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Alcune iniziative di sostegno all’attività imprenditoriale

business demography internazionale

4.1 Alcune iniziative di sostegno all’attività imprenditoriale

Nei capitoli precedenti sono state delineate le caratteristiche dell’imprenditorialità e della demografia aziendale internazionale, nonché il contesto nel quale le start-up si trovano ad essere costituite.

Le infrastrutture e le politiche volte a sostenere l’imprenditoria nascente e a stimolare l’imprenditorialità sono numerose. Si possono citare, inter alia, gli aiuti di agenzie nazionali e regionali all’imprenditoria early-stage, il sostegno pubblico alle università, gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

Tra le iniziative regionali si possono menzionare gli aiuti finanziari alle imprese, erogati nel rispetto delle regole dell’Unione Europea sul mercato comune, in virtù dell’obiettivo degli stessi, legato all’incremento dell’occupazione e allo sviluppo economico. Gli aiuti alle imprese considerati aiuti di Stato di importanza minore, o de minimis, sono dispensati dall’obbligo di notifica alla Commissione Europea previsto dall’art. 108, paragrafo 3 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Tali aiuti sono regolamentati dal Regolamento CE n. 1998/2006 della Commissione. La disciplina comunitaria regola anche gli aiuti di Stato in materia di ricerca, sviluppo e innovazione con la comunicazione della Commissione 2006/C 323/01 e, per quanto riguarda gli aiuti di Stato in Italia, tramite la decisione della Commissione C(2007)6461 del 12 dicembre 2007, con la quale è stato approvato il regime di aiuto n. 302/2007.

Le regioni, inoltre, forniscono degli strumenti di guida ed orientamento agli incentivi nazionali ed europei di cui le aziende possono usufruire.

A novembre 2012, l’Assessorato scuola, formazione professionale, università e ricerca, la regione Emilia Romagna e l’Aspen Institute hanno lanciato l’iniziativa Innovitalia Mentoring, volta al tutoraggio di start-up italiane tramite una rete internazionale di mentor. Simili iniziative sono state lanciate in molte regioni italiane, tra cui Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia e Valle d’Aosta. In Veneto è attiva Veneto Innovazione, agenzia regionale volta a stimolare la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

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I contributi all’imprenditoria spesso mirano ad incentivare l’attività femminile. A tal proposito, ad esempio, Unioncamere ha istituito un portale online per promuovere i comitati per l’imprenditoria femminile. All’interno delle politiche di sostegno alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditorialità, inoltre, la Regione Veneto ha previsto un’azione volta a sostenere gli investimenti delle nuove PMI a prevalente partecipazione femminile. L’azione si trova all’interno del Programma Operativo Regionale 2007-2013 ed è stata deliberata dalla Giunta Regionale il 18 dicembre 2012. L’iniziativa si rivolge a PMI costituite dopo il primo luglio 2011 partecipate prevalentemente da donne e prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, pari ad almeno 20.000 € e non superiori a 150.000 €, per investimenti in macchinari, impianti, opere edili, brevetti e licenze d’uso, acquisto di

software e atti notarili.

Iniziative legate al mondo dell’università sono le business plan competitions Start Cup, che mirano a premiare in denaro e consulenza le più promettenti idee di business a livello regionale e nazionale. Un ulteriore esempio di supporto all’attività imprenditoriale è il servizio MIP, mettersi in proprio, promosso dalla provincia di Torino e finanziato dall’Unione Europea, dallo Stato italiano e dalla Regione Piemonte. Anche le Camere di Commercio generalmente svolgono servizi di informazione ed assistenza all’avvio dell’attività, proponendo anche corsi formativi e contatti con strutture di incubazione.

Tra le innumerevoli altre iniziative e infrastrutture che stimolano l’imprenditoria si citano i parchi scientifici, industriali e di ricerca, i programmi di networking, i concorsi nazionali ed internazionali volti a premiare le start-up più promettenti, le iniziative europee quali lo small business act del 2011, le legislazioni nazionali quali il recente Decreto Sviluppo 2.0 e la Startup America Initiative. Quest’ultima, lanciata dal governo Obama negli Stati Uniti nel gennaio 2011, da allora ha implementato politiche in cinque aree: l’accesso al capitale da parte delle startup, la connessione tra mentor ed imprenditori, la riduzione delle barriere all’imprenditoria, l’accelerazione dell’innovazione e le opportunità di mercato in settori quali la sanità, le energie rinnovabili e l’istruzione.

