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Catalogo delle spade georgiane

ALTRE INFORMAZIONI UTIL

Il tumulo presentava un diametro di 10,5 metri per un metro di altezza. La fossa, orientata N/S e profonda 2,5 metri, non conteneva scheletri umani, ma furono rinvenute invece ossa di capra (o pecora) e bucrani. Il corredo era inoltre composto da un pugnale di rame di circa 10 centimetri di lunghezza, alcune perline di conchiglia, sottile foglia aurea e quarzite ed un pendente piriforme in corniola.200 La tomba comprendeva anche numerosi frammenti ceramici, da cui sono stati ricostruiti due vasi: un pithos alto 45 centimetri con collo scanalato che non presenta paralleli nella ceramica transcaucasica del Medio Bronzo e un vaso da cucina dall’impasto bruno databile al MBA II.201

                                                                                                               

199 Disegno tratto da: Abramishvili 2001, Taf 2.

200 Un altro pendente molto simile a questo è stato rinvenuto nel kurgan VIII di Trialeti e può

essere datato al MBAI.

S_Georgia.2202 NUMERO DI INVENTARIO: sconosciuto

PROVENIENZA: Lilo, kurgan numero 1 DATAZIONE: XVII secolo a.C.

DIMENSIONI: 113 centimetri di lunghezza MATERIALE: bronzo (10,08% di stagno) DESCRIZIONE:

La lama è sottile con una nervatura centrale pronunciata e spalle orizzontali. Sul codolo era presente un foro per rivetto ora non più visibile.

BIBLIOGRAFIA:

Abramishvili 2001, 4 (Taf. 2,3)

ALTRE INFORMAZIONI UTILI:

La terra del kurgan è stata smossa involontariamente durante i lavori per cui non si conosce l’esatta posizione in cui dovevano trovarsi la spada e gli altri elementi del corredo. Il tumulo misurava all’incirca 6 metri di diametro e mezzo metro d’altezza ed era sormontato da pietre poste in circolo. La fossa, di forma rettangolare, raggiungeva la profondità di 180 centimetri circa. Insieme alla spada sono stati rinvenuti anche altri manufatti bronzei: un pugnale a forma di foglia lungo all’incirca venti centimetri, la parte centrale di uno scudo (19 centimetri di diametro), una punta di lancia a forma di tetraedro, dei frammenti di perni e un anello. Facevano inoltre parte del corredo delle perline in conchiglia, in oro, in pasta vitrea blu e un frammento di ossidiana. Sono stati recuperati anche numerosi frammenti ceramici appartenenti all’incirca a dieci vasi, la maggior parte dei quali si data al MBA II. Gogadze ritiene che il kurgan sia databile all’incirca al                                                                                                                

XVII secolo (MBA II)203, tuttavia Abramishvili sostiene che il pugnale sia da ritenersi più antico.204

S_Georgia.3205 NUMERO DI INVENTARIO: sconosciuto

PROVENIENZA: Mravaltskali, kurgan numero 12 DATAZIONE: Il kurgan è stato datato al

radiocarbonio e la data calibrata è 1960 ± 63 BC206

DIMENSIONI: 115 centimetri di lunghezza MATERIALE: bronzo

DESCRIZIONE:

La lama sottile e leggera presenta una nervatura centrale pronunciata e tondeggiante. Le spalle sono leggermente angolari e il codolo non presenta fori per rivetti. L’impugnatura era probabilmente costituita da un’anima lignea ricoperta d’oro a giudicare dai frammenti rinvenuti in loco.

BIBLIOGRAFIA:

Picchelauri 1987, 37 (Taf. XLIV); Abramishvili 2001, 4-5 (Taf. 2,2).

ALTRE INFORMAZIONI UTILI

Il tumulo, piuttosto danneggiato, era composto da pietre e terriccio e misurava 12 metri di diametro. Al centro una fossa rettangolare profonda oltre tre metri conteneva un ammasso di ciottoli, arenaria e qualche resto ligneo. Con ogni probabilità la cavità in origine era stata ricoperta nell’ordine da un tetto ligneo, da arenaria e da ciottoli. Eccezionalmente sono stati rinvenuti resti scheletrici: in questo caso il defunto fu quindi inumato. Il morto era stato disposto nella parte settentrionale della fossa in posizione fetale, appoggiato sul fianco sinistro e con la                                                                                                                

