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Alcune riflessioni sui generi letterari adottati da Veza Canetti

3. ANALISI DEI TESTI

3.1 Introduzione

3.1.1 Alcune riflessioni sui generi letterari adottati da Veza Canetti

Prima di passare all´analisi delle opere, si vuole dare una panoramica e una caratterizzazione dei generi letterari adottati da Veza Canetti. Die gelbe Straße e Die Schildkröten sono gli unici romanzi noti di Veza Canetti. Vi sono degli indizi che fanno pensare che la scrittrice ne scrisse almeno altri due, i quali però non sono giunti fino a noi, non essendo mai stati pubblicati e non essendone stati trovati nemmeno i manoscritti. Angelika Schedel riporta a questo proposito nel suo articolo Vita Veza Canetti un´informazione che l´autrice dà di se stessa:

«Mein erstes Buch war ein Kaspar-Hauser-Roman, und ich schickte ihn begeistert einem großem Schriftsteller. Der war so klug, mich so lange auf eine Antwort warten zu lassen, bis ich sie mir selber gab. Seitdem veröffentlichte ich Erzählungen und den Roman Die Genießer in der deutschen und österreichischen Arbeiterpresse.»258

Da questa affermazione si può dedurre che forse l´autrice aveva in mente di pubblicare alcuni dei racconti usciti in rivista sotto forma di un romanzo con il titolo Die Genießer, ma non si hanno prove di un tale progetto.

Oltre ai romanzi, Canetti scrisse vari racconti e tre drammi. Non sarà però oggetto del presente studio l´analisi dei suoi lavori teatrali, trattandosi di un genere del tutto diverso che richiederebbe un´attenzione e un´analisi a se stanti.

L´uso che l´autrice fa dei generi letterari in prosa si caratterizza soprattutto per la presenza di elementi di continuità e di rottura con la tradizione. Ciò avviene sia per il romanzo, ma anche per i generi che vi si possono trovare all´interno, come accade per esempio con la Fabel e il Märchen (la favola esopica e la fiaba fantastica di matrice folclorica).

Il caso della favola/fiaba è un tipico esempio di come Canetti ironizzi, inverta, giochi e capovolga questo genere sia da un punto di vista

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formale che tematico. Per esempio, come menziona Painitz, le figure della Runkel e di Lina nel romanzo Die gelbe Straße, sembrano personaggi di una fiaba, dove la Runkel assume il ruolo della “strega cattiva” e Lina quello della “bella principessa”, ma i destini ai quali queste figure vanno incontro non rientrano nei canoni del Märchen, infatti per nessuna delle due è previsto un “happy end”, dato che una perde il lavoro e l´altra muore259.

Per quanto riguarda invece la favola260, Canetti ne assume l´aspetto pedagogico/didattico261, ma lo ironizza. Ciò avviene spesso per quanto riguarda la morale, componente imprescindibile della favola. Come si può vedere per esempio nel caso di Geduld bringt Rosen, l´espressione idiomatica “la pazienza porta rose”, posta in fondo al racconto come una morale, ne capovolge la funzione, poiché intende il contrario di ciò che significa, la pazienza non porta alla famiglia Mäusle rose, ma distruzione e morte.

Un´altra riflessione può essere fatta in riferimento all´uso che Canetti fa delle metafore animali e vegetali, tipiche del genere della favola, dove animali e piante compaiono in uno schema fisso262 dotati di aspetti del carattere umano. Questo schema fisso manca in Veza Canetti, che utilizza invece gli elementi del mondo animale e vegetale (e a tal proposito si può aggiungere oggettuale) per creare effetti grotteschi della realtà.

Anche per quanto riguarda i due romanzi Die gelbe Straße e Die Schildkröten vi sono delle considerazioni e distinzioni da fare.

259Cfr. Painitz: An Austria Apart – Society and Subversion in the Work of Mela

Hartwig, Marta Karlweis and Veza Canetti, pp. 152-153.

260

Cfr. Von Borries, Erika e Ernst, Deutsche Literaturgeschichte, Band 2, dtv, München 1990, p. 132.