Tra le iniziative europee si può menzionare, ad esempio, l’aiuto fornito dal Centre

Francilien de l’Innovation, fondato dalla regione francese Ile de France, dal Ministère de l'Enseignement Supérieur et de la Recherche e dal Ministère du Redressement Productif.

Inoltre, sul sito dell’Unione Europea è possibile visualizzare l’elenco di strutture pubbliche volte a sostenere l’imprenditoria early-stage per ciascuno Stato membro.

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A livello europeo, l’iniziativa Gate2Growth è stata fondata ed è gestita da InvestorNet-Gate2Growth, il cui trademark è registrato dalla Commissione Europea. Questo progetto, sostenuto dal 2001 al 2006 dal programma Innovation/SMEs della Commisione, consiste in un portale web volto a favorire l’imprenditorialità innovativa in Europa e ad assistere professionisti nel campo dell’innovazione incrementando la condivisione di esperienze e di good practices a livello comunitario. Ad oggi, il progetto è terminato ma il

network creato tramite l’iniziativa Incubator Forum continua ad essere attivo grazie al

sostegno degli incubatori d’impresa che vi avevano aderito.

Un esempio riguardante il sostegno a start-up in settori socialmente importanti è quello dell’EU SME eHealth Competition, il quale, con l’appoggio della Commisione Europea, premia le migliori soluzioni di eHealth provenienti da PMI europee. Il progetto nel 2013 è arrivato alla seconda edizione. Il vincitore della prima edizione del 2012 è l’impresa danese Daintel, che offre soluzioni software sviluppate per reparti ospedalieri. L’impresa non può essere annoverata tra i casi di start-up, essendo stata fondata nel 2004, ma costituisce comunque un esempio dell’impegno diffuso nel sostegno all’attività imprenditoriale innovativa.

Tra il 2007 ed il 2013, le politiche comunitarie di sostegno alle PMI riguardano imprenditorialità e innovazione, accesso ai fondi, ricerca e trasferimento teconologico, sistemi di produzione ecocompatibili. I fondi stanziati per tali attività sono circa 27 miliardi di euro, quasi l’8% del totale dei programmi della politica di coesione.

Le iniziative qui menzionate sono soltanto una minima parte del mondo degli incentivi all’imprenditorialità, promossi da enti pubblici, accademici e privati. L’attenzione mediatica all’imprenditorialità anche attraverso tali iniziative, inoltre, contribuisce indirettamente alla diffusione di una entrepreneurship culture, come evidenziato nel corso del capitolo 2.

In questo contesto, tra i principali meccanismi di sostegno all’imprenditoria, nel corso degli ultimi trent’anni ma in Italia in misura maggiore più recentemente, è stato evidenziato il ruolo degli incubatori d’impresa. Nel 2004 l’Associazione Italiana del private Equity e Venture Capital ha sottolineato il ruolo degli incubatori d’impresa nella nascita e nella crescita di imprese altamente tecnologiche. L’importanza di simili strutture è stata riconosciuta anche dalla recente Legge n. 221/2012, che ha convertito il Decreto Svilupp bis.

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Creati al fine di rafforzare e promuovere lo sviluppo tecnologico attraverso programmi di incubazione per nuove aziende, il compito degli incubatori d’impresa è quello di offrire alle start-up un luogo, fisico o virtuale, e tutta una serie di servizi, con l’obiettivo di concretizzare le idee più innovative e promettenti, sviluppando e commercializzando le innovazioni da esse derivanti. In questo modo, gli incubatori contribuiscono sia alla condivisione di una cultura di imprenditorialità che alla selezione dei team di business e delle imprese più meritevoli, in grado di produrre esternalità positive per l’intero sistema economico.

L’incubatore stimola e sostiene l’iniziativa imprenditoriale. Le start-up sono semi dell’innovazione; non solo creano occupazione, ma sviluppano tecnologie che innalzano gli standard globali di vita, per questo le attività di incubazione efficaci rappresentano un essenziale driver per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica e della conseguente crescita economica.