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Ambiti agricoli omogenei e strategici

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Città Metro-politana di Milano, all’interno della tavola 6, individua gli ambiti agricoli di interesse strategico, ovvero quelle aree che presentano contemporanea-mente una particolare rilevanza dell’attività agricola, un’adeguata estensio-ne e continuità territoriale nonché un’elevata produttività dei suoli. Nel caso di Melzo gli ambiti agricoli strategici ricadono all’interno delle aree protette del Parco Agricolo Sud Milano e del Parco Locale di Interesse Sovracomu-nale dell’Alto Martesana. Il PTCP individua la disciplina d’uso, gli indirizzi di tutela e valorizzazione con le seguenti finalità: mantenere la compattezza e la continuità del territorio agricolo effettivamente produttivo; migliorar la qualità, anche paesistico-ambientale, delle espansioni insediative in adia-cenza ad aree agricole e comunque cercare di contenere le trasformazioni

urbanistiche in conflitto con l’attività agricola; utilizzare gli ambiti agricoli come trama territoriale per la creazione di corridoi o reti ecologiche; tutela-re e sviluppatutela-re i fattori di biodiversità mediante l’inserimento di filari, siepi e alberi nelle grandi aree monoculturali e favorire la diversificazione delle produzioni agricole; favorire l’agricoltura biologica o comunque colture a basso impatto ambientale e compatibili con il luogo, oltre che valorizzare le produzioni tipiche e di pregio; potenziare la fruibilità degli spazi rurali per usi sociali e culturali; utilizzare per le attività e gli usi ammessi gli edifici esistenti e localizzare eventuali nuovi edifici nel rispetto della trama del tessuto storico agricolo;raccordare le previsioni tra gli ambiti agricoli stra-tegici interni ed esterni alle aree regionali protette. Nei Parchi Regionali gli ambiti sono stati individuati coordinando i rispettivi strumenti di pianifica-zione, il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) del Parco Agricolo Sud infatti specifica i contenuti del PTCP, nel territori di Melzo sono riscontrabili

Aree agricole a Melzo e nei territori limitrofi

due discipline per gli ambiti agricoli. Il PTC individua le zone di transizio-ne tra le aree della produziotransizio-ne agraria e le zotransizio-ne di interesse naturalistico (art.32), in queste aree il Parco incentiva prioritariamente il mantenimento delle attività agricole tradizionali e favorisce il potenziamento e il miglio-ramento naturalistico delle fasce alberate, della vegetazione ripariale, dei filari e di tutti quegli elementi che possono contribuire ad incrementare l’interesse naturalistico dei luoghi, purché non si modifichino le caratteri-stiche dell’ambiente rurale tradizionale.

Il Piano del Parco individua anche zone di tutela e valorizzazione paesistica (art. 34), entro le quali ricade la maggior parte dei terreni agricoli melzesi.

In queste zone ricadono le aree di particolare interesse e rilevanza pae-sistica per la morfologia del suolo, densità dei valori ambientali, storici e naturalistici, in cui l’attività agricola contribuisce a mantenere e migliorare la qualità del paesaggio.

A Melzo gli ambiti agricoli ricadono quasi totalmente all’interno della disci-plina del Parco Agricolo Sud (che occupa il 53% del territorio comunale) e mostrano una scarsa frammentazione, questo grazie anche alla compat-tezza dell’urbanizzato. Tuttavia alcuni interventi infrastrutturali hanno infi-ciato la continuità delle aree agricole, la TEEM ha costituito un’importante cesura tra le aree agricole circostanti al territorio comunale, spezzando la continuità tra le diverse zone e precludendo la possibilità di strutturare cor-ridoi ecologici efficaci. Nonostante le criticità elencate precedentemente il sistema delle aree agricole non presenta particolari criticità, esso presenta alcuni elementi di interesse come i numerosi cascinali, il sistema delle rogge, la presenza di fontanili, che contribuiscono a dare pregio all’area (si ricorda a tal proposito anche la presenza della marcita della Cascina Ban-fa). Anche le analisi effettuate nella tavola della vulnerabilità non mostra particolari criticità.

L’obiettivo della Variante è quello di promuovere sinergie tra i diversi ele-menti costitutivi del paesaggio valorizzando quanto di significativo presen-te e strutturando una represen-te di percorsi volta ad incentivare la fruibilità degli spazi.

Nella tavola 13 di approfondimento sulla qualità dei suoli agricoli si è voluto proporre un’analisi delle caratteristiche dei suoli al di fuori del tessuto urbanizzato di Melzo, che può aiutare ad arricchire e comprendere meglio quanto descritto nei paragrafi precedenti. Da quanto svolto emerge come le aree agricole ad est del tessuto urbano e a nord della ferrovia ma ad ovest della SP13 siano quelle che presentano complessivamente una vocazione produttiva maggiore, anche se sono costituite da vari appezza-menti di forma talvolta irregolare. Questi comparti agricoli sono per lo più compresi all’interno di aree protette, in particolare Parco Agricolo Sud e PLIS Alto Martesana. I suoli agricoli al di fuori delle aree protette presenta-no invece un potenziale produttivo mipresenta-nore, si tratta in particolare delle aree a nord dell’urbanizzato. Tuttavia occorre fare una precisazione riguardante i suoli agricoli a nord della nuova Cassanese in quanto il metodo di calcolo adottato interessa solo le aree comprese nei confini comunali, i quali a nord della nuova Cassanese si presentano molto irregolari generando una frammentazione delle aree agricole che ha riscontro non tanto a livello fisico quanto a livello amministrativo.

Ambiti di miglioramento

Gli ambiti agricoli di Melzo rientrano per la quasi totalità all’interno del Par-co AgriPar-colo Sud Milano, ciò significa che il larga misura la normativa della Variante dovrà essere coerente e adeguarsi a quanto contenuto nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Ad ogni modo ulteriori approfon-dimenti riguardanti le aree agricole saranno proposti all’interno del Piano delle Regole.

I numerosi cascinali che caratterizzano il paesaggio agrario melzese, ma che sono riscontrabili anche all’interno del tessuto urbano, saranno ogget-to di studio specifico.