Maria. Anche in questo caso si è deciso di lasciare il testo originale inalterato, ma di non realizzare alcun sottotitolo (in alcune zone d’Italia la messa è tuttora recitata in latino e, inoltre, il testo della preghiera è di facile intuizione anche per chi non ha una vasta conoscenza della lingua).

Escena 5: ANTÓN/COLÓN (CONT)

Ave, Maria, grátia plena, Dóminus tecum. Benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.

TODOS LOS ACTORES

Sancta María, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus, nunc et in hora mortis nostræ. Amen.

Ave, Maria, grátia plena, Dóminus tecum. Benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.

TUTTI GLI ATTORI

Sancta María, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus, nunc et in hora mortis nostræ. Amen.

Il quechua, invece, è la lingua parlata dagli abitanti di Cochabamba, città boliviana in cui è ambientato il film. Questa lingua indigena spesso è tradotta simultaneamente nella pellicola in spagnolo: per tale ragione le parti in quechua sono state lasciate inalterate nel testo tradotto, come si può vedere dagli esempi che seguono:

Escena 11: MARĺA