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AMPLIAMENTO DELLA COMUNICAZIONE

Classe 1°, scuola primaria

Situazione di partenza

Il percorso educativo che si è individuato per questa bambina, non verbale, ri-guardava la capacità di relazionarsi con i bambini e con gli adulti; nel contempo au-mentare i tempi di attenzione nell’attività individuale e di gruppo e permetterle di acquisire progressivamente abilità e conoscenze nelle strumentalità di base (leggere, scrivere, calcolare). Solitamente la bambina rispetta l’andamento delle attività della classe ma in alcuni momenti ha bisogno di ritrovare la concentrazione al di fuori dell’aula.

Difficoltà e punti di forza

La bambina all’inizio non riusciva a tenere lo sguardo sull’oggetto e sull’adulto.

Presentava numerose stereotipie: far roteare oggetti e portarli alla bocca, battere le mani sui libri, sfogliare le pagine. Le stereotipie erano un ‘interferenza con ciò che avrebbe dovuto fare in classe.

Tuttavia accettava di lasciare gli oggetti per fare un’attività riuscendo a coinvolger-la; era in grado di rispondere a richieste singole. Non riusciva a impugnare la penna

per scrivere, però riusciva a indicare la risposta giusta se le venivano presentate delle risposte multiple.

La bambina era in grado di ascoltare, non appariva disorientata. Diceva alcune parole, si sforzava di comunicare e se le si ricorda di guardare riusciva ad avere uno sguardo diretto. Presentava inoltre un linguaggio mimico, gestuale non verbale ricco, e conosceva e denominava molti oggetti.

Metodologia di intervento

Obiettivi:

• potenziamento dell’iniziativa comunicativa;

• consolidamento delle parole già note;

• introduzione alla struttura della frase minima;

• allenamento alla scrittura.

Tipo di attività

Attività Descrizione Esempio

Abbina la frase al dise-gno

• Si mostra l’immagine alla bam-bina.

• Si presentano tre frasi diverse e si leggono insieme.

• La bambina sceglie, attraverso l’indicazione in autonomia, la frase giusta.

• Lavoro sulla manualità fine: la bambina mette la colla e poi in-colla l’immagine con la didascalia corrispondente sul quaderno.

Descrizione di immagini Questo lavoro è svolto in forma orale:

• viene mostrata alla bambina un’immagine ed, attraverso precise e mirate domande, viene messa in grado di rispondere descrivendo quanto illustrato;

• solo in un secondo momento l’insegnante documenta l’attività sul quaderno.

Con i compagni

Si è lavorato con i compagni in attività di giochi da tavolo come memory, domino, puzze in modo da aiutarla a rispettare i turni e a relazionarsi con loro con atteggia-menti adeguati. I bambini grazie ad un attento lavoro di sensibilizzazione cercano un approccio con la bambina, la coccolano e la guidano nelle varie situazioni con molto piacere.

Risultati

La bambina alla fine dell’anno scolastico appare più tranquilla e meno rumorosa in classe. Cerca di comunicare e farsi capire ma a volte non è capita e diventa nervo-sa. Nel lavoro in piccolo gruppo migliora nella relazione, aspetta il turno e ascolta i compagni. Riesce anche ad arrabbiarsi. In palestra riesce a tollerare i rumori; gioca, anche se per tempi brevi a palla con i compagni, fa i percorsi proposti come strisciare e gattonare.

La bambina dimostra di possedere una buona comprensione; comprende testi semplici ed è in grado di rispondere a domande a risposta multipla. Sta imparando ad organizzare il proprio materiale scolastico.

INCLUSIONE ATTRAVERSO IL “FARE” ASSIEME: I BISCOTTI DI S. VALENTINO Classe 4°, scuola primaria

Situazione di partenza

Questo progetto nasce dalla volontà di coniugare i bisogni di un alunno con diffi-coltà relazionali ad un’esperienza di gruppo capace di creare condivisione, inclusione, un agire comune funzionale ad un obiettivo e l’acquisizione di alcuni contenuti.

A tale scopo, si è pensato di organizzare un’attività didattica a carattere laboratoriale con protagonisti l’alunno con disturbo dello spettro autistico e la sua classe.

Difficoltà e punti di forza

Attraverso il progetto si è lavorato sulle difficoltà dell’alunno:

• favorire l’inclusione del bambino all’interno della classe e nel piccolo gruppo;

• promuovere la relazione interpersonale;

• migliorare la comunicazione con i pari e gli adulti;

• sviluppare la competenza linguistico - comunicativa a partire dal vissuto;

• accrescere le abilità sociali e l’autonomia personale;

• incrementare le competenze cognitive derivate dall’esperienza.

Intervento

L’idea è nata dall’interesse del bambino verso il cibo e dalla ricorrenza di San Va-lentino. Da ciò è scaturita la proposta didattico - educativa di seguito descritta.

