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Il Molgora e il sistema idrografico 2

Il ricco reticolo idrografico di Melzo ha come suo elemento principale il torrente Molgora , il quale attraversa il territorio comunale da nord a sud.

Il torrente Molgora ha origine nelle colline della Brianza lecchese, durante il suo percorso taglia da nord a sud il territorio dell’est milanese confluendo nel canale Muzza nel comune di Truccazzano. L’intensa urbanizzazione lungo il bacino del corso d’acqua ha causato la snaturalizzazione delle sponde, le quali sono oggetto di opere volte a incanalare le portate. Per questo motivo la presente Variante al PGT propone come azione la

promo-2 Per la stesura del capitolo si è preso come riferimento il reticolo idrico rilevato all’interno del Piano di Polizia Idraulica del 2011

zione di interventi volti al ripristino della condizione naturale delle sponde del Molgora, in accordo anche con le indicazioni regionali, in modo tale che il corso d’acqua diventi anche un elemento di valorizzazione e connes-sione del tessuto urbano circostante.

In effetti l’unica area del territorio comunale che presenta caratteri ge-omorfologici e naturalistici di pregio, decisamente originali rispetto alla relativa omogeneità del paesaggio agrario è costituita dalla valle del tor-rente Molgora, a tratti con un corso rettilineo a tratti meandriforme. Intorno al torrente, in fregio all’alveo, permangono residui di alberature di ripa e ambiti di qualità ambientale. Tuttavia i dati acquisiti da ARPA Lombardia nell’ambito delle attività di monitoraggio della qualità dei corsi d’acqua, previste dal D.Lgs. 152/99 e s.m.i., ci forniscono un’immagine di scarsa qualità ambientale dell’acqua del torrente Molgora, in graduale peggio-ramento da nord verso sud: per la stazione di monitoraggio di Carnate i va-lori dell’indice LIM (Livello di Inquinamento da Macrodescrittori) indicano al 2014 uno stato di classe “sufficiente”, per la stazione di monitoraggio di Trucazzano lo stesso indice indica uno stato di classe “cattivo”.

Se da una parte il precario stato qualitativo delle acque del Molgora può essere attribuito a scarichi fognari, solo parzialmente depurati, occorre anche segnalare che, in alcuni casi, l’inquinamento può essere provocato anche da attività agricole e zootecniche.

Oltre che dal torrente Molgora, la rete idrografica superficiale è rappresen-tata in massima parte, dall’insieme di derivatori secondari delle rogge, dei cavi e dei fontanili. Il regime di irrigazione costituito da canali secondari ed adacquatori del Naviglio Martesana ricopre grande importanza per il livello della falda acquifera.

Oltre al torrente Molgora, che costituisce il principale elemento idrico caratterizzante il territorio melzese, è da segnalare la presenza del torrente Trobbia a nord-est nel territorio comunale. Il Trobbia ha origine nel comu-ne di Cambiago dalla confluenza dei torrenti Pissacomu-negra e Cava e conflui-sce nel canale Muzza.

La rete di fontanili si sovrappone con l’articolato sistema di rogge e

canali, costituendo nel complesso una rete irrigua piuttosto estesa, rico-prente pressoché ogni area agricola disponibile. Tra gli anni ’80 e ’90 molti fontanili sono scomparsi a causa dell’abbassamento della falda e all’ab-bandono delle teste a seguito dei cambiamenti delle pratiche agricole, tale fenomeno si è registrato soprattutto nella parte nord ed ovest del territorio comunale, dove comunque permangono alcuni fontanili.

Si segnala che tra l’urbanizzato di Melzo e quello di Truccazzano è possi-bile riconoscere un sistema di cave che ormai hanno cessato la propria attività e sono state riconvertite in bacini d’acqua, tuttavia esse ricadono pressoché interamente all’esterno dei confini comunali melzesi.

Riguardo il reticolo idrografico minore è possibile notare come sia tutt’o-ra presente soptutt’o-rattutto nella parte sud-est del territorio comunale, anche se la costruzione della Tangenziale ha spezzato la continuità del sistema di rogge e canali.

La presenza di un reticolo idrico discretamente esteso si riflette anche sull’incidenza di vincoli3 sul territorio. In particolare il torrente Molgora oltre che dalla fascia di rispetto del reticolo idrico principale è interessato anche dalla fascia di tutela paesaggistica determinata dal D.Lgs. 42/2004, che comprende quindi al suo interno anche una parte di territorio urbaniz-zato. La restante parte del reticolo idrico è composta oltre che da rogge e canali, da fontanili. Questi elementi determinano la presenza di fasce di rispetto lungo la maggior parte dei corpi idrici, fasce che sono più estese (50 m) lungo le testate dei fontanili. Parte del reticolo idrico minore inte-ressa anche l’area urbanizzata, tuttavia risulta in massima parte interrato o intubato.

Dalle tavole di analisi climatico-ambientale emerge come la presenza del Molgora sia significativa nel determinare, lungo gran parte del suo corso all’interno del territorio di Melzo, aree urbanizzate caratterizzate da una significativa vulnerabilità idraulica. L’espansione urbana ha fatto si che l’edificato entrasse in conflitto con il corpo idrico generando situazioni di

3 Si veda la tavola 09 di corredo alla presente relazione

potenziale criticità, tale aspetto è particolarmente vero per l’area compresa tra la linea ferroviaria e l’area delle ex porcilaie Galbani, dopo la quale il Molgora scorre in un contesto di tipo agricolo dove le attività antropiche ri-sultano meno in conflitto con l’elemento naturale. Particolarmente esposte sono le aree residenziali comprese tra la SP13 e via Giuseppe Verdi. In ef-fetti dallo schema di sintesi della vulnerabilità ambientale, la fascia urbana lungo il Molgora emerge come una delle aree più critiche, questo non solo per la presenza del corso d’acqua ma anche per la presenza di infrastrut-ture e attività produttive. D’altro canto il torrente contribuisce alla mitiga-zione del clima urbano, favorendo anche la crescita di arbusti e piante che contribuiscono al raffrescamento dell’area. Per cui anche dal punto di vista della qualità urbana, la zona risulta discretamente dotata di verde.

Ambiti di miglioramento

Il tema del reticolo idrografico verrà approfondito e sviluppato ulterior-mente all’interno del Piano delle Regole e della Componente Geologica, Idrogeologica e Sismica della Variante. Ulteriori approfondimenti verranno dall’aggiornamento del Documento di polizia idraulica.