261

Ibidem: “Luther empfahl sie als hervorragendes Mittel, Kinder und ungebildete Leute wie Knechte und Mägde zu belehren und zu erziehen.ˮ. Pubblicando Veza Canetti i suoi racconti soprattutto sulla Arbeiter-Zeitung, ma anche su altri quotidiani/riviste socialiste, è lecito supporre che tra i suoi lettori, oltre ai letterati e alle persone colte (si vuole ricordare a tal proposito come il Feuilleton della Arbeiter-Zeitung godesse di grande aprrezzamento da parte dei letterati) vi fossero anche persone povere o disagiate, che non avevano potuto usufruire di un´istruzione adeguata.

262

Ibidem: “Die kleine lehrhafte Erzählung [die Fabel, Y. F.], in der Tiere, seltener auch Pflanzen, wie Menschen mit traditionell festgelegten Eigenschaften auftreten und die stets am Ende eine leicht faßliche Moral verkündet.ˮ.

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Nel caso die Die gelbe Straße è necessario dire innanzitutto che il romanzo, anche se costituito da vari capitoli che vennero pubblicati negli anni ´30 come racconti a loro stanti, era già voluto come tale dall´autrice. Anche Die Schildkröten era stato progettato da Canetti come romanzo, nonostante, come accadde pure per la forma finale di Die gelbe Straße, non riuscì a pubblicarlo in vita.

Rispetto a Die gelbe Straße, caratterizzato dall´avere i capitoli che si possono leggere anche come racconti a sé stanti, Die Schildkröten ha una struttura più omogenea e tradizionale, pur presentando alcune anomalie 263. Si nota chiaramente che si tratta ancora di una bozza in attesa di una redazione finale per la pubblicazione. Nel presente studio si è dell´opinione che in generale Die Schildkröten si caratterizzi per il maggiore coinvolgimento emotivo dell´autrice nei confronti degli eventi narrati: l´occupazione nazista dell´Austria nel marzo del 1938 e la successiva fuga dal paese di Elias e Veza Canetti nel novembre dello stesso anno.

Per quanto riguarda Die gelbe Straße le varie storie sono legate tra loro da elementi comuni che pur essendo presenti non costituiscono un sistema di causa-effetto, ma piuttosto un gioco di rimandi e associazioni. L´effetto che ne scaturisce è che i vari capitoli che costituiscono il romanzo sembrano più singoli racconti accomunati dagli stessi elementi, che una materia omogenea e coerente, in cui le parti, se prese singolarmente, non possono sussistere da sole. I fattori ricorrenti all´interno del romanzo si manifestano sotto forma di personaggi che compaiono, a volte come protagonisti, altre volte come figure secondarie; il luogo, la “strada gialla” appunto, dove si svolgono gli eventi narrati; i temi, che trattano sempre di problematiche sociali, siano esse riferite alla vita coniugale, lavorativa o sociale in genere.

Allo stesso tempo però il romanzo di Veza Canetti ironizza certe figure tipiche del romanzo borghese: Herr Iger vorrebbe essere l´uomo che si fa da sé, che manda avanti la famiglia e le dà prosperità grazie

263Per esempio nella seconda parte del romanzo vi è il capitolo VIII intitolato Der

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alle sue doti commerciali. In realtà egli dipende in tutto e per tutto dalla dote della moglie, ed è costretto a “mettersi in scenaˮ, a crearsi un “io pubblico” per mostrarsi quale vorrebbe essere, un uomo benestante e di successo, mentre all´interno delle mura domestiche è costretto a ricorrere alla violenza per ottenere ciò che vuole.

Veza Canetti allo stesso tempo continua e critica la tradizione del romanzo, all´interno di un determinato contesto letterario e sociale, prendendone forme e figure e modificandole soprattutto attraverso l´uso dell´ironia e del grottesco.

I protagonisti della sua opera provengono dal ceto medio, a volte medio-alto, ma spesso l´autrice narra anche del destino delle povere domestiche ridotte ancora in uno stato di quasi schiavitù, dipendendo dai loro datori di lavoro non solo per quanto riguarda il lavoro, ma anche per l´alloggio e la gestione della vita privata264.