203 Gogadze 1976, 229. 204 Abramishvili 2001, 4.

205 Disegno tratto da: Abramishvili 2001, Taf 2.

206 Datazioni effettuate dalla Tbilisi State University laboratory come riporato da Abramishvili

testa rivolta a nord. Di fianco ai resti umani sono state recuperate anche delle ossa animali e in particolare un intero scheletro di pecora. La spada era posizionata di fianco al cadavere con la punta rivolta verso le gambe e l’impugnatura poggiante su un piatto aureo. Un pugnale bronzeo con un foro per rivetto era inoltre affiancato al bacino del defunto. Un secondo piatto aureo contente resti di carboni è stato ritrovato a circa 40 centimetri dal cranio; nelle vicinanze erano presenti anche perline d’oro e d’argento. Altre perle (per lo più vitree o di corniola) e alcuni frammenti di piatto aureo sono stati recuperati sul piano pavimentale. A breve distanza dalla fossa erano disposti una coppa rossa di tufo e tre pithoi. Di essi, due sono della tipologia brunita con ornamenti a pettine incisi sul collo, tipici del periodo MB II, mentre il terzo presenta una decorazione abbastanza rara, composta da due serpenti e una serie di anelli. Nel kurgan è stato anche rinvenuto un pendente di corniola piriforme notevolmente somigliante a quello del kurgan numero 243 di Samtavro.207

                                                                                                                207 Abramishvili 2001, 4-5.

S_Georgia.4208 NUMERO DI INVENTARIO: sconosciuto

PROVENIENZA: Tetri Kvebi, kurgan numero 1 DATAZIONE: 1700-1600 a.C.

DIMENSIONI: circa un metro di lunghezza. MATERIALE: bronzo

DESCRIZIONE:

La lama è filiforme con spalle orizzontali e una nervatura centrale ben pronunciata. Sul codolo non ci sono segni di fori per rivetto, tuttavia è mutilo all’estremità superiore.

BIBLIOGRAFIA: Abramishvili 2001, 5. (Taf. 2,4).

ALTRE INFORMAZIONI UTILI:

Il tumulo era alto un metro e dieci per 30 metri di diametro. La camera funeraria, con orientamento est-ovest e profonda circa 2,8 metri presentava, nella parte orientale, un dromos. Furono rinvenuti resti delle quattro ruote del carro cerimoniale utilizzato per deporvi il corpo del defunto appoggiato sul fianco destro ed orientato con il cranio ad est. Nelle vicinanze del carro sono stati reperiti numerosi vasi e un calderone bronzeo era sistemato tra le ruote. Non mancano le ossa animali: un intero scheletro di vitello era stato deposto nella zona nord-est della tomba, mentre intorno al carro sono stati rinvenuti resti di un bue e altri piccoli animali. Il defunto era invece affiancato da due vasi, un pugnale bronzeo senza fori per rivetti, perline auree, di corniola e pasta vitrea, due punte di lancia in ossidiana e il rapier bronzeo accostato allo scheletro.209 Picchelauri e Orthmann datano la tomba al 1700-1600 a.C.210.

                                                                                                               

208 Disegno tratto da: Abramishvili 2001, Taf 2. 209 Abramishvili 2010, 5.

S_Georgia.5211 NUMERO DI

INVENTARIO:

sconosciuto

PROVENIENZA: Saduga, kurgan numero 2 DATAZIONE: 2000-1800 a.C.212

DIMENSIONI: 49 centimetri MATERIALE: bronzo DESCRIZIONE:

La spada è notevolmente danneggiata e spezzata in due parti. La lama presenta una nervatura centrale particolarmente pronunciata e spalle orizzontali. Il codolo ha un unico foro per rivetto. Nel complesso quest’arma risulta più tozza e corta rispetto agli altri esemplari transcaucasici, probabilmente in virtù della sua maggiore antichità.

BIBLIOGRAFIA: Abramishvili 2001, 5 (Taf. 2,1).

ALTRE INFORMAZIONI UTILI:

Il tumulo, formato da pietre e terriccio, misurava 50 metri di diametro e 1,5 metri di altezza. La fossa rettangolare era orientata in direzione est-ovest. La presenza di resti di legno fa supporre che un tetto ricoprisse la fossa. Il cadavere era inumato. Oltre alla spada, che era posta di fianco al teschio, sono state rinvenute delle perline (d’oro e di corniola, alcune anche di forma tubolare) che con ogni probabilità formavano una collana indossata dal defunto. Sono stati riportati alla luce anche degli elementi appartenenti a stendardi, tra cui dei resti di quella che sembrerebbe una sorta di bandiera di cuoio. Nella parte centrale della tomba erano inoltre deposti 13 vasi e un calderone di rame, insieme a numerose ossa animali.213

                                                                                                               

211 Disegno tratto da: Abramishvili 2001, Taf. 2. 212 Gogadze 1976, 233.