Tipo di attività

Il team docenti ha cercato una ricetta idonea, verificato il procedimento per fare i biscotti, fatto la lista della spesa, predisposto i gruppi di lavoro nella classe e le fasi di svolgimento, accordandosi sui compiti e sui ruoli da assegnare ad adulti e bambini coinvolti.

L’insegnante e l’assistente educatore si sono recati con l’alunno e quattro compa-gni al supermercato per fare la spesa necessaria. Durante il tragitto tra la scuola e il supermercato hanno prestato particolare attenzione ai servizi presenti sul territorio.

Al supermercato hanno preso spunto da alcune difficoltà reali degli alunni per stimolare negli stessi delle soluzioni immediate ai problemi sopraggiunti (ripresi poi in classe).

Il giorno dopo hanno preparato i biscotti con gli ingredienti acquistati e gli stru-menti indispensabili (bilancia, ciotola, mattarello, carta forno).

Il giorno seguente, il bambino con ASD, con alcuni compagni, ha raccolto i bi-scotti in piccoli sacchetti aggiungendo una dedica, scritta su un cartoncino a forma di cuore e li ha distribuiti alla classe.

Attorno a quest’esperienza sono state poi programmate le attività sotto elencate, realizzate nella classe, in piccolo gruppo e condivise da tutti i docenti coinvolti.

Risultati

Questa esperienza ha permesso di lavorare con l’alunno con ASD, il gruppo clas-se e il piccolo gruppo. Tutti i docenti hanno collaborato e condiviso il progetto, che partendo da un semplice laboratorio di cucina ha favorito l’inclusione anche di altri alunni con bisogni educativi speciali e l’acquisizione di alcune competenze cognitive.

In quest’esperienza ogni alunno ha sperimentato il fare, il costruire, il comunica-re insieme, infatti si sono raggiunti risultati nella comunica-relazione, nell’aspetto linguistico, nell’autonomia sociale davvero con tutta la classe.

Discipline Attivitá nella classe Attivitá in piccolo fasi di lavoro e riordino in sequenza di foto con relative frasi

• Individuazione delle fasi di lavoro, trascrizione delle stesse e riordino in sequenza con il supporto di foto e materiale elaborato

• Costruzione di un quaderno con foto delle fasi di lavoro e frasi annesse

• Scrittura del testo composto dal gruppo, con impiego del computer e della lavagna interattiva biscot-to, tramite i cinque sensi e il supporto di uno schema guida

• Realizzazione dei cartellini, conte-nenti immagini e parole, di ingre-dienti e strumenti utilizzati

• Approfondimento dell’uso di artico-lo e nome, sul piano grammaticale, eseguito per mezzo di una scheda guidata

• Riflessione e scoperta di frasi da utilizzare per fare delle richieste, costruzione di un quaderno con la rappresentazione di situazioni vissute in prima persona MATEMATICA • Costruzione di un

testo di un problema con l’utilizzo dello scontrino della spesa

• Lavoro sull’euro

• Testo semplificato di un problema

• Lavoro con le prin-cipali banconote e monete

• Costruzione del testo di un problema con l’utilizzo di una sola operazione: addizione

Presentazione della tabellina del cin-que (misura del tempo di cottura)

• Presentazione dell’euro: monete e banconote

INGLESE • Scrittura dei vocaboli degli ingredienti

• Scrittura dei verbi relativi al procedi-mento

STORIA • Discussione intorno alle fasi per cucinare i biscotti

• Costruzione di carte inerenti alle fasi di lavorazione dei biscotti

• Sequenze del procedimento

GEOGRAFIA • Costruzione del

percorso scuola-supermercato su un cartellone, dipinto con i colori a tempera

• Riflessione, con l’utilizzo di foto, sul percorso scuola-supermercato con l’attenzione ai servizi, luoghi incon-trati e relativi simboli

• Costruzione del percorso con l’inserimento dei servizi e luoghi incontrati (foto)

4.6.2. NELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO

A questo livello scolastico la valutazione deve porsi obiettivi didattici e professio-nali:

• costruire “profili minimi” per le qualifiche, individuando le discipline “fondan-ti” e i contenuti minimi indispensabili per acquisire la qualifica o il diploma;

• quando non è possibile raggiungere le competenze del “profilo minimo” l’al-ternativa è “l’attestato di competenze”;

• “PEP minimo” in cui vengono specificati i contenuti minimi per ogni singola disciplina ed i livelli di competenza raggiungibili in base alle caratteristiche ed alle potenzialità individuali (su cui basare la valutazione);

• costruzione di una “mappa” delle discipline compatibili con il profilo profes-sionale, le caratteristiche dell’alunno ed il suo “progetto di vita”;

• offrire opportunità di una azione di orientamento mirato con le famiglie, al fine di poter individuare la scuola che meglio si adatti alle caratteristiche dell’alun-no, alle sue potenzialità, ai suoi interessi ed al conseguente “progetto di vita”.